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24 maggio 2011 06:22
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DIRETTORE TECNICO DI AGENZIA DI VIAGGIO ISCRITTO ALBO REGIONE CAMPANIA, PLURIENNALE ESPERIENZA COME RESPONSABILE GRUPPI, OFFRESI PER COPERTURA TITOLO, DISPONIBILE ANCHE PER CONSULENZA O EVENTUALE COLLABORAZIONE. DISPONIBILITA’ IMMEDIATA.
MARIO, TEL. 339 6747966.
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[post_content] => Non più solo camera e colazione. A Roma, l'hôtellerie contemporanea esplora nuove identità, trasformando gli hotel in spazi culturali aperti, ibridi, partecipativi.
È il caso del Cloud 7 Hotel Roma, nuovo progetto di Kerten Hospitality, che ha scelto di fondare la propria identità sull’intersezione tra arte contemporanea, interior design e spirito comunitario nel cuore della Capitale. Lontano dalle logiche dei classici boutique hotel, Cloud 7 propone un’esperienza estetica e culturale accessibile, pensata per target di viaggiatori consapevoli, giovani professionisti e nomadi digitali, ma anche turisti in cerca di autenticità, qualità e ispirazione.
Tutte le 37 camere – distribuite su sei piani – sono diverse per dimensioni e taglio, ma accomunate da una coerenza stilistica che valorizza materiali tattili, tonalità avvolgenti e dettagli artigianali. Le carte da parati custom, le testate letto rivestite con tessuti pregiati e i pezzi di arredo disegnati su misura restituiscono un’atmosfera curata ma informale. Le luci, firmate da brand come SLAMP, Artemide, Estiluz e LODES, completano ogni ambiente con tocchi scenografici che amplificano l’esperienza sensoriale.
Non solo hotel: un punto di incontro tra ospiti e locals
Il cuore pulsante dell’hotel è il social hub, uno spazio multifunzionale aperto al pubblico, dove si lavora, si conversa, si ascolta, si scopre. Progettato per favorire interazioni autentiche, lo spazio accoglie eventi, colazioni, momenti di coworking e attività culturali. A completare l’offerta, il corner grab&go propone snack e bevande per chi desidera una pausa veloce in un ambiente conviviale.
Cloud 7 Hotel Roma si propone così come una piattaforma urbana, un 'cloud' di esperienze dove l’ospitalità incontra il design, l’arte e la comunità. Un progetto che interpreta in chiave contemporanea l’identità della Capitale, aprendola a nuovi sguardi e a nuove forme di condivisione.
Spazi espositivi e design
Fin dalla progettazione, Cloud 7 Hotel Roma è stato pensato come un luogo in cui l’arte non si limita a decorare, ma diventa parte integrante dell’esperienza. La curatrice Agnese Landolfo ha orchestrato un racconto visivo che coinvolge artisti affermati e giovani talenti, dando forma a una collezione diffusa che attraversa corridoi, camere e spazi comuni.
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Tra i nomi coinvolti figurano Alessandro Calizza, che accoglie i visitatori nella lobby con un’installazione ambientale ispirata ai volti della classicità; Giovanni Lo Castro, con un trittico pittorico per l’area Grab&Go; Ilic Arnone, che firma le tele del Social Hub; e Federico Russo, autore di venti opere uniche nelle camere, dove fonde grafica contemporanea e memoria visiva della città.
A questi si affiancano i vincitori del contest realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma. «Cloud 7 Hotel Roma apre le porte e presenta un progetto artistico in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. - spiega Giacomo Nicolodi, group marketing & communications director di Kerten Hospitality - Questa iniziativa mira a integrare l’arte contemporanea nell’esperienza alberghiera, creando spazi unici che celebrano la creatività e la cultura romana. La partnership offre ai nostri ospiti l’opportunità di immergersi nell’arte locale, trasformando il loro soggiorno in un’esperienza culturale indimenticabile».
Gli studenti hanno creato affreschi site-specific distribuiti lungo i quattro piani dell’hotel, tra cui spiccano le iconografie femminili di Francesco Carlucci, gli acquerelli delicati di Alessia Bonamano e le “nuvole di Roma” di Giulia D’Ippolito, che trasformano il corridoio dell’ultimo piano in un percorso poetico.
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Kerten Hospitality
Kerten Hospitality è un operatore di ospitalità lifestyle che crea destinazioni, esperienze e community su misura. Il Gruppo gestisce e opera progetti di ospitalità che trasformano le destinazioni attraverso collaborazioni significative con i propri marchi e altri brand nei settori food & beverage, retail, entertainment, arte e wellness, concentrandosi sulla creazione di ecosistemi e ambienti comunitari unici. Con un portfolio di 12 marchi lifestyle e 11 progetti operativi, Kerten Hospitality vanta una presenza globale che abbraccia oltre 57 progetti distribuiti su tre continenti, con destinazioni importanti in Egitto, Georgia, Italia, Giordania, Regno dell'Arabia Saudita, Marocco, Kuwait, Turchia e Emirati Arabi Uniti.
«Con un focus sui mercati ad alta crescita, Kerten Hospitality sta espandendo la sua presenza in Medio Oriente, Africa ed Europa - spiega Nicolodi -. La recente apertura del Cloud 7 Hotel a Roma rappresenta un importante passo in questa espansione. Come abbiamo fatto nella Capitale, ogni progetto integra talenti locali ed elementi culturali, creando destinazioni immersive e centrate sulla comunità».
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[post_content] => L'aeroporto internazionale di Hong Kong si appresta a registrare quest'estate il maggiore aumento di posti in partenza al mondo, grazie al ripristino del network e all'impatto operativo del sistema di piste ampliato.
Secondo i dati dell'Oag Schedules Analyser, lo scalo dovrebbe offrire quasi 22,3 milioni di posti in partenza durante la stagione estiva 2025, con un aumento di quasi 2,67 milioni di posti, pari al +13,6%, rispetto allo stesso periodo del 2024. Questa crescita segna l'incremento più alto in assoluto tra tutti gli aeroporti del mondo e arriva grazie all'aggiunta di nuove destinazioni da parte delle compagnie aeree partner e al rafforzamento delle frequenze sulle reti regionali e a lungo raggio.
Hong Kong, che a settembre ospiterà Routes World 2025, quest'estate è collegata a 149 destinazioni a livello globale, rispetto alle 131 di un anno fa. Le recenti aggiunte alla rete includono Dallas-Fort Worth, Monaco di Baviera e Roma, rotte nuove e riprese lanciate da Cathay Pacific per ampliare la sua portata internazionale.
Nel complesso, la capacità dello scalo asiatico ha recuperato circa l'85% dei livelli pre-pandemia. Mentre la ripresa continua, le operazioni sono state notevolmente potenziate dal lancio del sistema a tre piste (3RS) dell'aeroporto: il 3RS consente per la prima volta l'utilizzo simultaneo di tutte e tre le piste, con l'obiettivo a lungo termine di aumentare i movimenti di volo orari di quasi il 50%.
Nei periodi di punta, l'aeroporto gestisce 60-70 movimenti all'ora e punta a portarli a 75 entro la fine del 2025, secondo Steven Yiu, direttore esecutivo delle operazioni aeroportuali dell'Airport Authority di Hong Kong. A lungo termine, il 3RS è progettato per supportare fino a 102 movimenti all'ora una volta che sarà completamente implementato.
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[post_content] => Nuovo restyling per logo e livrea di Transavia France e Transavia Netherlands: dieci anni dopo aver adottato una nuova identità di marchio, la low cost del gruppo Air France-Klm si prepara a lanciare un nuovo logo, con un cambio di colore verso un verde più tenue, una nuova livrea, un nuovo sito web, una nuova segnaletica aeroportuale.
Il primo aeromobile che beneficerà del rinnovamento del marchio è attualmente in fase di costruzione negli stabilimenti Airbus ed entrerà in flotta a partire da ottobre 2025.
Allo stesso tempo, Transavia manterrà le componenti chiave della sua identità che contribuiscono alla sua visibilità: il nome, il simbolo visivo del marchio e il colore verde.
Proprio quest'anno Transavia Netherlands compirà 60 anni, mentre Transavia France ha appena celebrato il suo 18° compleanno. Le due compagnie aeree arrivano quindi in un momento particolare della loro storia in cui devono affrontare molte sfide: il rinnovo della flotta, la diversificazione del network e della base di clienti. «Tutte sfide che richiedono il supporto di un marchio forte e moderno».
«Come ogni marchio, vogliamo stare al passo con i tempi - spiega Nicolas Henin, vicepresidente esecutivo per le vendite e il marketing di Transavia France -. Transavia continua la sua traiettoria di crescita. Stiamo cambiando dimensione. Con l'obiettivo di diventare la compagnia aerea low-cost preferita in Francia, il nostro core business non è più limitato alle destinazioni leisure. Il nostro network si sta espandendo e la nostra clientela si sta diversificando. Siamo quindi decisi ad assumere il ruolo di una grande compagnia aerea, e questo significa una nuova, robusta e moderna identità del marchio. Non vediamo l'ora di dare il benvenuto al nostro primo Airbus A320neo rebrandizzato nell'ottobre 2025».
Transavia opera attualmente 131 aeromobili (di cui 82 per Transavia France) e ha iniziato una transizione graduale verso una flotta composta al 100% da aeromobili della famiglia Airbus A320neo. Questi aeromobili A320neo e A321neo sono stati ordinati dalla casa madre Air France-Klm alla fine del 2021.
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[post_content] => «Il tour che da Chihuahua accompagna a Creel nella Sierra Tarahumara con le Barrancas del Cobre, quindi a El Fuerte a bordo del treno turistico El Chepe e poi, da Los Mochis, alla Baja California sull’oceano Pacifico, è un percorso di incontro con il Messico alternativo agli itinerari più consueti, nella zona dello Yucatan con la parte coloniale e la Riviera Maya. - spiega Daniele Tonelli, addetto al booking di IpV per Messico, Stati Uniti, Canada e Caraibi - La scelta di fare la Unconvention 2025 in questa destinazione del Nord, vuole rivelare ai nostri agenti di viaggio un Messico alternativo, adatto a chi ama le attività all'aria aperta, da abbinare al fascino della Baja California. Il Messico è entrato a far parte della proposta di Idee per Viaggiare circa 15 anni fa, aggiungendosi a tutto il Nord America e il Centro America e riprendendo grande slancio dalla primavera del 2022; dal 2020 si è aggiunta alla nostra offerta anche la programmazione del Sud America del to Marcelletti by Idee per Viaggiare. IpV è sempre alla ricerca di proposte un po' insolite e diverse, per essere veramente viaggiatori e non turisti e il “Messico insolito” è un itinerario veramente unico».
Dopo aver raggiunto Città del Messico, pernottando nell’elegante e funzionale hotel Camino Real all’interno dell’aeroporto, si vola a Chihuahua, capoluogo dell’omonimo e semidesertico stato messicano, il più esteso del paese, confinante a nord est con gli Stati Uniti, da cui lo separa il Rio Bravo. Il territorio attirò l’attenzione dei colonizzatori spagnoli per la presenza di miniere di piombo, argento e oro. Per questo venne fondata una città che crebbe lentamente a causa della sua posizione isolata tra le montagne e solo nel 1709 prese il nome di Chihuahua, che significa “la città sul suolo sabbioso”.
Terra di lotte per l’indipendenza, la sua storia e quella dei martiri per la libertà è raccontata sulle pareti del municipio - nel bel centro storico - con gli affreschi potenti e colorati di tema sociale e politico che appartengono alla tradizione del Muralismo messicano di cui fu esponente il noto artista Diego Rivera - compagno di Frida Kahlo, Poco fuori Chihuahua si trova una comunità memnonita: cristiani anabattisti provenienti dal Canada - dal quale furono espulsi nel 1918 - e giunti in Messico perché l’allora presidente Álvaro Obregón cercava agricoltori, anche stranieri, purché rispettassero la religione locale. I memnoniti acquistarono la loro terra (8$ per ettaro su cui continuano a pagare le imposte) e la resero fertile. Oggi sono circa 60mila in una sorta di enclave: giunti alla quinta generazione, ogni famiglia ha più di 10 figli. Oltre alla loro religione, preservano anche lingua e tradizioni nord europee.
Dopo l’incontro con i memnoniti si torna a immergersi nel cuore del Messico risalendo le pendici boscose della Sierra Tarahumara per scoprire un’antica popolazione locale: i rarámuri o Tarahumara, ovvero “il popolo dai piedi adatti alla corsa” secondo la loro antica usanza. Oggi sono circa 60mila e vivono anche nella suggestiva Creel (2340m di altitudine), uno dei “Pueblo Mágicos” del Messico, ovvero una delle cittadine tradizionali del paese sostenute dalla segreteria del Turismo dal 2001. Dopo Chihuahua e i Memnoniti si vive un’esperienza nuova, camminando nella via centrale di Creel dove si viene trasportati nell’ambientazione di un film western. Non lontano da qui vivevano anche gli Apache. I viaggiatori più avventurosi potranno partecipare a un’escursione emozionante percorrendo la sierra a bordo di veloci dune-buggy per avvicinarsi alle belle formazioni rocciose del territorio; a Creel si trova anche l’interessante Museo Tarahumara di arte popolare. L’immersione nell’atmosfera locale è completata dal pernottamento nel Best Western The Lodge At Creel Hotel & Spa, un resort diffuso dove la struttura centrale è un grande ambiente in legno in stile montano, tra trofei di caccia, sedie in legno e una galleria di foto degli abitanti della zona. Al di fuori una serie di chalet di diverse dimensioni dove si trovano le camere.
Da Creel si raggiunge il parco avventura delle Barrancas del Cobre: un gruppo di sei canyon della Sierra Madre Occidentale. 65mila kmq di spazio scavati da sei fiumi. Più esteso e profondo del Grand Canyon del Colorado. Ambiente ricco di fascino da vivere appieno tra zip-line e ponti tibetani, ma anche attraversando il Canyon del Rame su una tranquilla funivia, da dove ammirare il panorama. L’esperienza è completata dal pernottamento nell’Hotel El Mirador, Balderrama Hotel Collection: in stile tradizionale a strapiombo sulla Barranca, è il luogo ideale da cui seguire il sorgere del sole, anche dalla propria camera in stile messicano. Con un grande raccolto di emozioni si raggiunge quindi la stazione di Divisadero, pronti a viaggiare verso la costa del Pacifico sullo storico treno El Chepe: 656km da percorrere in 6ore su una meraviglia ingegneristica.
(Chiara Ambrosioni)
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Per la prima volta dal 1918, Iaapa – International Association of Amusement Parks and Attractions – la principale associazione di categoria che rappresenta il comparto delle attrazioni permanenti su scala mondiale, ha scelto di affidare la presidenza del proprio Comitato direttivo all’Italia.
Insignito dell’incarico è Massimiliano Freddi, professionista di spicco nel settore dei parchi divertimento e della formazione accademica, che porta con sé una solida esperienza maturata in contesti internazionali e imprenditoriali. Dirigente affermato e docente universitario di marketing ed experience design, Freddi ha costruito una carriera all’insegna della visione strategica e dell’innovazione.
Ha ricoperto il ruolo di Responsabile Marketing e Comunicazione per il mercato italiano di Disneyland Paris e nel 2019 ha intrapreso la sfida imprenditoriale fondando Wonderwood, parco avventura sul Lago Maggiore di cui è tuttora Amministratore Delegato, cui ha fatto seguito nel 2025 Wonderwood Spina Verde, un secondo parco avventura situato nell’omonima area naturale protetta affacciata sul Lago di Como. Il suo profilo unisce capacità di leadership, competenze nella comunicazione e una forte vocazione per la formazione delle nuove generazioni, che Freddi continua a ispirare attraverso un approccio dinamico e orientato al futuro.
“Sono onorato di questa nomina – ha dichiarato Freddi – che per la prima volta riconosce il valore e, ancor di più, il potenziale dell’Italia come protagonista globale di una filiera in continua espansione. Con la sua proposta di esperienze immersive, da vivere in prima persona, il comparto delle attrazioni risponde alla crescente esigenza di riconnettersi con ciò che è reale, autentico, umano, in un’ottica di digital detox. In questi luoghi straordinari, l'urgenza di restare connessi ai social o alle chat si dissolve naturalmente: il telefonino finisce in tasca, dimenticato, mentre a riempire occhi e cuore sono la meraviglia, la sorpresa e il coinvolgimento sensoriale. Oggi questo settore rappresenta uno dei motori vitali dell’economia turistica e culturale, ed è chiamato a innovare affrontando le sfide future con la creatività e l’ingegno che da sempre contraddistinguono il Made in Italy.”
Con sedi operative a Orlando, Bruxelles, Dubai, Singapore, Shanghai, Città del Messico e Hong Kong, Iaapa è presente in più di 100 Paesi e rappresenta una rete di oltre 7.500 imprese, un universo eterogeneo che comprende, solo per citarne alcuni: musei, funivie panoramiche, centri di edutainment per famiglie, attrazioni naturalistiche, artistiche e culturali, parchi divertimento (tematici, acquatici, faunistici e avventura) e i principali fornitori e costruttori del settore.
A livello europeo, i dati del Report Iaapa 2023 descrivono ricavi complessivi per 48,5 miliardi di euro, con 1,8 miliardi di visitatori e 455.000 occupati diretti; aggiungendo l’indotto, i ricavi salgono a 126,6 miliardi di euro e gli occupati a 870.000. In questo contesto, l’Italia si colloca al 4° posto, preceduta da Francia, Germania e Regno Unito, con un fatturato di 5,7 miliardi di euro – 14,4 con l’indotto – e 46.300 occupati diretti – 90.900 con l’indotto
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[post_content] => Demoskopica stima 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze. In crescita anche la spesa turistica: 39 miliardi di euro pari ad un +0,9% rispetto alla scorsa stagione estiva. In ripresa anche il mercato domestico: +5,5% per gli arrivi e +4,9% per le presenze. Demoskopika: «Dovrebbe essere un’estate positiva per il turismo italiano. Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione».
L’imminente stagione estiva segnerebbe un andamento al rialzo dei flussi turistici in Italia: 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 3,4% e al 2,1% rispetto
alla stagione estiva del 2024, segnata da 63,6 milioni di arrivi e quasi 262 milioni di pernottamenti. In altri termini, a optare per una vacanza nelle località del Belpaese, tra giugno e settembre, sarebbero circa 2,2 milioni di turisti in più generando un incremento di 5,4 milioni di notti nel comparto alberghiero ed extra-alberghiero.
Le stime segnerebbero una ripresa del mercato domestico con 30,1 milioni di arrivi e 129,5 milioni di presenze registrando una tendenza al rialzo rispettivamente pari al 5,5% e al 4,9%. Sul versante dell’incoming, che rappresenta una quota del 51,6% del totale delle presenze, si registrerebbe, un andamento più stabile rispetto alla stagione estiva dell’anno precedente. In particolare, a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,7 milioni di stranieri con un incremento dell’1,7% del dato complessivo degli arrivi previsti, generando poco meno di 138 milioni di pernottamenti (-0,4%).
Spera turistica
E, infine, i flussi in Italia potrebbero generare una spesa turistica diretta pari a 39 miliardi di euro con una variazione in crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerge dalla consueta nota previsionale “Turism Forecast summer” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica diretta.
«Sarà un’estate positiva per il turismo italiano – sottolineano i ricercatori dell’Istituto Demoskopika – con numeri che indicano una tendenza in crescita, confermando la buona salute del comparto. Un incremento significativo che si traduce in più fiducia, più movimento e più economia per i territori. Più cauta la dinamica degli stranieri – precisano ancora gli autori dello studio – che continuano comunque a scegliere l’Italia con 35,7 milioni di arrivi previsti, ma con un lieve calo delle presenze complessive.
Il dato suggerisce che i viaggiatori internazionali, pur restando affezionati alla destinazione Italia, tendano a ridurre la durata del soggiorno, forse per l’effetto combinato dei costi e della competizione crescente di altri Paesi. E proprio la spesa turistica, rappresenta un punto chiave, registrando un incremento rispetto al 2024.
Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione. Una governance più reattiva e, soprattutto, proattiva è oggi più che mai necessaria. Investire in qualità, innovazione e sostenibilità dell’offerta turistica – concludono i ricercatori di Demoskopika - potrebbe essere la chiave per trasformare questa crescita quantitativa in un vero salto di valore per il turismo italiano».
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[post_content] => Riprendiamo il discorso sugli stabilimenti balneari che stanno creando più di una discussione. Questa volta a pèarlare è il Consiglio di Stato. vediamo cosa dice. È infondata la tesi secondo cui i gestori di concessioni balneari rilasciate prima dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein avrebbero diritto a mantenere i loro titoli per l’eternità. Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 4014/2025, emessa nei giorni scorsi. Il contenzioso riguardava un imprenditore balneare di Sanremo, difeso dagli avvocati Ettore Nesi e Roberto Righi, che aveva presentato ricorso contro il suo Comune.
La società appellante aveva chiesto l’annullamento della delibera con cui il comune di Sanremo aveva limitato la durata della concessione al 31 dicembre 2023, in applicazione alla legge nazionale 118/2022. Secondo la tesi difensiva, la concessione sarebbe qualificabile come rapporto pluriennale di durata indefinita, essendo sorto anteriormente al 7 dicembre 2000.
Già il Tar Liguria aveva respinto il ricorso del concessionario e la settima sezione del Consiglio di Stato ha confermato la decisione del tribunale amministrativo.
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[post_content] => Sono sempre di più i viaggiatori che dall’Italia raggiungono la Germania. Nel corso del 2024 è cresciuto del 4,6% il numero dei pernottamenti, arrivando a 3mln e mezzo.
«Per il 2025 abbiamo delle proiezioni che mostrano un aumento dei pernottamenti da marzo in poi, con ottime previsioni sia per l'estate che per l'autunno. - afferma Agata Marchetti, direttrice dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo - L’Italia è sempre all’ottavo posto come mercato di origine dei nostri ospiti ed è quindi nella top ten per l'incoming tedesco. I viaggi business, che si erano ridotti negli ultimi anni, sono tornati ai numeri consueti, pur segnando delle differenze di tipologia di viaggio. Oggi, infatti, si parla di workation e di bleisure, con un prolungamento della durata media dei viaggi, sia nel leisure che nel business».
Il mercato continua a trasformarsi dopo la pandemia: «Anche se la seat-capacity delle compagnie aeree è ancora al 75% rispetto al dato pre-pandemia, il 60% degli ospiti ha ripreso a viaggiare in aereo. Quest’anno la nostra compagnia partner è Lufthansa, distribuita in modo capillare sul territorio. Collega moltissimi aeroporti della Germania, anche con i voli dei vettori partner, da Eurowings ad Air Dolomiti e ora anche Ita Airways. Oggi Ita ha un’importante presenza sul territorio tedesco con 118 voli settimanali su diverse destinazioni: Francoforte, Monaco, Amburgo e Düsseldorf, sia da Roma Fiumicino che da Milano Linate.
Anche easyJet ha aperto la base a Linate e, per i prossimi tre anni, opererà su Francoforte, Amburgo e Monaco di Baviera, oltre a garantire le rotte da Malpensa verso Amburgo, Düsseldorf e Berlino e ad avere una forte presenza a Roma Fiumicino. Inoltre Condor collega quotidianamente Francoforte da Milano Malpensa. Molti turisti, però, scelgono l’auto perché la Germania è una destinazione di prossimità. - continua - Sta poi crescendo il dato di chi si muove in treno: oggi è il 7%, ma aumenterà, perché già quest'anno e poi nel 2026 la collaborazione tra Deutsche Bahn e Trenitalia porterà nuovi treni e collegamenti, anche da Roma. Fino al 5 ottobre è infatti disponibile la tratta Monaco-Emilia-Romagna, che si prolunga fino ad Ancona, mentre il Frecciarossa arriverà a Monaco dal 2026; Trenitalia ha in programma di raggiungere Berlino. Infine il 4% dei viaggiatori arriva in Germania in bus, perché diverse compagnie - come Flixbus - hanno una proposta veramente capillare».
Interessante, poi, il tema delle vacanze sostenibili, un’esigenza fortemente sentita in Germania già prima della pandemia. «Quello della sostenibilità è un tema che ci riguarda sempre e che sempre ci dovrà riguardare. Un viaggio, anche se non sostenibile al 100%, potrà comunque essere consapevole se misureremo quanto impattiamo nel momento in cui ci spostiamo. Questa consapevolezza dev’essere consentita dall’infrastruttura e per questo sul sito www.germany.travel c'è una sezione dedicata all'organizzazione pratica del viaggio sostenibile. All'interno si trovano anche le certificazioni di regioni, città, strutture e dei musei sostenibili nell’accogliere i turisti e certificati dall’ente “TurCert”, che garantisce la sostenibilità di 24 regioni della Germania.
Il sito permette l’organizzazione pratica di un viaggio sostenibile e, oltre a promuovere il TransBayerWald, il tour per tutti in mbt nella foresta bavarese inaugurato questo mese, include più di 1300 alloggi attenti all’ambiente su tutto il territorio tedesco».
(Chiara Ambrosioni)
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I viaggi business, che si erano ridotti negli ultimi anni, sono tornati ai numeri consueti, pur segnando delle differenze di tipologia di viaggio. Oggi, infatti, si parla di workation e di bleisure, con un prolungamento della durata media dei viaggi, sia nel leisure che nel business».\r\n\r\nIl mercato continua a trasformarsi dopo la pandemia: «Anche se la seat-capacity delle compagnie aeree è ancora al 75% rispetto al dato pre-pandemia, il 60% degli ospiti ha ripreso a viaggiare in aereo. Quest’anno la nostra compagnia partner è Lufthansa, distribuita in modo capillare sul territorio. Collega moltissimi aeroporti della Germania, anche con i voli dei vettori partner, da Eurowings ad Air Dolomiti e ora anche Ita Airways. 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