24 ottobre 2024 10:42
Sono destinate a crescere dell’82% le presenze di viaggiatori indiani in Italia da qui al 2030. Lo rivela l’ultima ricerca di Thrends su questo mercato outgoing emergente, il cui peso alle nostre latitudini è ancora relativo (circa 500 mila arrivi e 1,4 milioni di presenze nel 2023), ma destinato presto a crescere sino a raggiungere i 2,5 milioni di pernottamenti entro sei anni.
La stima parte considerando come razionali il tasso annuo di crescita composto 2007-2023 dei pernottamenti generati dal Paese asiatico in Italia (cagr: +9%), l’incremento complessivo nell’ultimo decennio (+126% 2013-2023) ma anche i razionali macro-economici, come la crescita delle partenze internazionali dall’India (+12% nel primo semestre 2024 vs 2019) e il fatto che sia il paese con il maggiore cagr della spesa per viaggi outbound (ultima stima:2019).
Gli arrivi nel nostro Paese sono peraltro destinati a crescere ulteriormente anche grazie all’apertura di un centro visti dedicato a Nuova Delhi, oltre al nuovo consolato italiano a Bangalore, nonché dallo sviluppo dell’aviazione indiana: Air India, con un ordine record di 470 nuovi velivoli (circa 70 miliardi di investimento), si propone infatti di diventare uno dei principali vettori mondiali, facilitando ulteriormente i flussi turistici verso l’Europa. Le destinazioni italiane più ambite includono Roma, Firenze, Venezia e la costiera Amalfitana, con cinque regioni top che assorbono l’85% di tutte le presenze indiane (Lazio, Lombardia, Campania, Toscana e Veneto).
“L’India – si legge nel report -, attualmente la quinta economia globale e la nazione più popolosa del mondo, si sta rapidamente affermando come uno dei mercati più promettenti per il turismo in Europa. Grazie alla sua crescente classe media e alla forte propensione dei giovani a viaggiare, ma anche grazie all’evoluzione degli operatori aerei e a nuove facilitazioni sui visti, il numero di turisti indiani in Europa è destinato ad aumentare significativamente nei prossimi anni“.
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[post_content] => Unconvention 2025. Il 10 maggio è stato ufficialmente inaugurato il World Party dedicato ai 30 anni di Idee per Viaggiare: 300 partecipanti, fino a giugno, ripercorreranno le orme del tour operator toccando oltre 20 destinazioni con altrettanti itinerari speciali. Dalle Maldive alle Seychelles, da Mauritius alla Cina e all’Arabia Saudita, oltre a combinazioni come Taipei-Indonesia o l’insolita Varsavia-Tokyo: le destinazioni storiche che hanno contribuito alla crescita del tour operator, insieme alle mete del futuro, sono le location per i festeggiamenti dell’importante anniversario di Idee per Viaggiare, in una Unconvention che unisce divertimento formazione sul campo.
Questo, infatti, è stato e continua a essere lo spirito dei viaggi dell’operatore: occasioni uniche per conoscere il mondo da angolazioni inaspettate, sempre vissute con giocosa complicità e coinvolgimento. Nei gruppi in partenza sono infatti presenti sia 220 agenti di viaggio che giornalisti e content creator, oltre a membri dello staff di Idee per Viaggiare, rappresentanti di compagnie aeree, enti del turismo, così come di catene alberghiere e di partner locali.
Con il giusto spirito
Tutti, durante l’Unconvention 2025, sono chiamati a partecipare con il giusto spirito: solo per citare un esempio, nel corso del viaggio ogni gruppo è invitato a festeggiare Idee per Viaggiare organizzando un party!
“La nostra anima è sempre quella di agenti di viaggio che hanno scelto di inseguire e condividere il proprio sogno con altri appassionati viaggiatori – ricorda Danilo Curzi, ceo e co-founder di Idee per Viaggiare insieme a Stefania Fusacchia e Roberto Maccari - imparando di anno in anno a confezionare esperienze sempre più coinvolgenti, strutturate e diversificate. Ora desideriamo che ogni partecipante possa toccare con mano tanta bellezza, perché questa è il frutto di un lungo cammino insieme e merita di essere festeggiata con lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito che ci accomuna “.
Unconvention 2025 rappresenta uno dei più grandi eventi mai realizzati da Idee per Viaggiare sia per il suo alto valore simbolico che per le tante risorse impiegate e persone coinvolte. Un evento di respiro mondiale, al centro del quale ci sono i valori cardine dell’esperienza e della relazione, che da sempre guidano Idee per Viaggiare una squadra nella quale ognuno è protagonista, capace di cogliere anticipatamente i segni del futuro, senza mai smarrire le proprie radici.
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[post_content] => Tra nuove aperture in Italia, Austria, Croazia e Germania e strategie di crowdinvesting, il gruppo ridefinisce il modello di sviluppo nel settore turistico. E lo fa con alle spalle un fatturato di 264 milioni di euro nel 2024 e un piano di investimenti di 400 milioni per i prossimi cinque anni. Fmtg punta così a consolidare la propria presenza nei principali mercati del turismo, investendo su strutture di lusso e family-friendly, e mantenendo un approccio integrato e sostenibile.
Un modello integrato per il turismo del futuro
Falkensteiner Michaeler Tourism Group adotta un modello di business diversificato e integrato, basato su quattro aree strategiche: gestione alberghiera (Falkensteiner Hotels & Residences), sviluppo immobiliare (Fmtg Development), consulenza strategica (Michaeler & Partner) e finanziamento partecipativo (Fmtg Invest). Questa struttura permette al gruppo di affrontare il mercato con un approccio a 360 gradi, garantendo coerenza operativa e una visione di lungo periodo.
Uno degli asset innovativi del gruppo è FMTG Invest, piattaforma di crowdinvesting fondata nel 2022. “Grazie a 14 campagne di raccolta fondi, sono stati raccolti oltre 102 milioni di euro da più di 5.000 investitori attivi - dichiara Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group - La piattaforma consente di ottenere interessi in denaro o voucher vacanza, mantenendo un forte legame con la community, che contribuisce per il 25% del capitale”.
Nell'autunno 2025 è prevista la prima campagna di crowdinvesting in Italia, una mossa strategica che punta a coinvolgere nuovi investitori locali. Anche perché, come afferma Michaeler "le forme alternative di finanziamento sono interessanti non solo per le aziende, ma anche per gli investitori che cercano qualità, trasparenza e solidità del brand" .
Sinergie e strategie per il mercato europeo
L'espansione in Italia, a Salò, Licata e Cesenatico, è parte integrante della strategia europea del gruppo, che mira a creare sinergie tra le nuove strutture e il portfolio già consolidato. Oltre alle aperture italiane ci saranno anche, a marzo 2026, le Falkensteiner Aurora Residences, nuove ville di lusso fronte mare all’interno del Falkensteiner Resort Punta Skala di Zara, in Croazia. In Austria, è previsto per il 2026 l’ampliamento del portfolio con il nuovo Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5* da 127 camere in gestione diretta. Nel 2028, invece, verrà inaugurato il Falkensteiner Family Hotel Grömitz, prima struttura del brand in Germania. Situato a pochi passi dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family+ Active.
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[post_content] => «Quando abbiamo iniziato, nel 2001 lavoravamo solo con i brand di Alpitour World. Poi, negli anni, abbiamo allargato le collaborazioni con altri operatori, arrivando così a servire tutto il settore del turismo organizzato italiano».
Inizia così il racconto di Carlo Stradiotti, ceo Neos, a margine della partecipazione alla ConnAction di Welcome Travel Group a Casablanca. «La pandemia per noi è stato un momento di profondo cambiamento. Siamo riusciti a mantenere inalterato il nostro organico, proseguendo l’attività e, laddove necessario, modificando il nostro business per continuare ad essere operativi, anche nei mesi più difficili. Questa decisione, non priva di rischi, ha consentito alla compagnia di essere reattiva nel post pandemia, pronta ad assecondare poi l’improvviso aumento di domanda, riallocando, potenziando e riconfermando le programmazioni grazie a una squadra che non si è mai fermata ed è stata quindi subito pronta a riassorbire l’aumento di richieste».
Traguardo significativo quello del luglio 2021, quando «è decollato il primo volo per passeggeri da Malpensa a New York, che ha aperto la strada allo sviluppo di un nuovo business, sempre più diversificato, con un perimetro d’azione più ampio. Il collegamento con il Jfk è nato durante la pandemia per il trasporto merci. In seguito all’approvazione del Us Department of Transportation, Neos ha inserito due frequenze settimanali per operare anche i voli di linea per passeggeri dall’Italia verso gli Stati Uniti, aprendo così un nuovo e redditizio bacino, centrale per il traffico italiano.
Dopo Malpensa lo scorso anno è stata inaugurata la rotta Palermo-New York e da giugno si aggiunge la tratta diretta su Bari».
Stradiotti si è rivolto alla platea composta da 1500 agenti di viaggio Welcome e Geo e da 65 partner commerciali. Ha sottolineato: «La parola ConnAction è appropriata, perché bisogna “mettere a fattor comune” gli investimenti fatti negli aeroplani, negli alberghi e nelle navi per avere una ripresa di tutto il settore con una crescita di redditività».
Proseguono le problematiche legate dell’approvvigionamento dei motori degli aeromobili. «Stiamo fronteggiando dei problemi di costi e di affidabilità operativa che non hanno nulla a che vedere con il tema sicurezza, ma che portano a un ritardo di sviluppo tecnologico».
Per guardare al futuro Neos ha deciso di ragionare per segmenti: «Abbiamo diversificato l’attività costruendo una compagnia aerea più grande di quanto fosse necessario al settore del turismo organizzato italiano. Possiamo così offrire un planning molto più variegato e interessante, con numerose frequenze e destinazioni. In questo momento la nostra flotta è costituita da 17 aeroplani con il 18esimo, che dovrebbe arrivare entro l’estate. Abbiamo 6 Dreamliner di ultimissima generazione e aspettiamo la consegna di nuovi aeromobili della famiglia 737. Tra poco più di un mese, dopo grandi ritardi, ritireremo l'ultimo dei Boeing 737 Max che abbiamo ordinato. Poter dire che abbiamo una flotta settata per affrontare serenamente i prossimi 10 anni di vita e di crescita è una bella assicurazione per Alpitour World e per tutto il settore del turismo organizzato. Faremo di tutto per servire il settore e il mercato perché Neos è nata per questo».
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => “Ischia is more”: non semplicemente isola del benessere termale, ma del “benvivere”. Con questo slogan si presenta al mercato e ai media la piattaforma nata durante il periodo del Covid dall’iniziativa di alcuni imprenditori ischitani, volta a valorizzare l’immagine della destinazione e a rafforzarne il posizionamento sulla mappa turistica nazionale e internazionale.
Con un territorio di 43 km quadrati che sale dal mare alla montagna, ricchissimo di acque termali curative, l’isola ha tante frecce al suo arco: una stagionalità lunga (da Pasqua a fine ottobre), una consolidata offerta termale, un patrimonio storico-artistico millenario, una lunga tradizione nei settori dell’ospitalità e nell’enogastronomia. Con una carta in più: l’autenticità dei luoghi e la genuinità delle esperienze che si possono fare in un territorio dove oltre 60 mila persone vivono tutto l’anno.
E proprio sull’autenticità punta il “racconto” della destinazione promosso da Ischia is more, come è emerso dalla presentazione dell’iniziativa organizzata a Milano, a Palazzo Kiton, a cui hanno partecipato Pietro Scaglione, presidente di Ischia Is More, Francesco De Siano, co-owner e sales director del San Montano Resort & Spa, Gaetano Regine, co-owner e gestore del Beach Club Giardino Eden e il sindaco di Ischia Porto (una delle sei municipalità dell’isola), Enzo Ferrandino.
Dalle loro testimonianze è emerso un quadro turistico in evoluzione e ricco di potenzialità, anche sul fronte dei Paesi esteri di provenienza dei visitatori, che fino a oggi ha visto una netta predominanza del mercato tedesco: «Negli ultimi anni stanno crescendo gli arrivi da Usa, l’Australia e il Regno Unito. A far conoscere la destinazione in questi mercati hanno contribuito il successo internazionale de “L’amica geniale”, gli articoli dedicati a Ischia su Travel&Leisure e sul New York Times e il programma tv Searching for Italy di Stanley Tucci, noto attore e gourmand statunitense di origine italiana» hanno raccontato Siano e Scaglione.
Per il futuro, si punta più sulla qualità che sulla quantità, anche per scoraggiare l’overtourism: «Negli ultimi anni le presenze si sono attestate a circa 3,5-4 milioni l’anno, cifre molto lontane dai record storici raggiunti nei primi anni Duemila, oltre 6 milioni. Ma abbiamo guadagnato in vivibilità: così i nostri ospiti possono far esperienza dell’isola proprio come se fossero dei residenti temporanei» ha sottolineato Ferrandino. Un occhio di riguardo è al turismo di lusso, ma sempre preservando l’autenticità delle esperienze e il rapporto con il territorio.
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Al centro dell’iniziativa, ideata e organizzata dal comune di Livorno, l’ambiente, la sostenibilità e l’economia declinati sul tema del mare e dell’acqua. Quattro giorni di convegni scientifici, iniziative culturali, turistiche sportive per affrontare in modo efficace le criticità comuni a tante aree costiere, aiutando a rendere più sostenibile il rapporto fra uomo, mare e acqua.
«Una bella idea, destinata a diventare un punto di riferimento per valorizzare ciò che il mare rappresenta per tutta la Toscana, e in particolare per Livorno, che incarna il simbolo dell’approccio toscano al mare, sia dal punto di vista commerciale che dello sviluppo portuale – spiega il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani intervenuto alla prima posa della pietra della Darsena Europa - Si tratta del varo di un progetto europeo che rivoluzionerà gli scambi e i rapporti commerciali con il mondo intero, valorizzando Livorno non solo sotto l’aspetto turistico e balneare, ma anche per il suo straordinario patrimonio storico, che sempre più la rende fonte di attrazione».
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L’iniziativa ha potuto contare anche sul contributo delle due co-ideatrici Barbara La Comba e Anna De Biasi e sull’essenziale sostegno di importanti stakeholder pubblici e privati che hanno creduto nella sua realizzazione. A seconda dei contesti, il taglio sarà scientifico, tecnico o promozionale. Ma Blu Livorno guarda da subito al grande pubblico con un’importante attività culturale, divulgativa e di intrattenimento sul tema che si espliciterà attraverso mostre, iniziative di spettacolo, proposte food sostenibili, attività sportive e di scoperta del territorio in chiave turistica con visite alle attrazioni storico-architettoniche legate al mare e all’acqua.
«In questi anni – ha spiegato il sindaco di Livorno Luca Salvetti- abbiamo inteso lavorare su due aspetti: identità della città e visione del futuro. Identità e visione per Livorno naturalmente non possono prescindere dal mare e dall'acqua da qui parte l'idea della biennale del mare. Con la prima edizione di Blu Livorno, Biennale del mare e dell' acqua abbiamo voluto creare qualcosa di livello che riguardasse due degli aspetti fondamentali che sono nel dna della città di Livorno: il rapporto con il mare e l'importanza dell'acqua. Un evento sostenuto dalla commissione europea e dal ministero del mare e del ministero dell'ambiente, mentre a livello regionale c'è stata piena adesione da parte del presidente Giani. Anche a livello locale abbiamo trovato porte aperte da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tutti hanno voluto offrire il proprio contributo».
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[post_content] => Demoskopica stima 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze. In crescita anche la spesa turistica: 39 miliardi di euro pari ad un +0,9% rispetto alla scorsa stagione estiva. In ripresa anche il mercato domestico: +5,5% per gli arrivi e +4,9% per le presenze. Demoskopika: «Dovrebbe essere un’estate positiva per il turismo italiano. Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione».
L’imminente stagione estiva segnerebbe un andamento al rialzo dei flussi turistici in Italia: 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 3,4% e al 2,1% rispetto
alla stagione estiva del 2024, segnata da 63,6 milioni di arrivi e quasi 262 milioni di pernottamenti. In altri termini, a optare per una vacanza nelle località del Belpaese, tra giugno e settembre, sarebbero circa 2,2 milioni di turisti in più generando un incremento di 5,4 milioni di notti nel comparto alberghiero ed extra-alberghiero.
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Spera turistica
E, infine, i flussi in Italia potrebbero generare una spesa turistica diretta pari a 39 miliardi di euro con una variazione in crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerge dalla consueta nota previsionale “Turism Forecast summer” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica diretta.
«Sarà un’estate positiva per il turismo italiano – sottolineano i ricercatori dell’Istituto Demoskopika – con numeri che indicano una tendenza in crescita, confermando la buona salute del comparto. Un incremento significativo che si traduce in più fiducia, più movimento e più economia per i territori. Più cauta la dinamica degli stranieri – precisano ancora gli autori dello studio – che continuano comunque a scegliere l’Italia con 35,7 milioni di arrivi previsti, ma con un lieve calo delle presenze complessive.
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Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione. Una governance più reattiva e, soprattutto, proattiva è oggi più che mai necessaria. Investire in qualità, innovazione e sostenibilità dell’offerta turistica – concludono i ricercatori di Demoskopika - potrebbe essere la chiave per trasformare questa crescita quantitativa in un vero salto di valore per il turismo italiano».
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L’evento commemorativo ufficiale si terrà il 2 luglio e vedrà la partecipazione di istituzioni, esperti internazionali e rappresentanti del settore, con l’obiettivo di riaffermare l’impegno verso un turismo sostenibile, in linea con gli ‘Obiettivi di Sviluppo Sostenibile’ dell’Onu e gli accordi di Glasgow per la decarbonizzazione. Durante tutto l’anno sono previsti anche incontri e attività che coinvolgeranno istituzioni, operatori del settore turistico e comunità locali, con l’obiettivo di riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide future del turismo sostenibile a livello globale.
«Lanzarote ha una responsabilità storica e un dovere verso il futuro - sottolinea Oswaldo Betancort, presidente del Cabildo di Lanzarote e consigliere per il turismo -. Trent’anni fa abbiamo tracciato un percorso che oggi, più che mai, dobbiamo continuare a percorrere con coraggio, innovazione e rispetto per la nostra identità e il nostro paesaggio».
«Questo anniversario rafforza la vocazione dell’isola come destinazione pioniera, dove turismo, cultura e natura convivono in equilibrio - commenta Héctor Fernández, direttore generale di Spel-Turismo Lanzarote -. "Sarà il punto di partenza per nuove azioni strategiche a favore di un turismo più consapevole e responsabile».
Dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco nel 1993 e prima destinazione certificata da Biosphere Responsible Tourism nel 2015, Lanzarote rappresenta un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile, frutto dell’impegno costante della popolazione per la salvaguardia del territorio. Tra gli esempi concreti di sostenibilità che coniugano rispetto per l’ambiente, valorizzazione culturale e partecipazione della comunità locale, spiccano il Parco Nazionale di Timanfaya, il Cact (Centro d’Arte, Cultura e Turismo), la viticoltura tradizionale della Geria, gli eco-alloggi e numerose attività a basso impatto diffuse sull’isola.
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[post_content] => Conto alla rovescia per la 25esima edizione di Date - Domenican Annual Tourism Exchange - organizzata da Asonahores, l’Associazione de Hotel e Turismus della Repubblica Dominicana - che aprirà i battenti domani, 14 maggio, a Punta Cana, presso il Barceló Bávaro Convention Center.
Date 2025 promuove l'industria turistica del paese. Gli 11 milioni di arrivi raggiunti nel 2024 riaffermano il ruolo leader della Repubblica Dominicana nell’area caraibica nell'attrarre i visitatori. Un dato frutto dell'impegno del settore privato e del sostegno del governo che hanno portato a una crescita della competitività del paese.
«L’offerta alberghiera della Repubblica Dominicana sta cambiando in modo significativo - afferma infatti Aguie Lendor, vicepresidente esecutivo di Asanahores - Per 20, 30 anni la Repubblica Dominicana è stata promossa come un luogo di sole e spiaggia, con un’offerta all-inclusive che continua a far crescere il turismo. Ma da circa un anno la nostra proposta si sta diversificando e si comincia a parlare di turismo di lusso. Proprio tre giorni fa abbiamo inaugurato The St.Regis Cap Cana Resort a Punta Cana e nuove strutture extra-luxury stanno aprendo a Miches, a Punta Cana e, ancora, a Cap Cana. Stiamo anche investendo per sottolineare la varietà dell’offerta di ogni regione del territorio. Per questo oggi parliamo di turismo Mice per Santo Domingo e Santiago, di turismo di divertimento (sono in programma importanti concerti) e di turismo sportivo (negli scorsi mesi abbiamo ospitato un incontro femminile di football under 17 e ora è in programma un torneo di classe Micfootball, sempre under 17; inoltre si è da poco concluso un Pga di golf). Parliamo di ecoturismo, di scali crociertistici, di un turismo per lo shopping e del vivace trend degli addii al nubilato. Cresce anche il turismo gastronomico, perché i viaggiatori vogliono vivere nuove esperienze di questo tipo e nella Repubblica Dominicana si mangia molto bene».
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Delta Air Lines e Korean Air entrano nel capitale di WestJet con una quota del 25%: in base all'intesa, Delta investirà 330 milioni di dollari acquisendo una quota del 15%, mentre Korean Air investirà 220 milioni di dollari ottenendo una quota del 10%. Onex Group, proprietario del vettore canadese, continuerà a detenere la quota di maggioranza delle azioni.
Al momento della chiusura dell'accordo, Delta ha il diritto e l'intenzione di vendere e trasferire una quota del 2,3% in WestJet al suo partner di joint venture Air France-Klm, anch'esso partner esistente di WestJet, in cambio di 50 milioni di dollari. Delta e Korean Air sono entrambe partner di code-sharing con WestJet da anni.
«Investire in un partner di livello mondiale come WestJet allinea i nostri interessi e ci garantisce di rimanere concentrati sulla fornitura di un network globale e di un'esperienza cliente di livello mondiale per i viaggiatori negli Stati Uniti e in Canada - ha dichiarato Ed Bastian, ceo di Delta - Insieme, Delta e le nostre compagnie aeree partner stiamo collegando il mondo e trasformando il futuro dei viaggi».
«Siamo lieti di investire in WestJet nell’ambito del nostro costante impegno a migliorare la connettività transpacifica - ha sottolineato Walter Cho, ceo di Korean Air -. Questa partnership strategica migliorerà il nostro network globale e produrrà valore a lungo termine per i passeggeri grazie a migliori scelta e convenienza».
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Onex Group, proprietario del vettore canadese, continuerà a detenere la quota di maggioranza delle azioni.\r\n\r\nAl momento della chiusura dell'accordo, Delta ha il diritto e l'intenzione di vendere e trasferire una quota del 2,3% in WestJet al suo partner di joint venture Air France-Klm, anch'esso partner esistente di WestJet, in cambio di 50 milioni di dollari. Delta e Korean Air sono entrambe partner di code-sharing con WestJet da anni.\r\n\r\n«Investire in un partner di livello mondiale come WestJet allinea i nostri interessi e ci garantisce di rimanere concentrati sulla fornitura di un network globale e di un'esperienza cliente di livello mondiale per i viaggiatori negli Stati Uniti e in Canada - ha dichiarato Ed Bastian, ceo di Delta - Insieme, Delta e le nostre compagnie aeree partner stiamo collegando il mondo e trasformando il futuro dei viaggi».\r\n\r\n«Siamo lieti di investire in WestJet nell’ambito del nostro costante impegno a migliorare la connettività transpacifica - ha sottolineato Walter Cho, ceo di Korean Air -. Questa partnership strategica migliorerà il nostro network globale e produrrà valore a lungo termine per i passeggeri grazie a migliori scelta e convenienza».\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n","post_title":"Delta Air Lines e Korean Air entrano nel capitale di WestJet con una quota del 25%","post_date":"2025-05-13T09:15:34+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1747127734000]}]}}