14 novembre 2022 10:03
A pochi giorni dal ritorno a Milano del gruppo, con l’apertura di Casa Baglioni, la compagnia guidata da Guido Polito finisce sotto il controllo dei messicani di Palace Resorts, the Luxury Resort Powerhouse, che ne acquisisce il 75%. L’accordo permetterà al brand Baglioni di sviluppare ulteriormente il mercato Usa, da cui proviene circa il 70% del business di Palace Resorts, che al momento conta su una decina di strutture tra Messico e Caraibi.
Allo stesso tempo il gruppo controllato dalla famiglia Chapur aggiunge in questo modo al proprio portfolio un brand di lusso dotato di una presenza consolidata in Italia, oltre che a Londra e alle Maldive, con l’idea di espanderlo ulteriormente in Europa, tramite anche alcune acquisizioni dirette operate dalla divisione real estate della stessa Palace Resorts.
Investimenti
“Sono onorato del fatto che la famiglia Chapur abbia riconosciuto Baglioni Hotels & Resorts come uno dei principali brand di lusso europei, immaginando il potenziale di sviluppo che il marchio ha in Italia e in altre destinazioni internazionali chiave – commenta Guido Polito, che rimarrà il ceo della compagnia italiana -. La scelta di rimanere al timone di Baglioni mi darà l’opportunità, insieme al vicepresidente Giuliano Rocchi e a tutto il management team, di portare avanti l’opera mia e di mio padre Roberto“.
“Aumenteremo i nostri investimenti in Europa, Asia e Medio Oriente, portando al contempo i nostri brand Le Blanc e Moon Palace da questa parte del mondo – aggiunge infine l’executive vice president di Palace Resorts, Gibran Chapur.
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[post_content] => Jetstar Asia chiuderà i battenti alla fine del mese di luglio: la decisione è stata annunciata dal Gruppo Qantas, impegnato in una ristrutturazione strategica, in linea con lo storico programma di rinnovo della flotta, che concentra le attività principali in Australia e Nuova Zelanda.
La chiusura della low cost - il 50% della compagnia è di proprietà della società di Singapore Westbrook Investments, mentre il resto è nelle mani Qantas - prevede lo stop alle rotte operate all'interno dell'Asia: 13 aeromobili A320 di Jetstar Asia saranno quindi progressivamente riassegnati all'Australia e alla Nuova Zelanda.
In pratica saranno le 16 rotte intra-asiatiche coinvolte dalla chiusura, senza modifiche ai collegamenti di Jetstar Airways e Jetstar Japan in Asia. Tutti i servizi internazionali di Jetstar Airways da e per l'Australia rimangono invariati.
«Negli ultimi anni - spiega una nota di Qantas - Jetstar Asia ha subito le conseguenze dell'aumento dei costi dei fornitori, delle elevate tasse aeroportuali e dell'intensificarsi della concorrenza nella regione. Elementi che hanno messo a dura prova la capacità della compagnia aerea low-cost di offrire rendimenti paragonabili a quelli dei mercati principali più performanti del gruppo.
Jetstar Asia continuerà a operare voli per le prossime sette settimane con un operativo progressivamente ridotto, prima del suo ultimo giorno di operatività, il 31 luglio 2025.
La chiusura della low cost sbloccherà fino a 500 milioni di dollari di capitale della flotta da reimpiegare nelle attività principali del gruppo e migliorare i rendimenti a lungo termine.
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Nuove partenze ed esperienze personalizzabili ed esclusive con Latitud Patagonia, il brand di Quality Group specializzato in viaggi esperienziali in Argentina e Cile. Con la Patagonia sempre più al centro dell’interesse del mercato italiano e lo sviluppo del segmento del Self Drive, dietro una domanda sempre più frequente di itinerari personalizzati da percorrere in autonomia, l’operatore affianca al viaggio esperienziale e su misura, nuove dinamiche e attenzione crescente alla qualità e alla libertà del viaggiatore e la scelta di prediligere itinerari che comportano pochi voli interni. Una programmazione legata alle tendenze del momento.
Tre nuovi prodotti, itinerari on the road, che non si raccontano solo con le immagini ma vanno vissuti attraverso percorsi autentici.
Potenziamento del Gran Tour della Patagonia, fiore all’occhiello dell’operatore, un itinerario che piace, venduto bene, tanto da raddoppiarne le partenze. Da dieci passano a sedici le partenze garantite che vanno da ottobre 2025 a marzo 2026.
«L’Argentina è un Paese dieci volte l’Italia, lunga come da Rovaniemi a Reggio Calabria. Cambiano i paesaggi, la natura, con dislivelli importanti dal mare ai quattromila metri. Gli Itinerari classici prevedono cinque o sei voli interni. Da dieci anni spingiamo un prodotto come la Patagonia che prevede solo due voli interni. Si giunge a Buenos Aires, si visita la capitale. Si passa a Ushuaia, la città più australe del mondo. Via terra si arriva a El Calafata e da qui in volo per Buenos Aires. Un viaggio nato come alternativa alla programmazione classica con più voli. La tendenza del momento infatti predilige itinerari che non comportano molti voli interni - spiega Francesco Vitali, founder e general manager di Latitud Patagonia -. Ci si sposta con bus di linea moderni, comodi, di tipo business o first, lungo la Terra del Fuoco verso il mito del “fin del mundo” prima di attraversare lo stretto di Magellano. Oggi è tra i nostri best seller, un tratto poetico di questo itinerario, un’esperienza che merita, compresa l’attesa del passaggio nello stretto. Se c’è vento infatti la marina non consente il passaggio e l’attesa può essere anche di tre ore. Fa parte dell’avventura!».
Anche La Mitica Ruta 40, altra strada mitica, è un viaggio con soli due voli interni. Un itinerario lungo la famosa arteria dall’Atlantico alle Ande, dal nord al sud del Paese che attraversa siti archeologici di 9 mila anni, il Lago del Desierto per giungere al Ghiacciaio Perito Moreno, con volo interno a El Calafate.
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[post_content] => Mandarin Oriental Hotel Group acquisisce la gestione del San Clemente Palace Hotel a Venezia e, dopo la chiusura stagionale fissata per il prossimo novembre, avvierà i lavori di restauro della struttura, che si svilupperanno in tre fasi.
L’hotel riaprirà quindi come Mandarin Oriental, Venice ad aprile 2026.
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[post_content] => Garner Rome Aurelia è il primo hotel italiano che si fregia del marchio Garner by Ihg, brand midscale pensato per i viaggiatori indipendenti e dinamici, che desiderano un soggiorno smart, rilassato e adatto alle diverse esigenze, senza dover rinunciare alla qualità e al calore dell’accoglienza.
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Gli ospiti del Garner Rome Aurelia beneficiano di Ihg One Rewards, il programma fedeltà di Ihg Hotels & Resorts che conta oltre 130 milioni di membri nel mondo. Il programma offre vantaggi esclusivi come tariffe dedicate, upgrade, late check-out e punti fedeltà utilizzabili per soggiorni gratuiti in oltre 6.000 hotel nel mondo. L’iscrizione è gratuita e consente di iniziare a guadagnare punti già dal primo soggiorno.
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[post_content] => «Il tour che da Chihuahua accompagna a Creel nella Sierra Tarahumara con le Barrancas del Cobre, quindi a El Fuerte a bordo del treno turistico El Chepe e poi, da Los Mochis, alla Baja California sull’oceano Pacifico, è un percorso di incontro con il Messico alternativo agli itinerari più consueti, nella zona dello Yucatan con la parte coloniale e la Riviera Maya. - spiega Daniele Tonelli, addetto al booking di IpV per Messico, Stati Uniti, Canada e Caraibi - La scelta di fare la Unconvention 2025 in questa destinazione del Nord, vuole rivelare ai nostri agenti di viaggio un Messico alternativo, adatto a chi ama le attività all'aria aperta, da abbinare al fascino della Baja California. Il Messico è entrato a far parte della proposta di Idee per Viaggiare circa 15 anni fa, aggiungendosi a tutto il Nord America e il Centro America e riprendendo grande slancio dalla primavera del 2022; dal 2020 si è aggiunta alla nostra offerta anche la programmazione del Sud America del to Marcelletti by Idee per Viaggiare. IpV è sempre alla ricerca di proposte un po' insolite e diverse, per essere veramente viaggiatori e non turisti e il “Messico insolito” è un itinerario veramente unico».
Dopo aver raggiunto Città del Messico, pernottando nell’elegante e funzionale hotel Camino Real all’interno dell’aeroporto, si vola a Chihuahua, capoluogo dell’omonimo e semidesertico stato messicano, il più esteso del paese, confinante a nord est con gli Stati Uniti, da cui lo separa il Rio Bravo. Il territorio attirò l’attenzione dei colonizzatori spagnoli per la presenza di miniere di piombo, argento e oro. Per questo venne fondata una città che crebbe lentamente a causa della sua posizione isolata tra le montagne e solo nel 1709 prese il nome di Chihuahua, che significa “la città sul suolo sabbioso”.
Terra di lotte per l’indipendenza, la sua storia e quella dei martiri per la libertà è raccontata sulle pareti del municipio - nel bel centro storico - con gli affreschi potenti e colorati di tema sociale e politico che appartengono alla tradizione del Muralismo messicano di cui fu esponente il noto artista Diego Rivera - compagno di Frida Kahlo, Poco fuori Chihuahua si trova una comunità memnonita: cristiani anabattisti provenienti dal Canada - dal quale furono espulsi nel 1918 - e giunti in Messico perché l’allora presidente Álvaro Obregón cercava agricoltori, anche stranieri, purché rispettassero la religione locale. I memnoniti acquistarono la loro terra (8$ per ettaro su cui continuano a pagare le imposte) e la resero fertile. Oggi sono circa 60mila in una sorta di enclave: giunti alla quinta generazione, ogni famiglia ha più di 10 figli. Oltre alla loro religione, preservano anche lingua e tradizioni nord europee.
Dopo l’incontro con i memnoniti si torna a immergersi nel cuore del Messico risalendo le pendici boscose della Sierra Tarahumara per scoprire un’antica popolazione locale: i rarámuri o Tarahumara, ovvero “il popolo dai piedi adatti alla corsa” secondo la loro antica usanza. Oggi sono circa 60mila e vivono anche nella suggestiva Creel (2340m di altitudine), uno dei “Pueblo Mágicos” del Messico, ovvero una delle cittadine tradizionali del paese sostenute dalla segreteria del Turismo dal 2001. Dopo Chihuahua e i Memnoniti si vive un’esperienza nuova, camminando nella via centrale di Creel dove si viene trasportati nell’ambientazione di un film western. Non lontano da qui vivevano anche gli Apache. I viaggiatori più avventurosi potranno partecipare a un’escursione emozionante percorrendo la sierra a bordo di veloci dune-buggy per avvicinarsi alle belle formazioni rocciose del territorio; a Creel si trova anche l’interessante Museo Tarahumara di arte popolare. L’immersione nell’atmosfera locale è completata dal pernottamento nel Best Western The Lodge At Creel Hotel & Spa, un resort diffuso dove la struttura centrale è un grande ambiente in legno in stile montano, tra trofei di caccia, sedie in legno e una galleria di foto degli abitanti della zona. Al di fuori una serie di chalet di diverse dimensioni dove si trovano le camere.
Da Creel si raggiunge il parco avventura delle Barrancas del Cobre: un gruppo di sei canyon della Sierra Madre Occidentale. 65mila kmq di spazio scavati da sei fiumi. Più esteso e profondo del Grand Canyon del Colorado. Ambiente ricco di fascino da vivere appieno tra zip-line e ponti tibetani, ma anche attraversando il Canyon del Rame su una tranquilla funivia, da dove ammirare il panorama. L’esperienza è completata dal pernottamento nell’Hotel El Mirador, Balderrama Hotel Collection: in stile tradizionale a strapiombo sulla Barranca, è il luogo ideale da cui seguire il sorgere del sole, anche dalla propria camera in stile messicano. Con un grande raccolto di emozioni si raggiunge quindi la stazione di Divisadero, pronti a viaggiare verso la costa del Pacifico sullo storico treno El Chepe: 656km da percorrere in 6ore su una meraviglia ingegneristica.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Alidays Travel Experiences e Sun Siyam Resorts rinsaldano la partnership con un nuovo progetto che coinvolge il mercato italiano, su più livelli.
Una collaborazione che si traduce in un piano di azione mirato, pensato per sostenere le vendite in maniera decisa, valorizzando l’expertise di Sun Siyam nel cuore dell’oceano Indiano e la capacità consulenziale di Alidays, punto di riferimento per i viaggi tailor made.
“Il nostro obiettivo è supportare il canale agenziale con strumenti concreti e contenuti di valore. Le Maldive sono una destinazione iconica e universale, che deve essere raccontata e proposta nel modo giusto: con emozione, ma anche con competenza. Insieme a Sun Siyam, abbiamo costruito una proposta forte, autentica, pensata per aprire nuove prospettive commerciali e di prodotto,” spiega Marianna Salerno, destination manager Oceano Indiano di Alidays Travel Experiences.
Per dare concretezza alla partnership, è stata lanciata una landing page, un hub ispirazionale e informativo, dove scoprire il mondo Sun Siyam, accedere ad offerte riservate, approfondire itinerari, vantaggi, upgrade, trasferimenti gratuiti e condizioni speciali attive sino a fine giugno 2025.
Nei prossimi mesi, inoltre, prenderà il via un’intensa attività di promozione che coinvolgerà l’intero ecosistema Alidays, tra eventi, roadshow, workshop formativi e azioni online e offline su tutto il territorio italiano.
“Sun Siyam è un brand che nasce dal cuore delle Maldive e che unisce autenticità, ospitalità sincera e qualità. Insieme ad Alidays abbiamo costruito un’offerta strutturata e concreta, pensata per accompagnare le agenzie in un percorso di vendita chiaro, redditizio e differenziante. È il momento giusto per spingere sulle Maldive, e noi lo stiamo facendo,” afferma Patrizia Di Patrizio, direttrice di The Luxury Lab, rappresentante ufficiale del gruppo Sun Siyam in Italia.
Il Sun Siyam Vilu Reef e il Sun Siyam Iru Fushi sono il cuore pulsante di questa alleanza. Atmosfere romantiche e accoglienti, servizi di altissimo livello, un prodotto fortemente orientato al cliente italiano e un’offerta commerciale senza precedenti: sconti fino al 35%, bambini gratis, upgrade di camera e trattamento, idrovolanti inclusi.
“Alidays conferma così il proprio impegno nel valorizzare le destinazioni con un approccio consulenziale e sempre allineato con le esigenze del mercato - conclude Pietro de Arena, head of marketing di Alidays -. Con questa rinnovata collaborazione, le Maldive diventano non solo una promessa di bellezza, ma una straordinaria opportunità commerciale”.
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[post_content] => Villa Haven, Royal Island, Villa Park e Villa Nautica sono quattro strutture firmate Villa Resorts dalla personalità ben definita, caratteristica che consente al gruppo di intercettare target differenti mantenendo sempre una comune identità legata al territorio e un’attenzione costante alla qualità dell’ospitalità e dei servizi offerti.
Villa Haven, la nuova apertura a dicembre 2025
Villa Haven è pronto a fare il suo ingresso nel segmento del lusso il prossimo dicembre. Situato a Dhiffushi, nell’atollo di Ari Sud, il resort sarà raggiungibile con 35 minuti di volo in idrovolante privato dall’aeroporto di Malé.
La proprietà ospita 73 sistemazioni, tutte dotate di piscine private e affaccio sull’ampia spiaggia corallina. L’isola è la scelta ideale per le coppie, anche con figli, grazie al ricco programma proposto dal kids e teens club.
Le uscite verso la barriera corallina sono incluse nel soggiorno e disponibili tutti i giorni e l’atollo è tra i luoghi migliori al mondo per l’osservazione degli squali balena, presenti tutto l’anno e facilmente avvistabili durante le uscite di snorkeling. Il premiato Diving Center e lo Watersports Center, presenti in tutte le strutture, sono i punti di partenza per le numerose escursioni in mare aperto e per praticare sport acquatici.
L’esperienza culinaria del resort è diversificata, articolata in cinque ristoranti tematici che spaziano dalla cucina vegana a quella locale ed internazionale, mentre l’offerta di attività unisce servizi di alto livello ad un intrattenimento discreto ed elegante, mirando alla riconnessione con se stessi, tra yoga aereo, laboratori di ceramica, e workshop finalizzati alla creazione di profumi a base di ingredienti maldiviani.
La struttura sposa il concetto di barefoot luxury, caratterizzandosi come un rifugio esclusivo in cui atmosfera raffinata, soluzioni tailor-made e cura del dettaglio si fondono in un’esperienza di lusso dedicata ad un pubblico esigente, in cerca di autenticità e privacy.
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Royal Island
Situato nell’Atollo di Baa, Riserva della Biosfera UNESCO, Royal Island offre un’esperienza autentica in perfetto stile maldiviano. La struttura sorge sull’isola di Horubadhoo ed è raggiungibile con un volo domestico di circa 20 minuti da Malé, seguito da un trasferimento di 15 minuti in speedboat.
Con 152 sistemazioni in legno, che spaziano dalle beach villas ad ampie sistemazioni familiari con piscina, il resort è ideale per coppie e famiglie in cerca di un’atmosfera rilassata in sintonia con l’ambiente locale, per un soggiorno immerso nella vegetazione che richiama uno stile anni ’90, con un servizio moderno e curato.
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Ogni soggiorno può essere personalizzato con cene romantiche al tramonto sulla spiaggia, colazioni galleggianti nella propria piscina privata o rilassanti trattamenti benessere a base di ingredienti locali nella premiata Araamu SPA, fiore all’occhiello di Villa Resorts.
Villa Park
Villa Park - Sun Island, sorge nell’area marina protetta di Ari Sud, in una delle isole più estese dell’arcipelago maldiviano. Il resort, raggiungibile da Malé con un volo interno di circa 20 minuti, seguito da un trasferimento di 5 minuti in speedboat, è caratterizzato da un design vivace e contemporaneo ed è il più grande tra le proprietà del gruppo, con 462 ville suddivise in 13 categorie, tra cui le water villas, dotate di ristorante dedicato.
Punto di forza del resort è l’ampia offerta di intrattenimento, pensata per un pubblico eterogeneo. Famiglie, coppie e gruppi di amici interessati ad attività sportive e ricreative, sia outdoor che indoor troveranno qui dinamismo e varietà, giorno e notte. Il kids’ club è tra i più grandi dell’arcipelago e propone un folto programma di attività a contatto con la natura, con laboratori e momenti ludici che stimolano la creatività dei più piccoli.
La proposta enogastronomica della struttura si articola in 11 ristoranti e bar dai sapori maldiviani e internazionali. Fra tutti, spicca il ristorante Zero: un giardino a due livelli nel cuore della vegetazione che propone un menù interamente realizzato con ingredienti a km zero, da assaporare fra i tavoli sospesi tra gli alberi, per un’esperienza immersiva e sostenibile.
Tra i trattamenti esclusivi offerti dall’Araamu SPA, il pot tub è l’antico rituale consistente in un profumato bagno ristoratore: un’esperienza romantica per riconnettersi con la natura.
Villa Nautica
Nell’atollo di Malé Nord, a soli 15 minuti di speedboat dall’aeroporto internazionale di Velana, Villa Nautica – Paradise Island è il resort glamour ma informale ispirato al mondo nautico che, grazie alla sua vicinanza alla capitale, è adatto anche a soggiorni brevi o combinati.
La proprietà dispone di suite e moderne ville sull’acqua con piscina privata, oltre a diverse tipologie di ville sulla spiaggia, tutte accomunate dal distintivo stile marittimo. Con suggestiva vista sullo skyline della capitale, il resort si rivolge a ogni tipo di viaggiatore, inclusi i solo travellers, grazie a un contesto dinamico e ben organizzato.
L’offerta ristorativa anche qui è ampia: The Hook è il ristorante che propone cene sull’acqua. L’intrattenimento serale, invece, si svolge presso il bar principale, lungo l’infinity pool dove durante il giorno è possibile godere di momenti di relax.
Ideale per lo snorkeling fra coralli e fauna marina, la struttura propone anche escursioni per l’avvistamento delle mante.
L’offerta firmata Villa Resorts è ampia e diversificata: spazia dal turismo familiare all’ultra-lusso esperienziale rispondendo a una domanda in costante crescita, attenta al tema della sostenibilità, alla personalizzazione del soggiorno e al valore autentico dell’accoglienza. Un contesto di grande bellezza naturale, tra rigogliosa vegetazione, spiagge coralline e acque turchesi che, unito al soggiorno in una delle strutture Villa Resorts, crea ricordi tangibili e duraturi.
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Elisa Biagioli
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Punta Cana, all’estremità orientale dell’isola di Hispañola, offre tanto: ristoranti di cucina locale e internazionale, parchi tematici per i bambini, locali notturni e centri per lo shopping con brand internazionali. Raggiungendo la costa si trovano lunghe spiagge di sabbia dorata che digradano nell’acqua trasparente proprio dove l’oceano Atlantico incontra il mare Caraibico e rappresentano la bellezza più nota della destinazione. Ma l’ospite di questa terra può trovare molto di più. Nel territorio di Punta Cana lo Scape Park è la meta dove trascorrere una giornata vivendo avventure mozzafiato. Dalle numerose zip-line al percorso di scoperta della storia della civiltà Taino, ai tuffi nelle acque del Blue Hole, un cenote nascosto nella natura rigogliosa, una piscina naturale di acque color smeraldo. Al costo di 130 dollari quotidiani si possono sperimentare tutte le proposte offerte in piena sicurezza.
Un’altra esperienza molto interessante per conoscere più a fondo la Repubblica Dominicana è la visita alla sede della Fundación Grupo Puntacana. Un ente no-profit nato nel 1994 con l'importante obiettivo - conferitole dal Ministero dell'Ambiente - di preservare le specie faunistiche locali e di occuparsi della conservazione marina. Si raggiunge la riserva naturale con una navetta e l'ingresso costa circa 100dollari. Accompagnati da una guida si ammirano diversi esemplari animali. L'altero Gavilán de Española è un rapace simile al falco; gli esemplari malati vengono curati all’interno della Fondazione e poi reintrodotti nell'ambiente, evitando i traffici illegali. I piccoli delle grandi iguane endemiche di Santo Domingo nascono qui e crescono protetti, mentre i genitori vengono liberati nella foresta. Non mancano le importanti api e poi specie come le tartarughe, che nuotano in un incantevole sistema di cenote della Ojos Indigenas Ecological Reserve: 12 laghetti connessi da sentieri, in 4 dei quali è possibile nuotare, vivendo un'esperienza unica. Da 30 anni la Fondazione si occupa poi della protezione e conservazione della barriera corallina del Samar, il santuario marino del sud-est, collaborando anche con le comunità locali per eliminare lo sfruttamento eccessivo della pesca nella regione.
L’accoglienza alberghiera a Punta Cana è ben rappresentata da strutture all-inclusive, che garantiscono una vacanza completa e curata ai propri ospiti. Quest'anno il Bahia Principe di Punta Cana ha festeggiato i suoi 30 anni di attività, che corrispondono anche ai 50 anni dalla nascita del Grupo alberghiero Piñero - originario di Palma di Maiorca, opera in diversi settori del turismo e gestisce 27 resort: nella Repubblica Dominicana e anche in Messico, Giamaica, Spagna, Canarie e Baleari. I tre hotel 5* e gli appartamenti di Punta Cana possono ospitare fino a 3500 persone. La struttura è molto ampia e il servizio puntuale è garantito dal personale sempre cordiale e attento. I viali immersi nella vegetazione che attraversano la proprietà collegano l'ingresso alla bella spiaggia e sono percorsi da pulmini elettrici in servizio continuo per il trasporto degli ospiti. Diversificata anche l’esperienza gastronomica, con ristoranti a buffet e à la carte. Si possono praticare gli sport acquatici, il tennis e il pick-a-ball - una disciplina simile al padel e tanto amata dal pubblico - e anche organizzare escursioni a cavallo o con il quad.
In località Punta Cana si trova anche l'hotel Impressive. Vivace e molto vicino all’animata realtà locale - si può uscire a piedi dall’albergo per scoprire i locali dell’area - offre 5 ristoranti à la carte e, con le sue mille camere, dispone di 2500 letti. Il costo è di 70dollari al giorno a persona per un servizio all-inclusive. All’Impressive non c’è l’aria condizionata, ma solo ventilatori a pale e l’ospite può seguire corsi di merengue e bachata, ma anche di pittura e ceramica. La struttura è molto amata dal pubblico e ha il 97% di occupazione da ottobre a marzo e il 90% nella bassa stagione, da maggio a ottobre. Interessante la possibilità di fare un virtual tour all’interno dell’hotel digitando impressivepuntacana su social. Anche la catena Impressive, con questo hotel e altri 3 in Spagna, è proprietà di una famiglia di Palma di Maiorca. Infine lo sguardo al futuro: tra circa un anno a Punta Cana aprirà il Moon Palace, un albergo extra-lusso sul mare alto 20 piani.
Chiara Ambrosioni
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