18 November 2025

Turismo accessibile, un futuro di investimenti e sviluppo

Dopo le edizioni di Montreal (2014) e Bruxelles (2018), Torino fino al 7 ottobre è il punto di riferimento internazionale per il turismo accessibile in occasione della terza edizione del World summit on accessible tourism – destinations for all 2025. Un segmento del turismo che, dalla prima edizione canadese, si è evoluto e sta progressivamente prendendo coscienza delle potenzialità, molte delle quali ancora da mettere in atto. L’evento, promosso da Consulta per le Persone in Difficoltà e Istituto Italiano per il Turismo per Tutti, ha riunito esperti, istituzioni e operatori da tutto il mondo per confrontarsi su strategie inclusive che tengano conto di tutte le forme di disabilità.

Il segmento genera in Italia oltre 5,3 miliardi di euro l’anno, con quasi 9 milioni di arrivi legati al turismo accessibile. E’ quindi ben più che una buona pratica, etica e sociale, ma anche voce economica significativa. Da considerare che, a livello mondiale, 1,3 miliardi di persone vivono con disabilità, senza contare che gli over 65 sono in costante crescita e rappresentano un bacino in parte ancora inesplorato. Basti pensare che, in Europa solo il 9% dell’offerta turistica è realmente accessibile. Molte quindi le sfide aperte, come evidenziato dai rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali che hanno aperto i lavori, concordi che il valore del Summit sta nella possibilità di incontrarsi e confrontarsi su più piani e più livelli.

Simon April, co-presidente dell’evento, e Anna Grazia Laura di European Network for Accessible Tourism hanno ribadito l’importanza di mettere la persona al centro, riconoscendo i progressi compiuti, ma anche le sfide ancora aperte. «Il turismo deve essere un diritto universale, capace di generare connessioni, dignità e sviluppo” ha ribadito Verónica Gómez di Isto Americas.

I contributi

Il governo era rappresentato da Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, che ha ricordato i 50 milioni di euro messi a disposizione dal governo in collaborazione con regioni, associazione ed enti locali, a sostegno di progetti di accessibilità: dalla Comunicazione Aumentativa e Alternativa, alla fruibilità di spiagge, centri storici, siti archeologici e luoghi della cultura.  Daniela Santanché, ministro del turismo, ha ricordato che In Italia ci sono 12 milioni di persone con disabilità o patologie invalidanti, tutte con il desiderio di viaggiare. In cifre, un mercato con un potenziale da 27 miliardi di euro l’anno. Per supportarne la crescita, il ministero ha implementato il tax credit all’80% per l’abbattimento delle barriere nelle strutture ricettive, stanziato 18 milioni di euro per spese sostenute dalle imprese turistiche e 114 milioni per il Tourist Digital Hub, che migliorerà l’organizzazione dei viaggi per le persone con disabilità.

Il Piemonte ha già annunciato nuovi fondi dedicati – 3 milioni di euro – per sostenere l’accessibilità nei comuni piemontesi, proseguendo nel percorso già avviato con il progetto “Via Francigena for All”. Annunciati dall’assessore regionale al turismo, Paolo Bongioanni, nuovi fondi anche per migliorare l’accoglienza turistica regionale: «Abbiamo rifinanziato con 16 milioni la legge 18 per la ricettività alberghiera, e stanziato 300 mila euro in un fondo unico dedicato al turismo accessibile. Con un bando da 3 milioni di euro, in collaborazione con l’assessore Marrone, aiuteremo i comuni a rendere più accessibili i propri spazi. È solo l’inizio di un percorso: in tutti i futuri bandi, anche quelli legati allo sport, l’accessibilità sarà un criterio cardine».

Anche Torino, nominata Capitale Europea Smart 2025, sta valutando un modello urbano incentrato sull’inclusione, come dichiarato dall’assessore Domenico Caretta, e puntando sulla formazione di guide turistiche e sulla definizione di esperienze adatte a tutti, come indicato da Marcella Gaspardone, di Turismo Torino e Provincia.

(Federica De Luca)

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