7 settembre 2022 09:51
Per Fruit Viaggi obiettivo 20 milioni di euro di fatturato praticamente raggiunto: “Siamo a 18 milioni a fine agosto – rivela l’amministratore unico, Cesare Landi -. E questo anche grazie a un’occupazione media del 92% in Italia, supportata da marginalità importanti. Sarebbe potuto anche andare meglio a livello di tariffe, se non ci fosse stata l’esplosione dei costi di gas ed energia che hanno in parte scoraggiato le famiglie. Non solo: la crescita dei prezzi del carburante ha inciso anche sulle uscite legate alle attività dei nostri sette commerciali lungo la Penisola”.
E per quanto riguarda l’estero? “Abbiamo finalmente registrato una decisa ripartenza – risponde prontamente Landi -. Il vero boom lo vedremo però il prossimo anno“. Proprio a questo riguardo i piani di espansione della compagnia puntano decisamente sullo sviluppo oltre-confine. Al momento Fruit vanta un totale di 18 villaggi, di cui 12 in Italia. Nei progetti ora ci sono altri tre club nella nostra Penisola, “mentre all’estero, oltre al lancio del brand generalista InViaggi che avrà proprio l’internazionale come prodotto core – conclude Landi -, pensiamo a una crescita ancora più pronunciata. L’idea è anche quella di entrare in due destinazioni a medio raggio in cui ancora non siamo presenti“.
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[post_content] => Prosegue la crescita del gruppo Alpitour, che anche nell'anno finanziario chiuso a fine ottobre vede il proprio fatturato salire del 7%, arrivando a sfiorare i 2,1 miliardi di euro complessivi. E questo nonostante la crisi mediorientale abbia generato un crollo delle prenotazioni verso una destinazione core come l'Egitto. Un calo che è perdurato fino alla scorsa estate, rivela Gabriele Burgio al Corriere della Sera, quando i flussi per il Paese dei faraoni hanno cominciato a riprendersi.
Neos
Nel frattempo. aggiunge il presidente e amministratore delegato della compagnia, Alpitour ha reagito proponendo mete alternative come Capo Verde e la Repubblica Dominicana, grazie anche alla flessibilità garantita dall'avere una compagnia aerea in house. Nell'anno finanziario 2023-34 Neos ha in particolare trasportato 2,3 milioni di passeggeri, di cui 206 mila turisti internazionali in arrivo in Italia. La divisione tour operating ha invece toccato il milione di clienti con i suoi cinque brand, di cui circa 240 mila hanno scelto proprio l'Egitto.
Il futuro del turismo è roseo, prosegue Burgio: secondo il World Travel & Tourism Council nel 2025 e nel 2026 l’industria del travel sarebbe infatti destinata a crescere di una percentuale compresa fra il 3% e il 5% a livello globale, mentre nel 2030 il numero dei viaggi si prevede che raddoppierà rispetto al 2024, passando da uno a due miliardi.
Sviluppi
C'è quindi spazio per ulteriori sviluppi ma ci sono dei colli di bottiglia che ne rallentano l'espansione. Il problema è che aeroporti, aerei e ferrovie sono già al limite, rivela l'a.d. di Alpitour: il gruppo italiano vorrebbe da tempo potenziare la flotta Neos, portandola da 16 a 19 aerei, ma le difficoltà di Boeing stanno rallentando le consegne, tanto che il diciassettesimo vettore arriverà solo ad aprile.
Uno tra i segmenti a maggiore potenziale è poi quello del lusso, in un contesto di mercato che si sta sempre più polarizzando tra fascia alta e bassa. L'idea sarebbe quindi quella di potenziare l'offerta di hotel di alta gamma del brand VRetreats portandola a dieci strutture, ma in questo caso è la concorrenza di fondi e brand internazionali a rendere il progetto più complicato.
Strutture alberghiere
L'anno scorso l'80% del totale investito in strutture alberghiere italiane è arrivato infatti dall'estero, mentre i costi dei contratti di management sono triplicati rispetto al 2019. Senza contare l'appeal che le grandi major dell'hotellerie globale esercitano sugli stessi fondi d'investimento, se non altro per affinità culturale. Nonostante l'Italia abbia visto l'offerta a 5 stelle crescere del 35%, lo spazio per ulteriori sviluppi però ci sarebbe, conclude Burgio: tanto che le proprietà VRetreats nel 2024 hanno viaggiato con tassi di occupazione del 73%.
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[post_content] => Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell'interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.
Lo dimostrano anche gli ultimi dati Cbre sull'Italia: nel 2024 le strutture alberghiere sono risultate la seconda asset class più ricercata, con un totale di 2,1 miliardi di euro di investimenti complessivi (+36% sul 2023), di cui 650 milioni registrati nel quarto trimestre. Durante il periodo ottobre-dicembre si è verificato in particolare un aumento delle operazioni effettuate da parte dei capitali value-add, dopo un anno fortemente caratterizzato dalle acquisizioni in vacant possession da parte di owner-operator. "Questo dato sottolinea la fiducia degli investitori nei confronti del settore, in particolare nei mercati leisure e nelle principali città d’arte - spiega una nota Cbre -. Gli investimenti core rimangono invece ancora limitati, anche se la disponibilità di capitali verso queste operazioni sta progressivamente aumentando. Dopo la rapida ripresa del post-pandemia, la crescita dei prezzi medi per camera nei mercati principali si sta progressivamente normalizzando, ma il sentiment degli operatori rimane positivo, anche nei mercati meno maturi".
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[post_content] => Un nuovo network consulenziale sbarca in Italia. Fondato in Belgio nel 2007 dal gruppo Bts approda nel nostro Paese Travel Experts. "Siamo consapevoli che nella Penisola esiste già un marchio simile (Travel Expert, ndr), da cui peraltro proviene il nostro support and onboarding manager, Tommaso Giorgetti - ci tiene subito a precisare l'operation director, Alexander Creyf, che dallo scorso febbraio si è trasferito a Milano per avviare la nuova divisione -. Abbiamo anche ragionato sulla possibilità di cambiare il nome per il debutto tricolore. Ma avrebbe complicato la nostra immagine internazionale, per cui abbiamo deciso di mantenere l'identità originaria. Tanto più che il brand in Italia è ufficialmente registrato dal 2013".
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In Italia si punta ad avere una ventina di partner prima della fine del 2025, in Portogallo dieci, mentre in Svezia, dove già ce ne sono una decina, si pensa di arrivare a 25. In Belgio il target 2025 è quota 135. Ai consulenti viene lasciata completa autonomia, nonché la possibilità di mantenere il proprio brand e persino il proprio punto vendita. Il modello prevede poi la condivisione delle competenze, in modo da dirigere ogni volta i clienti presso il consulente specializzato sul singolo prodotto o destinazione richiesta.
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“Con queste aggiunte, Fruit porta a 13 i villaggi presenti in Italia, distribuiti tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, consolidando la propria offerta per un target familiare con un rapporto qualità-prezzo davvero competitivo”, commenta Raffaele Sigillo, direttore commerciale Fruit Village.
In Egitto, il Fruit Village Sharm el Sheikh Seti Palm Beach è invece un 4 stelle situato nella baia più suggestiva di Sharm: offre un’esperienza esclusiva grazie al format Casa Fruit, con servizi dedicati come l’assistenza personalizzata, animazione per tutte le età e uno chef italiano. Si affiancherà al rinnovato Fruit Village Amphoras Beach, oggetto di un’importante ristrutturazione di camere, ristorante, reception e galleria commerciale. Posizionato come struttura Prime, l’Amphoras Beach sarà dedicato a una clientela più esigente. Con queste novità, Fruit raddoppia la propria offerta su Sharm, raggiungendo cinque villaggi all’estero tra Egitto, Tunisia e Turchia, collegati dai principali aeroporti italiani. Queste destinazioni continuano a rappresentare un pilastro strategico per il gruppo, che annuncia ulteriori sorprese per il 2025, sia in Italia sia all’estero.
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[post_content] => A seguito della proposta di revisione alla Commissione Europea dello scorso novembre 2024, si è aperto è aperto il negoziato con il Consiglio dell’Unione Europea conclusosi con la votazione da parte Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) organo del Consiglio dell’Unione Europea che ha approvato la quarta proposta di concordato.
L’Italia ha sollevato perplessità in particolare sulla riscrittura dell’art 12 , che disciplina il recesso per circostanze eccezionali ed imprevedibili, in quanto declinato in forma troppo aperta a interpretazioni soggettive che potrebbero dare adito a contenziosi invece che eluderli. L’estensione del concetto di ‘circostanze straordinarie ed imprevedibili’, che legittima la cancellazione del pacchetto turistico senza penali, in mancanza del diritto di regresso nei confronti dei fornitori da parte delle agenzie di viaggi, sarà foriera di innumerevoli contestazioni e decodificazioni con ricadute negative a danno del turismo organizzato”.
Aiav, Aidit, Assoviaggi Confesercenti, Fiavet Confcommercio e Maavi hanno presentato proposte al tavolo del ministero del turismo italiano, per avere una linea comune equilibrata e tesa a redigere una normativa rispettosa dei diritti dei viaggiatori e delle imprese. Si vuole evitare che si presentino obblighi insostenibili per gli operatori del turismo nella creazione dei pacchetti turistici, obblighi che porterebbero a una regressione del mercato, anziché a un suo sviluppo.
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[post_content] => Primo albergo di lusso del Ticino aperto nel 1876, già protagonista della conferenza di pace di Locarno e a lungo sede del celebre festival del cinema locale, il Grand Hotel Locarno è chiuso dal 2005. Ma ora, grazie alla collaborazione tra la proprietà, l'Art Family Office della famiglia Artioli e la società di gestione alberghiera tedesca Arabella Hospitality, che hanno firmato un contratto di locazione lo scorso 13 dicembre, l'albergo rinascerà presto a nuova vita come struttura a 5 stelle a marchio Marriott Luxury Collection.
La ristrutturazione, a cura di Artisa Group, è iniziata nell'agosto 2024 con la riapertura dell'hotel prevista per il primo trimestre del 2027. Il progetto prevede l'accurato restauro di elementi storici come gli stucchi originali, il famoso lampadario in vetro di Murano e le decorazioni murali. Inoltre, le 110 camere e suite e le aree comuni saranno ridisegnate nello stile di un palazzo, a ricordo dell'illustre storia dell'hotel, per far rivivere il fascino del Ticino. L'offerta sarà completata da due ristoranti, un bar, un giardino di 4 mila metri quadrati e un'area benessere. Il Grand Hotel Locarno disporrà inoltre di strutture per eventi, in particolare di un complesso di sale da ballo e conferenze che si estenderà sull'intero piano terra e avrà un proprio accesso alla spaziosa terrazza che si apre sul giardino.
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[post_content] => Non si ferma l'espansione della nuova linea InClub dal brand InViaggi di casa Fruit che, dopo il recente annuncio dei due resort tunisini, sbarca ora in Egitto con l’Albatros Royal Grand di Sharm El Sheikh. Situato ad Hadaba, in una delle location più belle del mar Rosso, il complesso è dedicato a un pubblico adults only, accogliendo esclusivamente ospiti dai 16 anni.
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[post_content] => Prosegue l'intervento di ripristino messa in sicurezza, dopo la frana di ottobre su Via dell'Amore.La riapertura è prevista all'inizio del 2025.
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[post_content] => Le crociere continuano a crescere, registrando quasi 32 milioni di passeggeri nel mondo. Ma la percentuale dei crocieristi è ancora bassa: il 2% dei viaggiatori globali, con un ampio potenziale di crescita per i prossimi anni.
«La nostra sfida per il 2025 è quella di rivoluzionare ancora una volta il concetto di vacanza – spiega Mario Zanetti ad di Costa Crociere - portando i circa 35.000 ospiti che ogni giorno viaggiano con noi a vivere la meraviglia di riscoprire la bellezza del mondo. Un viaggio che affrontiamo con grande senso di responsabilità. Le prospettive di crescita per il 2025 sono ottime».
In occasione del primo Costa Global Summit che si è svolto a Milano il concetto di meraviglia è stato declinato nelle sue quattro dimensioni principali: l’evoluzione del brand positioning, incentrato sulla riscoperta della “meraviglia” nell’esperienza di viaggio; le nuove e spettacolari proposte di Sea destinations, disegnate dal direttore artistico Luca Tommassini; l’importanza della nave e la sua capacità di personalizzare ogni esperienza a bordo e l’uso delle tecnologie più avanzate per la personalizzazione delle esperienze di viaggio, attraverso l’utilizzo del Customer Data Platform.
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