21 giugno 2018 14:26

Giovanni Giussani i4t, Ernesto Mazzi presidente Fiavet Lazio, Cesare Altobelli consigliere Fiavet Lazio, Manuela Terrizzi I4t
Fiavet Lazio ha organizzato a Roma uno dei primi incontri dedicati alla nuova Direttiva europea che riordina l’intermediazione assicurativa, la 2016/97/EU: è la Insurance Distribution Directive, varata in Europa gennaio del 2016, in vigore definitivamente dal primo ottobre prossimo.
Una nuova tegola sulla distribuzione turistica, perché impone agli agenti di viaggi una formazione specifica per vendere polizze di valore superiore ai 200 euro e durata oltre i 90 giorni, che non si potranno più in alcun modo vendere dissociate da un servizio turistico. Della direttiva tuttavia ancora pochissimo si sa e si parla, come ha spiegato Giovanni Giussani, direttore commerciale di i4t-Insurance Travel, al tavolo insieme a Ernesto Mazzi, appena confermato all’unanimità presidente di Favet Lazio.
Dal primo ottobre blocco oltre i 200 euro
Di certo c’è anche che dal primo ottobre tutte le compagnie inseriranno sui loro portali un sistema di blocco delle vendite oltre i 200 euro per tutti gli agenti di viaggi non abilitati. Ossia che non abbiano seguito un corso di formazione accreditato dall’Ivass, online per un totale di 60 ore «con esame finale ‘piuttosto serio e impegnativo’» ha spiegato Giussani, per un costo intorno ai 350 euro. E comunque sarà possibile iscriversi all’elenco degli intermediari Ivass solo in qualità di collaboratore di compagnia assicurativa o di broker. E comunque anche in questo caso per le assicurazioni le agenzie dovranno aprire un conto corrente dedicato.
Corto circuiti
Anche questa nuova mandata di regole, si è detto a Roma, tende alla protezione estrema del cliente, a costo di bloccare la distribuzione del prodotto. E di innescare alcuni corto circuiti evidenti, puntualmente segnalati da Giussani: se la polizza ha una durata di 95 giorni e il premio è di soli 155,80 euro? ma se la copertura rimane entro i 90 giorni il premio può arrivare a 200 euro?
E soprattutto: la direttiva pacchetti chiarisce che l’agenzia ha l’obbligo di proporre la polizza, ma se il premio supera i 200 euro come si può venderla? E ancora: se la polizza è facoltativa sul catalogo del tour operator chi la sta vendendo? il tour operator o l’agente di viaggi?
«Chiedete ai vostri commerciali»
Tutte domande prive di risposta, per ora. Mistero: perché quanto all’IDD l’unica certezza al momento pare sia la totale mancanza di certezze. «Ve ne hanno mai parlato i commerciali delle compagne o dei broker che vi seguono?» ha chiesto Giussani alla platea folta di agenti di viaggi sconcertati. «Perché probabilmente le compagnie stanno considerando la questione solo ora all’interno di Ivass, con sensibilità scarsa al tema del turismo che per i grandi gruppi vale molto certamente, ma rimane un segmento marginale rispetto ai volumi totali del business italiano». Secondo Giussani l’interlocutore delle associazioni del trade sul tema IDD sarà ancora una volta il Mibact, già competente per la Direttiva sui pacchetti, con il suggerimento di «intervenire magari a posteriori, per segnalare le incongruenze una volta che si verificheranno». La Direttiva tuttavia è sovrana, supera la norma nazionale e salvo rinvii potrebbe entrare in vigore perfino in assenza di un decreto di recepimento, del quale ugualmente per ora nulla si sa.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503133
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_489899" align="alignleft" width="300"] Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit[/caption]
L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Tra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.
Tra le grandi mete prescelte dominano Milano (1,6 milioni di arrivi negli scali cittadini) e Roma (1,2), seguite poi da Venezia (quasi mezzo milione di arrivi), Napoli e Bologna.
[post_title] => Enit: per Natale e Capodanno quattro milioni di arrivi aeroportuali dall'estero
[post_date] => 2025-12-04T11:04:10+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764846250000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503124
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.
Guardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.
Anche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.
Il patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.
Il Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.
Cinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.
La Valle dei Templi, fulcro del progetto SiMed, che ha registrato nel 2024 una crescita del 40% rispetto al 2019, e i borghi dei Sicani, custodi della Dieta Mediterranea, sinonimo di qualità della vita e longevità. Le isole minori, riunite nel network “Islands of Sicily”, volte a consolidare un’offerta integrata di 14 Comuni e oltre 80 operatori che spazia dal trekking al diving.
E ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.
Federica De Luca
[post_title] => Il Piano del turismo 2026 della Sicilia individua 5 grandi aree
[post_date] => 2025-12-04T10:32:26+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764844346000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502965
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => "Esserci ora per il domani, pronti a rispondere a quella domanda che sicuramente riprenderà": Gaia Crespi, neo direttrice marketing dell'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia, entra in punta di piedi al primo appuntamento con stampa e operatori a Milano, al fianco della direttrice Kalanit Goren Perry.
"La recente revoca dello stato di emergenza da parte della Farnesina su tutto il territorio di Israele è una bellissima notizia, accompagnata dalla garanzia di copertura da parte delle assicurazioni - afferma Gaia Crespi -. Certo, oggi il turismo è rallentato, ma non mancano i segnali di ripresa: dal graduale ritorno dei voli, agli standard di sicurezza presso l'aeroporto di Tel Aviv all'operatività delle strutture alberghiere e dei dmc, che sono tornati a proporre itinerari, anche con novità di programmazione".
L'evento, realizzato con la collaborazione di El Al che ha illustrato le novità della winter, a cominciare dalla Venezia-Tel Aviv mantenuta anche durante i mesi invernali - è stato l'occasione per mettere l'accento sulle novità e sugli investimenti portati avanti, sempre e comunque: dalle nuove aperture alberghiere a rinnovi e migliorie per la fruizione dei siti.
"Parchi naturali, nuovi cammini e percorsi diventano molto importanti per il turismo religioso e, soprattutto, l'attesa mostra 'Una voce dal deserto' con l'esposizione - per la prima volta nella storia di Israele - del Grande Rotolo di Isaia nella sua completezza - sottolinea Kalanit Goren Perry -. La mostra sarà visitabile da gennaio e fino a maggio 2026: un'occasione unica per tutti i visitatori e i pellegrini". Dove? Naturalmente a Gerusalemme, nell'iconico Museo di Israele dove sono conservati i Rotoli di Qumran.
Il prossimo appuntamento col trade è fissato in occasione "della Bit 2026 - conclude Gaia Crespi -: il nostro obiettivo è quello di lavorare a tutto campo con il trade, dal segmento religioso a quello leisure, ascoltare le esigenze del mercato e trovare il modo di costruire nuovi viaggi. In programma quindi anche fam trip che, come già nel passato, sono il modo ideale per comprendere al meglio le potenzialità della destinazione".
[post_title] => Israele guarda al 2026: "Esserci oggi per la ripresa del domani"
[post_date] => 2025-12-03T09:25:17+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764753917000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502887
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L’hotel Arya di Sirmione entra ufficialmente nel network Bwh Hotels Italy and South-East Europe. Si tratta del secondo ingresso sul lago di Garda per il gruppo, che rafforza così la propria presenza in una delle destinazioni più amate d’Italia.
La struttura
Situato all’inizio della penisola di Sirmione, il Bw Hotel Arya si inserisce in un contesto di grande fascino. Il legame con il territorio si riflette già all’ingresso: nella hall, un’installazione muraria in ceramica firmata dall’artista Vincenzo D’Alba interpreta i paesaggi gardesani e trasforma l’accoglienza in un omaggio alla città e al lago che la circonda.
La struttura dispone di 40 camere; tra queste spicca una suite esclusiva con terrazza e mini piscina privata. Alcune camere si affacciano sui giardini che circondano l’hotel; altre sono concepite come appartamenti, ma non mancano soluzioni più classiche, pensate per rispondere alle esigenze di chi viaggia per lavoro e desidera un ambiente pratico e confortevole.
«Siamo orgogliosi di entrare a far parte del network Best Western, un marchio che rappresenta qualità e affidabilità a livello internazionale. Per noi è un riconoscimento del lavoro svolto negli anni e un’opportunità per far conoscere ancora di più Sirmione e il nostro hotel a un pubblico globale. L’Arya nasce con l’idea di offrire un’esperienza di soggiorno che unisca comfort, natura e cultura, e crediamo che questa nuova collaborazione ci permetterà di valorizzare al meglio il territorio gardesano» ha commentato Luca Andriani, proprietario della struttura.
Parole cui fanno eco quelle di Fabrizio Doria, chief development officer di Bwh Hotels Italy and South-East Europe: «L’ingresso dell’hotel Arya nel brand Best Western conferma la nostra strategia di crescita nelle destinazioni più attrattive d’Italia. Sirmione è una località iconica, capace di coniugare storia, benessere e paesaggi unici. Con questo secondo ingresso sul lago di Garda rafforziamo ulteriormente la nostra presenza in un’area di grande interesse turistico».
[post_title] => L'hotel Arya di Sirmione entra nel network Bwh Hotels
[post_date] => 2025-12-02T11:46:05+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764675965000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502861
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Caro biglietti a Natale. Capisco che tutti ci vogliono guadagnare, specialmente per le vacanze natalizie, ma la cosa sta diventando così iniqua che anche Codacons ha presentato un ricorso presso l'Antitrust. Un volo per Catania, per Lamezia, per Cagliari, in questo periodo diventa una vera e propria tassa. E chi deve pagare questa tassa? Studenti e lavoratori che vogliono passare il Natale con la famiglia.
Dicono le compagnie: è l'algoritmo. Come se tutto potesse essere guidato da una volontà fuori da noi. Naturalmente è una presa di posizione di comodo. Uno dice: bisogna che intervengano le istituzioni. Dalle Autorità antitrust, all'Enac, al governo, dovrebbe arrivare qualche segnale. Invece niente. Il silenzio.
Ingiustizia
Si sa che il nostro Paese è fondato sull'ingiustizia, ma delle volte sarebbe opportuno contraddire questo luogo comune, che tanto luogo comune non è. Le compagnie aeree fanno quello che vogliono sul nostro territorio, senza che ci sia un freno, senza qualcuno che faccia la voce grossa. Queste cose non succedono in Francia o in Spagna.
Allora uno potrebbe pensare di andare un macchina o in treno. E invece no, perché, guarda caso, per Natale aumenta sia la benzina, che le tariffe dei treni. Andiamo bene.
Giuseppe Aloe
[post_title] => Andare nel Sud Italia per Natale è diventata una vera e propria impresa
[post_date] => 2025-12-02T09:47:15+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
[0] => topnews
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => Top News
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764668835000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502625
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L’Italia raggiunge ancora un suo primato, conquistando il podio come primo paese in Europa in termini di capacità alberghiera ricettiva: parte da questo elemento di grande impatto il X Rapporto sul sistema alberghiero e turistico ricettivo italiano, realizzato dalla Federalberghi che ne ha pubblicato una breve anteprima.
Il rapporto mette in luce l’evoluzione del sistema alberghiero italiano nei suoi aspetti fondanti, partendo dalla base: l’Italia, con 32.943 alberghi, 1,1 milioni di camere e 2,3 milioni di posti letto, è il primo paese europeo per capacità ricettiva alberghiera. Dal rapporto si evidenzia che la categoria più numerosa è quella media, ovvero quella dei 3 stelle e delle RTA (residenze turistico alberghiere). A questo gruppo appartengono 18.182 alberghi equivalenti al 55,2% dell’offerta. Delle categorie più alte, invece, fanno parte il 22,5% degli alberghi e, in particolare, sono 6.639 i 4 stelle e 771 i 5 stelle. Gli alberghi a 1 e 2 stelle rappresentano invece il 22,3% (sono rispettivamente 2.339 e 5.002).
Dal 2000 ad oggi lo scenario è decisamente cambiato: All’inizio del terzo millennio la categoria più numerosa era quella degli alberghi a 1 e 2 stelle che rappresentavano il 49,3% dell’offerta. I 3 stelle e le RTA erano il 42,2% mentre ai 4 e 5 stelle appartenevano appena l’8,5% degli alberghi.
Parallelamente a questo processo di riqualificazione, c’è stato anche un ampliamento della dimensione media degli alberghi. Basti pensare che tra il 1980 e il 2024 i letti per albergo sono passati da una media di 37,6 a 69,3.
Analizzando più nel dettaglio la distribuzione delle strutture su tutta la Penisola, viene evidenziato che la maggioranza degli esercizi alberghieri italiani (il 58,2%) e dei relativi posti letto (il 51%) si concentra nelle regioni del nord. La regione con il maggior numero di esercizi è il Trentino-Alto Adige (5.380 alberghi), seguita dall’Emilia-Romagna (4.074), dal Veneto (3.133), dal Lazio (2.864), dalla Lombardia (2.832), e dalla Toscana (2.712).
Capacità ricettiva
La classifica della capacità ricettiva, espressa in termini di camere, vede in testa l’Emilia-Romagna (141.578), seguita da Trentino-Alto Adige (123.439), Veneto (108.992) e Lazio (108.217). Diversa la situazione nel nostro Meridione: gli alberghi nel sud e nelle isole sono infatti caratterizzati da una dimensione media maggiore. In questo quadro, le regioni in cui gli alberghi hanno la dimensione media più grande sono la Calabria (119,6 posti letto), la Sardegna (108,6), la Puglia (100,2) e la Sicilia (92,9).
Interessante osservare la domanda di servizi alberghieri: secondo il rapporto, il 61% delle presenze turistiche registrate nel 2024 in Italia (pari in valore assoluto a 283,9 milioni di presenze) ha soggiornato negli alberghi. Rispetto all’anno precedente l’aumento è stato del 3,1%. Gli arrivi negli alberghi, invece, sono stati 96,4 milioni: il 2,9% in più rispetto al 2023.
Quadro
«Il quadro che viene fuori da questo rapporto - ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - ci mostra un sistema che tiene. La capacità ricettiva ci contraddistingue in tutta Europa, sempre più visitatori orientano la propria scelta su un soggiorno in hotel e, ultimo ma non da ultimo, la crescita del turismo straniero a sua volta rivela la qualità di un’offerta che non delude, anzi fidelizza il viaggiatore.
Lo scenario internazionale nell’ultimo anno ha presentato diversi ostacoli che certo non hanno facilitato il movimento turistico straniero – ha aggiunto Bocca - I conflitti internazionali e la drammatica situazione in Medio Oriente hanno provocato un poderoso colpo di freno rispetto agli anni passati.
Nel contempo, il nostro turismo interno ha subito una battuta d’arresto dovuta al sempre più alto costo della vita. Io credo davvero che oggi - ha concluso Bocca - ogni seppur lieve crescita vada considerata al doppio del suo valore, poiché essa mostra l'andamento delle scelte di un turismo globale, capace di abbattere l'incertezza del progetto viaggio, anche a fronte di situazioni di potenziale pericolo. I dati, ribadisco, ci parlano di un sistema solido, ben distribuito, di strutture che hanno colto la sfida della riqualificazione per una maggiore competitività»
[post_title] => L'Italia è il primo Paese in Europa per capacità ricettiva
[post_date] => 2025-11-28T11:26:21+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764329181000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502607
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La richiesta di crociere fluviali è elevata. Quest'anno hanno debuttato circa 20 nuove navi e si prevede un numero simile l'anno prossimo. Guardando oltre, il 2027 è sulla buona strada per essere un anno particolarmente importante. Come riporta TravelWeekly, almeno 25 nuove navi, e il numero è in aumento, debutteranno nel 2027. A queste si aggiungerà Celebrity River Cruises che farà il suo attesissimo ingresso sul mercato con due navi.
Uniworld Boutique River Cruises ha dichiarato che la sua espansione del 2027 sarà la più grande di sempre, con tre nuove navi e una nave a noleggio. Tauck ha affermato che le sue due nuove navi in arrivo nel 2027, insieme ai nuovi itinerari, rappresentano la più grande crescita nella storia dell'azienda.
AmaWaterways aggiungerà tre navi quell'anno, mentre Amadeus River Cruises, Viva Cruises ed Emerald Cruises & Tours aggiungeranno una nuova nave ciascuna. Viking aggiungerà otto navi.
Infine, American Cruise Lines aggiungerà tre navi, con altrettante previste per il 2028.
Le nuove destinazioni
Nonostante la crescita, gli adv non temono che il settore possa raggiungere un punto di saturazione. Anche perchè con l'aumento della capacità, le compagnie fluviali stanno anche aggiungendo destinazioni. Nel 2027, Viking si espanderà sul Brahmaputra in India, Viva lancerà una crociera sul Po e Riviera Travel navigherà per la prima volta sul Mekong.
La clientela delle crociere fluviali è destinata a crescere ulteriormente nel 2027 con l'ingresso di Celebrity nel settore. La compagnia ha esaurito le prenotazioni con accesso prioritario in pochi minuti, soprattutto per i clienti del Royal Caribbean Group desiderosi di provare i fiumi, come ha spiegato la presidente Laura Hodges Bethge.
Il nodo attracchi
Il boom della cantieristica navale solleva tuttavia una preoccupazione, quella relativa all'attracco. Secondo CruiseMapper, in Europa ci sono 687 porti fluviali. La competizione per lo spazio è spietata e le navi spesso si agganciano tra loro, costringendo i passeggeri a passare tra le navi vicine per sbarcare. Un esempio di quanto possa essere difficile trovare uno spazio di prima qualità è stato condiviso dal ceo e presidente di Viking, Torstein Hagen, che ha dichiarato che la compagnia ha faticato per sette anni per assicurarsi i diritti di attracco di fronte alla Torre Eiffel.
Una soluzione per le compagnie potrebbe essere quella di visitare porti più piccoli e meno conosciuti, come fanno le navi da crociera oceaniche più piccole, oppure per le comunità rivierasche di costruire nuovi spazi di attracco per attrarre visitatori. A causa delle preoccupazioni relative al sovraffollamento turistico in Europa, non tutte le destinazioni potrebbero essere interessate ad aggiungere infrastrutture per il turismo crocieristico.
Un modo per contrastare lo spazio limitato in Europa sarebbe popi quello di lasciare l'Europa stessa a vantaggio di mete extra europee. L'America Latina offre ad esempio un potenziale significativo per le crociere fluviali. Le crociere fluviali in Amazzonia stanno già crescendo in popolarità e quest'anno AmaWaterways ha lanciato crociere fluviali in Colombia, che, secondo il presidente del consiglio di amministrazione e co-fondatore Rudi Schreiner, è destinata a crescere ulteriormente come destinazione per le crociere fluviali.
[post_title] => Crociere fluviali, è boom. Nel 2026 attese 20 nuove navi
[post_date] => 2025-11-28T11:05:26+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764327926000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502563
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_498285" align="alignleft" width="300"] Ezio Barroero[/caption]
Positivo il bilancio delle due tappe del workshop autunnale di Euphemia, che ha riunito oltre 100 Personal Voyager a Milano e Bologna.
L’iniziativa ha posto al centro formazione e networking, con l’obiettivo di stimolare il confronto, la condivisione di esperienze e l’analisi delle prospettive per il futuro. Il format, ormai consolidato, ha previsto una sessione plenaria mattutina seguita da un workshop strutturato in incontri one to one.
Tra i protagonisti della plenaria: Boscolo, Quality Group, Qatar Airways, Tourism Seychelles, Allianz e Axa. Il workshop ha invece coinvolto Atlantic Joint Venture (vettori LH, UA, AC, LX, OS, SN, EW) insieme a catene alberghiere, enti del turismo e DMC, per offrire ai Personal Voyager una panoramica aggiornata sulle novità di prodotto e sulle destinazioni più richieste dal mercato.
Ad aprire entrambe le tappe Michele Zucchi, ad Euphemia, che, insieme a Roberto Piatti, responsabile IT, ha presentato agli agenti VoyaGO, il nuovo tool basato sull’intelligenza artificiale: “Uno strumento sviluppato da 4ward s.r.l. in esclusiva per Euphemia, concepito per far risparmiare ai Personal Voyager tempo prezioso da dedicare ai clienti. VoyaGO è al contrario, fornisce in tempo reale tutte le informazioni necessarie alla vendita, attingendo al nostro datacenter: procedure operative, assicurazioni, documenti di viaggio, visti, vaccinazioni e molto altro. L’obiettivo è migliorare la produttività e consentire ai Personal Voyager di concentrarsi su ciò che conta davvero: la relazione con il cliente e la consulenza personalizzata”.
Bilancio
Il doppio appuntamento del Nord Italia è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’anno e analizzare i trend che orienteranno le strategie per il 2026.
“Il 2025 rappresenta per noi un anno di forte consolidamento – ha dichiarato Giulia Barroero, ad Lab Travel – chiuderemo a 70 milioni di euro di fatturato, con una crescita del 15% rispetto al 2024. Un risultato che non deriva solo dall’ingresso di nuovi Personal Voyager, ma anche dal rilevante miglioramento delle performance degli agenti storici. Il nostro modello unisce la massa critica necessaria a dialogare con i fornitori alla capillarità nel rapporto con la clientela, con effetti positivi su vendite e marginalità, come viene ampiamente riconosciuto dai protagonisti della nostra rete”.
A conclusione degli incontri, Ezio Barroero, presidente Lab Travel, ha evidenziato la piena riuscita dell’evento: “Un appuntamento che ha suscitato un interesse sorprendente tra i Personal Voyager e che ha offerto un confronto di grande qualità. Un segnale chiaro della vitalità della rete e dell’attenzione verso i progetti che stiamo sviluppando”.
Guardare avanti, per Euphemia, significa anche saper interpretare i cambiamenti del mercato e delle abitudini professionali. “Tra le tendenze emerse dal confronto con gli agenti – conclude Barroero – stiamo valutando investimenti più consistenti nel digitale per offrire soluzioni flessibili che ogni Personal Voyager possa adattare alle proprie esigenze, sempre in abbinamento alle filiali su strada. Le nostre 50 sedi fisiche rimangono un punto di riferimento per tutti gli agenti: alcuni le usano per incontrare il cliente la prima volta e poi proseguono la pratica online, altri le utilizzano invece per tutto l’iter della prenotazione, in funzione delle esigenze e delle aspettative del loro interlocutore”.
[post_title] => Workshop Euphemia, Personal Voyager su formazione e innovazione
[post_date] => 2025-11-27T14:56:18+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764255378000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502414
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => In un settore che cambia ritmo a grande velocità, BIT 2026 – presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi – si prepara a mettere in primo piano i fattori che oggi fanno davvero la differenza: la capacità di raccontare i territori, costruire visioni condivise e leggere i cambiamenti profondi della domanda.
È un’esigenza che emerge con forza dalla condivisione tra professionisti abilitata dal nuovo Think Tank e, in particolare, dalle voci del suo Advisory Board, dove la riflessione strategica di Paolo Audino, consulente ed esperto dei modelli fieristici e della loro evoluzione, incontra la sensibilità culturale di Paolo Verri, progettista di politiche territoriali e processi partecipativi, delineando un quadro in cui contenuti, narrazione e sistema diventano le vere leve competitive per chi opera nel turismo.
Per Audino, «le fiere sono lo specchio del settore che rappresentano. Se il turismo vive una frammentazione crescente della domanda, le manifestazioni devono evolvere per coniugare linguaggi, pubblici e aspettative profondamente diverse. L’epoca delle fiere come puri marketplace lascia spazio a piattaforme che costruiscono conoscenza, anticipano trend e generano relazioni professionali più strutturate». È all’interno di questo movimento che BIT 2026 trova la propria traiettoria: fare della manifestazione un luogo di contenuti concreti, capaci di parlare a una filiera che oggi domanda visione e strumenti più che vetrine.
A questa prospettiva fa eco quella di Paolo Verri, che richiama l’urgenza di un turismo fondato sulla cultura, sulla partecipazione e sull’identità dei territori. «Oggi il valore competitivo di una destinazione non si misura più solo in presenze, ma nella qualità dell’esperienza, nella capacità di costruire legami, nel racconto che si offre al visitatore. Le comunità diventano protagoniste e la narrazione non è decorativa, ma strategica: definisce il senso del viaggio e contribuisce alla reputazione internazionale del Paese». Un approccio che BIT porta nel dibattito attraverso i Travel Makers, le arene tematiche e un palinsesto che mette a confronto territori, professionisti e nuove forme di partecipazione.
Il punto di contatto tra le due visioni: fare sistema
Per Audino, il turismo italiano ha bisogno di un coordinamento che sappia coniugare politiche, servizi, mobilità, qualità urbana e modelli di offerta. Un settore così frammentato richiede maggiore chiarezza di ruoli e la consapevolezza che il turista è, di fatto, un "residente temporaneo", influenzato dalle stesse criticità e dagli stessi punti di forza percepiti dai cittadini. Per Verri, il sistema nasce dal dialogo tra territori, istituzioni e operatori, da politiche che valorizzano le comunità locali e da una visione che lega cultura, economia e innovazione.
In questo incrocio di prospettive, BIT 2026 propone un modello di manifestazione che interpreta il turismo come ecosistema. Nelle sei arene del Travel Makers Fest, nel lavoro del Think Tank con il suo Advisory Board e last but not least nel percorso espositivo, il focus su narrazione, sostenibilità, autenticità e nuove motivazioni di viaggio riflette una direzione precisa: costruire uno spazio condiviso dove pensiero, competenze e relazioni professionali generino valore reale per l’intera filiera.
La manifestazione diventa così un laboratorio in cui territori e operatori trovano un linguaggio comune per leggere il presente e progettare il futuro. Una piattaforma capace di accompagnare la trasformazione del turismo, connettendo strategie, visioni e comunità professionali in un momento in cui la competitività, e quindi le opportunità di sviluppare il business, nasce dalla capacità di integrare contenuti e identità in un sistema innovativo e sostenibile.
Appuntamento a Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi.
[post_title] => Dalle strategie alle narrazioni dei territori: BIT 2026 anticipa le evoluzioni del turismo
[post_date] => 2025-11-26T12:28:05+00:00
[category] => Array
(
[0] => informazione-pr
[1] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Informazione PR
[1] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764160085000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "mistero della direttiva assicurazioni fiavet lazio i4t fanno punto"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":55,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":936,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503133","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_489899\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit[/caption]\r\nL’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.\r\nSecondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.\r\nNel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.\r\nLe città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.\r\n“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.\r\nTra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.\r\nTra le grandi mete prescelte dominano Milano (1,6 milioni di arrivi negli scali cittadini) e Roma (1,2), seguite poi da Venezia (quasi mezzo milione di arrivi), Napoli e Bologna.","post_title":"Enit: per Natale e Capodanno quattro milioni di arrivi aeroportuali dall'estero","post_date":"2025-12-04T11:04:10+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1764846250000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503124","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.\r\n\r\nGuardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.\r\n\r\nAnche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.\r\n\r\nIl patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.\r\n\r\nIl Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.\r\n\r\nCinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.\r\n\r\nLa Valle dei Templi, fulcro del progetto SiMed, che ha registrato nel 2024 una crescita del 40% rispetto al 2019, e i borghi dei Sicani, custodi della Dieta Mediterranea, sinonimo di qualità della vita e longevità. Le isole minori, riunite nel network “Islands of Sicily”, volte a consolidare un’offerta integrata di 14 Comuni e oltre 80 operatori che spazia dal trekking al diving.\r\n\r\nE ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.\r\n\r\nFederica De Luca","post_title":"Il Piano del turismo 2026 della Sicilia individua 5 grandi aree","post_date":"2025-12-04T10:32:26+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1764844346000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502965","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\"Esserci ora per il domani, pronti a rispondere a quella domanda che sicuramente riprenderà\": Gaia Crespi, neo direttrice marketing dell'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia, entra in punta di piedi al primo appuntamento con stampa e operatori a Milano, al fianco della direttrice Kalanit Goren Perry.\r\n\r\n\"La recente revoca dello stato di emergenza da parte della Farnesina su tutto il territorio di Israele è una bellissima notizia, accompagnata dalla garanzia di copertura da parte delle assicurazioni - afferma Gaia Crespi -. Certo, oggi il turismo è rallentato, ma non mancano i segnali di ripresa: dal graduale ritorno dei voli, agli standard di sicurezza presso l'aeroporto di Tel Aviv all'operatività delle strutture alberghiere e dei dmc, che sono tornati a proporre itinerari, anche con novità di programmazione\".\r\n\r\nL'evento, realizzato con la collaborazione di El Al che ha illustrato le novità della winter, a cominciare dalla Venezia-Tel Aviv mantenuta anche durante i mesi invernali - è stato l'occasione per mettere l'accento sulle novità e sugli investimenti portati avanti, sempre e comunque: dalle nuove aperture alberghiere a rinnovi e migliorie per la fruizione dei siti.\r\n\r\n\"Parchi naturali, nuovi cammini e percorsi diventano molto importanti per il turismo religioso e, soprattutto, l'attesa mostra 'Una voce dal deserto' con l'esposizione - per la prima volta nella storia di Israele - del Grande Rotolo di Isaia nella sua completezza - sottolinea Kalanit Goren Perry -. La mostra sarà visitabile da gennaio e fino a maggio 2026: un'occasione unica per tutti i visitatori e i pellegrini\". Dove? Naturalmente a Gerusalemme, nell'iconico Museo di Israele dove sono conservati i Rotoli di Qumran.\r\n\r\nIl prossimo appuntamento col trade è fissato in occasione \"della Bit 2026 - conclude Gaia Crespi -: il nostro obiettivo è quello di lavorare a tutto campo con il trade, dal segmento religioso a quello leisure, ascoltare le esigenze del mercato e trovare il modo di costruire nuovi viaggi. In programma quindi anche fam trip che, come già nel passato, sono il modo ideale per comprendere al meglio le potenzialità della destinazione\".","post_title":"Israele guarda al 2026: \"Esserci oggi per la ripresa del domani\"","post_date":"2025-12-03T09:25:17+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1764753917000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502887","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’hotel Arya di Sirmione entra ufficialmente nel network Bwh Hotels Italy and South-East Europe. Si tratta del secondo ingresso sul lago di Garda per il gruppo, che rafforza così la propria presenza in una delle destinazioni più amate d’Italia.\r\n\r\nLa struttura\r\nSituato all’inizio della penisola di Sirmione, il Bw Hotel Arya si inserisce in un contesto di grande fascino. Il legame con il territorio si riflette già all’ingresso: nella hall, un’installazione muraria in ceramica firmata dall’artista Vincenzo D’Alba interpreta i paesaggi gardesani e trasforma l’accoglienza in un omaggio alla città e al lago che la circonda.\r\nLa struttura dispone di 40 camere; tra queste spicca una suite esclusiva con terrazza e mini piscina privata. Alcune camere si affacciano sui giardini che circondano l’hotel; altre sono concepite come appartamenti, ma non mancano soluzioni più classiche, pensate per rispondere alle esigenze di chi viaggia per lavoro e desidera un ambiente pratico e confortevole.\r\n«Siamo orgogliosi di entrare a far parte del network Best Western, un marchio che rappresenta qualità e affidabilità a livello internazionale. Per noi è un riconoscimento del lavoro svolto negli anni e un’opportunità per far conoscere ancora di più Sirmione e il nostro hotel a un pubblico globale. L’Arya nasce con l’idea di offrire un’esperienza di soggiorno che unisca comfort, natura e cultura, e crediamo che questa nuova collaborazione ci permetterà di valorizzare al meglio il territorio gardesano» ha commentato Luca Andriani, proprietario della struttura.\r\nParole cui fanno eco quelle di Fabrizio Doria, chief development officer di Bwh Hotels Italy and South-East Europe: «L’ingresso dell’hotel Arya nel brand Best Western conferma la nostra strategia di crescita nelle destinazioni più attrattive d’Italia. Sirmione è una località iconica, capace di coniugare storia, benessere e paesaggi unici. Con questo secondo ingresso sul lago di Garda rafforziamo ulteriormente la nostra presenza in un’area di grande interesse turistico».","post_title":"L'hotel Arya di Sirmione entra nel network Bwh Hotels","post_date":"2025-12-02T11:46:05+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1764675965000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502861","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Caro biglietti a Natale. Capisco che tutti ci vogliono guadagnare, specialmente per le vacanze natalizie, ma la cosa sta diventando così iniqua che anche Codacons ha presentato un ricorso presso l'Antitrust. Un volo per Catania, per Lamezia, per Cagliari, in questo periodo diventa una vera e propria tassa. E chi deve pagare questa tassa? Studenti e lavoratori che vogliono passare il Natale con la famiglia.\r\n\r\nDicono le compagnie: è l'algoritmo. Come se tutto potesse essere guidato da una volontà fuori da noi. Naturalmente è una presa di posizione di comodo. Uno dice: bisogna che intervengano le istituzioni. Dalle Autorità antitrust, all'Enac, al governo, dovrebbe arrivare qualche segnale. Invece niente. Il silenzio.\r\nIngiustizia\r\nSi sa che il nostro Paese è fondato sull'ingiustizia, ma delle volte sarebbe opportuno contraddire questo luogo comune, che tanto luogo comune non è. Le compagnie aeree fanno quello che vogliono sul nostro territorio, senza che ci sia un freno, senza qualcuno che faccia la voce grossa. Queste cose non succedono in Francia o in Spagna. \r\n\r\nAllora uno potrebbe pensare di andare un macchina o in treno. E invece no, perché, guarda caso, per Natale aumenta sia la benzina, che le tariffe dei treni. Andiamo bene.\r\n\r\n \r\n\r\nGiuseppe Aloe","post_title":"Andare nel Sud Italia per Natale è diventata una vera e propria impresa","post_date":"2025-12-02T09:47:15+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1764668835000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502625","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’Italia raggiunge ancora un suo primato, conquistando il podio come primo paese in Europa in termini di capacità alberghiera ricettiva: parte da questo elemento di grande impatto il X Rapporto sul sistema alberghiero e turistico ricettivo italiano, realizzato dalla Federalberghi che ne ha pubblicato una breve anteprima.\r\n\r\nIl rapporto mette in luce l’evoluzione del sistema alberghiero italiano nei suoi aspetti fondanti, partendo dalla base: l’Italia, con 32.943 alberghi, 1,1 milioni di camere e 2,3 milioni di posti letto, è il primo paese europeo per capacità ricettiva alberghiera. Dal rapporto si evidenzia che la categoria più numerosa è quella media, ovvero quella dei 3 stelle e delle RTA (residenze turistico alberghiere). A questo gruppo appartengono 18.182 alberghi equivalenti al 55,2% dell’offerta. Delle categorie più alte, invece, fanno parte il 22,5% degli alberghi e, in particolare, sono 6.639 i 4 stelle e 771 i 5 stelle. Gli alberghi a 1 e 2 stelle rappresentano invece il 22,3% (sono rispettivamente 2.339 e 5.002).\r\n\r\nDal 2000 ad oggi lo scenario è decisamente cambiato: All’inizio del terzo millennio la categoria più numerosa era quella degli alberghi a 1 e 2 stelle che rappresentavano il 49,3% dell’offerta. I 3 stelle e le RTA erano il 42,2% mentre ai 4 e 5 stelle appartenevano appena l’8,5% degli alberghi.\r\n\r\nParallelamente a questo processo di riqualificazione, c’è stato anche un ampliamento della dimensione media degli alberghi. Basti pensare che tra il 1980 e il 2024 i letti per albergo sono passati da una media di 37,6 a 69,3.\r\n\r\nAnalizzando più nel dettaglio la distribuzione delle strutture su tutta la Penisola, viene evidenziato che la maggioranza degli esercizi alberghieri italiani (il 58,2%) e dei relativi posti letto (il 51%) si concentra nelle regioni del nord. La regione con il maggior numero di esercizi è il Trentino-Alto Adige (5.380 alberghi), seguita dall’Emilia-Romagna (4.074), dal Veneto (3.133), dal Lazio (2.864), dalla Lombardia (2.832), e dalla Toscana (2.712).\r\nCapacità ricettiva\r\nLa classifica della capacità ricettiva, espressa in termini di camere, vede in testa l’Emilia-Romagna (141.578), seguita da Trentino-Alto Adige (123.439), Veneto (108.992) e Lazio (108.217). Diversa la situazione nel nostro Meridione: gli alberghi nel sud e nelle isole sono infatti caratterizzati da una dimensione media maggiore. In questo quadro, le regioni in cui gli alberghi hanno la dimensione media più grande sono la Calabria (119,6 posti letto), la Sardegna (108,6), la Puglia (100,2) e la Sicilia (92,9).\r\n\r\nInteressante osservare la domanda di servizi alberghieri: secondo il rapporto, il 61% delle presenze turistiche registrate nel 2024 in Italia (pari in valore assoluto a 283,9 milioni di presenze) ha soggiornato negli alberghi. Rispetto all’anno precedente l’aumento è stato del 3,1%. Gli arrivi negli alberghi, invece, sono stati 96,4 milioni: il 2,9% in più rispetto al 2023.\r\nQuadro\r\n«Il quadro che viene fuori da questo rapporto - ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - ci mostra un sistema che tiene. La capacità ricettiva ci contraddistingue in tutta Europa, sempre più visitatori orientano la propria scelta su un soggiorno in hotel e, ultimo ma non da ultimo, la crescita del turismo straniero a sua volta rivela la qualità di un’offerta che non delude, anzi fidelizza il viaggiatore.\r\n\r\nLo scenario internazionale nell’ultimo anno ha presentato diversi ostacoli che certo non hanno facilitato il movimento turistico straniero – ha aggiunto Bocca - I conflitti internazionali e la drammatica situazione in Medio Oriente hanno provocato un poderoso colpo di freno rispetto agli anni passati.\r\n\r\nNel contempo, il nostro turismo interno ha subito una battuta d’arresto dovuta al sempre più alto costo della vita. Io credo davvero che oggi - ha concluso Bocca - ogni seppur lieve crescita vada considerata al doppio del suo valore, poiché essa mostra l'andamento delle scelte di un turismo globale, capace di abbattere l'incertezza del progetto viaggio, anche a fronte di situazioni di potenziale pericolo. I dati, ribadisco, ci parlano di un sistema solido, ben distribuito, di strutture che hanno colto la sfida della riqualificazione per una maggiore competitività»","post_title":"L'Italia è il primo Paese in Europa per capacità ricettiva","post_date":"2025-11-28T11:26:21+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1764329181000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502607","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La richiesta di crociere fluviali è elevata. Quest'anno hanno debuttato circa 20 nuove navi e si prevede un numero simile l'anno prossimo. Guardando oltre, il 2027 è sulla buona strada per essere un anno particolarmente importante. Come riporta TravelWeekly, almeno 25 nuove navi, e il numero è in aumento, debutteranno nel 2027. A queste si aggiungerà Celebrity River Cruises che farà il suo attesissimo ingresso sul mercato con due navi.\r\nUniworld Boutique River Cruises ha dichiarato che la sua espansione del 2027 sarà la più grande di sempre, con tre nuove navi e una nave a noleggio. Tauck ha affermato che le sue due nuove navi in arrivo nel 2027, insieme ai nuovi itinerari, rappresentano la più grande crescita nella storia dell'azienda. \r\n\r\nAmaWaterways aggiungerà tre navi quell'anno, mentre Amadeus River Cruises, Viva Cruises ed Emerald Cruises & Tours aggiungeranno una nuova nave ciascuna. Viking aggiungerà otto navi. \r\n\r\nInfine, American Cruise Lines aggiungerà tre navi, con altrettante previste per il 2028.\r\nLe nuove destinazioni\r\nNonostante la crescita, gli adv non temono che il settore possa raggiungere un punto di saturazione. Anche perchè con l'aumento della capacità, le compagnie fluviali stanno anche aggiungendo destinazioni. Nel 2027, Viking si espanderà sul Brahmaputra in India, Viva lancerà una crociera sul Po e Riviera Travel navigherà per la prima volta sul Mekong.\r\n\r\nLa clientela delle crociere fluviali è destinata a crescere ulteriormente nel 2027 con l'ingresso di Celebrity nel settore. La compagnia ha esaurito le prenotazioni con accesso prioritario in pochi minuti, soprattutto per i clienti del Royal Caribbean Group desiderosi di provare i fiumi, come ha spiegato la presidente Laura Hodges Bethge.\r\nIl nodo attracchi\r\nIl boom della cantieristica navale solleva tuttavia una preoccupazione, quella relativa all'attracco. Secondo CruiseMapper, in Europa ci sono 687 porti fluviali. La competizione per lo spazio è spietata e le navi spesso si agganciano tra loro, costringendo i passeggeri a passare tra le navi vicine per sbarcare. Un esempio di quanto possa essere difficile trovare uno spazio di prima qualità è stato condiviso dal ceo e presidente di Viking, Torstein Hagen, che ha dichiarato che la compagnia ha faticato per sette anni per assicurarsi i diritti di attracco di fronte alla Torre Eiffel.\r\n\r\nUna soluzione per le compagnie potrebbe essere quella di visitare porti più piccoli e meno conosciuti, come fanno le navi da crociera oceaniche più piccole, oppure per le comunità rivierasche di costruire nuovi spazi di attracco per attrarre visitatori. A causa delle preoccupazioni relative al sovraffollamento turistico in Europa, non tutte le destinazioni potrebbero essere interessate ad aggiungere infrastrutture per il turismo crocieristico.\r\n\r\nUn modo per contrastare lo spazio limitato in Europa sarebbe popi quello di lasciare l'Europa stessa a vantaggio di mete extra europee. L'America Latina offre ad esempio un potenziale significativo per le crociere fluviali. Le crociere fluviali in Amazzonia stanno già crescendo in popolarità e quest'anno AmaWaterways ha lanciato crociere fluviali in Colombia, che, secondo il presidente del consiglio di amministrazione e co-fondatore Rudi Schreiner, è destinata a crescere ulteriormente come destinazione per le crociere fluviali.\r\n\r\n ","post_title":"Crociere fluviali, è boom. Nel 2026 attese 20 nuove navi","post_date":"2025-11-28T11:05:26+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1764327926000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502563","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_498285\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Ezio Barroero[/caption]\r\n\r\nPositivo il bilancio delle due tappe del workshop autunnale di Euphemia, che ha riunito oltre 100 Personal Voyager a Milano e Bologna.\r\nL’iniziativa ha posto al centro formazione e networking, con l’obiettivo di stimolare il confronto, la condivisione di esperienze e l’analisi delle prospettive per il futuro. Il format, ormai consolidato, ha previsto una sessione plenaria mattutina seguita da un workshop strutturato in incontri one to one.\r\nTra i protagonisti della plenaria: Boscolo, Quality Group, Qatar Airways, Tourism Seychelles, Allianz e Axa. Il workshop ha invece coinvolto Atlantic Joint Venture (vettori LH, UA, AC, LX, OS, SN, EW) insieme a catene alberghiere, enti del turismo e DMC, per offrire ai Personal Voyager una panoramica aggiornata sulle novità di prodotto e sulle destinazioni più richieste dal mercato.\r\nAd aprire entrambe le tappe Michele Zucchi, ad Euphemia, che, insieme a Roberto Piatti, responsabile IT, ha presentato agli agenti VoyaGO, il nuovo tool basato sull’intelligenza artificiale: “Uno strumento sviluppato da 4ward s.r.l. in esclusiva per Euphemia, concepito per far risparmiare ai Personal Voyager tempo prezioso da dedicare ai clienti. VoyaGO è al contrario, fornisce in tempo reale tutte le informazioni necessarie alla vendita, attingendo al nostro datacenter: procedure operative, assicurazioni, documenti di viaggio, visti, vaccinazioni e molto altro. L’obiettivo è migliorare la produttività e consentire ai Personal Voyager di concentrarsi su ciò che conta davvero: la relazione con il cliente e la consulenza personalizzata”.\r\n\r\nBilancio\r\nIl doppio appuntamento del Nord Italia è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’anno e analizzare i trend che orienteranno le strategie per il 2026.\r\n“Il 2025 rappresenta per noi un anno di forte consolidamento – ha dichiarato Giulia Barroero, ad Lab Travel – chiuderemo a 70 milioni di euro di fatturato, con una crescita del 15% rispetto al 2024. Un risultato che non deriva solo dall’ingresso di nuovi Personal Voyager, ma anche dal rilevante miglioramento delle performance degli agenti storici. Il nostro modello unisce la massa critica necessaria a dialogare con i fornitori alla capillarità nel rapporto con la clientela, con effetti positivi su vendite e marginalità, come viene ampiamente riconosciuto dai protagonisti della nostra rete”.\r\nA conclusione degli incontri, Ezio Barroero, presidente Lab Travel, ha evidenziato la piena riuscita dell’evento: “Un appuntamento che ha suscitato un interesse sorprendente tra i Personal Voyager e che ha offerto un confronto di grande qualità. Un segnale chiaro della vitalità della rete e dell’attenzione verso i progetti che stiamo sviluppando”.\r\nGuardare avanti, per Euphemia, significa anche saper interpretare i cambiamenti del mercato e delle abitudini professionali. “Tra le tendenze emerse dal confronto con gli agenti – conclude Barroero – stiamo valutando investimenti più consistenti nel digitale per offrire soluzioni flessibili che ogni Personal Voyager possa adattare alle proprie esigenze, sempre in abbinamento alle filiali su strada. Le nostre 50 sedi fisiche rimangono un punto di riferimento per tutti gli agenti: alcuni le usano per incontrare il cliente la prima volta e poi proseguono la pratica online, altri le utilizzano invece per tutto l’iter della prenotazione, in funzione delle esigenze e delle aspettative del loro interlocutore”.","post_title":"Workshop Euphemia, Personal Voyager su formazione e innovazione","post_date":"2025-11-27T14:56:18+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764255378000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502414","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"In un settore che cambia ritmo a grande velocità, BIT 2026 – presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi – si prepara a mettere in primo piano i fattori che oggi fanno davvero la differenza: la capacità di raccontare i territori, costruire visioni condivise e leggere i cambiamenti profondi della domanda.\r\nÈ un’esigenza che emerge con forza dalla condivisione tra professionisti abilitata dal nuovo Think Tank e, in particolare, dalle voci del suo Advisory Board, dove la riflessione strategica di Paolo Audino, consulente ed esperto dei modelli fieristici e della loro evoluzione, incontra la sensibilità culturale di Paolo Verri, progettista di politiche territoriali e processi partecipativi, delineando un quadro in cui contenuti, narrazione e sistema diventano le vere leve competitive per chi opera nel turismo.\r\nPer Audino, «le fiere sono lo specchio del settore che rappresentano. Se il turismo vive una frammentazione crescente della domanda, le manifestazioni devono evolvere per coniugare linguaggi, pubblici e aspettative profondamente diverse. L’epoca delle fiere come puri marketplace lascia spazio a piattaforme che costruiscono conoscenza, anticipano trend e generano relazioni professionali più strutturate». È all’interno di questo movimento che BIT 2026 trova la propria traiettoria: fare della manifestazione un luogo di contenuti concreti, capaci di parlare a una filiera che oggi domanda visione e strumenti più che vetrine.\r\nA questa prospettiva fa eco quella di Paolo Verri, che richiama l’urgenza di un turismo fondato sulla cultura, sulla partecipazione e sull’identità dei territori. «Oggi il valore competitivo di una destinazione non si misura più solo in presenze, ma nella qualità dell’esperienza, nella capacità di costruire legami, nel racconto che si offre al visitatore. Le comunità diventano protagoniste e la narrazione non è decorativa, ma strategica: definisce il senso del viaggio e contribuisce alla reputazione internazionale del Paese». Un approccio che BIT porta nel dibattito attraverso i Travel Makers, le arene tematiche e un palinsesto che mette a confronto territori, professionisti e nuove forme di partecipazione.\r\nIl punto di contatto tra le due visioni: fare sistema\r\nPer Audino, il turismo italiano ha bisogno di un coordinamento che sappia coniugare politiche, servizi, mobilità, qualità urbana e modelli di offerta. Un settore così frammentato richiede maggiore chiarezza di ruoli e la consapevolezza che il turista è, di fatto, un \"residente temporaneo\", influenzato dalle stesse criticità e dagli stessi punti di forza percepiti dai cittadini. Per Verri, il sistema nasce dal dialogo tra territori, istituzioni e operatori, da politiche che valorizzano le comunità locali e da una visione che lega cultura, economia e innovazione.\r\nIn questo incrocio di prospettive, BIT 2026 propone un modello di manifestazione che interpreta il turismo come ecosistema. Nelle sei arene del Travel Makers Fest, nel lavoro del Think Tank con il suo Advisory Board e last but not least nel percorso espositivo, il focus su narrazione, sostenibilità, autenticità e nuove motivazioni di viaggio riflette una direzione precisa: costruire uno spazio condiviso dove pensiero, competenze e relazioni professionali generino valore reale per l’intera filiera.\r\nLa manifestazione diventa così un laboratorio in cui territori e operatori trovano un linguaggio comune per leggere il presente e progettare il futuro. Una piattaforma capace di accompagnare la trasformazione del turismo, connettendo strategie, visioni e comunità professionali in un momento in cui la competitività, e quindi le opportunità di sviluppare il business, nasce dalla capacità di integrare contenuti e identità in un sistema innovativo e sostenibile.\r\nAppuntamento a Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi.\r\n","post_title":"Dalle strategie alle narrazioni dei territori: BIT 2026 anticipa le evoluzioni del turismo","post_date":"2025-11-26T12:28:05+00:00","category":["informazione-pr","mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Informazione PR","Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764160085000]}]}}
LA DIRETTIVA EUROPEA !!! ma quando la smetteremo di andare appresso a tutte le stupidità che questi signori totalmente ignoranti del sistema agenziale sono in grado di partorire con la scusa della difesa del cliente ???
oppure è solo per foraggiare i “corsi” a 300,00 euro e più …..???
no credo che dovremmo cominciare a dire che delle direttive europee non ci frega niente. non abbiamo ne il tempo ne i soldi ne la volontà di spenderli in tutte queste stupidaggini