20 marzo 2023 10:34
La Camera di Commercio di Genova promuove, dal 5 al 29 aprile, escursioni gratuite in risciò in città, per scoprire il centro storico medievale più grande d’Europa in modo originale e divertente, dedicate a famiglie, over 65 e ragazzi tra i 18 e i 29 anni.
L’iniziativa rientra nel Progetto Interreg Ita-Fra Marittimo “R-Itinera”, di cui la Camera di Commercio è partner, che ha l’obiettivo di promuovere Itinerari Turistici Sostenibili. Le escursioni sono finanziate con fondi PC IFM 2014-2020. Al termine di ogni escursione è prevista una lezione di pesto genovese.
Dopo una gara, la Camera di Commercio ha incaricato il tour operator ligure Volver di organizzare le escursioni.
«Grazie a questo progetto – commenta Giada Marabotto, titolare Volver Tour Operator – La Camera di Commercio ha stanziato 60 posti gratuiti per conoscere Genova. Un’occasione per i turisti ma anche un’opportunità per chi lavora sul territorio. Al termine delle escursioni sarà fornito un questionario a chi ha partecipato per capire il gradimento ma soprattutto per comprendere meglio le esigenze del pubblico e fare tesoro di eventuali suggerimenti».
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«Le strutture ricettive associate di Assohotel Confesercenti in Emilia Romagna segnalano mancate prenotazioni e disdette, in un periodo come quello di giugno dove il turismo straniero è da sempre molto forte. Non solo, la questione riguarda anche i mesi di luglio e agosto: così centinaia di imprese del turismo e del commercio saranno costrette a chiudere. È comprensibile che i turisti siano preoccupati, ma questi timori sono eccessivi e rischiano di arrecare ulteriori danni all'economia delle zone colpite dall'alluvione».
Così Vittorio Messina, presidente di Assohotel Confesercenti.
«L'immagine dell'Emilia Romagna che emerge in questi giorni è sbagliata e distorta. Non tutte le strutture della Regione sono state colpite dall'alluvione e tantissime località turistiche non hanno subito alcun danno. E anche nelle zone colpite, lo sottolineiamo ancora una volta, nonostante le enormi difficoltà e i giorni drammatici che stanno vivendo i cittadini dell'Emilia Romagna, la stagione estiva non è a rischio».
«Siamo sicuri che gli attuali problemi di agibilità verranno risolti prontamente e la situazione si normalizzerà rapidamente. La costa romagnola e gli altri territori colpiti dall'alluvione, che rappresentano un'eccellenza dell'offerta turistica italiana, attendono i vacanzieri a braccia aperte. Invitiamo i turisti a non cancellare le prenotazioni estive già effettuate: non solo un atto di fiducia che siamo sicuri non verrà deluso, ma anche un gesto di solidarietà concreto che contribuirà alla ripresa delle economie locali».
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[post_content] => Il benessere veicolato dalla natura, le città in ottica green, gli eventi fra castelli e palazzi: sono questi i tre highlight di una "Estate all'austriaca", come recita il claim della campagna lanciata proprio a maggio da Austria Turismo. Una stagione che vede Herwig Kolzer, direttore dell'ente in Italia (nella foto), particolarmente ottimista, forte di un andamento dei flussi - sia 2022 sia del primo trimestre 2024 - in progressiva crescita.
«Nel 2022 abbiamo registrato un incremento significativo degli arrivi italiani, +145% sul 2021 (821.100 turisti), ma ancora al di sotto dei livelli 2019, con un meno 24%. Ma per l'estate siamo molto ottimisti e crediamo che quest’anno raggiungeremo i numeri pre pandemia. Già fra gennaio aprile abbiamo registrato un forte incremento - seppure sempre meno 2019 -: 168.000 arrivi (+141% rispetto al 2022) e un meno 11% sull'analogo periodo pre Covid».
A supportare l'ottimismo del direttore, anche un recente studio condotto tra i dieci mercati più strategici per il turismo in Austria (oltre a quello domestico, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria) «che ha evidenziato come gli italiani siano i più propensi a viaggiare nell'immediato futuro con disponibilità di budget, tempo e tanta voglia di vacanze. E l'interesse per l'Austria come destinazione è addirittura raddoppiato rispetto allo scorso anno».
Ad attrarre i nostri connazionali sono principalmente le città «che continuano a registrare una forte domanda dall’Italia. I partner, dai musei alle istituzioni, ci dicono inoltre che ci sono molti gruppi, anche e soprattutto sul fronte dei viaggi scolastici. A fare la parte del leone è ovviamente Vienna, ma anche Salisburgo e Innsbruck». E un aumento delle tariffe per i servizi che non sembra impensierire più di tanto i viaggiatori: «Anche qui i prezzi sono alti, purtroppo in Austria abbiamo un tasso di inflazione che è tra i più alti in Europa centrale, ma gli hotel tentano di contenere gli aumenti. E rispetto ad altri paesi possiamo vantare un rapporto value for money molto buono».
Tornando alla campagna estiva, il grande tema è quello del benessere declinato in più di una sfaccettatura: «I paesaggi, da ammirare e attraversare con lunghe camminate sui numerosi sentieri tracciati - aggiunge Brigitte Resch, responsabile media relations dell'ente -. Nella sola Carinzia sono stati creati 20 slow trails, mai più estesi di 10 km e accessibili a tutti». E poi l'acqua, fra laghi e fiumi o ancora i parchi nazionali, ben sei nell'intero Paese.
I paesaggi sono anche quelli urbani, «molto diversi da quelli invernali durante la stagione estiva. A Vienna, ad esempio, ci sono nuove bellissime terrazze dove pranzare o cenare, come quella all’ultimo piano parlamento, che offrono vedute incredibili sulla città.
Infine la musica, da sempre regina dell'estate austriaca, con numerosi festival fra castelli e dimore storiche, con vere e proprie sale da concerto open air.
Da non dimenticare poi «che nel 2024 la cittadina storica di Bad Ischl, insieme a 22 comuni rurali del territorio del Salzkammergut sarà la Capitale Europea della Cultura - conclude Kolzer -. Un evento particolarmente significativo per tutti noi, che ci vede sin d'ora impegnati con attività promozionali tra cui due viaggi riservati alla stampa e ai tour operator (quest'ultimo il prossimo autunno)».
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[post_content] => L'aeroporto di Bruxelles-Zaventem studia l'abolizione di circa 1.500 voli notturni all'anno, rispetto all'attuale limite di 16.000, per rispondere alle "preoccupazioni" dei residenti locali in termini di inquinamento acustico.
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[post_content] => Tutti i passeggeri di Emirates, in ogni classe di viaggio, possono beneficiare di una forma di connettività gratuita una volta iscritti a Emirates Skywards. In pratica, ogni settimana altri 30.000 passeggeri di economy class potranno connettersi al wi-fi di bordo gratuitamente. Finora la compagnia di Dubai ha investito più di 300 milioni di dollari nella connettività a bordo.
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Attualmente la compagnia aerea registra una media di 450.000 utenti al mese. Ciò rappresenta un aumento del 30% dell'utilizzo da parte dei passeggeri nel 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Attualmente quasi il 10% di tutti i passeggeri utilizza il wi-fi di bordo gratuito. Sulle rotte attraverso le Americhe, quasi il 20% dei passeggeri si connette al wi-fi mentre sulle rotte europee e africane l'utilizzo è superiore all'11% da parte di tutti i passeggeri.
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[post_content] => Si svolgerà a Genova dal 1° al 4 giugno l’undicesima edizione di Slow Fish con il tema Coast to Coast, un modo per sottolineare come gli ambienti acquatici e la terraferma siano ecosistemi strettamente interconnessi tra loro. Ricco il programma di attività che declinano i temi centrali della manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria: Conferenze, Laboratori, Aperitivi, il Mercato e soprattutto gli appuntamenti ludici dedicati a bambine e bambini di tutte le età. Perché, come di consueto negli eventi Slow Food, è a partire dalle giovani generazioni che si costruisce la consapevolezza sulle proprie scelte alimentari, scelte che fanno bene agli ecosistemi acquatici e alla salute nostra e del pianeta.
A Slow Fish 2023 il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) supporta la realizzazione di spazi di approfondimento dedicati a visitatori e bambini: la Slow Fish Arena, il luogo in cui sviluppare il dibattito sui temi di attualità e sulle interconnessioni tra ecosistemi marini e terrestri, e la Ludoteca, dove bambine e bambini possono giocare con le forme dei pesci, colorarli, e aumentare la consapevolezza della bellezza del mare e delle sue risorse. In particolare, giovedì 1 giugno sono previste attività didattiche per le scolaresche in visita. Sempre nella Ludoteca, il 2 giugno, alle 12.30 e alle 14.30, i visitatori possono partecipare anche a Che pesci prendere?, il gioco ideato per fare comprendere ai bambini – e anche agli adulti – l’importanza della piccola pesca artigianale, realizzato in collaborazione con la Onlus Worldrise.
Organizzate dall’Acquario di Genova e Slow Food, le attività di educazione si svolgono nella Città dei bambini e dei ragazzi e sono rivolte alle scuole la mattina di giovedì 1 giugno, e alle famiglie da venerdì 2 a domenica 4 giugno. Nell’ambito di questo museo interattivo, bambine e bambini vengono guidati da esperti e dagli studenti del Dipartimento di Scienze della terra, dell’ambiente e della vita dell’Università di Genova alla scoperta del progetto Life Claw e delle specie aliene che occupano sempre più fiumi e mari del Mediterraneo. Una delicata operazione di salvataggio a cui i più piccoli sono chiamati a partecipare nell'appuntamento Sos gambero di fiume italiano, realizzato con il supporto di UniCredit.
Sabato 3 giugno alle 20.30 è in programma la visita a uno dei siti di studio sulla riproduzione del gambero realizzato nell’ambito del progetto Life Claw a Fontanigorda, presso il ponte di Pescia, con Alla ricerca del gambero perduto. Un’escursione serale gratuita in compagnia di un esperto sul torrente Pescia per cercare questi animali che si rintanano durante il giorno e sono attivi e visibili solo dopo il calare del sole.
Nel 2023 l’Acquario di Genova festeggia i 30 anni di attività e propone un calendario ricco di iniziative per il suo compleanno. Durante Slow Fish sono molteplici gli incontri quotidiani per conoscere le specie protagoniste, i progetti di conservazione e la ricerca e il lavoro di cura degli animali che viene svolto ogni giorno da biologi e veterinari.
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[post_content] => Alla presenza di una folta rappresentanza di soggetti, associati e non, ha fatto il suo esordio ufficiale a Viterbo, presso la sede di Spazio Attivo di Lazio Innova, la DMO (Destination Management Organization) “Expo Tuscia”.
Già già a Rimini, lo scorso mese di settembre, nel corso di TTG Incontri, era stato presentato il video che narra le potenzialità del territorio e le attività da porre in essere. Da evidenziare, nel frattempo, la crescita del partenariato passato da 6 soggetti pubblici e 13 privati, rispettivamente a 7 e 23.
«Una formazione - ha precisato il presidente della DMO, Vincenzo Peparello -, di grande valore e competenza che realizzerà pienamente le finalità del progetto che mirano allo sviluppo e alla promozione del territorio della Tuscia in tutte le sue forme: arte, cultura, gastronomia, ruralità, benessere, sport, outdoor, ambiente, paesaggi e tutto quanto concorre a creare quella 'Grande Bellezza' del nostro 'Italian life style'».
Strumento di marketing territoriale e imprenditorialità
La DMO 'Expo Tuscia' si pone «come strumento in grado di coniugare marketing territoriale e imprenditorialità - continua Peparello - mediante azioni mirate ma con una rinnovata convergenza che non può prescindere da una programmazione negoziata tra attori pubblici e privati».
All’incontro era presente anche il destination manager Francesco Comotti, secondo il quale «la DMO 'Expo Tuscia', soprattutto in questo nuovo scenario, mutato e accelerato dalla pandemia, diventa un efficace strumento attuativo per gli obiettivi strategici inseriti nei Piani di Sviluppo della Regione Lazio, quali la ridistribuzione del flussi, la destagionalizzazione e l’aumento della durata del soggiorno sul territorio che sono gli obiettivi che noi vogliamo perseguire e raggiungere con strategie fattive e un’organizzazione concreta sul territorio. Vogliamo in sostanza rappresentare con la nostra azione quel valore aggiunto, sia dal punto di vista economico che culturale, necessario anche in previsione del prossimo Giubileo 2025 che ci vedrà sicuramente parte attiva e determinante».
Incisivo e particolareggiato l’intervento del Consulente Virgilio Gay, esperto di marketing operativo e territoriale, che ha parlato di strategie unitarie del territorio, sottolineando come il successo dei progetti delle varie DMO dipenda dalla complementarietà degli stessi e dalla organizzazione dei territori. «È innegabile, ha detto, come molto dipenda dall’alleanza che sapranno generare il pubblico e il privato, le amministrazioni pubbliche e gli operatori economici, gli appassionati del territorio e gli esperti che da tempo lavorano nel settore del marketing. Ovvero tutti quei soggetti che, operando negli specifici settori, sanno meglio di altri cogliere gli strumenti e individuare le risorse che la legislazione italiana ed europea mettono a disposizione del territorio e delle imprese».
VisiTuscia 2023
Fra le prime attività poste in essere dalla DMO, figura la programmazione di 'VisiTuscia' la Borsa del Turismo e dell’Enogastronomia del Viterbese, al via oggi per una tre giorni di scoperta del territorio. Il tema di quest’anno sarà il “Turismo di Ritorno – Alla scoperta delle Origini”, nel quadro dei progetti sostenuti anche dal Governo e dalla Regione Lazio.
Al riguardo è intervenuto anche il Segretario Generale della Camera di Commercio Viterbo-Rieti, Francesco Monzillo che ha ricordato come l’Ente Camerale abbia avuto sempre una particolare attenzione per questa manifestazione, per la sua importanza nella promozione del territorio e per i successi conseguiti nel corso del tempo. Presenti anche Marco Tortolini, Presidente Slow Food Viterbo-Tuscia, con il quale è in atto un rapporto di collaborazione per la preparazione dei piatti tipici che entreranno a far parte del “Menù delle Origini” che verrà presentato in collegamento diretto con le Associazioni degli Italiani all’Estero, e il Consigliere del Comune di Viterbo, Marco Nunzi, che ha portato il saluto del Sindaco Chiara Frontini.
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[post_content] => Si chiama Leonardo Hotel Lago di Garda - Wellness and Spa ed è la sesta proprietà della compagnia che fa capo al gruppo israeliano Fattal Hotel. Si tratta di un albergo da 127 camere e suite, tra cui una spa suite con vasca idromassaggio per due persone e doccia a filo pavimento, e due hydro suite con vasca idromassaggio a due posti posizionata sul terrazzo. L'area benessere è composta inoltre da undici sale per trattamenti, una piscina interna e due esterne, di cui una adults only.
Il resort, l'ex Principe di Lazise, è stato acquisito lo scorso aprile dal fondo di investimento istituzionale israeliano Fattal European Partnership II, gestito da Guy Vardi e Yaniv Amzaleg. Il fondo, istituito dal gruppo omonimo nel 2022, è dotato di un capitale proprio fino a 400 milioni di euro in contanti (obiettivo di raccolta 1 miliardo), ed è destinato all'espansione del portfolio alberghiero. A vendere, per 25 milioni di euro, è stata Aquileia Capital Services, società di Bain Capital Credit. Il Principe di Lazise ha chiuso il 2022 con un fatturato di 4,6 milioni di euro, un ebitda margin dell'11% e ricavi totali medi per camera disponibile (trevpar) di 134 euro.
"Siamo lieti di poter aggiungere un'altra interessante proposta leisure al nostro portfolio con questa splendida struttura a Lazise - spiega Yoram Biton, managing director di Leonardo Hotels Central Europe -. La stuttura rappresenta una significativa aggiunta alla nostra offerta a sud del Brennero e un passo importante nella nostra strategia di espansione, che dal 2022 si concentra anche su destinazioni leisure. L'Italia è il luogo ideale per questo ampliamento, un’area unica per i viaggiatori. Per questo motivo intendiamo realizzare altri progetti qui e continuare a guidare la nostra crescita in questo Paese".
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[post_content] => Villa Relais San Martino è localizzato a Martina Franca, in provincia di Taranto, nel cuore della Valle d’Itria, anche conosciuta come Valle dei Trulli.
Questo lussuoso relais immerso nel verde di un parco di 25.000 mq, circondato dalla rigogliosa e tranquilla campagna pugliese, nasce nel 2004 da un’idea di Martino Solito che decide di trasformare la villa di campagna di famiglia in una romantica dimora di lusso per l’ospitalità nel cuore della Puglia, con l’intento di valorizzare e promuovere le bellezze della sua terra.
Già dai primi anni di attività, nonostante all’epoca ancora il turismo in Puglia non fosse così in voga, Villa Relais San Martino diventa un punto di riferimento di ospitalità in Puglia a livello nazionale e internazionale, entrando in guide come il Touring Club e Relais&Chateaux. Ma il vero sviluppo di Villa Relais San Martino si deve certamente all’ingresso nell’attività di famiglia dei figli di Martino Solito, Edoardo e Giulia, che sono oggi rispettivamente architetto progettista e Resident Manager, che hanno dato il loro imprinting e il loro contributo nell’accrescimento del prestigio e dell’internazionalità dell’hotel grazie ai loro studi e alla loro passione.
Nel 2022 l’ingresso a Villa Relais San Martino di Gabriele Bianchi, decisivo per la sua moderna evoluzione, che ha portato la Villa ad essere inserita anche nella Guida Michelin Italia Hotel 2023. La sua intraprendenza, le sue competenze e vicissitudini personali lo portano però a divenire sempre più parte integrante della famiglia Solito che gli propone, in definitiva, una collaborazione alla direzione generale di Villa San Martino.
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[post_content] => Insieme e forse più della lotta all'economia del sommerso, è il tema del personale a rendere agitate le notti degli albergatori italiani. Una questione annosa che dopo il Covid, e la fuga di risorse preziose verso altri comparti, è diventata ancora più pressante: i collaboratori non si trovano, e anche quando ci sono, sono spesso poco qualificati. Il tema non poteva quindi non essere al centro della settantatreesima assemblea di Federalberghi, accanto appunto a quello sempre caro della lotta all’abusivismo.
"Le imprese ci dicono che trovare personale, qualificato e non qualificato, è ormai divenuto il maggiore dei loro problemi – ha infatti spiegato il presidente Bernabò Bocca all’assise riunita per l’occasione al centro congressi Giovanni XXIII di Bergamo -. Si tratta di un fenomeno riscontrato anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. Ma in questo caso c’è poco da gioire per questo male comune. In questi anni abbiamo visto un deflusso di personale importante verso altri settori: il pubblico, la logistica, le costruzioni, il commercio al dettaglio tra gli altri. La situazione ci preoccupa, perché la fuga di professionalità spesso a lungo formate dalle nostre imprese rischia di dissanguare il settore”.
Oltre un quarto dei lavoratori degli hotel italiani è straniero
Ma la questione personale non può avere solamente una soluzione interna. Ecco allora, nonostante la calorosa accoglienza riservata a Daniela Santanché, una piccola dissonanza con il governo attuale certo non particolarmente favorevole ai flussi migratori: “Da sempre guardiamo all’estero per la ricerca di collaboratori - ha infatti sottolineato Bocca -. Oltre un quarto dei dipendenti delle aziende alberghiere è straniero. È una realtà importante che fa delle nostre case un esempio di inclusione. Per questo motivo chiediamo da tempo modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle: meno burocrazia, più lavoro per chi ha scelto il nostro Paese per un progetto di vita”.
Il vento della ripresa soffia forte ma preoccupa l'aumento dei costi
Misure necessarie anche per cogliere il vento della ripresa che, dopo gli anni del Covid, ha ricominciato a soffiare a partire dalla scorsa primavera. “Secondo i dati ancora provvisori dell’Istat – ha rivelato sempre il presidente Federalberghi - nel corso del 2022 le strutture ricettive italiane hanno registrato 396 milioni di presenze, ancora su livelli del 9,3% inferiori rispetto al 2019. Per gli stranieri la differenza è stata del 12,8% (-28,2 milioni), mentre per i nostri connazionali del 5,7% (-12,3 milioni)”. Secondo la Banca d’Italia, in particolare, la spesa dei turisti stranieri nel nostro Paese è stata pari a 42,1 miliardi di euro, il 5% in meno in confronto al 2019.
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Le cinque richieste di Federalberghi
È alla luce di tale contesto che Bocca ha quindi concluso la relazione con il tradizionale elenco di richieste che l’associazione degli albergatori fa alle istituzioni, per permettere al turismo di “creare ricchezza come e più di quanto è stato in passato”. Prioritaria per Federalberghi è quindi la diminuzione della pressione fiscale (in primis quella sugli immobili, che grava sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote).
Ma anche il sostegno agli investimenti (con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive, da rendere strutturale), accompagnato dallo sviluppo di nuovi servizi (riformando le regole anacronistiche che non consentono agli alberghi di ampliare l’offerta, come nel caso della ristorazione per i non alloggiati, della direttiva sui pacchetti turistici e delle concessioni demaniali prospicienti le strutture ricettive), nonché il contrasto all’abusivismo e l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture.
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Per questo motivo chiediamo da tempo modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle: meno burocrazia, più lavoro per chi ha scelto il nostro Paese per un progetto di vita”.\r\nIl vento della ripresa soffia forte ma preoccupa l'aumento dei costi\r\nMisure necessarie anche per cogliere il vento della ripresa che, dopo gli anni del Covid, ha ricominciato a soffiare a partire dalla scorsa primavera. “Secondo i dati ancora provvisori dell’Istat – ha rivelato sempre il presidente Federalberghi - nel corso del 2022 le strutture ricettive italiane hanno registrato 396 milioni di presenze, ancora su livelli del 9,3% inferiori rispetto al 2019. Per gli stranieri la differenza è stata del 12,8% (-28,2 milioni), mentre per i nostri connazionali del 5,7% (-12,3 milioni)”. Secondo la Banca d’Italia, in particolare, la spesa dei turisti stranieri nel nostro Paese è stata pari a 42,1 miliardi di euro, il 5% in meno in confronto al 2019.\r\n\r\n“L’andamento registrato nei primi mesi di quest’anno ci induce tuttavia a ritenere che il 2023 possa chiudersi con un ritorno ai livelli pre‐pandemici. Sono positivi pure i dati sul fatturato, anche se non va dimenticata l’impennata dei costi, in specie quelli del gas e dell’energia elettrica, e la conseguente erosione dei margini - ha avvertito Bocca -. Insomma, “la ripresa è alle porte ma non ancora completamente avviata. Le prospettive sono buone ma sappiamo tutti che con le prospettive non si fanno i bilanci. Occorre, perciò, essere fiduciosi ma al tempo stesso non illudersi che basti una buona stagione per riparare al disastro degli anni scorsi”.\r\nLe cinque richieste di Federalberghi\r\nÈ alla luce di tale contesto che Bocca ha quindi concluso la relazione con il tradizionale elenco di richieste che l’associazione degli albergatori fa alle istituzioni, per permettere al turismo di “creare ricchezza come e più di quanto è stato in passato”. Prioritaria per Federalberghi è quindi la diminuzione della pressione fiscale (in primis quella sugli immobili, che grava sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote).\r\n\r\nMa anche il sostegno agli investimenti (con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive, da rendere strutturale), accompagnato dallo sviluppo di nuovi servizi (riformando le regole anacronistiche che non consentono agli alberghi di ampliare l’offerta, come nel caso della ristorazione per i non alloggiati, della direttiva sui pacchetti turistici e delle concessioni demaniali prospicienti le strutture ricettive), nonché il contrasto all’abusivismo e l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"La ripresa c’è ma personale e sommerso restano i crucci di Federalberghi","post_date":"2023-05-17T14:06:45+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1684332405000]}]}}