28 March 2024

Pascià International Travel cerca collaboratori

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Pascià International Travel è alla ricerca per tutta Italia di collaboratori (full, part-time) per un’attività indipendente nel settore del turismo sulla falsa riga di quanto sta accadendo negli Stati Uniti. Per informazioni inviare il proprio C.V. a: gfattori@thelion.it


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All’inizio del 1800 Bolzano venne annessa al Regno d’Italia, visse l’occupazione napoleonica, quindi tornò a far parte dell’Impero austro-ungarico fino al 1918. Dopo la Prima guerra mondiale fu nuovamente annessa all’Italia e, con l’avvento del fascismo, nel 1922-23, il territorio della città venne fortemente italianizzato con un nuovo piano urbanistico. Nel 1936 Mussolini fece costruire il monumento alla Vittoria e volle replicare il centro cittadino sulla riva opposta del fiume Talvera, affidandone la costruzione all’architetto Marcello Piacentini. Dagli anni ‘60 in poi Bolzano è un’importante meta turistica. La storia della città è anche caratterizzata dal trilinguismo: la popolazione parla italiano, tedesco e ladino. Per frequentare l’università è richiesta la conoscenza di tutte queste lingue. 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Oltre alle montagne multicolore della provincia di Gansu e alle valli e picchi scoscesi di Zhangjiajie, area scelta per le riprese di alcune scene del celebre film Avatar, i tour toccano ora nuove aree, come la città delle lanterne di Pingyao, i santuari protetti abitati dai panda o ancora le montagne sacre per i taoisti.\r\n\r\nL'importanza di entrare in contatto con le persone\r\n\r\n\"Non solo - conclude Serra -: proprio per la distanza culturale che ci separa dal loro mondo, ho ritenuto che fosse necessario trovare nuove modalità di incontro con i cinesi, facendo letteralmente entrare i viaggiatori nelle case delle famiglie locali. Ma non nelle capanne di qualche minoranza etnica, bensì negli appartamenti della gente comune. Tra i nostri ospiti si contano quindi insegnanti e maestri di Thai Chi, per fare solo due esempi. In ogni città abbiamo un'esperienza di questo genere. Perché sono convinto che Cina la si possa apprezzare davvero solo se la si vive da dentro. 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La proposta gastronomica curata dallo chef stellato Gennaro Esposito e dall’executive chef Francesco Potenza, che accosta i piatti della tradizione lombarda ai sapori della cucina partenopea, trova espressione negli spazi del Grand Hotel et de Milan. Luoghi che, sin dal 1863, narrano dell’eleganza della città, del mondo dell’opera con la sua storia, del patrimonio artistico rappresentato dal vicino teatro alla Scala e anche del legame con Giuseppe Verdi, che qui visse per 27 anni, e con artisti come Maria Callas, che tanto amava la sua camera 114. \r\nDalla fine degli anni ‘60 la famiglia Bertazzoni gestisce l’hotel con cura e attenzione alle continue evoluzioni del settore. Da qui l’idea del restyling del Caruso Nuovo Bistrot, che è stato affidato allo chef Esposito e alla sua esperienza gourmet. 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