La Slovenia di scena questa sera a Milano
6 aprile 2016 11:34
La Slovenia in primo piano oggi a Milano, dove dà appuntamento al comparto trade per presentare in un workshop l’offerta di 15 fra le maggiori aziende slovene del settore turistico. «Una grande opportunità per conoscere una delle destinazioni emergenti, la Slovenia» commenta Gorazd Skrt (nella foto), direttore dell’ente per il turismo sloveno in Italia. Il workshop è indirizzato a organizzatori di viaggi e vacanze ed è in programma presso lo Spazio Bossi Clerici in via Bossi 3 (metropolitana Cordusio) dalle 17 alle 20,30. Al termine del workshop seguirà un momento di incontro con rinfresco a buffet ed estrazione di premi.
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Tap Forbiz è la nuova proposta dedicata alle aziende firmata da Tap Air Portugal con l'obiettivo di garantire flessibilità nelle prenotazioni dei voli e riduzione dei costi di viaggio, e offrire benefici concreti per manager e dipendenti.
La proposta si adatta alle aziende di ogni dimensione, dalle pmi alle grandi multinazionali: si tratta di "una partnership vantaggiosa per tutti, in cui le imprese riducono i costi e migliorano il controllo, i travel manager dispongono di strumenti pratici e intuitivi e i dipendenti beneficiano di maggiore comfort e riconoscimento in ogni viaggio" spiega una nota del vettore lusitano.
Ad oggi il programma vede già l'adesione di oltre 15.000 aziende in tutto il mondo.
Per le pmi Tap Forbiz propone un pratico sistema di cashback: ogni volta che un dipendente vola con Tap l’azienda accumula fino al 5% del valore del viaggio in credito, da utilizzare per coprire le spese di una nuova prenotazione — dai biglietti e servizi alle tasse, fino ai bagagli extra, al Fast Track, all’accesso alle lounge e alla prenotazione del posto.
Fino al 21 novembre, le aziende che si iscrivono al programma dedicato alle pmi riceveranno un bonus di 80 euro.
In parallelo, i dipendenti, continuano ad accumulare miglia nel programma fedeltà Tap Miles&Go.
Il portale dedicato a Tap Forbiz mette a disposizione uno strumento intuitivo che consente di consultare prenotazioni, saldi e storico dei voli in un’unica area dedicata.
Per le grandi aziende, il programma prevede condizioni su misura, pensate per rispondere alla complessità delle loro operazioni. Include sconti su tutta la rete della compagnia, report mensili dettagliati e assistenza personalizzata grazie al supporto di un account manager dedicato.
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“Sardegna!” e il pensiero corre a spiagge abbaglianti e cale spettacolari. Il binomio Isola/vacanze al mare è inevitabile e si conferma: Cala Goloritzè, ‘perla’ di Baunei (Ogliastra), è prima nella classifica 2025 di ‘50 World’s best beaches’. Gli scenari incantevoli, sul litorale e nell’interno, però, non dicono tutto. La Sardegna vanta, per esempio, una storia che ha lasciato eredità uniche, come i nuraghi. Di recente le domus de Janas, risalenti al IV-III millennio a.C., sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Novità da presentare al World Tourism Event (Roma, 25-26 settembre).
L’arte manifatturiera è un altro straordinario veicolo promozionale da valorizzare prossimamente grazie al rilancio del marchio ISOLA e della vetrina virtuale dell’artigianato artistico. Tradizione è identità: proseguirà nel 2026 un percorso di valorizzazione degli eventi di inizio anno, capaci di rappresentare una motivazione di viaggio. A partire dal Capodanno, poi Carnevale e Settimana Santa, fino ai grandi eventi identitari.
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Altro tematismo in rampa di lancio nel 2026 è il turismo nei borghi, modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La loro promozione si concentra su un cluster di 15 certificati, Bandiera Arancione e Borghi più belli d’Italia. Turismo lento fa rima con Noi Camminiamo in Sardegna: gli itinerari, a ottobre proposti nella quarta edizione, rappresenteranno l’offerta per l’anno prossimo.
Lo slow tourism è uno dei due player scelti per far scoprire il territorio. L’altro è l’active tourism: la Sardegna è una ‘palestra a cielo aperto’ dove gli appassionati di outdoor praticano le attività preferite in scenari inimitabili. Molteplici campagne sono incentrate sull’Isola quale hub per l’outdoor, anche nel 2026. (1763)
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[post_content] => È stato presentato il calendario 2025 degli “eventi autentici liguri”: eventi che sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno, e passano infatti da 33 a ben 76.
Si tratta degli appuntamenti delle pro loco dell’Unpli Liguria che hanno ottenuto l'ambito riconoscimento dall’assessorato al turismo di regione Liguria, con la collaborazione di agenzia InLiguria, a seguito del protocollo d’intesa stipulato nel settembre 2023 e che ha permesso di creare una scheda di rilevazione per verificare le caratteristiche di ogni evento segnalato.
I 76 eventi risultano distribuiti tra tutte e quattro le province liguri (20 in provincia di Imperia, 13 in provincia di Savona, 37 in provincia di Genova e 6 in provincia della Spezia). Per ottenere il riconoscimento gli eventi rispettano i seguenti criteri: originalità e fondamento storico dell’evento (stretto collegamento con le tradizioni locali); richiamo di pubblico a livello regionale/nazionale/internazionale; in caso di sagre, valorizzazione di piatto tipico ligure o prodotto 'autentico' a chilometro zero; coinvolgimento degli operatori locali e collaborazione con il comune di appartenenza; ricorrenza almeno decennale dell’iniziativa.
«È importante evidenziare che ben 48 eventi su 76 sono organizzati in periodi diversi da luglio e agosto: ciò è utile anche per le attività di promozione e divulgazione delle informazioni su queste iniziative che agenzia InLiguria curerà in collaborazione con il mio assessorato in piena coerenza con l’obiettivo, in un'ottica di stagionalizzazione aperta, di promuovere un turismo articolato su tutto l’arco dell’anno per una fruizione più sostenibile e diversificata della destinazione Liguria che va vissuta 365 giorni all'anno – ha sottolineato l'assessore al turismo Luca Lombardi - Un altro aspetto da sottolineare è che 57 eventi hanno luogo in località, borghi o frazioni dell’entroterra e 19 in località costiere: viene raggiunto quindi anche l’obiettivo di valorizzare le aree interne in quanto spesso presentano un’offerta di attrazione turistica pienamente complementare a quella della costa. Non solo animazione territoriale a favore del turismo balneare, quindi, ma riscoperta delle tradizioni e della cultura locale, così ben radicate nell’entroterra ligure, che vengono sempre più apprezzate dai turisti e costituiscono una ricchezza per le comunità e gli operatori economici locali».
Inoltre verranno inseriti di diritto nel calendario degli "eventi autentici liguri" delle prossime annualità le iniziative con almeno 50 anni dichiarati di storicità tra quelli già candidati per l’edizione 2025, fatta salva l’eventuale rinuncia da parte delle pro loco organizzatrici o co-organizzatrici.
«Sull’onda dell’entusiasmo della prima selezione, avvenuta l’anno scorso, ci troviamo, oggi, a consegnare l’attestato di evento autentico della Liguria a più del doppio dei partecipanti 2024 perché le pro loco, presenti su tutto il territorio, sono le custodi di questo patrimonio – ha aggiunto la presidente dell'unione nazionale pro loco d'Italia Liguria Daniela Segale - Un enorme successo che ci sprona ad andare avanti nella ricerca della tipicità del nostro territorio e delle nostre tradizioni, parte determinante di quel patrimonio immateriale e culturale per il quale Unpli sta elaborando un censimento nazionale».
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Dopo l'anno dei Giochi Olimpici e Paralimpici e della tanto attesa riapertura della Cattedrale di Notre-Dame, la Francia si prepara ad affrontare il 2025 con proposte che raccontano non solo la ricchezza e la varietà del Paese, ma anche il dinamismo dei professionisti del turismo, come dimostra anche il numero sempre crescente dei partner francesi che hanno aderito al media tour con la stampa italiana.
“La Francia è la destinazione turistica numero uno al mondo, con quasi 100 milioni di visitatori all’anno. Inoltre, è anche la prima meta estera per i turisti italiani, che ogni anno sono quasi 8 milioni. Questo dimostra quanto siano forti i legami tra i nostri due Paesi. Francia e Italia non condividono solo un grande rapporto commerciale, ma trovano nel turismo uno dei principali motori di scambio e collaborazione - ha dichiarato Rachel Caruhel, vice console generale di Francia a Milano.
Dal Grand Est all’Alvernia-Rodano Alpi, passando per la Normandia, Le-Havre-Étretat, Nantes, la Valle della Loira, Rennes, Dinan Cap Frehel, la Corsica, Marsiglia e poi Arles, Digione, Aix en Provence, la Costa azzurra, Hyères e Tolone. Oltre 34 i rappresentanti francesi a Milano, per presentare le proposte in una settimana di incontri con operatori e addetti ai lavori, e con oltre 200 giornalisti della stampa di settore.
Come commentato dal Vice Console Caruhel intervenuta alla conferenza stampa “L’industria turistica contribuisce ogni anno a rafforzare il legame tra Francia e Italia e rappresenta un’importante leva economica per entrambi i Paesi. Eventi come la partenza del Tour de France da Firenze lo scorso anno hanno dimostrato come il turismo sia anche un fattore di unione culturale e artistica, capace di creare sinergie preziose”.
Il mercato italiano, con circa 8 milioni di arrivi all’anno, rappresenta per la Francia il quarto mercato internazionale, preceduto solo da Germania, Regno Unito e Belgio. I dati di tour operator, agenzie di viaggio online e partner francesi confermano che gli italiani sono tornati a frequentare non solo le classiche destinazioni turistiche, ma anche aree meno conosciute, come il Sud-Ovest, la Bretagna, la Normandia e la Valle della Loira.
Per gli operatori italiani nei prossimi mesi sono previste specifiche iniziative, tra cui il Roadshow Francia - Nord Italia a marzo, che farà tappa a Bergamo e Vicenza, e il Roadshow Francia - Sud Italia ad aprile, con eventi a Napoli e Salerno. Nel 2025 la Francia prosegue quindi con il suo obiettivo di valorizzazione della cultura, del patrimonio, dell’arte di vivere, della gastronomia e delle meraviglie naturali. Questi saranno i temi centrali di una proposta turistica sempre più sostenibile, attenta all’ambiente e incentrata sulla mobilità dolce.
Come dichiarato infatti da Sandrine Buffenoir direttrice di Atout France Italia "la tendenza è quella di estendere l’interesse per la Francia a stagioni meno frequentate, come primavera e autunno, per alleggerire il periodo estivo, che rimane sempre molto intenso”.
Sulla scia dei dati positivi registrati lo scorso anno, anche il 2025 si preannuncia un anno ricco di eventi e nuove proposte: dall’inaugurazione del Museo Cézanne ad Aix-en-Provence alla 102ª edizione del Tour de France, sia maschile che femminile, con partenza da Rennes, fino al celebre Roland Garros. Senza dimenticare che la recente riapertura della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, rappresenta una nuova occasione per riscoprire la Ville Lumière con proposte innovative, sostenibili e inclusive.
“Dopo la pandemia, il turismo green ha registrato una forte crescita, contribuendo a diversificare e distribuire meglio i flussi turistici. Secondo i dati annunciati dalla Ministra del Turismo, nel 2024 la Francia ha accolto circa 100 milioni di visitatori. Tuttavia, l’obiettivo non è solo aumentare i numeri, ma anche migliorare la qualità dell’esperienza. L’intento è attrarre un turismo più consapevole, che valorizzi tutto il territorio francese, evitando la concentrazione in poche aree - osserva Sandrine Buffenoir.
Per questo motivo, la Francia sta puntando molto sulla destagionalizzazione e sulla promozione di regioni meno conosciute, invitando i turisti a visitare il paese in periodi diversi dall’estate, come l’autunno, la primavera o l’inverno. Non solo Parigi dunque, ma anche luoghi come Saint-Antonin-Noble-Val con la sua Basilica, il Village Nature nella Vallée de la Marne e tante altre località ricche di fascino.
Un altro obiettivo 2025 è prolungare la durata dei soggiorni, soprattutto per i turisti provenienti da mercati più lontani, come Stati Uniti, Cina e Brasile, per i quali è comune soggiornare una settimana o dieci giorni. La Francia punta ad aumentare questa media, offrendo esperienze più complete e strutturate.
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[post_content] => Cresce la promo commercializzazione turistica di Visit Emilia, l’ente della destinazione che abbraccia il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Si è riunita la cabina di regia regionale: un incontro, a cui hanno partecipato il presidente di Visit Emilia Simone Fornasari e il vice presidente Lorenzo Lavagetto durante il quale l’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini ha proposto lo stanziamento di 200mila euro (tra i 400mila disponibili in avanzo) alla Destinazione Turistica Emilia.
Dal prossimo autunno le risorse saranno maggiori, in modo che Visit Emilia possa implementare le sue attività turistiche, utilizzando gli strumenti più efficaci, dal digitale ai social, dai servizi televisivi agli eventi e ai convegni, per favorire la crescita di pernottamenti e soggiorni, con l’obiettivo di attrarre visitatori con alta capacità di spesa.
«Un risultato davvero importantissimo - commenta il presidente di Visit Emilia Simone Fornasari -, che dimostra la grande attenzione della Regione Emilia-Romagna nei confronti dell’Emilia, una destinazione di grandi eccellenze e una rilevante fonte di incoming turistico a livello regionale. Ci impegneremo affinché queste risorse vengano catalizzate nel modo migliore per incentivare la promo commercializzazione di tutto il territorio».
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[post_content] => Ryanair non ci sta e risponde a stretto giro alla EU Travel Tech che accusa la low cost irlandese di violare la principale normativa sulla privacy dell’Ue, il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
«Le ota - si legge nella nota della compagnia aerea - fanno screen scraping sull'inventario di Ryanair (...) e utilizzano questi dati ottenuti illegalmente per ingannare e truffare i consumatori ignari, vendendo in modo improprio i nostri voli e servizi aggiuntivi con ricarichi nascosti e sovrapprezzi lordi, oltre a fornirci falsi contatti, informazioni e dettagli di pagamento, il che significa che non possiamo garantire che i passeggeri siano informati dei protocolli di sicurezza e protezione del volo o contattarli direttamente per fornire informazioni importanti sul volo (come indicazioni prima della partenza, T&C di Ryanair, ecc.).
Processo di verifica del cliente
"Di conseguenza - prosegue la nota - e al fine di proteggere i consumatori, tutti i passeggeri che prenotano tramite un'ota sono tenuti a completare un semplice processo di verifica del cliente per garantire che essi stessi (come passeggeri) facciano le necessarie dichiarazioni di sicurezza e siano informati direttamente su tutte le norme di sicurezza e i protocolli come richiesto dalla legge: cio è pienamente conforme a tutte le normative GDPR».
Ryanair ricorda poi di aver "firmato accordi ota 'approvate' tra cui El Corte Inglés, Loveholidays, Kiwi, Tui, On the Beach ed eSky. Queste partnership garantiscono prezzi trasparenti per i consumatori come richiesto dal diritto dell’Ue. Ciò contrasta con il modello utilizzato da eDreams e altri, che prevede la pirateria digitale illegale (screenscraping) del sito web Ryanair.com e quindi il 'gonfiaggio' dei prezzi di Ryanair con sovrapprezzi nascosti o 'commissioni' inventate che danneggiano gravemente i consumatori".
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[post_content] => La conferma ufficiale da parte di Bruxelles sulle tempistiche per decidere sul matrimonio fra Ita Airways e Lufthansa si scontra con il decollo della stagione estiva: il termine ultimo del 6 giugno lascerebbe infatti poco margine per eventuali modifiche all'operativo della summer. "Il governo - spiega una nota del Mef - continua con determinazione nel percorso intrapreso auspicando che la Commissione Ue decida magari prima del 6 giugno in modo da supportare sviluppo e crescita di Ita Airways anche in vista della stagione estiva".
Lufthansa da parte sua, come riportato dal Financial Times, ha dichiarato che "continuerà a lavorare in modo costruttivo e a stretto contatto con la Commissione Ue per una rapida conclusione dell'esame e per la successiva attuazione dell'investimento".
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Secondo la Commissione l'accordo tra Ita e Lufthansa "potrebbe ridurre la concorrenza sulle rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale". Su alcune di queste rotte i due vettori "competono testa a testa con collegamenti non stop una concorrenza solo limitata principalmente solo da parte di vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più remoti".
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