9 dicembre 2022 07:23

L’amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic
In un’intervista all’Ansa, il neo amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic, spiega quali saranno le sue prossime mosse per far sì che il turismo italiano acceleri nella sua funzione di traino dell’economia.
Il lavoro che l’aspetta all’Enit è duro e senza sosta e Jelinic ha già iniziato non perdendo un minuto: «Il primo passo è la riorganizzazione. Al netto degli errori del passato, che non spetta a me giudicare, sicuramente un approccio metodologico differente al lavoro corporate e all’attività di promozione dell’incoming consente di ottenere risultati che prima non sono stati così evidenti. Fare della valorizzazione del brand Italia un’impresa vera e propria che sia di supporto alla società e all’economia. Accelerare l’operatività e liberare il potenziale della Penisola anche ricorrendo a nuovi linguaggi comunicativi e promozionali per portare il brand Italia e l’Italia ad un livello di accoglienza sempre più performante. È fondamentale applicare una strategia lineare e armonizzata all’ospitalità».
L’altra mossa determinante secondo Jelinic sarà coinvolgere sempre di più le imprese, anche le più piccole, che finora sono state meno considerate dalle politiche programmatiche del turismo. «Quando si parla di Sistema Italia – fa notare – si parla di un sistema che è ancora incompleto e che bisogna implementare e integrare, coinvolgendo sempre di più per invitare soggetti e operatori del comparto a entrare realmente a farne parte».
Molte le preoccupazioni e le cose da cambiare: «Mi preoccupano il tessuto imprenditoriale in primis, ma anche il futuro dei lavoratori del settore e degli operatori e la qualità delle performance e dell’offerta turistica. Mi preoccupano le imprese che sono state ferite da due anni di pandemia, così come la necessità di fare davvero rete e di allineare il settore a nuovi trend di mercato senza lasciare indietro nessuno e senza permettere che competitor internazionali ci superino in offerta turistica».
Secondo Jelinic poi le performance dell’Italia possono migliorare solo uscendo dai confini, «non solo esportando l’Italia e facendola conoscere meglio – chiarisce – ma anche non arroccandosi dietro la straordinarietà delle meraviglie che le appartengono e lasciandole al corso degli eventi e delle scelte turistiche, ma imparando anche ad emulare i competitor in capacità di programmazione, di commercializzazione del brand, di promozione dell’offerta». Tra i Paesi da cui prendere spunti o esempi, l’ad di Enit pensa alla Spagna che è il nostro principale competitor ed è partita in vantaggio: «Quando in Italia non ci si era strutturati ancora con un ministero dedicato al settore, la Spagna – spiega – operava già con una programmazione e con istituzioni operanti all’unisono. Anche la Croazia ha saputo crescere in tempi rapidi creando un sistema di promozione efficiente e di raccolta dati aggiornato in tempo reale».
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Grandi ambizioni per l'Emilia Romagna. Superare il 16% del Pil entro il 2030 facendo del turismo la prima industria sul territorio per valore economico e posizionare l'Emilia-Romagna come regione turistica leader in Italia. Questo l'obiettivo presentato dalla Regione a Riccione nella giornata di lavori della conferenza '#Turismo Emilia-Romagna, destinazione futuro'.
Presenti il presidente di regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale al turismo Andrea Corsini, la ceo di Enit Ivana Jelenic, insieme ad amministratori locali, operatori e rappresentanti di associazioni di categoria, cooperative e sindacati. In videocollegamento il saluto della ministra al turismo Daniela Santanchè.
Tra gli obiettivi annunciati durante la conferenza, arrivare entro i prossimi anni a 65 milioni di presenze con il 35% da paesi esteri. Quelle registrate tra gennaio e settembre 2023 sfiorano già il 28% delle presenze totali e segnano una variazione positiva, +12,5%, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Strategia
La strategia della regione si basa sul rafforzamento del rapporto pubblico-privato a partire dalla riqualificazione delle strutture alberghiere ed extra alberghiere, il sostegno al sistema aeroportuale e alla viabilità, il miglioramento degli impianti sportivi soprattutto in Appennino per ospitare eventi internazionali, l'aumento dei percorsi ciclabili per arrivare a 10 mila km, e il potenziamento delle 'infrastrutture verdi'.
"Abbiamo retto l'impatto delle restrizioni Covid e dell'alluvione con numeri che, nei primi nove mesi dell'anno, sono positivi sia per le presenze che per gli arrivi turistici - affermano Bonaccini e Corsini -. Grazie alla tenacia degli imprenditori e agli investimenti regionali sulla promozione del territorio, la riqualificazione delle strutture alberghiere con più del raddoppio della dotazione che arriverà a 45 milioni di euro, il rifacimento dei waterfront finanziati con 32 milioni di euro".
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Giornata di inaugurazione al World Travel Market, anche nel padiglione Italia. Naturalmente ad aprire le danze il ministro del turismo Daniela Santanchè, che dopo aver tagliato il nastro ha fatto la sua conferenza stampa.
«Stiamo attuando la politica di destagionalizzazione e ci stiamo riuscendo. Dobbiamo far capire al mondo che l’Italia non è solo il Paese delle settimane bianche o dei mesi di luglio e di agosto, ma anche un luogo da vivere tutto l’anno grazie ai territori e alle loro ricchezze culturali, storiche, paesaggistiche. La grande sfida quindi è anche quella di far conoscere i 5700 borghi nei quali si produce la maggior parte della ricchezza enogastronomica.
Made in Italy
«Dobbiamo andare avanti in questa direzione. Stiamo lavorando anche a livello governativo inserendo nella Legge di bilancio la Tax Free Shopping. Sempre a livello politico abbiamo fatto la decontribuzione su tutti i lavoratori del turismo per i festivi e i notturni. Perché chi lavora il sabato, la domenica e la notte, deve avere un salario maggiore. Insomma se vogliamo attirare i giovani dobbiamo avere dei salari più alti.
«Un’altra cosa. Ad oggi non abbiamo una classificazione delle aziende che lavorano nel turismo. Ecco anche su questo punto stiamo lavorando per dare una definizione al settore. Infine voglio fare un appello alle regioni. È naturale che ogni regione debba lavorare per la propria affermazione, ma il vero punto è che bisogna portare all’estero l’idea di Italia, il made in Italy, affinché si possano attrarre sempre più turisti. Perché l’asiatico, il giapponese, l’americano conosce l’Italia e non la singola regione».
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«Siamo molto contenti. Abbiamo lo stand più grande della fiera londinese. Presentiamo un numero enorme di espositori italiani. C’è grande voglia di Italia e il clima, almeno da queste primo impatto, mi sembra molto vivace. Insomma registriamo molta richiesta e siamo molto soddisfatti. Con il ministro Santanchè faremo naturalmente il punto della situazione. Infatti questa di Londra è anche l’occasione per fare il bilancio di come stiamo andando».
Eventi
Un anno di lavoro intensissimo. Qual è l’iniziativa che ha soddisfatto maggiormente il ceo di Enit?
«Iniziative ce ne sono state tante. Ma naturalmente vedere un numero così nutrito di operatori è una grande soddisfazione. E questi sono operatori che si dimostrano sempre così attivi partecipando ai nostri workshop e ai nostri eventi in giro per il mondo. Tutto questo ci fa veramente ben sperare»
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[post_content] => Torna l’ormai tradizionale appuntamento di Ecoluxury Fair: la fiera internazionale sulla sostenibilità, giunta alla sesta edizione e presieduta da Enrico Ducrot, ceo di Viaggi dell’Elefante, si terrà a Roma, tra il 9 e il 12 novembre, a Palazzo Taverna. Saranno quattro giorni di appuntamenti che partiranno alle 9.30 della data di apertura dell'evento con un workshop b2b, per poi proseguire col forum Turismo e Sostenibilità, nella seconda giornata, dalle 9.30 alle 13.30, e quindi chiudersi, tra l’11 e il 12 novembre, con un fam trip destinato agli operatori turistici con tappe a Roma e nel Lazio.
“In questi quattro giorni - spiega lo stesso Ducrot – riuniremo a Roma gli imprenditori e i professionisti più illuminati per favorire opportunità di business e confronto di idee secondo il concetto del laboratorio in continua evoluzione”. Il turismo di alta gamma costituisce in particolare un comparto ormai consolidato che in Italia vale un quarto della spesa turistica totale (circa 25 miliardi) e che in Europa raggiunge quota 170 miliardi di euro con potenziale ancora inespresso che potrebbe arrivare a 520 miliardi (dati Eccia - European Cultural and Creative Industries Alliance). Uno sviluppo che s’intreccia con gli aspetti sostenibili dell’esperienza di viaggio e gli strumenti dell’innovazione tecnologica, sempre più prioritari tra le esigenze dei profili alto spendenti.
Di questi e altri temi si discuterà perciò nel corso del forum del 10 novembre. A introdurre la discussione ci saranno, tra gli altri, l'amministratore delegato Enit, Ivana Jelinic, e il presidente del Convention Bureau di Roma e Lazio, Onorio Rebecchini. Si entrerà poi nel vivo del forum, che coinvolgerà anche Danilo Ragona (Able to Enjoy), Katia Scannavini (Action Aid), Gianluca Santilli (Osservatorio Bikeconomy), Ludovica Casellati (Luxury Bike Hotels), Paolo Cuccia (Artribune), Marcella Ercolini (Tourism Ireland) e Maria Paola de Rosa (Trenitalia).
Spazio pure ai dati con le statistiche del lusso, nonché alle ultime frontiere dell’innovazione con un focus sulla smart mobility. Una sessione sarà infine destinata alle strategie da attivare per sensibilizzare i viaggiatori ai temi della sostenibilità, nell’ottica di promuovere scelte consapevoli che possano orientare il mercato al rispetto dell’ambiente.
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[post_content] => In occasione del TTG Travel Experience di Rimini, le Regioni italiane, insieme, hanno presentato una nuova fase della strategia di promozione turistica 'Scopri l’Italia che non sapevi' facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo.
Si tratta di una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo - coordinata dalla Regione Abruzzo - della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica, con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
La prima novità di questa seconda fase sono le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
Le tematiche
I focus specifici su cui la strategia ruota sono 'natura e parchi', valorizzati dalla Regione Abruzzo, 'borghi', per cui è capofila l'Emilia Romagna, 'turismo lento' e 'turismo attivo', promosse rispettivamente da Umbria e Marche.
All'attività di turismo lento si affianca l'attività dedicata al tema enogastronomia curata dalla Regione Toscana. "Abbiamo scelto di rappresentare le Regioni con la pasta, che è uno dei simboli della nostra gastronomia - spiega Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione - e con un profumo associato, perché tutti sappiamo quanto i profumi siano portatori di emozioni e ricordi".
Durante la conferenza stampa di presentazione della strategia di promozione turistica, è intervenuta anche Ivana Jelinic, a.d. di Enit, che ha enfatizzato l'importanza del lavoro di squadra che le Regioni stanno portando avanti, in una logica di integrazione che servirà anche alla valorizzazione dellee bellezze meno conosciute.
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Emilia Golf Experience è la nuova proposta di turismo sportivo e vacanza firmata Visit Emilia nei territori si Parma, Piacenza, Reggio Emilia.
Vivere un'esperienza di viaggio mentre ci si dedica a praticare golf in 5 splendidi campi da golf a 18 buche: il Croara Country Club in provincia di Piacenza, il Golf Salsomaggiore Terme e il Golf del Ducato in provincia di Parma, il Golf Club Matilde di Canossa e San Valentino Golf Club in quella di Reggio Emilia.
Un'immersione in un territorio alla scoperta di castelli, luoghi d’arte e cultura e dell'enogastronomia locale (i pacchetti sono presenti nel sito dedicato Golf Experience - Visit Emilia).
«Il golf è capace di attirare un pubblico internazionale – rivela Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia - mi dà soddisfazione, in particolare, il dato delle presenze degli svizzeri, perché abbiamo lavorato tanto su questo mercato. Sono state registrati finora 37.143 pernottamenti in Emilia di svizzeri tra gennaio e agosto 2023, cioè +27,3% sul 2019 e +13,2% sul 2022.
A novembre avremo a Parma l'assemblea del turismo svizzero: la Srv, l'associazione che mette insieme i tour operator svizzeri. Un modo per far conoscere il nostro territorio a chi poi proporrà i viaggi nel nostro territorio. E in questo senso pensiamo anche di promuovere il più possibile il treno che collega Zurigo a Piacenza, Parma e Reggio Emilia».
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«Questo progetto rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo del turismo nel nostro comune – dichiara il sindaco di Salsomaggiore Terme Luca Musile Tanzi -. Il golf sta guadagnando sempre più appassionati e i campi da golf possono diventare non solo luoghi di sport, ma anche attrazioni turistiche in grado di richiamare visitatori da tutto il mondo. Salsomaggiore Terme è pronta ad abbracciare il futuro, a diversificare la sua offerta turistica e a continuare a crescere come destinazione di eccellenza».
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L’Italia come meta esclusiva: è uno dei punti che emerge dallo studio di Enit condotto da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart. Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le nostre destinazioni espressamente attratti dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività.
L’indagine diretta alle strutture ricettive italiane, realizzata da Isnart per Enit e Unioncamere a metà settembre 2023, conferma le previsioni di fine luglio, con una crescita delle vendite rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia. Gli operatori segnalano in chiusura d’estate un tasso di occupazione medio delle camere del 75,3% a luglio e dell’85% ad agosto, circa 1 camera in più ogni 10 rispetto al 2019.
Il tasso medio di occupazione camere più elevato si è registrato nelle strutture delle località balneari (89,4%), ma più che positivo è anche il bilancio delle città d’arte (83,3%) e delle strutture in montagna (82,7%).
Dai primi dati di settembre emerge un 60,2% di camere occupate/prenotate già a metà mese, complice il clima ancora caldo che favorisce gli ultimi bagni di sole e mare, oltre alle tradizionali visite di fine estate nelle città d’arte (62,8%).
Le vendite più consistenti nel comparto extralberghiero sono state in luglio (75,9%) e agosto (86,7%), trainate dai campeggi (82,3% luglio, 94,1% agosto), strutture che appaiono continuare a privilegiare le forme di turismo outdoor, più a contatto con la natura. A settembre, invece, va meglio l’hôtellerie (61,9%) dove sono gli hotel di medio-alta categoria a registrare il tasso di occupazione più elevato del periodo (67,1% nei 4-5 stelle). A fronte di una lieve in flessione del turismo di prossimità, l’andamento appare più che compensato dalla crescita dei turisti stranieri rispetto all’estate 2022, segnalata da oltre il 30% degli esercenti, in particolare dei turisti provenienti da Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi.
Quanto alle previsioni per la stagione autunnale, risultano prenotate il 44,8% delle camere offerte per i soggiorni di ottobre, dato già oggi al di sopra del venduto 2019. Per quanto concerne il dato relativo alle prenotazioni per novembre (42,8%) e dicembre (28,7%), complice anche il favorevole calendario dei ponti festivi, esse risultano già superiori a quanto registrato nello stesso periodo del 2022.
In continuità con le strategie di pricing adottate durante la stagione estiva, le tariffe applicate per questo autunno sono più alte di quelle del 2022 per 4 strutture su 10. Una scelta che, unitamente ai buoni risultati ottenuti in termini di vendita già da inizio anno, porta il 45% delle imprese a prevedere di riuscire a conseguire un utile di bilancio a fine anno (dato più del doppio del settembre 2022, quando questa previsione era stata formulata solo dal 20% degli operatori).
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“Le tendenze che emergono dallo studio sono un’ulteriore conferma che l’Italia sta intercettando la ripresa del turismo, con un aumento della domanda da parte dei turisti stranieri, i quali vedono nell’Italia – e a ragione – la destinazione ideale per vivere esperienze esclusive all’insegna dello stile di vita italiano che, al pari del ‘Made in Italy’, rappresenta un vero marchio di eccellenza e qualità. Parliamo perlopiù di turisti con redditi di fascia medio-alta e un’importante propensione alla spesa, il che dà vita a quel turismo di alta gamma, che è essenziale per il benessere economico dell’Italia – e lo conferma la proiezione di bilanci in utile per un’azienda turistica su due – in quanto è un segmento che genera entrate significative, crea posti di lavoro, aumenta la visibilità e l’immagine del brand nazionale, stimola altri settori dell’economia e contribuisce, in sintesi, a essere un traino per il turismo tutto, compreso quello a basso costo” commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
“L'Italia è benedetta da una bellezza naturale straordinaria, dai paesaggi mozzafiato alla magnificenza del patrimonio artistico, un'opportunità per il turismo dal sempre maggiore potenziale, grazie alla sua straordinaria combinazione di cultura, cucina, bellezze naturali e accessibilità. È un onore complimentarsi con il nostro Paese per il suo impegno nel mantenere e migliorare il suo status di destinazione turistica di prima classe. Con il giusto sostegno e promozione, l'Italia continuerà ad attrarre sempre più turisti” dichiara Ivana Jelinic, Presidente e Ceo ENIT.
Dall’indagine diretta ai turisti in vacanza in Italia, svolta da ISNART per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo di Unioncamere e delle Camere di commercio nel corso dell’estate 2023, emerge come il caro prezzi abbia influenzato il profilo di spesa dei molti turisti in questa estate.
Se consideriamo la spesa media giornaliera del turista nell’estate 2023, 71 euro al giorno pro-capite vanno per l’alloggio (tra strutture ricettive e mercato parallelo degli affitti brevi), con un aumento di 15 euro per ogni giorno di vacanza rispetto all’estate 2022 (+27%).
Questo ha portato molti turisti a cercare di risparmiare su altre voci, in particolare sui pasti consumati fuori casa, i divertimenti, lo shopping ma anche la cultura. Non sorprende, quindi, che la spesa media per beni e servizi acquistati sul luogo di vacanza, risultato di 60 euro al giorno a persona, appare ridotta sia rispetto alla scorsa estate (-13%) che a quella del 2019 (-5%). Quando invece si va a considerare la fascia più alto spendente, questa riguarda prevalentemente il turista straniero per il quale la spesa media per l’alloggio sale a 184 euro al giorno a persona (110 euro in più del turista medio straniero in Italia) e per gli acquisti di beni e servizi sul territorio a 209 euro (ovvero quasi il triplo della spesa media). In particolare, il 68% dei turisti stranieri spende in vacanza per l’acquisto di moda ed abbigliamento (contro la media Italia del 30%) ed in acquisti dell’artigianato tipico (25% contro una media Italia del 19%).“Il turismo del lusso inizia a configurarsi come un segmento di mercato in espansione anche per il nostro Paese. La ricerca di “esperienze esclusive” che vedono intrecciarsi il viaggio di lusso, l’alta qualità del “Made in Italy” nelle sue diverse declinazioni ed una forte sensibilità per la sostenibilità dell’offerta, attira crescenti flussi di clientela alto spendente, in particolare internazionale”, sottolinea Loretta Credaro, Presidente di Isnart.
Infine, per quanto concerne la valutazione complessiva della vacanza in Italia, si conferma un forte gradimento espresso dai turisti che visitano il nostro Paese, tanto italiani (voto medio 8,2) che stranieri (voto medio 8,4). A soddisfare pienamente, in particolare, è la ristorazione ed i prodotti dell’enogastronomia locale ed il nostro risultare accoglienti. Giudizi positivi che i turisti condividono sempre più sul web, lasciando recensioni on line, abitudine che riguardava il 39% degli intervistati nell’estate 2022 e che è salita al 47% dei rispondenti di quest’anno. I social più utilizzati sono Instagram (39,7% dei turisti che postano recensioni), Facebook (35,7%) e TripAdvisor (28,8%), seguiti da Google, Booking e Twitter.
Il l web ed i social media sono oramai il primo e più importante veicolo di comunicazione delle eccellenze del Paese, influenzando il 48% dei turisti nella loro scelta della destinazione.
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[post_content] => Sono solo parole. In questa frase lirica si può racchiudere la cerimonia d'apertura di Ttg Travel Experience. Prima notazione. Ora si chiama opening ceremony e non si capisce il motivo di questa trasformazione. Non è che se tu chiami una cosa in un altro modo la cosa cambia in sé. Rimane la stessa con un nome leggermente più cacofonico. Come diceva Nanni Moretti: le parole sono importanti. Ma forse molti hanno dimenticato questo semplice concetto.
La cerimonia è andata come sempre. Una grande occasione perduta. Molte dichiarazioni d'intenti, molte previsioni e poco altro. Da rimarcare solo gli interventi di Ivana Jelinic che ha suggerito di non crogiolarsi sugli allori. Il turismo estero che quest'anno ha invaso l'Italia deve essere continuamente stimolato altrimenti si perde. Poi Vittorio Sgarbi che ha proposto l'apertura delle scuole ad ottobre. Grande idea sia per gli studenti che per il turismo.
E infine il ministro Santanchè che fra un attacco ai governi precedenti allo spiegone che gli affitti brevi sono una risorsa non è riuscita a chiarire l'importanza del Ttg di Rimini. E comunque in chiusura sollecitata dal moderatore che si è permesso di accennare al caso Visibilia ha risposto: sto vincendo in ogni processo e quando vincerò definitivamente... E qui mi fermo perché non mi va di ripetere quello che ha detto il ministro ma che potete intuire facilmente.
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[post_content] => Nuovi accordi sul turismo tra Italia e Cina. Enit e WeChat, piattaforma digitale leader assoluta sul mercato cinese, hanno siglato un accordo strategico per aumentare in modo esponenziale la visibilità dei contenuti promozionali dedicati all’Italia e dunque contribuire ad incrementare i viaggi verso la Penisola. “Welcome with Weixin Alliance” è il titolo dell’evento che ha sugellato l’intesa tra l’Agenzia Nazionale del Turismo e la piattaforma digitale più importante e diffusa delle Cina, con 1,3 miliardi di utenti attivi e una pluralità di funzioni che la rendono imprescindibile per tutti i cittadini cinesi e per chiunque si trovi in Cina.
Organizzato a Roma da Tencent in collaborazione con Enit, all’appuntamento hanno preso parte Gianluca Caramanna, consigliere del ministero del turismo; Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit e Ma Fengming, direttore generale marketing internazionale di WeChat.
La firma dell’accordo strategico sancisce l’avvio di un percorso di collaborazione che sarà declinato in una pluralità di iniziative promozionali super tecnologiche – tra le quali un videogame dedicato alla Venere, influencer virtuale della campagna Open to Meraviglia – che sfrutteranno la diffusione pressoché universale dell’app WeChat sul mercato cinese. Oltre al videogame, nel prossimo futuro, Enit e WeChat lanceranno un programma di live-streaming con influencer cinesi che gireranno l’Italia e produrranno contenuti finalizzati alla promozione delle destinazioni turistiche e delle attrazioni italiane.
Già da svariati anni Enit realizza attività di digital marketing con WeChat; attività che hanno consentito all’Italia di posizionarsi al primo posto tra le destinazioni europee a inizio 2023 in termini di efficacia del brand nazionale nell’ecosistema online cinese. WeChat è il partner perfetto per diffondere contenuti innovativi legati alle destinazioni e alle attrazioni italiane: attraverso WeChat i cinesi svolgono infatti tutte le attività quotidiane, dalla comunicazione interpersonale ai pagamenti, fino alla prenotazione delle vacanze e lo shopping online. Nel settore turistico WeChat è uno strumento fondamentale di promozione della strategia Enit in tutte le fasi che caratterizzano l’esperienza turistica: ispirazione, raccolta informazioni, prenotazione, servizi a destinazione e condivisione post-viaggio.
«E’ una giornata storica per il turismo italiano. WeChat è senza dubbio uno strumento di comunicazione cruciale e questa partnership consentirà di moltiplicare in modo esponenziale la diffusione sul mercato cinese di contenuti dedicati alla bellezza italiana. L’innovazione tecnologica ha trasformato il modo in cui le persone pianificano e vivono le proprie esperienze di viaggio. Attraverso i canali di Enit su WeChat i viaggiatori cinesi potranno scoprire le meraviglie del Bel Paese e condividere le proprie esperienze in tempo reale», dichiara Ivana Jelinic presidente e ad Enit.
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Enit e WeChat, piattaforma digitale leader assoluta sul mercato cinese, hanno siglato un accordo strategico per aumentare in modo esponenziale la visibilità dei contenuti promozionali dedicati all’Italia e dunque contribuire ad incrementare i viaggi verso la Penisola. “Welcome with Weixin Alliance” è il titolo dell’evento che ha sugellato l’intesa tra l’Agenzia Nazionale del Turismo e la piattaforma digitale più importante e diffusa delle Cina, con 1,3 miliardi di utenti attivi e una pluralità di funzioni che la rendono imprescindibile per tutti i cittadini cinesi e per chiunque si trovi in Cina. \r\nOrganizzato a Roma da Tencent in collaborazione con Enit, all’appuntamento hanno preso parte Gianluca Caramanna, consigliere del ministero del turismo; Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit e Ma Fengming, direttore generale marketing internazionale di WeChat.\r\nLa firma dell’accordo strategico sancisce l’avvio di un percorso di collaborazione che sarà declinato in una pluralità di iniziative promozionali super tecnologiche – tra le quali un videogame dedicato alla Venere, influencer virtuale della campagna Open to Meraviglia – che sfrutteranno la diffusione pressoché universale dell’app WeChat sul mercato cinese. Oltre al videogame, nel prossimo futuro, Enit e WeChat lanceranno un programma di live-streaming con influencer cinesi che gireranno l’Italia e produrranno contenuti finalizzati alla promozione delle destinazioni turistiche e delle attrazioni italiane. \r\nGià da svariati anni Enit realizza attività di digital marketing con WeChat; attività che hanno consentito all’Italia di posizionarsi al primo posto tra le destinazioni europee a inizio 2023 in termini di efficacia del brand nazionale nell’ecosistema online cinese. WeChat è il partner perfetto per diffondere contenuti innovativi legati alle destinazioni e alle attrazioni italiane: attraverso WeChat i cinesi svolgono infatti tutte le attività quotidiane, dalla comunicazione interpersonale ai pagamenti, fino alla prenotazione delle vacanze e lo shopping online. Nel settore turistico WeChat è uno strumento fondamentale di promozione della strategia Enit in tutte le fasi che caratterizzano l’esperienza turistica: ispirazione, raccolta informazioni, prenotazione, servizi a destinazione e condivisione post-viaggio. \r\n«E’ una giornata storica per il turismo italiano. WeChat è senza dubbio uno strumento di comunicazione cruciale e questa partnership consentirà di moltiplicare in modo esponenziale la diffusione sul mercato cinese di contenuti dedicati alla bellezza italiana. L’innovazione tecnologica ha trasformato il modo in cui le persone pianificano e vivono le proprie esperienze di viaggio. Attraverso i canali di Enit su WeChat i viaggiatori cinesi potranno scoprire le meraviglie del Bel Paese e condividere le proprie esperienze in tempo reale», dichiara Ivana Jelinic presidente e ad Enit. \r\n ","post_title":"Enit: accordo strategico con la piattaforma cinese WeChat","post_date":"2023-09-29T11:05:40+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1695985540000]}]}}