20 May 2024

Una tassa di 7 euro per i britannici che visitano l’Europa

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Londra, Brexit, HotelGodersi il sole su una spiaggia greca o spagnola, oppure fare un tour culturale a Roma o Parigi costerà di più ai turisti britannici. Strascichi del divorzio tra Regno Unito ed Europa a seguito della Brexit che, come se non bastassero i circa 50 miliardi di euro “polverizzati” per via della separazione, comporterà nuovi costi per i cittadini oltremanica.
La decisione arriva da Bruxelles che ha deciso di creare un sistema di autorizzazione preventiva per accedere all’area Schengen, sul modello dell’Esta statunitense, per intendere. Anche il nome ammiccherà al precedente a stelle e strisce: Etias, European Travel Information and Authorisation System.
In buona sostanza i viaggiatori non provenienti dal Vecchio Continente dovranno compilare un modulo fornendo tutte le generalità e segnalando i propri movimenti in Europa, oltre a pagare una fee di ingresso di 7 euro.
Dall’anno prossimo i britannici saranno considerati a tutti gli effetti extraeuropei e quindi incapperanno in questa nuova incombenza.
Ora si aspetta la contromossa di Londra che, stando anche a quanto richiedevano alcune forze politiche già dallo scorso anno, potrebbe applicare un visto di ingresso, per gli europei, di dieci sterline.
L’Etias sarà, con tutta probabilità, in vigore dal 2020, dopo l’approvazione da parte del parlamento europeo e punterà, oltre a controllare meglio i flussi extra europei, a gettare le basi per riempire la voragine di 13 miliardi di euro lasciata dall’uscita dall’Europa del Regno Unito.
Nessun divorzio è senza conseguenze.

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