22 October 2024

Federalberghi, Fipe e Ebnt: la filiera turistica a rischio recessione

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In Italia nel 2008 si sono contati oltre 925 mila lavoratori dipendenti del settore turistico: quasi il 5% della forza lavoro del Paese. I dati estrapolati dagli archivi Inps ed elaborati da Federalberghi e dalla Fipe, in collaborazione con l’Ente Bilaterale del Turismo, indicano che nel giro di due anni si è passati dai 772 mila dipendenti nel 2006 agli oltre 925 mila attesatai nel 2008. Lo studio mostra che la Lombardia è al primo posto tra le regioni con il più alto numero di dipendenti impiegati nella filera turistica, seconda l’Emilia Romagna, mentre tra le città, Milano e Roma nelle prime posizioni. Il dato allarmante è che il settore del turismo, con una forza lavoro tra le più importanti a livello nazionale, sia anche quello più sensibile ai rischi della recessione “ in quanto maggiormente esposto alle turbolenze finanziarie, tanto che nel solo mese di gennaio 2009 l’Inps ha registrato un calo del 21% di occupati rispetto al gennaio 2008", commentano le tre organizzazioni artefici dell’indagine. “Un segnale d’allarme evidente, quest’ultimo, -aggiunge Bernabò Bocca, presidente della Federalberghi-Confturismo – per il quale occorre intervenire subito riducendo l’iva del settore ed estendendo la Tremonti ter, oltre ad una immediata operatività della moratoria sul credito siglata dall’ABI con le PMI”. "Il rapporto fa emergere – interviene Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe – da un lato, pur nel contesto di una congiuntura economica sfavorevole, il forte contributo del settore ai livelli occupazionali del Paese, dall’altro si deve constatare che ciò avviene a scapito della produttività che nel settore, ed in particolare nei pubblici esercizi, continua a calare. La situazione rischia di diventare insostenibile”. Gabriele Guglielmi, presidente di EBNT sostiene che se si riuscisse a quantificare tutto l’indotto "sappiamo che il totale supererebbe i 2,5 milioni di persone che direttamente o indirettamente traggono benefici". Giuseppe Cassarà, vice presidente EBNT, conclude auspicando nella costituzione di una cabina di regia tra le forze produttive del settore e il governo per monitorare l’andamentio del mercato e individuare i rimedi adeguati.

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