4 dicembre 2025 11:04

Ivana Jelinic, amministratore delegato dell’Enit
L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Tra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.
Tra le grandi mete prescelte dominano Milano (1,6 milioni di arrivi negli scali cittadini) e Roma (1,2), seguite poi da Venezia (quasi mezzo milione di arrivi), Napoli e Bologna.
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L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
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[post_content] => L'aeroporto di Bologna vola verso una chiusura 2025 oltremodo soddisfacente, dopo che i primi nove mesi sono stati «un periodo positivo perché abbiamo realizzato i nostri obiettivi in termini di avanzamento degli investimenti» ha dichiarato il ceo del Marconi, Nazareno Ventola, a Teleborsa.
«Dal punto vista del traffico siamo cresciuti di un due e mezzo circa, che è legato sostanzialmente al fatto che quest'anno abbiamo dei lavori nel terminal che sono stati in parte completati durante l'anno, che hanno limitato la capacità nei momenti di picco.
«Quindi nella fase operativa dell'estate, quella più calda, abbiamo dovuto ridurre la capacità del picco per portare avanti i cantieri. Nonostante questo, il dato positivo è che le compagnie aeree si sono riposizionate negli orari meno affollati e quindi hanno mantenuto i voli su Bologna».
"La gestione dei cantieri ha comportato anche un aumento dei costi temporaneo, legato proprio alla diversa attività rispetto all'ordinario. Quindi siamo soddisfatti perché siamo meglio del budget in termini di risultati e abbiamo un outlook positivo per fine anno, dove dovremo superare per Natale-Capodanno, il giorno esatto ancora non lo sappiamo, la nuova soglia psicologica degli 11 milioni di passeggeri che sarà il nostro nuovo record».
Il ceo sottolinea che il 2025 è stato l'anno «in cui raggiungeremo il nuovo massimo storico in termini di capex, supereremo i 50 milioni di euro di investimenti. Il prossimo anno saliremo ancora, cambieremo ulteriormente marcia. L'obiettivo è quello di dotare il terminal di un'esperienza del passeggero sempre migliore e sempre più avanzata.
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[post_content] => Domenica 7 dicembre 2025 prende vita nelle Cinque Terre la 64ª edizione dell'accensione del presepe ideato da Mario Andreoli, illuminato fino al 18 gennaio 2026.
Le oltre 250 figure - costruite a partire da materiali poveri, recuperati e trasformati dall’ingegno dell’ex ferroviere - tornano a popolare l’anfiteatro di vigneti che abbraccia Manarola.
Dopo la scomparsa di Mario Andreoli nel 2022, la sua eredità è stata raccolta dall’associazione Presepe di Manarola affiancata dal Cai La Spezia, mentre il Parco nazionale delle Cinque Terre e il comune di Riomaggiore collaborano alla tutela e sostengono la continuità di questa grandiosa opera artistico-ambientale in dialogo con il paesaggio in cui è inserita.
Quest’anno c’è un ulteriore elemento speciale: in occasione dell’accensione, per la prima volta dopo tredici anni, sarà possibile raggiungere Manarola da Riomaggiore percorrendo la Via dell’Amore, aperta gratuitamente, in entrambi i sensi, dalle 15.00 del 7 dicembre.
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«Il Presepe Luminoso di Manarola è un’eredità visionaria e un patrimonio collettivo delle Cinque Terre – commenta Fabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore - una delle sue attrazioni turistiche più convincenti, simbolo di creatività e memoria, ispirazione per la comunità e per tutto il territorio».
«Il Presepe di Mario Andreoli continua a essere un simbolo profondamente legato alla nostra identità – aggiunge il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Lorenzo Viviani - unisce creatività, laboriosità e un rapporto autentico con la terra, le pietre e il paesaggio delle Cinque Terre. Insieme al Comune di Riomaggiore sosteniamo con convinzione questa eredità, che ogni anno rivive grazie al lavoro prezioso dei volontari. Invitiamo i visitatori ad ammirare il Presepe dai punti di osservazione dedicati, per coglierne appieno la visione d’insieme e rispettare la delicatezza di un’opera che nasce da passione, cura e senso di comunità».
In vista dell’accensione del presepe di Manarola, considerato il grande afflusso di visitatori che ogni anno raggiunge le Cinque Terre per assistere a questo evento unico, Regione Liguria potenzierà l’offerta ferroviaria sulla linea La Spezia - Genova Nervi. Il 7 dicembre saranno attivate due corse straordinarie, pensate per agevolare gli spostamenti di chi vorrà partecipare alla manifestazione.
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[post_content] => Il ponte dell’Immacolata si conferma l’avamposto delle vacanze di Natale per 13,9 milioni di italiani, la maggior parte dei quali (6,5 milioni di persone) partirà nella giornata del 5 dicembre, mentre 4,9 milioni di essi si muoveranno il sabato 6 dicembre. Questa la fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione dell’8 dicembre, secondo l’indagine realizzata per Federalberghi da Tecnè.
A vincere sulla scelta della destinazione, a quanto pare, sarà ancora l'Italia. Al top delle preferenze, resistono le città d’arte con tutto il patrimonio artistico museale ed espositivo che esse offrono per coloro che si tratteranno entro i confini nazionali. La spesa media si attesterà sui 635 euro a persona producendo un giro di affari di 8,8 miliardi di euro. Chi andrà all’estero, a sua volta, non rinuncerà a visitare le grandi capitale europee ed extraeuropee.
L’indagine rivela inoltre una tendenza spiccata ad utilizzare questo prezioso intervallo vacanziero per visitare i mercatini natalizi, manifestazioni caratteristiche, fedeli alla tradizione, che mostrano di essere in forte crescita su tutto il territorio nazionale: essi attrarranno infatti il 61,3% di coloro che partiranno per il ponte dell’Immacolata.
Scenario rassicurante
“I dati rilevati dalla nostra indagine ci restituiscono uno scenario luminoso, apparentemente rassicurante, soprattutto in previsione delle festività Natalizie – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Questo quadro conferma una forte determinazione nel programmare un viaggio. Si continua a scegliere l’Italia, il che per noi è motivo di grande orgoglio, si ama ritrovare l’atmosfera ideale nei mercatini natalizi, si cerca un arricchimento culturale nelle città d’arte e ci si garantisce un soggiorno principalmente in albergo, proprio nell’ottica di rendere la vacanza il più rilassante possibile. Va senz’altro considerato determinante il calendario di dicembre 2025, che fa cadere di lunedì la festa dell’Immacolata, offrendo maggiori opportunità nel programma di viaggio”.
“Tuttavia – conclude Bocca - non possiamo trascurare il fatto che, accanto a milioni di italiani che si metteranno in movimento, vi sarà una parte consistente del Paese costretta a rimanere a casa per il Ponte a causa dell’aumento del costo della vita. Ciò mette in evidenza una fragilità reale, amplificata dagli aumenti nelle ordinarie spese quotidiane che spingono molti dei nostri concittadini a far retrocedere nella scala delle priorità la legittima esigenza della vacanza”.
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[post_content] => Dopo il successo della seconda edizione del 2024 ritorna “Natale a Porto Cervo”, con i mercatini di Natale allestiti nella passeggiata del borgo smeraldino dal 10 dicembre 2025 sino al 6 gennaio 2026.
Gli eventi di "Natale a Porto Cervo" organizzati e sponsorizzati da Smeralda Holding, in collaborazione con il consorzio Costa Smeralda, sono patrocinati e inseriti nel calendario generale delle manifestazioni di Natale del comune di Arzachena che prevedono eventi nella cittadina e nei borghi del comune.
Quest’anno, con la partecipazione di numerose associazioni, è previsto un calendario ancora più variegato, ricchissimo, per tutte le età, capace di aggregare le famiglie, far divertire i più piccoli ed emozionare i più grandi che vede la presenza attiva delle associazioni locali che contribuiscono alla realizzazione della manifestazione: l’associazione Porto Cervo, l’associazione Li Montimulesi, il comitato di Battistoni, l’associazione Monticanaglia, il comitato Santa Teresina, la parrocchia Stella Maris, gli Amici di Nemo e gli Amici del Sorriso popoleranno le diciannove casette, tre in più rispetto all’edizione del 2024, insieme ad altri artigiani del territorio che saranno presenti con una variegata offerta sia di prodotti gastronomici sia di artigianato locale.
Il calendario di eventi include la pista di pattinaggio allestita nella piazzetta degli Archi, una delle attrazioni che ha ottenuto grande successo nella passata edizione del 2024, la Giostra per bambini, novità di quest’anno, e il grande concerto pre-Capodanno nella piazzetta Centrale fissato per sabato 27 dicembre.
«La comunità locale rappresenta da sempre un valore unico e prezioso. Attraverso la collaborazione con il comune di Arzachena, in occasione delle festività natalizie abbiamo un’importante occasione per far sentire la nostra vicinanza al territorio, organizzando una manifestazione che offra alla popolazione un luogo di incontro confortevole nel quale trascorrere ore piacevoli con i propri cari - dichiara Mario Ferraro, ceo di Smeralda Holding - Il nostro obiettivo è proporre un calendario natalizio coinvolgente, che rafforzi le relazioni tra i residenti e sia in grado nel tempo, con un progetto sempre più interessante e di valore, di attrarre anche i consorziati e i turisti, che desideriamo accogliere più numerosi anche durante la stagione invernale per dare seguito all’obiettivo di avere una destinazione sempre più ospitale tutto l’anno».
«Da due anni, l'iniziativa Natale a Porto Cervo è diventata un pilastro fondamentale nella strategia per promuovere la destinazione Arzachena anche nei mesi invernali in stretta sinergia con Smeralda Holding e il consorzio Costa Smeralda, che investono energia e risorse dimostrando che la collaborazione tra pubblico e privato è la chiave per un rilancio territoriale duraturo – aggiunge Roberto Ragnedda, sindaco del comune di Arzachena - Questo appuntamento, non solo porta la magica atmosfera del Natale in una delle nostre località più iconiche, ma rafforza la rete tra tutti gli attori locali, dalle associazioni ai consorzi».
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Da oltre 30 anni parte della grande famiglia del gruppo Grimaldi, ma con l'entusiasmo dei primi giorni di lavoro: Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi Group da quest'anno alla guida anche della divisione tour operator, ha riunito partner e stampa per fare il punto su un'annata che ha portato sulle navi della compagnia circa 6 milioni di passeggeri.
«La sostenibilità resta uno degli elementi centrali nello sviluppo del gruppo Grimaldi - spiega la manager -. Uno sviluppo che sicuramente ha dei costi, ma che può trasformarsi in una straordinaria opportunità da cogliere». Sostenibilità che prima di essere ambientale, sociale e di governance deve essere economica. «Il punto di partenza è proprio quello di compiere i passi giusti rispettando i tempi e le modalità che consentano una crescita sana e duratura. In Grimaldi siamo pronti a sostenere un importante piano di sviluppo, che ci porterà tra il 2028 e il 2030 ad avere in flotta nove nuove navi».
Le nuove navi
I traghetti ro-pax, commissionati al cantiere China Merchants Jinling Shipyard, richiederanno un investimento del valore complessivo di oltre 1,3 miliardi di dollari e saranno caratterizzati da innovazioni tecnologiche ispirate da una visione green pionieristica. Le nove navi garantiranno infatti una riduzione di oltre il 50% di Co2 per carico trasportato rispetto alle navi che attualmente operano sulle rotte a cui sono indirizzate.
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In ambito tour operating, Grimaldi lines Tour Operator si prepara alle feste con speciali proposte per Natale e Capodanno. «Pacchetti che offrono nave più hotel o solo nave, prodotto quest'ultimo che copre l'80% dell'offerta globale».
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[post_content] => Caro biglietti a Natale. Capisco che tutti ci vogliono guadagnare, specialmente per le vacanze natalizie, ma la cosa sta diventando così iniqua che anche Codacons ha presentato un ricorso presso l'Antitrust. Un volo per Catania, per Lamezia, per Cagliari, in questo periodo diventa una vera e propria tassa. E chi deve pagare questa tassa? Studenti e lavoratori che vogliono passare il Natale con la famiglia.
Dicono le compagnie: è l'algoritmo. Come se tutto potesse essere guidato da una volontà fuori da noi. Naturalmente è una presa di posizione di comodo. Uno dice: bisogna che intervengano le istituzioni. Dalle Autorità antitrust, all'Enac, al governo, dovrebbe arrivare qualche segnale. Invece niente. Il silenzio.
Ingiustizia
Si sa che il nostro Paese è fondato sull'ingiustizia, ma delle volte sarebbe opportuno contraddire questo luogo comune, che tanto luogo comune non è. Le compagnie aeree fanno quello che vogliono sul nostro territorio, senza che ci sia un freno, senza qualcuno che faccia la voce grossa. Queste cose non succedono in Francia o in Spagna.
Allora uno potrebbe pensare di andare un macchina o in treno. E invece no, perché, guarda caso, per Natale aumenta sia la benzina, che le tariffe dei treni. Andiamo bene.
Giuseppe Aloe
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[post_content] => Per King Holidays la proiezione di chiusura d’esercizio a fine anno indica un fatturato globale - incoming e outgoing - di 40 milioni di euro, in crescita del 20% sul 2024.
L'andamento dell'incoming
C’è tanta richiesta di Italia nel mondo e per consolidare il suo posizionamento sull'incoming, King Holidays sta investendo molto in promozione, partecipando con Enit a tutte le principali fiere di settore. In ordine di tempo e solo per citarne alcune, Imex a Las Vegas in ottobre, Ibtm World a Barcellona a novembre e Iltm di Cannes a dicembre.
La programmazione è di matrice culturale, basata sulla valorizzazione delle tradizioni e dell’anima autentica dei territori: una scelta non sempre semplice da perseguire nella pratica ma decisamente premiante nei risultati, perché intercetta la domanda e le reali aspettative dei partner stranieri. Questo porta a privilegiare circuiti alternativi rispetto ai tour tradizionali, contribuendo a contrastare i fenomeni di overtourism e a distribuire in modo più equilibrato i flussi sul territorio.
Per contro, la domanda da parte delle aziende continua ad essere concentrata su alcuni periodi chiave dell’anno, in primis maggio, giugno, settembre e ottobre, e questo ovviamente comporta una certa congestione dell’offerta. Quanto all’andamento delle destinazioni, il Giubileo ha condizionato la domanda su Roma, con un comprensibile aumento dei pellegrinaggi a scapito dei viaggi non religiosi, mentre crescono molto la Puglia e la Sicilia, apprezzate e sempre più richieste per la presenza di città storiche, antiche tradizioni e patrimonio enogastronomico di fama mondiale.
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[post_content] => L’Italia, il Bel Paese, è ormai una meta per tutte le stagioni, e le ricorrenze di Natale rappresentano un momento dell’anno meraviglioso per godere delle destinazioni in festa nelle città come in montagna o sulla costa.
La vacanza di Natale in Italia è, quindi, attrattiva per tutti, sia per i vacanzieri italiani alla ricerca di relax, piatti gustosi e panorami irrinunciabili, che per i turisti stranieri, a caccia delle nostre migliori tradizioni religiose e identitarie, dei nostri ristoranti gourmet in festa, o delle fiere e mercatini più artigianali nei borghi.
Con oltre 2,7 milioni di prenotazioni internazionali e domestiche di passeggeri aeroportuali che arriveranno in Italia nel mese di dicembre 2025, con una variazione annua del +3%, si conferma la tendenza positiva che ha caratterizzato l’intero anno trascorso (se si considerano solo i turisti soggiornanti si contano 2,4 milioni di arrivi aeroportuali, in crescita del +6,1% sull’anno precedente). Un trend di crescita che prosegue nel 2026 per il mese di gennaio con circa 2,3 milioni di prenotazioni aeroportuali, pari al + 3,9% sull’anno precedente (1,9 milioni soggiornanti, +4,4% sul 2025).
Il fascino dell’Italia durante le festività natalizie non conosce confini. Tra dicembre e gennaio, il Bel Paese si prepara ad accogliere milioni di viaggiatori, con numeri che raccontano nuovamente una storia di successo. Se i flussi domestici sono una garanzia e si dimostrano stabili al 36% del totale, i movimenti internazionali stimolano ancora la crescita.
A trainare è il mercato spagnolo, che da solo porterà circa 611 mila arrivi aeroportuali, seguito a ruota dal Regno Unito con oltre 583 mila arrivi. Non mancano i viaggiatori italiani, che superano quota 383 mila, mentre Francia e Germania confermano il loro amore per l’Italia con rispettivamente 328 mila e 308 mila arrivi.
Ma la mappa dei flussi è ancora più variegata: dai Paesi dell’Est arrivano 280 mila turisti polacchi, 212 mila albanesi e 208 mila romeni, mentre dagli Stati Uniti si registrano 166 mila arrivi. A completare il quadro, i viaggiatori dal Benelux con Paesi Bassi (118 mila) e Belgio (121 mila).
Le grandi città italiane si preparano a fare da palcoscenico a questa invasione festosa. Milano svetta con 1,6 milioni di arrivi aeroportuali, seguita da Roma con 1,2 milioni, staccando nettamente le altre destinazioni.
Sul podio delle mete più ambite troviamo anche Venezia (491 mila), Napoli (296 mila) e Bologna (258 mila), mentre Bari, Catania, Torino (dove gennaio supera dicembre), Firenze e Pisa completano la lista delle città più visitate.
Il turismo business? In questa stagione resta un passo indietro ma non scompare, con il 3% degli arrivi.
Sul fronte internazionale, l’Italia si conferma protagonista: seconda solo alla Spagna, ma davanti a competitor come Francia e Turchia.
Il Natale, insomma, è il momento in cui l’Italia brilla più che mai, tra mercatini, luci e atmosfere che continuano a incantare il mondo, mostrando come la vacanza in Italia sia ancor più simbolo di condivisione, inclusione e accoglienza, a tavola nelle case come nel nostro sistema di ospitalità, per quei viaggiatori che hanno già prenotato da tempo ma anche per coloro che decideranno last minute di vivere all’italiana le festività di quest’anno.
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