3 ottobre 2025 10:40
I piloti della Lufthansa e della sua sussidiaria cargo hanno votato per uno sciopero dopo che i colloqui tra il loro sindacato e la compagnia aerea sulle pensioni sono giunti a un punto morto.
I lavoratori, membri del sindacato Vereinigung Cockpit, chiedono alla compagnia aerea di aumentare i contributi pensionistici per i suoi 4.800 piloti, sostenendo che la loro situazione pensionistica è peggiorata negli ultimi otto anni.
La Lufthansa non ha avuto giri di parole, rispondendo che era assolutamente impossibile apportare modifiche perché le richieste erano troppo costose.
Ancora niente data
I piloti hanno votato a favore della proposta di sciopero, che è stata approvata a maggioranza, ma non è stata ancora fissata una data o una tempistica. Vista la risposta della compagnia aerea, che ha escluso radicalmente qualsiasi possibile modifica al sistema pensionistico, uno sciopero sembra probabile.
Il conflitto non riguarda il personale di nessuna delle altre compagnie aeree del gruppo Lufthansa, nemmeno quelle tedesche come Discover o Eurowings, e tanto meno quelle dei paesi limitrofi, che hanno normative sul lavoro diverse.
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[post_content] => Ventiquattro ore di stop per i sistemi di vendita di Ita Airways: la compagnia aerea informa che il prossimo 22 novembre sarà eseguito un importante aggiornamento, a partire dalle ore 00:01 italiane.
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«Questo intervento - spiega una nota del vettore - rientra nell’impegno di Ita Airways a offrire ai propri clienti un servizio e un’esperienza di acquisto sempre più innovativi ed efficienti, sfruttando le importanti sinergie con un partner strategico come il Gruppo Lufthansa».
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[post_content] => Air Algérie ha preso in consegna il suo primo Airbus A330-900, che avrà un ruolo chiave nei piani di espansione della compagnia aerea da Algeri, consentendo il lancio di nuove rotte transatlantiche e asiatiche.
Air Algérie riceverà altri sette A330neo e diventerà il più grande operatore di questo tipo di aeromobile in Africa. Il velivolo è configurato in una cabina a tre classi con 18 poltrone completamente reclinabili in Business, 24 in Premium Economy e 266 in Economy.
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I paesi inclusi nel sistema sono gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita, il Qatar, il Bahrein, il Kuwait e l'Oman.
Il varo del progetto pilota il prossimo dicembre è il segnale più chiaro finora che il Golfo stia effettivamente passando dalle parole ai fatti.
Gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein avvieranno la prima fase di sperimentazione di un sistema di viaggio “one-stop” questo dicembre: per ora, il Consiglio di cooperazione del Golfo lo ha limitato ai viaggi aerei tra i due paesi. Ma se funzionerà, potrebbe alla fine essere applicato a tutti e sei gli Stati membri del Consiglio e gettare le basi per il visto turistico unificato in stile Schengen.
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[post_content] => Eurowings ha sospeso numerosi collegamenti in partenza dagli aeroporti regionali della Germania. Una revisione del network che risponde al significativo aumento dei costi operativi e alle persistere delle difficoltà del mercato interno tedesco.
Nel mirino le basi regionali del vettore del gruppo Lufthansa: a Dortmund, la compagnia ha chiuso la base dopo l'estate, abbandonando quattro rotte verso Catania, Kavala, Salonicco e Spalato; solo il collegamento con Palma di Maiorca è stato mantenuto. Entro l'estate 2026, anche a Norimberga è prevista la sospensione dei voli verso Roma e le isole greche di Heraklion, Kos e Rodi.
“Stiamo rivalutando tutte le nostre rotte e sedi in Europa”, ha precisato un portavoce della compagnia low cost tedesca, confermando che il collegamento da Norimberga a Maiorca rimarrà uno dei pochi mantenuti la prossima estate.
La decisione di Eurowings fa parte di un più ampio movimento di riduzione delle operazioni in Germania. La compagnia cita l'aumento dei costi aeroportuali e delle tasse come fattore determinante. Ad Amburgo, quest'anno ha soppresso più di mille voli sulle rotte domestiche. “I progetti di aumento delle tasse rendono impossibile mantenere la nostra attuale offerta. Non è stato proposto alcun compromesso praticabile”, ha sottolineato Jens Bischof, presidente di Eurowings. La casa madre, Lufthansa Group, ritiene che la somma di tutte le tasse e gli oneri renda il mercato tedesco uno dei meno competitivi in Europa.
Di fatto, la domanda su alcune rotte, in particolare quelle nazionali, non è tornata ai livelli pre-pandemia: Eurowings ha recentemente sospeso il collegamento Norimberga-Amburgo a causa dell'insufficiente traffico, sottolineando anche l'intensità della concorrenza ferroviaria.
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[post_content] => Sciopero. Viaggi a rischio oggi per chi vola con easyJet e Volotea: i dipendenti della compagnia spagnola, iscritti al sindacato Uilt-Uil, si fermano infatti dalle 00:00 alle 23:59 di oggi, 14 novembre.
Piloti e assistenti di volo chiedono il riconoscimento della rappresentanza sindacale in azienda e un contratto più equo. "Questa mobilitazione è necessaria per affermare i diritti e la dignità dei lavoratori Volotea, le cui richieste restano inascoltate", ha dichiarato il sindacato in una nota. Ha inoltre avvertito che domani saranno organizzati presidi negli aeroporti principali del Paese.
Quattro ore
Gli assistenti di volo easyJet, rappresentati dal sindacato Usb Lavoro Privato, faranno sciopero per quattro ore, dalle 13 alle 17, per protestare contro le condizioni di lavoro e la mancanza di tutele.
I due vettori prevedono ritardi e cancellazioni, per cui i passeggeri sono invitati a verificare l'operatività del proprio volo con le due compagnie aeree o attraverso il sito Enac: l’Ente nazionale per l'aviazione civile ha stabilito fasce orarie garantite durante gli scioperi: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21; tuttavia, anche in queste ore i servizi potrebbero registrare ritardi per l'effetto domino dei voli colpiti fuori dalle fasce garantite.
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[post_content] => Lo shutdown più lungo della storia americana finisce. Dopo 43 giorni di chiusura, il governo Usa riapre: Donald Trump ha firmato il provvedimento approvato dal Congresso per mettere fine alla paralisi e riprendere a operare regolarmente. "Non si dovrebbe ripetere mai più", ha detto il presidente ringraziando i democratici - otto al senato e sei alla Camera - che hanno votato con i repubblicani.
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Oggi il Kenya sta ampliando la propria offerta turistica. L’Mkte l’ha raccontato ai suoi ospiti testimoniando una storia antica fatta di tradizioni, cultura e safari - tanto apprezzata dai viaggiatori - ma anche mettendo in evidenza l’evoluzione del segmento luxury, il wellness con i focus sullo yoga, l’attenzione alla gastronomia rinnovata nel trend afro-fusion dei tanti ristoranti di tendenza di Nairobi e le vivaci città; significativa anche l’apertura al turismo business e mice, dove i momenti lavorativi si completano incontrando la natura; bisogna anche ricordare che il Kenya è stato uno dei primi paesi africani a promuovere i cambiamenti sostenibili, utilizzando le energie rinnovabili e bandendo la plastica. Importante il contributo di alcuni operatori italiani presenti all’expo.
«Graffiti Travel ha partecipato all’Mkte per conoscere in modo più approfondito il mercato turistico locale, incontrando potenziali partner e prodotti altrimenti non visibili. - ha affermato Vladimiro Farina, gm di Graffiti Travel - Operiamo in Kenya dai primi anni 2000, con itinerari su misura per gruppi e individuali, in particolare per viaggiatori amanti dei fotosafari. Il nostro mercato è cambiato dopo il Covid: oggi vengono richiesti soprattutto viaggi combinati safari/mare e la crescita della domanda impone una conoscenza più profonda dell’offerta locale, portando sul mercato prodotti diversificati, nuove locations e nuove tipologie di viaggio, come un self-drive guidato o pacchetti semplificati per le combo safari/mare. Ogni anno Graffiti Travel organizza dei viaggi itineranti in Kenya con guida e land-cruiser per 80/100 dei suoi clienti. L'introduzione di nuovi pacchetti di viaggio e l'abbassamento della soglia di budget medio raccontata dall’Mkte favorirà l’aumento dei viaggiatori» conclude Farina.
«È stato importante vedere da vicino quello che vendiamo, non solo per quanto riguarda i safari, l'attrazione più importante del Kenya, ma anche per capire le estensioni mare, tanto amate dai clienti italiani. - sottolinea invece Susanna Ingenito, del reparto operativo Africa di Oltremare Tour Operator - L’Mkte mi ha dato la possibilità di incontrare decine di operatori locali e il Famtrip successivo mi ha permesso di scoprire il parco Tsavo, est di Nairobi. Abbiamo viaggiato in treno ed è stata un’esperienza davvero interessante. Ho poi alloggiato al Salt Lick Safari Lodge, dove le camere si trovano su dei piloni e si può ammirare il bush dall’alto, senza invadere gli spazi degli animali che si abbeveravano nelle pozze d’acqua sottostanti. Bellissima anche la baia di Kilifi, un’insenatura da scoprire in barca a vela, immersi nel silenzio e, magari, - conclude Ingenito - ammirando il tramonto».
Interessante, infine, la chiave di lettura offerta da Carlo Dagaradi, tour leader del to Kailas: «Kailas è gestito da specialisti in scienze naturali: geologi, naturalisti ed etologi. Anche noi guide abbiamo una formazione scientifica: io stesso sono un etologo esperto di comportamento animale. Partecipare al Magical Kenya Travel Expo mi ha dato la possibilità di conoscere l’offerta naturalistica del Kenya incontrando specialisti e trovando un to locale con cui lavorare. Insieme metteremo a punto nuovi percorsi che indagano la struttura e organizzazione sociale delle diverse specie del paese. Kailas vorrebbe replicare anche in Kenya le esperienze di scoperta che già offre in Uganda e Tanzania. Ovvero i safari a piedi o il trekking all'interno delle comunità locali e in parchi che non siano toccati dall'overtourism».
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Greenwashing nei cieli. Le aziende dovrebbero capire che la battaglia green non è una questione marketing, ma una questione seria. Loro fanno pubblicità su come sono green, pulite, perfette, ma queste comunicazioni servono solo a migliorare l'immagine delle stessa imprese, e quindi a risultare più interessanti da parte dei consumatori. Questa pratica si chiama greenwashing. Ora l'Ue sta facendo una battaglia proprio sul greenwashing. E ora la rivolge verso alcune compagnie aeree. Esattamente 21.
Le compagnie aeree interpellate dalla Commissione sono Air Baltic, Air Dolomiti, Air France, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, EasyJet, Finnair, KLM, Lufthansa, Luxair, Norwegian, Ryanair, Sas, Swiss, TAP, Transavia France, Transavia CV, Volotea, Vueling e Wizz Air.
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Autorità e impegni
Le autorità nazionali per la tutela dei consumatori verificheranno l’attuazione degli impegni assunti dalle compagnie aeree. Se necessario, potranno essere adottate misure di esecuzione. La Commissione europea, insieme alla rete CPC, valuterà anche le pratiche di altre compagnie aeree operanti nel mercato unico, per assicurare condizioni di concorrenza leale e uniformità di applicazione delle norme nel settore dell’aviazione.
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Secondo il media economico polacco Money.pl, il ceo della compagnia aerea polacca, Michał Fijoł, si è recato a Praga alla fine di ottobre per discutere i termini dell'acquisizione di Smartwings.
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Il proprietario di Smartwings - specializzata nel traffico leisure - e cioè l'imprenditore ceco Jiří Šimáně, è stato già vicino alla vendita di Smartwings alla compagnia aerea israeliana Israir, ma l'accordo alla fine è saltato.
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