9 dicembre 2022 07:23

L’amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic
In un’intervista all’Ansa, il neo amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic, spiega quali saranno le sue prossime mosse per far sì che il turismo italiano acceleri nella sua funzione di traino dell’economia.
Il lavoro che l’aspetta all’Enit è duro e senza sosta e Jelinic ha già iniziato non perdendo un minuto: «Il primo passo è la riorganizzazione. Al netto degli errori del passato, che non spetta a me giudicare, sicuramente un approccio metodologico differente al lavoro corporate e all’attività di promozione dell’incoming consente di ottenere risultati che prima non sono stati così evidenti. Fare della valorizzazione del brand Italia un’impresa vera e propria che sia di supporto alla società e all’economia. Accelerare l’operatività e liberare il potenziale della Penisola anche ricorrendo a nuovi linguaggi comunicativi e promozionali per portare il brand Italia e l’Italia ad un livello di accoglienza sempre più performante. È fondamentale applicare una strategia lineare e armonizzata all’ospitalità».
L’altra mossa determinante secondo Jelinic sarà coinvolgere sempre di più le imprese, anche le più piccole, che finora sono state meno considerate dalle politiche programmatiche del turismo. «Quando si parla di Sistema Italia – fa notare – si parla di un sistema che è ancora incompleto e che bisogna implementare e integrare, coinvolgendo sempre di più per invitare soggetti e operatori del comparto a entrare realmente a farne parte».
Molte le preoccupazioni e le cose da cambiare: «Mi preoccupano il tessuto imprenditoriale in primis, ma anche il futuro dei lavoratori del settore e degli operatori e la qualità delle performance e dell’offerta turistica. Mi preoccupano le imprese che sono state ferite da due anni di pandemia, così come la necessità di fare davvero rete e di allineare il settore a nuovi trend di mercato senza lasciare indietro nessuno e senza permettere che competitor internazionali ci superino in offerta turistica».
Secondo Jelinic poi le performance dell’Italia possono migliorare solo uscendo dai confini, «non solo esportando l’Italia e facendola conoscere meglio – chiarisce – ma anche non arroccandosi dietro la straordinarietà delle meraviglie che le appartengono e lasciandole al corso degli eventi e delle scelte turistiche, ma imparando anche ad emulare i competitor in capacità di programmazione, di commercializzazione del brand, di promozione dell’offerta». Tra i Paesi da cui prendere spunti o esempi, l’ad di Enit pensa alla Spagna che è il nostro principale competitor ed è partita in vantaggio: «Quando in Italia non ci si era strutturati ancora con un ministero dedicato al settore, la Spagna – spiega – operava già con una programmazione e con istituzioni operanti all’unisono. Anche la Croazia ha saputo crescere in tempi rapidi creando un sistema di promozione efficiente e di raccolta dati aggiornato in tempo reale».
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L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Tra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.
Tra le grandi mete prescelte dominano Milano (1,6 milioni di arrivi negli scali cittadini) e Roma (1,2), seguite poi da Venezia (quasi mezzo milione di arrivi), Napoli e Bologna.
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[post_content] => L'hotel The St. Regis di Roma ha accolto questa mattina la conferenza stampa degli Italian Tourism Awards – The Night of Excellence, l’evento ideato da MHR – MediaHotelRadio che ogni anno racconta e premia la professionalità, la creatività e la dedizione che compongono il grande mosaico del turismo italiano: 15 categorie in concorso per oltre 300 candidati e soltanto 45 finalisti in lizza per aggiudicarsi il microfono d’oro.
Quest’anno, il premio raggiunge una maturità nuova, entrando in televisione su Rai2, dove sarà trasmesso il 16 dicembre in seconda serata, mentre la cerimonia ufficiale si svolgerà il 10 dicembre alle 18 negli stessi spazi storici dell’hotel.
Debora Garlando, ceo di MHR e ideatrice del premio, ha aperto l’incontro visibilmente emozionata. “Competenze e creatività delle persone sono formule magiche che, miste a passione e impegno, rendono le destinazioni, la cultura e la storia del luogo, un viaggio incantevole. Era necessario creare uno spazio riconoscibile per promuovere i valori del turismo italiano e celebrare le eccellenze”. Ha quindi ricordato come il progetto sia nato durante il Covid, in un momento difficile in cui si sentiva la necessità di sostenere chi, nonostante tutto, continuava a tenere accesa la fiaccola del turismo italiano. Garlando ha spiegato il tema scelto per questa edizione, La magia del turismo, un concetto che si rifà alla capacità tutta umana di creare valore attraverso il talento, l’ingegno, la passione e la professionalità.
Categorie e Nominations 2025
Durante la conferenza sono state presentate le categorie in gara e le nominations 2025. A condurre l’annuncio è stato Palmiro Noschese, presidente della giuria e figura di riferimento dell’hôtellerie di lusso.
Destinazioni Italiane: Cinque Terre, Regione Liguria. Cortina d’Ampezzo, Regione Veneto. Ischia, Regione Campania
Travel Italy: Nicolaus, Ota Viaggi, Futura Vacanze
Trasporti e Mobilità: Frecciarossa, MSC Crociere, Prime Rent Exclusive
Grandi Eventi: Rome Foil Festival, Bracciano. TedX, Forte dei Marmi. Concorso Ippico Internazionale di Roma, Roma
Hotel: Forte Village, Pula (Cagliari). Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Verdura Resort, Sciacca (Agrigento)
New Hospitality: The Padel Resort, Como. The Social Hub, Roma. Glamping & Spa Terme dei Vulci, Canino (Viterbo)
Spa & Wellness: Health Clinic Longlife Formula, Castrocaro Terme. Fonteverde, San Casciano dei Bagni (Siena). De Montel Terme, Milano
Ristoranti: Mirabelle, Roma. Villa Corallo, Sant’Omero (Teramo). Twiga, Milano
International: Cisalpina Tours. Explora Journeys. On Location, Hospitality Olimpiadi Invernali Milano-Cortina
Innovazione: Dante per i Borghi, progetto di Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Palazzo di Varignana, Metodo Acquaviva (Castel San Pietro Terme, Bologna). Blastness, fondatore e presidente Andrea Delfini
Start-up: Tasting Opera, itinerante. Stradivaria, Roma. Strappa-La, itinerante
Media e Racconti di Viaggio: Dante per i Borghi, Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Dove, Magazine RCS. Francesco Gasparri, giornalista Rai1
Turismo Sostenibile: Zacchera Hotels, Lago Maggiore. Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Naturalis Bio Resort, Santa Maria di Leuca (Lecce)
Donna del Turismo – alla memoria di Elena David: Lucia Magnani, fondatrice AD Health Clinic. Carmela Colaiacovo, ad Tourist SpA, presidente FiSCE, Il Sole 24 Ore. Sara Digiesi, ceo BWH Hotels Italy & South-East Europe
Manager dell’Anno: Tommaso Tanzilli, presidente di Ferrovie dello Stato Italiane. Marco Gilardi, senior operations director Italia & Usa Minor Hotels Group. Andrea Delfini, fondatore e presidente Blastness
Al fianco dell’iniziativa, in rappresentanza di Roma Capitale, è intervenuto l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda Alessandro Onorato. Nelle sue parole, la fotografia di una città che non cresce per caso, ma grazie a un lavoro strutturale iniziato negli ultimi anni. Ha ricordato che il turismo romano nel 2025 è cresciuto del 5,5 per cento, un dato particolarmente significativo se confrontato con il 2019, considerato anno record, quando la crescita era dell’1,8 per cento. Roma oggi corre tre volte più veloce rispetto alla stagione pre-Covid, con un’occupazione in aumento e un soggiorno medio che ha superato le 2,7 notti, segno di un interesse più profondo e consapevole verso la città.
Onorato ha enfatizzato il peso dei grandi eventi nella strategia turistica della Capitale. La Maratona di Roma, con oltre l’80 per cento di partecipanti stranieri, è l’esempio più evidente di come sport e turismo possano procedere insieme generando indotto, reputazione internazionale e distribuzione territoriale dei flussi.
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[post_content] => L'Italia rappresenta la prima destinazione al mondo scelta per viaggi di nozze luxury (secondo le ultime rilevazioni Honeymoon Destination), davanti a Grecia e Bali.
Crescono, inoltre, le coppie straniere che decidono di celebrare le nozze in Italia. Sono oltre 15.100 i matrimoni di coppie straniere che hanno scelto l'Italia per sposarsi, registrando un incremento del +11,4%.
Stando alle ultime rilevazioni Enit, si parla di quasi un milione di persone coinvolte che hanno generato 4 milioni di pernottamenti e un aumento del numero degli ospiti, che spingeranno la spesa media dell'evento al +4,2% rispetto al 2023, attestandosi intorno ai 61.500 euro, dove la voce 'ristorazione' è la più alta (36%).
L’indotto sfiora il miliardo di euro (rispetto ai 500 milioni di euro del 2018) distribuiti su una filiera ampia e qualificata (la richiesta dei wedding planner, ad esempio, sale al 46,3%). L'interesse delle coppie straniere premia il Centro Italia (31,1%), ma aumenta l'interesse per Sud e Isole (29,3%), in particolare la Sicilia è una delle regioni più richieste.
“Siamo un Paese competitivo e attrattivo per i turisti, sotto ogni punto di vista. Offriamo esperienze uniche e siamo in grado di rispondere alle diverse esigenze, soddisfacendo anche aspettative molto alte come quelle che si pongono i viaggiatori per le nozze e la luna di miele. Sempre più turisti esteri scelgono l’Italia per celebrare un momento unico, generando un impatto economico positivo per tutto il comparto” commenta Ivana Jelinic, ad Enit.
A testimonianza di quanto sia importante, anche per la crescita e lo sviluppo del tessuto sociale e dell’indotto economico, il comparto dei matrimoni, di recente si è svolto “Enit Weddings and Luxury workshop” a Londra. 17 partecipanti italiani tra hotel di lusso e Destination Management Company, 25 tra operatori e wedding planners britannici, con tour in bus gastronomico per far conoscere e valorizzare le eccellenze enogastronomiche italiane.
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«La regione Lazio suo cammini sta lavorando benissimo, tanto che è è diventato argomento cardine di tantissimi stranieri, ma anche di italiani - ha affermato Ivana Jelinic -. Naturalmente c'è un cambiamento dei nostri comportamenti che deve essere intercettato per poi trasformarsi in prodotto turistico. Oggi quale è il grande lusso che tutti noi vogliamo a nostra disposizione? Il tempo. Per fare delle esperienze soprattutto autentiche. le persone che vivono nei grandi centri e che sono soggette ad enorme stress quotidiano, quando si riappropriamo del proprio tempo scelgono di riavvicinarsi alla natura, ad abbassare i ritmi, cosa che nella vita di tutti i giorni non riusciamo a fare. Quello che la regione Lazio ha fatto in modo intelligente, è puntare su un tema che è una tendenza, ma anche un'esigenza. Naturalmente il compito della politica e delle istituzioni è quella du tracciare un quadro, ma poi ci vogliono i professionisti del turismo che mettono in pratica le idee. Quindi dobbiamo dare sempre il massimo supporto ai professionisti del turismo affinché possano lavorare liberamente».
«La r4egioen Lazio può essere definita la regione per eccellenza dei cammini. Due mila chilometri di cammini, penso alla via Francigena, a quella di San Francesco, di San benedetto - ha raccontato Elena palazzo -. Noi abbiamo un patrimonio immenso sul quale stiamo cercando di puntare una forte attenzione, e lo facciamo anche attraverso i concetti di turismo lento e quindi di turismo esperenziale. Stiamo cercando di investire sull'accoglienza diffusa. Come siamo partiti? Dal 2024 al 2025 siamo partiti investendo quasi 2 milioni di euro per mettere in sicurezza questi cammini. Abbiamo fatto un lavoro sulla segnaletica, dando inoltre la possibilità alle imprese che si trovano sui cammini di farsi conoscere le loro realtà. Il lavoro della regione è quello di creare una connessione fra tutte le potenzialità del Lazio. Dal mare alle città d'arte, dalla cultura al turismo storico. Per il 2026 abbiamo investito 1 milione di euro sul settore Sport e Salute. Che naturalmente possiamo legare ai cammini che sono itinerari per il turismo salutare, ma anche luoghi dove fare sport all'aria aperta. Si tratta quindi di un collegamento fondamentale per unire i vari cluster.
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«Io sono onorata di essere qui a Londra - ha iniziato il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Il mercato UK è il terzo per spesa turistica in Italia: Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Sardegna e Toscana le regioni più scelte. L’Italia si conferma regina del turismo europeo: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo esclusivamente a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%); 105,5 milioni di passeggeri aeroportuali internazionali nei primi 8 mesi (cioè +7,4% rispetto al 2024) e una previsione di chiusura 2025 di 185 miliardi di euro di consumi turistici totali, con la spesa straniera in Italia che si stima a fine anno al +9,4% e quella domestica al +1,6%.»
A tutto questo si accompagnano i dati positivi sull’occupazione (come dalle ultime rilevazioni WTTC) tra cui emergono donne e giovani: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione contro il 15,4% di media europea; riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.
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[post_content] => Dopo un’estate 2025 che si è chiusa con, in media, 8 camere vendute ogni 10 disponibili negli esercizi ricettivi alberghieri ed extralberghieri italiani, per i prossimi mesi gli operatori segnalano di aver già venduto 1 camera su 2, con prenotazioni in crescita da Francia e Germania, seguite poi da Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Austria.
È il primo quadro che emerge dall’ultima indagine svolta da Isnart per Unioncamere ed Enit nell’ambito dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio. Per il quarto anno consecutivo il patrimonio storico-culturale si conferma la prima motivazione di visita in Italia (per il 35% dei turisti), seguita dalla facilità di raggiungimento/buoni collegamenti (22%) e dalla vicinanza rispetto all’origine del viaggio (20%).
Tuttavia, se allarghiamo lo sguardo a come è evoluta la domanda turistica del Paese nell’ultimo quindicennio, scopriamo come il visitatore oggi sia interessato ad un turismo più attivo, immersivo nelle tradizioni culturali ed enogastronomiche delle destinazioni. C’è voglia di scoprire territori e destinazioni: fa escursioni il 76% dei turisti (contro il 37% del 2010); il “desiderio di visitare luoghi sconosciuti” come motivazione di vacanza passa dall’8° al 4° posto, i “grandi eventi attrattori” (culturali, sportivi, religiosi ecc.) salgono dal 19° al 17°.
Componente straniera
Anche la componente straniera della domanda è progressivamente cresciuta, passando dal 46% del 2010 al 56% dell’estate 2025 (considerando pernottanti in strutture ricettive e in abitazioni private); un target di domanda sempre più alto spendente che investe sul territorio in media 86 euro al giorno pro-capite per l’alloggio e 105 euro per tutte le altre spese.
Tornando all’estate appena trascorsa, i prodotti turistici maggiormente richiesti sono risultati le destinazioni lacuali, con l’84% delle camere disponibili occupate in agosto e il 77% a luglio, e quelle termali, con l’81% di occupazione camere ad agosto e il 75% a luglio. Bene anche le grandi città d’arte dove si è registrato un tasso di riempimento delle strutture del 78% in agosto e del 74% in luglio; subito a seguire quelle in montagna, con il 77% di camere vendute in agosto ed il 71% in luglio.
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Da segnalare tra le differenti destinazioni il Lazio, che ha beneficiato dell’effetto Giubileo (+6,5% dei turisti rispetto all’estate 2024) che traina anche le mete della costa, evidentemente capaci di intercettare questi flussi offrendo ospitalità (+7%). Anche i dati di occupazione delle abitazioni private confermano l’impatto positivo dell’Evento giubilare: nei primi sette mesi del 2025 le notti prenotate negli alloggi turistici in affitto hanno registrato una crescita dell’11,9% a Roma e del 10,4% nel Lazio, a fronte del 3,4%, dato medio nazionale.
Unicità
“Da questa indagine emerge chiaramente l’unicità dell’Italia. I turisti stranieri, che investono quotidianamente circa 200 euro nelle nostre località, vogliono provare un’esperienza unica, toccando con mano l’italianità. Dalle degustazioni enogastronomiche alla scoperta di mete meno note, siamo in grado di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di turisti” ha dichiarato Ivana Jelinic, ad Enit.
“L'Italia continua a essere una meta ambita a livello mondiale, e la destagionalizzazione del turismo sta già mostrando i suoi primi frutti. La spesa giornaliera dei turisti, che investono in media circa 200 euro, sottolinea l'importanza cruciale del turismo come leva economica per i nostri territori. Ogni visita contribuisce non solo a sostenere l'economia locale, ma anche a valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale e naturale, rendendo l'Italia un'esperienza unica e indimenticabile per chi la scopre, in qualsiasi periodo dell'anno” ha affermato il ministro del turismo, Daniela Santanchè.
Dal punto di vista organizzativo, sembra consolidarsi la progressiva diffusione dell’AI anche nella filiera del turismo; in particolare, quasi un terzo degli hotel italiani dichiara di usarla abitualmente (dato che sale al 47% nelle strutture 4 e 5 stelle), in particolare per velocizzare la gestione delle prenotazioni, seguiti dai servizi di assistenza remota alla clientela (Chatbot) e dal monitoraggio della sicurezza.
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[post_content] => Ministri e amministratori delegati insieme per il Global Leaders Dialogue, il confronto moderato che anticipa l’apertura del primo WTTC Global Summit a svolgersi in Italia, daq oggi 29 settembre fino a domani.
Nella mattinata di ieri, i principali leader e vertici istituzionali si sono incontrati per condividere le proprie priorità e visioni al fine di individuare opportunità di supporto reciproco e di rafforzamento della partnership pubblico-privato, e in una dimensione europea e in una dimensione globale.
Per la sua venticinquesima edizione, il Global Summit del World Travel & Tourism Council, organizzato dal Wttc in collaborazione con il ministero del turismo, Enit, il comune di Roma e la regione Lazio, arriva nella Capitale.
Settore fondamentale
Considerare il settore un pilastro irrinunciabile per il benessere socioeconomico nazionale e metterlo al centro dell’agenda politica è stato il primo passo. A seguire, un insieme integrato, strutturale e mirato di investimenti, interventi, misure, bandi, avvisi e politiche per sostenere l’uscita dall’era immediatamente post-Covid e mettere operatori, professionisti e famiglie nelle condizioni di rendere al meglio e di raggiungere traguardi via via sempre più ambiziosi.
E, a riconferma del buono stato di salute del turismo italiano, i dati diramati proprio ieri dal ministero dell’tnterno hanno certificato una crescita del +6,22% di turisti nell’estate appena conclusa rispetto al 2024.
1000 stakeholder
“Il fatto che quest’evento così prestigioso e rilevante si tenga per la prima volta nella storia in Italia è anche segno della ritrovata centralità della nostra nazione nel panorama turistico mondiale – afferma il ministro del turismo Daniela Santanchè –. Sono in arrivo oltre 1.000 stakeholder da tutto il mondo – prosegue il ministro –. Quindi, sarà importante intanto ascoltare e capire quali sono le diverse visioni. Ma soprattutto – conclude Santanchè –, presenteremo tutte le possibilità di investimento nel turismo che la nostra Italia ha da offrire”.
Queste le parole del ministro nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, a cui hanno partecipato il ceo ad interim del Wttc Gloria Guevara, il presidente Wttc Greg O’Hara, il presidente eletto Wttc Manfredi Lefebvre e l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, che evidenzia: “Il turismo è uno dei driver principali per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese, con un impatto diretto significativo su PIL e occupazione. Un comparto che genera oltre 3 milioni di posti di lavoro, contribuendo a rafforzare le economie dei territori e a valorizzare le eccellenze del Made in Italy”.
Mille delegati
Nei prossimi giorni, più di mille delegati, tra cui 310 ceo e presidenti, esploreranno le opportunità e le sfide che plasmeranno il futuro del Travel & Tourism.
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Gloria Guevara, ceo ad interim del Wttc ha dichiarato: “Accogliendo oggi il Wttc Global Summit a Roma, l’Italia non solo mostra un settore Travel & Tourism fiorente, destinato a contribuire con oltre 237 miliardi di euro all’economia quest’anno, ma dimostra anche una vera leadership globale. Dall’aver ospitato lo storico incontro dei ministri del turismo del G7 lo scorso anno, fino ad accogliere nuovamente il mondo intero questa settimana, l’Italia sta definendo lo standard su come il turismo possa alimentare le economie, creare occupazione e ispirare la collaborazione globale.”
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[post_content] => Rimettere al centro del dibattito regionale il mondo dello sport attraverso un percorso di studio, confronto e partecipazione che affronti tutte le tematiche del settore: non solo l’attività motoria in senso stretto, ma anche la relazione tra sport, turismo e promozione del territorio, benessere e corretti stili di vita.
“Domani l’Umbria avvierà il primo percorso regionale nel suo genere in Italia: un think tank composta da sei tavoli tematici, con esperti altamente qualificati da tutto il Paese, che avvia la riscrittura partecipata della nostra legge regionale sullo sport. È un passaggio di innovazione: un cantiere che mette insieme idee, evidenze, proposte e responsabilità per costruire la politica sportiva dei prossimi anni”.
Con queste parole l’assessore regionale allo sport, Simona Meloni, annuncia l’avvio di “Umbria destinazione sport”, gli stati generali dello sport umbro che si svolgeranno il 19 e 20 settembre al Barton Park di Perugia e che saranno la prima tappa di un percorso partecipativo con tutti gli stakeholders del settore che si concluderà a novembre a Terni.
L'appuntamento perugino, dopo i saluti istituzionali e due interventi tecnici introduttivi che saranno moderati dal giornalista sportivo Marco Mazzocchi, prevede l’attivazione dei sei tavoli tematici composti da esperti, tecnici e sportivi provenienti da tutta Italia che discuteranno e si confronteranno su queste 6 tematiche: “Sport, turismo ed eventi”; “Sport, sviluppo economico, digitalizzazione e intelligenza artificiale”; “Sport, salute e prevenzione”; “Sport, alimentazione e benessere”; “Sport, inclusione e formazione”; “Sport, impiantistica e sostenibilità”.
“Perché gli stai generali? Per almeno tre ragioni - spiega l’assessore regionale Meloni -Primo: lo sport è politica pubblica di benessere e sviluppo. In questi mesi abbiamo ripetuto che lo sport non è solo attività motoria: è benessere, coesione sociale, crescita culturale ed economica, ed è un moltiplicatore di qualità della vita e motore di inclusione. Questo è il cuore della nostra visione. Secondo: il profilo demografico dell’Umbria. Siamo tra le regioni più anziane d’Italia. Significa che prevenzione e invecchiamento attivo non possono essere solo slogan, ma una scelta strategica. Qui lo sport diventa medicina preventiva, lotta alla sedentarietà, contrasto alle cronicità, rete di comunità nei territori. È anche per questo che parliamo di palestre della salute come infrastrutture leggere e diffuse della sanità pubblica”.
Sviluppo turistico e sport
Infine, conclude l’assessore regionale allo Sport, “il terzo motivo è una normativa da aggiornare. Abbiamo una legge regionale nata nel 2009 e solo ritoccata nel 2017. Il mondo, nel frattempo, è cambiato: riforma dello sport, nuove forme del volontariato, transizione digitale, impiantistica da rigenerare, industry degli eventi e turismo sportivo in crescita. Oggi apriamo un percorso verso una nuova legge che metta al centro accesso, qualità, prossimità, misurazione degli impatti”.
“Umbria destinazione sport” è un evento promosso dall’assessorato al turismo e sport di regione Umbria in collaborazione con Sviluppumbria e la partecipazione di Enit.
“Eventi e manifestazioni sportive forniscono un contributo rilevante per lo sviluppo del turismo in Italia, in grado di generare un impatto economico positivo su tutto il territorio. Attraendo viaggiatori internazionali in occasione di grandi appuntamenti di sport, l’Italia fa conoscere le sue mete. Solo lo scorso anno sono stati oltre 550 mila i turisti stranieri che hanno scelto la vacanza sportiva nel nostro Paese, crescendo di circa il 5%, generando quasi 2 milioni di pernottamenti con un apporto totale di consumi turistici pari a 338 milioni di euro” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
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[post_content] => Gestire una crescita che lo scorso anno "ha generato 11,1 trilioni di dollari, creando circa 348 milioni di posti di lavoro, con l'obiettivo di raggiungere l'11,4% del Pil mondiale entro il 2034. Questa è la sfida senza precedenti che il settore turistico globale si trova ad affrontare mentre si dibatte di temi quali sostenibilità, gestione adeguata dei flussi e necessità di nuove strategie di leadership.
Solo in Italia, nel periodo giugno settembre si stima un giro d'affari di 14,7 miliardi di euro"i spiega in una nota. Per rispondere a queste sfide, Roma si prepara ad accogliere dal 28 al 30 settembre 2025 il 25/o Global Summit del World Travel & Tourism Council, l'evento più influente nel calendario turistico mondiale che riunirà presso l'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone i principali leader del settore per ridefinire le strategie globali del turismo.
Trasformazione epocale
Il ministro del turismo Daniela Santanchè ha sottolineato l'urgenza del momento: "Il settore turistico sta vivendo una trasformazione epocale che richiede una nuova leadership capace di bilanciare crescita economica e sostenibilità. In questa fase di trasformazione è necessario essere ancora più vicini alle imprese e agli operatori del settore favorendo dialogo e sinergie che questo evento intende rafforzare. Roma rappresenta il palcoscenico ideale per questo dialogo globale, essendo un hub di patrimonio, innovazione e cultura. L'Italia, con un governo forte e stabile, è luogo ideale per mettere al centro delle politiche internazionali il turismo".
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