9 aprile 2019 09:29
Wine & Castle Tour Discover Piacenza è l’esclusiva esperienza proposta da Destinazione Turistica Emilia. Dal 13 aprile al 6 ottobre è possibile scoprire terre, vigne e sapori in minivan. Destinazione Turistica Emilia dedica un’iniziativa che consente di lasciare lo stress automobilistico a casa, con guida in inglese e in italiano a bordo di un comodo minivan climatizzato. I partecipanti, nel corso dell’itinerario tra dolci colline e vigneti, potranno visitare manieri e cantine. Sono inoltre previsti tour speciali di una giornata per Vigoleno e Veleia Romana (25 aprile) e Rocca d’Olgisio e Agazzano (1 maggio). Ogni sabato, il Tour Rivalta parte dalla Piazza Cittadella di Piacenza alle 9:30 verso l’antico borgo di Rivalta, dove i partecipanti vengono guidati all’interno del sontuoso castello, circondato da un magnifico parco. Dopo la visita tra le suggestive stanze e le sale del nuovo Museo del Costume Militare, ci si sposta verso una delle più rinomate cantine della zona per scoprire i segreti della produzione dei tipici vini bianchi e rossi del territorio e degustarne 3 tipologie insieme a Grana Padano e Salumi DOP Piacentini. La domenica dà invece spazio al Tour Castell’Arquato. Dal medesimo luogo di partenza, il minivan si dirige verso uno dei Borghi più belli d’Italia, per una visita del Castello sulla cima della collina che racconta il Medioevo, dal borgo antico alla Rocca Viscontea. Il biglietto – comprensivo di tutti i servizi descritti – è proposto al prezzo di 59 euro a persona, ridotto a 45 euro per i bambini dai 4 ai 10 anni e gratuito per i bimbi fino a 4 anni.
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Dopo il lancio di un’interfaccia completamente rinnovata per il sito www.leviedelnord.com e di un logo ringiovanito nell’aspetto, a firma della web agency torinese Vg59, Le Vie del Nord arriva alla prossima fiera di Rimini (pad. C1, Nordic Stand) in compagnia di un amico speciale: Rivea, un Puffin blu (comunemente detto anche Pulcinella di Mare), la nuova mascotte del marchio che sarà impersonato allo stand anche da un apposito peluche. “Il Puffin è un uccello migratore e anche un messaggero - racconta Fabio Del Vecchio, responsabile commerciale -. Ci piaceva l’idea di associare al nostro marchio i viaggi di questo volatile che trascorre gli inverni qui da noi, nel Mediterraneo, primavera ed estate tra Galles e Irlanda, per poi spostarsi in autunno verso l’Islanda. È con lo stesso suo spirito che da dieci anni accompagniamo sempre più italiani alla scoperta del Nord Europa, e non solo”.
E' già inoltre disponibile la nuova brochure Emozionando Autunno Inverno 2024/25: “C’è un Nord e un Sud in ogni regione, in ogni nazione, in ogni continente… e quello che sembra il Sud, se lo si guarda da più a sud ancora, è a nord del punto in cui ci troviamo”. Si apre così il volume, nel quale sono presenti tutte le proposte del marchio per la prossima stagione invernale. “Trova uno spazio centrale nella nostra programmazione il Nord Europa, anche in virtù del fatto che secondo le previsioni dello Space weather prediction center della National oceanic and atmospheric administration (Noaa) il 2024 e il 2025 saranno due anni eccezionali per vedere l’aurora boreale - aggiunge la product manager, Maria Teresa Omedè -. Ci attendiamo quindi flussi più intensi di viaggiatori in questa regione. Puntiamo forte, perciò, su destinazioni quali Scandinavia, Groenlandia, Islanda, Finlandia, Svezia e Norvegia, ma anche Canada e Alaska centrale”. Non mancano infine i grandi classici, quali i viaggi di Capodanno nelle capitali europee, i city-break alla ricerca dei mercatini di Natale, le avventure nel vicino Oriente e negli Stati Uniti d’America.
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Sarà Rimini ad ospitare l'edizione 2026 di Routes Europe: l'evento, annunciato durante Routes World 2024 che si sta svolgendo in questi giorni in Bahrain, si terrà dal 18 al 20 maggio 2026 e riunirà i principali stakeholder di compagnie aeree, aeroporti e destinazioni. La kermesse sarà ospitato dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Rimini e dall'Aeroporto Internazionale di San Marino.
Proprio il “Federico Fellini” rappresenta un motore fondamentale dello sviluppo turistico della regione, con partnership tra 11 compagnie aeree che servono 16 destinazioni. L'aeroporto è attualmente in fase di ammodernamento come parte dell'ambizioso masterplan del Gruppo AIRiminum per migliorarne le infrastrutture, garantendo un'esperienza più sicura e accessibile sia per le compagnie aeree che per i passeggeri.
«Un'analisi indipendente mostra che gli aeroporti delle precedenti destinazioni ospitanti hanno visto crescere i loro network nel giro di tre anni di circa il 6,9% in più rispetto ai competitor - ha sottolineato Steven Small, direttore di Routes -. Ospitare Routes Europe sosterrà l'obiettivo di Rimini di espandere la propria connettività aerea e di rafforzare il suo ruolo nell'aviazione europea».
«L'aeroporto di Rimini è la porta d'accesso del territorio all'Europa e la sua promozione e il suo sviluppo sono un elemento chiave per mantenere Rimini come città all'avanguardia a livello internazionale - ha aggiunto Leonardo Corbucci, ceo di AIRiminum 2014 Spa -. Crediamo davvero che Rimini lascerà un segno indelebile nei partecipanti al forum di sviluppo europeo del 2026 e aiuterà l'Aeroporto di Airiminum a crescere ancora di più in tutti i mercati».
«Routes Europe sarà un'occasione per rafforzare il nostro posizionamento come destinazione turistica leader nel mercato globale e per ottenere una maggiore internazionalizzazione dei passeggeri e dei flussi turistici - ha osservato Andrea Corsini, assessore alla Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna -. Routes rappresenta per l'Emilia-Romagna una piattaforma globale per sviluppare una politica integrata per i nostri aeroporti, per stimolare nuovi investimenti, per aumentare la nostra attrattività, per valorizzare i distretti turistici della Regione, per promuovere la nostra offerta multitematica rivolta sia al turismo leisure che a quello d'affari e, non da ultimo, per comunicare la sostenibilità e l'innovazione dei nostri prodotti chiave: Motor Valley, Food Valley, Sport Valley, Riviera Adriatica, Città d'Arte, Città d'arte, Borghi, Cicloturismo, Slow tourism, ecc».
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È tutto pronto per la stagione sportiva 2024/2025 che porterà #WeAreinPuglia in viaggio con gli atleti delle squadre pugliesi. L’assessorato regionale al purismo/Pugliapromozione ha messo a finanziamento, attraverso un avviso pubblico, tredici società sportive dotate di attrazione mediatica da tutta la regione che si confronteranno sui vari campi di gioco, portando la Puglia non solo nel cuore ma anche su magliette, borsoni, bus e tanto altro.
Regione Puglia, contribuirà a far conoscere l’attrattività turistica della Puglia con competizioni di atletica leggera, calcio, calcio a 5, pallavolo, pallacanestro, pallamano, pugilato, tennis, tiro con l'arco, vela, facendo leva sul potenziale che alcune discipline sportive producono in termini di attenzione mediatica, contribuendo ad aumentare la visibilità ed attrattività del territorio pugliese in chiave turistica.
Le attività finalizzate alla promozione e conoscenza del brand Puglia si svolgeranno attraverso personalizzazioni di spazi e mezzi (es. divise da gioco, campi di gara, bus per atleti, social media, web e tv, ecc.) in occasione di eventi sportivi di impatto mediatico. I
In crescita
Il settore del turismo sportivo è, secondo i dati di European Travel Commission, in continua crescita e può trasformarsi in un volano per l’economia del territorio. I target principali del turismo sportivo, ai quali punta la strategia in attuazione da parte di Pugliapromozione, sono: l’atleta, lo sportivo che partecipa ad una competizione e lo sportivo che unisce alla vacanza un’attività motoria, lo spettatore che sceglie una destinazione per assistere ad una competizione.
Il viaggio sportivo è un fenomeno in crescita tra i giovani: il 21% dei viaggi è effettuato da persone con meno di 25 anni di età e quasi il 52% ne ha meno di 40. Il segmento di potenziali fruitori di un ipotetico sistema di turismo sportivo può contare in Italia su circa 20 milioni di persone che praticano uno o più sport pari al 34,3% della popolazione con più di 3 anni (Fonte European Travel Commission).
Importanza dello sport
"Presentiamo questa nuova edizione di Sport e Brand Puglia, che giunge al secondo anno e conferma l'importanza strategica dello sport nella promozione turistica del nostro territorio. Attraverso il coinvolgimento di società sportive dotate di un forte potere mediatico – ha detto Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione - vogliamo rafforzare l'attrattività della nostra regione, valorizzando non solo le eccellenze sportive, ma anche il patrimonio dei tifosi residenti che rende la Puglia una destinazione unica per la sua accoglienza.
«L'obiettivo principale è aumentare i flussi turistici fuori dai picchi stagionali, sostenendo uno sviluppo economico più equilibrato e inclusivo. Il marketing turistico collegato alle attività sportive dimostra l'impegno della Regione Puglia a supportare queste iniziative, che puntano a fare leva sull'attenzione mediatica generata dallo sport per promuovere la nostra terra come meta turistica di alto profilo. Siamo convinti che, con questo approccio integrato, lo sport possa diventare un volano per il benessere sociale e per lo sviluppo sostenibile della Puglia”.
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[post_content] => Chi ha conosciuto, lavorato, collaborato o studiato con il Professor Giovanni Peroni ha avuto una grande fortuna. Ci ha lasciato un grande maestro nel mondo accademico del turismo italiano. Professore ordinario di marketing all’Università “La Sapienza” di Roma, direttore del Centro Interfacoltà per il Turismo, Territorio e Ambiente (CITTA), fondatore del Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo (CST) ad Assisi, è stato un grande professionista, un uomo lungimirante, appassionato del suo lavoro e dalla grande umanità.
Ci fa piacere ricordarlo con le parole di Antonio Percario, Membre d’Honneur di Skal International e amico di lunga data del Prof. Peroni.
“Giovanni è stato un vero innovatore. Ha avuto un ruolo cruciale nel ripensare l’approccio alla formazione turistica in Italia. La sua visione era molto chiara: il turismo non doveva essere trattato solo come un settore economico, ma come un sistema integrato che coinvolge il territorio, l’ambiente e la cultura. Ha sviluppato programmi interdisciplinari che hanno formato generazioni di professionisti, preparandoli ad affrontare sfide complesse e a cogliere le opportunità offerte dal settore turistico moderno. Giovanni credeva profondamente che il turismo fosse una chiave per la crescita economica, culturale e sociale dell’Italia, e questo è stato il suo grande lascito accademico. Era un professionista meticoloso. Quando coordinava un progetto, era in grado di ascoltare le esigenze di tutte le parti coinvolte, dalle comunità locali agli operatori privati, e di trovare soluzioni che riflettessero le peculiarità di ogni territorio. Era un grande fautore dello sviluppo turistico sostenibile, e credeva fermamente che ogni luogo dovesse essere valorizzato per ciò che lo rende unico”.
Un uomo stimato sia dal mondo accademico che dall’industria turistica internazionale a cui fu conferita la laurea honoris causa dall’Universidad Catolica de Salta e riconosciuto il ruolo di Presidente del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).
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Ci mancherai. Il Gruppo Travel si stringe alla famiglia.
Ciao Prof!
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[post_content] => I primi 29 hotel italiani per fatturato nel 2023 hanno generato da soli 1 miliardo di euro di ricavi. E' una delle cifre più significative contenute nella preview dell'ormai tradizionale Luxury Hospitality Report, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Lo studio rappresenta una sorta di censimento delle proprietà di lusso in Italia, che attualmente sono 710 per 47.335 camere complessive, con un ricavo medio totale per camera disponibile pari a 611 euro (trevpar) e marginalità operative al 24,4% (ebitda margin). Il fatturato medio per stanza nel 2023 ammontava invece a 144 mila euro all'anno, pari al 15% in più rispetto al 2022.
"Si tratta di un comparto in salute, che vede richiesta e prodotto crescere in maniera sostenuta ma equilibrata ormai da dieci anni", ha spiegato in occasione della Luxury Hospitality Conference organizzata a Milano da Teamwork Giorgio Ribaudo, managing director di Thrends, la società a monte della ricerca. Tra 2013 e 2023 il tasso di incremento composto annuo della domanda è stato infatti del 3,37%, mentre per l'offerta tale valore è stato del 3,74% (cagr). "Percentuali di tutto rispetto, dato che in tale periodo sono inclusi anche gli anni del Covid. Il ritmo di sviluppo equivale infatti a poco meno di una trentina di nuovi alberghi di lusso all'anno. Il che vuol dire oltre due aperture al mese. Non si ferma neppure la spinta del mercato, con la domanda domestica e internazionale salita di un ulteriore 14% tra 2023 e 2022".
A fronte di ciò non stupisce scoprire che il contributo degli hotel di lusso al fatturato alberghiero nazionale sia particolarmente consistente: in pratica, le camere del segmento più elevato del mercato sono il 4,8% del totale, ma generano il 26% del revenue dell'ospitalità tricolore presa nel suo complesso, che l'anno scorso ammontava a circa 25,3 miliardi di euro.
In tale contesto, la domanda internazionale contribuisce per il 75% delle vendite totali, con i mercati Usa (28%), tedesco (14%) e Uk (9%) a fare la parte del leone. Da segnalare negli ultimi quattro anni anche la crescita della domanda proveniente da Brasile, Canada e Australia, mentre quella dalla Cina e dal Giappone continua a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-Covid.
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
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Si è svolta ieri, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, la prima edizione di Frecciarossa & Partners. Un nuovo evento per raccontare le competenze, la filiera industriale, i partners e tutto ciò che gravita attorno a Frecciarossa, alla presenza degli ambassador dello sport e gli amici della cultura, dell’arte e della musica.
“Sono veri ambassador di Frecciarossa anche le agenzie di viaggio, rete capillare in tutta Italia, le aziende e il loro business, i partner industriali italiani da cui noi traiamo le competenze che mettiamo in campo e i viaggiatori che ci scelgono. In questi 15 anni di alta velocità sono cambiate le abitudini e il modo di viaggiare di tanti italiani. L’alta velocità è diventata la spina dorsale d’Italia. Accorciando i tempi di percorrenza, si creano tante opportunità di lavoro. Un prodotto made in Italy apprezzato in tutto il mondo. Tecnologia, sostenibilità, innovazione, maestranze su un prodotto fiore all’occhiello, tutto italiano, come la creatività realizzata da Giorgetto Giuggiaro” spiega Pietro Diamantini, direttore Business AV di Trenitalia.
Crescita e offerta
Il Frecciarossa continua a crescere. Un incremento passeggeri del 3-5% nella scorsa estate. Un prodotto realizzato da circa 2250 risorse su cinque impianti in Italia dove ruotano a loro volta diecimila persone, assicurando standard di sicurezza, comfort e affidabilità. L’innovazione e l’inclusività nel customer service si traduce in una maggiore offerta di servizi e ancillary per soddisfare il viaggiatore. Ridefinito il servizio negli hub fisici delle 22 stazione del network Av che sono stati implementati secondo 4 touch point principali con servizi di consulenza sempre più mirati nelle biglietterie, create nuove lounge con un servizio di accoglienza di eccellenza, installati i Frecciapoint a ridosso delle aree di partenza e di arrivo e attivati nuovi hub digitali per lo smart caring e smart refound. Cinema, musica e sport a bordo con Frecciaplay. 270 Frecciarossa al giorno percorrono l’Italia con 130 mila posti su 150 destinazioni. Nel 2025 la vendita dei biglietti passerà da 6 a 12 mesi di anticipo. Sono 50 mila le aziende partner di Frecciarossa, 12 mila agenzie di viaggio e 18 milioni i biglietti venduti nel 2023 a livello nazionale e internazionale. Presentato a Berlino, alla più grande fiera ferroviaria dei treni del mondo, qualche settimana fa, il nuovo Frecciarossa 1000 di Trenitalia che passerà a viaggiare sui binari italiani da settembre 2025.
Corradi
“Il Frecciarossa è un prodotto Italiano bello da vedere, bello da vivere, bello da portare all’estero. Siamo una grande famiglia che lavora insieme per dare un servizio sempre più di qualità – sottolinea Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia. - Il Frecciarossa è la metropolitana d’Italia ma il nostro sogno è che diventi la metropolitana d’Europa. É anche sostenibilità a 360 gradi. Sostenibile socialmente, diamo un grande servizio alla società. Sostenibilità economica, siamo una società di stato ma che si regge economicamente in autonomia. Per questo riusciamo a continuare a investire e creare sviluppo. Sostenibile a livello ambientale con materiali riciclabili e mezzi elettrici. Viaggiare in treno significa contribuire a salvaguardare anche il pianeta”.
Al Parigi–Milano, presente in Francia dal 2021, che verrà ripristinato a breve, si aggiungerà il Milano–Torino–Lione-Parigi a partire da marzo 2025 con ristorazione italiana di qualità e stesse classi di servizio del Frecciarossa: executive, business, premium e standard.
Dopo Napoli il sud Italia ritorna ad essere protagonista dell'alta velocità con la Napoli-Bari, nelle prossime realizzazioni. Con l’avvento del ponte sullo stretto, probabilmente l’alta velocità raggiungerà anche la Sicilia.
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[post_content] => Novità Oman per Giver Viaggi e Crociere. Sviluppata negli ultimi 12 mesi dalla product manager il Grande Nord Cristina Ferrando, in collaborazione e con il supporto del ministero della Cultura e del turismo del sultanato dell’Oman e con Turkish Airlines, il prodotto si presenta al mercato italiano con tre proposte di viaggio esclusive Giver, con accompagnatore esperto di lingua italiana, declinate in un catalogo distribuito nelle agenzie di viaggi dallo scorso mese di settembre.
“La nuova programmazione Oman - sottolinea la stessa Cristina Ferrando - prevede tre tour realizzati secondo il nostro stile e pensati per dare ai nostri clienti più affezionati la possibilità di viaggiare in altre destinazioni, ritrovando la formula che da sempre ci contraddistingue: tour esclusivi per piccoli gruppi con i nostri accompagnatori esperti. Un focus particolare del prodotto saranno i fiordi della penisola di Musandam, un angolo incontaminato dell’Oman che richiama idealmente gli scenari della Norvegia, destinazione regina della nostra proposta turistica”.
Le agenzie partner avranno la possibilità di vendere in esclusiva le singole partenze con le condizioni gruppo del to. “Il numero contenuto di passeggeri per ciascun viaggio offre la garanzia di un itinerario curato in ogni aspetto, per visitare i fiordi del Nord nella penisola del Musandam, una zona turisticamente meno conosciuta dell’Oman, oltre a un tour classico che si svolge attraverso il deserto, il mare e le oasi di montagna - aggiunge la responsabile commerciale Giver, Giorgia Paciotta -. Siamo certi che i clienti affezionati che hanno già avuto modo di apprezzare le nostre proposte di tour e crociere potranno individuare in questi programmi una nuova opportunità di viaggiare con Giver affidandosi alla nostra gestione attenta".
Il tour operator genovese illustrerà alla prossima fiera di Rimini il nuovo prodotto agli agenti di viaggio, in un incontro nel proprio stand corporate (pad A3/405) in calendario alle ore 11 di giovedì 10 ottobre.
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[post_content] => Un anno particolare, ricco di sfide ma anche di soddisfazioni per Arcadia Tour Operator & Dmc. “Grazie alle numerose partnership strette con clienti internazionali tra cui tour operator, network, Ota e bedbanks, durante l’estate abbiamo registrato una crescita dei volumi del 50%. Ma avremmo anche potuto raddoppiare i ricavi, se non fosse stato per il fallimento a fine maggio di Fti, storicamente il nostro cliente principale”, racconta Matteo Mambelli, portavoce dell’operatore con base a Cesenatico.
Anche per Arcadia il mercato ha inoltre mostrato una certa polarizzazione delle tempistiche di prenotazione: “Durante i primi mesi dell’anno viaggiavamo a un ritmo di 200-250 conversioni al giorno. A maggio e giugno siamo scesi a 150, mentre da luglio il trend ha ripreso decisamente a salire e ora registriamo già una domanda consistente anche per il 2025”.
Arcadia al momento lavora su quattro destinazioni. Oltre all’Italia, con 3 mila strutture alberghiere contrattualizzate, c’è la Croazia con 250, la Slovenia con 50 e Cuba con 300. “Serviamo il comparto turistico mondiale. In Europa i nostri principali bacini di domanda sono i paesi di lingua tedesca, la cosiddetta area Dach, nonché la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Spagna e l’Inghilterra. Ma è estremamente importante anche il mercato asiatico, che sviluppa con noi flussi di incoming veramente consistenti, così come avviene per Usa e gli Emirati Arabi”.
Nonostante i numeri positivi, in Arcadia non manca però la consapevolezza delle criticità che l’incoming Italia deve affrontare: “Oggi nel mondo esistono moltissime nuove destinazioni turistiche che fino a 20-30 anni fa erano praticamente inesistenti, ma che hanno saputo rinnovarsi e valorizzare l’offerta, aumentando notevolmente la concorrenza e attirando tra l’altro parte della nostra domanda domestica. Non solo: gli stessi alberghi oggi fanno sempre più fatica a far fronte ai costi, così come a reperire personale qualificato. L’offerta è in sofferenza. D’altra parte, però, possiamo contare su un prodotto unico, che varia dal mare alla montagna, passando per le più ricercate città d’arte, per una proposta termale che andrebbe ulteriormente valorizzata e soprattutto per le esperienze e le attrazioni turistiche del territorio: food and wine, sport, musei, arte in generale».
Non manca insomma la fiducia per un futuro che Arcadia affronta aumentando ogni anno di circa il 20% il proprio prodotto alberghiero: “A ciò si aggiungono le esperienze e le activities, che sono ormai un nostro tassello importantissimo: dai parchi divertimento nazionali come Mirabilandia a Ravenna, Magicland a Roma, Fiabilandia a Rimini e Poseidon a Ischia, alle grandi realtà espositive, fino ad arrivare a tutto il prodotto legato alla Motorvalley (Ferrari, Lamborghini, Ducati…), delle cui fabbriche e musei siamo esclusivisti e che distribuiamo in tutto il mondo, comprese realtà quali Booking, Expedia o TripAdvisor”.
Per il 2025 l’operatore romagnolo prevede quindi un’ulteriore crescita: “Il tutto grazie soprattutto allo scouting di nuovi importanti clienti internazionali – conclude Mambelli -. Siamo inoltre impegnati a cercare di aumentare le operazioni charter, che ci vedono già protagonisti su diverse regioni italiane”.
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