Banconista, direttore tecnico, addetto vendite Milano offresi
24 gennaio 2013 09:56
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da:
Telefono: 339 32 85 821
Email:
Provincia: • Lombardia, Milano
Comune: • Milano
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • addetto biglietteria, banconista, consulente, direttore tecnico
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da:
Telefono: 339 32 85 821
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Provincia: • Lombardia, Milano
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Mansione: • addetto biglietteria, banconista, consulente, direttore tecnico
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Banconista con pluriennale esperienza, titolo di direttore tecnico, vendita pacchetti tour operator, viaggi su misura, prenotazioni alberghiere, aeree e marittime. Disponibilità immediata sia part time sia full time anche consulenza in Milano e provincia.
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[post_content] => Si chiama Oman Air Connect il nuovo progetto della compagnia di bandiera dell'Oman che fa perno su una nuova serie di aeromobili configurati esclusivamente in classe economy.
Una flotta di cinque Boeing 737-8 che verrà principalmente impiegata per i collegamenti verso il subcontinente indiano, il Medio Oriente e l'Africa, integrando la rete esistente della compagnia aerea.
Il primo velivolo equipaggiato con la configurazione interamente in Economy Class è entrato in servizio pochi giorni fa. Abitualmente Oman Air vola con i suoi Boeing 737-8 Max con una disposizione a due classi, con 12 posti in Business Class e 150 in Economy Class; con la nuova configurazione in classe unica, i velivoli potrebbero ospitare almeno 168 passeggeri.
«Il modo di viaggiare delle persone si è evoluto, con una maggiore accessibilità e scelta - commenta il ceo di Oman Air, Con Korfiatis -. Allo stesso Allo stesso tempo, i passeggeri vogliono ancora godere di un viaggio confortevole. Con questa flotta interamente configurata in classe economy, ci stiamo adattando a queste mutate esigenze, offrendo ai nostri ospiti maggiore flessibilità e scelta senza compromettere la qualità».
Il vettore omanita ha intrapreso nel 2023 una ristrutturazione finanziaria triennale, con l'obiettivo di rafforzare la propria posizione, ottimizzare gli asset e tornare alla redditività. Da allora, il nuovo consiglio di amministrazione si è mosso nella direzione del cambiamento, modificando la flotta, il network e gli asset della compagnia.
Oman Air si affida al Boeing 787-9 per i viaggi a lungo raggio e al Boeing 737 Max per i collegamenti regionali. Il 30 giugno, la compagnia aerea entrerà ufficialmente a far parte dell'alleanza oneworld, portando a termine un percorso nel 2022.
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Novità nel mondo dei viaggi culturali: il Tucano Viaggi Ricerca entra a far parte del gruppo Kel 12, che si impegna a valorizzare l’identità e la tradizione dell'operatore piemontese, mantenendo la sede a Torino e garantendo la continuità del team locale, che da decenni opera con esperienza nel settore.
“La storicità e il know-how del Tucano rappresentano un valore strategico per noi – sottolinea l'amministratore delegato di Kel 12, Gianluca Rubino –. Insieme, continueremo a raccontare il mondo con autenticità, arricchendo la programmazione con itinerari sempre più particolari, disegnati per viaggiatori curiosi e attenti, alla ricerca di emozioni e conoscenza".
Il Tucano Viaggi Ricerca porta con sé una lunga tradizione di esplorazione e ricerca, nata nel 1968 nel cuore dell’Amazzonia con le spedizioni compiute dal suo fondatore, Willy Fassio, lungo il fiume Orinoco. Da quell’esperienza pionieristica è stato sviluppato un modello di viaggio che coniuga avventura e approfondimento culturale, elemento che trova una naturale continuità nell’approccio di Kel 12. “Lo spirito che ci accomuna ha reso possibile questa unione: condividiamo la stessa passione per viaggi di alto profilo e contenuto culturale", commenta infatti lo stesso Fassio.
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[post_content] => Il workshop dedicato agli Stati del Sud degli Usa è stato l’occasione per scoprire la bellezza e la ricchezza della proposta del territorio, nella consapevolezza che - come sottolinea Liz Bittner, president & ceo di Travel South Usa - «La destinazione viene promossa in modo unitario, ma ciascuno Stato sottolinea l’unicità delle proprie proposte legate alla cultura, alla musica e alla gastronomia».
Laura Hicks, dell’Alabama Tourism Department, evidenzia 3 ragioni per visitare l’Alabama. La prima sono le bellezze naturali e i parchi nazionali, con montagne e cascate. La seconda la storia dei diritti civili rappresentata da città come Selma, Montgomery e Birmingham e da rivivere lungo il Civil Right Trail, che in Alabama ha più tappe che in ogni altro stato degli Usa. Tra queste il percorso lungo il quale Rosa Parks rifiutò di cedere il suo posto a sedere sull’autobus e l’unica chiesa dove fu pastore Martin Luther King: luoghi che diventeranno siti Unesco nel 2027. La terza ragione per un viaggio in Alabama sono le attrazioni. A Huntsville - che negli anni ‘50 diventò lo scenario del programma spaziale americano - si possono visitare il rinnovato Us Space & Rocket Center, l’avanguardistico Space Camp dedicato ai più piccoli. La città è stata soprannominata “Rocket City” e ospita tutti gli scienziati che lavorano nel settore e hanno contribuito a imprese come l’allunaggio nel 1969.
Parlando di musica, a Sheffield si trovano poi i Muscle Shoals Sound Studio: gli studi dove hanno registrato i loro dischi artisti come Aretha Franklin, Willie Nelson e i Rolling Stones. «Dal punto di vista geografico l’Alabama si affaccia per 50km sul Golfo del Messico. - prosegue Hicks - Qui si trovano la storica Mobile con il suo carnevale colorato - raccontato dal Carnival Museum - e la vicina Africatown: la città che ospita i discendenti degli ultimi schiavi giunti in America nel 1863, sulla nave Clotilde. A Monroeville la storia della letteratura ricorda poi Harper Lee che nel 1962 scrisse “Il buio oltre la siepe”.
Il 2025 sarà l’anno degli Alabama Trails: un anno di percorsi. Naturali e sportivi: in bicicletta, canoa e facendo hiking tra i boschi, perché in Alabama abbiamo quasi 5000km di sentieri nella natura rigogliosa, dalle pendici della catena degli Appalachi fino alle spiagge del Golfo del Messico, con spiagge bianche e resort meravigliosi. Ci saranno anche trail sul tema della musica, della storia e della gastronomia. - conclude - Una delle nostre nuove attrazioni è il White Water Park di Montgomery per canoe e kayak, un percorso olimpionico aperto a visitatori di tutte le età». In primo piano tutti gli Stati che sono membri di Travel South Usa, l’organizzazione ufficiale di marketing per le destinazioni del Sud degli Stati Uniti.
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Taglio del nastro al Palazzo della Cancelleria di Roma per la mostra “Giordania: Alba del Cristianesimo”, alla presenza della Ministra del turismo e delle Antichità del Regno Hashemita di Giordania, Lina Annab e in collaborazione con il Vaticano. sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito su prenotazione fino al 28 febbraio 2025.
Questo evento eccezionale - visitabile con ingresso gratuito su prenotazione fino al 28 febbraio 2025 - celebra i 30 anni di relazioni diplomatiche tra la Giordania e la Santa Sede, e coincide con l’Anno Giubilare del Vaticano a tema “Pellegrinaggio della Speranza”, nonché il 60° anniversario della visita di Papa Paolo VI in Giordania nel 1964, come ha evidenziato il nunzio apostolico in Giordania, l'arcivescovo Giovanni Pietro Dal Toso, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della mostra lo scorso 8 gennaio, presieduta da Lina Annab insieme al direttore generale del Jordan Tourism Board, Abed Al Razzaq Arabiyat.
«Per un intero mese, a Roma i visitatori potranno intraprendere un viaggio immersivo, attraverso 90 straordinari reperti che narrano la storia del cristianesimo dai suoi albori fino ai giorni nostri - afferma Lina Annab -. Questi tesori, selezionati da circa 34 siti archeologici in Giordania, rappresentano un legame profondo con le radici del cristianesimo in questa terra. Questa esibizione è la prima fuori dal nostro paese e rappresenta il nostro impegno di preservare queste testimonianze nel rispetto di una società in armonia, che onora tutte le religioni e questa è un'occasione per diffondere questo messaggio importante. L'esposizione non è solo una raccolta di reperti è una celebrazione di unità, pace e del lascito duraturo del cristianesimo nella Terra Santa di Giordania, e ha un valore ancora più significativo in questi momenti difficili che stiamo attraversando».
[caption id="attachment_483767" align="alignright" width="300"] Da sinistra, Ramzi Zawayde, area manager Italia e Malta Royal Jordanian e Abed al- Razzaq Arabiyat, managing director Jordan Tourism Board[/caption]
«Siamo molto ottimisti che nei prossimi mesi il turismo in Giordania si riprenderà molto velocemente - sottolinea il direttore generale del Jordan Tourism Board, Abed Al Razzaq Aabiyat -. Questo evento è l'inizio di una serie di attività di promozione rivolte al mercato italiano a supporto dei nostri partner, con la presenza alle fiere di turismo di Milano e Rimini, sostenuta dalle campagne pubblicitarie su metro, social e radio.
Nel 2023 il mercato italiano è stato al primo posto con la presenza di 150.000 turisti nel nostro Paese e siamo veramente fiduciosi, per il 2025, da aprile avremo circa 11 voli per settimana che collegheranno l'Italia alla Giordania».
«La nostra compagnia aerea, ci tiene ad evidenziare Ramzi Zawayde, area manager Italia e Malta di Royal Jordanian - non ha mai smesso di operare verso Amman sia da Roma Fiumicino che da Milano Malpensa, raggiungibili da tutta Italia grazie al codeshare con Ita Airways per le tratte domestiche, nonché all’accordo con Trenitalia. Con i nostri più importanti partner stiamo studiando attività e promozioni per incentivare ancora di più il traffico verso la Giordania».
In conclusione il direttore indica: «La strategia di crescita di Royal Jordanian in futuro prevede l’espansione della flotta, da 25 a 41 aeromobili entro il 2027, con l’arrivo imminente di nuovi Airbus A320neo e Boeing 787-9».
(Quirino Falessi)
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[post_content] => The Social Hub apre una seconda struttura a Firenze, e così il gruppo specializzato nell’ospitalità ibrida consolida la sua presenza in Italia: 550 camere, spazi di coworking, ristorante, bar, zona commerciale, parcheggi e spazi verdi. Questi i tratti distintivi che caratterizzano The Social Hub Firenze Belfiore. Ieri il taglio del nastro alla presenza di autorità locali, stakeholder e media, e da sabato 1° febbraio l’apertura al pubblico dell’hub che è molto più di un semplice hotel. Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.
[caption id="attachment_483655" align="alignright" width="196"] L'architetto Natalini, il paesaggista Perazzi e MacGregor[/caption]
Come dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.
The Social Hub Belfiore sorge infatti in un’area abbandonata da anni ed è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, che ha richiesto un investimento complessivo di 150 milioni di euro. La posizione è strategica, perché si trova nel cuore del centralissimo quartiere di San Jacopino a pochi passi dalla futura stazione dell’alta velocità di Firenze Belfiore (prevista per il 2028) e dal collegamento tramviario con l’aeroporto di Peretola, nonché vicino all’attuale stazione di Santa Maria Novella.
“La nostra missione è quella di contribuire a costruire una società migliore, dove il cambiamento e l’innovazione siano stimolati e valorizzati. Con questo progetto vogliamo favorire le connessioni tra le persone che frequentano le nostre strutture e dare così nuova vita al quartiere ascoltando, comprendendo i bisogni di chi lo abita e offrendo servizi alla comunità” ha commentato MacGregor.
La struttura
Concepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.
All’interno numerosi spazi di socializzazione, sedute colorate dal design contemporaneo, postazioni di coworking, spazi per riunioni, sale con postazioni pc, aree per eventi, palestra e piscina sul tetto.
“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone - cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi - commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.
All’interno dell’hub trova spazio anche il ristorante Ammodino con un menù che valorizza gli ingredienti del territorio, e che reinterpreta la cucina locale in chiave moderna, grazie alla partnership con Aldo Settembrini, imprenditore della ristorazione che si occuperà dell’offerta gastronomica di varie attività della struttura, inclusa la bakery, che sarà un punto vendita del famoso panificio Menchetti dal 1948, e il rooftop bar.
In connessione con il territorio
I due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.
La connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.
"Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini - aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone".
L’impegno sociale e ambientale
Come tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi.
Grazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell'energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento.
L'espansione del gruppo in Europa
Con la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile", conclude MacGregor.
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E' fissato per la fine di gennaio il debutto del brand Mövenpick di casa Accor in Polonia con il Grand Wrocław e il Karpacz Resort & Spa. Le due inaugurazioni si aggiungono al percorso di espansione del marchio in Europa, con altre recenti aperture in Belgio e Azerbaigian, oltre ai prossimi debutti in Italia (Bari e Mondello), Grecia (Sivota) e Montenegro (Kotor) nel corso dell'anno.
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Situato nel cuore di Breslavia, la terza città più grande della Polonia, ricca di storia, cultura e innovazione, il Mövenpick Grand Wrocław si trova in un edificio storico completamente ristrutturato e dispone di 180 camere. Gli ospiti possono assaporare le rivisitazioni moderne della cucina tradizionale polacca presso il ristorante e il bar, rilassarsi sulla terrazza dell'hotel o distendersi nell'area benessere. Chi viaggia per lavoro può inoltre accedere a uno spazio versatile per eventi aziendali e riunioni private.
Immerso tra le foreste della Polonia sud-occidentale, il Mövenpick Resort & Spa Karpacz offre 126 camere e un comodo accesso alla vicina stazione sciistica e ai sentieri panoramici. I servizi includono piscine riscaldate all'aperto circondate da una vegetazione rigogliosa e un'area benessere con un'ampia spa e otto sale per trattamenti. Gli ospiti possono esplorare i dintorni, dalle maestose cime della catena montuosa Karkonosze alla tranquilla bellezza della valle del fiume Łomnica, per una destinazione ideale per tutto l'anno.
Le prossime aperture italiane riguardano invece, come annunciato, il Mövenpick Hotel Bari e il Mövenpick Hotel Mondello Palace Palermo. La proprietà pugliese è situato in un edificio storico che si affaccia sul centro storico della città e sul mare Adriatico. Accoglierà gli ospiti a partire da maggio 2025, con le sue 180 camere e suite, una moderna spa e un vivace ristorante.
L'albergo siciliano aprirà invece il prossimo settembre. Situato all'interno di un edificio storico che funge da punto di riferimento nel quartiere costiero di Mondello, l'hotel dispone di 80 camere e si trova a pochi passi dalla famosa spiaggia di Mondello e a soli sette chilometri dalla città.
Fondato nel 1948, Mövenpick è stato il pioniere della ristorazione svizzera e si è evoluto in un marchio alberghiero internazionale, che ha il suo fulcro nell'eccellenza gastronomica inventiva. Oggi vanta un portfolio di oltre 120 hotel in tutto il mondo, dove la cucina è la chiave di volta dell'offerta.
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Seconda struttura montana per il gruppo Egnazia Ospitalità Italiana guidato dalla famiglia Melpignano, dopo l'acquisizione della gestione dell'Hotel de Len di Cortina d'Ampezzo. Questa volta si tratta di castel Sonnenburg di San Lorenzo di Sebato, in val Pusteria, che il prossimo autunno riaprirà come Hotel Castel Badia: un 5 stelle da 29 camere, spa e ristorante.
L'immobile, tutelato dalle Belle Arti, si legge sul Corriere del Trentino, è attualmente in fase di ristrutturazione, per un investimento di oltre 30 milioni di euro, condotto dalla proprietà rappresentata dalle famiglie Gasser e Knötig, in collaborazione con lo sviluppatore Kronplatz Touristik.
Il castello in origine sarebbe dovuto essere la fortezza dei conti di Lurn e della val Pusteria, ma nel 1020 fu trasformato in un monastero delle Benedettine. Nel 1785 l’imperatore Giuseppe II decise la chiusura del convento e di trasformare l’edificio in un ospedale militare. Divenuto quindi un ricovero per indigenti, nel 1960 venne infine convertito in una struttura ricettiva.
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[post_content] => Giordania sotto i riflettori a Roma, grazie alla mostra “Jordan: Dawn of Christianity”, organizzata dal Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania in collaborazione con il Vaticano, che si svolgerà proprio nella Città Eterna, presso il Palazzo della Cancelleria, dal 31 gennaio al 28 febbraio 2025.
L'evento celebra i 30 anni di relazioni diplomatiche tra la Giordania e la Santa Sede, e coincide con l’Anno del Giubileo, nonché con il 60° anniversario della visita di Papa Paolo VI nella destinazione nel 1964.
Per un intero mese, a Roma i visitatori potranno intraprendere un viaggio immersivo attraverso 90 straordinari reperti che narrano la storia del cristianesimo dai suoi albori fino ai giorni nostri. Questi tesori, selezionati da circa 34 siti archeologici in Giordania, rappresentano un legame profondo con le radici del cristianesimo in questa terra.
La mostra rappresenta una porta d’ingresso al sacro passato della Giordania, e include cinque siti di pellegrinaggio riconosciuti dal Vaticano: Tel Mar Elias, dove i visitatori potranno scoprire il luogo di nascita del profeta Elia; Nostra Signora della Montagna, santuario che commemora la Vergine Maria; Monte Nebo, ultimo luogo di riposo del profeta Mosè; Macheronte, dove si racconta del martirio di Giovanni Battista; il sito del Battesimo di Gesù Cristo (Maghtas), dove i pellegrini potranno connettersi con le acque in cui Giovanni Battista battezzò Gesù, segnando l’inizio stesso del cristianesimo.
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Quest’anno, per la prima volta dalla sua riapertura sotto la gestione di Rocco Forte Hotels, Villa Igiea sarà aperta per tutta la stagione invernale, offrendo ai viaggiatori un soggiorno palermitano di lusso lontano dalle folle estive e dalle temperature più calde.
Villa Igiea offre ai suoi ospiti esperienze esclusive come l’accesso al dietro le quinte del Teatro Massimo di Palermo, percorsi culturali e a stretto contatto con la natura via terra e via mare, come l’itinerario in barca a vela con partenza dalla Marina di Villa Igiea, esperienze gastronomiche e di benessere.
Fa gli itinerari alternativi suggeriti dall’hotel, il Set-Jetting, realizzato da Gabriele Muccino accompagna alla scoperta delle location cinematografiche di Palermo e dintorni tra film italiani ed internazionali.
È da Mondello e dal centro storico di Palermo, e dal film Fino alla fine di Gabriele Muccino (2024) che parte l’itinerario cinematografico pensato dal regista italiano. Dalla nota meta balneare di Mondello, con la sua sabbia bianca e le acque cristalline si prosegue perdendosi fra vie e piazze storiche di Palermo, tra cui Vicolo Ponticello, Casa Professa e Piazza Bellini.
Si tocca poi la Tonnara di Scopello, tra Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo, nella cornice della Riserva naturale dello Zingaro. Qui sarà possibile passeggiare nella caletta che ha fatto da set a una scena del film Ocean’s Twelve di Steven Soderberg (2004) con George Clooney, Matt Damon, Brad Pitt e Julia Roberts.
Di nuovo a Palermo per visitare Palazzo Gangi, dimora settecentesca dei Principi di Valguarnera resa immortale da Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963). Gli appassionati qui ricorderanno la scena del Ballo del Gattopardo, girata in uno dei saloni più eleganti del palazzo. Alain Delon e Claudia Cardinale, soggiornarono proprio a Villa Igiea durante le riprese.
Lontano dai classici percorsi turistici, Palazzo Abatellis, sede della Galleria Regionale, è stato il suggestivo set di Palermo Shooting di Wim Wenders (2008). Qui, attraverso un dipinto, il regista racconta l’anima e le contraddizioni della società palermitana.
Villa Palagonia è l’ultima tappa del percorso che si conclude a Bagheria, vino a Palermo, location scelta da Michelangelo Antonioni per L’Avventura (1960) e da Giuseppe Tornatore per Baarìa (2009). Gli ospiti di Villa Igiea possono scoprirne il viale alberato e i saloni durante un tour guidato da un visual artist siciliano.
Di Elisa Biagioli
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