17 gennaio 2025 10:43

Da un operatore tedesco a un altro. L’ex hotel Labranda Rocca Nettuno Tropea, già gestito dal to Fti fallito la scorsa estate, è passato nelle mani di Dertour Group. Lo storico complesso alberghiero della Costa degli Dei riaprirà il 1° maggio, dopo una ristrutturazione, entrerà a far parte del portfolio Aldiana e verrà rinominato Club Rocca Nettuno Calabria: un resort a 4 stelle che dispone di 290 camere, ristoranti, diversi bar, teatro all’aperto, piscina, centro wellness, area fitness e impianti sportivi.
Il brand Aldiana torna dunque in Calabria, dopo che a ottobre il gruppo aveva annunciato la fine del contratto di management del Club Calabria, 5 stelle da 324 camere localizzato a Villapiana. Il resort verrà marchiato dal 1° aprile Valtur Calabria Maritim Resort, segnando tra l’altro il debutto italiano di un altro operatore tedesco, la compagnia alberghiera Maritim.
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Nel webinar “Rischio, Resilienza & Revenue in Italia: come gestire la domanda alberghiera nel 2025” si è evidenziato il fatto che il comparto alberghiero italiano si sta preparando alla stagione estiva confrontandosi con un quadro complesso, segnato da un calo delle prenotazioni e da una crescente concorrenza. Secondo i dati rilevati da SiteMinder al 1° maggio 2025 le prenotazioni per il periodo estivo giugno-agosto sono scese di circa l’11% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un impatto soprattutto nei mesi di luglio (-13,43%) e agosto (-12,82%).
L’analisi della piattaforma evidenzia anche una differenza sul territorio: la contrazione più marcata viene registrata dal Centro Italia (-23,17%) , nonostante il Giubileo che, evidentemente, indirizza gli ospiti verso strutture al di fuori dalla tradizionale offerta alberghiera. Il Sud, al contrario, mostra segnali di crescita (+11,74%): Le tariffe medie giornaliere risultano in lieve flessione rispetto all’anno precedente a livello nazionale (-2,66%). Il mese di luglio registra le tariffe più alte, con una media di €325 tra le strutture italiane di SiteMinder.
Ai dati semestrali si affianca un’evoluzione della domanda: la quota di ospiti internazionali nei primi quattro mesi dell’anno è infatti cresciuta, superando ad aprile il 69% dei check-in totali nelle strutture italiane. Le prenotazioni estive effettuate dagli ospiti provenienti dalla Germania sono aumentate del 3,27%. Nonostante il contesto complesso, la finestra di prenotazione media per i soggiorni estivi si mantiene stabile rispetto al 2024, attestandosi a oltre 80 giorni, segnalando un approccio sempre più anticipato da parte dei viaggiatori. Mentre la domanda si orienta verso soluzioni flessibili, pacchetti assicurati e servizi ancillari a valore aggiunto, si espande l’extra-alberghiero: la proliferazione delle licenze in molte città italiane ha portato a un panorama fortemente competitivo, con un conseguente aumento della pressione sui prezzi. In questo contesto, la capacità di differenziarsi rappresenta un vantaggio competitivo.
Una maggiore attenzione all’esperienza complessiva, dall’offerta gastronomica ai servizi personalizzati, può quindi contribuire a rafforzare l’attrattività della struttura. Tra i fattori chiave emergono poi l’adozione di tariffe flessibili, l’offerta di soggiorni personalizzati e l’integrazione di tecnologie in grado di ottimizzare distribuzione, pricing e gestione delle prenotazioni. Il Changing Traveller Report 2025 di SiteMinder dimostra che gli eventi influenzano in modo decisivo le scelte di viaggio: due viaggiatori su tre dichiarano oggi di organizzare le proprie vacanze attorno a un evento specifico (culturale, sportivo o musicale) trasformando queste occasioni in leve di crescita per le strutture che sanno anticiparle.
L’analisi dei dati realizzata da Siteminder evidenzia 5 strategie per trasformare gli insights di mercato in revenue e ottimizzare la redditività: 1. Sfruttare il potenziale degli eventi, integrando nella propria strategia offerte e promozioni basate su previsioni data-driven per intercettare tempestivamente la domanda. 2. Anticipare i trend emergenti e integrarli nella propria strategia. 3. Pianificare azioni di engagement e upselling, soprattutto in prossimità di ponti e festività, per aumentare lo scontrino medio e offrire esperienze a valore aggiunto. 4. Monitorare le dinamiche di pricing dei competitor per calibrare la propria offerta e massimizzare il ritorno. 5. Favorire le prenotazioni dirette, investendo su una presenza digitale multicanale e su un booking engine, in grado di convertire efficacemente il traffico in vendite. Con il suo impegno SiteMinder, nata a Sydney nel 2006 e oggi presente in sei continenti, sostiene ogni giorno migliaia di albergatori a cui vengono forniti software commerciali online con un’instancabile attenzione verso la qualità e l’innovazione.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Con oltre 2 milioni di passeggeri transitati nei primi sei mesi dell'anno (+29,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), gli aeroporti della Calabria si confermano hub strategici per il Sud Italia e puntano dritto a superare il traguardo dei 4 milioni entro dicembre.
"Questo risultato, il migliore di sempre per il sistema aeroportuale calabrese in un semestre - spiega una nota della Sacal, la società di gestione dei tre scali calabresi - è il frutto di una strategia articolata che ha puntato su una significativa espansione delle rotte internazionali, sull'ottimizzazione dell'offerta domestica e su un importante programma di investimenti infrastrutturali previsti su tutti gli scali, Crotone, Reggio Calabria, Lamezia Terme. La crescita ha riguardato in modo omogeneo tutti e tre gli scali regionali, confermando la solidità del piano di sviluppo avviato da Sacal".
Nel primo semestre 2025, i viaggiatori transitati da Crotone sono stati 155.823 (+34%), a Lamezia Terme 1.371.434 (+15,1%) e a Reggio Calabria 476.227 (+113,9%). Complessivamente, nel sistema aeroportuale calabrese, nel primo semestre sono transitati 2.003.484 viaggiatori (29,3%).
Con 444.813 passeggeri movimentati (+19,5% su giugno 2024), giugno segna il miglior risultato del sistema aeroportuale calabrese. A trainare questa performance sono stati i nuovi voli insieme all'espansione delle rotte internazionali. Nel corso del mese trascorso, a Crotone sono transitati 35.442 passeggeri (+10,6%), a Lamezia 319.041 (+13,2%) e a Reggio 90.330 (+54,7%) con un dato di sistema di 444.813 (+19,5%).
Lamezia Terme si conferma primo scalo regionale e punto di riferimento per il traffico internazionale, con una crescita importante delle rotte verso Francia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca e Romania. Reggio Calabria segna la crescita più alta, con un aumento del 113,9% nel semestre, grazie all'ampliamento delle rotte domestiche ed un consolidamento di quelle internazionali, mentre Crotone continua il suo percorso di crescita con numeri solidi insieme alla riapertura della connettività internazionale ed un rinnovato interesse da parte dei tour operatori.
"Il 2025 rappresenta un anno decisivo per gli aeroporti calabresi - commenta Marco Franchini, amministratore unico di Sacal - I dati lo confermano: siamo vicini a superare i 4 milioni di passeggeri e registriamo un eccellente 98% di puntualità su tutti i voli. Questi risultati sono il frutto di una strategia ben definita, costruita su quattro pilastri: potenziamento della connettività, investimenti mirati, qualità dei servizi e valorizzazione delle competenze delle persone che lavorano in Sacal. Il nostro impegno prosegue con determinazione: vogliamo rendere il sistema aeroportuale calabrese sempre più competitivo, sostenibile e pienamente integrato nello sviluppo economico e sociale di una regione che sta vivendo una fase di cambiamento positiva e dinamica".
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[post_content] => La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre. L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”.
Il pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità.
Bizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali.
Il prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio.
Ne sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti».
Ma qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini.
Le criticità da affrontare
Tra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole.
La prof. Claudia Caneva (Università Ecclesia Mater) ha aggiunto alle criticità il problema della formazione non sempre all'altezza delle esigenze, oltre che quello della perdita di consapevolezza culturale nei luoghi sacri. «Servono percorsi formativi per gli operatori, come per esempio per le guide turistiche, che siano capaci di restituire senso e codici simbolici a chi accompagna e accoglie i pellegrini: una formazione ispirata, storica e umanistica».
Claudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli».
Modelli e visioni a confronto
Guardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini.
Il prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto.
Il contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni».
L’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita.
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"Il socio Cdp nelle prossime ore presenterà il nuovo piano strategico per trasformarci definitivamente in un campione nazionale sul mercato. Quel tipo di azienda che il fondo vuole sostenere per una crescita importante, per diventare un punto di riferimento a livello nazionale su questo mercato". Peroglio Longhin spiega che il piano di sviluppo includerà "l'inserimento di una decina di nuove strutture nei prossimi due anni, che sarà ancora più consistente fra cinque" e al momento sono già oggetto di analisi per la capacità sia leisure, sia Mice sia per l'attrattività nei confronti del turismo estero.
L'attenzione al mondo Mice contribuirà alla crescita, anche e soprattutto attraverso "una stagionalità allungata delle strutture, che non va quindi a scapito di mercati già esistenti, ma un target che, insieme a taluni flussi provenienti dall'estero consentirà di sostenere quella destagionalizzazione" tanto auspicata dell'intero sistema turistico.
Si guarda "innanzitutto a quelli che sono i mercati di fatto dell'Italia e dunque quelli dell'Europa, del Nord Europa, che hanno ancora ampi margini di sviluppo". Chiaramente ci saranno poi ulteriori frontiere di "sviluppo importanti, la Cina, l'India, ma questo accadrà quanto avremo quadruplicato o quintuplicato le camere per cui dovremo incominciare ad attingere a nuovi mercati". Ma per ora "noi dobbiamo aprire di più e poi andiamo in funzione della destinazione a lavorare su un mercato che può essere vocato per quello".
Le aree identificate dal nuovo piano per lo sviluppo comprendono sicuramente "la montagna dove siamo storicamente leader. Abbiamo un Adr superiore in assoluto anche al nostro portafoglio, ma vogliamo crescere ancora di più e consolidare la leadership: stiamo vedendo almeno cinque prodotti nuovi fra Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino". Sul fronte Sud Italia, e quindi mare la volontà è quella di "sviluppare la Sicilia, la Calabria Tirrenica, fare un po' dell'Adriatico Basso, che non abbiamo. E poi la Sardegna, crescendo sia a Nord che a Sud. di fatto in questo momento disponiamo di un elenco di 35 prodotti sui quali stiamo in trattative avanzate".
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[post_content] => Il meglio delle montagne del bresciano, che definiscono le valli Camonica, Sabbia e Trompia, sono un concentrato di tutto ciò che l’Italia ha da offrire agli amanti della montagna, per una vacanza all’insegna del relax, dello sport e del divertimento nel verde rigenerante della natura.
Valle Sabbia: vacanze attive fra i monti e il lago d’Idro
Incastonata tra le Prealpi bresciane e il lago d’Idro, la Valle Sabbia è un paradiso per gli amanti della natura, per vacanze attive. Numerosi i sentieri per escursioni a piedi o in bicicletta, adatti a diversi livelli di esperienza, ad iniziare dal nuovo tratto della ciclopedonale sul Lago d’Idro fino allo splendido Altopiano di Cariadeghe. Il Parco delle Fucine di Casto, con ponti tibetani (di cui due nuovi), pareti per arrampicate, percorsi attrezzati, zip line, numerosi itinerari per trekking e mountain bike per grandi e piccoli, è una meta imperdibile per gli appassionati di arrampicata e vie ferrate, ma anche per famiglie.
La valle è punteggiata da borghi che mantengono vive le tradizioni locali. Tra questi, Bagolino, recentemente selezionato tra i “Borghi più belli d’Italia” e Belprato che si presenta con numerosi murales che adornano le abitazioni. Insieme a Livemmo, questo pittoresco borgo è animato questa estate da una serie di eventi estivi finalizzati alla scoperta del territorio e dei suoi prodotti tipici, in particolare quelli legati al mondo delle malghe.
Il lago d’Idro, con cui la Valle Sabbia costituisce un’unica area di vacanze, è perfetto per praticare vela, windsurf e canoa, o semplicemente per rilassarsi in spiaggia. Imperdibile una visita alla Rocca d'Anfo, la più grande fortezza napoleonica d’Italia, a picco sul lago d’Idro.
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Maniva: natura, storia e avventura
Panorami mozzafiato, sentieri immersi nella natura e un mix unico di sport, relax e cultura: nel cuore delle Prealpi bresciane, il monte Maniva (1.864m s.l.m.) è la meta ideale per famiglie, sportivi e amanti della montagna autentica. Numerosi i sentieri e le mulattiere da percorrere a piedi o in mountain bike, adatti a ogni livello di preparazione. I passi alpini che si snodano dal Maniva sono il terreno ideale per ciclisti e motociclisti, fra natura, scenari ed esperienze uniche. Il Maniva custodisce anche un importante patrimonio storico: grazie ai percorsi guidati o autonomi è possibile visitare trincee e bunker della Prima Guerra Mondiale, perfettamente conservati, che raccontano una pagina intensa della storia locale e nazionale. Grande novità dell’estate 2025 è la nuova area attrezzata per il divertimento dei più piccoli.
www.manivaski.it
Valle Trompia: avventure in miniera, bike ed eventi
A pochi chilometri a nord di Brescia, la Valle Trompia è un territorio storicamente legato alle estrazioni minerarie e alla lavorazione del ferro, di grande bellezza naturalistica, con il profilo dell’imponente monte Maniva, le fresche acque del fiume Mella e uno splendido e rigoglioso paesaggio prealpino. Avventura in sicurezza nelle storiche miniere fino al cuore della montagna. Vi si trovano luoghi di culto millenari splendidamente decorati. Musei che narrano l’archeologia del territorio e l’antica tradizione della lavorazione del ferro.
La Greenway delle Valli Resilienti (tra Valle Trompia e Valle Sabbia fino a Brescia), eden attraverso splendidi paesaggi montani per gli appassionati delle due ruote, con un centinaio di percorsi fra ciclabili, percorsi su strada e per Mountain Bike, tour ad anello. Il tutto nel fascino dello spirito selvaggio della natura e del Mella, che con la sua presenza ha plasmato lo sviluppo dell’artigianato e dell’industria locale. Dalle camminate alle visite guidate nei musei del Sistema Museale “La via del ferro”, dai tuffi nei ruscelli ai pic nic tra i filari delle aziende agricole, l’estate in Valle Trompia è ricca di eventi e attività.
Fra gli eventi principali organizzati dalla Comunità Montana in varie località, il Laboratorio Gastronomico - fino al 3 agosto - ovvero experience e pranzi e cene itineranti alla scoperta dei prodotti locali, della loro storia e del loro utilizzo in ricette tradizionali e contemporanee, che sono raccontati ogni volta da una diversa azienda agricola abbinata al ristorante in cui si tiene l’evento. Dall’11 al 13 luglio, Bao Music Festival realizza un palinsesto di eventi pensati per gli spazi in cui si svolgono con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico tra concerti, dj set, performance sonore e sound walks, coniugando musica elettronica, folk contemporaneo e sperimentazione sonora in un’esperienza immersiva pensata per valorizzare il dialogo tra suono e ambiente. Dal 23 al 31 agosto, il Valle Trompia Bike Festival anima tutta la valle con iniziative sportive e culturale e si conclude nell’ultimo weekend di agosto al Passo Maniva.
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Ma qual è costo medio di una notte in bed and breakfast tra 25 principali mete turistiche italiane?
Venezia è la città in cui il prezzo medio di una notte in b&b è più alto (169,5 euro), seguita da Milano (147,9 euro) e Firenze (137,3 euro). Sassari è, invece, la località mediamente più economica (70 euro), mentre a Belluno si trova il prezzo minimo più basso: 46 euro. Reggio Calabria, invece, si distingue per il rincaro più marcato rispetto all’anno scorso: +36,7%.
Parallelamente, cambiano anche le abitudini di pagamento e il turismo diventa sempre più digitale: rispetto all’anno precedente, nel 2025 sono raddoppiate (+103,7%) le transazioni contactless effettuate in modalità Tap To Pay, tecnologia che permette di accettare pagamenti contactless direttamente da smartphone, senza bisogno di POS o hardware esterni: nelle strutture ricettive, hotel e B&B, l’incremento è del +80,8%.
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In questo scenario l’Osservatorio B&B Cashless di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, ha analizzato il costo medio di una notte in Bed and Breakfast tra 25 principali mete turistiche italiane, rielaborando i dati delle rilevazioni dei prezzi di beni e servizi di largo consumo del Mise.
Venezia
Venezia è la città in cui il prezzo medio di una notte in B&B è più alto (169,5 euro), seguita da Milano (147,9 euro) e Firenze (137,3 euro). Sassari è, invece, la località mediamente più economica (70 euro), mentre a Belluno si trova il prezzo minimo più basso: 46 euro. Reggio Calabria, invece, si distingue per il rincaro più marcato rispetto all’anno scorso: +36,7%.
Parallelamente, cambiano anche le abitudini di pagamento e il turismo diventa sempre più digitale: rispetto all’anno precedente, nel 2025 sono raddoppiate (+103,7%) le transazioni contactless effettuate in modalità Tap To Pay, tecnologia che permette di accettare pagamenti contactless direttamente da smartphone, senza bisogno di POS o hardware esterni: nelle strutture ricettive, hotel e B&B, l’incremento è del +80,8%.
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[post_content] => La crociata per l'abolizione dell'addizionale comunale, l'atavico auspicio per il miglioramento dei servizi Atc in tutta Europa. L'atteso lancio della piattaforma Travel Agent Direct. L'estate 2025 conferma ancora una volta la centralità del mercato Italia nel percorso di sviluppo di Ryanair, ed è Fabrizio Francioni, head of communications Italy della low cost a ribardirlo.
"La stagione estiva sta andando bene e siamo fiduciosi possa proseguire in modo altrettanto soddisfacente. L’Italia si conferma un mercato chiave per Ryanair, con 65 milioni di passeggeri trasportati nel 2025. Qui operiamo su 32 aeroporti e 19 basi, con 105 aeromobili basati che corrisponde ad un investimento di 10,5 miliardi di dollari. Un impegno, questo, che supporta, nel nostro Paese, più di 50.000 posti di lavoro tra diretti e indotto".
Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia sono state le prime regioni a intervenire sull'addizionale, ma il percorso è ancora lungo: "Anche la Sicilia ha deciso di abolire l’addizionale comunale, a partire dagli aeroporti minori. E’ una decisione che abbiamo accolto con favore, consapevoli di quanto la riduzione dei costi di accesso possa avere un impatto positivo, diretto e immediato, sull’aumento del numero di voli, aeromobili basati e tariffe basse, come dimostrato dalla crescita record che stanno registrando le regioni Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia". Del resto "questa tassa che oggi pagano i passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani e che di municipale, nonostante il nome, ha ben poco, se consideriamo che solo il 5% dei proventi finisce nelle casse degli enti locali. L’eliminazione dell’addizionale municipale in queste tre regioni ha permesso di sbloccare investimenti importanti: in Abruzzo per la summer 2025 è stato basato un secondo aeromobile con l’apertura di 5 nuove rotte da/per Pescara, una crescita del traffico del 30%, per arrivare ad 1 milione di passeggeri all’anno.
In Calabria, il nostro piano di crescita prevede l’aumento della capacità del 50%, 1 nuova base a Reggio Calabria, 3 nuovi aeromobili basati, nuove rotte in tutti gli aeroporti della regione, Lamezia, Reggio e Crotone, e un investimento di 15 milioni di euro per due nuovi hangar dedicati alle attività di manutenzione che supporteranno oltre 300 posti di lavoro altamente qualificati, mentre sono in totale oltre 1.700 i posti di lavoro supportati, tra diretto e indotto, se prendiamo in considerazione l’operativo estivo 2025. In Friuli Venezia-Giulia, da quando è stata abolita l’addizionale municipale, una nuova base è stata aperta a Trieste, che oggi ha 2 aeromobili basati, il traffico è raddoppiato fino a 1.1 milioni di passeggeri, sono state aperte 10 nuove rotte, domestiche e non domestiche, supportando oltre 800 posti di lavoro".
L'estate con i picchi di traffico porta con sè diverse sfide, quali sono le maggiori criticità? "Il tema dei servizi Atc è senza dubbio una delle principali criticità. Ma è un discorso che riguarda l’intero continente europeo. Riteniamo che i servizi Atc in tutta Europa debbano essere messi nelle condizioni di poter operare al meglio, anzitutto attraverso una adeguata dotazione di personale. Ogni anno gli Atc sottorganico sono responsabili di oltre il 90% dei ritardi dei voli in Europa, causando anche un aumento del 10% delle emissioni nel settore aereo europeo".
Infine il nuovo rapporto con le agenzie di viaggio che nasce dal lancio di Tad: "Siamo molto soddisfatti del lavoro che ci ha portato al lancio della nostra nuova piattaforma, rappresenta un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno continuo verso pratiche di distribuzione eque e trasparenti, poiché i passeggeri vedranno ora solo i prezzi reali di Ryanair e avranno la certezza che i loro dati di contatto saranno forniti a Ryanair, così da poterli contattare direttamente per informazioni essenziali sul volo. Con la crescita stimata a 300 milioni di passeggeri all’anno entro il 2034, siamo entusiasti di poter espandere le nostre collaborazioni con agenzie di viaggio affidabili in tutta Europa".
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Incrociando i dati Istat e Altroconsumo, infatti, la voce \"alloggio\" è quella che incide maggiormente nel bilancio delle ferie degli italiani: dal 2020 i prezzi hanno visto un incremento medio del +39% per gli hotel e +30% per i B&B.\r\n\r\nMa qual è costo medio di una notte in bed and breakfast tra 25 principali mete turistiche italiane?\r\n\r\nVenezia è la città in cui il prezzo medio di una notte in b&b è più alto (169,5 euro), seguita da Milano (147,9 euro) e Firenze (137,3 euro). Sassari è, invece, la località mediamente più economica (70 euro), mentre a Belluno si trova il prezzo minimo più basso: 46 euro. Reggio Calabria, invece, si distingue per il rincaro più marcato rispetto all’anno scorso: +36,7%.\r\n\r\nParallelamente, cambiano anche le abitudini di pagamento e il turismo diventa sempre più digitale: rispetto all’anno precedente, nel 2025 sono raddoppiate (+103,7%) le transazioni contactless effettuate in modalità Tap To Pay, tecnologia che permette di accettare pagamenti contactless direttamente da smartphone, senza bisogno di POS o hardware esterni: nelle strutture ricettive, hotel e B&B, l’incremento è del +80,8%.","post_title":"Il prezzi dei B&B in Italia è cresciuto dal 2020 del 30%. 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Incrociando i dati Istat e Altroconsumo, infatti, la voce \"alloggio\" è quella che incide maggiormente nel bilancio delle ferie degli italiani: dal 2020 i prezzi hanno visto un incremento medio del +39% per gli hotel e +30% per i B&B.\r\n\r\nIn questo scenario l’Osservatorio B&B Cashless di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, ha analizzato il costo medio di una notte in Bed and Breakfast tra 25 principali mete turistiche italiane, rielaborando i dati delle rilevazioni dei prezzi di beni e servizi di largo consumo del Mise.\r\nVenezia\r\nVenezia è la città in cui il prezzo medio di una notte in B&B è più alto (169,5 euro), seguita da Milano (147,9 euro) e Firenze (137,3 euro). Sassari è, invece, la località mediamente più economica (70 euro), mentre a Belluno si trova il prezzo minimo più basso: 46 euro. Reggio Calabria, invece, si distingue per il rincaro più marcato rispetto all’anno scorso: +36,7%.\r\n\r\nParallelamente, cambiano anche le abitudini di pagamento e il turismo diventa sempre più digitale: rispetto all’anno precedente, nel 2025 sono raddoppiate (+103,7%) le transazioni contactless effettuate in modalità Tap To Pay, tecnologia che permette di accettare pagamenti contactless direttamente da smartphone, senza bisogno di POS o hardware esterni: nelle strutture ricettive, hotel e B&B, l’incremento è del +80,8%.","post_title":"Cresce la quota di chi sceglie il B&b. 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