22 febbraio 2024 10:36
Come avevamo ampiamente previsto tutte le norme, le normette, le ideuzze i proclami delle istituzioni che affermavano di aver risolto o in via di risoluzione il problema dei passaporti sono falliti. I tempi non si sono ridotti, anzi. Per questo il turismo organizzato ha scritto al ministro dell’interno per sollecitare il dossier, per evidenziare il mancato guadagno da questa incomprensibile questione, e per capire i motivi. Vediamo cosa risponderà il ministero dell’interno e se risponderà.
Ecco la nota del turismo organizzato. Sono stati eliminati i contributi di tutti i presidenti delle associazioni perché sostanzialmente dicevano tutti la stessa cosa.
«Non sono bastati servizi di Striscia la notizia e Report, centinaia di articoli sulla carta stampata, scandali su truffe ai danni dei cittadini, comunicazioni accorate di appello per trovare una soluzione a una burocrazia che fa male ai cittadini e alle imprese dei viaggi, rimaste inascoltate. Il nodo dei tempi di rilascio o rinnovo dei passaporti italiani, a due anni dall’uscita dell’emergenza Covid, rimane purtroppo scandalosamente inaccettabile. Come se non bastasse, anche per l’emissione delle carte di identità elettroniche si verificano problemi analoghi.
Piantedosi
Il turismo organizzato, già proiettato sulla vendita delle vacanze estive, a nome dei presidenti delle principali associazioni di categoria, chiede ancora una volta al ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, a cui ha inviato due giorni fa una ulteriore lettera sollecitando un incontro, di intervenire per tutelare il diritto degli italiani di viaggiare e a difesa degli imprenditori del comparto che continuano a perdere fatturato a causa della burocrazia.
Secondo una stima effettuata, i tempi lunghi o lunghissimi per ottenere o rinnovare un passaporto hanno, infatti, mandato in fumo nel biennio 2022-2023 167mila viaggi internazionali per un giro d’affari di 300 milioni di euro.
Purtroppo, anche la soluzione “Polis”, che riguarda esclusivamente i comuni con meno di 15mila abitanti, rischia di essere una ulteriore comunicazione priva di efficacia reale e rappresentare solo una proroga di questa agonia legata alla pubblica amministrazione».
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[post_content] => Una serie di offerte sia per itinerari di gruppo (garantiti da minimo due a massimo 25 persone), sia per viaggi individuali, con proposte che spaziano dall’archeologia (Tunisia oasi e città romane, otto giorni) all’avventura (Mini tour Deserto del Sahara e dintorni, sei giorni), lasciando spazio anche a soggiorni in combinazione mare come La costa tunisina e l’isola di Djerba (otto giorni) o a itinerari indipendenti in formula fly & drive Tunisia. Il tutto, col supporto di una crescente rete di collegamenti aerei che trova in Tunisair e Ita Airways due suoi pilastri, grazie ai quali la destinazione limita il generale aumento dei prezzi di mercato oggi stimato attorno al 10%.
La Tunisia è tornata, ma non è più la stessa. Con il lancio del primo catalogo monografico dedicato al Paese maghrebino, Europa World di casa Quality invita a toccar con mano la rinascita turistica di una destinazione quanto mai sicura, votata a itinerari culturali e naturalistici oggi disponibili per l’intero territorio, nonché in grado di offrire un rapporto qualità/prezzo notevolmente competitivo.
“I nuovi itinerari puntano a valorizzare non solo l’anima mediterranea della Tunisia - spiega Marco Peci, direttore commerciale e marketing Quality Group - ma anche la sua antica cultura del deserto, che ricopre il 40% del Paese e che, per anni, è rimasto appannaggio di soli pochi gruppi. Ora diamo la possibilità di pernottare in campi tendati di grande suggestione nel periodo climaticamente più piacevole, da ottobre a maggio, benché godere delle bellezze più remote del Paese sia possibile tutto l’anno grazie alla notevole diversificazione dell’offerta ricettiva. Anche le località meglio conosciute hanno in serbo tante novità: a dicembre, per esempio, ha riaperto dopo lungo tempo il museo del Bardo di Tunisi con le sue più importanti collezioni al mondo di mosaici romani, mentre cucina e ospitalità si sono arricchite di soluzioni per qualsiasi fascia di viaggiatore”.
Per agevolare la conoscenza della nuova Tunisia, Europa World ha poi in programma due fam trip, uno a marzo e uno agli inizi dell’autunno, oltre che eventi tematici presso Casa Quality e itineranti per le città italiane. Facendo leva su guide di altissimo livello selezionate a Torino attraverso un programma di formazione ad hoc, obiettivo dichiarato è infatti portare la destinazione a numeri importanti entro i prossimi tre anni avvicinandoci al fatturato oggi prodotto dalla Turchia. La Tunisia sta inoltre accrescendo il proprio livello di gestione dei flussi internazionali: dal 1° gennaio 2025 e indistintamente dalla categoria dei viaggiatori, arrivi e partenze sono consentiti solo se in possesso di passaporto con validità sino a tre mesi. Per velocizzare le procedure, è fra l’altro atteso i in tempi brevi il lancio di un servizio e-Visa.
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Estesa a 38 nazionalità, la visa-free policy risponde perfettamente alla crescita di domanda che il Paese continua a registrare. A gennaio l’amministrazione nazionale dell’Immigrazione ha confermato un flusso di 64,8 milioni di visitatori internazionali nel 2024, in crescita dell’82,9% rispetto alla stagione precedente. Largo merito è stato riconosciuto proprio alle nuove politiche riguardanti il visto (di esse hanno usufruito 20,11 milioni di visitatori stranieri), ma anche all’implementazione di sistemi di pagamento senza contanti in riferimento alle piattaforme nazionali Alipay e WeChatPay, così come dei sistemi di traduzione simultanea per offrire al viaggiatore la massima libertà sul posto.
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L'Eta, al costo di 10 sterline (circa 12 euro) è valida per due anni, per visite fino a sei mesi, riguarda quei viaggiatori che possono entrare nel Regno Unito senza visto, sulla falsa riga dell'Esta statunitense. Argentina, Brasile e Messico, Cile, Costa Rica, Guatemala, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù e Uruguay sono tra i quasi 50 Paesi i cui cittadini saranno obbligati a completare questa procedura. I cittadini del resto dell'America Latina avranno invece bisogno di un visto.
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Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha incontrato, presso la sede del dicastero, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, per discutere del World Travel and Tourism Council Global Summit, un evento di rilevanza mondiale, che nel 2025 si terrà nella Capitale.
Il Wttc Global Summit, che rappresenta il più grande appuntamento del mondo dedicato al turismo, si configura come una straordinaria opportunità di promozione e crescita non solo per Roma e il Lazio, specie nel contesto dell’anno giubilare, ma anche per l’intera Nazione.
“Ospitare un evento di rilevanza mondiale come questo è un’altra testimonianza dell’impegno del governo Meloni nel sostenere e investire in un settore che assume un’importanza sempre più centrale nel panorama nazionale e internazionale”, ha sottolineato il ministro Santanchè, nel corso dell’incontro focalizzato sul coordinamento degli sforzi per garantire il successo di questa iniziativa, che segue le orme del primo storico G7 dedicato al turismo.
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Al contempo il Paese amplia l'elenco dei Paesi ammissibili a questa facilitazione d'ingresso a 38 nazioni: “Al fine di facilitare ulteriormente gli scambi tra la Cina e i Paesi stranieri, la la Repubblica popolare cinese ha deciso di ampliare l'ambito dei Paesi esenti da visto. Pertanto, dal 30 novembre 2024 al 31 dicembre 2025, attuerà una politica di esenzione dal visto su base sperimentale per i titolari di passaporto ordinario di Bulgaria, Romania, Croazia, Montenegro, Macedonia settentrionale, Malta, Estonia, Lettonia e Giappone”, si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri cinese.
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I lavori, come riporta l'Ansa, prevedono il potenziamento dei sistemi di controllo, con l'installazione di tecnologie avanzate per la verifica dei bagagli da stiva e a mano, migliorando i tempi di ispezione e innalzando i livelli di sicurezza; l'ottimizzazione dei flussi passeggeri, con l'ampliamento degli spazi dedicati al controllo passaporti e al processamento dei passeggeri, per una gestione più fluida del traffico aeroportuale, in particolare nei periodi di alta stagione; la realizzazione di nuovi locali per la polizia di frontiera, con la costruzione di spazi operativi dedicati, attrezzati con tecnologie moderne e progettati per rispondere alle esigenze di sicurezza e operatività.
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[post_content] => Un lungo elenco di dati personali e sensibili: è quello che, dal prossimo 1° ottobre, dovranno presentare i turisti per visitare la Spagna. Anche solo per un giorno.
Le regole cambiano, come annunciato dal governo, monitorando l’ingresso dei visitatori secondo modalità mai messe in atto precedentemente. Un'iniziativa che mira a garantire una maggiore sicurezza nel Paese, ma anche a contenere le conseguenze negative dell'overtourism.
In pratica, ogni tipologia di struttura ricettiva - dagli hotel ai campeggi, passando dai b&b - ma anche semplicemente chi vorrà prendere un'auto a noleggio dovrà ottenere dal visitatore una serie di informazioni (sarebbero oltre 40): non soltanto i dati relativi a carta d'identità o passaporto e le tradizionali generalità (indirizzo di residenza, ecc.) ma anche il numero del proprio conto in banca. La trafila andrà seguita anche se si pernotta soltanto una notte.
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Nel 2023 la Spagna ha registrato circa 85 milioni di turisti, pari al 18,7% in più del 2022. Questo ha significato un record di spesa turistica di 108.662 milioni di euro che rivela che ogni turista in media ha pagato 1278 euro durante la propria vacanza. I dati hanno confermato che la maggior parte dei visitatori recenti provengono dal Regno Unito, seguito dalla Francia e poi l’Italia al terzo posto.
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La ricca offerta culinaria unisce la tradizione mitteleuropea a quella veneziana per motivi storici: i passi della Slovenia danno facile accesso all'Adriatico dal Nord, quindi la Serenissima ne manteneva il controllo mentre lasciava tracce della sua presenza: artistiche e gastronomiche.
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[post_content] => Tecnologia sempre più essenziale per una esperienza di viaggio migliore: secondo l'ultimo report Sita 2024 Passenger IT Insights, i passeggeri reputano fondamentale l'apporto e le innovazioni hi-tech,a partire dal Digital Travel - un viaggio completamente digitalizzato - abilitato da cellulare.
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