13 May 2024

Andorno, ecco la nuova Air Italy: «Una rivoluzione copernicana»

[ 0 ]
Air Italy

Quella che è iniziata a maggio e che decollerà definitivamente il 1° giugno con l’avvio delle nuove rotte intercontinentali «sarà una dura prova, una rivoluzione copernicana per tutti noi, che abbiamo l’ambizione di fare di Air Italy la migliore compagnia aerea italiana in termini di qualità»: così Andrea Andorno, chief commercial officer del vettore, che ieri sera a Milano ha illustrato a un’affollata platea di agenzie di viaggio, tour operator e partner le più imminenti novità. 

«I presupposti per un salto di qualità immediatamente percepito dalla clientela ci sono già» prosegue il cco sottolineando il significativo ampliamento di flotta e network, che trova le sue basi «in un forte e credibile partner industriale – Qatar Airways – ai cui elevati e riconosciuti standard di servizio si allineerà Air Italy mantenendo saldi i valori legati alle nostre origini italiane». Ecco allora confermati i 50 nuovi aeromobili «si comincia con l’arrivo del primo Boeing 777Max 8 in servizio da metà maggio, per arrivare a tre entro fine anno; poi gli Airbus 330-200, cinque per fine 2018. A seguire, dal maggio del 2019, sarà la volta anche il primo Boeing 787-8, in servizio sul network long haul per l’estate. In totale 50 destinazioni servite per fine 2022 e oltre 10 milioni di passeggeri».

Il network che si dipana dall’hub di Milano Malpensa – con una spiccata vocazione di linea a sfavore del charter – dopo l’avvio delle rotte domestiche (su Roma, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia e Olbia), dal 1° giugno vedrà la progressiva introduzione di quelle annunciate per New York, Miami, Bangkok e Mumbai: «Altre due si aggiungeranno nella seconda parte dell’anno – sottolinea Massimo Crippa, direttore vendite – per uno sviluppo del network costante, sostenuto dall’ingresso dei nuovi velivoli al passo di due al mese per i prossimi 36 mesi».

Il cambiamento, quello che punta a fare di Air Italy un «nuovo player, con un nuovo posizionamento» non può prescindere da un servizio al top: «Siamo una compagnia full service, non saremo mai una low cost, offriremo servizi prettamente premium» rimarca Andorno, cui fa eco Crippa:  «Nessun appiattimento verso l’offerta del solo biglietto aereo», anzi: la business class ricompare sulle rotte domestiche insieme ai 737Max, così come viene reintrodotto il catering gratuito in economy class sulla rete nazionale.

Air Italy

 

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467083 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_467085" align="alignleft" width="300"] Marina Pasquini e Giovanni Bellagamba[/caption] Le famiglie italiane hanno voglia di viaggiare, sono decise a partire nonostante l’aumento dei prezzi, cercano l’offerta all inclusive, intrattenimento, esperienze, supervisione dei bambini e attenzione per l’animale domestico. Inoltre, secondo gli albergatori intervistati, è prevista un’occupazione media nei mesi estivi di oltre il 90%. Questi i risultati e le tendenze delle vacanze in famiglia con un focus sull’estate 2024 secondo l’indagine di Area38 per Italy Family Hotels, interpellando 1.724 famiglie italiane e 47 albergatori di Italy Family Hotels attraverso le richieste di preventivi e prenotazioni inviate al sito del consorzio. Punto di riferimento per il turismo family in Italia, Italy Family Hotels, il consorzio delle vacanze in hotel con la famiglia, continua a crescere. Il network, nato nel 2021, conta 145 strutture in 16 regioni italiane. Piccoli hotel di proprietà al 100% certificate family, al mare, in montagna, al lago e in collina, ognuno con una specifica personalità, offrono un’ampia gamma di strutture per vacanze a misura di bambino e per tutta la famiglia. Il modello del turismo family è cambiato radicalmente. Sono cambiate le esigenze delle famiglie, il modo di prenotare, le vacanze e l’offerta turistica. E Italy Family Hotels si è evoluta nel tempo insieme al mercato. Oggi offre soluzioni innovative e certificate per rispondere alle nuove esigenze. Il garante della vacanza family è Bino, unità di misura per valutare offerta e servizi delle strutture, classificate da Bino 3 a Bino 5+, punteggio che riguarda accoglienza, ristorazione, dotazioni in camera, attività ricreative, spazio dedicato ai bambini e offerta benessere.  Marina Pasquini dell’hotel Belvedere di Riccione, presidente di Italy Family Hotels racconta dell’esordio, il contesto e l’evoluzione del gruppo: “Italy Family Hotels è un club fondato da mamme, otto albergatrici, quando i bambini erano ancora considerati una difficoltà in hotel non strutturati per questo tipo di clientela. Nasce per rispondere alla domanda di turismo family. Siamo stati il primo circuito di alberghi certificati, con regole e standard omogenei. Piccoli alberghi di proprietà. Io mi sono ispirata a Valtur, dove andavo in vacanza. Si sponsorizzava prima la località, e tutto ciò che potesse attirare la clientela e rendere comoda la vacanza per mamme e bambini. Attirando i bambini siamo riusciti a riempire le camere. I bambini nelle nostre strutture sono gratis: spesso una novità per gli albergatori. Sono stati introdotti programmi di animazione, cucina dedicata, attività: tutto quanto fino a quel momento era appannaggio dei villaggi turistici. Con il tempo ci siamo sempre più specializzati, come per la cucina. Oggi la cucina funziona a tema, non esiste più il semplice menù. Sono cambiate tante cose: abbiamo suite con sette posti letto, per le “famiglie allargate” con richiesta di grandi spazi di sistemazioni. Oggi si cerca l’esperienza, da ricordare, da fotografare e da trasmettere, anche per i bambini”. Una vacanza all’insegna dell’esperienza come evidenziato anche da Giovanni Bellagamba dell’albergo dell’Orso Bo di Senigallia, vicepresidente di Italy Family Hotels: “Le vacanze vengono scelte non più in base alla destinazione ma alle esperienze”. Nel 2023, oltre 250 mila famiglie si sono rivolte a Italy Family Hotels, per un incremento di fatturato di oltre 5 milioni di euro. L’ingresso di un albergatore in Italy Family Hotel prevede una quota marketing annuale di 4.300 euro. La quota include attività di marketing e comunicazioni, attività online e offline, promozioni, commercializzazione, formazione, supporto al prodotto, gadget, un pacchetto per incrementare la commercializzazione e visibilità attraverso i canali di Italy Family Hotels. [post_title] => Italy Family Hotels: c’è voglia di vacanza in famiglia [post_date] => 2024-05-10T12:00:52+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => italy-family-hotels [1] => nofascione ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Italy Family Hotels [1] => nofascione ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715342452000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466980 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L’Authority garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato per oltre 18 milioni di euro complessivi le imprese di autonoleggio Avis Budget Italia, Hertz Italiana, Centauro Rent a Car Italy, Green Motion Italia, Noleggiare e Drivalia Leasys Rent per clausole vessatorie. I In particolare, l'Antitrust ha contestato la clausola, contenuta nella documentazione contrattuale adottata da ciascuna società e pubblicata sui rispettivi siti internet aziendali, che prevede l’obbligo del locatario della vettura di pagare un importo forfettario (il cosiddetto “fee”) per gestire la pratica amministrativa correlata a ciascuna multa irrogata per infrazione stradale od omesso pagamento di tariffe di parcheggio/pedaggio durante il periodo di noleggio. Carattere ingiustificato L’importo aggiuntivo previsto dalla clausola - indipendentemente dalla qualificazione adottata da ciascuna società (quale “penale” o “corrispettivo per servizio”) - non è giustificato alla luce degli adempimenti spettanti in caso di multa riconducibile al contraente. Le società di autonoleggio, infatti, devono solo trasferire all’Ente accertatore dell’infrazione i dati identificativi dei clienti. Il carattere ingiustificato di tale fee è emerso anche a prescindere dallo specifico importo applicato dall’impresa e in ragione del carattere automatico dell’addebito sulla carta di credito del consumatore, in base a pre-autorizzazione fornita all’atto della sottoscrizione del contratto di noleggio. All’esito dell’accertamento di vessatorietà, ogni società ha l’obbligo di pubblicare un estratto del provvedimento sul proprio sito internet aziendale. Inoltre, per effetto dell’entrata in vigore, dal 1° febbraio 2022, dei nuovi poteri sanzionatori attribuiti all’Autorità in materia di clausole vessatorie - in base alla legge n. 238/2021 e al D. Lgs. n. 26/2023 - ciascuna impresa è stata condannata, oltre che a pagare una sanzione amministrativa pecuniaria, ad eliminare la clausola dalla propria documentazione contrattuale. [post_title] => Authority: multa di 18 milioni per alcune imprese di autonoleggio [post_date] => 2024-05-09T10:51:53+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715251913000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466964 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Mezza rivoluzione ai vertici delle strutture Starhotels. Chiuso il 2023 con il nuovo record di 304 milioni di euro di fatturato (+25% rispetto al 2022) e margini operativi lordi (ebitda) per 105 milioni (35% dei ricavi), la compagnia ha infatti conferito in questo primo scorcio di 2024 ben cinque nuovi incarichi ad altrettanti general manager. Dopo aver guidato il Rosa Grand di Milano, Mauro Polmonari assume in particolare il ruolo di complex general manager degli Starhotels Michelangelo, Tuscany e Vespucci di Firenze con il proposito di riposizionare queste proprietà. A Milano, Marco Pratolongo ha ricevuto l’incarico di general manager dello stesso Rosa Grand, hotel di riferimento del gruppo con le sue 330 camere e suite a cui si aggiungono i 24 Duomo Luxury Apartments all’ombra della cattedrale meneghina. Nel suo nuovo ruolo, si occuperà della guida strategica dell'albergo mettendo a frutto la propria esperienza e attitudine commerciale per raggiungere gli obiettivi dei prossimi anni. Nel capoluogo lombardo, a dirigere Echo e Anderson è arrivata poi Lucia Basile, che qui ha iniziato la propria carriera in Starhotels. Con il suo entusiasmo e il forte orientamento al risultato, Lucia porta il valore aggiunto della leadership femminile perseguendo gli obiettivi che il gruppo si è posto per il futuro. In particolare Echo, dopo essersi guadagnato la certificazione Green Globe, continua a portare avanti il proprio impegno quotidiano nel ridurre il proprio impatto di emissioni. Sempre a Milano, un’altra donna, Cristina Cubeddu, direttrice di grande esperienza, assume un nuovo incarico aggiungendo la direzione dello Starhotels Business Palace a quella dello Starhotels Tourist, di cui già rivestiva il ruolo di general manager. Infine, a Vicenza Tomas De Martin Deppo è stato nominato gm dell’Hotel Villa Michelangelo: dopo una decennale esperienza in ambito f&b, De Martin Deppo ha diretto importanti strutture alberghiere a Cortina e a Venezia, nonché in contesti di ville storiche analoghe a Villa Michelangelo, situata tra i colli Berici. [gallery ids="466966,466967,466968,466970"] [post_title] => Vorticoso giro di poltrone in casa Starhotels: nominati cinque nuovi general manager [post_date] => 2024-05-09T10:20:12+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715250012000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466929 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Due milioni di iscritti: sono i soci di Volare, il programma loyalty di Ita Airways, che ha fatto il suo debutto poco più di due anni fa, nel marzo 2022. Per celebrare il traguardo, viene donato al due milionesimo iscritto la tessera Executive, il livello con i benefit più esclusivi del programma: check-in prioritario, acceleratore di punti, fast track, imbarco prioritario, accesso alle lounge e al programma Executive Reserved tra i vantaggi di cui il nuovo socio potrà beneficiare. «Aver raggiunto i 2 milioni di iscritti dopo due anni di attività segna un ulteriore punto di svolta importante per Volare – afferma Emiliana Limosani, ceo Volare e chief commercial officer Ita Airways – Abbiamo assistito ad una rapida crescita già nei primi quattro mesi del 2024, che hanno registrato oltre il 20% di iscritti in più rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. La veloce evoluzione della customer base testimonia l’apprezzamento del programma da parte dei nostri clienti sia business che leisure e conferma la scelta iniziale di creare da zero un programma innovativo e distintivo». Crescono i numeri anche all’estero, dove risiede il 36% dei soci, con una presenza significativa soprattutto negli Stati Uniti (circa 185.000 soci), seguiti da Brasile (oltre 100.000), Francia (più di 37.000) e Argentina (circa 35.600). Il 5% della customer base è costituita dai soci alto valore, cioè Premium ed Executive, che sono i maggiori contributori al valore della loyalty. In questi due anni il programma è cresciuto anche in termini di partnership e conta oggi più di 26 partner commerciali di diversi settori, tra cui hôtellerie, mobilità e finanza. Negli ultimi quattro mesi abbiamo dato il benvenuto a Ippolita, Rinascente, 1895 Coffee Designers by Lavazza, Ferrari Trento, GetYourGuide, Acadèmia TV, SKINIUS. Sono invece 9 le compagnie aeree partner che hanno finora aderito al programma. [post_title] => Volare al giro di boa dei primi 2 milioni di iscritti in poco più di due anni [post_date] => 2024-05-09T09:25:57+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715246757000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466897 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_466899" align="alignleft" width="300"] Da sinistra, Ezio Barroero e Michele Zucchi[/caption] "Bisogna premiare chi si impegna a coltivare negli anni la passione per il turismo, facendola diventare il lavoro della vita! Inutile a mio avviso invocare leggi: sono le imprese che devono cambiare paradigma". Ezio Barroero, presidente di Lab Travel e fondatore insieme a Michele Zucchi della rete di consulenti di viaggio Euphemia, prende posizione sul tema della carenza di personale qualificato nell'industria dei viaggi, e in particolare nelle agenzie. Una questione sottolineata anche da un'analisi pubblicata recentemente su Preferente, che ascrive il fenomeno sostanzialmente a due fattori chiave: l’esiguità delle retribuzioni e i tempi di lavoro spesso dilatati oltre misura. “I margini esigui del settore – dichiara Barroero – spesso non permettono di garantire retribuzioni interessanti ai dipendenti e, soprattutto, generano imprese sottodimensionate che comportano turni stressanti e orari dilatati. Una prospettiva del genere scoraggia i professionisti del settore, che vanno così alla ricerca di altri lavori depauperando il nostro, e allontana anche i giovani, che sono la categoria in assoluto più sensibile al tema della qualità della vita lavorativa. Nelle agenzie esiste ancora un patrimonio di professionalità di valore inestimabile per il comparto turistico: non si tratta solo di conoscenza tecnica del prodotto, ma anche di talento nella capacità di gestire il cliente e fidelizzarlo. Se vogliamo tutelare questa professione e questo valore, occorre impostare il lavoro secondo nuovi criteri, che possano offrire prospettive di crescita concrete e possibilità di realizzazione professionale e personale. Tra i modelli di riferimento, ecco allora spuntare quello svedese, "nel quale la qualità della vita professionale diventa il cardine intorno a cui ruota l’organizzazione aziendale: non esiste del resto un’impresa di successo senza dipendenti e collaboratori motivati. Ciò significa, da un lato, una remunerazione più allineata alla difficoltà e alle responsabilità del lavoro, dall’altro un migliore equilibrio tra attività lavorativa e vita privata. Negli ultimi anni abbiamo accolto in Euphemia diversi professionisti e professioniste con una lunga storia alle spalle che, dopo aver lavorato per anni in agenzia, hanno trovato nella nostra proposta un modello consono alle loro aspettative e al passo con i tempi. Anche grazie a loro siamo cresciuti in questi anni ed è per questo che continuiamo a investire molte risorse per permettere ai nostri personal voyager di potersi dedicare esclusivamente alla cura dei loro clienti con la consapevolezza di avere alle spalle una squadra di oltre 50 collaboratori (tutti dipendenti) che tra le due sedi di Cuneo e Reggio Emilia si prendono in carico tutta la parte di prodotto, amministrativa, contabile, legale, assicurativa e burocratica”. [post_title] => Barroero, Lab Travel: la crisi del personale nel turismo? Le imprese devono cambiare paradigma [post_date] => 2024-05-08T10:41:03+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715164863000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466843 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E dopo le stelle vennero le chiavi. La Guida Michelin ha presentato ieri ufficialmente a Milano il proprio primo volume dedicato agli hotel italiani: un compendio delle eccellenze dell'hotellerie made in Italy che, sulle orme di quanto già fatto nella ristorazione, mira a racchiudere il meglio in termini di unicità, qualità e creatività che la Penisola ha da offrire in termini di ospitalità. La guida racchiude circa 500 indirizzi sulle 6 mila proprietà selezionate a livello globale. Di queste, non diversamente da quanto avviene per i ristoranti con le stelle, 107 possono vantare una chiave, 31 due chiavi e otto ne hanno tre. "Il format valutativo è simile a quello che applichiamo al mondo f&b ma naturalmente con criteri differenti - spiega il direttore internazionale della guida Michelin, Gwendal Poullennec -. L'approccio è quindi esperienziale, attento agli elementi qualitativi piuttosto che a quelli quantitativi, con una metodologia lontana dalla tradizione dell'industria ricettiva. I criteri sono universali, certo, ma attenti alla specificità delle differenti culture dell'ospitalità internazionale". In sintesi, gli hotel con il potenziale di essere inclusi nella guida devono rispettare cinque differenti parametri: essere degli hub aperti sul territorio; vantare un livello di eccellenza in termini architettonici e di interior design; avere un'ottima qualità dell'accoglienza e del servizio; porre attenzione al rapporto value for money; essere unici e autentici. Ogni selezione è poi il frutto di un lavoro collettivo di più ispettori di provenienza differente, che visitano gli hotel in forma assolutamente anonima e poi confrontano tra di loro le singole valutazioni. "Per rafforzare la nostra presenza sul territorio, abbiamo reclutato una serie di esperti di ospitalità che affiancheranno i nostri ispettori della ristorazione", aggiunge Poullennec. Gli hotel inseriti nella guida sono inoltre tutti prenotabili sul sito Michelin: "Nel 2018 abbiamo acquisito il sito Tablet Hotel per metterci nelle condizioni di gestire l'intero processo di booking online. La differenza con altri soft brand dell'ospitalità risiede nella nostra libertà di giudizio. In altre parole, noi non adottiamo modello pay to play  e siamo sempre pronti e modificare la lista delle strutture incluse nelle nostre selezioni". Come in tutti i portali di prenotazione, gli hotel pagano comunque una fee commerciale su ciascuna transazione. [post_title] => Chiavi al posto di stelle. Nasce la Guida Michelin dedicata agli hotel [post_date] => 2024-05-08T09:23:43+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715160223000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466810 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'Ambasciata Argentina, in collaborazione con Aerolineas Argentinas e l'Associazione Doc Italy, ha celebrato ieri a Roma il "Malbec Day" insieme a operatori del settore turistico, agenzie, giornalisti e distributori enogastronomici. La giornata dedicata al vitigno a bacca nera è stata presentata dal Consigliere diplomatico Alejandro Luppino e da Patricio Pupi, addetto economico e commerciale dell’Ambasciata, insieme alla responsabile dell’Ufficio Promozione Turistica e Sport Vanesa Di Martino Creide e a Claudio Neri, direttore Italia di Aerolineas Argentinas, che collega Roma all’Argentina con volo diretto. L’illustrazione e degustazione collettiva di alcune fra le migliori etichette Malbec è stata guidata dagli interventi del giornalista e sommelier Luca Grippo insieme a Guido Favaro, importatore di vini argentini e all’imprenditore Giacomo Spaini, proprietario della Cantina Albarossa. La degustazione ha coinvolto cinque vini ed è stata dedicata ai prodotti delle province settentrionali di Salta e Tucumán, di Mendoza e San Juan nella regione di Cuyo, al centro, e di Neuquén e Rio Negro in Patagonia, al sud. Le cantine argentine che hanno preso parte all’evento sono state El Esteco, Las Moras, Callia, Finca Albarossa, Norton, Séptima, Familia Zuccardi, Familia Schroeder e Mabellini Wines. Con la collaborazione del presidente Tiziana Sirna e di Doc Italy, si rafforza il rapporto sinergico del binomio Italia-Argentina e si riconferma il successo delle eccellenze enogastronomiche dei due Paesi. Presenti con piatti ideati specificatamente per questo evento, rinomati chef e rappresentanti della gastronomia del territorio italiano: Salvo Cravero, Luca Di Francesco, Catia Malizia, Elia Grillotti, Luigi Conte, Mara e Orlando Di Mario, Giorgio Derme, Elio Testa, Davide Cecconi. Punto di riferimento per l’industria vitivinicola argentina, quest’uva ha contribuito a rendere il Paese sudamericano il quinto produttore di vino al mondo dopo Italia, Spagna, Francia e Stati Uniti. Con 215.000 ettari di vigneti piantati, infatti, l'Argentina produce vino in 14 delle sue 23 province ed esporta il 15% del totale prodotto negli Stati Uniti in primis, seguiti da Regno Unito e Brasile, Canada, Paesi Bassi e Cina. Il ministero degli Affari Esteri argentino, insieme al ministero del Turismo, che ha in esclusiva la diffusione del “Marchio Paese” e Wines of Argentina, svolgono quotidianamente un importante lavoro nella promozione del vino argentino all'estero, realizzando eventi come quello tenutosi presso l’Ambasciata.   Di Elisa Biagioli [post_title] => L'Ambasciata Argentina festeggia il "Malbec Day" con Aerolineas Argentinas e l’Associazione Doc Italy [post_date] => 2024-05-07T12:29:18+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715084958000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466806 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'Arabia Saudita partecipa all'Arabian Travel Market in corso a Dubai in questi giorni: qui la Saudi Tourism Authority, guidata dal ceo Fahd Hamidaddin, è presente con una delegazione composta da 72 partner provenienti da tutto il settore turistico saudita, tra cui le principali aziende di gestione delle destinazioni, gli albergatori e le compagnie aeree. Sotto i riflettori ci sono le destinazioni estive saudite, con una gamma unica e diversificata di attività e destinazioni per i visitatori, comprese le giovani famiglie, che spaziano dalle spiagge del mar Rosso, alla ricca cultura di Jeddah, e un programma di eventi senza pari, tra cui la Coppa del Mondo di Esports che inizia a Riyadh il prossimo luglio. Le regioni montuose dell’Arabia Saudita, tra cui le destinazioni di Aseer, Taif e Al Baha, offrono anche una fuga rinfrescante durante la stagione estiva con temperature intorno ai 20 gradi. Queste località sono ideali per i viaggiatori avventurosi che cercano bellezze naturali, fauna selvatica e sentieri escursionistici. «I mercati del Medio Oriente e dell’Apac sono di enorme importanza nella nostra strategia turistica complessiva, con un totale combinato di 23 milioni di visite l’anno scorso, e ci concentreremo sulla crescita di questi numeri - ha dichiarato Hamidaddin -. Dopo aver accolto oltre 100 milioni di turisti nel 2023, l’Arabia Saudita è la terra del presente, offrendo crescita e opportunità come nessun altro ai partner commerciali di tutto il mondo. E nei prossimi giorni, non vediamo l’ora di costruire nuove partnership durature, condividere conoscenze e mostrare la ricchezza delle opportunità che l’Arabia Saudita ha da offrire». Saudi Tourism Authority e i suoi partner mirano ad ampliare il successo dell’Atm dell'anno scorso, dove sono stati firmati più di 1.600 accordi e più di 50 memorandum d'intesa e accordi strategici, che hanno portato a 35.000 visite extra. Intanto, il 2024 è cominciato con il piede giusto per l'Arabia Saudita: il primo trimestre dell’anno ha registrato un aumento a due cifre nel numero di turisti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, rafforzando la posizione del paese come destinazione turistica globale leader e contribuendo al progresso verso l'obiettivo rivisto di 150 milioni di visite entro il 2030.   [post_title] => L'Arabia Saudita presenta la sua estate all'Atm di Dubai insieme a 72 partner [post_date] => 2024-05-07T12:26:30+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715084790000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466786 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Si allungano fino al 4 luglio i tempi affinché l'Unione Europea si pronunci sull'operazione di acquisizione del 41% di Ita Airways da parte di Lufthansa con un investimento di 325 milioni di euro. La notizia è arrivata questa mattina da Bruxelles in seguito alla presentazione da parte del gruppo tedesco e dell'azionista di riferimento del vettore italiano "delle integrazioni alle remedies secondo le richieste della stessa commissione concorrenza e nei tempi previsti per rispettare la scadenza del 13 giugno". Scadenza, quest'ultima, che la Commissione ha evidentemente ritenuto di non mantenere. Al centro delle trattative ci sono, come noto, Milano Linate e una ventina di collegamenti, un numero minore rispetto alle 39 rotte nel mirino dello Statement of objections notificato lo scorso 25 marzo da Bruxelles. Su city airport milanese - per evitare la creazione di una posizione dominante di Ita Airways - viene proposta una riduzione di 11 coppie di slot (22 voli tra andata e ritorno) che potranno andare ad un’altra compagnia aerea (la principale candidata è easyJet) e agli altri vettori in lista d’attesa. Sul versante lungo raggio sotto la lente ci sono le rotte dall'Italia verso Stati Uniti, Canada e Giappone (13 nel documento originario) dove la valutazione sull’impatto sulla concorrenza Ita, Lufthansa con i suoi partner sono considerati da Bruxelles come un’unica entità, con il network di Star Alliance e le joint venture transatlantiche (con United Airlines e Air Canada) e l’accordo con All Nippon Airways per il Giappone. In questo caso l’ipotesi sembra essere di lasciare Ita fuori dagli accordi con le joint venture transatlantiche per un determinato periodo di tempo. [post_title] => Ita-Lh: ecco le integrazioni alle richieste Ue. Responso il 4 luglio [post_date] => 2024-05-07T10:52:15+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715079135000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "andorno ecco la nuova air italy una rivoluzione copernicana" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":38,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1229,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467083","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_467085\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Marina Pasquini e Giovanni Bellagamba[/caption]\r\n\r\nLe famiglie italiane hanno voglia di viaggiare, sono decise a partire nonostante l’aumento dei prezzi, cercano l’offerta all inclusive, intrattenimento, esperienze, supervisione dei bambini e attenzione per l’animale domestico. Inoltre, secondo gli albergatori intervistati, è prevista un’occupazione media nei mesi estivi di oltre il 90%. Questi i risultati e le tendenze delle vacanze in famiglia con un focus sull’estate 2024 secondo l’indagine di Area38 per Italy Family Hotels, interpellando 1.724 famiglie italiane e 47 albergatori di Italy Family Hotels attraverso le richieste di preventivi e prenotazioni inviate al sito del consorzio. \r\n\r\nPunto di riferimento per il turismo family in Italia, Italy Family Hotels, il consorzio delle vacanze in hotel con la famiglia, continua a crescere. Il network, nato nel 2021, conta 145 strutture in 16 regioni italiane. Piccoli hotel di proprietà al 100% certificate family, al mare, in montagna, al lago e in collina, ognuno con una specifica personalità, offrono un’ampia gamma di strutture per vacanze a misura di bambino e per tutta la famiglia. \r\n\r\nIl modello del turismo family è cambiato radicalmente. Sono cambiate le esigenze delle famiglie, il modo di prenotare, le vacanze e l’offerta turistica. E Italy Family Hotels si è evoluta nel tempo insieme al mercato. Oggi offre soluzioni innovative e certificate per rispondere alle nuove esigenze. Il garante della vacanza family è Bino, unità di misura per valutare offerta e servizi delle strutture, classificate da Bino 3 a Bino 5+, punteggio che riguarda accoglienza, ristorazione, dotazioni in camera, attività ricreative, spazio dedicato ai bambini e offerta benessere. \r\n\r\nMarina Pasquini dell’hotel Belvedere di Riccione, presidente di Italy Family Hotels racconta dell’esordio, il contesto e l’evoluzione del gruppo: “Italy Family Hotels è un club fondato da mamme, otto albergatrici, quando i bambini erano ancora considerati una difficoltà in hotel non strutturati per questo tipo di clientela. Nasce per rispondere alla domanda di turismo family. Siamo stati il primo circuito di alberghi certificati, con regole e standard omogenei. Piccoli alberghi di proprietà. Io mi sono ispirata a Valtur, dove andavo in vacanza. Si sponsorizzava prima la località, e tutto ciò che potesse attirare la clientela e rendere comoda la vacanza per mamme e bambini. Attirando i bambini siamo riusciti a riempire le camere. I bambini nelle nostre strutture sono gratis: spesso una novità per gli albergatori. Sono stati introdotti programmi di animazione, cucina dedicata, attività: tutto quanto fino a quel momento era appannaggio dei villaggi turistici. Con il tempo ci siamo sempre più specializzati, come per la cucina. Oggi la cucina funziona a tema, non esiste più il semplice menù. Sono cambiate tante cose: abbiamo suite con sette posti letto, per le “famiglie allargate” con richiesta di grandi spazi di sistemazioni. Oggi si cerca l’esperienza, da ricordare, da fotografare e da trasmettere, anche per i bambini”.\r\n\r\nUna vacanza all’insegna dell’esperienza come evidenziato anche da Giovanni Bellagamba dell’albergo dell’Orso Bo di Senigallia, vicepresidente di Italy Family Hotels: “Le vacanze vengono scelte non più in base alla destinazione ma alle esperienze”.\r\n\r\nNel 2023, oltre 250 mila famiglie si sono rivolte a Italy Family Hotels, per un incremento di fatturato di oltre 5 milioni di euro. L’ingresso di un albergatore in Italy Family Hotel prevede una quota marketing annuale di 4.300 euro. La quota include attività di marketing e comunicazioni, attività online e offline, promozioni, commercializzazione, formazione, supporto al prodotto, gadget, un pacchetto per incrementare la commercializzazione e visibilità attraverso i canali di Italy Family Hotels.","post_title":"Italy Family Hotels: c’è voglia di vacanza in famiglia","post_date":"2024-05-10T12:00:52+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["italy-family-hotels","nofascione"],"post_tag_name":["Italy Family Hotels","nofascione"]},"sort":[1715342452000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466980","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’Authority garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato per oltre 18 milioni di euro complessivi le imprese di autonoleggio Avis Budget Italia, Hertz Italiana, Centauro Rent a Car Italy, Green Motion Italia, Noleggiare e Drivalia Leasys Rent per clausole vessatorie. I\r\n\r\nIn particolare, l'Antitrust ha contestato la clausola, contenuta nella documentazione contrattuale adottata da ciascuna società e pubblicata sui rispettivi siti internet aziendali, che prevede l’obbligo del locatario della vettura di pagare un importo forfettario (il cosiddetto “fee”) per gestire la pratica amministrativa correlata a ciascuna multa irrogata per infrazione stradale od omesso pagamento di tariffe di parcheggio/pedaggio durante il periodo di noleggio.\r\n\r\nCarattere ingiustificato\r\n\r\nL’importo aggiuntivo previsto dalla clausola - indipendentemente dalla qualificazione adottata da ciascuna società (quale “penale” o “corrispettivo per servizio”) - non è giustificato alla luce degli adempimenti spettanti in caso di multa riconducibile al contraente. Le società di autonoleggio, infatti, devono solo trasferire all’Ente accertatore dell’infrazione i dati identificativi dei clienti.\r\n\r\nIl carattere ingiustificato di tale fee è emerso anche a prescindere dallo specifico importo applicato dall’impresa e in ragione del carattere automatico dell’addebito sulla carta di credito del consumatore, in base a pre-autorizzazione fornita all’atto della sottoscrizione del contratto di noleggio.\r\n\r\nAll’esito dell’accertamento di vessatorietà, ogni società ha l’obbligo di pubblicare un estratto del provvedimento sul proprio sito internet aziendale.\r\n\r\nInoltre, per effetto dell’entrata in vigore, dal 1° febbraio 2022, dei nuovi poteri sanzionatori attribuiti all’Autorità in materia di clausole vessatorie - in base alla legge n. 238/2021 e al D. Lgs. n. 26/2023 - ciascuna impresa è stata condannata, oltre che a pagare una sanzione amministrativa pecuniaria, ad eliminare la clausola dalla propria documentazione contrattuale.","post_title":"Authority: multa di 18 milioni per alcune imprese di autonoleggio","post_date":"2024-05-09T10:51:53+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1715251913000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466964","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Mezza rivoluzione ai vertici delle strutture Starhotels. Chiuso il 2023 con il nuovo record di 304 milioni di euro di fatturato (+25% rispetto al 2022) e margini operativi lordi (ebitda) per 105 milioni (35% dei ricavi), la compagnia ha infatti conferito in questo primo scorcio di 2024 ben cinque nuovi incarichi ad altrettanti general manager.\r\n\r\nDopo aver guidato il Rosa Grand di Milano, Mauro Polmonari assume in particolare il ruolo di complex general manager degli Starhotels Michelangelo, Tuscany e Vespucci di Firenze con il proposito di riposizionare queste proprietà. A Milano, Marco Pratolongo ha ricevuto l’incarico di general manager dello stesso Rosa Grand, hotel di riferimento del gruppo con le sue 330 camere e suite a cui si aggiungono i 24 Duomo Luxury Apartments all’ombra della cattedrale meneghina. Nel suo nuovo ruolo, si occuperà della guida strategica dell'albergo mettendo a frutto la propria esperienza e attitudine commerciale per raggiungere gli obiettivi dei prossimi anni.\r\n\r\nNel capoluogo lombardo, a dirigere Echo e Anderson è arrivata poi Lucia Basile, che qui ha iniziato la propria carriera in Starhotels. Con il suo entusiasmo e il forte orientamento al risultato, Lucia porta il valore aggiunto della leadership femminile perseguendo gli obiettivi che il gruppo si è posto per il futuro. In particolare Echo, dopo essersi guadagnato la certificazione Green Globe, continua a portare avanti il proprio impegno quotidiano nel ridurre il proprio impatto di emissioni. Sempre a Milano, un’altra donna, Cristina Cubeddu, direttrice di grande esperienza, assume un nuovo incarico aggiungendo la direzione dello Starhotels Business Palace a quella dello Starhotels Tourist, di cui già rivestiva il ruolo di general manager.\r\n\r\nInfine, a Vicenza Tomas De Martin Deppo è stato nominato gm dell’Hotel Villa Michelangelo: dopo una decennale esperienza in ambito f&b, De Martin Deppo ha diretto importanti strutture alberghiere a Cortina e a Venezia, nonché in contesti di ville storiche analoghe a Villa Michelangelo, situata tra i colli Berici.\r\n\r\n[gallery ids=\"466966,466967,466968,466970\"]","post_title":"Vorticoso giro di poltrone in casa Starhotels: nominati cinque nuovi general manager","post_date":"2024-05-09T10:20:12+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1715250012000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466929","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Due milioni di iscritti: sono i soci di Volare, il programma loyalty di Ita Airways, che ha fatto il suo debutto poco più di due anni fa, nel marzo 2022. Per celebrare il traguardo, viene donato al due milionesimo iscritto la tessera Executive, il livello con i benefit più esclusivi del programma: check-in prioritario, acceleratore di punti, fast track, imbarco prioritario, accesso alle lounge e al programma Executive Reserved tra i vantaggi di cui il nuovo socio potrà beneficiare.\r\n«Aver raggiunto i 2 milioni di iscritti dopo due anni di attività segna un ulteriore punto di svolta importante per Volare – afferma Emiliana Limosani, ceo Volare e chief commercial officer Ita Airways – Abbiamo assistito ad una rapida crescita già nei primi quattro mesi del 2024, che hanno registrato oltre il 20% di iscritti in più rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. La veloce evoluzione della customer base testimonia l’apprezzamento del programma da parte dei nostri clienti sia business che leisure e conferma la scelta iniziale di creare da zero un programma innovativo e distintivo».\r\nCrescono i numeri anche all’estero, dove risiede il 36% dei soci, con una presenza significativa soprattutto negli Stati Uniti (circa 185.000 soci), seguiti da Brasile (oltre 100.000), Francia (più di 37.000) e Argentina (circa 35.600). Il 5% della customer base è costituita dai soci alto valore, cioè Premium ed Executive, che sono i maggiori contributori al valore della loyalty.\r\nIn questi due anni il programma è cresciuto anche in termini di partnership e conta oggi più di 26 partner commerciali di diversi settori, tra cui hôtellerie, mobilità e finanza. Negli ultimi quattro mesi abbiamo dato il benvenuto a Ippolita, Rinascente, 1895 Coffee Designers by Lavazza, Ferrari Trento, GetYourGuide, Acadèmia TV, SKINIUS. Sono invece 9 le compagnie aeree partner che hanno finora aderito al programma.","post_title":"Volare al giro di boa dei primi 2 milioni di iscritti in poco più di due anni","post_date":"2024-05-09T09:25:57+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1715246757000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466897","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_466899\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Da sinistra, Ezio Barroero e Michele Zucchi[/caption]\r\n\r\n\"Bisogna premiare chi si impegna a coltivare negli anni la passione per il turismo, facendola diventare il lavoro della vita! Inutile a mio avviso invocare leggi: sono le imprese che devono cambiare paradigma\". Ezio Barroero, presidente di Lab Travel e fondatore insieme a Michele Zucchi della rete di consulenti di viaggio Euphemia, prende posizione sul tema della carenza di personale qualificato nell'industria dei viaggi, e in particolare nelle agenzie. Una questione sottolineata anche da un'analisi pubblicata recentemente su Preferente, che ascrive il fenomeno sostanzialmente a due fattori chiave: l’esiguità delle retribuzioni e i tempi di lavoro spesso dilatati oltre misura.\r\n\r\n“I margini esigui del settore – dichiara Barroero – spesso non permettono di garantire retribuzioni interessanti ai dipendenti e, soprattutto, generano imprese sottodimensionate che comportano turni stressanti e orari dilatati. Una prospettiva del genere scoraggia i professionisti del settore, che vanno così alla ricerca di altri lavori depauperando il nostro, e allontana anche i giovani, che sono la categoria in assoluto più sensibile al tema della qualità della vita lavorativa. Nelle agenzie esiste ancora un patrimonio di professionalità di valore inestimabile per il comparto turistico: non si tratta solo di conoscenza tecnica del prodotto, ma anche di talento nella capacità di gestire il cliente e fidelizzarlo. Se vogliamo tutelare questa professione e questo valore, occorre impostare il lavoro secondo nuovi criteri, che possano offrire prospettive di crescita concrete e possibilità di realizzazione professionale e personale.\r\n\r\nTra i modelli di riferimento, ecco allora spuntare quello svedese, \"nel quale la qualità della vita professionale diventa il cardine intorno a cui ruota l’organizzazione aziendale: non esiste del resto un’impresa di successo senza dipendenti e collaboratori motivati. Ciò significa, da un lato, una remunerazione più allineata alla difficoltà e alle responsabilità del lavoro, dall’altro un migliore equilibrio tra attività lavorativa e vita privata. Negli ultimi anni abbiamo accolto in Euphemia diversi professionisti e professioniste con una lunga storia alle spalle che, dopo aver lavorato per anni in agenzia, hanno trovato nella nostra proposta un modello consono alle loro aspettative e al passo con i tempi. Anche grazie a loro siamo cresciuti in questi anni ed è per questo che continuiamo a investire molte risorse per permettere ai nostri personal voyager di potersi dedicare esclusivamente alla cura dei loro clienti con la consapevolezza di avere alle spalle una squadra di oltre 50 collaboratori (tutti dipendenti) che tra le due sedi di Cuneo e Reggio Emilia si prendono in carico tutta la parte di prodotto, amministrativa, contabile, legale, assicurativa e burocratica”.","post_title":"Barroero, Lab Travel: la crisi del personale nel turismo? Le imprese devono cambiare paradigma","post_date":"2024-05-08T10:41:03+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1715164863000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466843","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E dopo le stelle vennero le chiavi. La Guida Michelin ha presentato ieri ufficialmente a Milano il proprio primo volume dedicato agli hotel italiani: un compendio delle eccellenze dell'hotellerie made in Italy che, sulle orme di quanto già fatto nella ristorazione, mira a racchiudere il meglio in termini di unicità, qualità e creatività che la Penisola ha da offrire in termini di ospitalità. La guida racchiude circa 500 indirizzi sulle 6 mila proprietà selezionate a livello globale. Di queste, non diversamente da quanto avviene per i ristoranti con le stelle, 107 possono vantare una chiave, 31 due chiavi e otto ne hanno tre.\r\n\r\n\"Il format valutativo è simile a quello che applichiamo al mondo f&b ma naturalmente con criteri differenti - spiega il direttore internazionale della guida Michelin, Gwendal Poullennec -. L'approccio è quindi esperienziale, attento agli elementi qualitativi piuttosto che a quelli quantitativi, con una metodologia lontana dalla tradizione dell'industria ricettiva. I criteri sono universali, certo, ma attenti alla specificità delle differenti culture dell'ospitalità internazionale\".\r\n\r\nIn sintesi, gli hotel con il potenziale di essere inclusi nella guida devono rispettare cinque differenti parametri: essere degli hub aperti sul territorio; vantare un livello di eccellenza in termini architettonici e di interior design; avere un'ottima qualità dell'accoglienza e del servizio; porre attenzione al rapporto value for money; essere unici e autentici. Ogni selezione è poi il frutto di un lavoro collettivo di più ispettori di provenienza differente, che visitano gli hotel in forma assolutamente anonima e poi confrontano tra di loro le singole valutazioni. \"Per rafforzare la nostra presenza sul territorio, abbiamo reclutato una serie di esperti di ospitalità che affiancheranno i nostri ispettori della ristorazione\", aggiunge Poullennec.\r\n\r\nGli hotel inseriti nella guida sono inoltre tutti prenotabili sul sito Michelin: \"Nel 2018 abbiamo acquisito il sito Tablet Hotel per metterci nelle condizioni di gestire l'intero processo di booking online. La differenza con altri soft brand dell'ospitalità risiede nella nostra libertà di giudizio. In altre parole, noi non adottiamo modello pay to play  e siamo sempre pronti e modificare la lista delle strutture incluse nelle nostre selezioni\". Come in tutti i portali di prenotazione, gli hotel pagano comunque una fee commerciale su ciascuna transazione.","post_title":"Chiavi al posto di stelle. Nasce la Guida Michelin dedicata agli hotel","post_date":"2024-05-08T09:23:43+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1715160223000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466810","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'Ambasciata Argentina, in collaborazione con Aerolineas Argentinas e l'Associazione Doc Italy, ha celebrato ieri a Roma il \"Malbec Day\" insieme a operatori del settore turistico, agenzie, giornalisti e distributori enogastronomici.\r\n\r\nLa giornata dedicata al vitigno a bacca nera è stata presentata dal Consigliere diplomatico Alejandro Luppino e da Patricio Pupi, addetto economico e commerciale dell’Ambasciata, insieme alla responsabile dell’Ufficio Promozione Turistica e Sport Vanesa Di Martino Creide e a Claudio Neri, direttore Italia di Aerolineas Argentinas, che collega Roma all’Argentina con volo diretto.\r\n\r\nL’illustrazione e degustazione collettiva di alcune fra le migliori etichette Malbec è stata guidata dagli interventi del giornalista e sommelier Luca Grippo insieme a Guido Favaro, importatore di vini argentini e all’imprenditore Giacomo Spaini, proprietario della Cantina Albarossa. La degustazione ha coinvolto cinque vini ed è stata dedicata ai prodotti delle province settentrionali di Salta e Tucumán, di Mendoza e San Juan nella regione di Cuyo, al centro, e di Neuquén e Rio Negro in Patagonia, al sud. Le cantine argentine che hanno preso parte all’evento sono state El Esteco, Las Moras, Callia, Finca Albarossa, Norton, Séptima, Familia Zuccardi, Familia Schroeder e Mabellini Wines.\r\n\r\nCon la collaborazione del presidente Tiziana Sirna e di Doc Italy, si rafforza il rapporto sinergico del binomio Italia-Argentina e si riconferma il successo delle eccellenze enogastronomiche dei due Paesi. Presenti con piatti ideati specificatamente per questo evento, rinomati chef e rappresentanti della gastronomia del territorio italiano: Salvo Cravero, Luca Di Francesco, Catia Malizia, Elia Grillotti, Luigi Conte, Mara e Orlando Di Mario, Giorgio Derme, Elio Testa, Davide Cecconi.\r\n\r\nPunto di riferimento per l’industria vitivinicola argentina, quest’uva ha contribuito a rendere il Paese sudamericano il quinto produttore di vino al mondo dopo Italia, Spagna, Francia e Stati Uniti. Con 215.000 ettari di vigneti piantati, infatti, l'Argentina produce vino in 14 delle sue 23 province ed esporta il 15% del totale prodotto negli Stati Uniti in primis, seguiti da Regno Unito e Brasile, Canada, Paesi Bassi e Cina.\r\n\r\nIl ministero degli Affari Esteri argentino, insieme al ministero del Turismo, che ha in esclusiva la diffusione del “Marchio Paese” e Wines of Argentina, svolgono quotidianamente un importante lavoro nella promozione del vino argentino all'estero, realizzando eventi come quello tenutosi presso l’Ambasciata.\r\n\r\n \r\n\r\nDi Elisa Biagioli","post_title":"L'Ambasciata Argentina festeggia il \"Malbec Day\" con Aerolineas Argentinas e l’Associazione Doc Italy","post_date":"2024-05-07T12:29:18+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1715084958000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466806","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'Arabia Saudita partecipa all'Arabian Travel Market in corso a Dubai in questi giorni: qui la Saudi Tourism Authority, guidata dal ceo Fahd Hamidaddin, è presente con una delegazione composta da 72 partner provenienti da tutto il settore turistico saudita, tra cui le principali aziende di gestione delle destinazioni, gli albergatori e le compagnie aeree.\r\n\r\nSotto i riflettori ci sono le destinazioni estive saudite, con una gamma unica e diversificata di attività e destinazioni per i visitatori, comprese le giovani famiglie, che spaziano dalle spiagge del mar Rosso, alla ricca cultura di Jeddah, e un programma di eventi senza pari, tra cui la Coppa del Mondo di Esports che inizia a Riyadh il prossimo luglio.\r\n\r\nLe regioni montuose dell’Arabia Saudita, tra cui le destinazioni di Aseer, Taif e Al Baha, offrono anche una fuga rinfrescante durante la stagione estiva con temperature intorno ai 20 gradi. Queste località sono ideali per i viaggiatori avventurosi che cercano bellezze naturali, fauna selvatica e sentieri escursionistici.\r\n\r\n«I mercati del Medio Oriente e dell’Apac sono di enorme importanza nella nostra strategia turistica complessiva, con un totale combinato di 23 milioni di visite l’anno scorso, e ci concentreremo sulla crescita di questi numeri - ha dichiarato Hamidaddin -. Dopo aver accolto oltre 100 milioni di turisti nel 2023, l’Arabia Saudita è la terra del presente, offrendo crescita e opportunità come nessun altro ai partner commerciali di tutto il mondo. E nei prossimi giorni, non vediamo l’ora di costruire nuove partnership durature, condividere conoscenze e mostrare la ricchezza delle opportunità che l’Arabia Saudita ha da offrire».\r\n\r\nSaudi Tourism Authority e i suoi partner mirano ad ampliare il successo dell’Atm dell'anno scorso, dove sono stati firmati più di 1.600 accordi e più di 50 memorandum d'intesa e accordi strategici, che hanno portato a 35.000 visite extra.\r\n\r\nIntanto, il 2024 è cominciato con il piede giusto per l'Arabia Saudita: il primo trimestre dell’anno ha registrato un aumento a due cifre nel numero di turisti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, rafforzando la posizione del paese come destinazione turistica globale leader e contribuendo al progresso verso l'obiettivo rivisto di 150 milioni di visite entro il 2030.\r\n\r\n ","post_title":"L'Arabia Saudita presenta la sua estate all'Atm di Dubai insieme a 72 partner","post_date":"2024-05-07T12:26:30+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1715084790000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466786","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si allungano fino al 4 luglio i tempi affinché l'Unione Europea si pronunci sull'operazione di acquisizione del 41% di Ita Airways da parte di Lufthansa con un investimento di 325 milioni di euro.\r\n\r\nLa notizia è arrivata questa mattina da Bruxelles in seguito alla presentazione da parte del gruppo tedesco e dell'azionista di riferimento del vettore italiano \"delle integrazioni alle remedies secondo le richieste della stessa commissione concorrenza e nei tempi previsti per rispettare la scadenza del 13 giugno\". Scadenza, quest'ultima, che la Commissione ha evidentemente ritenuto di non mantenere.\r\n\r\nAl centro delle trattative ci sono, come noto, Milano Linate e una ventina di collegamenti, un numero minore rispetto alle 39 rotte nel mirino dello Statement of objections notificato lo scorso 25 marzo da Bruxelles.\r\n\r\nSu city airport milanese - per evitare la creazione di una posizione dominante di Ita Airways - viene proposta una riduzione di 11 coppie di slot (22 voli tra andata e ritorno) che potranno andare ad un’altra compagnia aerea (la principale candidata è easyJet) e agli altri vettori in lista d’attesa.\r\n\r\nSul versante lungo raggio sotto la lente ci sono le rotte dall'Italia verso Stati Uniti, Canada e Giappone (13 nel documento originario) dove la valutazione sull’impatto sulla concorrenza Ita, Lufthansa con i suoi partner sono considerati da Bruxelles come un’unica entità, con il network di Star Alliance e le joint venture transatlantiche (con United Airlines e Air Canada) e l’accordo con All Nippon Airways per il Giappone. In questo caso l’ipotesi sembra essere di lasciare Ita fuori dagli accordi con le joint venture transatlantiche per un determinato periodo di tempo.","post_title":"Ita-Lh: ecco le integrazioni alle richieste Ue. Responso il 4 luglio","post_date":"2024-05-07T10:52:15+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1715079135000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti