6 marzo 2023 12:07

Alfredo Pezzani
ACI blueteam rafforza i vertici aziendali con la nomina di Alfredo Pezzani a chief business officer. Alfredo Pezzani affiancherà il direttore generale Piergiulio Donzelli e il cfo Roberto Bettinelli, alla guida di ACI blueteam.
Nel suo nuovo ruolo Pezzani avrà la responsabilità di tutte le business unit (Corporate travel-inclusa la filiale statunitense-, leisure travel, Mice e agenzie partner) nonché di funzioni centrali quali commerciale, industry relations e service delivery.
Manager molto noto e con una lunga esperienza nel settore, Pezzani negli ultimi vent’anni ha ricoperto con successo posizioni di grande responsabilità in diverse Tnc italiane dove ha sempre fortemente contribuito al miglioramento dei processi aziendali e alla qualità dei servizi resi ai clienti.
«Sono entusiasta di entrare a far parte di ACI blueteam che, già oggi, è riconosciuta dal mercato e dai suoi prestigiosi clienti come un esempio di dedizione al servizio e che fa della ‘qualità al cliente’ la propria mission aziendale e di poter contribuire a un percorso di ulteriore crescita – dichiara Alfredo Pezzani – cbo ACI blueteam».
Pezzani è anche delegato dell’Air matters committee and technology working group di Ectaa, e già nel Consiglio di Fto così come nel Local Apjc Iata.
“Siamo estremamente lieti di accogliere Alfredo nel nostro board di direzione –– afferma Piergiulio Donzelli –. Sono certo che la sua energia, la sua comprovata conoscenza del settore e le sue doti di leadership, potranno contribuire significativamente al successo e allo sviluppo della nostra azienda».
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[post_content] => Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando fu trasportato a Milano il ponte di comando del leggendario transatlantico Conte Biancamano, che oggi compie 100 anni ed è esposto nella sezione dedicata ai trasporti del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. La visita al prestigioso museo milanese è stata promossa nell’ambito della presentazione di Bit2026: ripercorrere la storia del transatlantico e raccontare l’evoluzione del viaggio come scoperta di contenuti, idee ed esperienze, valorizzando persone e territori, diventa una metafora del concept della prossima edizione di Bit, che sarà un grande produttore di contenuti, con un focus sulla persona.
«Perché al Museo il viaggio non è soltanto spostamento, - afferma Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti - ma un’idea che attraversa epoche, linguaggi e innovazioni. Un filo conduttore che unisce storie, tecnologie e visioni». Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé.
«Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. Iezzi accompagna il visitatore sulla plancia del Conte Biancamano: un’icona della navigazione italiana. «Nato nel 1925, fu varato nell’aprile successivo e partì il 20 dicembre da Genova per il suo primo viaggio diretto a New York.
Non era una nave da crociera ma un servizio di linea; un sistema di trasporto che tutte le settimane salpava verso la sua destinazione. Il transatlantico viaggiò per 15 anni verso le Americhe, lungo la tratta Genova-New York. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale fu requisito dall’esercito statunitense per il trasporto truppe. Venne restituito al governo italiano nel 1948 e riallestito nei cantieri di Monfalcone nella versione odierna. Anche Giò Ponti lavorò agli arredi. Il Biancamano navigò fino al 1960 e, finita la carriera attiva in mare, venne tagliato in diversi pezzi. Uno di questi, da mille tonnellate, è stato trasportato 20 anni fa a Milano.
Costruire nel museo un padiglione che lo contesse e sorreggesse non è stato facile. - ricorda Iezzi - Oggi la plancia di comando e la suggestiva sala dal ballo del transatlantico sono musealizzate insieme con il sottomarino Enrico Toti, il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche quest’ultimo fu trasportato a Milano 20 anni fa, abbiamo quindi un doppio anniversario nel settore Trasporti del museo. Nel corso degli anni abbiamo raccolto tante testimonianze e ricordi di chi ha viaggiato a bordo del transatlantico; come quella coppia non più giovane che anni fa entrò nel museo, visitò la parte del transatlantico in mostra e poi mi mostrò un foglio ingiallito ripiegato: era un biglietto del Conte Biancamano! Marito e moglie avevano viaggiato a bordo e vollero condividere con me tanti ricordi donandomi infine il prezioso biglietto.
Tra i viaggiatori ci sono stati anche personaggi famosi dell'industria italiana come Luigi Lavazza, che andava in Sud America per interessi commerciali. All'epoca l'aereo non era ancora un mezzo efficace: solo nel 1960 la compagnia aerea nazionale si dotò dei grandi aerei per le trasvolate, avviando il declino del transatlantico». Conte Biancamano si trova al museo insieme con oggetti iconici sorprendenti, come la Valigia delle Indie - una locomotiva creata per collegare il Nord al Sud dell’Italia, ovvero Bardonecchia e Brindisi, testimoniando come la tecnologia ferroviaria abbia contribuito all’integrazione del Paese.
Tra i tanti pezzi stupefacenti e in mostra permanente al museo si possono poi ammirare il tram Carrelli del 1928, la suggestiva Nave Scuola Ebe per la navigazione a vela e il catamarano Luna Rossa del team Prada, protagonista dell’America’s Cup del 2013. Grazie alla sua collezione il Museo diventa un luogo dove “viaggiare” è un’esperienza che attraversa mare, terra, aria, spazio e pensiero.
Chiara Ambrosioni
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Così Maria Elena Puppi definisce l’azienda fondata 30 anni fa di cui è a.d. e che oggi guida con Vittoria Vicini, pr&partner. «In questi anni, la nostra azienda ha operato in maniera puntuale e precisa, seguendo i mercati, i linguaggi e i nuovi strumenti di comunicazione. Continuiamo a essere un riferimento nel settore per l’attenzione a 360° data ai nostri clienti e per la capacità di creare relazioni sincere, trasparenti e valoriali».
Identità unica
Ogs Communication ha un’identità unica, frutto di una contaminazione tra il mondo del design e quello dell’hotellerie. «Questa visione congiunta ci aiuta a dare una chiave di lettura completa - prosegue Vicini -. Operiamo in un ambito ampio e ricco dove architettura, arte, accoglienza e lifestyle si incontrano, si influenzano, si arricchiscono e si definiscono. Nel corso degli anni abbiamo maturato un’esperienza consolidata nelle relazioni con i media a livello nazionale e internazionale e abbiamo realizzato un network importante con catene alberghiere, general manager, studi di architettura, ceo di aziende nel settore arredo. Rappresentiamo un portfolio di brand diversificato. Tra i nostri clienti ci sono catene alberghiere, hotel indipendenti, luxury villas & chalets, luxury beach clubs, aziende manifatturiere e produttive nel design/arredo e anche studi di architettura e interior design».
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(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Airbnb e Fondo per l'Ambiente Italiano più vicini. La piattaforma sosterrà infatti direttamente le attività del Fai dedicate alla cura e alla manutenzione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, attraverso un sostegno pluriennale destinato a interventi su tre storici beni: Villa Gregoriana a Tivoli, Villa e Collezione Panza a Varese e Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia.
Questi tre beni entreranno a far parte, insieme a Villa Necchi Campiglio a Milano e Palazzo Moroni a Bergamo, di un programma che prevede sei esperienze esclusive, organizzate dal Fai e disponibili solo su Airbnb, pensate per vivere il bene culturale in un modo diverso dalla visita tradizionale, contribuendo a scoprirlo attraverso una nuova prospettiva.
Le opportunità su Airbnb
Questo programma si affianca a un più ampio percorso di valorizzazione turistica, già attivo sulla piattaforma Airbnb dove è possibile prenotare una selezione di esperienze proposte dal Fai, in numerosi beni tutelati e gestiti dalla fondazione tra le quali visita guidata di Villa Rezzola ed il suo giardino a Lerici; "guarda oltre l’Infinito e visita l’orto sul Colle" a Recanat; visita il castello e parco di Masino a Caravino; visita guidata al castello della Manta; scopri palazzo Moroni con un tour guidato a Bergamo; visita Villa Necchi a Milano; sorseggia vini a Villa dei Vescovi dopo l'orario di chiusura a Torregli; visita guidata ai Giganti della Sila e Casino Mollo a Spezzano della Sila; la raccolta delle arance alla Kolymbethra, Valle dei Templi di Agrigento; "ammira secoli di arte" a Villa Panza a Varese; visita Villa della Porta Bozzolo e il suo giardino a Casalzuigno.
Ulteriori Esperienze Fai per gli utenti Airbnb sono disponibili online.
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«La collaborazione con il Fai nasce dalla consapevolezza dell’importanza di tutelare e restaurare i luoghi che raccontano la storia e l’identità dell’Italia. L’obiettivo è creare connessioni tra persone, cultura e territorio, valorizzando la bellezza e la diversità del Paese attraverso esperienze che permettono di scoprire i suoi tesori nascosti. Questo è solo l’inizio di un percorso comune che intendiamo far crescere nel tempo, evolvendo e ampliando la collaborazione per renderla ancora più significativa nel prossimo futuro» dichiara Matteo Sarzana, country manager di Airbnb Italia.
«Siamo felici di avviare questa collaborazione con Airbnb Italia. Il contributo dell’azienda offre un sostegno concreto al lavoro quotidiano della fondazione e alla promozione di luoghi straordinari, spesso lontani dai grandi centri, e di territori ricchi di storia e cultura che meritano di essere scoperti o riscoperti: realtà preziose, talvolta meno note ma essenziali per comprendere la ricchezza del nostro paesaggio culturale, che grazie a questo progetto potranno raggiungere un pubblico ancora più ampio» conclude Davide Usai, direttore generale dei Fai.
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[post_content] => Unexpected Italy presenta “Genova al femminile”, un itinerario dedicato a dieci donne genovesi che grazie a talento, creatività e visione tengono viva l’anima più autentica della città.
Il progetto, firmato dalla startup travel tech fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, invita viaggiatori e cittadini a scoprire Genova attraverso i mestieri e le storie di chi, ogni giorno, la abita con passione.
Il viaggio proposto restituisce alla città il suo volto più vero. In un’epoca in cui il turismo rischia di omologare e svuotare i luoghi della loro identità, la scelta di questi luoghi e il progetto sul Manifesto dell’Ospitalità Etica nasce come un invito a scoprire l’Italia, e in questo caso Genova, con occhi nuovi, attraverso chi la vive e la trasforma ogni giorno. Il Manifesto, oggi firmato da quasi 500 host in tutta Italia, unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori che scelgono l’etica alla scorciatoia, la qualità al compromesso, la responsabilità alle mode passeggere.
«Sottoscrivere il Manifesto dell’Ospitalità Etica - spiega Elisabetta Faggiana - è il primo passo per abbracciare un impegno condiviso e autentico. Alle parole devono seguire azioni concrete e responsabili, supportate da verifiche e raccomandazioni locali, per assicurare che ogni realtà mantenga un approccio etico e di valore. Chi accoglie con professionalità ed etica c’è, e va valorizzato».
Il viaggio inizia tra i vicoli di via Prè, una delle strade più complesse della città, dove Giorgia Losi all’età di 27 anni ha voluto scommettere lasciando un lavoro sicuro a Milano per tornare nella sua amata Genova. Senza esperienza nel settore, ma con dedizione e determinazione, trasforma un locale abbandonato in un’icona della cucina genovese: la Trattoria dell’Acciughetta.
Poco distante, in piazza delle Vigne, Laura Sailis apre le porte dell’Hotel Palazzo Grillo e del Residence Le Nuvole, trasformando l’ospitalità in un racconto. Come presidente di Federalberghi Genova, Laura promuove la città come destinazione d’eccellenza, valorizzando il centro storico e costruendo relazioni autentiche.
Martina Francesconi propone il suo Gelatina in via Garibaldi 20, dove il gelato diventa arte, cultura e memoria del territorio. Il laboratorio unisce gelateria artigianale, caffetteria e libreria gastronomica, con attenzione alla sostenibilità e all’inserimento di giovani diversamente abili.
Protagonista dell’atelier La Strega del Castello è Caterina Roncati. Alchimista contemporanea, Caterina crea profumi “fatti a naso” che evocano emozioni e ricordi, trasformando ogni fragranza in un racconto sensoriale. La Strega del Castello nasce dalla storica Farmacia del Castello, il cuore di una storia tutta al femminile guidata dalle tre sorelle Giovanna, Emanuela e Caterina, che hanno trasformato l’eredità paterna in un microcosmo di creatività e ricerca sensoriale.
Unexpected Italy ha selezionato due ceramiste contemporanee. Emanuela Biraghi, nel suo Studio Bira, trasforma la ceramica in poesia e spiritualità. All’interno dello studio, i visitatori possono ammirare opere originali, commissionare pezzi su misura e accedere gratuitamente alla suggestiva galleria sotterranea. Architetta e ceramista, Martina Geroni riscopre la manualità dopo esperienze in Italia e in Messico, trovando nella materia naturale il suo centro creativo.
Anche la cultura a Genova è donna, con molte figure femminili al timone dei musei, dai Musei del Mare al Museo di Arte Orientale, fino a Via del Campo 29. Tra queste, Raffaella Besta che dal 2019 ricopre l’incarico di Responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordinando le strutture dei Musei di Strada Nuova, tre straordinari palazzi dei Rolli che custodiscono capolavori di Veronese, Van Dyck, Caravaggio, Rubens e Canova, fino al prezioso Violino di Paganini.
A pochi passi dai Musei di Strada Nuova, in via dei Macelli 60, il ristorante I Canovacci racconta un legame profondo tra famiglia, territorio e autenticità. Le sorelle Federica e Alessandra, con il supporto della sorella più grande Paola, hanno scelto di ribaltare i ruoli tradizionali: l’uomo ai fornelli, le donne ad accogliere.
Il nome I Canovacci nasce dal negozio di tessuti che un tempo occupava lo stesso locale, gestito da un’altra donna che oggi sta lasciando la sua impronta tra le case dei genovesi: Luisa Mongiardino. Con il suo progetto Le Tele, Luisa dà nuova vita alla tradizione tessile genovese, realizzando tovaglie, tende e poltrone che intrecciano memoria, artigianato e sostenibilità.
Infine in via di Scurreria si trova il laboratorio di Elisabetta Comotto che porta avanti con eleganza la storica tradizione orafa genovese di Carlo Sforza. Le sue creazioni uniscono linee essenziali, materiali selezionati e lavorazioni antiche, trasformandosi in gioielli che dialogano tra storia e contemporaneità.
Unexpected Italy è stato recentemente premiato anche alle Nazioni Unite per il suo approccio etico e innovativo al turismo. L’app è attiva in 13 territori italiani, tra cui Venezia, Roma, Torino, Padova, Vicenza e la Valle d’Itria.
«Il nostro obiettivo è quello di offrire una selezione di realtà indipendenti o a conduzione familiare, attente alla sostenibilità – aggiunge Elisabetta Faggiana - con servizi di alto livello e un forte legame con il territorio. Siamo una piattaforma che offre visibilità e rivolta agli ospiti che cercano attività alternative. La nostra è una rete di realtà visionarie che fanno ospitalità in modo autentico. Diamo spazio anche agli eventi sul territorio. Ci avvaliamo di comunità locali e coinvolgiamo esperti che ci aiutano ad essere presenti sulle diverse zone e a dare consigli».
Maria Carniglia
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[post_content] => Mandarin Oriental apre a Vienna. Situato nell’Innere Stadt, con affaccio sulla storica Ringstrasse, l’hotel segna il debutto del gruppo in Austria. L’edificio, progettato all’inizio del XX secolo dall’architetto austriaco Alfred Keller e originariamente concepito come palazzo di giustizia, è stato reinterpretato e trasformato dallo studio di interior design Goddard Littlefair.
L'hotel
Distribuite su quattro piani, le 86 camere e 52 suite si avvolgono in una palette neutra che richiama i toni raffinati della città, illuminate da una luce naturale che ne esalta le linee essenziali.
Nel cuore dell’hotel si apre un tranquillo cortile interno, mentre la lobby accoglie gli ospiti con la maestosa scalinata originale e un lampadario in cristallo, dettagli che raccontano l’eredità viennese con un’eleganza contemporanea.
La scena gastronomica riflette lo spirito cosmopolita della città grazie alla creatività dello chef Thomas Seifried, la cui filosofia privilegia l’utilizzo di ingredienti stagionali, unendo influenze locali a sapori internazionali. Seifried supervisiona le quattro proposte culinarie dell’hotel, che comprendono due ristoranti, un bar dedicato alla pasticceria e allo specialty coffee, e un cocktail bar.
In linea con la filosofia del brand, la Spa adotta un approccio olistico al benessere, proponendo trattamenti ispirati al patrimonio artistico e musicale della città. I percorsi, profondamente radicati nel territorio, fondono le tradizionali terapie asiatiche con il ritmo e della cultura viennese, dai bagni di gong al bodywork ispirato al valzer.
Al cuore dell’hotel c’è l’immancabile ventaglio di Mandarin Oriental, Vienna, realizzato dall’artista austriaco Peter Jellitsch, che riflette l’essenza stessa dell’hotel: un connubio fluido tra patrimonio culturale e contemporaneità.
Per celebrare l’apertura di Mandarin Oriental, Vienna, l’hotel propone il pacchetto “Be the first to stay”, che include colazione, crediti spendibili in hotel, cocktail di benvenuto e un souvenir che rimanda alla cultura della città.
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[post_content] => Nuovi investimenti alla Spezia per il museo Lia, collezione spezzina, considerata fra le più prestigiose raccolte europee e mondiali, in virtù della altissima qualità delle tavole due, tre e quattrocentesche.
Il Museo oltre il Museo è la grande scommessa del Lia del 2026: la trasformazione dell’ex infopoint in un nuovo spazio del Lia, dedicato alla divulgazione, alla formazione e alla sperimentazione visiva. Nato per ampliare le funzioni del museo e aprirsi a pubblici nuovi e diversi, Lia Next propone percorsi fra arte, tecnologia e didattica, in un ambiente accessibile e immersivo.
Questo progetto coinvolgerà due spazi importanti nel complesso museale e bibliotecario: l’ex info point diventerà uno spazio immersivo e un centro di diffusione della conoscenza, mentre la biblioteca di “Storia dell’Arte e Archeologia “G. Marmori” sarà sede di un polo di educazione e di formazione specifico.
Il nuovo spazio immersivo del Lia, ovvero quello dell’ex info point, con un approccio accessibile e contemporaneo, promuoverà nuove modalità di fruizione, attraverso l’uso del digitale e della narrazione immersiva; iniziative speciali come rassegne, incontri divulgativi, mostre tematiche; strumenti digitali per la fruizione da remoto, l’interazione e la documentazione. L’obiettivo è di trasformare il museo in un luogo vivo e narrante, in grando di accogliere cicli tematici, mostre multimediali, esperienze visive su grandi autori o collezioni civiche, e di rendere accessibile anche il patrimonio non esposto. La sala immersiva diventa così una porta sensibile sul sistema museale spezzino, uno spazio dove arte e tecnologia dialogano, preparando il visitatore a un’esperienza di scoperta attiva.
Una parte della Biblioteca di “Storia dell’Arte e Archeologia “G. Marmori” diventerà un ambiente formativo permanente, in dialogo con il mondo della scuola e della ricerca grazie alla progettazione di percorsi formativi dedicati a studenti, docenti, ricercatori e professionisti del settore culturale con particolare attenzione alla valorizzazione e promozione delle collezioni dei musei spezzini.
In questo spirito di rinnovamento, sarà ripensato completamente l’ingresso del Museo Lia: due eleganti lampadari accoglieranno i visitatori, verrà completamente ristrutturato il desk della reception con una reception in legno, cornici a rilievo e immagini delle opere del museo retroilluminate; l’area bookshop sarà completamente rinnovata e saranno sostituite le vetrate nella parte superiori senza oscuranti, per permettere la vista sulla sala 1.
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[post_content] => A Firenze sala piena per la nuova tappa dedicata all’incoming organizzata da Toscana Promozione Turistica insieme a Travel Open Day.
Un pubblico attento di agenzie e operatori ha seguito l’intervento di Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, che ha ripercorso il lavoro svolto nel corso dell’anno e il percorso di co-design che ha coinvolto gli operatori toscani nella creazione di prodotti turistici innovativi, sostenibili e in linea con i trend dei principali mercati.
Il messaggio cui cui Tapinassi ha aperto i lavori è molto definito: «L’analisi dell’offerta reale è il minimo necessario per restare competitivi - spiega -. Abbiamo premi, riconoscimenti, una reputazione eccellente, ma serve capire davvero chi opera sul territorio e come lavora per trasformare questa forza in valore». Lo stesso approccio, che premia la valorizzazione della distribuzione, guida l'organizzazione interna dell’ente, che oggi conta un’unità B2B dedicata.
Tapinassi ha sottolineato come l’obiettivo sia «facilitare l’incontro tra domanda e offerta, portando operatori toscani in fiere, workshop e campagne, basate f.inalmente su criteri condivisi con gli ambiti e sostenuti da dati concreti». Dati che emergono dal nuovo Osservatorio, dai sistemi digitali, dai 90 uffici IAT e dalle attività internazionali, con campagne strutturate nei mercati chiave. Il risultato è un aumento dell’87% delle imprese toscane presenti agli eventi e una piattaforma (Make) che, per la prima volta, permette di collegare prodotto, domanda e promozione in maniera organica, presentato da Costanza Giovannini, responsabile Visit Tuscany di Fondazione Sistema Toscana
Accanto alla visione strategica, la giornata ha dato voce agli operatori coinvolti nel lavoro quotidiano. Sabrina Gilardi, Ranieri Tours & Travel, ha raccontato come il turista sia cambiato insieme all’offerta: «Il gruppo non accetta più standard bassi e nel segmento individuale dominano le OTA: se l’offerta non è digitale, disponibile e immediata, semplicemente non entra in gioco».
La richiesta di esperienze cresce, ma spesso si scontra con limiti logistici e operativi. «Nelle experience la disponibilità immediata è tutto - ribadisce Gabriele Scarpellini di Towns of Italy -, deve essere garantita. Questo significa investire in risorse, staff, infrastrutture, qualità, ma è l’unica strada per rendere l’esperienza davvero memorabile». Stefano Angiolini di Across Tuscany invece ha portato invece la prospettiva del turismo su misura: «Il prodotto va verificato, costruito, testato. La Toscana non ha bisogno di nuova promozione, ma di prodotti affidabili e pronti». A portare la prospettiva del grande incoming internazionale è stato Geni Bigliazzi di Destination Italia, tour operator attivo su oltre 60 mercati. Bigliazzi ha ricordato come la domanda estera stia cambiando rapidamente e come i viaggiatori cerchino sempre più autenticità e identità territoriale. «Molti territori sono già pronti senza saperlo - racconta -. Il nostro compito è far emergere ciò che esiste, raccordare prodotto culturale, museale, gastronomico e outdoor, e inserirlo in itinerari che rispondano ai mercati internazionali»
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Luca Moschini di Trentino Holidays ha ricordato che un prodotto competitivo deve essere disponibile, certo, ma anche correttamente prezzato e pienamente digitalizzato, per evitare distorsioni nella distribuzione e garantire una reale vendibilità sui mercati.
La seconda parte della mattinata, condotta da Daniela Burrrini di Toscana Promozione Turistica, è stata dedicata alla presentazione degli itinerari di co-design elaborati dagli operatori coinvolti, con la supervisione di Francesca Pozzan (Professione Travel Designer), nel percorso organizzato da Toscana Promozione Turistica.
Dopo il pranzo, un fitto momento di networking ha dato modo ai partecipanti di confrontarsi sugli itinerari, avviare collaborazioni e approfondire progetti comuni.
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[post_content] => Torna un'icona della Costa Azzurra. L'hotel Le Beauvallon, costruito nel 1914, riaprirà i battenti il 24 aprile 2026. Si tratta di un prezioso omaggio alla Belle Époque, che ha ospitato personalità come Winston Churchill e Audrey Hepburn.
«L'apertura di Le Beauvallon ad aprile 2026 segna un momento importante per il gruppo, una rara opportunità di stabilire la nostra presenza in una delle destinazioni più esclusive d'Europa. Arricchisce il nostro portfolio e rafforza il nostro impegno a offrire un servizio vicino ai nostri ospiti, con esperienze autentiche e una connessione profonda con il luogo» afferma il ceo, Olivier Jolivet.
L'hotel
La posizione di Como Le Beauvallon è unica, con alcune delle migliori viste della costa e l’accesso diretto al golfo di Saint-Tropez e tutta la Costa Azzurra. L'edificio principale occupa una posizione collinare in un parco privato di dieci acri, con palme, pini e prati ondulati. Il parco scende fino alla piscina sul lato della baia, verso il ristorante e il beach club. I tender degli yacht possono così essere ormeggiati di fronte alla proprietà e accedere al nuovo ristorante del beach club, Beauvallon Sur Mer.
Gli ospiti dell'hotel che desiderano esplorare altre zone della Riviera francese possono prendere un motoscafo dal molo privato e godere di un viaggio gratuito di otto minuti verso il villaggio di pescatori di Saint-Tropez. Un secondo motoscafo è invece disponibile per portare gli ospiti alle spiagge di Ramatuelle e Pampelonne.
La riapertura di Como Le Beauvallon segna un nuovo capitolo nella lunga storia dell'hotel, protagonista del glamour della riviera. A questo si aggiunge la proposta del ristorante signature Beauvallon Sur Mer con la sua vista sulla baia di Saint-Tropez. L'edificio storico ospita anche una palestra e le sale trattamenti Shambhala, che offrono terapie olistiche ispirate alla tradizione affermatasi per la sua eccellenza nel campo del benessere e dei trattamenti e perfezionata presso la Spa Shambhala Estate di Bali.
La sensazione di soggiornare in una casa privata anziché in un hotel è presente in tutte le 42 camere e suite, ognuna delle quali è progettata in modo unico, molte delle quali presentano opere della collezione di arte contemporanea dell'hotel, accumulata nel corso dei decenni: più di 300 pezzi, tra cui sculture, installazioni e rare opere d'arte. Tutte le suite, tra cui la Como Suite, offrono una vista panoramica sulla baia, mentre le camere hill view si affacciano sulla campagna provenzale. Ogni ospite ha accesso a una dispensa lungo il corridoio che può essere rifornita di snack e bevande in qualsiasi momento della giornata o della notte.
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L’Umbria si prepara alle celebrazioni dell’800° anniversario di San Francesco, nel 2026, raccontando sé stessa attraverso un mosaico di territori, ruralità, spiritualità, cultura e innovazione.
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Il Gal Alta Umbria, con Città di Castello e Gubbio, unisce natura, arte e spiritualità: il Monte Cucco dove è stato inaugurato il nuovo Osservatorio Astronomico della Pezza (tre cupole osservative, un planetario e percorsi sensoriali accessibili), coniuga ricerca scientifica, inclusione e attività outdoor e alla scoperta dei sapori tradizionali, dal tartufo al Friccò.
L’acqua e la pietra sono il mood del GAL Trasimeno-Orvietano che, tra il lago e la rupe di Orvieto, tramandano antiche tradizioni di pesca e della cucina locale, come il Tegamaccio, insieme a produzioni vitivinicole di eccellenza. Il GAL Valle Umbra e Sibillini, con Spoleto, Montefalco e Trevi, rappresenta il cuore agricolo e spirituale dell’Umbria, patria del Sagrantino e dell’olio extravergine, ma anche della Fiorita di Castelluccio e del Sedano Nero di Trevi, presidio Slow Food, che incarnano la biodiversità agricola della valle. Il Tevere, emblema del GAL Media Valle del Tevere valorizza il territorio che da Deruta a Torgiano unisce tradizione ceramica, cultura enologica e i diletti di una tavola che rimandano alle feste contadine di un tempo.
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F.D.L
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Il risultato è un aumento dell’87% delle imprese toscane presenti agli eventi e una piattaforma (Make) che, per la prima volta, permette di collegare prodotto, domanda e promozione in maniera organica, presentato da Costanza Giovannini, responsabile Visit Tuscany di Fondazione Sistema Toscana\r\n\r\nAccanto alla visione strategica, la giornata ha dato voce agli operatori coinvolti nel lavoro quotidiano. Sabrina Gilardi, Ranieri Tours & Travel, ha raccontato come il turista sia cambiato insieme all’offerta: «Il gruppo non accetta più standard bassi e nel segmento individuale dominano le OTA: se l’offerta non è digitale, disponibile e immediata, semplicemente non entra in gioco».\r\n\r\nLa richiesta di esperienze cresce, ma spesso si scontra con limiti logistici e operativi. «Nelle experience la disponibilità immediata è tutto - ribadisce Gabriele Scarpellini di Towns of Italy -, deve essere garantita. Questo significa investire in risorse, staff, infrastrutture, qualità, ma è l’unica strada per rendere l’esperienza davvero memorabile». Stefano Angiolini di Across Tuscany invece ha portato invece la prospettiva del turismo su misura: «Il prodotto va verificato, costruito, testato. La Toscana non ha bisogno di nuova promozione, ma di prodotti affidabili e pronti». A portare la prospettiva del grande incoming internazionale è stato Geni Bigliazzi di Destination Italia, tour operator attivo su oltre 60 mercati. Bigliazzi ha ricordato come la domanda estera stia cambiando rapidamente e come i viaggiatori cerchino sempre più autenticità e identità territoriale. «Molti territori sono già pronti senza saperlo - racconta -. Il nostro compito è far emergere ciò che esiste, raccordare prodotto culturale, museale, gastronomico e outdoor, e inserirlo in itinerari che rispondano ai mercati internazionali»\r\n\r\n[gallery ids=\"501863,501864,501865,501866,501867,501868\"]\r\n\r\nLuca Moschini di Trentino Holidays ha ricordato che un prodotto competitivo deve essere disponibile, certo, ma anche correttamente prezzato e pienamente digitalizzato, per evitare distorsioni nella distribuzione e garantire una reale vendibilità sui mercati.\r\n\r\nLa seconda parte della mattinata, condotta da Daniela Burrrini di Toscana Promozione Turistica, è stata dedicata alla presentazione degli itinerari di co-design elaborati dagli operatori coinvolti, con la supervisione di Francesca Pozzan (Professione Travel Designer), nel percorso organizzato da Toscana Promozione Turistica.\r\n\r\nDopo il pranzo, un fitto momento di networking ha dato modo ai partecipanti di confrontarsi sugli itinerari, avviare collaborazioni e approfondire progetti comuni.\r\n\r\n[gallery columns=\"4\" ids=\"501869,501870,501871,501872\"]\r\n\r\n ","post_title":"Toscana Promozione Turistica: successo per l'evento trade organizzato con Travel Open Day","post_date":"2025-11-18T15:00:08+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1763478008000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501723","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Torna un'icona della Costa Azzurra. 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