25 maggio 2016 10:20
Salpano sull’onda del gusto le navi di Sardinia Ferries dirette in Sardegna per il Girotonno (www.girotonno.it), la manifestazione di quattro giorni che si svolge dal 2 al 5 giugno a Carloforte, sull’isola di San Pietro – arcipelago del Sulcis – che celebra l’antica tradizione delle tonnare e prevede una gara gastronomica internazionale a base di tonno. Chef di fama internazionale, giornalisti ed esperti di gastronomia mediterranea si danno così appuntamento per la 14ª edizione del Girotonno nella capitale del tonno di qualità, nel sud-ovest della Sardegna. Per non mancare a questo evento, Sardinia Ferries propone un “Salto nel Girotonno di Carloforte” . Tariffa speciale a partire da 240 euro per due persone e un’auto, per il viaggio a/r in cabina doppia, due pasti e due prime colazioni internazionali a buffet. Il pacchetto è prenotabile per il viaggio a/r. Tra il viaggio di andata e quello di ritorno, posso intercorrere al massimo tre notti a terra.
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[post_content] => Corsica Sardinia Ferries ha predisposto investimenti pari a quasi 30 milioni, che comprendono il refitting delle navi in chiave di transizione energetica e un piano industriale di rinnovo della concessione per le banchine del porto di Vado Ligure, che prevede, tra l’altro, l’installazione di un impianto di cold ironing destinata alle unità della compagnia, che già utilizzano questa modalità negli scali francesi di Tolone e Sete.
A spiegare i progetti è Sébastian Romani, ad della compagnia presieduta da Pierre Mattei. Im un'intervista riportata dal Sole 24Ore, per quanto riguarda la concessione di Vado, Romani spiega: «ci è stata appena rinnovata per due anni».
«Intendiamo chiedere - prosegue Romani - di poter stare su quelle banchine per altri 25 anni. Il nostro progetto prevede, tra l’altro, di investire per creare una shore connection nel porto di Vado e realizzare il cold ironing., con un investimento, solo per quello, di 4 o 5 milioni di euro».
«Vogliamo creare un vero green port - prosegue il manager - con quindi pannelli solari, isole ecologiche di ultima generazione per il trattamento differenziato dei rifiuti, colonnine per le auto elettriche, più, ovviamente, una parte d’investimento per il refitting delle aree passaggeri e per migliorare l’accoglienza: il servizio ai clienti che aspettano la nave. Insomma vogliamo fare molti investimenti verdi».
Per poter alimentare elettricamente le navi da terra, peraltro, occorre che queste abbiano a bordo i dispositivi per consentire l’operazione. E questo è un altro versante su cui si concentrano gli sforzi della Corsica Sardinia Ferries. «Stiamo stiamo facendo investimenti importanti per adattare le nostre unità alla transizione energetica; la nostra flotta conta oggi 10 navi e abbiamo già impegnato risorse su metà di questa, per dotarla della presa per collegare le navi elettricamente alla banchina. Per realizzare questo sistema ci vogliono 1,5 milioni di euro d’investimento per ogni nave. E siccome l’altra metà della flotta sarà pronta entro fine 2026, parliamo di 15 milioni complessivi».
Romani chiarisce che attualmente i cold ironing possono utilizzarlo nei porti francesi di Tolone e Sète. «Tolone è il nostro home port in Francia mentre a Sète facciamo meno toccate, anche se abbiamo aumentato un po’ le rotazioni, perché l’anno scorso il traffico è stato interessante».
Il restyling dei traghetti
Tornando alle navi, alcune saranno sottoposte, sempre in chiave green, anche a interventi di restyling «Il che significa cambiare le pale delle eliche per rendere una nave più efficiente e ridurre le emissioni. Pure in questo caso, si tratta di investimenti importanti, perché bisogna cambiare tutto il sistema di automazione del passo e il costo è pari a circa 1,5 milioni di euro a nave. Per ora abbiamo fatto quest’intervento sulla Pascal Lota. Abbiamo potuto misurare i risultati, che sono stati soddisfacenti, quindi abbiamo deciso di farlo su due altri ferry tra il 2026 e il 2027».
Intanto, la compagnia ha acquisito una nuova unità nella flotta, la Stena Vision (già equipaggiata per il cold ironing), acquistata dalla svedese Stena Line, che sarà ribattezzata Mega Serena, dopo un intervento di refitting presso i cantieri San Giorgio del porto, a Genova.
«Andrà in bacino di carenaggio a gennaio e speriamo che possa entrare in linea a metà aprile. Va a sostituire la Mega Express 5, che uscirà dalla flotta ai primi di gennaio». Inoltre la compagnia sta lavorando a un piano per la costruzione di un nuovo traghetto: «Lo avevamo iniziato prima del Covid, poi si era bloccato, e ora l’abbiamo rispolverato. Non sarà una cosa a breve ma avevamo fatto il progetto con lo studio Naos di Trieste e ora stiamo lavorando con loro per andare avanti».
Quanto ai risultati previsti per il 2025, Romani si dice «molto soddisfatto. Il traffico è in linea con l’anno scorso: a fine anno arriveremo a 3,5 milioni di passeggeri trasportati. Sarà lo stesso numero del 2024, con la differenza, però, che quest’anno non operiamo più sull’Elba. Dunque, senza operare su quella destinazione, abbiamo ottenuto lo stesso numero di passeggerei, il che significa che abbiamo avuto incrementi su tutte le altre linee».
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[post_content] => Corsica Sardinia Ferries prosegue il suo percorso di investimento e crescita e aggiunge una nuova unità alla flotta. Stena Vision, acquistata dalla compagnia svedese Stena Line, sarà ribattezzata Mega Serena.
La nuova unità
Con una stazza lorda di circa 39.200 tonnellate e una capacità fino a 2000 passeggeri, dopo i lavori di adeguamento, e oltre 600 veicoli (oppure 2000 metri lineari per il carico rotabile) la nave è dotata delle più moderne tecnologie in termini di sicurezza, sostenibilità e prestazioni. La nave è già equipaggiata per il collegamento elettrico da terra durante le soste in porto. Questo sistema riduce emissioni inquinanti, rumori e vibrazioni, migliorando la qualità dell’aria e l’impatto acustico portuale, contribuendo alla decarbonizzazione del settore marittimo e alla transizione verso porti più "green".
«L’ingresso della Mega Serena rappresenta un ulteriore e fondamentale passo per la nostra crescita e conferma il costante impegno per un servizio efficiente, sicuro e attento all’ambiente - dichiara Sébastien Romani amministratore delegato di Corsica Sardinia Ferries -. Questa nuova unità ci permetterà di migliorare l’offerta per i nostri clienti e di affrontare con ancora più forza le sfide del mercato».
Anche su questa nave, caratterizzata da ampi e luminosi spazi interni e numerosi ponti esterni, i diversi locali, che si distingueranno per nome, arredi e tipologia di offerta, avranno una personalità ben definita e offriranno prodotti e servizi in linea con i più moderni concetti di ristorazione e accoglienza, nel pieno rispetto dello stile delle Navi Gialle. Mega Serena sarà impiegata sulle principali rotte mediterranee già servite dalla compagnia.
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Eccellenza, rigore e rispetto del passeggero. Per Corsica Sardinia Ferries l’accoglienza a bordo passa anche dalla qualità della ristorazione.
La compagnia, fondata dall’armatore corso Pascal Lota, negli anni non ha mai perso di vista uno dei principali obiettivi: alzare il livello dell’offerta enogastronomia a bordo. Un obiettivo che si concretizza di anno in anno con programmi ed investimenti volti a garantire ai passeggeri un’accoglienza di alto livello e fare in modo che anche una semplice traversata possa essere un esperienza gastronomica unica.
Corsica Sardinia Ferries è l’unica compagnia di navigazione passeggeri in Italia che gestisce la ristorazione in proprio, senza affidarsi a terzi. In poche parole ha direttamente il controllo degli acquisti delle materie prime, della creazione dei menù e della formazione del personale.
Proprio perché si tratta di una convinzione profonda, quella di garantire al passeggero servizio e piatti eccellenti, Corsica Sardinia Ferries, nel corso degli ultimi dieci anni ha collaborato con cuochi di alto livello come Filippo Chiappini Dattilo, che da qualche tempo affianca la compagnia nella creazione dei menu a bordo delle Navi Gialle, nella formazione del personale di cucina e nella sperimentazione di nuovi piatti, mescolando tradizione e innovazione.
Filippo Chiappini Dattilo, prima di essere titolare dell’Antica Osteria del Teatro di Piacenza (2 Stelle Michelin) ha lavorato con gli chef stellati francesi Georges Blanc, Émile Jung e Paul Haeberlin. E oggi è uno degli chef italiani più apprezzati.
“Ho trascorso 30 anni nel mio ristorante di Piacenza – racconta Filippo Chiappini Dattilo – e dopo averlo lasciato ho intrapreso una nuova avventura con Corsica Sardinia Ferries, che mi consente di trasferire il mio know how ai giovani”.
Il passaggio dal ristorante di Piacenza alle navi è stata una sorpresa per Chiappini Dattilo. “Ho toccato con mano l’importanza dell’accoglienza e della cura a bordo anche durante una semplice traversata – aggiunge lo chef – I traghetti non hanno nulla da invidiare alle navi da crociera, per questo ogni piccolo momento passato a bordo deve garantire servizi di alto livello”.
Nel rispetto dell’equilibrio tra innovazione e tradizione, i passeggeri della compagnia trovano nel menu non solo piatti originali, ma anche ricette che richiamano la cultura culinaria di Corsica e Sardegna.
“A bordo utilizziamo sempre materie prime fresche e di stagione - sottolinea lo Chef – Non solo, ma con una grande attenzione a ridurre gli sprechi e a rispettare l’ambiente. Qualità e sostenibilità sono fondamentali. Per esempio, oltre a non utilizzare la plastica, ci rivolgiamo alla pesca sostenibile e acquistiamo prodotti bio. La qualità e la selezione delle materie prime sono molto importanti, ma dal momento che i numeri dei pasti sono più alti rispetto ad un ristorante a terra, dobbiamo considerare anche la reperibilità di un prodotto durante un periodo più lungo”.
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Per quanto riguarda l’aspetto formativo del personale di bordo, che Corsica Sardinia Ferries cura da molto tempo, è stata istituita una vera e propria “nave scuola” che accoglie i giovani aspiranti chef. L’obiettivo è quello di innestare forze nuove a bordo.
“I giovani sono molto attenti e desiderosi di imparare – aggiunge lo Chef - è una bella soddisfazione lavorare con loro. Dobbiamo spronarli per fargli capire che devono credere in questo lavoro, con amore e passione. La crescita professionale continua esiste anche nel campo marittimo. Se lavori bene il percorso è incredibile e molto appagante. Dopo alcune settimane, a contatto con il mondo della cucina navale, i ragazzi hanno le idee più chiare su quella che può essere una carriera a bordo ed eventualmente possono sceglierla come possibilità di impiego ”.
Il ruolo formativo di Filippo Chiappini Dattilo comprende naturalmente anche il coinvolgimento di tutto il personale nell’esecuzione dei piatti che cambiano a seconda delle stagioni o delle innovazioni che lo chef vuole apportare.
“Il passeggero deve trovare su tutte le navi della flotta la stessa preparazione, qualità e presentazione dei piatti – commenta lo Chef – A bordo non ci sono piatti di serie A o di serie B. La qualità eccellente è una caratteristica sia del ristorante Dolce Vita che del Self Service. La creazione dei piatti segue le materie prime della stagione. Per questo la conoscenza della materia prima è fondamentale, poi segue la tecnica. I ragazzi sono sempre molto interessati e propositivi: vengono coinvolti nei piatti che cambiano, con l’utilizzo di materie prime che magari prima non conoscevano”.
La qualità dei piatti va sempre di pari passo con il servizio a tavola: l’apparecchiatura come anche il materiale o il colore del piatto contribuiscono a rendere speciale l’esperienza per il passeggero.
“Partirà a breve una formazione focalizzata sul servizio a tavola – conclude Chiappini Dattilo – perché al cura è a 360 gradi e comprende sia il cibo proposto che il servizio”.
Di recente la compagnia ha rinnovato la “mise en place” su alcune navi, un investimento importante che ha permesso un restyling della tavola sia al ristorante che al self service. Si tratta di piccoli dettagli che fanno la differenza e predispongono il passeggero ad apprezzare al meglio l’esperienza a tavola. Il cliente infatti mangia prima con l’occhio e poi con il gusto.
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[post_content] => Laax, nel Cantone dei Grigioni in Svizzera, è un’affascinante e moderna destinazione invernale delle Alpi. Laax offre 30 impianti di risalita e 224 km di piste, di cui il 70% si trova tra i 2.000 e i 3.018 metri, quindi è una delle stazioni più nevose delle Alpi. È un playground per il freestyle, costituito da 5 snowpark, inclusa una pro-kicker line per professionisti di dimensioni olimpiche e la più grande rampa halfpipe del mondo. Laax si trova vicino alla gola del Reno, il fiume che nel corso del tempo ha modellato il paesaggio formando il Grand Canyon svizzero e vicino a Sardona, un sito Patrimonio Naturale dell’Unesco che si estende per 32mila ettari e dove è ben visibile il processo geologico di formazione delle montagne.
«A Laax ci concentriamo sul freestyle e sulle famiglie. - afferma Martina Calonder, pr manager della destinazione - Tante le novità per la prossima stagione: a dicembre verrà completato l’ultimo tratto del FlemX, un impianto di risalita formato da 6 stazioni e 5 sezioni, 4 delle quali sono già operative: ciascuna delle 6 cabine può trasportare fino a 10 passeggeri. La particolarità di questo impianto è che le cabine non sono in movimento, ma ferme nelle stazioni: chi vuole spostarsi per sciare, fare snowboarding o hiking le può usare come un ascensore. Preme il pulsante prescelto e arriva direttamente a destinazione. Questo garantisce un risparmio di energia pari al 50%. Una nuova cabinovia diretta al ghiacciaio Vorab, con 8 posti a sedere e 3 stazioni, sostituirà poi il vecchio impianto datato 1978 e salirà fino a 3018m, il punto più alto del resort. Laax è conosciuta in tutto il mondo per i Laax Open, che sono da 10 anni la maggiore competizione di freestyle al mondo, nel circuito della World Cup. - prosegue Calonder - Quest’anno si terranno l’11 marzo e, con la partecipazione di oltre 300 atleti internazionali, saranno l’ultima possibilità di qualificazione per i Milano Olympics. Laax è anche GreenStyle: si chiama così il nostro impegno per la sostenibilità, che è stato implementato a partire dal 2010. Nel corso degli ultimi 15 anni abbiamo realizzato oltre 200 iniziative per rendere i resort più sostenibili; questi progetti sono stati raccolti in un libro che è stato pubblicato nel 2022 ed è una guida per il miglioramento delle pratiche sostenibili in tutto il territorio».
Daniel Loosli, responsabile pr dell’ente turistico di Laax e sciatore professionista, presenta le esperienze pensate per i più piccoli: «Laax è una destinzione family-friendly. In particolare abbiamo 3 attività: l’Ami Sabi Snow Wonderland guida i bambini tra i 4 e i 12 anni alla scoperta degli sport invernali con l’aiuto del mago Ami Sabi e dei suoi amici animali, tra canzoni, favole e tanta allegria. Una scivolata in slitta lungo la pista illuminata è un’attività perfetta per le famiglie, che potranno poi concludere la serata mangiando una fonduta svizzera al formaggio. Infine è stata pensata per i bambini da 0 a 8 anni la Kids Freestyle Academy: trampolini, rampe e scivoli offriranno ai più piccoli un’alternativa divertente nei giorni di brutto tempo!». Naturalmente in primo piano anche le esperienze attive per i più grandi, come le superlative infrastrutture per il freestyle, la rampa iconica da 200m nota come The Beast e una Freestyle Academy coperta, con 2km di trampolini e aree per lo skate e il parkour. Calonder presenta, infine, le 3 esperienze per i veri amanti della natura: «A Laax, oltre alla bellezza geologica di Sardona, si possono scoprire le affascinanti Gole del Reno dove ci si sposta in treno o a piedi, per poi ammirare lo scorrere dell’acqua da diverse piattaforme. Infine c’è il Senda dil Dragun o il Sentiero del Drago, legato alla storia del mago Ami Sabi: è un percorso di oltre 1km e mezzo tra i pini, aperto tutto l’anno. Laax è incantevole anche d’estate, conclude - quando si possono vivere tante attività, fare il bagno nelle acque cristalline del Lago di Cauma (che raggiungono i 23°) o percorrere gli oltre 300km di Mtb trail: l’anno prossimo si aggiungeranno due nuovi tratti adatti alle famiglie e ai bambini piccoli che potranno imparare giocando, con l’aiuto di guide professioniste. Abbiamo poi 250km di percorsi di hiking di diverse lunghezze e adatti a ogni esigenza. Laax offre una grande varietà di esperienze: dai percorsi gastronomici nei quali si passa da un ristorante all’altro per il primo, il secondo e il dessert, alla scoperta del Romancio, la quarta lingua della Svizzera insieme con il tedesco, il francese e l’italiano».
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => La Tunisia firmata Europa World mette a segno un'ottima performance. In occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di Quality Group, la programmazione sul Paese nordafricano si arricchisce di tre nuovi tour e registra una crescita prodotto a tre cifre. Grazie al riscontro ottenuto dal catalogo 2025/2026, lanciato lo scorso febbraio nella sua prima edizione monografica per il brand Europa World, la programmazione per il prossimo anno è stata implementata con le esclusive “Tunisia, sulle orme di Sant’Agostino” (8 giorni) e “Tunisia 4x4” (8 giorni), aggiornando anche le partenze previste per il tour Select “Experience Tunisia” (9 giorni) sino a dicembre 2026.
Arrivi in aumento
In base ai dati indicati dalla Direzione degli studi del ministero del turismo e dell’artigianato tunisino, da gennaio a fine di agosto sono risultati più di 6,12 milioni i turisti stranieri in visita al Paese, pari a un +8,5% sul corrispettivo periodo 2024; includendo poi i tunisini residenti all’estero, la cifra totale raggiunge i 7,1 milioni di visitatori (+8,3%).
La clientela italiana conferma le stime di crescita del 20% diffuse lo scorso aprile e, traendo vantaggio sia da un deciso rilancio dei voli charter sia dalla programmazione crocieristica mette a segno risultati brillanti. Basti pensare che solo Costa Crociere prevede 135 mila turisti per il 2026 su un potenziale risultato complessivo di 500 mila crocieristi.
«Se guardiamo all’evoluzione dei viaggi italiani in Tunisia negli ultimi 25 anni - spiega Loris Ferrino, product manager Tunisia di Europa World - appare evidente che il rilancio post Covid ha ridimensionato la componente balneare a favore degli itinerari su misura e dei tour di gruppo, il segmento portante dell’offerta grazie alla possibilità di garantire partenze con un minimo di due partecipanti. Con la scelta di puntare su una versione del catalogo monografica, l’interesse per l’ampia eredità culturale del Paese è cresciuto rapidamente fra coppie, famiglie e piccoli gruppi, aiutandoli a prendere coscienza dell’unicità delle esperienze che possono essere vissute nel deserto tunisino: un ambiente vivo, dove i costumi arabi, berberi e africani continuano a contaminarsi ed evolversi, aggiungendo quindi suggestioni antropologiche alla tradizionale esplorazione naturalistica di dune, montagne e laghi salati».
Un deserto per tutti
Il cambio di sensibilità ha premiato l’intero ventaglio di proposte raccolte nel catalogo di Europa World, a partire dai classici “Gran tour Tunisia” (12 giorni) e “Tunisia oasi e città romane” (8 giorni), per arrivare ai più avventurosi “Tunisia le meraviglie del Sud” (8 giorni) per gruppi o ai fly&drive “Tunisia On the road” e “I colori della Tunisia”.
All'affermazione di questi ultimi non contribuisce solo il miglioramento delle infrastrutture interne - fra queste, la nuova autostrada Kasserine-Sfax, lo sblocco dell’entrata sud di Tunisi, l’ampia digitalizzazione dei metodi di pagamento - ma anche la nuova selezione di escursioni individuali elaborata dal tour operator: le degustazioni di vini nell’area di Cap Bon sono una delle tendenze in maggior crescita, come il desiderio di vivere l’atmosfera della città santa di Kairouan in aggiunta alla visita del vicino anfiteatro di El Jem, il terzo più grande al mondo.
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«A causa della cesura degli anni della "Primavera Araba" - osserva ancora Loris Ferrino - pochi sono gli operatori di mercato che possono vantare rapporti solidi e di lunga data con i partner locali: noi, al contrario, abbiamo continuato a costruire spalla a spalla un prodotto basato sulla condivisione di standard qualitativi elevati, fra cui guide parlanti italiano formate direttamente dal nostro staff, nonché un servizio di assistenza telefonica attivo 24 ore su 24, piene coperture assicurative e una stagionalità dinamica sia in primavera, che in autunno o inverno. Questo spiega la rapida affermazione dei viaggi individuali e fly&drive, ampliati mettendo a disposizione guide e autisti privati, ma portati anche a un livello superiore con la proposta “Sogno da mille e una notte, i cui soggiorni sono previsti in strutture cinque stelle”».
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[post_content] => "Alpine escape to Knightsbridge" è l'ultima novità proposta da Jumeirah Carlton Tower, che ha messo a punto una speciale offerta natalizia in collaborazione con il brand di lifestyle di lusso Perfect Moment. A partire da venerdì 7 novembre, gli ospiti saranno invitati a vivere lo spirito delle Alpi e la magia delle festività nel cuore di Knightsbridge.
All’arrivo, gli ospiti verranno accolti in un elegante rifugio alpino: la hall dell’hotel sarà infatti trasformata in un paesaggio innevato, con alberi di Natale, un’installazione a tema alpino e un allestimento invernale. In tutto l’hotel, coperte e tappeti in lana di pecora si uniranno a una calda luce natalizia, fondendo il fascino delle Alpi con l’eleganza londinese.
Un'esperienza da chalet moderno
Presso The Peak Lounge, gli ospiti potranno vivere un’esperienza da chalet moderno, con le vedute panoramiche di Londra che incontrano l’atmosfera intima di un rifugio di montagna. Ogni sera, dalle 20 alle 22, la lounge proporrà un’esperienza gourmet a base di fonduta e taglieri di salumi , con formaggi artigianali, specialità gastronomiche e abbinamenti con vini francesi e italiani o cocktail Laurent Perrier. Il percorso si concluderà con una delicata meringa al formaggio svizzero e una cioccolata calda. A completare l’atmosfera, il personale indosserà capi firmati Perfect Moment, mentre la lounge sarà impreziosita da dettagli decorativi personalizzati, come cuscini e plaid brandizzati.
L’offerta natalizia include anche un afternoon tea stagionale, che reinterpreta la tradizionale proposta dell’hotel con un tocco invernale.
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Lo sconto si applica a passeggeri, veicoli e sistemazioni.
Per usufruire della Promo, è necessario prenotare il viaggio a partire da 30 giorni prima della data di partenza (escludendo il giorno della partenza), acquistare un biglietto di andata/ritorno, con origine dalla Sardegna, fare ritorno entro 30 giorni dalla data di andata
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[post_content] => Kel 12 investe sul personale e sulla formazione. Ogni viaggio, indipendentemente dalla destinazione, è un progetto a sé. sviluppato, secondo le varie competenze da un team di oltre 80 addetti dei vari comparti a cui si è ora aggiunta una figura legal. A renderli unici, si aggiunge l’esperienza di 60 esperti e tour leader, archeologi, antropologi, biologi, geologi, indologi e sinologi, «con qualche tour leader in panchina per eventuali sostituzioni nei periodi di punta come a Capodanno - spiega il ceo, Gianluca Rubino -. Un know how che dà concretezza a un’offerta unica nel suo genere, articolata in quattro linee di prodotto: Viaggi con Esperto, Private Journeys, Viaggi Active - Trekking & Bike e Dune - Viaggi Esplorazione. Tutte accomunate da un forte impegno per la sostenibilità che ha portato il brand a ottenere la certificazione B Corp, Travelife Certified e l’ingresso, nel 2025, nel comitato Esg per la trasparenza».
I riscontri della clientela
Molto elevato il gradimento della clientela, grazie anche alla verticalizzazione del business che ha portato il gruppo a creare società controllate: in Egitto, Kel 12 Egypt, che ora propone tutte le settimane crociere sul Nilo a bordo di due tradizionali dahabeya (Eyaru e Nebyt); in Oman dove ha acquisito l’85% di Al Koor Discover Oman e il supporto del suo fondatore Piero Rossi; in Namibia ove opera in partnership al 50% con African Footprints Tours di Alessandro Micheletti e propone ora Unique Namibia, tour con sistemazione in lodge di lusso; in Tanzania con Kukua Discover Tanzania, ultima nata e controllata al 100%, guidata in loco da Carlo Rossi.
Alleanze che consentono al t.o. di seguire la realizzazione del viaggio in ogni fase con team locali che conoscono e vivono il territorio, migliorando la qualità del servizio, la velocità di risposta e il controllo sui costi. «Non è più la sola scelta delle strutture a fare la differenza – ha spiegato Rubino – ma l’impiego delle migliori guide, dei mezzi più efficienti e confortevoli. In una parola: il livello di servizio». Un modello che diventare anche un marchio di identità per gli agenti di viaggio che avranno la possibilità di collaborare direttamente con i dmc di Kel 12 per prodotti tailor made e piccoli gruppi: «Potranno ricevere quotazioni nette e costruire itinerari su misura, assumendosi la promessa verso il cliente – chiarisce Rubino -. Noi garantiamo la serietà dei partner, perché sono anche nostri soci, ma la costruzione dell’esperienza sarà nelle loro mani, con più margine di autonomia e competitività».
Forti gli investimenti anche sul fronte dei servizi: dalle tende Ferrino antivento utilizzate nei deserti dell’Oman, ai Land Cruiser personalizzati per i safari in Namibia e Tanzania.
I Paesi dove Kel 12 ha puntato su integrazioni verticali sono risultati i più performanti del 2025, con l’Oman che ha raddoppiato il fatturato, Namibia (+30%), Tanzania (+36%) e l’intramontabile Egitto (+37%) che si conferma tra le top destination e proiezioni del +43% sul venduto del prossimo anno. Sul breve-medio raggio, ottimi riscontri per Algeria e Arabia Saudita; in Asia, oltre a mete consolidate come Giappone e Uzbekistan, in ascesa anche India, Cina e Vietnam, mentre in Sud America la meta più richiesta è stata l’Argentina. Il mercato principale si conferma la Lombardia (+35%) seguita da significative crescite di Piemonte (+64%) e Toscana (+55%) e con un sorprendente Sud, in primis di Campania (+64%) e Sicilia (+54%).
Il futuro
Per il futuro, Kel 12 sta valutando di inserire escursioni e visite esclusive in Angola, e ricerca partner per il controllo del prodotto anche in Algeria, Arabia Saudita, Patagonia.
Ultimo nato, il progetto The Italian Journey, incoming coniato per quel mercato internazionale che vuole vivere e conoscere l’Italia più vera. «Un’Italia che si svela poco a poco, che si racconta secondo interessi e temi più diversi in tutta la sua autenticità» dichiara Enrica Cazzin, sales manager di The Italian Journey.
Infine, formazione sempre al centro, attraverso Kel 12 Lab e un articolato calendario di roadshow autunnali. Dieci le tappe in programma dal 15 ottobre (Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Roma), cui ne seguiranno ulteriori 8 nella primavera 2026 (Bergamo, Cagliari, Catania, Lecce, Ravenna, Roma, Siena, Verona), in aggiunta ai tradizionali fam trip.
(Federica De Luca)
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Una città, una location e un titolo non casuali - “Una notte al Museo” - per il Gruppo Kel 12 che a Torino, nella magia del museo Egizio ha aperto l’annuale convention presentando i risultati di un’annata fuori dal comune, chiusa con un fatturato di 41 milioni di euro (nel 2019 furono 12 milioni, n.d.r.) e con ampie prospettive di consolidamento grazie anche l’ ingresso nella “tribù” de i Viaggi Levi e, dallo scorso febbraio, de Il Tucano Viaggi Ricerca. Tre marchi leader nei viaggi di cultura ed esplorazione che ora, seppur con prodotti diversi, condividono intenti e filosofia del viaggio,
«Nonostante le tante variabili del momento che gravano sul mercato dei viaggi, il 2026 preannuncia un + 30% rispetto al 2025 – ha spiegato il ceo, Gianluca Rubino -. Continuiamo a investire in risorse d ’organico, ma anche in nuove linee di prodotto: l’incoming, da quest’anno proposto sotto il marchio Kel 12 The Italian Journey, è partito alla grande, al punto da suggerire uno sviluppo a sé stante, mentre il lancio a gennaio 2026 di Kel 12 Reisekultur servirà a rafforzare l’internazionalizzazione del nostro business insieme a Kel 12 Switzerland, avviata nel 2014».
Per essere concretamente vicino alle popolazioni più svantaggiate dei Paesi visitati, nel 2024 è nata la fondazione Kel12 che dispone di un fondo patrimoniale per sostenere progetti etici e ambientali, “Water & Beyond” di Angelica Pastorella in Ladakh, e permette ai viaggiatori che lo desiderano di contribuire con donazioni finalizzate.
In fiera a Rimini
Kel 12 sarà presente a TTG Travel Experience con i propri brand e dmc: The Italian Journey (area Italia, pad. C5 Stand 110), African Footprints Tours e Kukua Discover Tanzania (African Village, pad. C2, booth C115-229) e Al Koor Tourism (Stand Experience Oman, pad. C1, booth 340-404).
Accanto a loro, una rete di partner selezionati – tra cui Ita Airways, Qatar Airways, Frecciarossa, Singapore Airlines, Ferrino e molti altri – che condividono il percorso e supportato la crescita del tour operator.
(Federica De Luca)
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Laax si trova vicino alla gola del Reno, il fiume che nel corso del tempo ha modellato il paesaggio formando il Grand Canyon svizzero e vicino a Sardona, un sito Patrimonio Naturale dell’Unesco che si estende per 32mila ettari e dove è ben visibile il processo geologico di formazione delle montagne.\r\n\r\n«A Laax ci concentriamo sul freestyle e sulle famiglie. - afferma Martina Calonder, pr manager della destinazione - Tante le novità per la prossima stagione: a dicembre verrà completato l’ultimo tratto del FlemX, un impianto di risalita formato da 6 stazioni e 5 sezioni, 4 delle quali sono già operative: ciascuna delle 6 cabine può trasportare fino a 10 passeggeri. La particolarità di questo impianto è che le cabine non sono in movimento, ma ferme nelle stazioni: chi vuole spostarsi per sciare, fare snowboarding o hiking le può usare come un ascensore. Preme il pulsante prescelto e arriva direttamente a destinazione. Questo garantisce un risparmio di energia pari al 50%. 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