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8 ottobre 2012 10:47
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Pluriennale esperienza nella realizzazione e vendita di viaggi su misura per individuali/gruppi maturata in un tour operator/agenzia viaggi. Buona conoscenza della lingua spagnola e inglese, francese (discreto), tedesco (scolastico), pacchetti Microsoft e programma Worldspan e Gestitour. Redazione di cataloghi ed offerte.
Disponibilità immediata. Contattare: tizzidim@tiscali.it
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[post_content] => Arabia Saudita protagonista di una due giorni tutta romana in occasione della festa nazionale del Paese e nell’ambito delle Celebrazioni delle Relazioni diplomatiche con l’Italia: da ieri e fino al 29 settembre, presso la Casina Valadier, nel parco di Villa Borghese, ha aperto le porte il Saudi Village, un evento culturale ad ingresso gratuito con attrazioni per grandi e bambini. Saudi Tourism Authority in collaborazione con la Royal Commission of AlUla, Saudia, WizzAir, e i tour operator partner, Sporting Vacanze, Go World, Kel 12, Avventure nel Mondo e Idee per viaggiare mettono in scena, ogni giorno, il meglio dell’offerta turistica del Paese tra presentazioni, racconti di viaggio e incontri mirati per ispirare curiosi e viaggiatori.
"L’Arabia Saudita sta reinventando e innovando, il settore turistico, mettendo al centro dell’esperienza di viaggio la sua calda e generosa accoglienza – conosciuta come Hafawah” commenta Hazim Al-Hazmi, president Europe and Americas, Saudi Tourism Authority -. Con la partecipazione a questo evento, in partnership con i nostri stakeholders, abbiamo voluto portare a Roma alcuni degli elementi che caratterizzano un viaggio in Arabia Saudita per mettere in mostra le bellezze e le esperienze che si possono vivere.”
Intanto, in termini di arrivi il mercato Italia ha registrato, tra gennaio ed agosto, "una crescita del +128% rispetto al target e il mese di agosto ha segnato un impressionante +200% rispetto agli obiettivi, già ambiziosi, fissati. I risultati registrati finora dimostrano che c’è un enorme interesse per la destinazione e oggi contiamo più di 100 itinerari in catalogo prenotabili da parte dei viaggiatori tramite tour operator e agenzie di viaggi. Attualmente, ci sono più di 20 voli settimanali che collegano l'Italia all'Arabia Saudita. La compagnia aerea di bandiera Saudia, che offre voli diretti, ha introdotto un nuovo programma di stop-over di 96 ore. Questo programma include il rilascio del visto per il periodo di stop over e una notte gratuita in uno degli hotel selezionati. Inoltre, Wizz Air ha ampliato il network di collegamenti diretti da 5 aeroporti italiani verso Jeddah, Riyadh e Dammam".
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[post_content] => La Spagna prosegue la sua marcia nel recupero dei numeri pre-Covid: durante il mese di luglio il Paese ha visto transitare dai propri aeroporti internazionali quasi 10,3 milioni di viaggiatori, pari ad un aumento dell'11,5% rispetto al 2022.
L'ultimo rapporto firmato da Turespaña rivela anche che rispetto ai record storici di luglio 2019 i dati di luglio 2023 mostrano un calo di solo l'1,62%.
Come riporta SchengenVisaInfo.com, il 56% del flusso totale di passeggeri proviene dai Paesi membri dell'Unione europea. I dati di Turespaña, rispetto a un anno fa, evidenziano che i mercati che hanno registrato il maggior incremento sono stati nell'ordine Polonia, con un aumento del 34,7%; a seguire Portogallo e Italia, con tassi di crescita rispettivamente del 23,3% e del 18,8%.
Allo stesso tempo, i viaggiatori provenienti dal Regno Unito hanno contribuito con il 24,1% degli arrivi totali in Spagna, segnando un aumento dell'8,2% rispetto all'anno precedente. Questa crescita ha avuto un impatto positivo su tutte le regioni, in particolare sulle isole Baleari e Canarie, che hanno accolto rispettivamente il 28,7% e il 20,1% dei viaggiatori britannici.
"Gli arrivi di passeggeri dalla Germania (14,2% del totale) sono aumentati del 6,6%, a vantaggio soprattutto delle Isole Baleari (48,4% dei passeggeri)", sottolinea l'analisi di Turespaña.
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[post_content] => Traffico passeggeri in crescita del 28,3% in Europa nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ed è il traffico internazionale (+32,2%) ad aumentare ad una velocità doppia rispetto a quello domestico (+16,6%), così come rilevato dall'ultimo report targato Aci Europe. Un trend che potrebbe però cambiare direzione, a chiusura della stagione estiva.
Il volume dei passeggeri si è attestato al -7,7% nel primo semestre rispetto ai livelli 2019, “in costante miglioramento nel periodo, passando dal -11% di gennaio al -5,9% di giugno”. A giugno, la migliore performance di traffico passeggeri nel mercato Ue+ è stata registrata dagli aeroporti di Grecia (+14,2%), Islanda (+9,3%), Lussemburgo (+8,7%), Portogallo (+8,1%) e Polonia (+6,3%) . Al contrario, gli aeroporti in Finlandia (-32,2%), Slovenia (-31,9%), Germania (-21,7%), Bulgaria (-20,5%) e Svezia (-18,8%) sono rimasti ben al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Bene la performance dell'Italia
Aci Europe evidenzia che tra i mercati più importanti, gli aeroporti italiani (+1,9%) hanno registrato i migliori risultati, seguiti da quelli di Spagna (-2,8%), Regno Unito (-6%) e Francia (-8,3%). Passando al resto d'Europa, la migliore performance di traffico passeggeri nel mese di giugno è stata registrata dagli aeroporti dell'Albania (+114,6%), sostenuti dall'espansione dei vettori ultra low cost – seguiti da quelli dell'Uzbekistan (+91,7%), dell'Armenia (+ 87,6%), e Kazakhstan (+43,6%) “che ha beneficiato del traffico russo che si è allontanato dal mercato UE+”. Allo stesso tempo, gli aeroporti in Turchia (+0,6%) e Russia (+0,4%) hanno registrato una piena ripresa.
“Il traffico passeggeri è rimbalzato negli ultimi sei mesi, avvicinandosi sempre di più a una ripresa completa - ha commentato Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe -. Tuttavia, il 2023 non è il 2019. Le prestazioni variano ampiamente tra i mercati nazionali e i volumi rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemia per oltre la metà (52%) degli aeroporti europei. Oltre all'impatto duraturo della guerra in Ucraina su alcuni mercati, ciò è in gran parte dovuto a modelli di ripresa che sono diventati strutturali. Questi includono l'imponente ma selettiva espansione dei vettori ultra-low-cost e il relativo declino dei vettori full-service, nonché l'importanza della domanda leisure e VFR, nonché lo spostamento di una parte del traffico domestico verso altri modi di trasporto trasporto".
Finora, la domanda è rimasta "estremamente resiliente di fronte alle persistenti pressioni inflazionistiche e agli aumenti record delle tariffe aeree da inizio anno", ha aggiunto il leader. Ma, guardando avanti e oltre il picco dei mesi estivi, “vediamo significativi rischi al ribasso e molta incertezza".
[post_title] => Il traffico passeggeri in Europa cresce a doppia cifra. Le incertezze del futuro
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[post_content] => L'estate del Perù è scandita anche dai numerosi festival che trasportano lo spirito in un vortice di tradizione, cultura e allegria. Da luglio a settembre il Paese propone un vero e proprio viaggio attraverso la cultura peruviana, dove i festival aprono le porte verso l'anima del Paese.
Ecco alcuni degli appuntamenti irrinunciabili: si comincia dal Festival di Paucartambo, nel cuore delle maestose Ande, nella Regione di Cusco, l'evento è un tesoro culturale riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dall'Istituto Nazionale della Cultura.
Il 28 e il 29 luglio, una travolgente energia di patriottismo si diffonde per le strade del Paese con la Fiestas Patrias, mentre milioni di persone si uniscono nella celebrazione dell'indipendenza ottenuta nel 1821 grazie a José de San Martín.
Pachamama Raymi è l'antica "Festa della Madre Terra" che si tiene ogni agosto nella Regione di Cusco. Un'occasione unica per onorare la natura e ringraziare la Madre Terra per i suoi doni, con cui le famiglie si sostengono durante tutto l'anno.
Il 20 agosto segna un momento storico: la nascita della Provincia del Callao, a breve distanza da Lima, nonché il più grande ed importante porto del Perù, una terra ricca di storia, sapori e colori.
Da oltre 70 anni, la città di Trujillo nella Regione de La Libertad è il palcoscenico di un'esplosione di colori e tradizioni che annuncia l'arrivo della meravigliosa stagione primaverile. Il Festival Internazionale di Primavera, che di solito si tiene alla fine di settembre e talvolta si estende fino agli inizi di ottobre, offre un'esperienza straordinaria ricca di carri allegorici, spettacoli di marinera, sfilate e prelibatezze culinarie.
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Dopo i due anni complessi del Covid, la classifica dei principali gruppi alberghieri italiani per fatturato torna ad assumere una connotazione più familiare all'era pre-pandemica. Il tutto, certo, senza trascurare qualche inevitabile aggiustamento. Stando ai dati raccolti da Pambianco, in particolare, Starhotels riconquista saldamente la vetta della top 10 con un giro d'affari complessivo nel 2022 di 241 milioni di euro (era seconda nel 2021, ma con appena 75 milioni di euro; nel 2019 era 216 mln), mentre il gruppo Una si riprende la seconda piazza con 146 milioni (67 mln nel 2021, 128 mln nel 2019). Hotelturist (gruppo Th) si issa invece sul gradino più basso del podio (142 mln vs 62 mln nel 2021 e 94 mln nel 2019), scalzando la divisione alberghiera di Alpitour, ora quarta con un giro d'affari di 134 mln (81 mln nel 2021; 109 mln nel 2019).
Quinto posto quindi per Sardegna Resorts (106 mln nel 2022; 73 mln nel 2021; 88 mln nel 2019), seguita da Bluserena (96 mln nel 2022; 69 mln nel 2021; 79 mln nel 2019). Balzo in avanti poi per Cogeta Palacehotels Gestioni, la nuova proprietà del brand Baglioni che approda in settima piazza (80 mln nel 2022; era fuori dalla top 10 negli anni precedenti). A seguire, il gruppo Villa d'Este (79 mln nel 2022; 35 mln nel 2021; 54 mln nel 2019) e Aeroviaggi (78 mln nel 2022; 59 mln nel 2021; 86 mln nel 2019). Ulteriore new entry in top 10 è infine Hnh Hospitality, a quota 71 milioni.
Lo studio Pambianco getta inoltre uno sguardo sui margini operativi lordi. In questo caso è il gruppo Villa d'Este a spiccare con un ebitda margin del 40%, seguito da Starhotels (34%), Sardegna Resorts (30%), Bluserena (20%) e la divisione alberghiera del gruppo Alpitour (15%, ma il brand lusso VRetreats è al 30%).
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[post_content] => Due novità greche in casa Curio Cullection. L'upscale soft brand brand del gruppo Hilton si espande infatti sulle isole di Creta e Rodi. Situato vicino alla località pittoresca di Lindos, il Lindian Village Rhodes Beach Resort, Curio Collection by Hilton dispone in particolare di 188 camere e suite dal design accogliente e minimal. I colori della terra e le texture naturali mirano a creare un flusso armonioso tra la natura circostante e l’atmosfera rilassata degli interni. Ogni suite è inoltre dotata di una piscina privata, veranda o Jacuzzi. Otto poi i locali f&b presenti, mentre la Calli Spa valorizza i benefici ringiovanenti delle erbe, degli olii essenziali e dei minerali autoctoni, attraverso una selezione di trattamenti curativi e terapeutici. Gli ospiti possono inoltre praticare yoga all'aperto, giocare a tennis nel campo del resort o rilassarsi a bordo di una delle due piscine d'acqua dolce, oppure sulla spiaggia.
Il Domes Aulūs Elounda, Curio Collection by Hilton è invece un resort adults only di 183 camere situato nella città cretese omonima. A disposizione pure una spiaggia privata, due piscine affacciate sulla scogliera e un bar a bordo piscina, la Soma Spa e la palestra firmata Domes, nonché un’ampia offerta di esperienze culinarie, uno spazio dedicato allo shopping con boutique all'aperto e un cinema.
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Viaggiando lungo l’asse della Via Emilia, l’ultima città dell’antica strada romana in cui ci si imbatte è anche la Primogenita d’Italia: Piacenza, infatti, il 10 maggio 1848 fu la prima città a votare con plebiscito l’annessione al Piemonte ed al futuro Regno d’Italia. Sempre a Piacenza a Palazzo Farnese, scendendo nei sotterranei, si scopre il Museo delle Carrozze, fra i più prestigiosi d'Italia, non solo per la varietà dei pezzi ma soprattutto per la loro integrità: berline di gala, coupé e landau, carrozze da passeggio e sportive, calessi, su 2 o 4 ruote, mezzi di trasporto del passato ricchi di fascino ed eleganza. Ma Piacenza è anche terra di capolavori alimentari, un viaggio millenario di gusto e non solo: Coppa Piacentina DOP, Pancetta Piacentina DOP, Salame Piacentino DOP portano con sé la tradizione, la cultura e le caratteristiche di un territorio dove da sempre si producono varietà di salumi denotanti un’unicità a livello comunitario. In Val Tidone il Comune di Ziano Piacentino ha la maggior superficie di vigneto d’Europa, colline a perdita d’occhio dove nascono Gutturnio, Bonarda, Barbera, Malvasia e Ortrugo.
Un altro primato per le eccellenze enogastronomiche è nella provincia di Parma, che ospita 8 Musei del cibo, raggiungibili anche in bicicletta, che qui è il mezzo di trasporto preferito. Raccontano storie, saperi e sapori in un viaggio esperienziale per tutti i gusti e per tutti i sensi: il Museo del Prosciutto a Langhirano, del Salame a Felino, il Museo del Pomodoro e della Pasta alla Corte di Giarola a Collecchio, il Museo del vino a Sala Baganza, per arrivare al re dei formaggi, il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, proseguendo nel cuore della Bassa Parmense per il Museo del Culatello a Polesine, e risalire verso la montagna per il Museo del Fungo Porcino a Borgotaro.
Parma è anche la città italiana dove si spende di più per le bollicine, che qui certamente non mancano con vitigni storici parmensi coma la Malvasia di Candia aromatica, il Sauvignon blanc, il Barbera, il Bonarda, il Lambrusco. Progettato per stupire è il Teatro Farnese nel Complesso monumentale della Pilotta di Parma, con il suo cuore di legno che batte da più di 400 anni: il più grande teatro seicentesco del suo genere d’Europa, il primo a scena mobile.
Parma vanta inoltre un altro primato, questa volta nel nome del compositore Giuseppe Verdi: Il Club dei 27, forse la più piccola tra tante associazioni al mondo dedicate al musicista. Sono infatti solo 27 i soci, ognuno dei quali porta il titolo di un’opera del grande maestro.
La bottiglia di Aceto Balsamico più grande del mondo è a Corticella (RE) terra dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Ad idearla nel 2019 è stata l’Acetaia Terra del Tuono riempiendo ben 125 litri di questo prodotto d’eccellenza emiliano.
A Reggio Emilia invece esiste un gusto di gelato, forse l’unico, con il nome di una persona: il gusto Giovanna, una nuvola di panna montata, croccante alle mandorle, e altri ingredienti la cui paternità è esclusivamente reggiana. Anche il ghiacciolo è stato inventato qui. Nei primi anni 60’ si chiamava però Bif, prendendo il nome dal marchio aziendale che li produceva.
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Il Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia è l’unico teatro in Italia ad avere ancora il palcoscenico dotato di un organo a canne, costruito nel 1815 da Luigi Montesanti, che era il più valido costruttore di una famiglia di organari.
«L’Emilia è una terra da scoprire ogni giorno, dove si incontrano natura, arte, cultura, enogastronomia, e che sa offrire sempre nuove opportunità e curiosità - spiega Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia - un patrimonio straordinario di luoghi ricchi di eccellenze, qualità ed unicità, in un mix di esperienze originali da vivere».
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[post_content] => Inaugurato nel 2022 con le cinque suite della Dimora dei Poeti, dedicate ai grandi autori piemontesi, il Relais Le Marne, boutique hotel che sorge al confine tra Langhe e Monferrato, situato all’interno della tenuta agricola Mura Mura di proprietà di Guido Martinetti e Federico Grom, apre ora anche la Dimora degli Artisti: una cascina del 1878 che ospita otto suite, ognuna recante il nome dell’opera d’arte site-specific degli otto artisti contemporanei italiani che le hanno interpretate. Un tributo all’arte e all’accoglienza made in Italy.
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Ammontano a oltre 416 milioni di euro gli investimenti avviati o in programma in infrastrutture dedicate al turismo via mare in Adriatico previsti nel biennio 2023-25.
La stima è arrivata dalla società Risposte Turismo ed è contenuta nell'Adriatic Sea Tourism Report presentato a Dubrovnik, in Croazia, nella giornata di apertura della sesta edizione dell'Adriatic Sea Forum.
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