18 maggio 2023 11:41
Arriva un’altra tegola sul mondo del turismo organizzato, ancora alle prese con gli strascichi degli effetti post-pandemia. Ad andare in difficoltà è questa volta la Worldwide Hotel Link (Whl). La società che fa capo al Albatravel, racconta Milano Finanza, è stata ammessa al concordato preventivo dal tribunale di Venezia. La richiesta della procedura, inoltrata dallo studio Gianni Origoni, è stata deliberata dall’assemblea dei soci guidata dal presidente Aldo Fabris. Infatti l’azienda starebbe “attraversando una fase di forte tensione economica e finanziaria”. La corte lagunare ha già proceduto a nominare Danilo Capone quale commissario preposto.
Nel frattempo gli advisor Whl sarebbero già al lavoro “al fine di identificare l’investitore che auspicabilmente interverrà nella ristrutturazione”. Al momento sarebbero peraltro già stati firmati alcuni “non disclosure agreement con fondi internazionali interessati a svolgere una due diligence”. In ogni caso i soci si sono detti pronti a immettere 600 mila euro per garantire la continuità aziendale. Mentre lo stesso tribunale ha concesso a Whl le misure protettive dai creditori fino alla fine del prossimo agosto.
Pandemia
La crisi di Whl – Albatravel è stata sostanzialmente innescata dalla pandemia. «Che ha determinato l’interruzione del processo di riorganizzazione aziendale appena avviato», si legge nel ricorso. Tra il 2019 e il 2021 i ricavi sono in particolare crollati da 91,3 a 5,7 milioni di euro con i margini operativi lordi che due anni fa sono scesi fino a un rosso di 2,1 milioni. Durante tale periodo Whl è ricorsa alla cassa integrazione per oltre 350 mila ore. Riducendo al contempo il numero dei suoi collaboratori da 158 a 42. La parziale ripresa del 2022 ha permesso alla società di registrare un giro d’affari in crescita, fino a quota 13,2 milioni. Il che non è però valso a far ritornare l’ebitda in territorio positivo, che anzi è rimasto fermo a -2,1 milioni.
Albatravel è controllata dall’imprenditore veneziano Renzo Ferro, che deteneva la holding Fininven, finita in concordato nel 2021 (sempre con l’assistenza di Gianni Origoni). La società è inoltre partecipata da alcuni soci di minoranza tra i quali l’amministratore delegato, Davide Cori, col 18,7%.
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[post_content] => Fincantieri ha concordato la proroga della scadenza di un finanziamento concesso a favore di Vc Ship Four, controllata da Virgin Cruises Intermediate, in concomitanza con la consegna di una nave avvenuta a dicembre 2023, il cui rimborso era originariamente previsto entro dicembre 2025.
Migliora la performance
La proroga, come riporta Borsa Italiana, è parte di una serie di operazioni finanziarie concluse dall'armatore in seguito al significativo miglioramento della performance operativa del gruppo originariamente impattata dalle conseguenze della pandemia.
Fincantieri ha concesso una proroga della scadenza ultima del finanziamento fino a settembre 2030, a fronte di un pagamento immediato che, unito alle rate di ammortamento incassate nel corso del 2024 e del 2025, ne riducono l'importo residuo a 495 milioni di euro, con un parziale ammortamento per 120 milioni tra il 2027 ed il 2029.
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[post_content] => Italia cuore dello sviluppo alberghiero di lusso. A confermarlo i dati resi noti dall'indagine di Deloitte, che ha analizzato un campione di oltre 900 operatori e investitori in Italia e all'estero. Lo studio “The Italian Luxury Hospitality: Time to Elevate?” spiega che il 70% del campione dichiara l’intenzione di effettuare investimenti entro i prossimi tre anni.
«Nel settore real estate, gli hotel di lusso e, più in generale, di alta gamma stanno vivendo una fase di crescita eccezionale, diventando protagonisti di un mercato dove eleganza e performance si fondono e affermandosi come una delle categorie di investimento immobiliare più redditizie - commenta Angela D’Amico, partner e real estate sector leader di Deloitte -. Dalla survey emerge un clima di forte ottimismo tra operatori e investitori riguardo alle performance operative delle strutture e ai rendimenti attesi: circa 7 operatori intervistati su dieci stimano una crescita annua del fatturato medio del settore compresa tra il 6% e il 20% nel triennio 2025-2027, sottolineando la fiducia nella capacità del luxury hospitality di generare elevate performance».
Il 59% del campione intervistato da Deloitte individua l’Italia come principale polo di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni. L’interesse verso altri mercati risulta invece marginale, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato, difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa, delinea oggi una realtà consolidata e una concreta opportunità di crescita per il mercato italiano del luxury hospitality. A spingere gli investimenti sono le attese di una redditività sopra la media: oltre la metà degli operatori intervistati (52%) prevede per il mercato italiano del luxury hotel una crescita annua del fatturato compresa tra il 6% e il 10% nel prossimo triennio. Un ulteriore 25% del campione stima addirittura un incremento superiore al 10%, segnalando aspettative particolarmente positive per il segmento.
Italia regina d'Europa
«Dal punto di vista geografico l’Italia si conferma il mercato più attrattivo in Europa, grazie a una combinazione unica di fattori: un patrimonio culturale e paesaggistico ineguagliabile e una reputazione consolidata come destinazione di eccellenza» aggiunge Benedetto Puglisi, director real estate & hospitality di Deloitt -. Quasi il 60% degli intervistati individua l’Italia come il principale polo di attrazione e di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni, mentre l’interesse verso altri mercati è marginale. La maggior parte di questi investimenti si focalizza sul riposizionamento di hotel già esistenti e sulla conversione di edifici storici. Bisogna però affrontare questo processo di riqualificazione con grande attenzione al prodotto e alla location».
Il riposizionamento nel segmento di alta gamma rappresenta molto più di una semplice riqualificazione immobiliare: è un vero e proprio processo di trasformazione che ridefinisce l’essenza stessa degli hotel.
Trovare la giusta combinazione tra location e caratteristiche dell’asset è sicuramente una delle difficoltà principali, ecco perché una buona parte di investitori e operatori sono disponibili ad abbassare la propria soglia minima di dimensionamento in termini di numero di camere: compresa tra 31 e 50 camere per gli operatori (44% del campione) e leggermente più alta per gli investitori con il 34% che privilegia hotel tra 51 e 70 camere, mentre il 25% esprime preferenza per asset compresi tra 71 e 100 camere.
Gli investimenti
Oltre la metà degli investitori (53%) prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni.
Analizzando nel dettaglio le diverse destinazioni italiane, le città come Milano, Roma, Venezia e Firenze rimangono i mercati più attrattivi per le strategie di sviluppo di investitori e operatori. Seguono le località balneari e lacustri già associate al lusso – come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Portofino o il lago di Como – che, pur caratterizzate da una stagionalità marcata, continuano ad esercitare un forte appeal turistico internazionale. Al quarto posto si collocano le località montane: nonostante una domanda più circoscritta, alcune destinazioni di rilievo nelle Alpi e nelle Dolomiti registrano una crescita. Le città secondarie risultano invece residuali tra le preferenze, sebbene alcuni operatori si stiano progressivamente orientando verso questi mercati alla ricerca di alternative alle destinazioni già sature.
Infine, gli investitori considerano il segmento di lusso come il più attrattivo per i prossimi tre anni, mentre il 27% guarda all’upper upscale. Complessivamente, il 68% del campione prevede di orientare la propria strategia verso prodotti di fascia alta.
Revpar in aumento
Investitori e operatori concordano sul fatto che la crescita del luxury hospitality sarà trainata principalmente dall’aumento delle tariffe medie giornaliere. In particolare, gli operatori prevedono un aumento delle tariffe del 24% tra il 2025 e il 2027, passando da 780 euro a 970 euro, mentre gli investitori, nonostante partano da una base più elevata (1.045 euro), prevedono una crescita minore, pari al 17%. In media si prevede un incremento dei prezzi del 21% nei prossimi tre anni. Anche le previsioni sulle percentuali di occupazione delle camere sono positive: gli operatori stimano un incremento dal 71% nel 2025 al 75% nel 2027. Gli investitori, invece, si mostrano leggermente più cauti, ipotizzando un passaggio dal 68% al 72% nello stesso periodo.
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[post_content] => Giulia Boretti, titolare de Il Colore dei Viaggi, non fa mistero dell’ispirazione che ha posto le fondamenta alla sua attività di tour operating: «Alle spalle ho un’esperienza ultra ventennale nel mondo del turismo, concentratasi negli ultimi anni in un’agenzia di viaggio». Nel post pandemia la svolta, con la decisione di puntare al tour operating chiudendo l’attività al pubblico per proporre i propri luoghi del cuore».
La formula
La formula, tutta improntata al tailor made e ai servizi personalizzati, è resa possibile grazie alla presenza di uffici e partner in alcuni Paesi del mondo dove Giulia Boretti ha vissuto o che comunque conosce molto bene. «Destinazioni che amo, a cominciare da quelle africane, con Marocco, Kenya, Tanzania e Madagascar in primo piano». Con il tempo, la programmazione del t.o. si è estesa anche a Oman, Giappone, Sri Lanka e, dal 2026 arriveranno anche Libano – «una vera sfida per il nostro mercato» - e Cambogia.
«In Africa – aggiunge Boretti - disponiamo di nostri uffici in loco, che abbiamo aperto in collaborazione con un partner locale». In tutte le destinazioni trattate comunque il rapporto con il territorio è molto stretto: «Possiamo contare su guide locali certificate, selezionate con attenzione e tutte parlanti italiano. Dalla nostra sede di Campi di Bisenzio, in provincia di Firenze, monitoriamo costantemente la qualità del servizio con site inspection frequentissime».
I punti di forza
Uno dei punti di forza del t.o. è quello di garantire preventivi dettagliati in media entro due ore dalla richiesta e di proporre quote concorrenziali grazie alla collaborazione con corrispondenti locali affidabili ed efficienti. «Abbiamo rivisto i nostri sistemi di prenotazione interni per renderli ancor più veloci e performanti. L’obiettivo è quello di offrire un’assistenza rapida e puntuale alle agenzie di viaggio, che ci scelgono per i viaggi tailor made ma anche per l’organizzazione di gruppi ad hoc. Attualmente collaboriamo soprattutto con il mercato del Nord Italia, ma puntiamo ad ampliare progressivamente la nostra brand awareness su tutto il territorio nazionale. Per questo proseguiremo nella promozione sfruttando eventi come i Travel Open Day, il Tove e partecipando alle fiere di settore».
Effetto fam trip
Inoltre, prosegue il piano di fam trip per portare gli agenti a conoscere sul campo le destinazioni “sul campo”. «A maggio 2026 sarà ad esempio la volta del Madagascar, una destinazione sulla quale siamo estremamente preparati e competitivi e sulla quale vogliamo puntare nel 2026. Si tratta di un Paese che offre moltissimo ma che è ancora poco conosciuto e proposto in agenzia».
Se il 2024 è stato l’anno della Tanzania, il 2025 ha siglato l’ottima performance del Marocco, del Kenya e del Giappone. «Le richieste si sono concentrate anche nei mesi di spalla, spesso prediligendoli per un viaggio ai classici luglio e agosto».
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[post_content] => Avanza, finalmente, l'iter per la realizzazione di una nuova pista all'aeroporto di Firenze: il ministero dell'Ambiente ha infatti emesso il decreto di Via (Valutazione di impatto ambientale) del progetto, come riferisce Toscana Aeroporti spa, la società che gestisce il Vespucci oltre che il Galilei di Pisa.
Il decreto, a cui partecipa anche il ministero della Cultura, conferma in buona sostanza il progetto per la nuova pista a fianco del raccordo autostradale che andrà a sostituire l'attuale in direzione di Monte Morello e con sorvolo di Peretola e degli altri quartieri alla periferia nord ovest di Firenze.
Toscana Aeroporti, si legge in una nota, «accoglie con soddisfazione la pubblicazione del decreto Via-Vas, atto propedeutico all'avvio della Conferenza dei Servizi per l'autorizzazione alla realizzazione della nuova pista e del nuovo terminal dell'aeroporto di Firenze».
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Nei giorni scorsi, il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, aveva spiegato che, dopo il decreto sulla Via-Vas, dovranno essere emanati gli avvisi per espropriare i terreni, comunicati all’Ue gli aiuti di Stato, indetta la conferenza dei servizi che dovrebbe concludersi «nella tarda primavera, per poi cominciare i lavori della pista nel mese di giugno».
La pista sarà lunga 2.200 metri (e quasi parallela rispetto all’autostrada A11, mentre l’attuale pista è perpendicolare) e insieme alla nuova aerostazione punta a moltiplicare il traffico dello scalo fiorentino, che passerà dai 3,5 milioni di passeggeri del 2024 a quasi 6 milioni. L’investimento supererà i 400 milioni di euro con un finanziamento pubblico di circa 150 milioni, stanziato anni fa.
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[post_content] => Welcome Travel Group inaugura una nuova fase strategica focalizzata sulla crescita qualitativa del Network, con l’obiettivo di generare valore condiviso per agenzie, fornitori e stakeholder.
In occasione dell’evento annuale dedicato ai partner commerciali, il gruppo ha presentato un cambio di paradigma: non più incremento numerico delle agenzie, ma focalizzazione del Network sul supporto allo sviluppo delle realtà già affiliate, concentrandosi sulla valorizzazione delle performance e sulla partecipazione attiva alle iniziative commerciali e marketing delle agenzie della rete, per capitalizzare le strategie e le azioni concordate con i partners e ottimizzare l’orientamento delle vendite massimizzandone i risultati.
“Questo evento rappresenta l’occasione per condividere con i nostri Partner il nuovo approccio strategico: una rete più solida, selezionata e performante, capace di generare valore in modo trasversale”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Welcome Travel Group, Adriano Apicella.
Un nuovo modello
Il concept “Synergy 4Value” diventa il filo conduttore delle nuove iniziative del Network. Si tratta di una sinergia profonda e strutturata tra Welcome Travel Group, le agenzie e i partner commerciali, orientata all’ottimizzazione dei processi finalizzati al rafforzamento dell’effort su tutti i target condivisi e alla conseguente capitalizzazione comune dei risultati.
Questa evoluzione prevede un monitoraggio costante dei punti vendita, con focus non solo su volumi di vendita (Leisure, Vettori, Assicurazioni, etc…), ma anche sull’efficacia dell’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal Network e sul livello di partecipazione alle attività condivise. L’obiettivo è valorizzare chi performa, intercettare il potenziale inespresso e offrire in modo mirato leve concrete per crescere.
Network: la qualità al centro
Nel corso dell’incontro è stata presentata una fotografia dettagliata del Network in ottica di valore: le agenzie affiliate a Welcome Travel Group registrano un incremento medio dei ricavi rispetto al periodo precedente.
Un dato che conferma l’impatto positivo dell’affiliazione sul business delle singole realtà e la centralità della crescita qualitativa come leva strategica. Crescita qualitativa significa selezione mirata delle Agenzie, aumento del fatturato medio per punto vendita, maggiore partecipazione attiva alla vita del Network e, da parte del Network , un potenziamento delle attività outbound, dei service center e degli eventi di condivisione.
In questo contesto, le agenzie considerate “plafonate” – con margini di crescita limitati – saranno oggetto di un riposizionamento strategico, mentre quelle con maggiore potenziale beneficeranno di azioni mirate di supporto commerciale, diversificazione di servizi e nuove opportunità di business.
La tecnologia rimane centrale
Proseguono gli sviluppi sulle Intranet WE hub e Geo space a supporto della rete, che mettono a disposizione funzionalità sempre più evolute per velocizzare il processo di vendita, il reperimento delle informazioni e il monitoraggio delle performance. In questo contesto si inserisce anche il lancio di WEndy e GEOrge, i due assistenti AI che permetteranno agli Agenti di consultare contenuti e strumenti attraverso ricerche in linguaggio naturale, migliorando l’efficienza operativa.
Importanti aggiornamenti hanno inoltre interessato le piattaforme di prenotazione welgo! e geoquick, che si arricchiscono sia in termini di funzionalità sia di contenuti. Gli sviluppi hanno coinvolto non solo l’area Leisure, ma anche il comparto Ticketing, grazie all’integrazione di numerose nuove connessioni con GDS e canali NDC, aumentando la competitività dell’offerta.
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Il nuovo modello si consolida sulla scia delle brillanti performance del 2024-25 che hanno definitivamente segnato il corso permettendo al Network di raggiungere un record assoluto. Il volume d’affari complessivo generato nel 2024-25 dai 2.636 punti vendita affiliati con i Partner contrattualizzati ha superato i 2.262 milioni di euro, così ripartiti: 1.704 milioni nel segmento Leisure in crescita del +8%: 558 milioni nel comparto Ticketing in crescita del + 10%. Rispetto all’anno precedente si registra una crescita complessiva del +8%, con performance del Network superiori alla media di mercato.
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[post_content] => Greenwashing nei cieli. Le aziende dovrebbero capire che la battaglia green non è una questione marketing, ma una questione seria. Loro fanno pubblicità su come sono green, pulite, perfette, ma queste comunicazioni servono solo a migliorare l'immagine delle stessa imprese, e quindi a risultare più interessanti da parte dei consumatori. Questa pratica si chiama greenwashing. Ora l'Ue sta facendo una battaglia proprio sul greenwashing. E ora la rivolge verso alcune compagnie aeree. Esattamente 21.
Le compagnie aeree interpellate dalla Commissione sono Air Baltic, Air Dolomiti, Air France, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, EasyJet, Finnair, KLM, Lufthansa, Luxair, Norwegian, Ryanair, Sas, Swiss, TAP, Transavia France, Transavia CV, Volotea, Vueling e Wizz Air.
Naturalmente tutte hanno dichiarato la disponibilità a rivedere le proprie asserzioni ambientali, adeguandole alle indicazioni europee per evitare formulazioni che potrebbero essere ritenute fuorvianti.
Autorità e impegni
Le autorità nazionali per la tutela dei consumatori verificheranno l’attuazione degli impegni assunti dalle compagnie aeree. Se necessario, potranno essere adottate misure di esecuzione. La Commissione europea, insieme alla rete CPC, valuterà anche le pratiche di altre compagnie aeree operanti nel mercato unico, per assicurare condizioni di concorrenza leale e uniformità di applicazione delle norme nel settore dell’aviazione.
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[post_content] => Riaprirà al pubblico a gennaio 2026 l’ex chiesa di San Francesco di Alessandria. Si tratta di un grande lavoro di restyling che comprende il recupero del complesso e la realizzazione della nuova sede dei Musei Civici, condotto in parte con il contributo del Ministero della Cultura.
Il complesso monumentale di San Francesco occupa un intero isolato del centro cittadino ed è composto da più corpi di fabbrica aperti su quattro cortili interni, di cui l’ex chiesa di San Francesco rappresenta il nucleo più antico e di maggior pregio, risalente al 1268.
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Proprio negli ultimi anni la prosecuzione dei restauri volta a riportare in luce quanto più possibile della fabbrica medievale e a valorizzarne la struttura ha trovato uno sviluppo concreto nel progetto di riconversione dell’ex chiesa di San Francesco quale sede del nuovo museo civico cittadino. Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”.
Le parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico.
La compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. In questo modo il visitatore che accederà al museo, una volta completato, potrà fruire non solo della visione delle collezione civiche, ma anche dell’esperienza del monumento che le accoglie, restituito nella sua identità e storia passata.
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«Sas, società controllante di Gnv, cederà con rinuncia al corrispettivo la propria partecipazione del 49% in Moby a Onorato Armatori che la controlla e rinuncerà anche al pegno sul rimanente 51%. Per estinguere il finanziamento ottenuto da Sas, Moby affiderà a un terzo l’organizzazione di una gara per vendere un pacchetto di asset. Ristori in arrivo per i biglietti acquistati prima del 16 luglio». In una nota ripresa dal Sole 24Ore, l'autorità Antitrust ha accolto e reso obbligatori gli impegni presentati da Sas, controllata dal gruppo Msc holding, Moby e Grandi Navi Veloci.
Il contenzioso davanti all’Autorità garante era nato da un ricorso di Grimaldi group, dopo l’intervento di salvataggio finanziario che Msc aveva messo in atto per Moby, concorrente della compagnia di traghetti napoletana. Ora Moby dovrà restituire quanto ancora rimane del finanziamento da 243 milioni di euro concesso da Sas a dicembre 2023, per chiudere il concordato preventivo.
Moby e Gnv si sono anche impegnate a concedere un ristoro ai consumatori che abbiano acquistato, prima del 16 luglio 2025, un viaggio sulle rotte Genova-Olbia, Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia da effettuarsi nel periodo giugno-settembre 2025, oppure un viaggio sulla Napoli-Palermo nei weekend compresi tra il 1° novembre 2024 e il 31 marzo 2025. Per Moby, tale ristoro è pari al 5% dell’importo del biglietto se il consumatore sceglierà un rimborso, e al 10% se sceglierà invece un voucher. Per Gnv, l’importo è pari a 15 euro per i viaggi in cabina e al 7% dell’importo pagato per gli altri viaggi.
La nuova Mobty
Con una nota, Moby fa sapere che gli impegni assunti «prevedono, tra l’altro, un percorso di rafforzamento patrimoniale e di riorientamento del modello di business, che porterà la società ad azzerare il proprio indebitamento finanziario e quello verso il sistema bancario nazionale e internazionale. Tale risultato sarà perseguito anche attraverso la dismissione di alcuni asset non strategici, finalizzata a garantire la massima solidità finanziaria e a promuovere un piano di sviluppo sostenibile nel lungo periodo».
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La transazione, concordata inizialmente il 9 maggio 2025, è stata ora completata, con Delta Air Lines e Air France-Klm che hanno investito anch'esse nelle società madri di WestJet.
Walter Cho, presidente e ceodi Hanjin Group e Korean Air, è stato inoltre nominato membro del consiglio di amministrazione di WestJet. Tra i membri del consiglio figurano anche altri leader mondiali del settore dell'aviazione, come Benjamin Smith, amministratore delegato di Air France-Klm, e Alex Cruz, ex presidente e ceo di British Airways.
Oltre al suo ruolo di leader chiave nel consiglio di amministrazione della Iata dal 2019, la nomina di Walter Cho dovrebbe sostenere i futuri vantaggi per i viaggiatori e contribuire alla crescita sostenibile del settore dell'aviazione globale.
L'investimento sottolinea la crescente importanza del mercato dell'aviazione canadese, che nel 2024 è stato valutato 33 miliardi di dollari e si è classificato tra i primi dieci al mondo, con una crescita a doppia cifra dal 2019.
Sulla base dell'integrazione in corso con Asiana Airlines, Korean Air continuerà a perseguire diverse partnership strategiche nel mercato globale dell'aviazione per ampliare la scelta dei passeggeri, migliorare la convenienza e rafforzare la sua posizione di compagnia aerea leader a livello mondiale.
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Tra i membri del consiglio figurano anche altri leader mondiali del settore dell'aviazione, come Benjamin Smith, amministratore delegato di Air France-Klm, e Alex Cruz, ex presidente e ceo di British Airways.\r\n\r\nOltre al suo ruolo di leader chiave nel consiglio di amministrazione della Iata dal 2019, la nomina di Walter Cho dovrebbe sostenere i futuri vantaggi per i viaggiatori e contribuire alla crescita sostenibile del settore dell'aviazione globale.\r\n\r\nL'investimento sottolinea la crescente importanza del mercato dell'aviazione canadese, che nel 2024 è stato valutato 33 miliardi di dollari e si è classificato tra i primi dieci al mondo, con una crescita a doppia cifra dal 2019.\r\n\r\nSulla base dell'integrazione in corso con Asiana Airlines, Korean Air continuerà a perseguire diverse partnership strategiche nel mercato globale dell'aviazione per ampliare la scelta dei passeggeri, migliorare la convenienza e rafforzare la sua posizione di compagnia aerea leader a livello mondiale.","post_title":"Korean Air investe in Canada con l'acquisto del 10% del capitale di WestJet","post_date":"2025-10-23T10:30:04+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1761215404000]}]}}