Tirrenia-Cin e Moby: depositate le domande di concordato definitive
Prosegue la vicenda delle compagnie del gruppo Onorato Armatori alle prese da tempo con una difficile situazione finanziaria, tanto che Cin è stata anche recentemente oggetto di un’istanza fallimentare da parte del pm Roberto Fontana. L’ultima puntata riguarda il deposito, avvenuto ieri, delle due proposte di concordato preventivo effettuato dalla stessa Cin e da Moby. Starà ora al tribunale di Milano stabilire l’ammissibilità delle due richieste, con la procura che nel frattempo continua a tenere l’intera questione sotto stretta osservazione.
Per provare a ottenere il via libera, Cin e Moby, racconta Il Sole 24 Ore, hanno scelto la strada della “voluntary disclosure“, che si è tradotta in due relazioni elaborate dallo studio Chiaruttini su mandato del consulente del gruppo, Riccardo Ranalli. I documenti mirano a tracciare un quadro più esaustivo possibile degli ultimi cinque anni di gestione delle due compagnie, analizzando anche il contestato travaso di risorse da Cin a Moby avvenuto in quel periodo.
Per acquisire la vecchia Tirrenia, il gruppo Onorato Armatori ha infatti emesso, nel biennio 2015 e 2016, 300 milioni di bond con cedola al 7,7% annuo e richiesto 200 milioni di prestiti bancari. I debiti, in gran parte scaricati su Moby, sarebbero dovuti essere sostenuti dai flussi di cassa. Già nel 2016 questi hanno però cominciato a calare fino ad arrivare, per Moby, alla perdita netta di 198 milioni del 2019, su un fatturato di 271 milioni. Non dissimile il copione sperimentato da Cin. Per provare a fronteggiare le difficoltà, ecco allora che il patron di Mascalzone Latino avrebbe messo in atto una serie di operazioni riguardanti le stesse Moby e Cin, nonché la società di famiglia, Fratelli Onorato, gestita dai due figli. In particolare, tra il 2016 e il 2019 Cin avrebbe messo a servizio di Moby buona parte delle risorse prodotte dalla propria gestione caratteristica, per un importo totale pari a 165 milioni.
E sono proprio tali operazioni ad aver attirato l’attenzione dei commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria, che hanno deciso di far causa al gruppo Onorato. L’azione legale è partita pochi giorni fa e contesta alla holding di aver gestito i rapporti tra Moby e Cin a discapito della seconda, e in conseguenza del suo primo creditore, ovvero Tirrenia di Navigazione in A.S..
Da segnalare, infine, anche la nuova iniziativa di J-Invest Spa, che ha in questi giorni inoltrato al tribunale di Milano un’altra richiesta autonoma di dichiarazione di insolvenza nei confronti di Cin. La domanda è stata formulata da J-Invest in qualità di creditrice diretta di Cin, nonché di mandataria del veicolo di cartolarizzazione Npl Securitisation Italy Spv Srl, esposto per circa 46,1 milioni verso Tirrenia in Amministrazione Straordinaria.