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19 maggio 2023 16:34
Tipologia di annuncio: Offerta di lavoro
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Prosegue la discussione sulla questione affitti brevi. Dopo la presa di posizione di Federalberghi sul disegno di legge in fase di preparazione da parte del governo, nonché la recente ricerca sul tema promossa dalla stessa associazione degli albergatori, arriva ora una nota del gestore Halldis, che mira a fare chiarezza in un mercato in cui operano una serie differente e distinta di operatori. Stando a una elaborazione della stessa compagnia su dati Istat e Scenari Immobiliari 2021, in Italia il mercato degli immobili destinati ad affitti bevi riguarderebbe circa 600 mila immobili. Il valore delle compravendite online del comparto extralberghiero nel nostro Paese, la terza piazza mondiale del mercato degli affitti brevi, preceduta solo da Usa e Francia, ammonta quindi a circa 3 miliardi di euro (fonte: Osservatorio digitale Politecnico Milano, 2021). Un comparto in cui si stima che operino 25 mila gestori professionali, il cui giro d’affari valore è pari a circa 1,2 miliardi.
Per Halldis è però fondamentale distinguere tra piattaforme (Airbnb, Booking e Vrbo), gestori professionali (property manager in inglese, come la stessa Halldis e poi Italianway, CleanBnb, Wonderful Italy) e proprietari privati. Le piattaforme digitali sono distributori del prodotto casa di cui non sono proprietari, si limitano a fare incontrare domanda e offerta e ricevono una fee che varia dal 15 al 20%. Sono tipicamente società internazionali che operano a livello mondiale. I property manager gestiscono invece per conto terzi il prodotto casa, pari a circa 25% del totale di quelle destinate degli affitti brevi, di cui anch’essi non sono proprietari: sono società italiane che operano nelle località dove sono presenti gli immobili. Per esempio, a differenza delle piattaforme, fanno l’accoglienza, le pulizie, gestiscono la burocrazia (tassa di soggiorno, cedolare secca...). Per la promozione, oltre che ai propri mezzi (sito, social...) possono utilizzare le medesime piattaforme online come distributori. La fee dei property manager varia dal 20% al 30%. I privati, che mettono sul mercato il restante 75% delle case destinate agli affitti brevi, fanno tutto da soli. Possono anche decidere di affidarsi a una piattaforma e/o a un property manager. In questo caso al guadagno viene sottratto il costo della piattaforma o del property manager.
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“Dall’assessore Pierfrancesco Maran a Milano al sindaco Dario Nardella - afferma Vincenzo Cella, managing director Halldis – dalle prese di posizione di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia a quelle di Matteo Lepore (Bologna) e Roberto Gualtieri (Roma), condividiamo appieno le loro istanze e preoccupazioni. Il nostro studio vuole essere uno stimolo sia sul fronte dell’informazione che della normativa. Sarebbe molto utile un confronto costruttivo tra le parti politiche e rappresentanze associative per chiarire eventuali dubbi. Sarà compito del legislatore nazionale definire bene le regole attuative della normativa comunitaria e su questo punto analizzare bene il mercato e dare un senso concreto ed equo a questa iniziativa.”
“Il settore degli affitti brevi in Italia – aggiunge Michele Diamantini, ceo Halldis - è estremamente variegato e composto da centinaia di migliaia di host proprietari di singoli appartamenti e centinaia di gestori di immobili in locazione breve, che con modalità diverse e in contesti differenti, si occupano di un numero variabile di appartamenti. L’attività di property management è un business a bassa marginalità e quindi impone la scalabilità di processi e dimensioni per fare ricavi e coprire costi fissi. La possibilità di scalare richiede un quadro normativo incentivante, stabile, non frammentato. Col nostro studio abbiamo voluto da un lato fare chiarezza e dall’altro proporre la nuova direttiva europea come punto di partenza per risolvere le tante problematicità. È importante non frenare un settore in forte crescita che riesce a dare valore agli investimenti immobiliari, creare posti di lavoro, avere forte ricadute sul territorio”.
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[post_content] => Mediterraneo, Caraibi ed Emirati Arabi. Oltre alla nuova edizione del Giro del mondo, in partenza a dicembre 2024. Sono queste le destinazioni Costa Crociere per l'inverno 2024-25, di cui si sono appena aperte le vendite. La meta più comoda è sicuramente il Mediterraneo: l’ammiraglia Costa Toscana partirà per crociere di una settimana alla scoperta di Italia, Francia e Spagna, con tappe anche nelle isole Baleari e in Sicilia, che prevedono quattro soste di oltre dieci ore per godersi al meglio le esperienze a terra. L’itinerario comprende Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo e Civitavecchia/Roma.
I Caraibi sono poi l’ideale per una pausa al caldo. La Fortuna e la Fascinosa proporranno ognuna due diversi itinerari di una settimana, alternati tra loro, che possono essere combinati in un’unica vacanza lunga 14 giorni. La formula proposta è quella del pacchetto volo+crociera. La Fortuna navigherà esclusivamente tra le Piccole Antille. Il primo viaggio comprende Guadalupa, Tortola, St. Marteen, Antigua, St. Lucia e Martinica; il secondo Guadalupa, Trinidad e Tobago, Grenada, St. Vincent, Barbados e Martinica. Tutte le soste sono almeno di dieci ore per vivere in comodità queste splendide isole, per esempio facendo snorkeling, scoprendo le tradizioni locali o assaporando le prelibatezze caraibiche. Il primo itinerario della Fascinosa è invece una full immersion nella Repubblica Dominicana, anche qui con soste lunghe, tra foreste di mangrovie, piantagioni di caffè e una giornata intera a Catalina, isola esclusiva di Costa. Le tappe comprendono La Romana (Rep. Dominicana), Ocho Rios (Giamaica), Grand Turk, Amber Cove, Samanà e appunto l'isola Catalina (ancora Rep. Dominicana). Il secondo itinerario va invece alla scoperta di sei tra le più belle isole dei Caraibi, facendo tappa a La Romana (Rep. Dominicana), St. Lucia, Barbados, Guadalupa, Antigua, Isole Vergini Britanniche, per esplorare spiagge, grotte, giardini botanici o nuotare tra le razze.
Un’altra destinazione per vivere l’inverno al caldo, ma più vicina a casa, sono quindi gli Emirati Arabi, dove opererà la Costa Smeralda. Le crociere, di una settimana visiteranno Dubai, con una sosta di due giorni, Muscat (Oman), Doha (Qatar) e Abu Dhabi, portando gli ospiti a conoscere le antiche tradizioni, la natura ma anche le città futuristiche di quest’area. L’edizione 2025 del Giro del mondo, con la Deliziosa, circumnavigherà infine il globo prevalentemente nell’emisfero australe, visitando Terra del Fuoco, Polinesia, Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa. Per la prima volta la partenza sarà il 7 dicembre 2024, per godersi le feste natalizie in crociera. La notte di Capodanno a Rio de Janeiro godrà dello spettacolo dei fuochi d'artificio dalla spiaggia di Copacabana.
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[post_content] => E' stata consegnata ieri, presso gli stabilimenti Chantiers de l'Atlantique di Saint-Nazaire, la Msc Euribia, ventiduesima unità della flotta della compagnia. Si tratta dell'ultima evoluzione della classe Meraviglia, nonché della seconda unità Msc a essere alimentata a Gnl, dopo la World Europa. A bordo sono inoltre presenti numerose tecnologie ambientali all'avanguardia, tra cui sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue e di gestione dei rifiuti. La nave è stata poi progettata pensando al futuro, in modo da poter incorporare facilmente le prossime innovazioni in materia di sostenibilità, come i carburanti sintetici a zero emissioni e altri propellenti alternativi non appena saranno disponibili su scala. La Euribia offre prestazioni superiori ai più recenti requisiti dell'Energy efficiency design index dell'Imo: quando è in servizio, emette fino al 19% in meno di gas serra (Ghg) per passeggero al giorno rispetto alle navi che utilizzano combustibili marini convenzionali. Ciò equivale al 44% in meno di emissioni di Ghg per passeggero al giorno, rispetto alle unità costruite solo dieci anni fa.
"Con la consegna della Euribia abbiamo fatto un altro enorme passo avanti verso il nostro obiettivo di zero emissioni nette di gas serra - spiega il presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc, Pierfrancesco Vago -. Oltre alle numerose innovazioni ambientali di prim'ordine, l'unità presenta un design ad alta efficienza energetica che consentirà di ridurre enormemente le emissioni nel corso della sua vita. Spesso l'attenzione per la decarbonizzazione si concentra esclusivamente sulle misure relative all'offerta e, sebbene queste rappresentino una parte importante della transizione energetica, non dobbiamo dimenticare il ruolo essenziale che l'efficienza energetica svolgerà oggi nel ridurre la stessa domanda di energia. Le soluzioni più pulite da questo punto di vista sono quelle che ancora non usiamo e la Msc Euribia è stata costruita tenendo conto di tale principio. Ecco perché, con la sua entrata in servizio, si celebra un ulteriore passo verso il nostro obiettivo di raggiungere operazioni marine a zero Ghg entro il 2050. Per noi è importante che le navi costruite oggi siano pronte ad accogliere i nuovi carburanti sostenibili che si profilano all'orizzonte. Vogliamo inoltre garantire il veloce riadattamento alle nuove tecnologie che contribuiranno a ridurre le emissioni di gas serra fino al loro totale abbattimento".
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[post_content] => Si chiama Mediterraneo Nascosto (Hidden Mediterranean) il progetto realizzato dalla società di consulenza Commerciale Turismo Italia (Cti), in collaborazione con il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp) per valorizzare le potenzialità di cinque aree ancora poco sviluppate dal punto di vista dell'industria dei viaggi, ma che detengono una ricchezza architettonica, storica e naturalistica meritevole di essere esplorata. Il tutto in un'ottica di sviluppo sostenibile del turismo.
Travel World Escape ha partecipato all'iniziativa, rappresentato dal product manager Federico Bora, a cui è stata assegnata una sight inspection in Libano, nella riserva della biosfera di Jabal Moussa: vero e proprio mosaico di cultura e paesaggi mozzafiato dotato di una biodiversità unica, è una località ideale per svolgere attività di ecoturismo. L'area è oggi gestita interamente dalle popolazioni locali, con soluzioni per l’ospitalità che permettono ai turisti di soggiornare in guesthouse, direttamente nelle case delle famiglie. Sono stati inoltre predisposti 12 sentieri con segnaletica che si snodano ad anello lungo tutto il parco, suddivisi per difficoltà.
Le potenzialità non sviluppate del territorio sono però ancora notevoli, racconta Bora: Da valorizzare ulteriormente potrebbero per esempio essere le stesse strutture di accoglienza (guesthouse) e l’offerta turistica, a oggi principalmente incentrata sul trekking, con altri
prodotti orientati alla scoperta e alla conoscenza della cultura, della vita e della storia della destinazione. "Per noi di Travel World Escape - conclude Bora - questo progetto è un importante strumento per promuovere e valorizzare il turismo sostenibile in Libano, aiutando a osservare con occhi più attenti anche altre parti del Paese. Stiamo perciò già studiando e valutando come integrare questa meta profondamente legata al territorio in uno dei nostri programmi sui Viaggi Rigenerativi".
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[post_content] => Dopo un 2022 che ha chiuso al 70% di arrivi dall'Italia rispetto agli anni pre-Covid, il 2023 della Cechia parte con il vento in poppa. "Nei primi tre mesi a Praga abbiamo registrato un +162% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - spiega il direttore generale di Czech Tourism Italia, Luboš Rosenberg -. In generale i flussi dalla Penisola sono ormai solo il 6% sotto le quote del 2019. Se si escludono i Paesi confinanti, l'Italia è oggi il secondo mercato più importante per il nostro incoming appena dietro al Regno Unito. Il sesto a livello complessivo".
L'obiettivo dell'ente ceco è ora quello di spostare l'interesse del pubblico oltre la città di Praga. "L'anno scorso, al momento della ripresa, ci eravamo concentrati sulla capitale, perché durante la pandemia tutto sommato il turismo domestico aveva retto - continua Rosenberg -. A soffrire era stata quindi soprattutto Praga, che dipende maggiormente dai flussi internazionali. Ora però le cose stanno tornando fortunatamente alla normalità e quindi è importante per noi spingere anche su destinazioni differenti".
Focus sul mice
Ma il turismo ceco dell'era post-Covid è in parte differente da quello che si poteva sperimentare negli anni pre-pandemia. "Siamo più attenti alla sostenibilità, in primis. E poi crediamo molto nelle potenzialità del comparto meeting e incentive - rivela il direttore generale di Czech Tourism, Jan Herget, in visita a Milano proprio in occasione di un evento ad hoc tenuto nel capoluogo lombardo -. Stando dall'Icca, il nostro Paese è nella top 10 delle mete mice a livello globale, con Praga che è addirittura in quinta posizione. E poi naturalmente non mancano le occasione di scoprire la Cechia della storia e della cultura, della musica (l'anno prossimo si celebrerà il duecentesimo anniversario dalla nascita di Smetana), nonché della natura e delle vacanze attive".
Più collaborazione con i to italiani
Con il ritorno della normalità dei flussi di visitatori, si rafforza inoltre la collaborazione tra ente e operatori del turismo organizzato. "Li aiutiamo a conoscerci meglio. Per esempio tramite i Travel Trade Day, che ogni anno allestiamo in una destinazione differente - racconta Lara Cereda, trade manager di Czech Tourism in Italia -. Per il 2023 abbiamo scelto Brno, invitando quattro tour operator tricolori, per un programma che ha previsto un fam trip di quattro giorni alla scoperta del territorio e un workshop per incontrare i partner locali. Inoltre dall'anno scorso sul nostro sito e su Youtube ci sono delle pillole video dedicate ogni volta a un tema di viaggio differente".
Podcast mensili per raccontare l'altra Cechia
Lo sforzo di Czech Tourism per promuovere le mete alternative a Praga prosegue quindi con la nuova serie di otto podcast mensili, disponibili su Spotify e ancora sul sito, che da questo mese di maggio racconta ogni volta il Paese da un punto di vista differente. "Naturalmente supportiamo pure i to nelle loro azioni promozionali - prosegue Lara Cereda -, organizzando eventi sia live, sia digital. A febbraio con Caldana abbiamo fatto un fam trip. Stessa cosa per Alpitour che recentemente ha deciso di investire sulla nostra destinazione, lanciando un nuovo tour ad hoc per questa primavera".
Il turismo organizzato vale il 30% dei flussi dalla Penisola
Per la Cechia il comparto del turismo organizzato vale circa il 30% dei flussi di visitatori dall'Italia, "ma è soprattutto utile a diversificare l'offerta", sottolinea Rosenberg. L'unica criticità, al momento, conclude Lara Cereda, è l'assenza di collegamenti di linea: "Funzionano solo le low cost, che peraltro uniscono molte città della Penisola con la Cechia. Il problema è che, come si sa, fanno più fatica a collaborare con i to, soprattutto in tema di gruppi".
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I4T ha ottenuto il titolo di “Eccellenza dell’anno” nella categoria delle assicurazioni viaggio, prestigioso riconoscimento annuale dedicato a imprese, assicurazioni, studi legali e professionali che si sono distinti per la specializzazione, l’innovazione e la leadership.
La motivazione ufficiale del premio è la seguente: “Per essere una realtà di successo per il settore insurance con riferimento al mercato travel. Grazie all'esperienza pluriennale dei soci fondatori e alla competenza del team, la realtà si conferma nuovamente come eccellenza per la qualità, per la vasta gamma delle soluzioni proposte a passeggeri e clienti e per rispondere con velocità ed efficacia ai vari cambiamenti e aggiornamenti del sistema”.
Avanguardia
«Questo nuovo riconoscimento è molto importante per noi – dichiara Christian Garrone, responsabile dell’intermediazione assicurativa I4T – a dimostrazione del supporto che abbiamo garantito alle imprese turistiche in un momento storico in cui, come mai prima, le polizze nel travel si sono dimostrate imprescindibili. Abbiamo seguito l’evoluzione dei fattori di rischio, garantendo una copertura completa dei clienti in viaggio e siamo fieri dei risultati ottenuti, che ci spingono a migliorare sempre il nostro operato. La nuova frontiera è nel servizio, che passa dalla tecnologia, per una gestione del sinistro più veloce ed efficace, e dalla consulenza».
Il premio conferma che il lavoro svolto negli ultimi anni per implementare i servizi erogati e crescere come brand ha reso I4T un punto di riferimento all’avanguardia nella travel insurance, esempio di innovazione e leadership non solo per gli operatori turistici, ma anche per stakeholder, analisti e opinion leader.
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“Siamo molto soddisfatti di questi primi due mesi di attività ufficiale di Mapo World". Esordisce così la ceo di Mapo Travel, Barbara Marangi, nel commentare i primi dati sulla primavera/estate di debutto della nuova divisione long haul dell'operatore pugliese, inaugurata a fine marzo a Torino. "Le richieste e le prenotazioni per viaggiare lontano dall’Italia sono tante - prosegue la stessa Barbara Marangi -: i nostri connazionali stanno decisamente riscoprendo l’estero e il lungo raggio. Dal nostro osservatorio possiamo dire che l’Asia è sicuramente la meta più gettonata anche per i viaggi di nozze, con Indonesia, Thailandia e la new entry Giappone che da poco ha riaperto le porte ai turisti. Ma la vera sorpresa è il Sudafrica, molto ricercato e apprezzato dagli italiani. Al quinto posto gli Stati Uniti, destinazione iconica e suggestiva che da sempre attira i viaggiatori del Belpaese”.
Continuano inoltre gli incontri di formazione con gli agenti di viaggio in tutta Italia e nei nuovi uffici di via Reiss Romoli a Torino. “Dalla presentazione del brand Mapo World abbiamo trascorso due mesi di lavoro intenso e di tanti incontri con il trade, unico nostro canale di vendita – continua la ceo -. In piena sintonia con la nostra filosofia, anche il nuovo brand punta molto sulla formazione degli agenti e sul confronto tra chi ha progettato l’itinerario e chi dovrà presentarlo al cliente finale. Brescia, Padova e Pescara sono solo le ultime tappe di un percorso che ci vedrà incontrare gli adv in tutta Italia. E ovviamente i nostri uffici di Torino dove ospitiamo quasi quotidianamente, sia in presenza sia online, incontri e briefing con gli agenti”.
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[post_content] => Una visita guidata tra i vigneti di Cortese, alla scoperta del luogo dove sono stati inventati, oltre cento anni fa, i famosi vini Gavi Docg. Costa Crociere e la Scolca presentano una nuova partnership, che permetterà, dal prossimo mese di giugno, ai passeggeri della Costa Toscana ormeggiata a Genova di vivere un’esperienza unica presso la tenuta dell'azienda vitivinicola a Gavi, nell'alessandrino. In una terrazza lounge con vista panoramica sui vigneti, gli ospiti potranno anche degustare tre vini Gavi simbolo della proprietà e assaporare alcuni prodotti tipici del territorio. Inoltre, durante il tour sarà possibile acquistare le bottiglie a prezzo speciale, includendo anche la possibilità di spedirle direttamente a casa.
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[post_content] => Un evento formativo e di networking, per scoprire le tendenze e l’evoluzione del mercato in Italia con uno sguardo internazionale, per ascoltare testimonianze ed esperienze dei grandi esperti del settore lusso, per comprendere nuovi concept e trovare ispirazione dai casi di successo, anche nella ristorazione. Torna il prossimo 28 settembre all'hotel Melià di Milano la Luxury Hospitality Conference: l’appuntamento annuale dedicato al lusso nel settore dell’ospitalità organizzato da Teamwork Hospitality, in collaborazione con HotelMyPassion.
Rivolto a general manager, investitori, titolari, operatori turistici, destination manager, studenti, giornalisti e a chiunque voglia approfondire queste tematiche, l'evento è occasione di confronto su come il lusso possa rispondere alle sfide del mercato e alle esigenze di ospiti con aspettative sempre diverse. Un aggiornamento professionale che affronta temi dalla tecnologia alla guest experience, dalla comunicazione alla qualità del servizio, passando per le migliori strategie di marketing e management, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze necessarie per esprimere al meglio i concept luxury, che sempre più velocemente stanno diventando sinonimo di esclusività.
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