24 settembre 2018 10:23

E’ partito da Goro, importante porto peschereccio situato sul Delta del Po in provincia di Ferrara, il “Festival del Mare” rassegna itinerante che coinvolge le marinerie della riviera fino a Cattolica passando per quelle di Comacchio-Porto Garibaldi, Marina di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Rimini e Misano Adriatico. Il Festival, realizzato grazie ai finanziamenti provenienti dal Flag Costa Emilia Romagna con i fondi europei FEAMP 2014-2021 e coordinato dal Gal Delta 2000, «offre al pubblico la possibilità di conoscere ed apprezzare il lavoro dei pescatori della nostra costa attraverso una serie di eventi, degustazioni di piatti a base di pesce, laboratori e show cooking organizzati dalle marinerie unite per la prima volta per sostenere insieme questa attività di promozione e diffusione della conoscenza del nostro mare» dice Diego Viviani, sindaco di Goro. «Per noi questo festival è un’ occasione straordinaria per presentare un nuovo prodotto ittico di cui siamo particolarmente fieri: la Golden Oyster». L’ostrica d’oro, coltivata negli stabulari di Goro, si deve alla tenacia di due persone: Edoardo Turolla, biologo, e Sitterlin Laurent, grande esperto del settore di origine bretone ma gorese di adozione. «La Golden Oyster è il risultato di tre anni e mezzo di lavoro- dice Vadis Paesanti presidente regionale di Federcoopesca- Confcooperative – ed è per il momento una produzione di nicchia, appena quaranta quintali a fine anno sul totale di cento tonnellate di ostriche prodotte in Italia. Contiamo però di aumentare velocemente le quantità prodotte, visto il successo che il nostro prodotto ha ottenuto nel corso dei test effettuati nei mesi scorsi». Per gustare al meglio la Golden Oyster, in commercio dal prossimo ottobre, i pescatori goresi suggeriscono di gustarla cruda, masticarla venticinque secondi e spalmarla sul palato. Sono garantiti cinquantacinque secondi di persistenza al gusto e, con una flûte di bollicine, anche un’altra visione del mondo .
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Le due new entry rientrano nell'ambiziosa strategia di crescita di Minor Hotels nell'Europa meridionale e rafforzano il posizionamento del marchio Nh Collection Hotels & Resorts nel segmento premium in destinazioni costiere chiave. Il marchio festeggia inoltre il suo decimo anniversario con il traguardo delle 100 strutture nel mondo grazie all'aggiunta di questi due hotel.
L'Nh Collection Ibiza, nel centro della città, è la scelta ideale per chi desidera immergersi nell'atmosfera festosa, nella vita notturna, nella variegata gastronomia e nelle attrazioni culturali di Ibiza. La struttura a 5 stelle aspira a diventare rapidamente il punto di riferimento per il turismo di alto livello nelle Baleari: a disposizione degli ospiti 38 camere progettate da Baranowitz & Kronenberg, decorate con legno recuperato dai ponti degli yacht e rivestimenti in acciaio inossidabile. Alcune dispongono di balcone privato con vista sul porto turistico e sulla città vecchia. L'NH Collection Ibiza completa l'offerta con tre ristoranti: SLVJ Ibiza, Arrogante e Rhino Bar
Il primo hotel NH Collection della provincia di Malaga e della Costa del Sol si trova vicino al cosiddetto Golden Mile di Marbella, a metà strada tra il centro città e Puerto Banús. La struttura offre 163 camere con vista sul mare o sulle montagne. Il ristorante propone cucina mediterranea con una terrazza aperta tutto l'anno, dove gli ospiti possono gustare piatti classici e internazionali in un ambiente privilegiato. L'hotel è circondato da ampi giardini, una piscina e un bar sull'acqua.
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Al centro dell’iniziativa, ideata e organizzata dal comune di Livorno, l’ambiente, la sostenibilità e l’economia declinati sul tema del mare e dell’acqua. Quattro giorni di convegni scientifici, iniziative culturali, turistiche sportive per affrontare in modo efficace le criticità comuni a tante aree costiere, aiutando a rendere più sostenibile il rapporto fra uomo, mare e acqua.
«Una bella idea, destinata a diventare un punto di riferimento per valorizzare ciò che il mare rappresenta per tutta la Toscana, e in particolare per Livorno, che incarna il simbolo dell’approccio toscano al mare, sia dal punto di vista commerciale che dello sviluppo portuale – spiega il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani intervenuto alla prima posa della pietra della Darsena Europa - Si tratta del varo di un progetto europeo che rivoluzionerà gli scambi e i rapporti commerciali con il mondo intero, valorizzando Livorno non solo sotto l’aspetto turistico e balneare, ma anche per il suo straordinario patrimonio storico, che sempre più la rende fonte di attrazione».
La Biennale del Mare permetterà di consolidare, nel corso dei prossimi quattro anni, il profilo di Livorno come capitale della costa toscana e, al tempo stesso, proiezione di una Toscana che guarda al mondo grazie al suo porto e al suo mare.
L’iniziativa ha potuto contare anche sul contributo delle due co-ideatrici Barbara La Comba e Anna De Biasi e sull’essenziale sostegno di importanti stakeholder pubblici e privati che hanno creduto nella sua realizzazione. A seconda dei contesti, il taglio sarà scientifico, tecnico o promozionale. Ma Blu Livorno guarda da subito al grande pubblico con un’importante attività culturale, divulgativa e di intrattenimento sul tema che si espliciterà attraverso mostre, iniziative di spettacolo, proposte food sostenibili, attività sportive e di scoperta del territorio in chiave turistica con visite alle attrazioni storico-architettoniche legate al mare e all’acqua.
«In questi anni – ha spiegato il sindaco di Livorno Luca Salvetti- abbiamo inteso lavorare su due aspetti: identità della città e visione del futuro. Identità e visione per Livorno naturalmente non possono prescindere dal mare e dall'acqua da qui parte l'idea della biennale del mare. Con la prima edizione di Blu Livorno, Biennale del mare e dell' acqua abbiamo voluto creare qualcosa di livello che riguardasse due degli aspetti fondamentali che sono nel dna della città di Livorno: il rapporto con il mare e l'importanza dell'acqua. Un evento sostenuto dalla commissione europea e dal ministero del mare e del ministero dell'ambiente, mentre a livello regionale c'è stata piena adesione da parte del presidente Giani. Anche a livello locale abbiamo trovato porte aperte da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tutti hanno voluto offrire il proprio contributo».
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[post_content] => Lanzarote celebra il trentesimo anniversario della firma della prima Carta mondiale del turismo sostenibile, avvenuta nel 1995 presso i Jameos del Agua, una delle opere più significative di César Manrique, artista simbolo di Lanzarote e figura chiave nella valorizzazione del territorio.
L’evento commemorativo ufficiale si terrà il 2 luglio e vedrà la partecipazione di istituzioni, esperti internazionali e rappresentanti del settore, con l’obiettivo di riaffermare l’impegno verso un turismo sostenibile, in linea con gli ‘Obiettivi di Sviluppo Sostenibile’ dell’Onu e gli accordi di Glasgow per la decarbonizzazione. Durante tutto l’anno sono previsti anche incontri e attività che coinvolgeranno istituzioni, operatori del settore turistico e comunità locali, con l’obiettivo di riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide future del turismo sostenibile a livello globale.
«Lanzarote ha una responsabilità storica e un dovere verso il futuro - sottolinea Oswaldo Betancort, presidente del Cabildo di Lanzarote e consigliere per il turismo -. Trent’anni fa abbiamo tracciato un percorso che oggi, più che mai, dobbiamo continuare a percorrere con coraggio, innovazione e rispetto per la nostra identità e il nostro paesaggio».
«Questo anniversario rafforza la vocazione dell’isola come destinazione pioniera, dove turismo, cultura e natura convivono in equilibrio - commenta Héctor Fernández, direttore generale di Spel-Turismo Lanzarote -. "Sarà il punto di partenza per nuove azioni strategiche a favore di un turismo più consapevole e responsabile».
Dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco nel 1993 e prima destinazione certificata da Biosphere Responsible Tourism nel 2015, Lanzarote rappresenta un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile, frutto dell’impegno costante della popolazione per la salvaguardia del territorio. Tra gli esempi concreti di sostenibilità che coniugano rispetto per l’ambiente, valorizzazione culturale e partecipazione della comunità locale, spiccano il Parco Nazionale di Timanfaya, il Cact (Centro d’Arte, Cultura e Turismo), la viticoltura tradizionale della Geria, gli eco-alloggi e numerose attività a basso impatto diffuse sull’isola.
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[post_content] => Ryanair torna a strigliare una serie di ota che, in base ai sondaggi della low cost, aggiungono sovrapprezzi al costo dei biglietti aerei: questa volta si tratta di Vola, Tix ed eDreams. Queste ota aumentano i prezzi fino al 66% rispetto ai prezzi presenti sul sito Ryanair. Tix risulta la peggiore, applicando un sovrapprezzo del 66% (€14,97) per un posto riservato che sul sito Ryanair costa solo €9,00. Anche Vola applica un rincaro di €14,00 per un posto riservato che sul sito della low cost irlandese ha un prezzo di €9,00, con un sovrapprezzo del 56%. Anche eDreams applica un sovrapprezzo del 49% sui posti riservati (€11,92) che costano €8.00 quando prenotati direttamente con Ryanair.
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[post_content] => Come annuncia il suo claim, “Umbria in tutti i sensi”, la nuova campagna di promozione della regione centroitaliana punta sulla capacità di offrire esperienze ed emozioni ai visitatori. Un viaggio sensoriale tra festival, eventi culturali e sportivi, attività all’aria aperta e sapori della tradizione. «Il nostro ‘Cuore Verde d’Italia’ si apre a visitatori e turisti con la forza silenziosa e profonda dei suoi paesaggi, la vitalità culturale dei suoi borghi e l’intensità spirituale dei suoi cammini, senza tralasciare il lato più appetitoso capace di conquistare ogni palato – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Simona Meloni, nella serata di presentazione della campagna organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano - In tutti questi casi, comunque, il nostro invito è quello di scoprire l’Umbria con occhi nuovi ma soprattutto attraverso tutti e cinque i sensi».
Le novità per l’outdoor e l’enogastronomia
Accanto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, anche al di là delle località più note, si punta a promuovere il turismo lento, interessato a praticare attività all’aria aperta e a condividere lo stile di vita e gli appuntamenti tradizionali tipici dei piccoli borghi disseminati nella regione.
Sul fronte dell’outdoor, una importante novità è data dal ripristino in via generale il divieto di circolazione di mezzi a motore su sentieri e mulattiere, salvo per motivi di pubblica utilità: «Una norma di civiltà e di rispetto verso il nostro paesaggio. Le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio» ha ribadito Meloni. La rete dei cammini e dei sentieri dedicati al trekking e al cicloturismo si sviluppa in ogni parte della regione ed è in continua espansione. Fra le novità, il sentiero dei Templari sul Monte Cucco, un percorso ad anello di circa 120 km che si snoda tra Umbria e Marche, nei territori segnati dalla presenza storica – e misteriosa – dell’Ordine del Tempio, passando per l’eremo di Fonte Avellana. Sul fronte del cicloturismo, di prossima realizzazione è un anello ciclabile di circa 80 km che collegherà Orvieto, Montecchio e Baschi.
Quanto all’offerta enogastronomica, la principale novità è la prossima apertura, prevista dopo l’estate, del progetto Lab nella storica sede della Perugina a Perugia: si tratta del cuore didattico della futura “Città del Cioccolato”, un luogo interamente ripensato come polo esperienziale con fabbrica "bean to bar", choco-shop, chocolate bar, spazi didattici e un’attenzione speciale all’inclusività. L’intenzione è restituire centralità culturale ed esperienziale a uno dei luoghi simbolo del cioccolato, grazie a un'importante sinergia tra le società Destinazione Cioccolato SB e Luisa Spagnoli. Lab sarà un hub del sapere e del saper fare, con masterclass, degustazioni, laboratori creativi e conferenze, dedicato a chi vuole scoprire i segreti del cioccolato in modo coinvolgente e formativo.
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[post_content] => Nel 2025 la proposta culturale della Germania è stata divisa in quattro macro aree. Si parte dall’arte, con i festeggiamenti per i 200 anni dell'Isola dei Musei di Berlino e la scoperta di Chemnitz, in Sassonia, capitale europea della cultura per il 2025. Fino al 31 ottobre la città offrirà un ricco programma: il 10 agosto verrà inaugurata la mostra “Fear” dedicata ad Edvard Munch e sono in corso progetti come il #3000Garages, dove i vecchi garage delle Trabant sono stati aperti e riempiti di arte e creatività locale.
Dopo un lungo restauro è nuovamente accessibile il Deutschlandmuseum di Berlino, dove vivere un'esperienza interattiva di 2000 anni di storia della Germania, in una visione che non dimentica i momenti più difficili. È arte la lavorazione del vetro della Foresta Nera, uno dei Patrimoni Immateriali dell’Unesco, come è arte la lettura fotografica dei panorami dell’Amazzonia realizzata da Yadgar Asisi ed esposta in modo immersivo sulle pareti circolari del gasometro di Pforzheim, nel Baden-Württemberg.
In primo piano, poi, il tema del design, con la celebrazione dei 100 anni del Bauhaus di Dessau. Nel 1925 il Bauhaus si trasferì da Weimar a Dessau, diventando il più importante movimento artistico e architettonico del XX secolo. Oggi la Fondazione Bauhaus Dessau celebra la ricorrenza con una straordinaria kermesse multidisciplinare: dal 4 settembre e fino a marzo 2027 l’iniziativa “To the Core. Bauhaus Dessau 100” offrirà spunti originali per visitare una città che vanta oltre 800 anni di storia e 4 Patrimoni Unesco. «Le celebrazioni dureranno 16 mesi. - ricorda Agata Marchetti, direttrice dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo - A Dessau, per tutto il periodo del giubileo, saranno aperti e visitabili gli edifici del Bauhaus e le case dei maestri, tutti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La terza area tematica da scoprire in Germania nel 2025 è quella della musica. «Con le numerose celebrazioni e concerti per il 275° anniversario dalla morte di Johann Sebastian Bach, organizzati nelle città dove si è svolta la vita del compositore. In Germania la musica classica è parte della vita quotidiana, molti tedeschi suonano uno strumento musicale e in tutto il paese ci sono 86 teatri d’opera. È tanto amata anche la musica contemporanea e vengono organizzati diversi festival: dal Rock am Ring di Nurburgring - che quest'anno festeggia i 40 anni - al Lollapalooza, che si terrà e nell’Olympiastadion di Berlino il 12 e 13 luglio. Ricorrono poi i 30 anni di Nature One: uno dei più grandi festival di musica elettronica d’Europa. Ospiterà 350 dj provenienti da tutto il mondo e si svolgerà nell'ex-base missilistica Pydna della Nato nell’Hunsrück». In Germania si possono anche seguire le tracce dei Beatles e di Freddy Mercury: «A Dalle, in una casa del ‘700 riconvertita, si trova il Museo dei Beatles: 600mq quadri di spazio espositivo la rendono la seconda collezione al mondo dei Fab Four al di fuori della Gran Bretagna. - aggiunge Marchetti - Mentre Mercury visse a Monaco di Baviera, nel Glockenbach Theatre, dal 1979 al 1985».
Il quarto tema del 2025 è quello legato al vino. «Negli ultimi anni i vini tedeschi sono stati molto premiati. Uno degli effetti del cambiamento climatico è il mutare delle colture, per cui i vitigni che crescevano a sud delle Alpi ora crescono al nord. Ad oggi la produzione vinicola coinvolge 13 regioni perlopiù concentrate nel sud-est e nel sud-ovest della Germania e molte realtà interessanti si stanno sviluppando anche al nord del paese. Per scoprire i vini tedeschi a fine estate è in programma il Durkheimer Wurstmarkt, una delle più grandi feste, dove oltre 15.000 aziende vinicole organizzano le degustazioni di 300 vini». Agata Marchetti ha concluso con un’anticipazione: nel 2026, l’Ente del Turismo tedesco si focalizzerà sulla ricca proposta enogastronomica della Germania.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Viva Miches by Wyndham fa un breve bilancio del nuovo resort all inclusive inaugurato lo scorso dicembre da Viva Resorts by Wyndham nella località emergente di Miches, sulla costa nord-orientale del Paese. Proprio inRepubblica Dominicana la catena alberghiera ha la propria sede: nel complesso sono nove i resort dislocati tra Repubblica Dominicana, Messico e Bahamas e che il brand possiede, gestisce e commercializza in ambito internazionale.
Dichiara Giuliana Carniel, vice president sales & revenue manager di Viva Resorts by Wyndham: “Il primo quadrimestre ha registrato risultati positivi per Viva Miches by Wyndham, con un’occupazione media dell’80%. Il mercato internazionale, compreso quello italiano, sta iniziando a scoprire questa nuova destinazione immersa nella natura: non si tratta soltanto di un resort, ma di un’esperienza autentica, arricchita da numerose escursioni emozionanti - prosegue la manager -. Nel 2025 puntiamo a consolidare il posizionamento dei nostri hotel sui mercati internazionali, con un focus strategico su Miches. Per promuovere il nuovo resort, attiveremo una comunicazione multicanale: dal coinvolgimento del trade tramite fam trip e press trip, fino ad attività mirate al consumatore finale, con la partecipazione di content creator, influencer e personaggi noti.”
Situato a Playa Esmeralda, a circa 90 minuti (102 chilometri) dall’aeroporto di Punta Cana, Viva Miches by Wyndham è stato progettato ex novo e si compone di 535 camere, cinque ristoranti tematici e quattro bar, una scenografica piscina centrale e un’altra riservata ai bambini nel miniclub. Il resort è frutto di un investimento iniziale di 80 milioni di dollari e riflette l’attenzione della catena per offrire proposte di soggiorni che sappiano coniugare comfort, qualità dell’esperienza e tariffe competitive.
Nel dettaglio la formula all inclusive include: pasti a buffet e cene à la carte in ristoranti tematici: Atlantis (pesce), Fusion Oriental (cucina asiatica), Fusion Latino (latinoamericana), Mediterraneo, e Pizzeria La Esmeralda con forno a legna; snack e bevande h24, attività sportive (anche con istruttori); miniclub (4-12 anni), junior club per ragazzi, uso di campi da padel, teli mare, merenda pomeridiana in caffetteria. Fiore all’occhiello del programma di intrattenimento firmato Viva Resorts by Wyndham sono i celebri party tematici Viva Vibe, che animano i resort dal mattino fino a notte fonda, tra dj set nelle aree dedicate e coinvolgenti appuntamenti on the beach. A rendere l’accoglienza ancora più speciale, la presenza dello staff italiano a cura del brand Bravo (Alpitour World), che lavora insieme al team dominicano per trasmettere l’energia e la gioia tipiche dell’isola.
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[post_content] => Ryanair accende i riflettori su Pescara dove taglia il traguardo dei primi 2 milioni di passeggeri trasportati sulla rotta per Londra Stansted. Una collaborazione cominciata nel 2001 ed è cresciuta negli anni, fino alla decisione della Regione Abruzzo di abolire l’addizionale municipale, che ha portato la low costa ad aumentare ulteriormente la propria capacità sullo scalo d'Abruzzo.
L'operativo dell'estate 2025 vede il posizionamento di un secondo aeromobile a Pescara e un network che include 19 rotte, tra cui cinque nuove per Breslavia, Cagliari, Milano Malpensa, Kaunas e Valencia, con una crescita del traffico del 30% e il supporto ad oltre 950 posti di lavoro locali.
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«Il traguardo dei 2 milioni di passeggeri testimonia la crescita continua di Ryanair e gli investimenti della compagnia sull’aeroporto d’Abruzzo - commenta Fabrizio Francioni, head of Communications Italy Ryanair -. Quest’estate, Ryanair opera attraverso una programmazione robusta da/per l’Aeroporto d’Abruzzo, con oltre 160 voli settimanali su 19 rotte, incluse le nuove da/per Breslavia, Cagliari, Milano Malpensa, Kaunas e Valencia».
«Oltre 20 anni fa si stringeva il legame tra l’aeroporto d’Abruzzo e Ryanair, proprio attraverso il collegamento con Londra Stansted - sottolinea Jessica Coccia, consigliera cda Saga -. Oggi celebriamo non solo il 2 milionesimo passeggero che ha scelto di sfruttare questa destinazione, ma un rapporto che si fa sempre più stretto e sinergico con una compagnia che ha deciso di puntare ancora di più sulla nostra infrastruttura. La summer 2025, con cinque nuove destinazioni, è iniziata da poco, ma stiamo già raccogliendo i frutti di una collaborazione che ci permetterà di sviluppare sempre di più l’aeroporto d’Abruzzo, producendo effetti positivi su tutto l’indotto economico regionale».
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[post_content] => Dapprima un'intuizione, poi tanto lavoro e impegno, infine i risultati, tutti in crescita: sono i passi di Isola Bianca Viaggi, che nell'arco di dieci anni ha trasformato la passione per il ballo del titolare e responsabile eventi, Francesco Sanguinetti, in un vero e proprio format di successo.
Si è infatti da poco conclusa l’ultima edizione della Latin Cruise a bordo di Costa Favolosa, una minicrociera che ha visto a bordo 750 persone, tutte appassionate di balli latino americani, per celebrare i dieci anni di una formula che si è dimostrata vincente sin dalla sua nascita nel 2015.
Sanguinetti, agente di viaggi ma, prima ancora, artista e appassionato di musica latina aveva cominciato con una prima edizione della crociere organizzata con la partecipazione di un paio di scuole di ballo; in seguito la rete di collaborazioni si è ampliata di anno in anno, trasformando Latin Cruise in un format seguito in tutta Italia e in Svizzera, soprattutto dalle città di Lugano e Zurigo.
In dieci anni l’evento Latin Cruise si è svolto solcando mari diversi e toccando destinazioni affascinanti con una varietà di proposte che hanno coinvolto migliaia di partecipanti: dalle dieci edizioni primaverili, che hanno registrato una media di 700 persone a bordo, alle sette crociere ai Caraibi con circa 150 partecipanti ciascuna, passando per un’edizione negli Emirati Arabi, una nelle isole greche e tre appuntamenti speciali di Halloween con una media di 350 persone.
Prossimo appuntamento il 22 agosto 2025, quando partirà una nuova avventura verso i Fiordi Norvegesi a bordo di Costa Diadema, mentre per il 2026 sono già in programma nuovi appuntamenti, dai Caraibi alle isole greche, senza dimenticare la consueta minicrociera di primavera e l’evento autunnale di Halloween.
«L’evento crea aggregazione tra persone accomunate dalla stessa passione per la musica latina e il ballo. È questo il suo valore aggiunto - racconta Sanguinetti -. Il segreto? Collaborare con professionisti che condividono la nostra stessa visione e credono nel progetto. Sono anni che lavoriamo insieme a Costa, non solo per Latin Cruise ma anche per altre crociere a tema come quelle dedicate al Burraco e allo Swing. Una forte collaborazione basata su scambio di idee, spunti creativi e supporto progettuale è ciò che rende davvero speciale questa relazione».
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