18 novembre 2019 10:53

I relatori del talk show dedicato alla figura professionale del wedding planner
E’ in costante e interessante crescita il turismo incoming legato ai matrimoni stranieri in Italia. Questo il primo dato emerso dalla tre giorni svoltasi a Bologna, la quinta edizione in tutto del workshop b2b Buy Wedding in Italy, che ha messo di fronte offerta del mercato matrimoniale italiano e domanda dei wedding planner stranieri, ben 25 presenti, che con gli appuntamenti prefissati hanno dato vita a 2.200 incontri.
Interessante al punto che Enit, oltre ad avere ospitato la presentazione dell’evento a Roma e avere aiutato l’organizzazione curata da Valerio Schoenfeld a invitare buyer consolidati e affidabili, è stata presente nella seconda giornata di lavori, con il consigliere Sandro Pappalardo, testimoniando l’interesse per un segmento molto importante del settore turistico.
Secondo i dati del report dell’osservatorio Destination wedding tourism, il fatturato complessivo del settore si attesterà sui 486 milioni 854 mila euro, con il maggior assorbimento dei matrimoni soprattutto in tre territori: in primis la Toscana con il 25,6% del mercato, seguita dalla Campania (15,3%) e dalla Lombardia, con un market share pari al 14,3%. Queste tre regioni conquistano da sole oltre la metà del tutto: ben il 55,2%.
Un aspetto interessante del workshop ha riguardato le conferenze, coordinate da Bianca Trusiani, presidente del comitato tecnico Buy Wedding, che hanno toccato tematiche importanti e diverse. Novità di questa edizione, soprattutto per la caratura dei partecipanti, i talk show, moderati dal nostro collega, Massimo Terracina: il primo era dedicato al destination wedding quale leva per lo sviluppo di una destinazione e al contempo tutte le caratteristiche del territorio come gli usi, i costumi e l’enogastronomia rientrano nel destination wedding stesso, che ha visto la partecipazione, oltre che del consigliere di amministrazione Enit, Sandro Pappalardo, che ha fornito dei dati riguardo ai viaggiatori stranieri che si recano in Italia per i viaggi di nozze, Carmen Bizzarri, docente Università europea di Roma e Stefano Crugnola, agente di viaggio e componente del comitato permanente di promozione del turismo in Italia.
Un altro interessante e difficile argomento (per l’importanza e la complessità della cosa) è stato quello dedicato al “Professional challenge: wedding planner doc!”, il cui fulcro è stata la prassi di riferimento analizzata dai vari attori e competitor. Anche qui importanti indicazioni da Olimpia Ponno, ex presidente Mpi, Clara Trama, presidente dell’Associazione italiana wedding planner, Veronica Amati, sinologa e destination wedding planner, Ruggero Lensi, presidente Uni Italia, Franco Fontana, responsabile della certificazione del servizio e della persona, e Stefania Arrigoni, fondatrice di Assowedding. Tutti gli speaker hanno parlato di ciò che stava succedendo con tale prassi sia a livello italiano, sia internazionale. Clara Trama ha promosso e portato avanti questa prassi coadiuvata da Ruggero Lensi. Momento topico e molto seguito da tutti: ci sono stati confronti con altri wedding planner e presidenti di associazione di altre categorie.
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[post_content] => Un'ulteriore conferma del legame fra Ita Airways e lo sport è la partnership con il Giro d'Italia: la compagnia è official airline della 108ª edizione della gara che ha preso il via lo scorso 9 maggio a Durazzo e si concluderà il prossimo 1° giugno a Roma, dopo aver percorso 3443 km nel territorio italiano.
“Accompagnare una delle manifestazioni sportive più iconiche e amate del nostro Paese significa, per Ita Airways, ribadire ancora una volta il nostro legame con lo sport - ha dichiarato Sandro Pappalardo, presidente del vettore - che ci accompagna sin dall’avvio della compagnia nel 2021, con l’Italia e gli splendidi territori che questa bellissima corsa attraversa, riaffermando al tempo stesso il nostro ruolo di vettore di riferimento nazionale e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Un impegno che si riflette ogni giorno nella promozione delle eccellenze italiane, anche attraverso iniziative che uniscono mobilità, cultura e sport".
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[post_content] => Arrivano da Usa, Canada, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito i tour operator che dal 22 al 25 maggio scopriranno i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato grazie a WeBe - When Experiences Become Emotions, il primo evento b2b per raccontare e proporre come unica destinazione le colline Unesco agli operatori internazionali del settore turistico.
L’evento, organizzato da Ente turismo Langhe Monferrato Roero e da Alexala- Agenzia turistica per la provincia di Alessandria, coinvolge 20 selezionati buyer esteri e 30 seller locali da Langhe, Roero, Monferrato astigiano e alessandrino ed è organizzato nell’ambito del progetto, finanziato dal Ministero del Turismo, “Un Patrimonio da Raccontare”.
Bruno Bertero e Marco Lanza, direttori di Ente turismo Langhe Monferrato Roero e Alexala - agenzia turistica per la provincia di Alessandria: "La Borsa del Turismo Unesco rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare il patrimonio condiviso di Langhe Monferrato Roero e della provincia di Alessandria, per aprire nuove connessioni con i mercati turistici. “Un patrimonio da raccontare” ha visto le nostre ATL protagoniste a sostegno di un partenariato di 20 Comuni, guidati da Canelli, in azioni di promozione, comunicazione e formazione incentrate sul turismo culturale, paesaggistico ed enogastronomico. Un esempio virtuoso di come l’unione di risorse e intenti porti a grandi risultati, crescita e benessere per il territorio".
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Roberta Giovine, Sindaca di Canelli, capofila del progetto: “Un patrimonio da raccontare” è l'occasione per rilanciare a livello internazionale il turismo nei piccoli borghi di Langhe-Roero e Monferrato. Siamo orgogliosi di essere capofila di questo progetto: abbiamo il compito di preservare ciò che abbiamo ereditato e di impegnarci per una sempre migliore integrazione, in chiave sostenibile, dei vari attori coinvolti nell’economia della nostra realtà".
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“L’enogastronomia è sempre più un fattore identitario e attrattivo dell’industria turistica italiana: con una spesa per la tavola che si avvicina ai 400 milioni di euro, le eccellenze agroalimentari nostrane rappresentano un motore di crescita esponenziale per i flussi internazionali, nonché fonte di benefici tangibili per le economie locali. La nostra offerta, storicamente fondata su arte e cultura, quindi, si arricchisce in maniera strutturale di un segmento in grado di valorizzare quelle mete cosiddette minori che sono culla delle unicità più autentiche e genuine della tradizione italiana. Il turismo enogastronomico, insomma, si fa volano di crescita per territori e comunità, diffondendo la vera essenza dell’Italia nel mondo intero”
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Da esperienze di nicchia a inizio anni 2000, le motivazioni di viaggio dei visitatori stranieri per l’enogastronomia, oggi, rappresentano una tendenza consolidata. Regno Unito, Germania, Spagna e Stati Uniti d’America i mercati principali, suggerendo anche una relazione tra l’esportazione delle eccellenze agroalimentari italiane e il turismo di ritorno.
“Sono sempre più numerosi i viaggiatori esteri che scelgono l’Italia per le esperienze enogastronomiche, valorizzando le eccellenze locali ed i territori. Attraverso l’unicità dei nostri prodotti facciamo conoscere il made in Italy all’estero, innestando una filiera produttiva che crea valore ed investimenti, grazie al ritorno in termini di spesa e soggiorni” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
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Il Mar Rosso è da sempre meta gettonata dal turismo italiano per le sue spiagge e le acque meravigliose. Le mete principali sono Sharm el-Sheikh, da sempre preferita da noi italiani, e Marsa Alam che negli ultimi anni registra una crescita molto importante. Ma quali sono le differenze tra queste due località? Perché scegliere una invece dell'altra?
Due località bellissime e famose, la scelta dipenderà da cosa fare e vedere
Si avvicina la stagione estiva e molti appassionati del mare scelgono per le vacanze due tra le mete più ambite, quelle cioè di Marsa Alam e di Sharm el-Sheikh. Famose in tutto il mondo sono scelte ogni anno da milioni di turisti per il mare fantastico, le spiagge meravigliose, le bellezze paesaggistiche, la barriera corallina, le attrazioni e anche la movida. Ci sono tuttavia delle differenze tra le due località, fattore da cui può dipendere dove viaggiare in Africa e Mar Rosso. Dipenderà dal tipo di vacanza da fare, cosa scegliere, vedere. Una scelta, insomma, che dipende esclusivamente dalle varie esigenze.
Sharm el-Sheikh tra ristoranti internazionali e feste che infiammano la notte
Come abbiamo accennato in precedenza Sharm el-Sheikh è una delle località preferite dal turismo italiano. Per il mare e le spiagge? Ovviamente ma non solo. Se si viene qui è anche per l’atmosfera che respira camminando sulle strade che danno accesso ai vari tipici ristoranti internazionali, alle feste notturne che attirano giovani e meno giovani. Molti la scelgono anche per la grande passione dell'immersione, sono sempre di più quelli che amano praticare il diving e trovarsi di fronte la bellezza della barriera corallina. Sharm el-Sheikh è anche relax con le bellissime passeggiate sul lungomare di Naama Bay senza dimenticare della possibilità di visitare Il Cairo e farsi conquistare da questa città così particolare che conserva la storia millenaria del popoloMar Rosso, egiziano. Impossibile non visitare il Museo Egizio prima di lasciarsi conquistare dal Parco Nazionale di Ras Mohammed, punto di riferimento appassionati dal diving.
I.pr.
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[post_content] => Ancora record in Italia per la Liguria che ottiene bandiere blu in 33 comuni. Un riconoscimento dato a 64 spiagge e a 16 approdi non solo per la qualità delle acque, ma anche per la sostenibilità e la qualità dell’accoglienza.
«Siamo orgogliosi del risultato che la regione Liguria ha ottenuto – dice il presidente della regione Liguria Marco Bucci – Le nostre località balneari sono state premiate per le spiagge da sogno e la bellezza della sua costa: da Bordighera a Lerici nessuno in Italia ha un mare più blu che conferma anche per il 2025 il nostro primato. Gli operatori turistici possono fregiarsi di un tale riconoscimento grazie alla conduzione sostenibile del territorio e anche per portare avanti un’azione di promozione ad ampio raggio».
«Faccio i complimenti alle amministrazioni che hanno confermato la Bandiera Blu – continua l’assessore regionale al turismo Luca Lombardi - perché si sono distinte per soddisfare tutti i criteri di qualità richiesti per l'ottenimento di questo prestigioso riconoscimento».
«Il prestigioso riconoscimento che assegna alla Liguria il record di bandiere blu anche per il 2025 collocandoci sul gradino più alto del podio - aggiunge l'assessore regionale all'asmbiente Giacomo Raoul Giampedrone - è frutto anche di una buona qualità ambientale di cui il turismo può usufruire, confermando il ruolo chiave della regione nel promuovere e sostenere gli interventi in questo settore».
Le bandiere blu ottenute confermano il mare eccellente negli ultimi quattro anni e l’efficienza della depurazione e della gestione del territorio. Le bandiere blu vengono assegnate sulla base di 32 criteri del programma aggiornati periodicamente.
Provincia di Imperia
Bordighera, Sanremo, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, San Lorenzo al Mare, Imperia, Diano Marina
Provincia di Savona Laigueglia, Borghetto Santo Spirito, Loano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi Finale Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze
Provincia di Genova Sori, Recco, Camogli, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Moneglia
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Negli ultimi anni, le vacanze in barca sono diventate una delle esperienze più ricercate dai viaggiatori in cerca di avventura, libertà e contatto diretto con la natura. Il noleggio di barche tramite piattaforme affidabili come Sailogy ha reso questa esperienza sempre più accessibile anche a chi non ha competenze nautiche. Che tu sia un navigatore esperto o un principiante curioso, oggi puoi vivere la magia del mare italiano senza possedere una barca, scegliendo tra una vasta gamma di imbarcazioni a vela, motore o catamarani.
Navigare lungo le coste dell’Italia permette di scoprire angoli nascosti, calette raggiungibili solo dal mare e panorami mozzafiato lontani dalla folla. È il modo perfetto per riscoprire il Mediterraneo in tutta la sua autenticità, con la possibilità di personalizzare totalmente il proprio itinerario e i propri ritmi.
H2 Perché scegliere di noleggiare una barca in Italia?
Noleggiare una barca in Italia ti permette di esplorare un vero paradiso nautico con oltre 7.000 km di costa, distribuiti tra penisola e isole, con un’incredibile varietà di paesaggi marini: dalle falesie mozzafiato della Costiera Amalfitana alle acque cristalline della Sardegna, dalle calette vulcaniche delle Eolie ai borghi marinari della Liguria.
Oltre alla bellezza dei luoghi, noleggiare una barca ti offre flessibilità assoluta. Puoi decidere dove andare, quanto fermarti in ogni porto e cambiare rotta secondo le condizioni meteo o l’umore del giorno. Inoltre, le barche moderne sono dotate di tutti i comfort: cabine con letto, cucina, bagno, e spesso anche attrezzature per snorkeling o pesca.
H2 Documenti, requisiti e patenti nautiche: cosa sapere
Prima di noleggiare una barca, è importante sapere che alcune tipologie di imbarcazioni richiedono la patente nautica. In Italia, questa è obbligatoria per le barche a motore oltre i 40 cavalli o per navigare oltre le 6 miglia dalla costa. Tuttavia, molte agenzie – come Sailogy – offrono anche soluzioni con skipper incluso, perfette per chi non ha una patente o vuole semplicemente rilassarsi durante la traversata.
È inoltre fondamentale portare con sé un documento d’identità valido e una carta di credito per eventuali cauzioni. Il contratto di noleggio conterrà tutti i dettagli su assicurazione, condizioni dell’imbarcazione e responsabilità del cliente.
H2 Noleggio barche con Sailogy: le destinazioni da sogno
Sailogy propone un’ampia selezione di imbarcazioni in tutta Italia. Ecco alcune delle destinazioni più amate dai naviganti:
Sardegna: le spiagge caraibiche dell’Arcipelago della Maddalena e la mondanità della Costa Smeralda.
Sicilia: le isole Eolie con i loro vulcani e acque termali, oppure le Egadi per chi cerca silenzio e natura.
Costiera Amalfitana e Capri: un classico intramontabile per chi ama il glamour, la buona cucina e i tramonti infuocati.
Liguria: le Cinque Terre viste dal mare sono un’emozione impagabile.
Grazie a Sailogy, puoi selezionare in anticipo l’itinerario, la barca e i servizi opzionali come cambusa a bordo, skipper, hostess o attrezzature per sport acquatici.
Come prepararsi prima della partenza
Prima di salpare, è utile seguire alcuni consigli pratici:
Verifica il meteo: anche se i mesi da maggio a settembre sono ideali, è bene controllare le condizioni ogni giorno.
Fai una lista dell’equipaggiamento personale: abiti comodi, costume, scarpe antiscivolo, cappello, crema solare e giacca a vento leggera sono indispensabili.
Approfitta dei consigli del tuo skipper o del personale Sailogy: ti sapranno indicare baie tranquille, ristoranti tipici e punti di ancoraggio sicuri.
Rispetta l’ambiente marino: non gettare rifiuti, usa saponi biodegradabili e rispetta la fauna e la flora locali.
Conclusione
Noleggia una barca in Italia e trasforma le tue vacanze in un’avventura su misura, lontano dal turismo di massa e più vicino alla bellezza autentica del Mediterraneo. Le vacanze in barca non sono solo sinonimo di lusso, ma anche di libertà, contatto con la natura e momenti indimenticabili da condividere.
Con piattaforme come Sailogy, noleggiare una barca diventa semplice, sicuro e accessibile. Che tu voglia esplorare isole remote o porti vivaci, il mare italiano ti aspetta. Pronto a salpare?
I.pr.
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[post_content] => Sono oltre 500 gli agenti provenienti da tutta Italia coinvolti nei mesi di maggio e giugno in un fitto programma di 33 fam trip organizzati da Gattinoni Travel, in collaborazione con diversi partner, che toccheranno mete sia di lungo che di corto e medio raggio. Agenzie affiliate, store e point saranno protagoniste di questi momenti di formazione sul campo, attraverso gruppi da un minimo di 10 a un massimo di 30 partecipanti.
Gattinoni Travel mette così in atto la strategia di coinvolgere le agenzie del gruppo offrendo loro esperienze dirette nelle destinazioni e nelle strutture, che permettono di conoscere meglio i luoghi e i servizi offerti.
I fam trip diventano momenti di formazione ma anche occasioni di networking e team building, stimolano la conoscenza di determinate destinazioni e strutture per incentivarne la commercializzazione, premiano le agenzie dalle migliori performance, rafforzano le sinergie con tour operator, compagnie aeree, enti turistici, DMC e altri partner dell’azienda.
Per questa importante operazione Gattinoni Travel può contare sulla fiducia e sulla collaborazione attiva di un top partner come Turkish Airlines e di numerosi alti partner (compagnie aeree come Air Canada, ITA Airways, Iberia, Royal Jordanian e Neos; operatori come Alpitour, Futura Vacanze ed Egocentro; nomi dell’hotellerie come Mangia’s Resort, Vivosa, Falkensteiner, Chia Laguna Resort, Bluserena e Veridia Resort).
I viaggi sono tutti accompagnati da uno o più referenti di sede, con lo scopo di fare gruppo e di allargare il senso si appartenenza al network Gattinoni.
Un terzo delle agnezie
“ In aggiunta ad alcuni fam trip realizzati in inverno e altri programmati per il prossimo autunno, l’operazione coinvolgerà in totale oltre un terzo delle agenzie del nostro network. Una numerica significativa, che dimostra quanto riteniamo essenziale che gli agenti conoscano e testino in prima persona la qualità dei prodotti e dei servizi che proponiamo - ha aggiunto Mario Vercesi, amministratore delegato Gattinoni Travel -. Alla formazione online offerta dall’Academy, a quella in presenza durante i Roadtour, e ai corsi per l’utilizzo della nostra piattaforma tecnologica, affianchiamo i viaggi nel mondo: veri e propri strumenti di lavoro che rappresentano l’anima della professione dell’agente e il core business del nostro Gruppo. Insieme a partner che hanno scelto di investire con noi, abbiamo ideato proposte differenti per tipologia e obiettivi, nella convinzione che l’esperienza diretta resti il mezzo più efficace per motivare i nostri agenti e trasformarli in consulenti autorevoli, credibili e appassionati”.
Il progetto, oltre all’obiettivo di networking e formazione, ha anche lo scopo di far parlare del “modo di viaggiare” di chi prenota con Gattinoni. Per questo sono stati realizzati webinar e materiali a supporto degli agenti di viaggio per poter comunicare al meglio sui propri canali social i viaggi e le esperienze che vivranno. Un messaggio in ottica di amplificazione del brand, del senso di appartenenza e dell’invogliare i clienti delle agenzie a prenotare e partire.
Le mete sono molto variegate. L’Italia è presente con Sicilia, Sardegna, Puglia, oltre alla crociera Explora Journeys da Venezia a Bari. Nel medio raggio Djerba, Tenerife, Sham el Sheikh, Egitto, Portogallo, Porto Santo, Mykonos, Istanbul e Cappadocia, Giordania. Nel lungo raggio New York (con più partenze schedulate), Canada, Giappone, Bali, Thailandia, Colombia, Argentina, Sudafrica, Maldive, Sri Lanka, Giamaica, Repubblica Dominicana e Uzbekistan.
I fam trip sono esclusivi per le agenzie Gattinoni e realizzati in collaborazione con partner selezionati: alcuni si concentrano sui soggiorni mare e coinvolgono partner specializzati nei servizi a terra; altri sono stati creati su misura grazie alla collaborazione tra compagnie aeree, DMC e il reparto interno Travel Experience.
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Secondo l’European Hotel Investor Intentions Survey 2025* di CBRE, leader globale nei servizi e nella consulenza in commercial real estate, la fiducia nel mercato alberghiero europeo continua a crescere: il 90% degli investitori prevede infatti di mantenere o aumentare il capitale allocato nel settore. Nonostante le preoccupazioni geopolitiche indicate come principale sfida di quest'anno, il comparto alberghiero si distingue per rendimenti competitivi e prospettive ottimistiche, incentivando ulteriormente gli investimenti verso il settore hotel.
Ottimi i risultati per l’Italia, sia a livello nazionale che a livello cittadino. L’Italia si conferma infatti tra le destinazioni più ambite per gli investimenti nel settore alberghiero, superando il Regno Unito e posizionandosi al secondo posto dopo la Spagna. L’interesse crescente verso il mercato italiano è supportato dalla diversità dell’offerta ricettiva e dall’emergere di nuove catene di hotel internazionali. Terzo posto ex aequo condiviso da Portogallo e Regno Unito, con Francia e Grecia che mantengono rispettivamente la quarta e la quinta posizione.
Città
A livello cittadino, Roma ha scalato la classifica, arrivando al terzo posto tra le città più attrattive per gli investimenti alberghieri, preceduta da Londra (prima) e Madrid (seconda), avanzando rispetto alla quarta posizione occupata lo scorso anno. Lisbona e Barcellona completano la top five.
"Il persistente squilibrio tra domanda e offerta in tutta Europa continua a essere un fattore chiave per il settore", ha dichiarato Kenneth Hatton, head of european hotels di CBRE. "Stiamo assistendo a offerte competitive da parte di potenziali acquirenti che cercano di assicurarsi i migliori asset, come dimostrato dai volumi di investimento alberghiero dello scorso anno, cresciuti del 34% rispetto al 2023, il maggiore incremento annuale per qualsiasi settore in Europa".
Silvia Gandellini, head of capital markets Italy di CBRE, ha aggiunto: "Gli investimenti nel settore alberghiero in Europa continuano a mostrare forza, con un crescente interesse per asset di qualità e destinazioni chiave, soprattutto nei segmenti upper-upscale e luxury dove sono state registrate le migliori performance. In Italia, specialmente, stiamo assistendo a un rinnovato appetito da parte degli investitori, che puntano a strutture di alto livello e località con forte attrattiva turistica. L'indagine conferma che le città di Roma e Milano sono tra le principali mete europee su cui si concentra questo interesse".
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Con un territorio di 43 km quadrati che sale dal mare alla montagna, ricchissimo di acque termali curative, l’isola ha tante frecce al suo arco: una stagionalità lunga (da Pasqua a fine ottobre), una consolidata offerta termale, un patrimonio storico-artistico millenario, una lunga tradizione nei settori dell’ospitalità e nell’enogastronomia. Con una carta in più: l’autenticità dei luoghi e la genuinità delle esperienze che si possono fare in un territorio dove oltre 60 mila persone vivono tutto l’anno.
E proprio sull’autenticità punta il “racconto” della destinazione promosso da Ischia is more, come è emerso dalla presentazione dell’iniziativa organizzata a Milano, a Palazzo Kiton, a cui hanno partecipato Pietro Scaglione, presidente di Ischia Is More, Francesco De Siano, co-owner e sales director del San Montano Resort & Spa, Gaetano Regine, co-owner e gestore del Beach Club Giardino Eden e il sindaco di Ischia Porto (una delle sei municipalità dell’isola), Enzo Ferrandino.
Dalle loro testimonianze è emerso un quadro turistico in evoluzione e ricco di potenzialità, anche sul fronte dei Paesi esteri di provenienza dei visitatori, che fino a oggi ha visto una netta predominanza del mercato tedesco: «Negli ultimi anni stanno crescendo gli arrivi da Usa, l’Australia e il Regno Unito. A far conoscere la destinazione in questi mercati hanno contribuito il successo internazionale de “L’amica geniale”, gli articoli dedicati a Ischia su Travel&Leisure e sul New York Times e il programma tv Searching for Italy di Stanley Tucci, noto attore e gourmand statunitense di origine italiana» hanno raccontato Siano e Scaglione.
Per il futuro, si punta più sulla qualità che sulla quantità, anche per scoraggiare l’overtourism: «Negli ultimi anni le presenze si sono attestate a circa 3,5-4 milioni l’anno, cifre molto lontane dai record storici raggiunti nei primi anni Duemila, oltre 6 milioni. Ma abbiamo guadagnato in vivibilità: così i nostri ospiti possono far esperienza dell’isola proprio come se fossero dei residenti temporanei» ha sottolineato Ferrandino. Un occhio di riguardo è al turismo di lusso, ma sempre preservando l’autenticità delle esperienze e il rapporto con il territorio.
Uno degli obiettivi è la completa destagionalizzazione dell’offerta, puntando sulle forme di turismo slow, dall’enogastronomia alle attività open air, che sono praticabili 12 mesi l’anno. Ischia ha una crescente reputazione come wine destination, grazie all’antica tradizione dei vini vulcanici, coltivati su terrazzamenti a picco sul mare, e oggi diverse aziende vinicole locali offrono attività enoturistiche di vario genere, dalle classiche degustazioni in cantina alle escursioni fra le vigne. E proprio il trekking è un’altra nicchia di prodotto in crescita, che ha il suo punto forte nella possibilità di abbinare mare e montagna.
(v.p.)
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Nonostante le preoccupazioni geopolitiche indicate come principale sfida di quest'anno, il comparto alberghiero si distingue per rendimenti competitivi e prospettive ottimistiche, incentivando ulteriormente gli investimenti verso il settore hotel.\r\nOttimi i risultati per l’Italia, sia a livello nazionale che a livello cittadino. L’Italia si conferma infatti tra le destinazioni più ambite per gli investimenti nel settore alberghiero, superando il Regno Unito e posizionandosi al secondo posto dopo la Spagna. L’interesse crescente verso il mercato italiano è supportato dalla diversità dell’offerta ricettiva e dall’emergere di nuove catene di hotel internazionali. Terzo posto ex aequo condiviso da Portogallo e Regno Unito, con Francia e Grecia che mantengono rispettivamente la quarta e la quinta posizione.\r\n\r\nCittà\r\nA livello cittadino, Roma ha scalato la classifica, arrivando al terzo posto tra le città più attrattive per gli investimenti alberghieri, preceduta da Londra (prima) e Madrid (seconda), avanzando rispetto alla quarta posizione occupata lo scorso anno. Lisbona e Barcellona completano la top five.\r\n\"Il persistente squilibrio tra domanda e offerta in tutta Europa continua a essere un fattore chiave per il settore\", ha dichiarato Kenneth Hatton, head of european hotels di CBRE. \"Stiamo assistendo a offerte competitive da parte di potenziali acquirenti che cercano di assicurarsi i migliori asset, come dimostrato dai volumi di investimento alberghiero dello scorso anno, cresciuti del 34% rispetto al 2023, il maggiore incremento annuale per qualsiasi settore in Europa\".\r\nSilvia Gandellini, head of capital markets Italy di CBRE, ha aggiunto: \"Gli investimenti nel settore alberghiero in Europa continuano a mostrare forza, con un crescente interesse per asset di qualità e destinazioni chiave, soprattutto nei segmenti upper-upscale e luxury dove sono state registrate le migliori performance. In Italia, specialmente, stiamo assistendo a un rinnovato appetito da parte degli investitori, che puntano a strutture di alto livello e località con forte attrattiva turistica. L'indagine conferma che le città di Roma e Milano sono tra le principali mete europee su cui si concentra questo interesse\".","post_title":"Cresce la fiducia nel mercato alberghiero. Il 90% degli investitori conferma o aumenta il capitale","post_date":"2025-05-15T10:15:00+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1747304100000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490476","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"“Ischia is more”: non semplicemente isola del benessere termale, ma del “benvivere”. Con questo slogan si presenta al mercato e ai media la piattaforma nata durante il periodo del Covid dall’iniziativa di alcuni imprenditori ischitani, volta a valorizzare l’immagine della destinazione e a rafforzarne il posizionamento sulla mappa turistica nazionale e internazionale.\r\n\r\nCon un territorio di 43 km quadrati che sale dal mare alla montagna, ricchissimo di acque termali curative, l’isola ha tante frecce al suo arco: una stagionalità lunga (da Pasqua a fine ottobre), una consolidata offerta termale, un patrimonio storico-artistico millenario, una lunga tradizione nei settori dell’ospitalità e nell’enogastronomia. Con una carta in più: l’autenticità dei luoghi e la genuinità delle esperienze che si possono fare in un territorio dove oltre 60 mila persone vivono tutto l’anno.\r\n\r\nE proprio sull’autenticità punta il “racconto” della destinazione promosso da Ischia is more, come è emerso dalla presentazione dell’iniziativa organizzata a Milano, a Palazzo Kiton, a cui hanno partecipato Pietro Scaglione, presidente di Ischia Is More, Francesco De Siano, co-owner e sales director del San Montano Resort & Spa, Gaetano Regine, co-owner e gestore del Beach Club Giardino Eden e il sindaco di Ischia Porto (una delle sei municipalità dell’isola), Enzo Ferrandino.\r\n\r\nDalle loro testimonianze è emerso un quadro turistico in evoluzione e ricco di potenzialità, anche sul fronte dei Paesi esteri di provenienza dei visitatori, che fino a oggi ha visto una netta predominanza del mercato tedesco: «Negli ultimi anni stanno crescendo gli arrivi da Usa, l’Australia e il Regno Unito. A far conoscere la destinazione in questi mercati hanno contribuito il successo internazionale de “L’amica geniale”, gli articoli dedicati a Ischia su Travel&Leisure e sul New York Times e il programma tv Searching for Italy di Stanley Tucci, noto attore e gourmand statunitense di origine italiana» hanno raccontato Siano e Scaglione.\r\n\r\nPer il futuro, si punta più sulla qualità che sulla quantità, anche per scoraggiare l’overtourism: «Negli ultimi anni le presenze si sono attestate a circa 3,5-4 milioni l’anno, cifre molto lontane dai record storici raggiunti nei primi anni Duemila, oltre 6 milioni. Ma abbiamo guadagnato in vivibilità: così i nostri ospiti possono far esperienza dell’isola proprio come se fossero dei residenti temporanei» ha sottolineato Ferrandino. Un occhio di riguardo è al turismo di lusso, ma sempre preservando l’autenticità delle esperienze e il rapporto con il territorio.\r\n\r\nUno degli obiettivi è la completa destagionalizzazione dell’offerta, puntando sulle forme di turismo slow, dall’enogastronomia alle attività open air, che sono praticabili 12 mesi l’anno. Ischia ha una crescente reputazione come wine destination, grazie all’antica tradizione dei vini vulcanici, coltivati su terrazzamenti a picco sul mare, e oggi diverse aziende vinicole locali offrono attività enoturistiche di vario genere, dalle classiche degustazioni in cantina alle escursioni fra le vigne. 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