29 giugno 2021 10:30
Si chiama “Io prenoto in agenzia viaggi” la campagna di comunicazione lanciata a gennaio da Welcome Travel attraverso i propri canali social e che oggi il Network ripropone con nuovi materiali per sostenere ancora di più le vendite.
L’obiettivo era, lo scorso inverno, in un momento di forte incertezza caratterizzato dall’impossibilità di viaggiare, ricordare al Cliente, attraverso una declinazione di valori, che esisteva comunque un canale che dava garanzie e sicurezze, sensibilizzandolo sui plus di ogni viaggio prenotato in Agenzia, in attesa della possibilità di farlo quanto prima.
Oggi, finalmente, la situazione sta gradualmente tornando alla normalità, accompagnata dalla voglia di tornare viaggiare, anche se nei limiti delle direttrici aperte. Welcome Travel ha così deciso di rilanciare la campagna proprio per supportare le vendite, riprendendo gli stessi valori espressi in precedenza, ma legandoli anche al prodotto e suggerendo, quindi, proposte di viaggio concrete.
Necessità di consulenze
«Con l’arrivo dell’estate, possiamo finalmente tornare a viaggiare e appagare quel desiderio che abbiamo represso per oltre un anno – dichiara Laura Antonioli, responsabile coordinamento vendite Welcome Travel –. Abbiamo riscontrato come nei clienti permanga una grande necessità di consulenza, di garanzie, di un supporto professionale e di una conoscenza specifica, altrove introvabili. Ecco perché rilanciamo la campagna, con nuove immagini legate sempre ai valori che caratterizzano la professione dell’Agente di Viaggio, ma che parlano anche, in modo più concreto, di destinazioni, prodotti e vacanze: al mare, in crociera e ovunque siano effettivamente fruibili. Inoltre – prosegue la Manager -, abbiamo sollecitato tutte le nostre Agenzie a rilanciare con forza il messaggio della Campagna, proprio per intercettare la forte domanda sotto data che stiamo registrando, in modo da sostenere anche questa tipologia di vendita”»

Laura Antonioli, responsabile coordinamento vendite Welcome Travel
La campagna è attiva sul sito Welcome Travel e su quelli delle agenzie della rete, sulle App e i totem digital signage, sui social Facebook e Instagram e sulle Newsletter rivolte ai Clienti WTG. Ma le protagoniste della comunicazione saranno le Agenzie stesse che, sotto il proprio nome, diffonderanno un messaggio forte e univoco utilizzando tutti i propri canali, ma con la forza amplificatrice della coralità del Network.
Per farlo, accederanno al ricco pacchetto di materiali contenuto nel communication market Wtg, il repository che raccoglie tutti i materiali a disposizione delle Agenzie per alimentare i propri canali di comunicazione. Attraverso quest’area digitale le Agenzie del Network hanno, dunque, accesso ora anche a tutti i nuovi materiali di “Io prenoto in agenzia viaggi”, in continuo aggiornamento con contenuti sempre diversi, e ovviamente personalizzabili con il logo del punto vendita.
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[post_content] => Crescita, innovazione e attenzione alle esigenze delle agenzie di viaggio: questi i pilastri della strategia di Alpitour World, raccontati dal direttore commerciale trade Alessandro Seghi, in occasione dell'ultima edizione di BMT, in cui emergono le nuove iniziative del gruppo per il 2025.
«Abbiamo superato il miliardo di euro di fatturato con largo anticipo sulle previsioni - spiega Seghi -, registrando una crescita del 15% rispetto all’anno precedente, pari a circa 122 milioni di euro in più».
Un risultato caratterizzato da una forte tendenza all’advance booking, «che negli ultimi due anni e mezzo ha allungato significativamente il tempo tra prenotazione e partenza - approfondisce Seghi -, anche se abbiamo osservato anche un incremento della domanda sotto data». Tendenze che hanno portato l'azienda a tarare le strategie di commercializzazione ma anche incrementare il prodotto. «Abbiamo dovuto aumentare la nostra capacità sulle principali destinazioni, come il Mar Rosso e Zanzibar, garantendo voli anche nel mese di aprile, che stiamo riempiendo con ottimi risultati».
Nuove strategie per il booking e il supporto alle agenzie
Una delle novità più rilevanti, destinata a segnare un possibile cambiamento nel settore, è il test avviato su alcune agenzie di viaggio per rendere accessibile il reparto booking anche la domenica, rispondendo così alle esigenze di chi opera anche nei giorni festivi: «Ascoltare le esigenze del mercato è fondamentale per noi - commenta Seghi -. Per molte agenzie, lavorare anche nel weekend è una necessità. Vogliamo supportarle offrendo strumenti flessibili e un’assistenza continua per la costruzione e la chiusura dei pacchetti di viaggio anche nei giorni festivi».
La vicinanza alla distribuzione è fortemente espressa anche con la pianificazione di articolate attività 'sul campo'. «Abbiamo avviato un percorso di formazione con circa 50 tappe su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo già 500 agenti. Stiamo registrando l’ingresso di nuove risorse nelle agenzie e vogliamo accompagnarle in questo percorso con un supporto mirato. Gli AV Days, che organizziamo nella sede di Pesaro, permettono di formare gli agenti da zero sul nostro prodotto, e sono aperti anche ai network con affiliati o associati». Grazie a queste iniziative e ai roadshow, Alpitour ha formato dall'inizio dell'anno quasi 2000 agenzie.
La formazione avviene in diverse modalità, tra cui il metodo 'e-learning by doing', pensato per facilitare l’apprendimento pratico dei sistemi di prenotazione.
Un prodotto assicurativo per le incertezze meteo
A partire dal 1° aprile, Alpitour lancerà un prodotto assicurativo innovativo in collaborazione con Europ Assistance. «L’obiettivo è offrire maggiore tranquillità ai clienti e incentivare le vendite anche nei periodi in cui la situazione meteo potrebbe risultare incerta. Vogliamo garantire una protezione aggiuntiva che renda più sicuro prenotare in qualsiasi stagione».
Un altro aspetto centrale della strategia di Alpitour è l’arricchimento dei pacchetti di viaggio con esperienze uniche e difficilmente replicabili, soprattutto per alcune linee di prodotto specifiche, come Travelling di Turisanda. «Abbiamo costruito, insieme ai colleghi del prodotto, proposte che aggiungono valore reale ai tour, con servizi esclusivi che un cliente non riuscirebbe ad organizzare da solo. Ad esempio, una visita al MoMA di New York quando il museo è chiuso al pubblico, permettendo ai nostri ospiti di essere gli unici presenti la sera, o ancora un’esperienza serale nella Monument Valley, guidata da rappresentanti delle poche famiglie Navajo ancora presenti nell’area».
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Una Boston tutta da riscoprire. Una città che porta con sé numerose nuove attrattive e che, dal prossimo maggio, sarà ancora più facilmente raggiungibile da Milano grazie al nuovo volo di Delta Air Lines.
Città eclettica, smart, inclusiva e dinamica, la destinazione che è tra le porte d'accesso privilegiate agli Usa, «è sicuramente conosciuta dagli italiani, ma credo che pubblico e trade siano fermi alla 'vecchia Boston', quella del Fenway Park e del Freedom Trail - osserva Martha J. Sheridan, presidente e ceo di Meet Boston -. Non conoscono, invece, le numerose novità degli ultimi anni: è quindi importante per noi rimanere costantemente in contatto, non solo con il consumer ma in particolare con il trade, poiché sappiamo che molti turisti europei prenotano ancora i loro viaggi attraverso agenzie e tour operator. Vogliamo quindi assicurarci di educare non solo i consumatori, ma anche il settore dei viaggi, in modo che abbiano a portata di mano tutto ciò di cui hanno bisogno per pianificare l'esperienza perfetta per i loro clienti».
In particolare, la destinazione è ben presente sul mercato Italia grazie «alla solida collaborazione con Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, che rappresenta il nostro link diretto con il canale trade», e proprio questa settimana affianca Meet Boston nella mission milanese di presentazione dell'offerta, insieme a Delta Air Lines: «Abbiamo con noi circa 15 bostoniani per parlare della nostra incredibile città e durante la serata di ieri abbiamo accolto un'ottantina membri del settore turistico e dei media, che speriamo di rivedere al prossimo Ipw di Chicago e in occasione del Discover New England».
In crescita gli arrivi dall'Italia
Posizione di tutto rispetto per l'Italia in relazione al numero di arrivi: «Quasi 60.000 visitatori italiani all'anno vengono a Boston e il trend è in crescita» precisa David O’Donnell, vice president of strategic communications di Meet Boston, dato che posiziona il nostro mercato al quarto posto tra quelli più importanti in Europa «in un testa a testa con l'Irlanda, alle spalle di Regno Unito, Francia e Germania».
A livello globale Boston accoglie «circa 20 milioni di viaggiatori all'anno e abbiamo completamente recuperato i livelli pre-Covid. Di questi, 3 milioni sono turisti internazionali e di questi ultimi, 2 milioni provengono da oltre oceano: quindi non Canada (nostro mercato principale) o Messico». Una tappa strategica che apre ad un approfondimento della destinazione Usa: «Abbiamo 60 rotte dirette senza scalo verso Boston, che naturalmente è la porta d'ingresso non solo per il Massachusetts, ma per il New England e, come mi piace dire, per gli Stati Uniti, perché è il volo transatlantico più vicino per molte aree. In particolare, per i visitatori internazionali che magari trascorreranno qui sette o dieci giorni, Boston è il luogo ideale da cui partire per raggiungere luoghi come Cape Cod, il Maine, il New Hampshire, il Nord del New England».
Boston Logan International
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L'aeroporto di Boston «Il Logan ha ampliato in modo significativo il numero di rotte verso l'Europa e il Regno Unito negli ultimi sette-dieci anni - sottolinea Martha Sheridan -. E nonostante il Covid, ogni lancio è stato molto positivo. Crediamo quindi che anche il volo per Milano sarà molto, molto popolare. Abbiamo già un collegamento diretto per Roma, ma l'aggiunta di Milano ci mette in contatto con un nuovo pubblico: penso in particolare a operatori del settore Mice e del business travel, in virtù del posizionamento della città quale hub per la tecnologia e l'innovazione. Ma anche per il settore farmaceutico, che si allineerà molto bene con alcuni degli interessi delle aziende basate a Milano. E molte delle nostre aziende statunitensi con sede a Boston hanno anche uffici in questa regione».
Il nuovo panorama gastronomico
Se i prossimi mesi e il 2026 saranno caratterizzati da eventi di richiamo internazionale - uno su tutti, le 7 partite dei Mondiali di calcio 2026 che si svolgeranno proprio a Boston - che contribuiranno a fare da richiamo ai viaggiatori nella città, una vivace e sorprendente proposta gastronomica è diventata una vera e propria attrattiva della destinazione. Un assaggio di questa nuova food experience è arrivato anche a Milano, con i tre chef che hanno partecipato alla missione dell'ente in Italia: Tracy Chang (Pagu Restaurant, Cambridge), Douglass Williams, Mida (Boston) e Tom Schlesinger Guidelli (Alcove Boston).
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
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Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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Nasce Horse Voyage, un nuovo brand di casa Volonline dedicato agli appassionati dei viaggi a cavallo. "Si tratta di un tour operator digitale: un progetto b2b2c che consente alle agenzie di viaggi, grazie a listini dedicati, di arricchire la propria offerta con proposte riservate a una clientela di nicchia e alto spendente - spiega il founder & ceo di Volonline Group, Luigi Deli -. La responsabilità del progetto è stata affidata a una grande esperta e professionista del turismo equestre, Sara Giavarini. La sua conoscenza dell’equitazione insieme al suo percorso professionale nel turismo ne fanno la consulente ideale per Horse Voyage”.
Il nuovo to suggerirà ogni mese esperienze che Sara Giavarini ha vissuto in prima persona: tra queste, viaggi come il safari a cavallo nella riserva Tuli, in Botswana, l’attraversamento delle Ande dal Cile all’Argentina, itinerari in Armenia tra canyon, fiumi e torrenti, fino all'Albania tra ampie vallate, borghi e fattorie.
“Sono riuscita a conciliare la mia passione per i cavalli con il mio lavoro nel turismo e sono entusiasta di iniziare questa nuova avventura con Volonline Group - commenta la stessa Sara Giavarini. - Un’esperienza di equiturismo consente di immergersi completamente nella natura e di raggiungere luoghi accessibili soltanto a cavallo. Sto lavorando a molti programmi di viaggio, creati con partner locali selezionati proprio per la loro conoscenza di questo animale e delle destinazioni. L’offerta è ampia e variegata, con proposte di diverse difficoltà, comfort e budget, così da permettere a ogni partecipante di vivere l’esperienza più adatta alle diverse esigenze e aspettative”.
Sara, grande appassionata, ha unito la propria esperienza a cavallo con quella turistica; patente di primo grado Fise, brevetto di endurance e patente per corse in piano, ha lavorato per anni come product manager per GoHorse, brand specializzato del gruppo Go World. Come giornalista produce documentari di viaggi a cavallo per Kilimangiaro (Rai3) da diversi anni e collabora con Equ Tv (canale 220 Sky e 151 del digitale terrestre) la televisione specializzata sul cavallo, creando contenuti di approfondimento sulle diverse discipline equestri, eventi sportivi, interviste ad atleti di rilievo internazionale; è firma inoltre di testate dedicate come Il Mio Cavallo, Wine & Travel, 4Golf.
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Il nuovo Bawe Island di Zanzibar protagonista della serata per le agenzie organizzata da Azemar in collaborazione con Emirates presso il ristorante del Glicine di Cernobbio con vista sul lago di Como. Inaugurata lo scorso luglio, la struttura è il primo one island one resort realizzato nella destinazione. L’isola è molto grande, circa 30 ettari, mentre la proprietà The Cocoon Collection dispone di sole 70 camere inserite in un contesto naturale unico. Il resort è situato ad appena 15 minuti di barca da Stone Town, garantendo così la possibilità di associare il relax sulla spiaggia alle escursioni nella parte antica della capitale di Zanzibar.
Alla serata erano presenti, per Emirates, il senior sales executive Marco Bianchi e la sales executive Nadia Comella; per Azemar: il managing director, Alessandro Azzola, il key account Loris Giusti e l'area sales, Mario Tadini. Tra gli agenti di viaggio, inoltre, Federica della Atlante Viaggi, Tiziana della Frigerio Viaggi, Tessa della Viaggi Ronchi e Debora della Freegoing di Como, Silvia della Blue Horizon di Cernobbio, Paola della Bluvacanze, Massimiliano dell’Isola del Viaggio e Isabel della Carniti Viaggi di Cantù, Debora della Frigerio Viaggi di Giussano, Cristina della i Tuoi Viaggi di Cadorago, Roberta e Sara della i Viaggi di Sally di Mariano Comense, Davide della Bluvacanze di Sondrio, Barbara della Vivere & Viaggiare di Grandate, Mery e Patrizia della Waby Saby Viaggi di Rovellasca, Laura della Agorà dei Viaggiatori, Daniela della i Viaggi dell’Atlante e Luana della i Viaggi di Mary di Chiasso, Elena della Davertour di Mendrisio, Giovanni della Tour And Tour di Balerna, Monica della Travel Circle e Matteo della Uvet 2000 Viaggi di Lugano, Stefano della Travelbuy di Olgiate Olona, nonché Sara della Ovet Viaggi di Bergamo/Como.
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[post_content] => Una flotta di 99 aeromobili, un network di 84 destinazioni -10 in Nord America, 14 in Sud America, 12 in Africa, 6 in Portogallo e 42 nel resto d'Europa - e oltre 16 milioni di passeggeri trasportati lo scorso anno: Tap Air Portugal festeggia così, nel 2025, il suo 80° anniversario.
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Tra le iniziate dedicate all'anniversario, il vettore ha presentato in anteprima alla Borsa del Turismo di Lisbona il nuovo filmato pubblicitario, che rafforza il suo ruolo di più grande vetrina del Portogallo nel mondo; un libro 'Voar É Preciso' raccoglie oltre 700 immagini, molte delle quali inedite, che illustrano gli 80 anni di storia della compagnia; nuova edizione anche per il programma 'Local Stars': sei talenti della gastronomia portoghese prendono parte a questo progetto, tre donne e tre uomini. Ogni Chef creerà due menù completi, ciascuno dei quali sarà servito per due mesi sui voli a lungo raggio in partenza da Lisbona, in classe Business.
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[post_content] => «Vogliamo lavorare al fianco delle agenzie, che possono pensare a noi come a un partner completo».
Pietro Diamantini, direttore Business Alta Velocità, racconta in occasione di BMT gli ultimi impegni del vettore, sottolineando il valore del ruolo della distribuzione: «Le agenzie oggi hanno la possibilità di costruire pacchetti attraverso le nostre iniziative - continua -. Abbiamo attivato collaborazioni con musei, concerti, eventi sportivi, che possono essere integrati in un'esperienza più ampia, senza contare alla capillarità dei nostri collegamenti sul territorio grazie anche agli impegni portati avanti con l'intermodalità. L'invito è a pensare a noi come a un alleato in grado di supportarli nella costruzione di esperienze sempre più complete».
I riflettori del vettore sono puntati sul turismo, con un'anticipazione: «Presto annunceremo il collegamento in continuità per le isole Eolie - spiega - probabilmente con la compagnia Alilauro, con cui rinnoveremo l'accordo per i viaggi integrati treno+nave con le isole campane, Ischia, Procida e Capri».
Il mercato leisure ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni nei piani di Trenitalia. «Nel 2018 il Frecciarossa era prevalentemente utilizzato per i viaggi d'affari - ricorda Diamantini -, ma attualmente il mercato leisure rappresenta la maggioranza dei nostri viaggiatori. Questo incremento è attribuibile anche all'aumento dei turisti internazionali, in particolare dal Nord America e dalla Cina». Ma non mancherà un'attenzione nuova al segmento business e a quello bleisure: «Per le imprese stiamo offrendo delle iniziative di walfare per i dipendenti. Permetteremo di unire il business con il piacere attraverso offerte dedicate ai lavoratori, che potranno portare con sé fino a 6 persone. Se prima si riducevano i treni nel weekend, adesso dobbiamo immaginare di aumentarli, creando delle opportunità per le esigenze di tutti, lavoratori e non».
Obiettivo internazionalizzazione
L’internazionalizzazione è un altro pilastro della strategia di Trenitalia. «Dal primo aprile ripartirà la rotta Milano-Parigi – annuncia Diamantini – e da giugno attiveremo un nuovo collegamento interno tra Parigi e Marsiglia con il nostro treno di punta». L’espansione proseguirà nei prossimi anni: «Entro la fine del 2026 lanceremo i collegamenti da Roma e da Milano per Monaco di Baviera».
L’obiettivo è offrire un servizio sempre più integrato a livello europeo. «Presto si potrà viaggiare da Reggio Calabria a Marsiglia o Parigi utilizzando esclusivamente il nostro prodotto, scegliendo come usufruire del tempo e delle soste in continuità, con un'esperienza di viaggio confortevole e premium, anche nelle classi più economiche».
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[post_content] => Aegean ha ordinato altri otto A321neo, ampliando così per la terza volta l'iniziale accordo con Airbus per gli aeromobili della Famiglia A320/A321neo, firmato nel 2018, che prevedeva le prime consegne nel 2020.
Dei 58 aeromobili A320/A321neo, 37 saranno la versione più grande della famiglia A321neo. Tra questi, quattro saranno A321neoLr, che garantiscono un'autonomia significativamente maggiore e una cabina passeggeri di nuova concezione, specificamente configurata per servire voli verso nuovi mercati fino a 7,5 ore.
Attualmente sono 34 i velivoli già consegnati, mentre nei prossimi anni è previsto l'ingresso in flotta di altri 24 aeromobili, compreso il nuovo ordine. Nel 2025, Aegean ha già preso in consegna un A320neo e prevede l'arrivo di altri quattro esemplari della famiglia A320/A321 neo.
“L'espansione del piano di investimenti con l'ulteriore ordine di 8 nuovi aeromobili Airbus A321neo è essenziale per raggiungere i nostri obiettivi di crescita e migliorare ulteriormente la competitività delle nostre operazioni - ha dichiarato il ceo del vettore greco, Dimitris Gerogiannis -. È inoltre chiaro che abbiamo una forte preferenza per la versione di maggiore capacità e raggio d'azione dell'A321neo, che presto rappresenterà i due terzi della nostra flotta Airbus”.
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[post_content] => E' operativo il nuovo Tivoli Kopke Porto Gaia Hotel. Situato sulla sponda sud del fiume Douro, nella città di Vila Nova de Gaia, nasce dalla ristrutturazione delle storiche cantine Kopke e si sviluppa su una proprietà di 20 mila mq, distribuita su terrazze che richiamano i vigneti. La proprietà, l'ottava del brand portoghese di casa Minor nel paese lusitano, è suddivisa in tre aree, Vintage, Tawny e White, organizzate attorno a una cantina di vino Porto Kopke ristrutturata, che fa parte integrante della tenuta e sarà presto aperta agli ospiti.
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