14 May 2024

Alitalia: dopo il no di Lufthansa arriva il dietrofront di Atlantia

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Lufthansa non ci sta. Atlantia rimette sul piatto tutte le sue perplessità sul piano. E per Alitalia la soluzione si allontana, mentre all’orizzonte spunta un nuovo sciopero del trasporto aereo proclamato dai sindacati – il 13 dicembre prossimo – proprio in relazione al perdurare della crisi della compagnia. Questa in sintesi la situazione odierna, dopo il no dei tedeschi ufficializzato ieri del ceo Carsten Spohr e da quello di Atlantia, che si è aggiunto in serata dopo il cda della società.

«Abbiamo sempre detto che vogliamo prima vedere un’Alitalia ristrutturata, poi considereremo un investimento», così Spohr ha smentito ieri le indiscrezioni su un’iniezione di capitale fino a 200 milioni di euro nella compagnia italiana. Lufthansa, come ripreso da Bloomberg, avrebbe comunicato al governo italiano che la visione strategica per Alitalia è più importante che un’eventuale iniezione di capitale.

Atlantia, da parte sua,  non sarebbe soddisfatta né del piano industriale né dell’impegno di Delta come partner industriale. 

Oggi l’attesa è per il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato ma, alla scadenza del termine di domani non potrà essere presentata un’offerta di acquisto di Alitalia. Le sole Fs solo e Delta (che prenderebbe il 10% della Newco con 100 milioni di euro) più il Mef non possono presentare l’offerta, mancando un altro potenziale socio che avrebbe dovuto avere il 37,5% del capitale della nuova società e versare 375 milioni. La nota di Atlantia sottolinea che «non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione di Atlantia al consorzio finalizzato alla presentazione di un’eventuale offerta vincolante su Alitalia».

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