25 October 2024

Tunisia: in vigore dal 1° novembre la tassa di soggiorno per chi entra con un pacchetto turistico

[ 0 ]

La Tunisia introdurrà dal prossimo 1° novembre una tassa di soggiorno anche per i viaggiatori che arrivano nel Paese con un pacchetto turistico. Secondo quanto specificato dall’Ufficio nazionale del turismo i visitatori stranieri, compresi i bambini di età pari o superiore a 12 anni, pagheranno una fee per persona e per notte fino a 3,54 euro a notte, a seconda della classificazione della struttura ricettiva in cui soggiornano.

La tassa parte da 4 dinari tunisini (1,18 euro) a persona per soggiorni in strutture a due stelle, 8 dinari (2,36 euro) per strutture a tre stelle e 12 dinari (3,54 euro) per strutture a quattro o cinque stelle.

L’imposta – che si applica già ai visitatori stranieri che viaggiano individualmente e sostituisce l’attuale tassa alberghiera – sarà dovuta per soggiorni fino a 10 notti, o per le prime 10 notti di soggiorni più lunghi, indipendentemente dal momento della prenotazione. Il ricavato sarà destinato ai costi di gestione, come prodotti e servizi, derivanti dal turismo.

«L’obiettivo di questa tassa è quello di richiedere ai visitatori stranieri di coprire la loro giusta quota quando consumano o utilizzano prodotti e servizi sovvenzionati in Tunisia» sottolinea l’Ufficio nazionale tunisino del turismo.

Intanto, tra il 1 gennaio e il 20 aprile 2024 gli arrivi nel Paese hanno sfiorato i 2,13 milioni, pari ad una crescita del 9,6% sullo stesso periodo dell’anno scorso

 

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477554 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un progetto che mira a supportare il settore turistico locale e internazionale, creando figure professionali altamente qualificate, favorendo lo scambio di competenze tra Italia ed Egitto, e collocandosi quindi nella più ampia ottica di cooperazione e sviluppo sostenibile con i Paesi africani. E' stata inaugurata oggi a Hurghada la sede locale della Scuola italiana di ospitalità, nata nel 2019 grazie all’impegno di Fondazione Cdp e Th Resorts. L’iniziativa, nata nel contesto del piano Mattei per l’Africa promosso dal governo italiano, tanto che il progetto si chiama campus Enrico Mattei, è stata realizzata con il supporto del ministero del Turismo tricolore, nonché di Federturismo Confindustria, dell’ambasciata d’Italia in Egitto, del gruppo alberghiero Pickalbatros Holding e del dicastero del Turismo egiziano. "Cento studenti partecipanti, oltre 600 ore di formazione teorico/pratica con la stessa metodologia di learning by doing che applichiamo in Italia, attraverso l'alternanza di lezioni dimostrative, laboratori e tirocini con tutoraggio - racconta il direttore generale della Scuola italiana di ospitalità, Giulio Contini -. E con la consapevolezza dell'impatto sociale derivante dall'inclusione dei giovani locali in progetti di formazione e inserimento lavorativo. Siamo grati al ministero del Turismo e a tutti i partner che hanno collaborato affinché questo progetto si potesse realizzare”. Nello specifico, la realizzazione del campus Enrico Mattei punta a sviluppare competenze manageriali, a promuovere l’eccellenza operativa, a incentivare l’innovazione e la sostenibilità, e assicurare la conformità normativa. Il tutto, attraverso la formazione di figure professionali altamente qualificate nel settore dell’ospitalità, con due specializzazioni, rispettivamente nella gestione del food & beverage (f&b) e delle attività di cucina e nella gestione dell’esperienza dell’ospite nelle attività di ricevimento e sala. “Un momento storico per il comparto turistico in termini di relazioni internazionali tra l’Italia e l’Africa, in un frangente in cui la cooperazione e lo sviluppo sostenibile sono più importanti che mai - aggiunge il ministro del Turismo, Daniela Santanchè -. Diamo da oggi un futuro nuovo ai giovani egiziani che potranno così ricevere una formazione di alto livello, grazie a docenti e formatori italiani, acquisendo e rafforzando le competenze nel settore del turismo per migliorare così le loro opportunità di lavoro e andare incontro alla richiesta di forza lavoro qualificata, anzitutto in Egitto, ma anche in Italia, in particolare fruendo delle norme che favoriscono l’immigrazione del personale formato all’estero. Un’iniziativa che, da un lato, risponde alle esigenze del mercato del lavoro, e dall’altro contribuisce alla crescita reciproca”. [post_title] => Inaugurata oggi la sede egiziana della Scuola italiana di ospitalità [post_date] => 2024-10-24T15:20:17+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729783217000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477548 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Salgono a undici i Paesi europei in cui il gruppo di ospitalità ibrida limehome è oggi presente. La compagnia tedesca ha infatti fatto recentemente il proprio debutto in Repubblica Ceca, confermando in questo modo l’anno positivo registrato dall'azienda, che ha già eguagliato il tasso di crescita del 2023 con la contrattualizzazione di altre 2 mila nuove unità nel solo terzo trimestre 2024 e ampliando il proprio portafoglio del 33% da gennaio a oggi. L’apertura di Praga consolida ulteriormente la presenza di limehome in Europa Centrale. Il nuovo building si trova in Halkova Street, e si tratta di una struttura già esistente: un hotel situato vicino a Wenceslas Square e vicino al centro commerciale e culturale della città. L'edificio offrirà 49 unità abitative, tra cui spaziosi attici (90 mq) e una grande terrazza comune. L'apertura è prevista entro novembre. Per quanto riguarda l'Italia, a solo un anno dal suo lanci nella Penisola, la società continua a incrementare il proprio portfolio con nuovi immobili a Verona, Milano, Bari e Roma, raggiungendo più di 250 unità. Un nuovo progetto nel cuore del centro storico del capoluogo lombardo, tra il teatro alla Scala, il Duomo e il castello Sforzesco, sottolinea la volontà di limehome di dotarsi di location uniche. A Verona, limehome si è invece assicurata il suo primo progetto a La Vigna in Città, rinomata per il suo vigneto centenario presente nel cortile interno. Nel cuore del quartiere di Veronetta, gli ospiti potranno esplorare una zona ricca di architettura medioevale, botteghe artigiane e gallerie d'arte a partire sempre da novembre. Limehome ha anche annunciato un nuovo progetto nel quartiere Pigneto di Roma, che sarà operativo entro la fine del mese prossimo, e altre due location a Salerno e sulla costiera Amalfitana pronte ad accogliere gli ospiti già da quest'anno. Infine, aprirà anche due nuovi hotel a Bari tra il 2026 e il 2028. “Entro fine anno ci aspettiamo di contrattualizzare tra le 400 e le 500 unità, considerando la ricca pipeline in negoziazione in diverse destinazioni strategiche italiane da Veneto a Sicilia - aggiunge il country manager Italia & director expansion di limehome, Alessandro Giuffrè -. Non escludiamo nessuna opportunità a priori. Consideriamo conversioni di uffici, nuovi sviluppi residenziali o hotellerie, e valorizzazione di strutture esistenti ad alto potenziale”. [post_title] => Limehome continua a crescere in Europa e debutta in Repubblica Ceca [post_date] => 2024-10-24T12:56:37+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729774597000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477544 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Complice la difficile situazione in Medioriente, i viaggiatori italiani hanno individuato nel Messico, prima destinazione di Latin World, la soluzione ideale per conciliare tour culturali e possibilità di un soggiorno rilassante al mare. Un successo attestato pure dai dati della Sectur, la secretaría de Turismo del Messico: fra gennaio e agosto 2024, per via aerea, sono stati registrati oltre 110mila arrivi italiani (+9,3% sul 2023) su circa 15 milioni 298mila complessivi (+2,9%), con un forte picco proprio nell’ultimo mese estivo, in virtù del quale la nostra Penisola risulta ottavo mercato assoluto con ben 21.692 turisti (+11,6% sul 2023). Confermata la riattivazione del volo diretto fra Verona e Cancun, al via dal prossimo 22 dicembre in condivisione con Roma Fiumicino, il Messico prevede una chiusura dell’anno ancor più gratificante. “L’aumento della spesa media turistica in Messico (744 dollari a persona, più 200 dollari sul 2019, ndr) è indubbiamente conseguenza delle nuove condizioni di mercato post pandemia - osserva Marco Peci, direttore commerciale e marketing di Quality Group -. Ma testimonia anche l’arrivo di una clientela con esigenze più sofisticate, tenuto conto che l’80% dei nostri ospiti ha un’età compresa fra i 50 e i 70 anni. Per questo motivo l’offerta di Latin World è stata rivista, proponendo strutture alberghiere di qualità ancor maggior rispetto al passato, ampliando al contempo le proposte di smart tour per i clienti più giovani e attenti alla spesa. Sino a settembre, d’altra parte, abbiamo avuto una crescita di fatturato sulla destinazione del 60% e addirittura del 68% in termini di passeggeri. Grazie alle nuove proposte e al forte risveglio della domanda per i mesi invernali, siamo convinti di ottenere riscontri ottimi non solo nella parte conclusiva della stagione, ma di raddoppiare il valore del prodotto Messico Latin World già in un paio di anni”. “La ricerca di qualità tipica dei viaggi di nozze - evidenzia Vincenzo Sama, product manager Latin World / Quality Group - è stata fatta propria, a suo modo, dall’odierno viaggiatore di lungo raggio. Abbiamo risposto con l’introduzione nei tour di nuove strutture alberghiere di gamma medio-alta, come l'hotel a Città del Messico facente parte della prestigiosa associazione The Leading Hotels of the World: a un prezzo sempre competitivo, in alternativa si ha la possibilità di soggiornare nello Zócalo Central della capitale, anziché nei suoi quartieri esterni. Delle vere chicche, che esemplificano il nostro rinnovato approccio all’ospitalità nel Paese. Quest’anno abbiamo inoltre deciso di porre un limite al numero dei partecipanti ai tour, indicando con la voce a catalogo Select gli itinerari che prevedono esclusivamente un minimo di due e un massimo di 20 persone, onde favorire esperienze più intime e coinvolgenti: per esempio, Messico Classico (11 giorni) e la novità Messico Explorer (nove giorni). Quest’ultimo è dedicato esclusivamente allo Yucatán ed è servito da voli diretti Neos, con possibilità di includere sette o 14 notti”. [post_title] => Quality: boom del Messico che torna a essere meta prediletta dagli italiani [post_date] => 2024-10-24T12:18:55+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729772335000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477523 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477524" align="alignleft" width="300"] Da sinistra, l'ambasciatore Mourad Bourehla e il direttore dell'ufficio del turismo, Karim Jatlaoui[/caption] Tunisia ospite d'onore della serata a tema "La diplomazia culinaria", nella più ampia cornice del Festival della Diplomazia a Roma. «La diplomazia culinaria è uno strumento potente di scambio e avvicinamento tra i popoli. Essa supera le barriere linguistiche e culturali creando ponti tra le nazioni attraverso la condivisione di tradizioni culinarie - osserva l'ambasciatore della Repubblica Tunisina Mourad Bourehla -. Uno degli esempi più emblematici di questa diplomazia è l'iscrizione del cous cous, piatto nazionale del Magreb, nella lista del patrimonio culturale immateriale  dell'Unesco, nel dicembre 2020, su domanda congiunta di Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.  L'iscrizione intitolata "Conoscenze, know-how e pratiche relative alla produzione al consumo di cous cous" illustra la sua capacità di unire popoli e tradizioni  e di essere un elemento di comunione e cooperazione tra gli stati. «In sintesi, conclude l'ambasciatore, la diplomazia culinaria attraverso le iniziative come quella dell'Unesco, non solo rafforza la preservazione del patrimonio locale ma anche i legami tra i paesi. Il cous cous, oltre a rappresentare un piatto, è un simbolo di diversità, solidarietà e  dialogo tra le civiltà. E' la prova che la gastronomia trascende differenze e tensioni, dimostrando che gli elementi che uniscono sono più forti di quelli che ci dividono». Tunisia multicolore «La facilità e la varietà dei collegamenti sia aerei che marittimi rendono il paese molto vicino all'Italia - ricorda Karim Jatlaoui, direttore dell'ente del turismo tunisino in Italia -. La nostra ricettività conta oltre 900 strutture, sempre più diversificate, dall'hotel classico alla dimore di charme all'agriturismo. La capacità ricettiva raggiunge i 350.000 posti letto con un un numero di turisti nel 2023 di 10 milioni ed entrate pari a 3 miliardi di euro. Uno dei nostri punti di forza è certamente la diversità di paesaggi su una distanza non superiore a 400 km: dal deserto alle montagne al mare, dove solo il 7% delle nostre coste è sfruttato. Accontentiamo ogni tipo di viaggiatore per la quantità dei prodotti offerti -  dal turismo balneare a quello colturale a quello del benessere: disponiamo di  59 centri di thalassoterapia distribuiti in diverse località turistiche che operano con i più alti standard internazionali  e che ci vede al secondo posto dopo la Francia. Abbiamo scelto un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e stiamo lanciando  una nuova destinazione al Sud della Tunisia.  A livello naturalistico troviamo 27 riserve naturali e 17 parchi naturali, tra cui quello di Ichkeul, che nel 1980 è stato inserito nella lista del patrimonio mondiale». (Quirino Falessi) [post_title] => Tunisia multicolore: focus sulla gastronomia per un prodotto sempre più composito [post_date] => 2024-10-24T10:54:57+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729767297000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477520 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Sono destinate a crescere dell'82%  le presenze di viaggiatori indiani in Italia da qui al 2030. Lo rivela l'ultima ricerca di Thrends su questo mercato outgoing emergente, il cui peso alle nostre latitudini è ancora relativo (circa 500 mila arrivi e 1,4 milioni di presenze nel 2023), ma destinato presto a crescere sino a raggiungere i 2,5 milioni di pernottamenti entro sei anni.  La stima parte considerando come razionali il tasso annuo di crescita composto 2007-2023 dei pernottamenti generati dal Paese asiatico in Italia (cagr: +9%), l'incremento complessivo nell’ultimo decennio (+126% 2013-2023) ma anche i razionali macro-economici, come la crescita delle partenze internazionali dall'India (+12% nel primo semestre 2024 vs 2019) e il fatto che sia il paese con il maggiore cagr della spesa per viaggi outbound (ultima stima:2019). Gli arrivi nel nostro Paese sono peraltro destinati a crescere ulteriormente anche grazie all’apertura di un centro visti dedicato a Nuova Delhi, oltre al nuovo consolato italiano a Bangalore, nonché dallo sviluppo dell'aviazione indiana: Air India, con un ordine record di 470 nuovi velivoli (circa 70 miliardi di investimento), si propone infatti di diventare uno dei principali vettori mondiali, facilitando ulteriormente i flussi turistici verso l’Europa. Le destinazioni italiane più ambite includono Roma, Firenze, Venezia e la costiera Amalfitana, con cinque regioni top che assorbono l’85% di tutte le presenze indiane (Lazio, Lombardia, Campania, Toscana e Veneto). "L’India - si legge nel report -, attualmente la quinta economia globale e la nazione più popolosa del mondo, si sta rapidamente affermando come uno dei mercati più promettenti per il turismo in Europa. Grazie alla sua crescente classe media e alla forte propensione dei giovani a viaggiare, ma anche grazie all’evoluzione degli operatori aerei e a nuove facilitazioni sui visti, il numero di turisti indiani in Europa è destinato ad aumentare significativamente nei prossimi anni". [post_title] => Thrends: il futuro dell'incoming italiano passa anche dall'India [post_date] => 2024-10-24T10:42:48+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729766568000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477473 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477484" align="alignleft" width="300"] Uno scorcio di Forte dei Marmi[/caption] Una transazione di circa 40 milioni di euro. E' quanto la Emaar Properties ha speso per acquisire uno dei più prestigiosi indirizzi di Forte dei Marmi: il 5 stelle da 46 camere Grand Hotel Imperiale insieme allo stabilimento balneare privato Remo Beach. Situata a 200 metri dal mare, la struttura è dotata inoltre di zona relax, spa, spazi fitness, sauna, bagno turco, piscina esterna e parcheggio coperto. A vendere, rivela La Repubblica, il family office russo Luxury Hotel Development, che a sua volta aveva acquisito l'albergo tre anni fa per 35 milioni, affidandone la gestione a Panoram Hotel Management (che opera anche Palazzo Castri a Firenze). Guidata dal fondatore e presidente  Mohamed Ali Alabbar, Emaar Properties è uno dei principali attori real estate degli Emirati, avendo tra l'altro sviluppato progetti quali il Burj Khalifa e il Dubai Mall. Stando alle voci in circolazione, la struttura toscana potrebbe andare incontro a un restyling light in vista della prossima estate, prima di un intervento più strutturale in calendario finita la stagione calda. Panoram Hotel Management dovrebbe invece continuare a essere il gestore dell'albergo. [post_title] => Il Grand Hotel Imperiale di Forte dei Marmi passa nelle mani di Emaar Properties [post_date] => 2024-10-23T14:39:25+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729694365000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477481 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Qatar Airways ha operato il primo volo al mondo con un Boeing 777 equipaggiato con Starlink, sulla rotta da Doha verso Londra. La compagnia di bandiera del Qatar supererà presto l'obiettivo iniziale di tre aeromobili equipaggiati con Starlink, aggiornando entro la fine del 2024 ben 12 Boeing 777-300 con questo servizio. L'intera flotta di Boeing 777 sarà dotata di Starlink nel 2025, con un anno di anticipo rispetto ai piani, mentre la flotta di Airbus A350 sarà aggiornata nell'estate dello stesso anno. Progettato da SpaceX, Starlink è la prima e la più grande costellazione di satelliti al mondo in orbita bassa, che fornisce ai passeggeri una connessione internet affidabile e ad alta velocità, permettendo loro di rimanere in contatto con amici e familiari, trasmettere i loro intrattenimenti preferiti, guardare sport in diretta, giocare online o lavorare efficacemente a 35.000 piedi – tutto gratuitamente e con un semplice accesso "one-click". «Questa pietra miliare, insieme al nostro impegno nell'introdurre rapidamente Starlink in tutta la nostra moderna flotta, dimostra la nostra incessante ricerca di offrire ai passeggeri un'esperienza di volo che trascende i limiti del viaggio tradizionale - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo Qatar Airways,Badr Mohammed Al-Meer -. Grazie a Starlink, a bordo offriamo una connessione affidabile e senza interruzioni che permette ai passeggeri di rimanere connessi alle persone e alle cose che amano, anche a 35.000 piedi, rendendo ogni viaggio memorabile». [post_title] => Qatar Airways: nel 2025 l'intera flotta di B777 sarà dotata di connessione Starlink [post_date] => 2024-10-23T14:19:02+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729693142000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477439 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477443" align="alignleft" width="250"] Luigi Stefanelli[/caption] Importante giro di poltrone in casa Costa, che riorganizza l'area commerciale nominando Francesco Muglia nuovo chief commercial officer, includendo sotto la sua responsabilità, con scope globale, le aree marketing, communication, trade marketing, sales, on board revenues. A diretto riporto di Francesco viene inoltre affidato a Luigi Stefanelli l'inedito ruolo di vice president worldwide sales, con la responsabilità commerciale in tutti mercati Southern Europe (Italia, Francia, Spagna, ePortogallo), di cui mantiene la gestione diretta, nonché Dach (Germania, Svizzera e Austria), Americas (Nord e Sud America), international (Nord ed Est Europa e Paesi emergenti). “Sono entusiasta della nomina di Luigi, dopo l’ottimo lavoro fatto nei principali mercati di cui ha avuto la responsabilità - sottolinea lo stesso Muglia -. Luigi è un partner chiave nella definizione della strategia commerciale e sono convinto possa dare un grande impulso al nostro sviluppo commerciale e all’esecuzione della nostra strategia”. [caption id="attachment_477444" align="alignright" width="300"] Francesco Muglia[/caption] Luigi Stefanelli, napoletano di 39 anni entra in Costa a Genova nel 2012 nel dipartimento di pricing & revenue management. Dalla fine del 2012 ricopre ruoli di crescente responsabilità in diversi paesi dove la compagnia opera. Dapprima come business development & pricing director per l’area Asia Pacific & Australia, vivendo tre anni a Shanghai; successivamente al ritorno in Europa, prima come general manager per i brand Costa e Aida per i mercati Austria & Svizzera, e in seguito come general manager Central Europe. Dal 2019 assume progressivamente la responsabilità di Spagna e Portogallo, Francia e Italia, divenendo così, nel 2023, associate vice president South Europe region. “Sono estremamente onorato di questa nuova nomina e sono fiducioso di raggiungere ottimi risultati con una grande squadra di professionisti, contribuendo insieme al successo della compagnia - aggiunge Stefanelli -. Nel corso degli anni, l'esperienza acquisita in tanti paesi mi ha permesso di sviluppare una visione commerciale ampia, fondata su una profonda conoscenza dei vari mercati e dei relativi sistemi distributivi”. [post_title] => Costa: Francesco Muglia nuovo cco, Luigi Stefanelli diventa vp worldwide sales [post_date] => 2024-10-23T11:59:34+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729684774000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477423 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477425" align="alignright" width="300"] Maria Sheehy, console generale a Milano[/caption] “Si rafforzano i legami tra Italia e Irlanda. I nostri Paesi godono di ottimi rapporti. Abbiamo visto crescere e fiorire forti legami economici e a testimoniare l’importanza di queste relazioni con il nostro Paese c'è l’apertura di un consolato generale. È l’inizio di una nuova sfida nelle relazioni tra Irlanda e Italia”, così l’ambasciatrice in Italia, Patricia O’Brien, in occasione dell'inaugurazione del consolato a Milano. Il console onorario uscente Antonia Marsaglia, in attività da 32 anni, lascia l’incarico al primo console generale in Italia Maria Sheehy. In via Pola la sede provvisoria fino al prossimo anno. “Sono lieta che mi sia stato chiesto di ricoprire il ruolo di primo Console Generale d’Irlanda a Milano e sono onorata di rappresentare l’Irlanda, insieme al mio collega Vice Console Frank Bradley, in Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto - afferma Maria Sheehy -. Questa è una nuova missione con cui ambiamo a stringere relazioni più strette fra Irlanda e Italia, rilanciare gli scambi commerciali, gli investimenti e i legami culturali fra i nostri Paesi e assistere i cittadini irlandesi che vivono e viaggiano nel Nord Italia. Non è un caso che si sia scelta la sede di Milano, è il cuore dell’attività economica italiana. Le connessioni con questa regione sono numerose: legami economici, politici, culturali, turistici, culinari, i celti abitanti della Lombardia, i monaci missionari partiti verso l'Irlanda da Bobbio e San Colombano”. Molteplici le affinità tra i due Paesi: molti irlandesi hanno scelto di vivere in Italia e tanti italiani si sono stabiliti in Irlanda per lavoro o studio. Centinaia di migliaia di visitatori ogni anno viaggiano tra i due Paesi. L’apertura del nuovo consolato è parte dell’iniziativa Global Ireland, allo scopo di espandere la presenza dell’Irlanda all’estero. L’ambasciata d’Irlanda a Roma e le tre agenzie nazionali irlandesi, già presenti a Milano, Bord Bia-Ireland’s food Board, Enterprise Ireland e Turismo Irlandese, lavoreranno in tandem per rafforzare questi legami. Disponibili anche il sito online dell’ente del turismo e i social X e Instagram a sostegno dei legami economici, culturali e sociali. Iniziative per il trade Nelle linee guida di promozione turistica irlandese non manca l’attenzione al trade. Corsi di formazione dedicati agli operatori turistici, sono in programma anche per quest’anno con quattro momenti di webinar. Il prossimo, previsto per il 30 ottobre, porrà l’attenzione alle “gemme irlandesi nascoste” con le destinazioni meno conosciute. Il 14 novembre seguirà un nuovo webinar con focus sull’Irlanda del Nord per nuovi itinerari e novità sulla destinazione. Il 3 dicembre in collaborazione con Visit Britain andrà in scena il webinar “screen tourism”, i luoghi del cinema, di film e serie tv, di Inghilterra, Irlanda e Irlanda del Nord. La Ireland week, evento milanese ormai consolidato, avrà inizio il 10 marzo. Destagionalizzare e la regionalizzazione saranno una costante tra le linee guida degli obiettivi del turismo irlandese, per ovviare all’overtourism, ma anche per far sì che tutti i territori siano rappresentati a beneficio soprattutto delle economie locali. Entra in campo anche la tradizione di Santa Brigida, a pochi chilometri da Dublino, venerata il 1° di febbraio, è patrona d’Irlanda insieme a San Patrizio, istituita festa nazionale tre anni fa. [post_title] => Inaugurato il primo consolato generale d’Irlanda a Milano [post_date] => 2024-10-23T11:47:43+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( [0] => ambasciatrice-dirlanda-in-italia [1] => consolato-dirlanda [2] => console-generale-dirlanda-in-italia [3] => ente-del-turismo-irlandese ) [post_tag_name] => Array ( [0] => ambasciatrice d'Irlanda in Italia [1] => consolato d'Irlanda [2] => console generale d'Irlanda in Italia [3] => ente del turismo irlandese ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729684063000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "tunisia in vigore dal 1 novembre la tassa di soggiorno per chi entra con un pacchetto turistico" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":142,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":2417,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477554","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un progetto che mira a supportare il settore turistico locale e internazionale, creando figure professionali altamente qualificate, favorendo lo scambio di competenze tra Italia ed Egitto, e collocandosi quindi nella più ampia ottica di cooperazione e sviluppo sostenibile con i Paesi africani. E' stata inaugurata oggi a Hurghada la sede locale della Scuola italiana di ospitalità, nata nel 2019 grazie all’impegno di Fondazione Cdp e Th Resorts.\r\n\r\nL’iniziativa, nata nel contesto del piano Mattei per l’Africa promosso dal governo italiano, tanto che il progetto si chiama campus Enrico Mattei, è stata realizzata con il supporto del ministero del Turismo tricolore, nonché di Federturismo Confindustria, dell’ambasciata d’Italia in Egitto, del gruppo alberghiero Pickalbatros Holding e del dicastero del Turismo egiziano.\r\n\r\n\"Cento studenti partecipanti, oltre 600 ore di formazione teorico/pratica con la stessa metodologia di learning by doing che applichiamo in Italia, attraverso l'alternanza di lezioni dimostrative, laboratori e tirocini con tutoraggio - racconta il direttore generale della Scuola italiana di ospitalità, Giulio Contini -. E con la consapevolezza dell'impatto sociale derivante dall'inclusione dei giovani locali in progetti di formazione e inserimento lavorativo. Siamo grati al ministero del Turismo e a tutti i partner che hanno collaborato affinché questo progetto si potesse realizzare”.\r\n\r\nNello specifico, la realizzazione del campus Enrico Mattei punta a sviluppare competenze manageriali, a promuovere l’eccellenza operativa, a incentivare l’innovazione e la sostenibilità, e assicurare la conformità normativa. Il tutto, attraverso la formazione di figure professionali altamente qualificate nel settore dell’ospitalità, con due specializzazioni, rispettivamente nella gestione del food & beverage (f&b) e delle attività di cucina e nella gestione dell’esperienza dell’ospite nelle attività di ricevimento e sala.\r\n\r\n“Un momento storico per il comparto turistico in termini di relazioni internazionali tra l’Italia e l’Africa, in un frangente in cui la cooperazione e lo sviluppo sostenibile sono più importanti che mai - aggiunge il ministro del Turismo, Daniela Santanchè -. Diamo da oggi un futuro nuovo ai giovani egiziani che potranno così ricevere una formazione di\r\nalto livello, grazie a docenti e formatori italiani, acquisendo e rafforzando le competenze nel settore del turismo per migliorare così le loro opportunità di lavoro e andare incontro alla richiesta di forza lavoro qualificata, anzitutto in Egitto, ma anche in Italia, in particolare fruendo delle norme che favoriscono l’immigrazione del personale formato all’estero. Un’iniziativa che, da un lato, risponde alle esigenze del mercato del lavoro, e dall’altro contribuisce alla crescita reciproca”.","post_title":"Inaugurata oggi la sede egiziana della Scuola italiana di ospitalità","post_date":"2024-10-24T15:20:17+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1729783217000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477548","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Salgono a undici i Paesi europei in cui il gruppo di ospitalità ibrida limehome è oggi presente. La compagnia tedesca ha infatti fatto recentemente il proprio debutto in Repubblica Ceca, confermando in questo modo l’anno positivo registrato dall'azienda, che ha già eguagliato il tasso di crescita del 2023 con la contrattualizzazione di altre 2 mila nuove unità nel solo terzo trimestre 2024 e ampliando il proprio portafoglio del 33% da gennaio a oggi.\r\n\r\nL’apertura di Praga consolida ulteriormente la presenza di limehome in Europa Centrale. Il nuovo building si trova in Halkova Street, e si tratta di una struttura già esistente: un hotel situato vicino a Wenceslas Square e vicino al centro commerciale e culturale della città. L'edificio offrirà 49 unità abitative, tra cui spaziosi attici (90 mq) e una grande terrazza comune. L'apertura è prevista entro novembre.\r\n\r\nPer quanto riguarda l'Italia, a solo un anno dal suo lanci nella Penisola, la società continua a incrementare il proprio portfolio con nuovi immobili a Verona, Milano, Bari e Roma, raggiungendo più di 250 unità. Un nuovo progetto nel cuore del centro storico del capoluogo lombardo, tra il teatro alla Scala, il Duomo e il castello Sforzesco, sottolinea la volontà di limehome di dotarsi di location uniche.\r\n\r\nA Verona, limehome si è invece assicurata il suo primo progetto a La Vigna in Città, rinomata per il suo vigneto centenario presente nel cortile interno. Nel cuore del quartiere di Veronetta, gli ospiti potranno esplorare una zona ricca di architettura medioevale, botteghe artigiane e gallerie d'arte a partire sempre da novembre. Limehome ha anche annunciato un nuovo progetto nel quartiere Pigneto di Roma, che sarà operativo entro la fine del mese prossimo, e altre due location a Salerno e sulla costiera Amalfitana pronte ad accogliere gli ospiti già da quest'anno. Infine, aprirà anche due nuovi hotel a Bari tra il 2026 e il 2028.\r\n\r\n“Entro fine anno ci aspettiamo di contrattualizzare tra le 400 e le 500 unità, considerando la ricca pipeline in negoziazione in diverse destinazioni strategiche italiane da Veneto a Sicilia - aggiunge il country manager Italia & director expansion di limehome, Alessandro Giuffrè -. Non escludiamo nessuna opportunità a priori. Consideriamo conversioni di uffici, nuovi sviluppi residenziali o hotellerie, e valorizzazione di strutture esistenti ad alto potenziale”.","post_title":"Limehome continua a crescere in Europa e debutta in Repubblica Ceca","post_date":"2024-10-24T12:56:37+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1729774597000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477544","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Complice la difficile situazione in Medioriente, i viaggiatori italiani hanno individuato nel Messico, prima destinazione di Latin World, la soluzione ideale per conciliare tour culturali e possibilità di un soggiorno rilassante al mare.\r\n\r\nUn successo attestato pure dai dati della Sectur, la secretaría de Turismo del Messico: fra gennaio e agosto 2024, per via aerea, sono stati registrati oltre 110mila arrivi italiani (+9,3% sul 2023) su circa 15 milioni 298mila complessivi (+2,9%), con un forte picco proprio nell’ultimo mese estivo, in virtù del quale la nostra Penisola risulta ottavo mercato assoluto con ben 21.692 turisti (+11,6% sul 2023). Confermata la riattivazione del volo diretto fra Verona e Cancun, al via dal prossimo 22 dicembre in condivisione con Roma Fiumicino, il Messico prevede una chiusura dell’anno ancor più gratificante.\r\n\r\n“L’aumento della spesa media turistica in Messico (744 dollari a persona, più 200 dollari sul 2019, ndr) è indubbiamente conseguenza delle nuove condizioni di mercato post pandemia - osserva Marco Peci, direttore commerciale e marketing di Quality Group -. Ma testimonia anche l’arrivo di una clientela con esigenze più sofisticate, tenuto conto che l’80% dei nostri ospiti ha un’età compresa fra i 50 e i 70 anni. Per questo motivo l’offerta di Latin World è stata rivista, proponendo strutture alberghiere di qualità ancor maggior rispetto al passato, ampliando al contempo le proposte di smart tour per i clienti più giovani e attenti alla spesa. Sino a settembre, d’altra parte, abbiamo avuto una crescita di fatturato sulla destinazione del 60% e addirittura del 68% in termini di passeggeri. Grazie alle nuove proposte e al forte risveglio della domanda per i mesi invernali, siamo convinti di ottenere riscontri ottimi non solo nella parte conclusiva della stagione, ma di raddoppiare il valore del prodotto Messico Latin World già in un paio di anni”.\r\n\r\n“La ricerca di qualità tipica dei viaggi di nozze - evidenzia Vincenzo Sama, product manager Latin World / Quality Group - è stata fatta propria, a suo modo, dall’odierno viaggiatore di lungo raggio. Abbiamo risposto con l’introduzione nei tour di nuove strutture alberghiere di gamma medio-alta, come l'hotel a Città del Messico facente parte della prestigiosa associazione The Leading Hotels of the World: a un prezzo sempre competitivo, in alternativa si ha la possibilità di soggiornare nello Zócalo Central della capitale, anziché nei suoi quartieri esterni. Delle vere chicche, che esemplificano il nostro rinnovato approccio all’ospitalità nel Paese. Quest’anno abbiamo inoltre deciso di porre un limite al numero dei partecipanti ai tour, indicando con la voce a catalogo Select gli itinerari che prevedono esclusivamente un minimo di due e un massimo di 20 persone, onde favorire esperienze più intime e coinvolgenti: per esempio, Messico Classico (11 giorni) e la novità Messico Explorer (nove giorni). Quest’ultimo è dedicato esclusivamente allo Yucatán ed è servito da voli diretti Neos, con possibilità di includere sette o 14 notti”.","post_title":"Quality: boom del Messico che torna a essere meta prediletta dagli italiani","post_date":"2024-10-24T12:18:55+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1729772335000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477523","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477524\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Da sinistra, l'ambasciatore Mourad Bourehla e il direttore dell'ufficio del turismo, Karim Jatlaoui[/caption]\r\n\r\nTunisia ospite d'onore della serata a tema \"La diplomazia culinaria\", nella più ampia cornice del Festival della Diplomazia a Roma. «La diplomazia culinaria è uno strumento potente di scambio e avvicinamento tra i popoli. Essa supera le barriere linguistiche e culturali creando ponti tra le nazioni attraverso la condivisione di tradizioni culinarie - osserva l'ambasciatore della Repubblica Tunisina Mourad Bourehla -. Uno degli esempi più emblematici di questa diplomazia è l'iscrizione del cous cous, piatto nazionale del Magreb, nella lista del patrimonio culturale immateriale  dell'Unesco, nel dicembre 2020, su domanda congiunta di Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.\r\n L'iscrizione intitolata \"Conoscenze, know-how e pratiche relative alla produzione al consumo di cous cous\" illustra la sua capacità di unire popoli e tradizioni  e di essere un elemento di comunione e cooperazione tra gli stati. «In sintesi, conclude l'ambasciatore, la diplomazia culinaria attraverso le iniziative come quella dell'Unesco, non solo rafforza la preservazione del patrimonio locale ma anche i legami tra i paesi. Il cous cous, oltre a rappresentare un piatto, è un simbolo di diversità, solidarietà e  dialogo tra le civiltà. E' la prova che la gastronomia trascende differenze e tensioni, dimostrando che gli elementi che uniscono sono più forti di quelli che ci dividono».\r\n\r\nTunisia multicolore\r\n«La facilità e la varietà dei collegamenti sia aerei che marittimi rendono il paese molto vicino all'Italia - ricorda Karim Jatlaoui, direttore dell'ente del turismo tunisino in Italia -. La nostra ricettività conta oltre 900 strutture, sempre più diversificate, dall'hotel classico alla dimore di charme all'agriturismo. La capacità ricettiva raggiunge i 350.000 posti letto con un un numero di turisti nel 2023 di 10 milioni ed entrate pari a 3 miliardi di euro.\r\nUno dei nostri punti di forza è certamente la diversità di paesaggi su una distanza non superiore a 400 km: dal deserto alle montagne al mare, dove solo il 7% delle nostre coste è sfruttato.\r\n\r\nAccontentiamo ogni tipo di viaggiatore per la quantità dei prodotti offerti -  dal turismo balneare a quello colturale a quello del benessere: disponiamo di  59 centri di thalassoterapia distribuiti in diverse località turistiche che operano con i più alti standard internazionali  e che ci vede al secondo posto dopo la Francia.\r\n\r\nAbbiamo scelto un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e stiamo lanciando  una nuova destinazione al Sud della Tunisia.  A livello naturalistico troviamo 27 riserve naturali e 17 parchi naturali, tra cui quello di Ichkeul, che nel 1980 è stato inserito nella lista del patrimonio mondiale».\r\n\r\n(Quirino Falessi)","post_title":"Tunisia multicolore: focus sulla gastronomia per un prodotto sempre più composito","post_date":"2024-10-24T10:54:57+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1729767297000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477520","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono destinate a crescere dell'82%  le presenze di viaggiatori indiani in Italia da qui al 2030. Lo rivela l'ultima ricerca di Thrends su questo mercato outgoing emergente, il cui peso alle nostre latitudini è ancora relativo (circa 500 mila arrivi e 1,4 milioni di presenze nel 2023), ma destinato presto a crescere sino a raggiungere i 2,5 milioni di pernottamenti entro sei anni. \r\n\r\nLa stima parte considerando come razionali il tasso annuo di crescita composto 2007-2023 dei pernottamenti generati dal Paese asiatico in Italia (cagr: +9%), l'incremento complessivo nell’ultimo decennio (+126% 2013-2023) ma anche i razionali macro-economici, come la crescita delle partenze internazionali dall'India (+12% nel primo semestre 2024 vs 2019) e il fatto che sia il paese con il maggiore cagr della spesa per viaggi outbound (ultima stima:2019).\r\n\r\nGli arrivi nel nostro Paese sono peraltro destinati a crescere ulteriormente anche grazie all’apertura di un centro visti dedicato a Nuova Delhi, oltre al nuovo consolato italiano a Bangalore, nonché dallo sviluppo dell'aviazione indiana: Air India, con un ordine record di 470 nuovi velivoli (circa 70 miliardi di investimento), si propone infatti di diventare uno dei principali vettori mondiali, facilitando ulteriormente i flussi turistici verso l’Europa. Le destinazioni italiane più ambite includono Roma, Firenze, Venezia e la costiera Amalfitana, con cinque regioni top che assorbono l’85% di tutte le presenze indiane (Lazio, Lombardia, Campania, Toscana e Veneto).\r\n\r\n\"L’India - si legge nel report -, attualmente la quinta economia globale e la nazione più popolosa del mondo, si sta rapidamente affermando come uno dei mercati più promettenti per il turismo in Europa. Grazie alla sua crescente classe media e alla forte propensione dei giovani a viaggiare, ma anche grazie all’evoluzione degli operatori aerei e a nuove facilitazioni sui visti, il numero di turisti indiani in Europa è destinato ad aumentare significativamente nei prossimi anni\".","post_title":"Thrends: il futuro dell'incoming italiano passa anche dall'India","post_date":"2024-10-24T10:42:48+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1729766568000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477473","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477484\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Uno scorcio di Forte dei Marmi[/caption]\r\n\r\nUna transazione di circa 40 milioni di euro. E' quanto la Emaar Properties ha speso per acquisire uno dei più prestigiosi indirizzi di Forte dei Marmi: il 5 stelle da 46 camere Grand Hotel Imperiale insieme allo stabilimento balneare privato Remo Beach. Situata a 200 metri dal mare, la struttura è dotata inoltre di zona relax, spa, spazi fitness, sauna, bagno turco, piscina esterna e parcheggio coperto.\r\n\r\nA vendere, rivela La Repubblica, il family office russo Luxury Hotel Development, che a sua volta aveva acquisito l'albergo tre anni fa per 35 milioni, affidandone la gestione a Panoram Hotel Management (che opera anche Palazzo Castri a Firenze).\r\n\r\nGuidata dal fondatore e presidente  Mohamed Ali Alabbar, Emaar Properties è uno dei principali attori real estate degli Emirati, avendo tra l'altro sviluppato progetti quali il Burj Khalifa e il Dubai Mall. Stando alle voci in circolazione, la struttura toscana potrebbe andare incontro a un restyling light in vista della prossima estate, prima di un intervento più strutturale in calendario finita la stagione calda. Panoram Hotel Management dovrebbe invece continuare a essere il gestore dell'albergo.","post_title":"Il Grand Hotel Imperiale di Forte dei Marmi passa nelle mani di Emaar Properties","post_date":"2024-10-23T14:39:25+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1729694365000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477481","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Qatar Airways ha operato il primo volo al mondo con un Boeing 777 equipaggiato con Starlink, sulla rotta da Doha verso Londra. La compagnia di bandiera del Qatar supererà presto l'obiettivo iniziale di tre aeromobili equipaggiati con Starlink, aggiornando entro la fine del 2024 ben 12 Boeing 777-300 con questo servizio.\r\n\r\nL'intera flotta di Boeing 777 sarà dotata di Starlink nel 2025, con un anno di anticipo rispetto ai piani, mentre la flotta di Airbus A350 sarà aggiornata nell'estate dello stesso anno.\r\n\r\nProgettato da SpaceX, Starlink è la prima e la più grande costellazione di satelliti al mondo in orbita bassa, che fornisce ai passeggeri una connessione internet affidabile e ad alta velocità, permettendo loro di rimanere in contatto con amici e familiari, trasmettere i loro intrattenimenti preferiti, guardare sport in diretta, giocare online o lavorare efficacemente a 35.000 piedi – tutto gratuitamente e con un semplice accesso \"one-click\".\r\n\r\n«Questa pietra miliare, insieme al nostro impegno nell'introdurre rapidamente Starlink in tutta la nostra moderna flotta, dimostra la nostra incessante ricerca di offrire ai passeggeri un'esperienza di volo che trascende i limiti del viaggio tradizionale - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo Qatar Airways,Badr Mohammed Al-Meer -. Grazie a Starlink, a bordo offriamo una connessione affidabile e senza interruzioni che permette ai passeggeri di rimanere connessi alle persone e alle cose che amano, anche a 35.000 piedi, rendendo ogni viaggio memorabile».","post_title":"Qatar Airways: nel 2025 l'intera flotta di B777 sarà dotata di connessione Starlink","post_date":"2024-10-23T14:19:02+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1729693142000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477439","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477443\" align=\"alignleft\" width=\"250\"] Luigi Stefanelli[/caption]\r\n\r\nImportante giro di poltrone in casa Costa, che riorganizza l'area commerciale nominando Francesco Muglia nuovo chief commercial officer, includendo sotto la sua responsabilità, con scope globale, le aree marketing, communication, trade marketing, sales, on board revenues. A diretto riporto di Francesco viene inoltre affidato a Luigi Stefanelli l'inedito ruolo di vice president worldwide sales, con la responsabilità commerciale in tutti mercati Southern Europe (Italia, Francia, Spagna, ePortogallo), di cui mantiene la gestione diretta, nonché Dach (Germania, Svizzera e Austria), Americas (Nord e Sud America), international (Nord ed Est Europa e Paesi emergenti).\r\n\r\n“Sono entusiasta della nomina di Luigi, dopo l’ottimo lavoro fatto nei principali mercati di cui ha avuto la responsabilità - sottolinea lo stesso Muglia -. Luigi è un partner chiave nella definizione della strategia commerciale e sono convinto possa dare un grande impulso al nostro sviluppo commerciale e all’esecuzione della nostra strategia”.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_477444\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Francesco Muglia[/caption]\r\n\r\nLuigi Stefanelli, napoletano di 39 anni entra in Costa a Genova nel 2012 nel dipartimento di pricing & revenue management. Dalla fine del 2012 ricopre ruoli di crescente responsabilità in diversi paesi dove la compagnia opera. Dapprima come business development & pricing director per l’area Asia Pacific & Australia, vivendo tre anni a Shanghai; successivamente al ritorno in Europa, prima come general manager per i brand Costa e Aida per i mercati Austria & Svizzera, e in seguito come general manager Central Europe. Dal 2019 assume progressivamente la responsabilità di Spagna e Portogallo, Francia e Italia, divenendo così, nel 2023, associate vice president South Europe region.\r\n\r\n“Sono estremamente onorato di questa nuova nomina e sono fiducioso di raggiungere ottimi risultati con una grande squadra di professionisti, contribuendo insieme al successo della compagnia - aggiunge Stefanelli -. Nel corso degli anni, l'esperienza acquisita in tanti paesi mi ha permesso di sviluppare una visione commerciale ampia, fondata su una profonda conoscenza dei vari mercati e dei relativi sistemi distributivi”.","post_title":"Costa: Francesco Muglia nuovo cco, Luigi Stefanelli diventa vp worldwide sales","post_date":"2024-10-23T11:59:34+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1729684774000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477423","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477425\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Maria Sheehy, console generale a Milano[/caption]\r\n\r\n“Si rafforzano i legami tra Italia e Irlanda. I nostri Paesi godono di ottimi rapporti. Abbiamo visto crescere e fiorire forti legami economici e a testimoniare l’importanza di queste relazioni con il nostro Paese c'è l’apertura di un consolato generale. È l’inizio di una nuova sfida nelle relazioni tra Irlanda e Italia”, così l’ambasciatrice in Italia, Patricia O’Brien, in occasione dell'inaugurazione del consolato a Milano.\r\n\r\nIl console onorario uscente Antonia Marsaglia, in attività da 32 anni, lascia l’incarico al primo console generale in Italia Maria Sheehy. In via Pola la sede provvisoria fino al prossimo anno.\r\n\r\n“Sono lieta che mi sia stato chiesto di ricoprire il ruolo di primo Console Generale d’Irlanda a Milano e sono onorata di rappresentare l’Irlanda, insieme al mio collega Vice Console Frank Bradley, in Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto - afferma Maria Sheehy -. Questa è una nuova missione con cui ambiamo a stringere relazioni più strette fra Irlanda e Italia, rilanciare gli scambi commerciali, gli investimenti e i legami culturali fra i nostri Paesi e assistere i cittadini irlandesi che vivono e viaggiano nel Nord Italia. Non è un caso che si sia scelta la sede di Milano, è il cuore dell’attività economica italiana. Le connessioni con questa regione sono numerose: legami economici, politici, culturali, turistici, culinari, i celti abitanti della Lombardia, i monaci missionari partiti verso l'Irlanda da Bobbio e San Colombano”.\r\n\r\nMolteplici le affinità tra i due Paesi: molti irlandesi hanno scelto di vivere in Italia e tanti italiani si sono stabiliti in Irlanda per lavoro o studio. Centinaia di migliaia di visitatori ogni anno viaggiano tra i due Paesi. L’apertura del nuovo consolato è parte dell’iniziativa Global Ireland, allo scopo di espandere la presenza dell’Irlanda all’estero. L’ambasciata d’Irlanda a Roma e le tre agenzie nazionali irlandesi, già presenti a Milano, Bord Bia-Ireland’s food Board, Enterprise Ireland e Turismo Irlandese, lavoreranno in tandem per rafforzare questi legami. Disponibili anche il sito online dell’ente del turismo e i social X e Instagram a sostegno dei legami economici, culturali e sociali.\r\nIniziative per il trade\r\nNelle linee guida di promozione turistica irlandese non manca l’attenzione al trade. Corsi di formazione dedicati agli operatori turistici, sono in programma anche per quest’anno con quattro momenti di webinar. Il prossimo, previsto per il 30 ottobre, porrà l’attenzione alle “gemme irlandesi nascoste” con le destinazioni meno conosciute. Il 14 novembre seguirà un nuovo webinar con focus sull’Irlanda del Nord per nuovi itinerari e novità sulla destinazione. Il 3 dicembre in collaborazione con Visit Britain andrà in scena il webinar “screen tourism”, i luoghi del cinema, di film e serie tv, di Inghilterra, Irlanda e Irlanda del Nord. La Ireland week, evento milanese ormai consolidato, avrà inizio il 10 marzo.\r\n\r\nDestagionalizzare e la regionalizzazione saranno una costante tra le linee guida degli obiettivi del turismo irlandese, per ovviare all’overtourism, ma anche per far sì che tutti i territori siano rappresentati a beneficio soprattutto delle economie locali. Entra in campo anche la tradizione di Santa Brigida, a pochi chilometri da Dublino, venerata il 1° di febbraio, è patrona d’Irlanda insieme a San Patrizio, istituita festa nazionale tre anni fa.","post_title":"Inaugurato il primo consolato generale d’Irlanda a Milano","post_date":"2024-10-23T11:47:43+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":["ambasciatrice-dirlanda-in-italia","consolato-dirlanda","console-generale-dirlanda-in-italia","ente-del-turismo-irlandese"],"post_tag_name":["ambasciatrice d'Irlanda in Italia","consolato d'Irlanda","console generale d'Irlanda in Italia","ente del turismo irlandese"]},"sort":[1729684063000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti