19 settembre 2023 09:14
Molto bene Medio Oriente e Nord Africa, con Libano e Giordania che hanno trainato le vendite di Shiruq, insieme a Egitto, Algeria e Marocco. Sotto le aspettative invece la vicina Europa, tra cui Spagna e Portogallo, dove l’aumento dei prezzi ha portato i pacchetti di viaggio a essere sproporzionati per il medio raggio. Ma soprattutto c’è stata la crisi in Sudan, meta storica del to milanese che in loco ha una dmc da ormai 24 anni, dove lo scorso 15 aprile è scoppiata una nuova guerra civile. “Questo chiaramente ha portato non poco scompiglio – rivela la direttrice del to, Francesca Lorusso -. Sudan a parte, l’andamento del 2023 è stato però soddisfacente nel complesso, con una lieve flessione sull’estate, un autunno in ripresa e un inverno che si prospetta buono”.
A fronte di un mercato caratterizzato da forti spinte inflazionistiche, l’idea di Shiruq è stata quindi quella di “gravare il meno possibile sui viaggiatori, assorbendo noi inflazione a aumento costi – prosegue Francesca Lorusso -. È stato portato avanti un grande lavoro fianco a fianco con le dmc, per contenere i prezzi senza rinunciare alla qualità dei servizi. Ci siamo inoltre fatti promotori, tra il nostro pubblico, di un ritorno all’advance booking, per mitigare l’onnipresente trend post-pandemia del last minute, last second”.
In occasione dell’ultima Bit, l’operatore si era presentato con un’offerta raddoppiata per un totale di 70 proposte di viaggio: “Il mercato ha risposto bene alle nostre nuove proposte in Asia, in particolare Thailandia, Uzbekistan e Cina – conclude la direttrice -. Il Sudamerica invece, complice il costo spropositato dei voli, è per noi ancora una sfida, una new entry che non è riuscita a decollare, alla quale dedicheremo ulteriore lavoro”.
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[post_content] => Piani ambiziosi per Club del Sole che rivela a Milano Finanza i propri progetti futuri. L'operatore open air starebbe infatti lavorando a un aumento di capitale da oltre 50 milioni di euro, pensato anche per consentire l'ingresso nella compagine di un nuovo fondo, destinato ad affiancarsi a Nb Aurora. Le quote di quest'ultimo diminuiranno quindi un po', mentre al timone dell'azienda rimarrà la famiglia fondatrice Giondi.
Le risorse così ottenute, ha spiegato l'amministratore delegato, Francesco Giondi, saranno utilizzate per favorire l'ulteriore sviluppo della compagnia. Si punta, in particolare, sia a investimenti per il riposizionamento dell'offerta, sia a nuove acquisizioni per un totale di due o tre new entry all'anno da qui al 2029. L'idea è quella di espandersi soprattutto in Veneto, Friuli, Marche, Toscana e Abruzzo, nonché di entrare in destinazioni inedite per il gruppo come il Trentino - Alto Adige e il Salento.
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[post_content] => Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
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“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.
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[post_content] => Il Ministero del Turismo dell'Arabia Saudita rinsalda la partnership con il World Travel & Tourism Council attraverso la firma di un Memorandum of Understanding.
L'intesa evidenzia l'impegno del Regno a migliorare ulteriormente il settore dei viaggi e del turismo: l'Arabia Saudita sta impegnando ben 800 miliardi di dollari per massimizzare il potenziale della propria offerta per i viaggiatori di tutto il mondo. L'accordo unisce i settori pubblico e privato in uno sforzo concertato per creare un piano di crescita sostenibile.
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Ecuador protagonista di un vero e proprio rilancio dopo lo stop della pandemia. Con la campagna di comunicazione 'Ecuador, it’s time to reset' l’obiettivo è quello di incrementare i flussi turistici dall’Europa e in generale la conoscenza di un paese ancora poco noto come meta di viaggio, e che ha davvero molto da offrire.
Come ha dichiarato il sottosegretario alla promozione turistica, Diego Fernando Andrade Murtinho «Gli Stati Uniti sono il nostro primo mercato e questa è la prima volta che veniamo in Europa dopo la pausa del Covid. Vogliamo far conoscere maggiormente il nostro Paese anche all’Italia, che attualmente è posizionata al decimo posto tra i principali paesi di provenienza dei turisti in Ecuador».
Quattro highlights in grado di rendere la varietà e la ricchezza di questo territorio: isole Galápagos, Costa del Pacifico, Ande e Amazzonia. Con una superficie di circa 280.000 kmq e un territorio esteso su quattro fusi orari, non può che offrire una davvero straordinaria varietà di ecosistemi.
Collegato al resto del mondo grazie alla presenza di due aeroporti internazionali, uno a Quito e l’altro a Guayaquil, i turisti possono esplorare i 4 mondi del Paese con maggior facilità in base all'aeroporto di arrivo.
I collegamenti aerei dall’Europa partono da Madrid e da Amsterdam: 11 voli settimanali dalla Spagna, sei invece dall’Olanda.
Per viaggiare in Ecuador per turismo non è necessario alcun visto, è sufficiente un passaporto in corso di validità. Dal 2020 la valuta del paese è il dollaro statunitense adottato come valuta ufficiale, in sostituzione del sucre ecuadoriano a seguito di una grave crisi finanziaria.
Sicuramente dei 4 mondi dell’Ecuador, il più noto nel panorama turistico sono le Galápagos, isole ricche di animali selvatici e con una natura incontaminata.
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«La maggior parte dei turisti che solitamente scelgono l’Ecuador hanno come meta di viaggio le Galápagos - ha dichiarato il sottosegretario - ma il nostro obiettivo non è quello di incrementare il turismo nell’arcipelago, perché è un'area protetta e va preservata. Il nostro Paese ha un rapporto speciale con la natura, siamo l'unico paese al mondo che ha inserito i diritti della natura nella Costituzione. La tipologia di turisti che scelgono le Galápagos ha un’età media che varia dai 55 ai 65 anni, perché l’offerta è molto alta come qualità e quindi anche costosa. Nel continente invece da alcuni anni abbiamo iniziato ad attirare un turismo più giovane, con proposte economicamente più abbordabili».
Ma quello che invece si conosce ancora troppo poco di questo splendido paese sono, ad esempio, le sue montagne.
Dal vulcano Chimborazo, che è il punto più alto del paese a 6.268 metri, al vulcano Pichincha, che è la montagna più vicina alla capitale Quito, le montagne dell'Ecuador sono davvero una delle sue caratteristiche naturali più iconiche. Situate nella parte occidentale della Cordigliera delle Ande, rappresentano un vero e proprio paradiso per gli escursionisti, gli scalatori e gli amanti della natura, con una varietà di paesaggi, dai ghiacciai ai vulcani attivi, dalle foreste pluviali alle praterie alpine.
Qualcosa di strabiliante se si pensa alla collocazione geografica dell’Ecuador, sull’equatore appunto. E in solo mezz’ora di volo interno, dalle Ande è possibile andare alla scoperta di un altro paradiso naturale, l'Amazzonia: la parte ecuadoriana è un vero e proprio tesoro naturale e culturale che va protetto e preservato. Al suo interno infatti ci sono non solo parchi nazionali, ma anche riserve etniche e indigene.
Proseguendo nel sud del Paese, incontriamo Cuenca. Situata nella regione di Azuay, a circa 250 chilometri a sud-ovest di Quito. La città è nota anche come la piccola Firenze del sud America, per la sua architettura coloniale ben conservata, che le è valsa il titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco.
La ricchezza paesaggistica e naturalistica dell’Ecuador lo rende una meta fruibile in qualunque periodo dell’anno.
Tra i prodotti ecuadoregni più famosi nel mondo ci sono le banane, i gamberetti e le rose. Per non dimenticare il famoso cappello di Panama. Che in realtà viene prodotto proprio in Ecuador. Realizzato con le fibre della pianta Carludovica Palmata, che cresce nelle foreste pluviali dell'Ecuador, rappresenta un'importante fonte di reddito per le comunità locali.
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[post_content] => Palermo fa capolino nel radar di Neos: la compagnia aerea del Gruppo Alpitour punta infatti a consolidare la propria attività su New York e l'aeroporto siciliano sarebbe quello prescelto. «Siamo in attesa di alcune risposte da Palermo per prendere una decisione» afferma Carlo Stradiotti, amministratore delegato Neos.
Il volo diretto Palermo-New York - che sarebbe a tutti gli effetti un'importante opportunità per la Sicilia intera, in termini sia di outgoing sia di incoming - rappresenterebbe in verità un ritorno per il mercato: la rotta stagionale era stata infatti aperta per la prima volta da Eurofly nel 2005 e mantenuta attiva per oltre dieci anni, fino allo stop del 2018.
Neos si appresta intanto a chiudere l'anno fiscale (il prossimo 31 ottobre) con fatturato stimato «di 750 milioni di euro» rispetto a quello di 573 milioni dell'esercizio precedente «grazie soprattutto all’aumento dell’offerta, del 30-40% rispetto al 2019». Alle porte la stagione invernale, che porta con sé la grande novità del collegamento diretto da Milano Malpensa a Phuket, dal 19 dicembre.
Allungando lo sguardo alla summer 2024, non mancheranno certo le novità, a cominciare da un rafforzamento delle frequenze nell’area East Africa e su quelle nuove rotte dove il vettore ha investito per diversificare il traffico, dal Kazakistan all'India.
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[post_content] => Un unicum nel quadro mediorientale, vicino all’Italia, sicura, ospitale, di facile accessibilità, servizi di medio/alto livello, ottimo rapporto qualità/prezzo e aperta alle nuove tendenze: la Giordania in una fotografia scattata dall’Ente del Turismo Giordano per l’Italia e Mistral Tour.
Marco Biazzetti, responsabile Jordan Tourism Board Italia, racconta del un grande fascino e appeal sui viaggiatori professionisti e anche sui vacanzieri di oggi alla ricerca del viaggio easy e di una destinazione per tutto l’anno che mantiene accesa la concorrenza europea sull’outgoing internazionale e le richieste di prenotazioni su largo anticipo per assicurarsi la disponibilità alberghiera.
Il turismo italiano è al primo posto per arrivi nella classifica europea. Voli dall’Italia per tutte le tasche, più di 30 alla settimana. Il Pisa su Amman di Ryanair si aggiunge alle tratte di Malpensa, Bergamo, Venezia e Roma e di Wizz Air su Roma e Venezia. I voli diretti di Royal Jordanian diventano giornalieri da Roma e di quattro volte alla settimana da Milano.
“Un anno straordinario per il turismo giordano. - afferma Biazzetti - Gli investimenti e le campagne di questi ultimi tempi hanno messo in evidenza la grande potenzialità turistica della Giordania e i numeri lo confermano. Una crescita di un piccolo Paese comparabile, nell’area mediorientale, solo ai numeri della Turchia. Il boom della Giordania si è rafforzato a partire dal 2018. Con il brand i Sentieri del Regno del Tempo eravamo già pronti alla ripartenza post pandemia e il 2022 è stato il secondo anno migliore di sempre per arrivi dall’Italia, in solo otto mesi rispetto al 2019. Il 2023, l’anno straordinario. A ottobre si toccherà quota 96.738 presenze, superando il record del 2019 di 85 mila. A fine anno si conta di superare i 100 mila visitatori”.
Diversificazione dell’offerta e apertura alle nuove generazioni: “Puntiamo alla scoperta dei luoghi meno conosciuti:10 riserve naturali, percorsi di 650 chilometri per un turismo attivo e di vita locale, nuove esperienze – aggiunge Biazzetti - sarà anche un Paese che crea eventi, concerti, competizioni”.
Le novità di Mistral Tour
Turismo attivo e outdoor. La programmazione di Mistral apre a nuove destinazioni. Il viaggio culturale dei viaggiatori di Mistral rimane l’appeal principale di questa destinazione. Gli itinerari classici patrimonio culturale e archeologico, unico e straordinario, motore del turismo giordano che pesa per il 25% sul prodotto nazionale, sarà affiancato da nuovi itinerari e località esotiche – afferma Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group.
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“Il Mar Morto l’abbiamo reso un momento tra i più importanti dei nostri itinerari, tappa per godere un relax di alto livello - spiega Antonio D’Errico, Product Manager Mistral – . Il Jordanian experience, già in programma da qualche anno, viene affiancato a itinerari e prodotti nuovi per soddisfare una clientela più giovane. Abbiamo aggiunto momenti più dinamici con il trekking lungo la Strada dei Re. Abbiamo affiancato itinerari più leggeri, glamour, divertenti, e momenti di incontro con le comunità locali. Ci sono poi gli itinerari amazing dell’Amman giovane della street art; notti negli ecolodge e pernottamenti nei campi tendati nel deserto del Wadi Rum”.
“La Giordania è stata una destinazione dalle grandi opportunità nel post covid per il turismo internazionale, sia per il mercato outgoing italiano che europeo. Lineare e precisa, tra le prime a riaprire, ha fidelizzato i viaggiatori fino a raggiungere i grandi numeri di oggi. La destinazione ora si sta avvicinando anche al turismo delle nuove generazioni – conferma Peci. - Anche noi siamo cresciuti, del 46% rispetto allo scorso anno, e abbiamo trasportato gruppi di passeggeri per un numero mai raggiunto nei nostri 35 anni di attività: è il nostro quarto prodotto per fatturato e il terzo per numero di passeggeri all’interno di Quality Group”.
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[post_content] => Be Ambassador of Change è la nuova iniziativa che il tour operator Travel World Escape ha pensato di lanciare in occasione della prossima fiera di Rimini, in programma dall'11 al 13 ottobre. L'idea è quella di coinvolgere tutti gli agenti di viaggio che desiderano fare la differenza e lavorare insieme per promuovere un turismo migliore per il nostro pianeta.
La parola chiave del progetto di durata triennale è cooperazione. L'obiettivo principale di questo percorso è quello di promuovere il turismo sostenibile e rigenerativo, che sostiene e rispetta le destinazioni e le comunità locali. Si pensa perciò di creare una rete esclusiva di professionisti che, collaborando sinergicamente, svilupperà partnership strategiche e accederà a nuove opportunità di vendita, contribuendo così a una crescita benefica per tutti.
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[post_content] => Nuovo brand midscale per il gruppo Marriott, che lancia un marchio definito dalla stessa compagnia di conversion-friendly, ossia facilmente accessibile e senza necessità di grandi investimenti per il restyling. Four Points Express by Sheraton è stato pensato come un marchio regionale, specificamente dedicato all'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Segue il lancio del City Express by Marriott in Messico e America Latina, nonché dello StudioRes by Marriott negli Stati Uniti.
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[post_content] => Thai Airways studia l'ampliamento del network internazionale per prossima alta stagione con il chiaro obiettivo di attrarre un maggior numero di turisti. La compagnia prevede inoltre di ripristinare i collegamenti per Istanbul, porta d'accesso strategica per Asia, Europa e Africa, interrotti dal 1994.
Secondo quando anticipato dal ceo Chai Eamsiri al Bangkok Post, la decisione è successiva alla firma di un memorandum d'intesa tra Thai e Turkish Airlines dello scorso agosto. Thai opererà quindi un volo giornaliero per Istanbul a partire da dicembre.
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