22 December 2025

Banconista, direttore tecnico, addetto vendite Milano offresi

Tipologia di annuncio:
Annuncio pubblicato da:
Telefono: 339 32 85 821
Email:
Provincia: • ,
Comune: • 

Settore: • 
Mansione: • , , ,


Testo dell'annuncio

Banconista con pluriennale esperienza, titolo di direttore tecnico, vendita pacchetti tour operator, viaggi su misura, prenotazioni alberghiere, aeree e marittime. Disponibilità immediata sia part time sia full time anche consulenza in Milano e provincia.


Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 504197 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando fu trasportato a Milano il ponte di comando del leggendario transatlantico Conte Biancamano, che oggi compie 100 anni ed è esposto nella sezione dedicata ai trasporti del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. La visita al prestigioso museo milanese è stata promossa nell’ambito della presentazione di Bit2026: ripercorrere la storia del transatlantico e raccontare l’evoluzione del viaggio come scoperta di contenuti, idee ed esperienze, valorizzando persone e territori, diventa una metafora del concept della prossima edizione di Bit, che sarà un grande produttore di contenuti, con un focus sulla persona. «Perché al Museo il viaggio non è soltanto spostamento, - afferma Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti - ma un’idea che attraversa epoche, linguaggi e innovazioni. Un filo conduttore che unisce storie, tecnologie e visioni». Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé. «Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. Iezzi accompagna il visitatore sulla plancia del Conte Biancamano: un’icona della navigazione italiana. «Nato nel 1925, fu varato nell’aprile successivo e partì il 20 dicembre da Genova per il suo primo viaggio diretto a New York. Non era una nave da crociera ma un servizio di linea; un sistema di trasporto che tutte le settimane salpava verso la sua destinazione. Il transatlantico viaggiò per 15 anni verso le Americhe, lungo la tratta Genova-New York. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale fu requisito dall’esercito statunitense per il trasporto truppe. Venne restituito al governo italiano nel 1948 e riallestito nei cantieri di Monfalcone nella versione odierna. Anche Giò Ponti lavorò agli arredi. Il Biancamano navigò fino al 1960 e, finita la carriera attiva in mare, venne tagliato in diversi pezzi. Uno di questi, da mille tonnellate, è stato trasportato 20 anni fa a Milano. Costruire nel museo un padiglione che lo contesse e sorreggesse non è stato facile. - ricorda Iezzi - Oggi la plancia di comando e la suggestiva sala dal ballo del transatlantico sono musealizzate insieme con il sottomarino Enrico Toti, il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche quest’ultimo fu trasportato a Milano 20 anni fa, abbiamo quindi un doppio anniversario nel settore Trasporti del museo. Nel corso degli anni abbiamo raccolto tante testimonianze e ricordi di chi ha viaggiato a bordo del transatlantico; come quella coppia non più giovane che anni fa entrò nel museo, visitò la parte del transatlantico in mostra e poi mi mostrò un foglio ingiallito ripiegato: era un biglietto del Conte Biancamano! Marito e moglie avevano viaggiato a bordo e vollero condividere con me tanti ricordi donandomi infine il prezioso biglietto. Tra i viaggiatori ci sono stati anche personaggi famosi dell'industria italiana come Luigi Lavazza, che andava in Sud America per interessi commerciali. All'epoca l'aereo non era ancora un mezzo efficace: solo nel 1960 la compagnia aerea nazionale si dotò dei grandi aerei per le trasvolate, avviando il declino del transatlantico». Conte Biancamano si trova al museo insieme con oggetti iconici sorprendenti, come la Valigia delle Indie - una locomotiva creata per collegare il Nord al Sud dell’Italia, ovvero Bardonecchia e Brindisi, testimoniando come la tecnologia ferroviaria abbia contribuito all’integrazione del Paese. Tra i tanti pezzi stupefacenti e in mostra permanente al museo si possono poi ammirare il tram Carrelli del 1928, la suggestiva Nave Scuola Ebe per la navigazione a vela e il catamarano Luna Rossa del team Prada, protagonista dell’America’s Cup del 2013. Grazie alla sua collezione il Museo diventa un luogo dove “viaggiare” è un’esperienza che attraversa mare, terra, aria, spazio e pensiero. Chiara Ambrosioni   [post_title] => Milano: il Museo Nazionale Scienza Leonardo da Vinci racconta la nascita del concept del viaggio e del turismo [post_date] => 2025-12-18T09:30:15+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1766050215000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 503921 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Altra novità targata Aer Lingus negli Stati Uniti per l'estate 2026: Pittsburgh - 27esima destinazione servita in Nord America - sarà collegata a Dublino dal prossimo 25 maggio con quattro voli alla settimana. La città della Pennsylvania è la seconda new entry della summer 2026 dopo quella di Raleigh-Durham (Carolina del Nord) che decollerà nell'aprile 2026; la Dublino- Pittsburgh sarà operata il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; la durata del volo sarà di circa otto ore all'andata. Sulla tratta Aer Lingus impiegherà l'Airbus A321Xlr configurato per 184 passeggeri, e con 16 poltrone in business class completamente reclinabili a 180° e 168 poltrone in classe economica. L'A321Xlr con un'autonomia superiore a 8.700 km, consente ad Aer Lingus di collegare città americane di medie dimensioni ottimizzando i costi. Questa flessibilità apre la strada ad una maggiore capacità di volo tra l'Irlanda e gli Stati Uniti, sfruttando l'hub di Dublino come punto di ingresso europeo verso il Nord America. I passeggeri in partenza da Dublino beneficeranno infatti del servizio di pre-controllo frontaliero americano (“US Preclearance”), che consente loro di espletare le formalità di immigrazione e doganali prima del decollo. All'arrivo a Pittsburgh, i viaggiatori sono quindi considerati come arrivati su un volo interno americano, limitando i tempi di attesa. [post_title] => Aer Lingus aggiunge Pittsburgh al network delle destinazioni in Nord America [post_date] => 2025-12-16T09:15:14+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1765876514000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502882 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_502884" align="alignleft" width="300"] Karelle Lamouche[/caption] Karelle Lamouche è il nuovo ceo per Europa e Nord Africa per il segmento Premium, Midscale & Economy di Accor. Nel suo nuovo ruolo guiderà le attività del gruppo in un’area strategica che comprende oltre 3.000 hotel in più di 40 Paesi, pari a circa il 40% dell’intera rete globale del Gruppo. Con quasi trent’anni di esperienza in Accor, Karelle Lamouche ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità, più recentemente come chief operating officer per Europa e Nord Africa, dopo essere stata chief commercial officer per lo stesso segmento di brand. Una carriera in Accor Entrata in Accor nel 1998, ha maturato un’esperienza trasversale che l’ha portata da ruoli operativi in hotel – incluso quello di general manager – fino a posizioni di leadership a livello nazionale e globale nelle funzioni operative, marketing, comunicazione e commerciale. Commentando la nomina, Karelle Lamouche, ha detto: «Questa regione è la destinazione di viaggio numero uno al mondo, e racchiude una straordinaria varietà di mercati, lingue e culture. Accor ha una conoscenza unica di questa complessità e dispone di competenze, dimensioni, marchi, capacità distributive, sistemi e eccellenza operativa per generare valore per i nostri partner proprietari e fidelizzare gli ospiti. Sono entusiasta di guidare il business in quest’area, sostenere la nostra crescita in destinazioni emergenti e portare nuova energia e nuovi visitatori in quelle già consolidate». Jean-Jacques Morin, deputy ceo del gruppo Accor, ha aggiunto: «Karelle Lamouche porta con sé una profonda esperienza di leadership che abbraccia tutte le anime del nostro business: dalle operazioni alberghiere alla strategia commerciale, includendo brand, loyalty, distribuzione e marketing. La sua capacità di supportare i proprietari nell’ottimizzazione degli investimenti, offrendo al contempo un’esperienza eccellente agli ospiti, la rende la figura ideale per questo ruolo». La divisione Premium, Midscale & Economy di Accor comprende un ampio portafoglio di brand  tra cui Pullman, Mövenpick, Swissôtel, Novotel, Mercure, Handwritten Collection, Tribe, Ibis e  Greet. [post_title] => Gruppo Accor: Karelle Lamouche nuovo ceo per Europa e Nord Africa [post_date] => 2025-12-02T11:35:32+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1764675332000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502453 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Le esperienze guidate e le attività prenotabili online stanno registrando un momento di grande crescita. Dal suo osservatorio privilegiato, Civitatis condivide i trend e le esperienze più amati dai viaggiatori italiani, offrendo alle agenzie di viaggio dati e insight utili a orientare le vendite. Andando a ritroso, in decima posizione si trova il Giappone, un Paese che ospita circa 31.7 milioni di viaggiatori annuali. Civitatis segnala un  alto volume di prenotazioni per il tour privato di Tokyo. Un altro dei punti di interesse all’interno del radar italiano sono le città di Osaka, con l’acquisto di biglietti per conoscere gli Universal Studios Japan, e Kyoto, dove attraverso il free tour hanno una panoramica completa del centro storico di quella che fu la capitale del Giappone tra il 794 e il 1868. In nona posizione Londra brilla come sempre tra i viaggiatori italiani e, secondo Civitatis, il servizio più acquistato è il trasferimento aeroporto-hotel che garantisce un arrivo sicuro e confortevole. Ma c’è anche il fenomeno Harry Potter e i biglietti per gli studios dove sono state girate le 8 pellicole, così come la visita guidata al castello di Edimburgo. A seguire la Germania, con 39.6 milioni di viaggiatori annuali. Dall’arte e dalla storia di Berlino ai castelli della Baviera, questo Paese è un favorito per i viaggiatori, con le top 3 di attività con Civitatis che comprendono la visita guidata al campo di concentramento di Sachsenhausen; l'escursione con guida in italiano al castello di Neuschwanstein e al palazzo di Linderhof e il tour di Monaco. Le altre mete Thailandia in primo piano con una popolarità aumentata grazie all’uscita della terza stagione della serie The White Lotus. In un primo incontro con questa destinazione esotica, non manca l’escursione alle isole Phi Phi in motoscafo, un tour di un giorno completo al mercato galleggiante di Damnoen Saduak con visita inclusa alle rovine di Ayutthaya e l’esperienza unica di fare il bagno e nutrire gli elefanti nel santuario di Chiang Mai. Quinta posizione per il Messico, con circa45 milioni di viaggiatori annuali. II viaggiatori italiani sanno che qui c’è di tutto: dalla ricchezza culturale delle grandi città alle spiagge , Pueblos Mágicos e imponenti zone archeologiche, senza dimenticare la gastronomia. Quando si tratta di scoprire il Paese, e le prenotazioni su Civitatis lo confermano: gli italiani amano le destinazioni di sole e mare, come Isla Mujeres, dove optano per le passeggiate in catamarano; Huatulco e le sue escursioni nelle baie e Los Cabos, con le escursioni in barca con fondo trasparente. Tra le città, primeggia Oaxaca, seguita da Mérida e Città del Messico. La Cappadocia e le sue “camini delle fate”, le piscine naturali di Pamukkale e l’architettura ottomana rendono la Turchia una destinazione della top ten. Fra i preferiti, un tour privato di Istanbul con guida in italiano, disponibile fino a otto ore; la crociera notturna con cena inclusa mentre si naviga sul Bosforo, il giro in mongolfiera sulla Cappadocia. aFra le mete in pole position per civitatis sicuramente l'Italia. Nel ranking troviamo l’esperienza di visitare il Colosseo, il Foro e il Palatino e l’escursione da Firenze a Pisa, San Gimignano e Siena, con pranzo toscano incluso. Negli Stati Uniti Spiccano l’escursione al Grand Canyon, in Colorado, così come i biglietti per i parchi Disney e Universal Studios, in California, senza trascurare il tour notturno a Las Vegas. Madrid e Barcellona sono le città preferite della Spagna. Fra i più ambiti, i biglietti salta-fila per la Sagrada Familia, le escursioni a Toledo e Segovia, il tour del Santiago Bernabéu (casa del Real Madrid), la visita guidata al Palazzo Reale e il free tour di Gaudí. Infine, al primo posto la Francia: Parigi  è l’epicentro posizionandosi come meta quasi insuperabile per i viaggiatori. Seppure le crociere sulla Senna, la visita guidata al museo del Louvre (con accesso prioritario al quadro della “Gioconda”) e l’esperienza di salire al terzo piano della torre Eiffel siano le attività top su Civitatis, spicca anche l’acquisto dei biglietti per Disneyland Paris, validi da uno a quattro giorni. [post_title] => Civitatis: ecco la classifica delle esperienze preferite dagli italiani [post_date] => 2025-11-26T13:22:30+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1764163350000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501842 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Visit Emilia ripropone la rassegna che permette di scoprire in modo insolito gli spazi scenici storici delle province di Parma, Piacenza  e Reggio Emilia. Dal 5 all'8 dicembre, dodici sedi aprono le quinte per raccontarsi. «Mi piace immaginare - spiega Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia - che aprire un teatro non è solo un gesto turistico, ma politico. Nel senso più nobile del termine: è prendersi cura della polis, della comunità, di quella parte di noi che ha bisogno di bellezza per non dimenticare chi siamo». Il Teatro Regio di Parma, costruito per volere della duchessa Maria Luigia nel 1829, è un piccolo capolavoro neoclassico dove ogni doratura ha la grazia di un inchino. Le visite guidate, a pagamento, che durano circa 30 minuti. Il Teatro Farnese a Parma è un miracolo in legno. Costruito nel 1618 all’interno della Pilotta, il Teatro Farnese avrebbe dovuto crollare mille volte, invece è rimasto lì, testardo come un’idea che non vuole arrendersi. Tutto in legno, perfino la maestosità. Il Teatro Verdi a Busseto è stato inaugurato nel 1868 e voluto dai bussetani in onore del maestro, che però non ci mise mai piede. All’interno della Rocca Pallavicino, la sala a ferro di cavallo, i medaglioni dipinti con le muse del teatro e il busto di Verdi all’ingresso sono un pellegrinaggio laico per molti visitatori da tutto il mondo, che siano o meno, appassionati di lirica. Il Teatro Pallavicino a Zibello è piccolo, elegante e con quella grazia un po’ timida dei teatri di provincia. Il Pallavicino è stato inaugurato nel 1804 nel palazzo dei marchesi da cui prende il nome. Nel Teatrino del Castello di Vigoleno le visite non sono solo “guidate”, ma animate. Il che significa che, tra le mura medievali e i mattoni antichi, si rischia di incontrare qualche fantasma gentile che vuole raccontarti la sua storia. A Piacenza, la mappa del bello si chiude con due nomi blasonati: il Teatro Municipale, nato nel 1804 su disegno di Lotario Tomba e la Sala dei Teatini, chiesa sconsacrata diventata spazio teatrale. Nel primo si respira ancora l’aria dei melodrammi ottocenteschi, nel secondo quella delle sperimentazioni moderne. Durante le visite guidate al teatro municipale Romolo Valli a Reggio Emilia, si entra nel cuore segreto del palcoscenico reggiano: si scoprono la maestosità della sala a ferro di cavallo, i quattro ordini di palchi dorati, il sipario storico e i camerini dove vibra ancora l’eco degli artisti. Dedicato al musicista locale Bonifazio Asioli, il teatro Bonifazio Asioli a Correggio sembra quasi un “salotto” dell’Ottocento. Una sala raccolta, i palchi ben conservati e l’atmosfera da casa di famiglia dove l’arte è un’abitudine. La visita del teatro Giovanni Rinaldi a Reggiolo, intitolato a Giovanni Rinaldi, illustre musicista del XIX secolo, rappresenta un’anteprima in vista dell’apertura ufficiale che avverrà nel 2026. Il teatro è annoverato tra i primi 60 teatri storici d’Italia. Nel silenzio raccolto di Guastalla, il teatro Ruggero Ruggeri sembra un piccolo scrigno di meraviglia. Nato nel 1671 per volere dei duchi Gonzaga, custodisce ancora la grazia barocca dei suoi palchi a ferro di cavallo e l’intimità delle sue decorazioni seicentesche. Intitolato al grande attore Ruggeri, oggi ospita spettacoli di prosa, musica e danza. Il teatro Herberia a Rubiera non si visita in silenzio: lo si ascolta. Perché le sue visite sono accompagnate dalla musica, come se il teatro stesso avesse bisogno di ricordarti che è vivo. Il Teatro Herberia aprì il sipario nel 1926, mostrandosi in una struttura tardo Liberty ideata dall’ing. Antonio Panizzi e dall’arch. Italo Costa.       ­ [post_title] => Visit Emilia, alla scoperta di 12 teatri dal 5 all'8 dicembre [post_date] => 2025-11-18T12:28:33+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763468913000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501619 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Bilancio positivo per i primi nove mesi 2025 dell'Aeroporto di Bologna, che mette a segno un incremento dei ricavi del +10,6% rispetto al 2024, per un totale di 131,3 milioni di euro. L'ebitda si attesta a 41,9 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2024 (-0,6%), mentre l'utile netto riporta una lieve crescita del +1,2%, fino a 19,8 milioni di euro. L'andamento del traffico registra complessivi 8.539.797 passeggeri, in crescita del +2,4%; anche ad ottobre, per il settimo mese consecutivo, lo scalo supera il milione di passeggeri mensili. “I risultati dei primi nove mesi dell’anno confermano un andamento solido e in linea con le attese. Dopo sei mesi consecutivi con oltre un milione di passeggeri e un andamento superiore alle previsioni, con la stagione estiva la crescita di traffico ha avuto un rallentamento, legato in particolare all’impatto dei cantieri in corso sulla capacità massima disponibile, confermando al tempo stesso i segnali di solidità della domanda - ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. - In questo contesto, la priorità resta l’avanzamento del nostro piano di investimenti infrastrutturali, i cui primi effetti già si sono iniziati ad apprezzare durante questi mesi in ottica di qualità del servizio, con interventi mirati a aumentare la capacità offerta e migliorare progressivamente l’esperienza complessiva dei passeggeri.” [post_title] => Aeroporto Bologna: ricavi a +10,6% tra gennaio e settembre; utili a +1,2% [post_date] => 2025-11-14T14:24:55+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763130295000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500958 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Riaprirà al pubblico a gennaio 2026 l’ex chiesa di San Francesco di Alessandria. Si tratta di un grande lavoro di restyling che comprende il recupero del complesso e la realizzazione della nuova sede dei Musei Civici,  condotto in parte con il contributo del Ministero della Cultura. Il complesso monumentale di San Francesco occupa un intero isolato del centro cittadino ed è composto da più corpi di fabbrica aperti su quattro cortili interni, di cui l’ex chiesa di San Francesco rappresenta il nucleo più antico e di maggior pregio, risalente al 1268. Le caratteristiche architettoniche e le testimonianze artistiche della chiesa sono ancora ben visibili nonostante la pesante trasformazione subita dal complesso nell’ottocento, prima destinato a caserma militare negli anni della campagna napoleonica - con la suddivisione della chiesa in due livelli tramite la realizzazione di un solaio poggiante su ampie volte-, e poi, per volontà di Carlo Alberto di Savoia, con la conversione ad ospedale divisionario militare nel 1833, anno in cui venne realizzato l’ampio cavedio interno. Proprio negli ultimi anni la prosecuzione dei restauri volta a riportare in luce quanto più possibile della fabbrica medievale e a valorizzarne la struttura ha trovato uno sviluppo concreto nel progetto di riconversione dell’ex chiesa di San Francesco quale sede del nuovo museo civico cittadino. Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”. Le parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico. La compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. In questo modo il visitatore che accederà al museo, una volta completato, potrà fruire non solo della visione delle collezione civiche, ma anche dell’esperienza del monumento che le accoglie, restituito nella sua identità e storia passata. [post_title] => Alessandria, riaprirà a gennaio 2026 il complesso dell’ex chiesa di san Francesco [post_date] => 2025-11-06T09:06:16+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762419976000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500655 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Le attività di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa stanno accelerando. Amir Golbarg, senior vice president delle Operazioni per Medio Oriente e Africa di Minor Hotels, illustra le strategie di sostenibilità del gruppo, l'approccio al master brand e i piani di crescita esponenziale nei mercati dell'ospitalità. L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa sta rimodellando il panorama dell'ospitalità.  Fondata nel 1967 da William Heinecke , Minor Hotels ha iniziato con umili radici in Thailandia e da allora si è evoluta fino a diventare un importante attore internazionale. Il suo viaggio in Medio Oriente è iniziato nel 2012 con l'esclusivo progetto sull'isola di Sir Bani Yas, negli Emirati Arabi Uniti, dove Minor ha lanciato tre distinti resort che uniscono la conservazione della fauna selvatica all'ospitalità di lusso. Come ha spiegato Golbarg, «Oggi gestiamo 54 proprietà in Medio Oriente e Africa, e molte altre sono in cantiere, tutte progettate per riflettere le culture locali mantenendo al contempo gli standard globali di Minor». Sosteniblità al centro In un intervento riportato da TravelDailyNews, Golbarg ha sottolineato che la sostenibilità non è solo una parola d'ordine del marketing, ma una parte fondamentale delle attività di Minor Hotels. «Il nostro marchio Anantara, lanciato nel 2001, è stato costruito sull'idea di un lusso sostenibile e locale - ha affermato -. Dall'approvvigionamento di materiali locali a Jaipur alla protezione dei rinoceronti neri in Zimbabwe, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa integra la responsabilità ambientale e sociale. Con obiettivi certificati nell'ambito dell'iniziativa Science Based Targets, la partecipazione al Dow Jones Sustainability Index e l'attenzione alla riduzione dei rifiuti in discarica, le attività di Minor danno priorità all'approvvigionamento locale, alla riduzione dei rifiuti e all'efficienza energetica. La strategia di master brand Una pietra miliare importante nell'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa è il lancio della sua strategia di "master brand" . Come ha spiegato Golbarg, il consolidamento di otto marchi distinti (tra cui Anantara, Avani e NH) sotto l'egida di Minor Hotels migliora l'esperienza del cliente unificando sistemi di prenotazione, programmi fedeltà e piattaforme digitali.«Questo cambiamento consente agli ospiti di accedere senza problemi alle offerte di tutti i marchi, utilizzando un unico sistema di fidelizzazione e beneficiando di un servizio iper-personalizzato» ha osservato Golbarg. Affrontando il ruolo dell'intelligenza artificiale, Golbarg ne ha sottolineato il valore per l'efficienza del backend, l'analisi dei dati e la comprensione dei clienti, ma non come sostituto del front-of-house. Guardando al futuro, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa punta a una crescita esponenziale, con piani ambiziosi per raddoppiare la presenza regionale entro tre anni. Questo include innovazioni nel settore del benessere, centri dedicati alla longevità e concept di ristorazione migliorati, garantendo al gruppo di rimanere al passo con l'evoluzione delle esigenze dei consumatori. L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa offre un caso di studio avvincente su come tradizione, sostenibilità, consolidamento del marchio e tecnologia possano guidare la crescita in mercati dinamici. Come ha concluso Golbarg, «Abbiamo gli ingredienti e la ricetta: ora è il momento di metterci all'opera».   [post_title] => Minor Hotels, ambizioso piano di espansione in Africa e Medio Oriente [post_date] => 2025-11-03T09:42:48+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762162968000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500621 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino ha celebrato oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica, il 65° anniversario: dall’inaugurazione del 20 agosto 1960, in pieno boom economico, lo scalo ha accompagnato la crescita del Paese, diventando la principale porta d’accesso dell’Italia al mondo e affermandosi negli ultimi anni come miglior aeroporto d’Europa e tra i primi al mondo, punto di riferimento per la qualità dei servizi ai passeggeri e per l’innovazione. La cerimonia promossa da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys che gestisce il sistema aeroportuale della Capitale – con il “G. B. Pastine” di Ciampino – ha ripercorso le tappe più significative dell’evoluzione del “Leonardo da Vinci”, che si appresta a superare, per la prima volta, il traguardo dei 50 milioni di viaggiatori annui. L’evento si è aperto con la visita del Capo dello Stato all’Innovation Hub del Terminal 1, il primo acceleratore di startup in un aeroporto europeo, che rappresenta il cuore della strategia di innovazione di ADR. Qui, i giovani rappresentanti delle nuove idee d’impresa Whill, Assaia, Proteso e Ailytics, già operative nello scalo, hanno illustrato i propri progetti al Presidente della Repubblica affiancati da alcuni membri dell’Innovation Cabin Crew, il team di colleghi di ADR che accompagna lo sviluppo e la crescita dei progetti delle startup. Hanno preso parte alla presentazione anche i vertici di Edizione, il Presidente Alessandro Benetton e l’Amministratore Delegato Enrico Laghi, i vertici di Mundys, il Presidente Giampiero Massolo e l’Amministratore Delegato Andrea Mangoni, i vertici di Aeroporti di Roma, il Presidente Vincenzo Nunziata e l’Amministratore Delegato Marco Troncone, e il Presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma. L’esperienza dell’Innovation Hub riflette la visione di ADR, basata sulla spinta agli investimenti in sviluppo sostenibile e su un approccio partecipativo che pone le persone e i giovani al centro delle strategie di crescita dell’intero Gruppo. Un modello che ha consentito allo scalo di ottenere, per otto anni consecutivi, il riconoscimento come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi da parte di Airports Council International (ACI) World. “Aeroporti di Roma celebra oggi un anniversario storico, mantenendo lo sguardo costantemente rivolto al futuro e agendo come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni e a una costante collaborazione tra pubblico e privato, il Leonardo da Vinci è diventato il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo. Siamo orgogliosi, come azionisti, di aver supportato questo continuo percorso di rinnovamento, messo in campo anche grazie a un investimento di oltre 3 miliardi di euro, solo negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo, che genererà benefici importanti e duraturi per il territorio. Ringrazio di cuore, a nome di tutto il Gruppo, il Presidente della Repubblica, che ci ha onorato della sua presenza, incontrando anche i giovani imprenditori del nostro Innovation Hub.” ha dichiarato il Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton. La cerimonia si è aperta con l’Inno nazionale eseguito dall’artista Chiara Civello, cui sono seguiti i saluti del Sindaco della Città di Fiumicino Mario Baccini, che ha affermato “Per noi cittadini di Fiumicino, l’aeroporto non è solo un luogo di transito o di lavoro, ma una parte integrante della nostra identità. È attorno a esso che si è sviluppata una città moderna, dinamica e aperta al mondo. L’impegno della nostra Amministrazione comunale è quello di coniugare la crescita economica e occupazionale che questa straordinaria infrastruttura genera, con la tutela del territorio e la qualità della vita dei cittadini. L’aeroporto Leonardo da Vinci è la Porta d’Italia sul mondo, ma anche la Porta del mondo sull’Italia”. Il Presidente di ENAC Pierluigi Di Palma ha sottolineato “Considero un privilegio aver potuto illustrare, davanti al Presidente della Repubblica e qui a Fiumicino, porta d’ingresso e lustro del nostro Paese, il percorso di rinascita del trasporto aereo italiano nel post-Covid. Dopo una crisi senza precedenti, il settore è tornato tra i più dinamici del Paese, motore di sviluppo e garanzia di mobilità per oltre 200 milioni di passeggeri, in un’ottica di sostenibilità e integrazione intermodale. Questa rinascita si fonda sull’infaticabile lavoro di donne e uomini del comparto che, grazie a un’azione politica lungimirante, hanno reso possibile la “ripartenza rock” dopo la pandemia, ricostruendo non solo un sistema economico, ma anche un ponte immateriale tra culture diverse, fondato su sicurezza, centralità del passeggero e tutela dei diritti delle persone a ridotta mobilità”. Nel corso del suo intervento, il CEO di ADR Marco Troncone ha ricordato le parole di incoraggiamento del Capo dello Stato per l’intero settore del trasporto aereo, in occasione della sua ultima visita del 2022, nel periodo della ripartenza post-Covid, e ha ripercorso l’evoluzione del “Leonardo da Vinci” come motore della crescita civile e industriale del Paese. Troncone ha poi rimarcato il valore strategico del Piano di sviluppo sostenibile da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che assicurerà la capacità necessaria a rafforzare la competitività del Paese nel contesto globale del trasporto aereo, confermando anche nel medio-lungo termine eccellenza nei servizi e massimo rispetto dell’ambiente e del territorio. Il progetto, presentato all’ENAC nel 2021, prevede un riassetto del sistema piste, con lo spostamento del baricentro delle operazioni verso Est e la creazione di un nuovo, grande Parco di interesse archeologico accessibile alla cittadinanza, contribuendo a ridurre significativamente l’impatto acustico sulle aree abitate. “Un Piano – lo ha definito l’AD di Aeroporti di Roma nel suo intervento – che unisce attrattività e tutela del territorio, progresso e bellezza, occupazione e sostenibilità, valorizzando al massimo la comunità territoriale a cui apparteniamo e con la quale manteniamo un dialogo costante e costruttivo. È certamente un grande progetto industriale. Ma è per noi, innanzitutto, un impegno civile: perché un’infrastruttura così strategica appartiene al Paese intero ed è il frutto di una visione che si realizza ogni giorno, grazie alle persone che la rendono possibile”.   Alla celebrazione, ospitata presso il Terminal 5, per anni dedicato ai voli sensibili, recentemente rinnovato e ora adibito anche ai grandi eventi di ADR, hanno preso parte, tra gli altri, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Prefetto di Roma Lamberto Giannini. Prima della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha assistito allo svelamento dell’opera “Aeroporto” della giovane artista Camilla Gurgone, due pannelli di alluminio che simboleggiano l’incontro tra umanità e tecnologia. All’interno del Terminal, l’installazione “Leonardo, uomo illuminato” di Marco Lodola, che celebra lo spirito innovatore e creativo del genio Da Vinci, cui lo scalo è dedicato. A margine dell’evento, ADR ha donato al Capo dello Stato una medaglia d’argento commemorativa coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ispirata al disegno originale del 1960 dello scultore bulgaro Assen Peikov, autore della celebre statua di Leonardo che accoglie i passeggeri in aeroporto.     [post_title] => L'Aeroporto di Fiumicino celebra oggi 65 anni di storia in presenza del Presidente della Repubblica [post_date] => 2025-10-31T16:13:42+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1761927222000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "1968" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":8,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":103,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504197","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando fu trasportato a Milano il ponte di comando del leggendario transatlantico Conte Biancamano, che oggi compie 100 anni ed è esposto nella sezione dedicata ai trasporti del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. La visita al prestigioso museo milanese è stata promossa nell’ambito della presentazione di Bit2026: ripercorrere la storia del transatlantico e raccontare l’evoluzione del viaggio come scoperta di contenuti, idee ed esperienze, valorizzando persone e territori, diventa una metafora del concept della prossima edizione di Bit, che sarà un grande produttore di contenuti, con un focus sulla persona. \r\n\r\n«Perché al Museo il viaggio non è soltanto spostamento, - afferma Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti - ma un’idea che attraversa epoche, linguaggi e innovazioni. Un filo conduttore che unisce storie, tecnologie e visioni». Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé.\r\n\r\n«Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. Iezzi accompagna il visitatore sulla plancia del Conte Biancamano: un’icona della navigazione italiana. «Nato nel 1925, fu varato nell’aprile successivo e partì il 20 dicembre da Genova per il suo primo viaggio diretto a New York.\r\n\r\nNon era una nave da crociera ma un servizio di linea; un sistema di trasporto che tutte le settimane salpava verso la sua destinazione. Il transatlantico viaggiò per 15 anni verso le Americhe, lungo la tratta Genova-New York. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale fu requisito dall’esercito statunitense per il trasporto truppe. Venne restituito al governo italiano nel 1948 e riallestito nei cantieri di Monfalcone nella versione odierna. Anche Giò Ponti lavorò agli arredi. Il Biancamano navigò fino al 1960 e, finita la carriera attiva in mare, venne tagliato in diversi pezzi. Uno di questi, da mille tonnellate, è stato trasportato 20 anni fa a Milano.\r\n\r\nCostruire nel museo un padiglione che lo contesse e sorreggesse non è stato facile. - ricorda Iezzi - Oggi la plancia di comando e la suggestiva sala dal ballo del transatlantico sono musealizzate insieme con il sottomarino Enrico Toti, il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche quest’ultimo fu trasportato a Milano 20 anni fa, abbiamo quindi un doppio anniversario nel settore Trasporti del museo. Nel corso degli anni abbiamo raccolto tante testimonianze e ricordi di chi ha viaggiato a bordo del transatlantico; come quella coppia non più giovane che anni fa entrò nel museo, visitò la parte del transatlantico in mostra e poi mi mostrò un foglio ingiallito ripiegato: era un biglietto del Conte Biancamano! Marito e moglie avevano viaggiato a bordo e vollero condividere con me tanti ricordi donandomi infine il prezioso biglietto.\r\n\r\nTra i viaggiatori ci sono stati anche personaggi famosi dell'industria italiana come Luigi Lavazza, che andava in Sud America per interessi commerciali. All'epoca l'aereo non era ancora un mezzo efficace: solo nel 1960 la compagnia aerea nazionale si dotò dei grandi aerei per le trasvolate, avviando il declino del transatlantico». Conte Biancamano si trova al museo insieme con oggetti iconici sorprendenti, come la Valigia delle Indie - una locomotiva creata per collegare il Nord al Sud dell’Italia, ovvero Bardonecchia e Brindisi, testimoniando come la tecnologia ferroviaria abbia contribuito all’integrazione del Paese.\r\n\r\nTra i tanti pezzi stupefacenti e in mostra permanente al museo si possono poi ammirare il tram Carrelli del 1928, la suggestiva Nave Scuola Ebe per la navigazione a vela e il catamarano Luna Rossa del team Prada, protagonista dell’America’s Cup del 2013. Grazie alla sua collezione il Museo diventa un luogo dove “viaggiare” è un’esperienza che attraversa mare, terra, aria, spazio e pensiero.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n\r\n\r\n ","post_title":"Milano: il Museo Nazionale Scienza Leonardo da Vinci racconta la nascita del concept del viaggio e del turismo","post_date":"2025-12-18T09:30:15+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1766050215000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503921","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Altra novità targata Aer Lingus negli Stati Uniti per l'estate 2026: Pittsburgh - 27esima destinazione servita in Nord America - sarà collegata a Dublino dal prossimo 25 maggio con quattro voli alla settimana.\r\n\r\nLa città della Pennsylvania è la seconda new entry della summer 2026 dopo quella di Raleigh-Durham (Carolina del Nord) che decollerà nell'aprile 2026; la Dublino- Pittsburgh sarà operata il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; la durata del volo sarà di circa otto ore all'andata.\r\n\r\nSulla tratta Aer Lingus impiegherà l'Airbus A321Xlr configurato per 184 passeggeri, e con 16 poltrone in business class completamente reclinabili a 180° e 168 poltrone in classe economica. L'A321Xlr con un'autonomia superiore a 8.700 km, consente ad Aer Lingus di collegare città americane di medie dimensioni ottimizzando i costi. Questa flessibilità apre la strada ad una maggiore capacità di volo tra l'Irlanda e gli Stati Uniti, sfruttando l'hub di Dublino come punto di ingresso europeo verso il Nord America.\r\n\r\nI passeggeri in partenza da Dublino beneficeranno infatti del servizio di pre-controllo frontaliero americano (“US Preclearance”), che consente loro di espletare le formalità di immigrazione e doganali prima del decollo. All'arrivo a Pittsburgh, i viaggiatori sono quindi considerati come arrivati su un volo interno americano, limitando i tempi di attesa.","post_title":"Aer Lingus aggiunge Pittsburgh al network delle destinazioni in Nord America","post_date":"2025-12-16T09:15:14+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1765876514000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502882","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_502884\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Karelle Lamouche[/caption]\r\n\r\nKarelle Lamouche è il nuovo ceo per Europa e Nord Africa per il segmento Premium, Midscale & Economy di Accor. Nel suo nuovo ruolo guiderà le attività del gruppo in un’area strategica che comprende oltre 3.000 hotel in più di 40 Paesi, pari a circa il 40% dell’intera rete globale del Gruppo.\r\n\r\nCon quasi trent’anni di esperienza in Accor, Karelle Lamouche ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità, più recentemente come chief operating officer per Europa e Nord Africa, dopo essere stata chief commercial officer per lo stesso segmento di brand.\r\nUna carriera in Accor\r\nEntrata in Accor nel 1998, ha maturato un’esperienza trasversale che l’ha portata da ruoli operativi in hotel – incluso quello di general manager – fino a posizioni di leadership a livello nazionale e globale nelle funzioni operative, marketing, comunicazione e commerciale.\r\n\r\nCommentando la nomina, Karelle Lamouche, ha detto: «Questa regione è la destinazione di viaggio numero uno al mondo, e racchiude una straordinaria varietà di mercati, lingue e culture. Accor ha una conoscenza unica di questa complessità e dispone di competenze, dimensioni, marchi, capacità distributive, sistemi e eccellenza operativa per generare valore per i nostri partner proprietari e fidelizzare gli ospiti. Sono entusiasta di guidare il business in quest’area, sostenere la nostra crescita in destinazioni emergenti e portare nuova energia e nuovi visitatori in quelle già consolidate».\r\n\r\nJean-Jacques Morin, deputy ceo del gruppo Accor, ha aggiunto: «Karelle Lamouche porta con sé una profonda esperienza di leadership che abbraccia tutte le anime del nostro business: dalle operazioni alberghiere alla strategia commerciale, includendo brand, loyalty, distribuzione e marketing. La sua capacità di supportare i proprietari nell’ottimizzazione degli investimenti, offrendo al contempo un’esperienza eccellente agli ospiti, la rende la figura ideale per questo ruolo».\r\n\r\nLa divisione Premium, Midscale & Economy di Accor comprende un ampio portafoglio di brand  tra cui Pullman, Mövenpick, Swissôtel, Novotel, Mercure, Handwritten Collection, Tribe, Ibis e  Greet.","post_title":"Gruppo Accor: Karelle Lamouche nuovo ceo per Europa e Nord Africa","post_date":"2025-12-02T11:35:32+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1764675332000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502453","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Le esperienze guidate e le attività prenotabili online stanno registrando un momento di grande crescita. Dal suo osservatorio privilegiato, Civitatis condivide i trend e le esperienze più amati dai viaggiatori italiani, offrendo alle agenzie di viaggio dati e insight utili a orientare le vendite. \r\n\r\nAndando a ritroso, in decima posizione si trova il Giappone, un Paese che ospita circa 31.7 milioni di viaggiatori annuali. Civitatis segnala un  alto volume di prenotazioni per il tour privato di Tokyo. Un altro dei punti di interesse all’interno del radar italiano sono le città di Osaka, con l’acquisto di biglietti per conoscere gli Universal Studios Japan, e Kyoto, dove attraverso il free tour hanno una panoramica completa del centro storico di quella che fu la capitale del Giappone tra il 794 e il 1868.\r\n\r\nIn nona posizione Londra brilla come sempre tra i viaggiatori italiani e, secondo Civitatis, il servizio più acquistato è il trasferimento aeroporto-hotel che garantisce un arrivo sicuro e confortevole. Ma c’è anche il fenomeno Harry Potter e i biglietti per gli studios dove sono state girate le 8 pellicole, così come la visita guidata al castello di Edimburgo.\r\n\r\nA seguire la Germania, con 39.6 milioni di viaggiatori annuali. Dall’arte e dalla storia di Berlino ai castelli della Baviera, questo Paese è un favorito per i viaggiatori, con le top 3 di attività con Civitatis che comprendono la visita guidata al campo di concentramento di Sachsenhausen; l'escursione con guida in italiano al castello di Neuschwanstein e al palazzo di Linderhof e il tour di Monaco.\r\nLe altre mete\r\nThailandia in primo piano con una popolarità aumentata grazie all’uscita della terza stagione della serie The White Lotus. In un primo incontro con questa destinazione esotica, non manca l’escursione alle isole Phi Phi in motoscafo, un tour di un giorno completo al mercato galleggiante di Damnoen Saduak con visita inclusa alle rovine di Ayutthaya e l’esperienza unica di fare il bagno e nutrire gli elefanti nel santuario di Chiang Mai.\r\n\r\nQuinta posizione per il Messico, con circa45 milioni di viaggiatori annuali. II viaggiatori italiani sanno che qui c’è di tutto: dalla ricchezza culturale delle grandi città alle spiagge , Pueblos Mágicos e imponenti zone archeologiche, senza dimenticare la gastronomia. Quando si tratta di scoprire il Paese, e le prenotazioni su Civitatis lo confermano: gli italiani amano le destinazioni di sole e mare, come Isla Mujeres, dove optano per le passeggiate in catamarano; Huatulco e le sue escursioni nelle baie e Los Cabos, con le escursioni in barca con fondo trasparente. Tra le città, primeggia Oaxaca, seguita da Mérida e Città del Messico.\r\n\r\nLa Cappadocia e le sue “camini delle fate”, le piscine naturali di Pamukkale e l’architettura ottomana rendono la Turchia una destinazione della top ten. Fra i preferiti, un tour privato di Istanbul con guida in italiano, disponibile fino a otto ore; la crociera notturna con cena inclusa mentre si naviga sul Bosforo, il giro in mongolfiera sulla Cappadocia.\r\n\r\naFra le mete in pole position per civitatis sicuramente l'Italia. Nel ranking troviamo l’esperienza di visitare il Colosseo, il Foro e il Palatino e l’escursione da Firenze a Pisa, San Gimignano e Siena, con pranzo toscano incluso.\r\n\r\nNegli Stati Uniti Spiccano l’escursione al Grand Canyon, in Colorado, così come i biglietti per i parchi Disney e Universal Studios, in California, senza trascurare il tour notturno a Las Vegas.\r\n\r\nMadrid e Barcellona sono le città preferite della Spagna. Fra i più ambiti, i biglietti salta-fila per la Sagrada Familia, le escursioni a Toledo e Segovia, il tour del Santiago Bernabéu (casa del Real Madrid), la visita guidata al Palazzo Reale e il free tour di Gaudí.\r\n\r\nInfine, al primo posto la Francia: Parigi  è l’epicentro posizionandosi come meta quasi insuperabile per i viaggiatori. Seppure le crociere sulla Senna, la visita guidata al museo del Louvre (con accesso prioritario al quadro della “Gioconda”) e l’esperienza di salire al terzo piano della torre Eiffel siano le attività top su Civitatis, spicca anche l’acquisto dei biglietti per Disneyland Paris, validi da uno a quattro giorni.","post_title":"Civitatis: ecco la classifica delle esperienze preferite dagli italiani","post_date":"2025-11-26T13:22:30+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1764163350000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501842","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Visit Emilia ripropone la rassegna che permette di scoprire in modo insolito gli spazi scenici storici delle province di Parma, Piacenza  e Reggio Emilia. Dal 5 all'8 dicembre, dodici sedi aprono le quinte per raccontarsi.\r\n\r\n«Mi piace immaginare - spiega Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia - che aprire un teatro non è solo un gesto turistico, ma politico. Nel senso più nobile del termine: è prendersi cura della polis, della comunità, di quella parte di noi che ha bisogno di bellezza per non dimenticare chi siamo».\r\n\r\nIl Teatro Regio di Parma, costruito per volere della duchessa Maria Luigia nel 1829, è un piccolo capolavoro neoclassico dove ogni doratura ha la grazia di un inchino. Le visite guidate, a pagamento, che durano circa 30 minuti.\r\n\r\nIl Teatro Farnese a Parma è un miracolo in legno. Costruito nel 1618 all’interno della Pilotta, il Teatro Farnese avrebbe dovuto crollare mille volte, invece è rimasto lì, testardo come un’idea che non vuole arrendersi. Tutto in legno, perfino la maestosità.\r\n\r\nIl Teatro Verdi a Busseto è stato inaugurato nel 1868 e voluto dai bussetani in onore del maestro, che però non ci mise mai piede. All’interno della Rocca Pallavicino, la sala a ferro di cavallo, i medaglioni dipinti con le muse del teatro e il busto di Verdi all’ingresso sono un pellegrinaggio laico per molti visitatori da tutto il mondo, che siano o meno, appassionati di lirica.\r\n\r\nIl Teatro Pallavicino a Zibello è piccolo, elegante e con quella grazia un po’ timida dei teatri di provincia. Il Pallavicino è stato inaugurato nel 1804 nel palazzo dei marchesi da cui prende il nome.\r\n\r\nNel Teatrino del Castello di Vigoleno le visite non sono solo “guidate”, ma animate. Il che significa che, tra le mura medievali e i mattoni antichi, si rischia di incontrare qualche fantasma gentile che vuole raccontarti la sua storia.\r\n\r\nA Piacenza, la mappa del bello si chiude con due nomi blasonati: il Teatro Municipale, nato nel 1804 su disegno di Lotario Tomba e la Sala dei Teatini, chiesa sconsacrata diventata spazio teatrale. Nel primo si respira ancora l’aria dei melodrammi ottocenteschi, nel secondo quella delle sperimentazioni moderne.\r\n\r\nDurante le visite guidate al teatro municipale Romolo Valli a Reggio Emilia, si entra nel cuore segreto del palcoscenico reggiano: si scoprono la maestosità della sala a ferro di cavallo, i quattro ordini di palchi dorati, il sipario storico e i camerini dove vibra ancora l’eco degli artisti.\r\n\r\nDedicato al musicista locale Bonifazio Asioli, il teatro Bonifazio Asioli a Correggio sembra quasi un “salotto” dell’Ottocento. Una sala raccolta, i palchi ben conservati e l’atmosfera da casa di famiglia dove l’arte è un’abitudine.\r\n\r\nLa visita del teatro Giovanni Rinaldi a Reggiolo, intitolato a Giovanni Rinaldi, illustre musicista del XIX secolo, rappresenta un’anteprima in vista dell’apertura ufficiale che avverrà nel 2026. Il teatro è annoverato tra i primi 60 teatri storici d’Italia.\r\n\r\nNel silenzio raccolto di Guastalla, il teatro Ruggero Ruggeri sembra un piccolo scrigno di meraviglia. Nato nel 1671 per volere dei duchi Gonzaga, custodisce ancora la grazia barocca dei suoi palchi a ferro di cavallo e l’intimità delle sue decorazioni seicentesche. Intitolato al grande attore Ruggeri, oggi ospita spettacoli di prosa, musica e danza.\r\n\r\nIl teatro Herberia a Rubiera non si visita in silenzio: lo si ascolta. Perché le sue visite sono accompagnate dalla musica, come se il teatro stesso avesse bisogno di ricordarti che è vivo. Il Teatro Herberia aprì il sipario nel 1926, mostrandosi in una struttura tardo Liberty ideata dall’ing. Antonio Panizzi e dall’arch. Italo Costa.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n­","post_title":"Visit Emilia, alla scoperta di 12 teatri dal 5 all'8 dicembre","post_date":"2025-11-18T12:28:33+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1763468913000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501619","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Bilancio positivo per i primi nove mesi 2025 dell'Aeroporto di Bologna, che mette a segno un incremento dei ricavi del +10,6% rispetto al 2024, per un totale di 131,3 milioni di euro.\r\nL'ebitda si attesta a 41,9 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2024 (-0,6%), mentre l'utile netto riporta una lieve crescita del +1,2%, fino a 19,8 milioni di euro.\r\n\r\nL'andamento del traffico registra complessivi 8.539.797 passeggeri, in crescita del +2,4%; anche ad ottobre, per il settimo mese consecutivo, lo scalo supera il milione di passeggeri mensili.\r\n\r\n“I risultati dei primi nove mesi dell’anno confermano un andamento solido e in linea con le attese. Dopo sei mesi consecutivi con oltre un milione di passeggeri e un andamento superiore alle previsioni, con la stagione estiva la crescita di traffico ha avuto un rallentamento, legato in particolare all’impatto dei cantieri in corso sulla capacità massima disponibile, confermando al tempo stesso i segnali di solidità della domanda - ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. - In questo contesto, la priorità resta l’avanzamento del nostro piano di investimenti infrastrutturali, i cui primi effetti già si sono iniziati ad apprezzare durante questi mesi in ottica di qualità del servizio, con interventi mirati a aumentare la capacità offerta e migliorare progressivamente l’esperienza complessiva dei passeggeri.”","post_title":"Aeroporto Bologna: ricavi a +10,6% tra gennaio e settembre; utili a +1,2%","post_date":"2025-11-14T14:24:55+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1763130295000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500958","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Riaprirà al pubblico a gennaio 2026 l’ex chiesa di San Francesco di Alessandria. Si tratta di un grande lavoro di restyling che comprende il recupero del complesso e la realizzazione della nuova sede dei Musei Civici,  condotto in parte con il contributo del Ministero della Cultura.\r\n\r\nIl complesso monumentale di San Francesco occupa un intero isolato del centro cittadino ed è composto da più corpi di fabbrica aperti su quattro cortili interni, di cui l’ex chiesa di San Francesco rappresenta il nucleo più antico e di maggior pregio, risalente al 1268.\r\n\r\nLe caratteristiche architettoniche e le testimonianze artistiche della chiesa sono ancora ben visibili nonostante la pesante trasformazione subita dal complesso nell’ottocento, prima destinato a caserma militare negli anni della campagna napoleonica - con la suddivisione della chiesa in due livelli tramite la realizzazione di un solaio poggiante su ampie volte-, e poi, per volontà di Carlo Alberto di Savoia, con la conversione ad ospedale divisionario militare nel 1833, anno in cui venne realizzato l’ampio cavedio interno.\r\n\r\nProprio negli ultimi anni la prosecuzione dei restauri volta a riportare in luce quanto più possibile della fabbrica medievale e a valorizzarne la struttura ha trovato uno sviluppo concreto nel progetto di riconversione dell’ex chiesa di San Francesco quale sede del nuovo museo civico cittadino. Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”.\r\n\r\nLe parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico.\r\n\r\nLa compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. In questo modo il visitatore che accederà al museo, una volta completato, potrà fruire non solo della visione delle collezione civiche, ma anche dell’esperienza del monumento che le accoglie, restituito nella sua identità e storia passata.","post_title":"Alessandria, riaprirà a gennaio 2026 il complesso dell’ex chiesa di san Francesco","post_date":"2025-11-06T09:06:16+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1762419976000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500655","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\nLe attività di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa stanno accelerando. Amir Golbarg, senior vice president delle Operazioni per Medio Oriente e Africa di Minor Hotels, illustra le strategie di sostenibilità del gruppo, l'approccio al master brand e i piani di crescita esponenziale nei mercati dell'ospitalità.\r\n\r\n\r\nL'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa sta rimodellando il panorama dell'ospitalità. \r\n\r\nFondata nel 1967 da William Heinecke , Minor Hotels ha iniziato con umili radici in Thailandia e da allora si è evoluta fino a diventare un importante attore internazionale. Il suo viaggio in Medio Oriente è iniziato nel 2012 con l'esclusivo progetto sull'isola di Sir Bani Yas, negli Emirati Arabi Uniti, dove Minor ha lanciato tre distinti resort che uniscono la conservazione della fauna selvatica all'ospitalità di lusso. Come ha spiegato Golbarg, «Oggi gestiamo 54 proprietà in Medio Oriente e Africa, e molte altre sono in cantiere, tutte progettate per riflettere le culture locali mantenendo al contempo gli standard globali di Minor».\r\nSosteniblità al centro\r\nIn un intervento riportato da TravelDailyNews, Golbarg ha sottolineato che la sostenibilità non è solo una parola d'ordine del marketing, ma una parte fondamentale delle attività di Minor Hotels. «Il nostro marchio Anantara, lanciato nel 2001, è stato costruito sull'idea di un lusso sostenibile e locale - ha affermato -. Dall'approvvigionamento di materiali locali a Jaipur alla protezione dei rinoceronti neri in Zimbabwe, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa integra la responsabilità ambientale e sociale. Con obiettivi certificati nell'ambito dell'iniziativa Science Based Targets, la partecipazione al Dow Jones Sustainability Index e l'attenzione alla riduzione dei rifiuti in discarica, le attività di Minor danno priorità all'approvvigionamento locale, alla riduzione dei rifiuti e all'efficienza energetica.\r\nLa strategia di master brand\r\nUna pietra miliare importante nell'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa è il lancio della sua strategia di \"master brand\" . Come ha spiegato Golbarg, il consolidamento di otto marchi distinti (tra cui Anantara, Avani e NH) sotto l'egida di Minor Hotels migliora l'esperienza del cliente unificando sistemi di prenotazione, programmi fedeltà e piattaforme digitali.«Questo cambiamento consente agli ospiti di accedere senza problemi alle offerte di tutti i marchi, utilizzando un unico sistema di fidelizzazione e beneficiando di un servizio iper-personalizzato» ha osservato Golbarg.\r\n\r\nAffrontando il ruolo dell'intelligenza artificiale, Golbarg ne ha sottolineato il valore per l'efficienza del backend, l'analisi dei dati e la comprensione dei clienti, ma non come sostituto del front-of-house.\r\n\r\nGuardando al futuro, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa punta a una crescita esponenziale, con piani ambiziosi per raddoppiare la presenza regionale entro tre anni. Questo include innovazioni nel settore del benessere, centri dedicati alla longevità e concept di ristorazione migliorati, garantendo al gruppo di rimanere al passo con l'evoluzione delle esigenze dei consumatori. L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa offre un caso di studio avvincente su come tradizione, sostenibilità, consolidamento del marchio e tecnologia possano guidare la crescita in mercati dinamici. Come ha concluso Golbarg, «Abbiamo gli ingredienti e la ricetta: ora è il momento di metterci all'opera».\r\n\r\n ","post_title":"Minor Hotels, ambizioso piano di espansione in Africa e Medio Oriente","post_date":"2025-11-03T09:42:48+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1762162968000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500621","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino ha celebrato oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica, il 65° anniversario: dall’inaugurazione del 20 agosto 1960, in pieno boom economico, lo scalo ha accompagnato la crescita del Paese, diventando la principale porta d’accesso dell’Italia al mondo e affermandosi negli ultimi anni come miglior aeroporto d’Europa e tra i primi al mondo, punto di riferimento per la qualità dei servizi ai passeggeri e per l’innovazione.\r\n\r\nLa cerimonia promossa da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys che gestisce il sistema aeroportuale della Capitale – con il “G. B. Pastine” di Ciampino – ha ripercorso le tappe più significative dell’evoluzione del “Leonardo da Vinci”, che si appresta a superare, per la prima volta, il traguardo dei 50 milioni di viaggiatori annui.\r\n\r\nL’evento si è aperto con la visita del Capo dello Stato all’Innovation Hub del Terminal 1, il primo acceleratore di startup in un aeroporto europeo, che rappresenta il cuore della strategia di innovazione di ADR. Qui, i giovani rappresentanti delle nuove idee d’impresa Whill, Assaia, Proteso e Ailytics, già operative nello scalo, hanno illustrato i propri progetti al Presidente della Repubblica affiancati da alcuni membri dell’Innovation Cabin Crew, il team di colleghi di ADR che accompagna lo sviluppo e la crescita dei progetti delle startup. Hanno preso parte alla presentazione anche i vertici di Edizione, il Presidente Alessandro Benetton e l’Amministratore Delegato Enrico Laghi, i vertici di Mundys, il Presidente Giampiero Massolo e l’Amministratore Delegato Andrea Mangoni, i vertici di Aeroporti di Roma, il Presidente Vincenzo Nunziata e l’Amministratore Delegato Marco Troncone, e il Presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma.\r\n\r\nL’esperienza dell’Innovation Hub riflette la visione di ADR, basata sulla spinta agli investimenti in sviluppo sostenibile e su un approccio partecipativo che pone le persone e i giovani al centro delle strategie di crescita dell’intero Gruppo. Un modello che ha consentito allo scalo di ottenere, per otto anni consecutivi, il riconoscimento come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi da parte di Airports Council International (ACI) World.\r\n\r\n“Aeroporti di Roma celebra oggi un anniversario storico, mantenendo lo sguardo costantemente rivolto al futuro e agendo come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni e a una costante collaborazione tra pubblico e privato, il Leonardo da Vinci è diventato il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo. Siamo orgogliosi, come azionisti, di aver supportato questo continuo percorso di rinnovamento, messo in campo anche grazie a un investimento di oltre 3 miliardi di euro, solo negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo, che genererà benefici importanti e duraturi per il territorio. Ringrazio di cuore, a nome di tutto il Gruppo, il Presidente della Repubblica, che ci ha onorato della sua presenza, incontrando anche i giovani imprenditori del nostro Innovation Hub.” ha dichiarato il Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton.\r\n\r\nLa cerimonia si è aperta con l’Inno nazionale eseguito dall’artista Chiara Civello, cui sono seguiti i saluti del Sindaco della Città di Fiumicino Mario Baccini, che ha affermato “Per noi cittadini di Fiumicino, l’aeroporto non è solo un luogo di transito o di lavoro, ma una parte integrante della nostra identità. È attorno a esso che si è sviluppata una città moderna, dinamica e aperta al mondo. L’impegno della nostra Amministrazione comunale è quello di coniugare la crescita economica e occupazionale che questa straordinaria infrastruttura genera, con la tutela del territorio e la qualità della vita dei cittadini. L’aeroporto Leonardo da Vinci è la Porta d’Italia sul mondo, ma anche la Porta del mondo sull’Italia”.\r\n\r\n\r\n\r\nIl Presidente di ENAC Pierluigi Di Palma ha sottolineato “Considero un privilegio aver potuto illustrare, davanti al Presidente della Repubblica e qui a Fiumicino, porta d’ingresso e lustro del nostro Paese, il percorso di rinascita del trasporto aereo italiano nel post-Covid. Dopo una crisi senza precedenti, il settore è tornato tra i più dinamici del Paese, motore di sviluppo e garanzia di mobilità per oltre 200 milioni di passeggeri, in un’ottica di sostenibilità e integrazione intermodale. Questa rinascita si fonda sull’infaticabile lavoro di donne e uomini del comparto che, grazie a un’azione politica lungimirante, hanno reso possibile la “ripartenza rock” dopo la pandemia, ricostruendo non solo un sistema economico, ma anche un ponte immateriale tra culture diverse, fondato su sicurezza, centralità del passeggero e tutela dei diritti delle persone a ridotta mobilità”.\r\n\r\nNel corso del suo intervento, il CEO di ADR Marco Troncone ha ricordato le parole di incoraggiamento del Capo dello Stato per l’intero settore del trasporto aereo, in occasione della sua ultima visita del 2022, nel periodo della ripartenza post-Covid, e ha ripercorso l’evoluzione del “Leonardo da Vinci” come motore della crescita civile e industriale del Paese. Troncone ha poi rimarcato il valore strategico del Piano di sviluppo sostenibile da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che assicurerà la capacità necessaria a rafforzare la competitività del Paese nel contesto globale del trasporto aereo, confermando anche nel medio-lungo termine eccellenza nei servizi e massimo rispetto dell’ambiente e del territorio. Il progetto, presentato all’ENAC nel 2021, prevede un riassetto del sistema piste, con lo spostamento del baricentro delle operazioni verso Est e la creazione di un nuovo, grande Parco di interesse archeologico accessibile alla cittadinanza, contribuendo a ridurre significativamente l’impatto acustico sulle aree abitate.\r\n\r\n“Un Piano – lo ha definito l’AD di Aeroporti di Roma nel suo intervento – che unisce attrattività e tutela del territorio, progresso e bellezza, occupazione e sostenibilità, valorizzando al massimo la comunità territoriale a cui apparteniamo e con la quale manteniamo un dialogo costante e costruttivo. È certamente un grande progetto industriale. Ma è per noi, innanzitutto, un impegno civile: perché un’infrastruttura così strategica appartiene al Paese intero ed è il frutto di una visione che si realizza ogni giorno, grazie alle persone che la rendono possibile”.\r\n\r\n \r\n\r\nAlla celebrazione, ospitata presso il Terminal 5, per anni dedicato ai voli sensibili, recentemente rinnovato e ora adibito anche ai grandi eventi di ADR, hanno preso parte, tra gli altri, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Prefetto di Roma Lamberto Giannini.\r\n\r\nPrima della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha assistito allo svelamento dell’opera “Aeroporto” della giovane artista Camilla Gurgone, due pannelli di alluminio che simboleggiano l’incontro tra umanità e tecnologia. All’interno del Terminal, l’installazione “Leonardo, uomo illuminato” di Marco Lodola, che celebra lo spirito innovatore e creativo del genio Da Vinci, cui lo scalo è dedicato.\r\n\r\nA margine dell’evento, ADR ha donato al Capo dello Stato una medaglia d’argento commemorativa coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ispirata al disegno originale del 1960 dello scultore bulgaro Assen Peikov, autore della celebre statua di Leonardo che accoglie i passeggeri in aeroporto.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"L'Aeroporto di Fiumicino celebra oggi 65 anni di storia in presenza del Presidente della Repubblica","post_date":"2025-10-31T16:13:42+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1761927222000]}]}}