13 September 2024

Asia, Sudafrica e Stati Uniti trainano l’estate di debutto di Mapo World

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Siamo molto soddisfatti di questi primi due mesi di attività ufficiale di Mapo World“. Esordisce così la ceo di Mapo Travel, Barbara Marangi, nel commentare i primi dati sulla primavera/estate di debutto della nuova divisione long haul dell’operatore pugliese, inaugurata a fine marzo a Torino. “Le richieste e le prenotazioni per viaggiare lontano dall’Italia sono tante – prosegue la stessa Barbara Marangi -: i nostri connazionali stanno decisamente riscoprendo l’estero e il lungo raggio. Dal nostro osservatorio possiamo dire che l’Asia è sicuramente la meta più gettonata anche per i viaggi di nozze, con Indonesia, Thailandia e la new entry Giappone che da poco ha riaperto le porte ai turisti. Ma la vera sorpresa è il Sudafrica, molto ricercato e apprezzato dagli italiani. Al quinto posto gli Stati Uniti, destinazione iconica e suggestiva che da sempre attira i viaggiatori del Belpaese”.

Continuano inoltre gli incontri di formazione con gli agenti di viaggio in tutta Italia e nei nuovi uffici di via Reiss Romoli a Torino. “Dalla presentazione del brand Mapo World abbiamo trascorso due mesi di lavoro intenso e di tanti incontri con il trade, unico nostro canale di vendita – continua la ceo -. In piena sintonia con la nostra filosofia, anche il nuovo brand punta molto sulla formazione degli agenti e sul confronto tra chi ha progettato l’itinerario e chi dovrà presentarlo al cliente finale. Brescia, Padova e Pescara sono solo le ultime tappe di un percorso che ci vedrà incontrare gli adv in tutta Italia. E ovviamente i nostri uffici di Torino dove ospitiamo quasi quotidianamente, sia in presenza sia online, incontri e briefing con gli agenti”.

Tutto il progetto Mapo World, guidato da Roberto Servetti e Fabrizio Celeghin, è orientato sull’artigianalità e sulla costruzione di vacanze su misura per il cliente. “I riscontri ottenuti dai viaggiatori in queste prime settimane di attività ci dicono che siamo sulla strada giusta – conclude Barbara Marangi -. Una strada che si allontana dalla standardizzazione del prodotto per investire in qualità, in vacanze costruite sulle esigenze e le richieste di chi viaggia, proprio come farebbe un sarto”.

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