18 November 2025

Seafuture Awards, dalla Spezia un premio per i giovani che si distinguono nei settori della blue economy

Seafuture Awards, dalla Spezia un premio per i giovani che si distinguono nei settori della blue economyUna rosa di sette finalisti del premio per le tesi di laurea e dottorato “Seafuture Awards”, giunto alla quinta edizione, nella cornice del salone biennale Seafuture della Spezia, con l’intento di dare visibilità e valorizzare presso le aziende del settore delle tecnologie marine i lavori svolti dagli studenti attraverso tesi sperimentali, triennali, magistrali o di dottorato, sviluppate presso industrie e laboratori di dipartimenti universitari o centri di ricerca.

Promotori dell’iniziativa, il Distretto Ligure delle Tecnologie Marine e Italian Blue Growth, azienda che organizza Seafuture.

Il bando di quest’anno richiedeva lo sviluppo di prodotti o processi nell’ambito delle tecnologie del mare, che fossero eventualmente impiegabili in settori diversi (Dual Use), e/o che facessero riferimento a uno o più dei seguenti settori inerenti la Blue Economy: Tecnologie marine e Innovazione, Sostenibilità, Trasporti e Infrastrutture marittime. Novità principale di questa quinta edizione è stata la partecipazione, per la prima volta, degli studenti provenienti da atenei e centri di ricerca europei.

Questi i lavori selezionati sui 38 presentati, dal Comitato tecnico-scientifico dei Seafuture Awards, che oltre ad essere rimasti in corsa per le prime tre posizioni, espongono i loro poster durante Seafuture: Nicola Trento (Politecnico di Milano): “Driveability Analysis of Offshore Piles: a Generalised Friction Fatigue-based SRD Implementation”; Vincenzo Cimino (Università di Padova): “A Distributed Ranging Scheme for Underwater Acoustic Networks”; Davide Costa (Università di Padova): “Robotic Operating System talks underwater: a communication framework to control underwater vehicles”; Umberto Severino (Università della Calabria): “3D Imaging Techniques for Mapping and Analyzing Underwater Environments”; Simone Tani (Università di Pisa): “Autonomy of Underwater Robots in Environmental Monitoring and Infrastructures Inspection by exploiting Exteroceptive sensors”; Nicolò Sicca (Università di Genova): “Evaluation of magnetic catalysts for Kraft lignin pyrolysis: effects of process parameters”; Yosef Shmuel Guevara Salamanca (The Instituto Superior Técnico of the Universidade de Lisboa): “Towards Real-Time Hydrodynamics and Fluid Simulation for Marine Robotics”.

Oltre alla sezione principale, sono stati selezionati anche i lavori presentati dagli studenti degli istituti secondari di secondo grado in corsa per i “Seafuture Awards High School”, rivolti alle scuole della regione Liguria.

Il tema del 2025 è: “prodotti o processi nell’ambito delle tecnologie del mare, che promuovano un’economia blu circolare, e/o che facciano riferimento a uno o più dei seguenti settori riferiti alla Blue Economy: Tecnologie marine e Innovazione, Sostenibilità, Trasporti e Infrastrutture marittime”.

I vincitori di entrambe le categorie saranno decretati attraverso il voto delle aziende espositrici a Seafuture e premiati nel corso di una cerimonia a loro dedicata che si terrà nei prossimi mesi.

«Come distretto – ha dichiarato Lorenzo Forcieri, presidente del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine – abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare verso i giovani. Su di loro abbiamo investito molto, lo dimostrano i due master di secondo livello realizzati con Fortemare realizzato in collaborazione con l’Università di Genova. L’innovazione è l’unico modo per creare una competitività buona, uno sviluppo buono e sostenibile. Per creare innovazione è fondamentale il ruolo dei giovani, la loro elasticità mentale, la loro capacità di appropriarsi delle nuove tecnologie, di usarle e crearne di ulteriori. I lavori che i giovani ricercatori hanno presentato quest’anno e che sono stati premiati, riguardano solo progetti civili e questo smentisce le avversioni ideologiche e pregiudiziali ai Seafuture Awards».

«I giovani oggi si rapportano soprattutto con materie come la scienza, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica, fondamentali per l’innovazione, lo sviluppo economico e la risoluzione di problemi complessi – ha affermato Cristiana Pagni, presidente di Italian Blue Growth – Inoltre hanno competenza, curiosità e tanto entusiasmo. Se metto in relazione i giovani con il grande tema dell’economia del mare, se penso soprattutto a trasmettere loro l’amore per il mare, vedo la nuova classe di imprenditori, di dirigenti, di incubatori di nuove idee e vedo un’opportunità reale per il Paese di fare un grande salto in avanti a livello tecnologico. È proprio per la fiducia che riponiamo nelle nuove generazioni che abbiamo pensato insieme al Distretto Ligure delle Tecnologie Marine a uno spazio speciale all’interno della manifestazione: i Seafuture Awards. Una occasione concreta, una sfida che spinge gli studenti a riflettere, conoscere ed approfondire il mare in una visione a 360°».

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501731 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Turismo sostenibile e patrimoni dell'umanità in primo piano in occasione del terzo forum nazionale in svolgimento oggi a CastelBrando, in provincia di Treviso. Tra i partecipanti al forum sul turismo sostenibile anche Enit, che ha illustrato l’importanza del comparto turistico per la crescita socioeconomica del Paese. In Italia, infatti, il turismo genererà un contributo al Pil pari a 237,4 miliardi di euro entro la fine del 2025, candidandosi ad avere un ruolo sempre più strategico nei prossimi anni, con una crescita stimata che porterà il valore del turismo fino a 282,6 miliardi di euro entro il prossimo decennio. «L’intera filiera turistica genera valore sul territorio, rappresentando una leva di crescita fondamentale. I turisti scelgono l’Italia per le proprie peculiarità, per quanto abbiamo da offrire. I risultati ottenuti in questi anni mostrano come siamo in grado, come sistema Paese, di conciliare i successi economici con quelli sociali e sostenibili. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e da simili occasioni di confronto nascono i successi del futuro» ha commentato Elena Nembrini, direttore generale Enit. I dati Nei primi 7 mesi del 2025 l’Italia è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per il totale dei soggiorni (268,4 milioni), ma anche terza per afflusso domestico con 116,6 milioni di pernottamenti da gennaio a luglio. L’Italia del turismo nel 2025 ad oggi fa segnare +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025; +10,4% se guardiamo a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel solo primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%). Nel complesso, si conta per il 2024 una spesa turistica di 122,6 miliardi di euro da parte dei turisti italiani e di 55,2 miliardi da parte di quelli stranieri mentre per il 2025 si prevede un totale di consumi stranieri pari a 60,4 miliardi di euro e di 124,6 miliardi di euro per i consumi domestici (la crescita per i consumi italiani si stima pari al +1,6% mentre arriva al +9,4% per i consumi dei turisti stranieri). Tra le top 3 motivazioni dei viaggiatori stranieri che scelgono l’Italia, in testa la vacanza, poi i viaggi di lavoro occasionali e la visita a parenti e familiari (turismo delle radici). Ad accompagnare questi risultati, c’è un lavoro costante per conciliare i successi economici con gli aspetti di turismo sostenibile. Il turismo italiano è volano anche di questi valori, come testimoniato dai numeri: dal 2019 al 2023 è diminuita l’intensità delle emissioni di gas serra di viaggi e turismo. Impatto poi sul mondo del lavoro e dell’occupazione in Italia: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 48,6% di occupazione femminile diretta (707 mila) sul totale contro la media Europa del 47,8%; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione nel 2023 contro il 15,4% di media europea e riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente in viaggi e turismo.     [post_title] => Turismo motore della crescita sostenibile: i dati di Enit [post_date] => 2025-11-17T14:42:21+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763390541000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501725 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => "Le infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo del trasporto aereo": questo il titolo della conferenza alla quale è intervenuto oggi, 17 novembre, il direttore generale Enac Alexander D'Orsogna (nella foto) nell'ambito del Corso di Finanza Pubblica organizzato dal Cesisp all'Università degli Studi di Milano Bicocca. D'Orsogna  ha evidenziato i significativi volumi del traffico aereo nazionale che, con un incremento annuo del 5%, si appresta a raggiungere, nel 2025, circa 230 milioni di passeggeri. Cifre rilevanti che, se da un lato identificano un settore in piena espansione, dall’altro richiedono di essere sostenute da una pianificazione strategica e a lungo termine. Enac, «in linea con la sua mission istituzionale accompagna la crescita del trasporto aereo in un'ottica di sviluppo sostenibile, anche valorizzando la grande capacità infrastrutturale del nostro Paese che affianca ai grandi hub e ai sistemi aeroportuali maggiori un network capillare di piccoli aeroporti disseminati sul territorio. Realtà che configurano diversi modelli di business e che, attraverso una governance lungimirante, potranno sviluppare crescenti opportunità per il territorio, rafforzando la competitività di un "modello Italia"». Il convegno, che ha visto tra i relatori Andrea Giuricin e Ugo Arrigo del Cesisp, ha ospitato un panel con i contributi dell'ad Aeroporti di Roma Marco Troncone, del dg Sacbo Amelia Corti, dello chief strategic projects, vision & innovation Ita Airways Francesco Presicce, del svp international pricing & revenue management Delta Roberto Ioriatti e dell'ad e fondatore Aeroitalia Gaetano Intrieri. [post_title] => Enac, D'Orsogna: «Lo sviluppo del trasporto aereo per rafforzare il modello Italia» [post_date] => 2025-11-17T14:15:32+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763388932000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501710 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Con 30 van di proprietà, vettori aggiuntivi attivi in alta stagione e una rete in continua espansione, GoOpti si conferma un partner strategico per chi cerca soluzioni di trasporto su strada con un ottimo rapporto qualità-prezzo. L’offerta di GoOpti si compone di varie opzioni di trasferimento «Il nostro core business è l’offerta di servizi condivisi per gli aeroporti del Nord Italia a prezzi low-cost» spiega Massimo Zuccati, responsabile del network di GoOpti in Italia -. Siamo gli unici in Italia ad offrire quotazioni così competitive, con un algoritmo che determina il costo per tratta in virtù dei tempi di prenotazione». GoOpti offre collegamenti da tutte le principali città delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna verso gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona, Bergamo, Milano Linate e Milano Malpensa. Oltre ai trasferimenti condivisi, i trasferimenti Vip garantiscono un servizio privato, riservando al cliente tutta la disponibilità del veicolo. [caption id="attachment_501713" align="alignright" width="300"] Massimo Zuccati[/caption] La piattaforma La piattaforma, attiva in diversi Paesi europei, oltre a rivolgersi direttamente al cliente finale collabora con varie realtà del settore come Ita e Alpitour, oltre che con diversi portali come Omio. «Lavoriamo in particolare con la quasi totalità delle agenzie di viaggio del nord Italia – continua Zuccati. – Nel b2b, inoltre, garantiamo una commissione sul venduto che nel caso delle adv è pari al 3%». Con una grande disponibilità di van e un rapporto di 1,5 autisti per veicolo, GoOpti riesce a coprire anche la richiesta di servizi per itinerari turistici in tutta Italia e in Europa, con partenza e chiusura del tour dalle località italiane più vicine: «Con i nostri van da nove posti offriamo a piccoli gruppi itinerari che solitamente vengono effettuati in pullman, con il vantaggio di poter soddisfare anche la domanda dei gruppi più ridotti ed eliminare gli svantaggi tipici dei mezzi più grandi. I van permettono un servizio più rapido e agevole, anche su strade più strette o nelle Ztl, riducono i costi aggiuntivi e rendono la gestione dell’itinerario molto più flessibile». (Elisa Biagioli)     [post_title] => GoOpti: il futuro del turismo passa dai trasporti su strada [post_date] => 2025-11-17T12:52:24+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763383944000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501707 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_423385" align="alignleft" width="300"] Uno scorcio del lago di Como[/caption] Cresce l'appeal turistico di Como che rafforza ulteriormente la propria capacità di attrazione nei confronti dei visitatori stranieri, pur rimanendo ancorata ad una forte stagionalità. Secondo i dati che emergono dalla prima edizione dell’Osservatorio Turistico Como e Provincia, promosso da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Como-Lecco, Confcommercio Como, Global Blue, nell’anno compreso tra ottobre 2024 e settembre 2025, il territorio ha registrato 1,8 milioni di arrivi e 5,3 milioni di presenze, oltre la metà concentrati tra giugno e settembre (rispettivamente 56% e 65%). La permanenza media è di 2,9 notti, che sale a 3,4 durante l’estate. La componente straniera rappresenta l’83% del totale, equamente divisa tra Ue e non-Ue, a conferma della dimensione internazionale della destinazione. Oltre all’Italia (17% degli arrivi), le principali nazionalità di provenienza sono Germania (14%), Stati Uniti (12%), Francia (9%) e Svizzera (6%). Tra le principali motivazioni di viaggio verso la città di Como spicca l’offerta diversificata, capace di coniugare ambiente, patrimonio storico-artistico, enogastronomia, turismo sportivo e shopping. Senza dimenticare il turismo d’affari. Il Duomo di Como e Villa del Balbianello a Lenno sono le attrazioni più ricercate in rete. Intanto, nei primi sei mesi del 2025, infatti, le localizzazioni che operano nel settore turismo sono arrivate a quota 5.342, con un incremento del 3% rispetto al 2024. Un aumento trainato dal sotto-settore degli alloggi (+10%), che rappresenta il 22% delle attività turistiche complessive, in un contesto in cui bar e ristoranti costituiscono circa tre quarti dell’offerta del settore. Significativo il posizionamento qualitativo degli alberghi. Per quanto gli hotel 4/5 stelle rappresentino solo il 22% del totale, tuttavia offrono 6.790 posti letto, pari al 49% dei posti letto totali messi a disposizione dagli alberghi dell’intera provincia: una conferma della vocazione luxury del territorio e della sua capacità di attrarre un turismo alto spendente. [post_title] => Como: i visitatori stranieri rappresentano l'83% del totale. I dati dell'Osservatorio Turistico [post_date] => 2025-11-17T12:39:07+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763383147000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501253 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nonostante il quadro di incertezza geopolitica che ancora influenza complessivamente lo scenario mondiale del trasporto marittimo, nei primi nove mesi dell’anno i traffici commerciali dei porti del Mar Ligure orientale, La Spezia e Marina di Carrara, hanno registrato una controtendenza con una movimentazione di 13,2 mln di tonnellate di merci, in crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2025. In aumento nel 2025  i dati del traffico crocieristico nel golfo della Spezia, che prosegue il suo trend positivo consolidandosi nei primi nove mesi con il transito di oltre 630 mila crocieristi (10,2%). Crescono anche i contenitori movimentati complessivamente nei due porti con un incremento del 2,5%, per 1.003.449 teu, con un trend di oltre i 1,3 milioni di teu previsti per fine anno. Nel dettaglio, il Porto della Spezia ha movimentato nei 9 mesi  9.555.709 tonnellate complessive (4,5%), con una forte ripresa dalle rinfuse liquide in import che registrano un totale di 1.176.115 tonnellate (61,6%), di cui 1.059.600 tons di gnl (57,6%) e 116.515 di altri prodotti raffinati (110%).  Le rinfuse solide ammontano a 16.298 tonnellate (35,8%). Per quanto riguarda i contenitori, si è registrato nel porto spezzino un incremento del 2,3% con 923.471 teu movimentati di cui 850.053 TEU di traffico gateway (2,1%) e 73.418 teu di trasbordo (5,1%). Per quanto riguarda il Porto di Marina di Carrara, da gennaio a settembre sono state movimentate 3.618.985 tonnellate di merci, in aumento del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso dovuto alla ripresa di tutti i settori. Subisce invece una flessione il traffico crocieristico, che registra nei primi nove mesi  il transito di 11.092 passeggeri (-59%). [post_title] => Porto la Spezia, in crescita il traffico crocieristico tra gennaio e settembre [post_date] => 2025-11-17T12:15:58+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763381758000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501696 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Emirates da subito protagonista al Dubai Air Show 2025 con un ordine per altri 65 Boeing 777-9, equipaggiati con motori GE 9X, per un valore di 38 miliardi di dollari, a prezzo di listino. Il portafoglio ordini totale della compagnia aerea con Boeing sale così a 315 widebody, di cui 270 Boeing 777X, 10 Boeing 777 cargo e 35 Boeing 787; e il suo portafoglio ordini con GE Aerospace per i motori GE9X a un totale di 540 unità, comprese le 130 unità aggiuntive firmate oggi. Si tratta di un impegno a lungo termine di enorme portata per l'industria aerospaziale statunitense, che garantirà sostegno a centinaia di migliaia di posti di lavoro ad alto valore aggiunto nel settore manifatturiero negli Stati Uniti per tutta la durata dei programmi. L'ultimo accordo di Emirates con Boeing fornisce anche un forte sostegno allo studio di fattibilità di Boeing per lo sviluppo del 777-10, una variante più grande della famiglia 777X, con la compagnia aerea che ha sottoscritto opzioni per convertire l'ultimo ordine di 777-9 in 777-10 o 777-8. «Emirates è già il più grande operatore al mondo di Boeing 777 e oggi stiamo ampliando il nostro impegno nei confronti del programma con ulteriori ordini del valore di 38 miliardi di dollari per 65 Boeing 777-9 e 130 motori GE9X - dichiara Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e ceo di Emirates Airline and Group -. Si tratta di un impegno a lungo termine e di una testimonianza della nostra partnership con Boeing e GE, nonché con l'industria aerospaziale statunitense. Ciascuno dei nostri aeromobili in ordine è stato attentamente inserito nel piano di espansione di Emirates, in linea con la crescita di Dubai». Con l'ordine odierno, Emirates riceverà consegne di aeromobili Boeing fino al 2038. [post_title] => Emirates sigla un nuovo ordine miliardario per 65 Boeing 777-9 [post_date] => 2025-11-17T11:41:32+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763379692000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501685 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nuova, brusca sospensione delle attività di volo per una compagnia aerea britannica: questa volta si tratta di Blue Islands, vettore regionale con alle spalle 26 anni di collegamenti verso le Isole del Canale. Basata a Jersey, Blue Islands ha annunciato il 14 novembre lo stop immediato di tutte le sue attività: «Dopo dialoghi molto costruttivi con il governo di Jersey negli ultimi mesi, ci è stato comunicato che non sarà possibile fornire ulteriore sostegno. Dobbiamo quindi sospendere immediatamente i voli, valutando nel contempo le opzioni per i nostri passeggeri, i nostri team e i nostri partner» spiega un comunicato ufficiale del vettore. Tutti i voli Blue Islands sono stati cancellati e i passeggeri invitati a non recarsi all'aeroporto di Jersey senza un'alternativa confermata: in poche ore, oltre 1.000 passeggeri si sono ritrovati senza una soluzione immediata, poiché la chiusura ha comportato anche il licenziamento di circa cento dipendenti. Per molti abitanti, l'improvvisa scomparsa di questa compagnia, che garantiva non solo voli regolari ma anche collegamenti di importanza critica (medici, merci, scolastici), ha rappresentato un profondo shock nella vita quotidiana delle isole. La cessazione dell'attività arriva in un momento in cui il trasporto aereo regionale britannico sta attraversando una fase di forte turbolenza. Blue Islands, che gestiva sei rotte principali (Jersey-Guernsey, Exeter, Southampton, East Midlands e Guernsey-Southampton) con un'offerta di circa 9.200 posti a settimana, era uno degli ultimi operatori indipendenti dopo la recente chiusura di Eastern Airways.  Immediata la risposta dei competitor: c'è ora Loganair a servire cinque delle rotte lasciate scoperte dalle Isole del Canale: da Jersey si può così volare su Bristol, Exeter, Guernsey e Southampton. Da quest’ultima pure in partenza da Guernsey.  [post_title] => Blue Islands rimane a terra. Loganair si inserisce su cinque rotte dalle Isole del Canale [post_date] => 2025-11-17T11:23:06+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763378586000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500235 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association). L’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale. Questa tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%). La Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$. Segue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$. Al terzo posto, Singapore il cui PIL del 2024 è cresciuto del +4,4% con il settore turismo e gli eventi business come fattori chiave di questo sviluppo, con 144 meetings, oltre 93 mila delegati e 290 milioni di US$. Da queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions): Roma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$; Milano con 100 meetings internazionali e oltre 80 mila delegati ha avuto un ritorno economico di 237 milioni di US$. E l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale. Nel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886). La Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%). Dalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale. Il nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile. Un ulteriore elemento di attrattività è rappresentato dal fenomeno del bleisure, che fonde esigenze professionali e piacere personale. Sempre più partecipanti agli eventi MICE scelgono di prolungare il soggiorno per esplorare il territorio, approfittando delle bellezze artistiche, dei paesaggi naturali e delle eccellenze enogastronomiche italiane. Questa tendenza rafforza il posizionamento dell’Italia come destinazione ideale non solo per il business, ma anche per un turismo esperienziale di alta qualità.   [post_title] => Italia faro mondiale della Meeting Industry e del bleisure [post_date] => 2025-11-17T10:23:25+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio [1] => informazione-pr ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio [1] => Informazione PR ) [post_tag] => Array ( [0] => barcellona [1] => bleisure [2] => centri-congressi [3] => congressi-internazionali [4] => crescita-economica [5] => destinazioni-europee [6] => enit [7] => eventi-aziendali [8] => eventi-business [9] => icca [10] => in-evidenza [11] => innovazione-turistica [12] => londra [13] => meeting-industry [14] => mice-italia [15] => milano-2 [16] => roma-2 [17] => singapore [18] => turismo-congressuale [19] => turismo-daffari [20] => turismo-esperienziale [21] => turismo-italiano [22] => viaggi-incentive ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Barcellona [1] => bleisure [2] => centri congressi [3] => congressi internazionali [4] => crescita economica [5] => destinazioni europee [6] => Enit [7] => eventi aziendali [8] => eventi business [9] => ICCA [10] => In evidenza [11] => innovazione turistica [12] => Londra [13] => Meeting Industry [14] => MICE Italia [15] => milano [16] => roma [17] => Singapore [18] => turismo congressuale [19] => turismo d'affari [20] => turismo esperienziale [21] => turismo italiano [22] => Viaggi incentive ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763375005000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501603 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Air Algérie ha preso in consegna il suo primo Airbus A330-900, che avrà un ruolo chiave nei piani di espansione della compagnia aerea da Algeri, consentendo il lancio di nuove rotte transatlantiche e asiatiche. Air Algérie riceverà altri sette A330neo e diventerà il più grande operatore di questo tipo di aeromobile in Africa. Il velivolo è configurato in una cabina a tre classi con 18 poltrone completamente reclinabili in Business, 24 in Premium Economy e 266 in Economy. L'A330neo è inoltre dotato della cabina Airspace, che offre ai passeggeri un'esperienza unica, un elevato livello di comfort, atmosfera e design. Ciò include più spazio individuale, cappelliere più ampie, un nuovo sistema di illuminazione e l'accesso ai più recenti sistemi di intrattenimento e connettività in volo. Alla fine di ottobre 2025, la famiglia A330 aveva ottenuto oltre 1.900 ordini fermi da più di 130 clienti in tutto il mondo. Come tutti gli aeromobili Airbus, l'A330neo è già in grado di operare con fino al 50% di Saf. Airbus punta a rendere i propri aeromobili compatibili al 100% con il Saf entro il 2030. [post_title] => Air Algerie: in flotta il primo degli otto Airbus A330neo in ordine [post_date] => 2025-11-17T09:15:38+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763370938000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "seafuture awards dalla spezia un premio giovani si distinguono nei settori della blue economy" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":97,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":3525,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501731","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Turismo sostenibile e patrimoni dell'umanità in primo piano in occasione del terzo forum nazionale in svolgimento oggi a CastelBrando, in provincia di Treviso.\r\n\r\nTra i partecipanti al forum sul turismo sostenibile anche Enit, che ha illustrato l’importanza del comparto turistico per la crescita socioeconomica del Paese. In Italia, infatti, il turismo genererà un contributo al Pil pari a 237,4 miliardi di euro entro la fine del 2025, candidandosi ad avere un ruolo sempre più strategico nei prossimi anni, con una crescita stimata che porterà il valore del turismo fino a 282,6 miliardi di euro entro il prossimo decennio.\r\n\r\n«L’intera filiera turistica genera valore sul territorio, rappresentando una leva di crescita fondamentale. I turisti scelgono l’Italia per le proprie peculiarità, per quanto abbiamo da offrire. I risultati ottenuti in questi anni mostrano come siamo in grado, come sistema Paese, di conciliare i successi economici con quelli sociali e sostenibili. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e da simili occasioni di confronto nascono i successi del futuro» ha commentato Elena Nembrini, direttore generale Enit.\r\nI dati\r\nNei primi 7 mesi del 2025 l’Italia è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per il totale dei soggiorni (268,4 milioni), ma anche terza per afflusso domestico con 116,6 milioni di pernottamenti da gennaio a luglio.\r\n\r\nL’Italia del turismo nel 2025 ad oggi fa segnare +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025; +10,4% se guardiamo a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel solo primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%).\r\n\r\nNel complesso, si conta per il 2024 una spesa turistica di 122,6 miliardi di euro da parte dei turisti italiani e di 55,2 miliardi da parte di quelli stranieri mentre per il 2025 si prevede un totale di consumi stranieri pari a 60,4 miliardi di euro e di 124,6 miliardi di euro per i consumi domestici (la crescita per i consumi italiani si stima pari al +1,6% mentre arriva al +9,4% per i consumi dei turisti stranieri).\r\n\r\nTra le top 3 motivazioni dei viaggiatori stranieri che scelgono l’Italia, in testa la vacanza, poi i viaggi di lavoro occasionali e la visita a parenti e familiari (turismo delle radici). Ad accompagnare questi risultati, c’è un lavoro costante per conciliare i successi economici con gli aspetti di turismo sostenibile. Il turismo italiano è volano anche di questi valori, come testimoniato dai numeri: dal 2019 al 2023 è diminuita l’intensità delle emissioni di gas serra di viaggi e turismo.\r\n\r\nImpatto poi sul mondo del lavoro e dell’occupazione in Italia: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 48,6% di occupazione femminile diretta (707 mila) sul totale contro la media Europa del 47,8%; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione nel 2023 contro il 15,4% di media europea e riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente in viaggi e turismo.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Turismo motore della crescita sostenibile: i dati di Enit","post_date":"2025-11-17T14:42:21+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1763390541000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501725","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\"Le infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo del trasporto aereo\": questo il titolo della conferenza alla quale è intervenuto oggi, 17 novembre, il direttore generale Enac Alexander D'Orsogna (nella foto) nell'ambito del Corso di Finanza Pubblica organizzato dal Cesisp all'Università degli Studi di Milano Bicocca.\r\nD'Orsogna  ha evidenziato i significativi volumi del traffico aereo nazionale che, con un incremento annuo del 5%, si appresta a raggiungere, nel 2025, circa 230 milioni di passeggeri. Cifre rilevanti che, se da un lato identificano un settore in piena espansione, dall’altro richiedono di essere sostenute da una pianificazione strategica e a lungo termine.\r\nEnac, «in linea con la sua mission istituzionale accompagna la crescita del trasporto aereo in un'ottica di sviluppo sostenibile, anche valorizzando la grande capacità infrastrutturale del nostro Paese che affianca ai grandi hub e ai sistemi aeroportuali maggiori un network capillare di piccoli aeroporti disseminati sul territorio. Realtà che configurano diversi modelli di business e che, attraverso una governance lungimirante, potranno sviluppare crescenti opportunità per il territorio, rafforzando la competitività di un \"modello Italia\"».\r\nIl convegno, che ha visto tra i relatori Andrea Giuricin e Ugo Arrigo del Cesisp, ha ospitato un panel con i contributi dell'ad Aeroporti di Roma Marco Troncone, del dg Sacbo Amelia Corti, dello chief strategic projects, vision & innovation Ita Airways Francesco Presicce, del svp international pricing & revenue management Delta Roberto Ioriatti e dell'ad e fondatore Aeroitalia Gaetano Intrieri.","post_title":"Enac, D'Orsogna: «Lo sviluppo del trasporto aereo per rafforzare il modello Italia»","post_date":"2025-11-17T14:15:32+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1763388932000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501710","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Con 30 van di proprietà, vettori aggiuntivi attivi in alta stagione e una rete in continua espansione, GoOpti si conferma un partner strategico per chi cerca soluzioni di trasporto su strada con un ottimo rapporto qualità-prezzo.\r\n\r\nL’offerta di GoOpti si compone di varie opzioni di trasferimento «Il nostro core business è l’offerta di servizi condivisi per gli aeroporti del Nord Italia a prezzi low-cost» spiega Massimo Zuccati, responsabile del network di GoOpti in Italia -. Siamo gli unici in Italia ad offrire quotazioni così competitive, con un algoritmo che determina il costo per tratta in virtù dei tempi di prenotazione».\r\n\r\nGoOpti offre collegamenti da tutte le principali città delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna verso gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona, Bergamo, Milano Linate e Milano Malpensa. Oltre ai trasferimenti condivisi, i trasferimenti Vip garantiscono un servizio privato, riservando al cliente tutta la disponibilità del veicolo.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_501713\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Massimo Zuccati[/caption]\r\nLa piattaforma\r\nLa piattaforma, attiva in diversi Paesi europei, oltre a rivolgersi direttamente al cliente finale collabora con varie realtà del settore come Ita e Alpitour, oltre che con diversi portali come Omio. «Lavoriamo in particolare con la quasi totalità delle agenzie di viaggio del nord Italia – continua Zuccati. – Nel b2b, inoltre, garantiamo una commissione sul venduto che nel caso delle adv è pari al 3%».\r\n\r\nCon una grande disponibilità di van e un rapporto di 1,5 autisti per veicolo, GoOpti riesce a coprire anche la richiesta di servizi per itinerari turistici in tutta Italia e in Europa, con partenza e chiusura del tour dalle località italiane più vicine: «Con i nostri van da nove posti offriamo a piccoli gruppi itinerari che solitamente vengono effettuati in pullman, con il vantaggio di poter soddisfare anche la domanda dei gruppi più ridotti ed eliminare gli svantaggi tipici dei mezzi più grandi. I van permettono un servizio più rapido e agevole, anche su strade più strette o nelle Ztl, riducono i costi aggiuntivi e rendono la gestione dell’itinerario molto più flessibile».\r\n\r\n(Elisa Biagioli)\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"GoOpti: il futuro del turismo passa dai trasporti su strada","post_date":"2025-11-17T12:52:24+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1763383944000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501707","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_423385\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Uno scorcio del lago di Como[/caption]\r\nCresce l'appeal turistico di Como che rafforza ulteriormente la propria capacità di attrazione nei confronti dei visitatori stranieri, pur rimanendo ancorata ad una forte stagionalità.\r\nSecondo i dati che emergono dalla prima edizione dell’Osservatorio Turistico Como e Provincia, promosso da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Como-Lecco, Confcommercio Como, Global Blue, nell’anno compreso tra ottobre 2024 e settembre 2025, il territorio ha registrato 1,8 milioni di arrivi e 5,3 milioni di presenze, oltre la metà concentrati tra giugno e settembre (rispettivamente 56% e 65%). La permanenza media è di 2,9 notti, che sale a 3,4 durante l’estate.\r\nLa componente straniera rappresenta l’83% del totale, equamente divisa tra Ue e non-Ue, a conferma della dimensione internazionale della destinazione. Oltre all’Italia (17% degli arrivi), le principali nazionalità di provenienza sono Germania (14%), Stati Uniti (12%), Francia (9%) e Svizzera (6%).\r\nTra le principali motivazioni di viaggio verso la città di Como spicca l’offerta diversificata, capace di coniugare ambiente, patrimonio storico-artistico, enogastronomia, turismo sportivo e shopping. Senza dimenticare il turismo d’affari. Il Duomo di Como e Villa del Balbianello a Lenno sono le attrazioni più ricercate in rete.\r\nIntanto, nei primi sei mesi del 2025, infatti, le localizzazioni che operano nel settore turismo sono arrivate a quota 5.342, con un incremento del 3% rispetto al 2024. Un aumento trainato dal sotto-settore degli alloggi (+10%), che rappresenta il 22% delle attività turistiche complessive, in un contesto in cui bar e ristoranti costituiscono circa tre quarti dell’offerta del settore.\r\nSignificativo il posizionamento qualitativo degli alberghi. Per quanto gli hotel 4/5 stelle rappresentino solo il 22% del totale, tuttavia offrono 6.790 posti letto, pari al 49% dei posti letto totali messi a disposizione dagli alberghi dell’intera provincia: una conferma della vocazione luxury del territorio e della sua capacità di attrarre un turismo alto spendente.","post_title":"Como: i visitatori stranieri rappresentano l'83% del totale. I dati dell'Osservatorio Turistico","post_date":"2025-11-17T12:39:07+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1763383147000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501253","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nonostante il quadro di incertezza geopolitica che ancora influenza complessivamente lo scenario mondiale del trasporto marittimo, nei primi nove mesi dell’anno i traffici commerciali dei porti del Mar Ligure orientale, La Spezia e Marina di Carrara, hanno registrato una controtendenza con una movimentazione di 13,2 mln di tonnellate di merci, in crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2025.\r\n\r\nIn aumento nel 2025  i dati del traffico crocieristico nel golfo della Spezia, che prosegue il suo trend positivo consolidandosi nei primi nove mesi con il transito di oltre 630 mila crocieristi (10,2%).\r\n\r\nCrescono anche i contenitori movimentati complessivamente nei due porti con un incremento del 2,5%, per 1.003.449 teu, con un trend di oltre i 1,3 milioni di teu previsti per fine anno.\r\n\r\nNel dettaglio, il Porto della Spezia ha movimentato nei 9 mesi  9.555.709 tonnellate complessive (4,5%), con una forte ripresa dalle rinfuse liquide in import che registrano un totale di 1.176.115 tonnellate (61,6%), di cui 1.059.600 tons di gnl (57,6%) e 116.515 di altri prodotti raffinati (110%).  Le rinfuse solide ammontano a 16.298 tonnellate (35,8%). Per quanto riguarda i contenitori, si è registrato nel porto spezzino un incremento del 2,3% con 923.471 teu movimentati di cui 850.053 TEU di traffico gateway (2,1%) e 73.418 teu di trasbordo (5,1%).\r\n\r\nPer quanto riguarda il Porto di Marina di Carrara, da gennaio a settembre sono state movimentate 3.618.985 tonnellate di merci, in aumento del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso dovuto alla ripresa di tutti i settori.\r\n\r\nSubisce invece una flessione il traffico crocieristico, che registra nei primi nove mesi  il transito di 11.092 passeggeri (-59%).","post_title":"Porto la Spezia, in crescita il traffico crocieristico tra gennaio e settembre","post_date":"2025-11-17T12:15:58+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1763381758000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501696","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Emirates da subito protagonista al Dubai Air Show 2025 con un ordine per altri 65 Boeing 777-9, equipaggiati con motori GE 9X, per un valore di 38 miliardi di dollari, a prezzo di listino.\r\n\r\nIl portafoglio ordini totale della compagnia aerea con Boeing sale così a 315 widebody, di cui 270 Boeing 777X, 10 Boeing 777 cargo e 35 Boeing 787; e il suo portafoglio ordini con GE Aerospace per i motori GE9X a un totale di 540 unità, comprese le 130 unità aggiuntive firmate oggi. Si tratta di un impegno a lungo termine di enorme portata per l'industria aerospaziale statunitense, che garantirà sostegno a centinaia di migliaia di posti di lavoro ad alto valore aggiunto nel settore manifatturiero negli Stati Uniti per tutta la durata dei programmi.\r\n\r\nL'ultimo accordo di Emirates con Boeing fornisce anche un forte sostegno allo studio di fattibilità di Boeing per lo sviluppo del 777-10, una variante più grande della famiglia 777X, con la compagnia aerea che ha sottoscritto opzioni per convertire l'ultimo ordine di 777-9 in 777-10 o 777-8.\r\n\r\n«Emirates è già il più grande operatore al mondo di Boeing 777 e oggi stiamo ampliando il nostro impegno nei confronti del programma con ulteriori ordini del valore di 38 miliardi di dollari per 65 Boeing 777-9 e 130 motori GE9X - dichiara Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e ceo di Emirates Airline and Group -. Si tratta di un impegno a lungo termine e di una testimonianza della nostra partnership con Boeing e GE, nonché con l'industria aerospaziale statunitense. Ciascuno dei nostri aeromobili in ordine è stato attentamente inserito nel piano di espansione di Emirates, in linea con la crescita di Dubai».\r\n\r\nCon l'ordine odierno, Emirates riceverà consegne di aeromobili Boeing fino al 2038.","post_title":"Emirates sigla un nuovo ordine miliardario per 65 Boeing 777-9","post_date":"2025-11-17T11:41:32+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1763379692000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501685","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nuova, brusca sospensione delle attività di volo per una compagnia aerea britannica: questa volta si tratta di Blue Islands, vettore regionale con alle spalle 26 anni di collegamenti verso le Isole del Canale.\r\n\r\nBasata a Jersey, Blue Islands ha annunciato il 14 novembre lo stop immediato di tutte le sue attività: «Dopo dialoghi molto costruttivi con il governo di Jersey negli ultimi mesi, ci è stato comunicato che non sarà possibile fornire ulteriore sostegno. Dobbiamo quindi sospendere immediatamente i voli, valutando nel contempo le opzioni per i nostri passeggeri, i nostri team e i nostri partner» spiega un comunicato ufficiale del vettore.\r\n\r\nTutti i voli Blue Islands sono stati cancellati e i passeggeri invitati a non recarsi all'aeroporto di Jersey senza un'alternativa confermata: in poche ore, oltre 1.000 passeggeri si sono ritrovati senza una soluzione immediata, poiché la chiusura ha comportato anche il licenziamento di circa cento dipendenti. Per molti abitanti, l'improvvisa scomparsa di questa compagnia, che garantiva non solo voli regolari ma anche collegamenti di importanza critica (medici, merci, scolastici), ha rappresentato un profondo shock nella vita quotidiana delle isole.\r\n\r\nLa cessazione dell'attività arriva in un momento in cui il trasporto aereo regionale britannico sta attraversando una fase di forte turbolenza. Blue Islands, che gestiva sei rotte principali (Jersey-Guernsey, Exeter, Southampton, East Midlands e Guernsey-Southampton) con un'offerta di circa 9.200 posti a settimana, era uno degli ultimi operatori indipendenti dopo la recente chiusura di Eastern Airways. \r\n\r\nImmediata la risposta dei competitor: c'è ora Loganair a servire cinque delle rotte lasciate scoperte dalle Isole del Canale: da Jersey si può così volare su Bristol, Exeter, Guernsey e Southampton. Da quest’ultima pure in partenza da Guernsey. ","post_title":"Blue Islands rimane a terra. Loganair si inserisce su cinque rotte dalle Isole del Canale","post_date":"2025-11-17T11:23:06+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1763378586000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500235","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association).\r\n\r\nL’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale.\r\n\r\nQuesta tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%).\r\n\r\nLa Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$.\r\n\r\nSegue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$.\r\n\r\nAl terzo posto, Singapore il cui PIL del 2024 è cresciuto del +4,4% con il settore turismo e gli eventi business come fattori chiave di questo sviluppo, con 144 meetings, oltre 93 mila delegati e 290 milioni di US$.\r\n\r\nDa queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions):\r\n\r\n \tRoma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$;\r\n \tMilano con 100 meetings internazionali e oltre 80 mila delegati ha avuto un ritorno economico di 237 milioni di US$.\r\n\r\nE l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale.\r\n\r\nNel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886).\r\n\r\nLa Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%).\r\n\r\nDalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale.\r\n\r\nIl nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile.\r\n\r\nUn ulteriore elemento di attrattività è rappresentato dal fenomeno del bleisure, che fonde esigenze professionali e piacere personale. Sempre più partecipanti agli eventi MICE scelgono di prolungare il soggiorno per esplorare il territorio, approfittando delle bellezze artistiche, dei paesaggi naturali e delle eccellenze enogastronomiche italiane. Questa tendenza rafforza il posizionamento dell’Italia come destinazione ideale non solo per il business, ma anche per un turismo esperienziale di alta qualità.\r\n\r\n ","post_title":"Italia faro mondiale della Meeting Industry e del bleisure","post_date":"2025-11-17T10:23:25+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio","informazione-pr"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio","Informazione PR"],"post_tag":["barcellona","bleisure","centri-congressi","congressi-internazionali","crescita-economica","destinazioni-europee","enit","eventi-aziendali","eventi-business","icca","in-evidenza","innovazione-turistica","londra","meeting-industry","mice-italia","milano-2","roma-2","singapore","turismo-congressuale","turismo-daffari","turismo-esperienziale","turismo-italiano","viaggi-incentive"],"post_tag_name":["Barcellona","bleisure","centri congressi","congressi internazionali","crescita economica","destinazioni europee","Enit","eventi aziendali","eventi business","ICCA","In evidenza","innovazione turistica","Londra","Meeting Industry","MICE Italia","milano","roma","Singapore","turismo congressuale","turismo d'affari","turismo esperienziale","turismo italiano","Viaggi incentive"]},"sort":[1763375005000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501603","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Air Algérie ha preso in consegna il suo primo Airbus A330-900, che avrà un ruolo chiave nei piani di espansione della compagnia aerea da Algeri, consentendo il lancio di nuove rotte transatlantiche e asiatiche.\r\n\r\nAir Algérie riceverà altri sette A330neo e diventerà il più grande operatore di questo tipo di aeromobile in Africa. Il velivolo è configurato in una cabina a tre classi con 18 poltrone completamente reclinabili in Business, 24 in Premium Economy e 266 in Economy.\r\n\r\nL'A330neo è inoltre dotato della cabina Airspace, che offre ai passeggeri un'esperienza unica, un elevato livello di comfort, atmosfera e design. Ciò include più spazio individuale, cappelliere più ampie, un nuovo sistema di illuminazione e l'accesso ai più recenti sistemi di intrattenimento e connettività in volo.\r\n\r\nAlla fine di ottobre 2025, la famiglia A330 aveva ottenuto oltre 1.900 ordini fermi da più di 130 clienti in tutto il mondo. Come tutti gli aeromobili Airbus, l'A330neo è già in grado di operare con fino al 50% di Saf. Airbus punta a rendere i propri aeromobili compatibili al 100% con il Saf entro il 2030.","post_title":"Air Algerie: in flotta il primo degli otto Airbus A330neo in ordine","post_date":"2025-11-17T09:15:38+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1763370938000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti