22 dicembre 2023 10:23

Pier Ezhaya presidente Astoi
“Il 2023 è stato il primo anno pieno dopo una pandemia terribile, ancora non siamo ai livelli del 2019 che è stato l’ultimo anno sano pre-pandemia, però abbiamo quasi recuperato tutti i volumi e tutti i ricavi. È stato un anno tonico nel quale finalmente abbiamo potuto fare il nostro lavoro”. Queste le parole di Pier Ezhaya, general manager tour operating di Alpitour World e presidente di Astoi, durante un’intervista a Italpress Economy.
Ma come sarà l’anno che sta per iniziare? “Per il 2024 si prevede una crescita soprattutto del segmento del turismo organizzato quasi del 12%, poi come si muoverà questa crescita bisognerà leggerlo perché lo scacchiere mondiale è sempre un po’ fluido, però in linea di massima ci aspettiamo un mercato ancora tonico l’anno prossimo”.
Se guardiamo a Natale e Capodanno “i dati sono molto positivi – conferma Pier Ezhaya – li abbiamo anche confezionati con un maggior anticipo. Naturalmente questo per gli operatori è un fattore estremamente importante, perché permette di pianificare per tempo e di irrobustire la propria programmazione. Nelle settimane clou, tra Natale e Capodanno, prevediamo una crescita dell’11% sui ricavi del 2022, poi la mappa si è spostata in funzione anche di quello che è accaduto in Medio Oriente però assistiamo un lungo raggio molto tonico, vediamo una ripresa anche dei viaggi itineranti: bisogna aiutare le persone più a sentire dentro che vedere fuori, hanno bisogno di vivere i luoghi e le esperienze, venendo in contatto anche con le popolazioni locali”.
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[post_content] => Pier Ezhaya nel ruolo di presidente di Astoi ha affermato che il turismo organizzato ha troppe forme di rappresentanza. E ha ragione. Troppe sigle, troppe voci a parlare. Così, specialmente nei rapporti politici non si va da nessuna parte.
Ma questa frammentazione potrebbe ritornare utile. Sarebbe opportuno che le sigle si unissero per un unico scopo: forzare l'Unione europea o chi per essa a regolamentare per legge un fondo di garanzia per le compagnie aeree. A chiunque osserva il settore da fuori sembra impossibile che i vettori non debbano creare un fondo di garanzia nel caso che uno di loro fallisca (e in questi anni i casi sono stati molti).
La legge del più forte
Perché gli operatori devono averlo e anche le agenzie e le compagnie aeree no? La risposta è facile. Perché le compagnie aeree a livello di lobby sono molto più forti di chiunque altro. ma qui non si tratta di essere forti o deboli. Si tratta di tutelare i consumatori, i passeggeri. In pratica la nuova Direttiva pacchetti è così sbilanciata nei confronti dei consumatori da mettere a rischio la vita stessa di operatori e agenzie di viaggio.
E i passeggeri degli aerei non sono consumatori? Cosa sono dei simpatici attraversatori dell'atmosfera? perché in questo mondo così complesso le regole non valgono mai per tutti. l'Europa è nata per dare la giusta importanza a tutte le istanze e non solo a quelle dei più forti.
Il fondo di garanzia alle compagnie aeree è un obbligo che non si può più aggirare. L'Europa si svegli.
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[post_content] => Numerosi i temi fondanti il Tour Operating indagati da Pier Ezhaya nell’ambito della ConnAction di Welcome Travel Group a Casablanca. Si è parlato di Futuro: «Per capire cosa ci porterà il futuro bisogna guardare al passato. - ha sottolineato il direttore generale tour operating Alpitour World e Presidente Astoi Confindustria Viaggi - Tante volte negli anni il sistema del turismo organizzato è stato dato per morto: alla nascita di internet, con le Torri Gemelle, con la primavera araba e anche nel periodo del Covid - e qui abbiamo ci siamo andati vicino! - ma noi siamo sempre sopravvissuti. Ora si dice che l’IA ci farà sparire: certo, l’IA è una rivoluzione tecnologica che cambierà il comportamento delle persone e la socialità, ma i cambiamenti vanno governati, quindi il settore dovrà adottare delle contromisure e gestirli senza fare resistenza. Bisogna essere pronti ad accogliere l’innovazione.
I clienti devono essere distinti per capacità di spesa, età e stato civile. Capire se viaggiano in famiglia, se sono coppie o single. Sapere dove abitano e a cosa sono interessati. Ma, una volta messi in asse questi cluster, i clienti sono tutti gli stessi. Poiché usano lo smartphone e le app, si aspettano che questi strumenti vengano utilizzati in agenzia quando acquistano un viaggio.
Cambiamento
Dobbiamo essere pronti ad accogliere il cambiamento dei costumi e della società. Così come dobbiamo superare l’atteggiamento divisionista che caratterizza il nostro mercato e si riverbera anche sul settore del turismo. - prosegue Ezhaya - Il nostro settore è estremamente diviso. Anche se, come Astoi, siamo riusciti a dare una voce unica al tour operating, ci sono 10 associazioni di categoria di adv - 6 o 7 più note, le altre più piccole - che non hanno mai pensato di mettersi insieme. La stessa cosa avviene con gli alberghi, dove ci sono Federalberghi in Confcommercio, e Confindustria Alberghi in Federturismo Confindustria. È tutto molto diviso, anche sulla Direttiva Pacchetti, come si è visto sui social dopo la mia lettera.
Nel 2020 ho accettato l’incarico di presidente Astoi Confindustria Viaggi e mi dispiace questa divisione. In 5 anni ho parlato con tre ministri del turismo diversi: prima Franceschini, poi Garavaglia, quindi Daniela Santanchè. Ogni volta bisogna ricominciare da capo, ma bisogna anche pensare che ogni ministro - parlando dei 132mld che vale il settore nel nostro paese - quando incontra chi si occupa del Turismo Organizzato si trova davanti 25 associazioni diverse, che rappresentano un mercato che vale circa 8 miliardi di euro. Dobbiamo fare squadra! Serve anche tanta fiducia. - conclude Ezhaya - Un bene pericoloso perché espone alla delusione, ma indispensabile per costruire qualcosa. Serve fiducia nel network, nelle aziende sue azioniste e nelle persone che lo guidano e questo crea il valore e ci traghetterà nel futuro».
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => “Insieme si può fare tutto”: è uno dei mantra di Pier Ezhaya, general manager tour operating Alpitour World e dal 2020 presidente Astoi Confindustria Viaggi, per la quale conduce un’appassionata campagna a favore del settore. Lo ha così presentato Adriano Apicella - amministratore delegato di Welcome Travel Group - nell’ambito della ConnAction del network che si è svolta a Casablanca, all’inizio di aprile.
Felice di parlare di fronte a una platea di 1500 persone - tra agenti di viaggio Welcome e Geo e 65 partner commerciali - Pier Ezhaya, ha esordito: «Vedere tanti colleghi attenti dimostra la forza e la professionalità di questo gruppo. È importante credere a questo network, supportarlo, appoggiarne le linee guida e fare squadra. Welcome Travel Group ha un grande valore perché è detenuto da due dei maggiori player del turismo: Costa Crociere naviga in tutto il mondo ed è parte della Carnival Corporation, mentre Alpitour World è tra i primi 5 gruppi europei a livello di turismo.
«Questo è importante per voi. - ha sottolineato Ezhaya rivolgendosi alla platea - Perché i 2 gruppi devono guardare a 10/15 anni di distanza. Devono studiare il futuro, prevenirlo e governare il cambiamento, facendo la cosa più importante per chi è parte del network: traghettarlo nel futuro». Guidato dalle domande di Adriano Apicella, Ezhaya ha proseguito toccando importanti tematiche. «Nel nostro gruppo il Tour Operating non è mai stato considerato un centro di reddito, ma un volano di volumi: i più grandi risultati d’Ebitda li abbiamo sempre fatti nell'aviation e nell'alberghiero. - ha affermato -
«Quando nel 2021 mi è stata affidata la direzione generale mi sono convinto che le due cose potessero stare assieme: che oltre a fare volumi, potessimo anche generare Ebitda. Così dai 70mln di Ebitda fatti prima del Covid, siamo passati ai 140 degli ultimi due anni. Dei 70mln in più rispetto al 2019 ben 45mln sono stati fatti dal Tour Operating». Ezhaya ha poi analizzato il tema delle commissioni, coinvolgendo la platea: «Noi mettiamo sul mercato una grande quantità di prodotto con 740.000 posti aerei garantiti – al 100% sulle spalle di Alpitour World a livello di garanzia - ben divisi sulle destinazioni: 240.000 sull'Egitto, 124.000 sulla Spagna, 90.000 sull'Est Africa, 86.000 sulla Grecia, 53.000 sui Caraibi, più di 40.000 sulle Maldive e sull'Oceano Indiano. Ci sarebbero da aggiungere anche l’Oman, Phuket, l'Italia, il Nord Europa, Capo Verde … I posti sono poi abbinati agli alberghi più iconici di ogni destinazione. Forse la commissione singola non è la più alta del mercato, ma le volte in cui la si può moltiplicare è impressionante. Questo per me significa fare economia seria».
In evidenza il tema degli investimenti: «Innanzitutto investiamo in tecnologia: stiamo realizzando qualcosa di rivoluzionario creando un sistema di vendita molto più dinamico, che piacerà alla distribuzione. Investiamo anche sui nostri asset: la nostra giovane flotta e gli alberghi». Importanti, poi, gli investimenti in comunicazione, con i 6mln utilizzati per realizzare una serie di spot Alpitour, «che servono a creare possibilità di vendita e a sostenere la distribuzione».
Riguarda poi gli investimenti, ma anche la sostenibilità, la controversa questione dei cataloghi affrontata da Ezhaya: «Dopo un’attenta ricerca fatta sul mercato io e Alessandro Seghi, il nostro direttore commerciale, ci siamo chiesti se il catalogo fosse ancora uno strumento di vendita. Ogni anno ci costano 3, 4 milioni di euro che potremmo investire altrove. Utilizziamo 1500 tonnellate di carta e muoviamo 70 tir in tutta Italia per distribuirli … Non abbiamo ancora una risposta, né abbiamo preso decisioni, lo faremo assieme attraverso dei focus group, ma dobbiamo capire se esista uno strumento alternativo che possa aiutare l’agente di viaggio a fare il proprio lavoro di consulenza.
Secondo me questo è un modo di interpretare il cambiamento». Secondo Ezhaya sono 4 le azioni che una agenzia di viaggio dovrebbe chiedere a un tour operator: «Primo: se producete reddito e fate 140mln di Ebitda, reinvestite nel settore per migliorare. Secondo: create qualità, fidelizzando il cliente che tornerà da noi. Terzo: create capacità e possibilità di vendita per sostenerci economicamente. Quarto, investite in comunicazione. Ora – ha concluso - domandatevi su quali di questi 4 pilastri Alpitour World non stia facendo la propria parte».
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => La storia della collezione Travelling firmata da Turisanda1924, il brand iconico di Alpitour World, racconta la vivacità di un mercato che si evolve per rispondere alle esigenze dei viaggiatori. Le prime partenze copriranno 10 destinazioni e sono in programma tra la tarda primavera e l’estate di quest’anno.
«Anni fa abbiamo deciso di mettere a punto il prodotto Voyager: dei tour organizzati ma esclusivi, per gruppi di 12-15 partecipanti, che oggi raggiungono 23 paesi, operando su 81 circuiti con 81 itinerari diversi. - spiega Pier Ezhaya, general manager tour operating Alpitour spa - Oggi effettuiamo più di 1000 partenze e, complessivamente, mettiamo a disposizione del mercato 26.000 posti-tour su itinerari affascinanti, proponendo le esperienze più belle. 18 mesi fa ho pensato di replicare questa linea di successo anche per i clienti individuali.
Ho riunito i product managers di Alpitour a Milano e gli ho detto: domani non vi voglio vedere in ufficio. Fate la valigia, partite e andate a cercare le cose più sfiziose e belle, le esperienze più esclusive da far vivere ai nostri clienti. Percorsi individuali a un prezzo giusto. La mia fantastica squadra ha portato a casa cose incredibili. Tra queste l’itinerario “West1924” dove, nella Monument Valley, si incontra l’indiano navajo Valencia. Valencia ci porterà nella sua casa che si trova in uno dei punti più suggestivi della Valley: sotto il monolito John Ford Point, dedicato al grande regista western che lo usò in molti suoi set cinematografici. Incontreremo la famiglia di Valencia e berremo un aperitivo al tramonto.
Oppure, con “New York1924”, andremo a New York ed entreremo al MoMa dopo l’orario di chiusura per visitare il famoso museo in esclusiva. Saremo soli davanti alle Ninfee di Monet, a Gli Amanti di Magritte, alla Notte Stellata di Van Gogh… È parte della linea Travelling anche l’incontro in Sudafrica con Christo Brand, che fu la giovanissima guardia carceraria di Nelson Mandela durante la sua prigionia a Robben Island: Christo non sapeva nulla dell’apartheid e i due diventarono amici, nonostante il ruolo diverso.
Lui scrisse di Mandela e Mandela scrisse di lui e della loro amicizia durante la detenzione. Un’altra proposta, più “modaiola”, ci porterà a Singapore. Saliremo sulla Singapore Flyer, una futuristica ruota panoramica, per bere un Singapore Sling: uno speciale cocktail nato proprio a Singapore nel 1915… I Travelling offrono numerose esperienze diverse ed esclusive, perché noi dobbiamo saper vendere quello che non c’è. - conclude Ezhaya - Vogliamo dare ai nostri clienti cose distintive che regalino ricordi indimenticabili». https://www.alpitourworld.com/news/travelling
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Il calendario particolarmente favorevole della Pasqua e dei Ponti primaverili del 2025 ha dato un forte impulso alle prenotazioni rilevate da Astoi. I dati dell’Osservatorio Astoi, consueto appuntamento che monitora i comportamenti degli italiani nei confronti del Turismo Organizzato, evidenziano un incremento dei ricavi del 55% rispetto al 2024.
La possibilità di pianificare viaggi più lunghi con pochi giorni di ferie, grazie alla combinazione delle festività pasquali con il 25 aprile il 1° maggio, ha creato condizioni ottimali per la programmazione delle vacanze. Rispetto al 2023, anno con disposizione simile del calendario, la crescita ricavi è stata del 40%.
Questa crescita così significativa dimostra che ampie fasce del pubblico italiano hanno scelto di affidare la gestione del proprio tempo libero agli Operatori del Turismo Organizzato.
Il segmento di clientela è variegato, con una prevalenza di famiglie e coppie. Da un lato c’è chi ha approfittato delle chiusure scolastiche, dall’altro adulti con buona capacità di spesa, coppie di ogni età e gruppi di amici che scelgono di viaggiare insieme per vivere un’esperienza all’estero.
Gli italiani confermano una crescente propensione alla prenotazione anticipata: la maggior parte ha organizzato le vacanze con almeno 90 giorni d’anticipo, per beneficiare di condizioni più vantaggiose. Tutti gli operatori Astoi registrano una netta preferenza per l’Advance Booking, a scapito del last minute. La lunga pausa primaverile si consolida così come momento privilegiato per partire, al pari dell’estate e delle festività di fine anno.
Pier Ezhaya
«Le prenotazioni per Pasqua e i Ponti primaverili registrano un risultato molto positivo che testimonia come il desiderio di viaggiare resti forte nonostante le incertezze geopolitiche e il rallentamento economico - commenta Pier Ezhaya presidente di Astoi. Questo trend conferma anche la fiducia che il pubblico italiano ripone nel Turismo organizzato, apprezzato per l'affidabilità, le garanzie e la qualità dei servizi offerti. Sempre più persone scelgono di prenotare con anticipo, consapevoli dei vantaggi economici e organizzativi che questa modalità permette. Le destinazioni più amate restano in linea con le stagioni precedenti, ma si segnalano importanti ritorni, come quello del Mar Rosso. Le premesse per l’estate sono altrettanto incoraggianti e si delinea un ottimismo solido e diffuso tra tutti gli Associati.”
Mete richieste
Tra le mete più richieste spicca il Mar Rosso che, dopo un rallentamento dello scorso anno, riconquista una posizione di vertice nel medio raggio. Località come Sharm el Sheikh e Marsa Alam tornano ad attrarre il pubblico italiano grazie alla vicinanza, al clima ideale e al favorevole rapporto qualità-prezzo. Buoni riscontri anche per Emirati Arabi, Oman e Marocco, mentre l’Uzbekistan si distingue per l’offerta culturale.
In Europa si segnalano preferenze per Scandinavia e Islanda, affiancate da Portogallo e Canarie, scelte per la varietà di esperienze e il clima gradevole.
Sul lungo raggio è il Giappone a imporsi come la destinazione più citata e desiderata, confermando un trend in costante ascesa. Seguono, con ottimi risultati, Maldive, Kenya, Zanzibar, Indonesia, Thailandia, India, Cina, Stati Uniti, Messico e Repubblica Dominicana.
Durata e prezzi
La durata media delle vacanze di Pasqua e dei Ponti si attesta tra i 7 e i 10 giorni, con soggiorni di 6-7 giorni per Europa e medio raggio, e di 9-11 giorni per il lungo raggio.
Anche la spesa media varia in base alla destinazione e alla tipologia di prodotto: si parte da circa 1.500 euro per viaggi in Europa e medio raggio e per i pacchetti villaggio all inclusive, mentre si arriva a più di 3.000 euro per i viaggi su misura a lungo raggio, con punte di oltre 6.500 euro per le proposte di fascia alta.
Quanto alla tipologia di vacanza, si conferma l’equilibrio tra soggiorni mare e viaggi itineranti. Cresce l’interesse per tour culturali, itinerari naturalistici e viaggi di gruppo, ma restano centrali anche le esperienze balneari, in particolare verso destinazioni come Maldive ed Egitto. Accanto alla tenuta dei pacchetti volo con soggiorno in villaggio, si registra una crescente domanda di vacanze più personalizzabili e arricchite da esperienze autentiche. Segnalata anche l’influenza di eventi e prodotti di intrattenimento sulle scelte di viaggio: il Giappone, ad esempio, già meta molto amata, è ulteriormente trainato dall’interesse per Expo 2025.
Previsioni estate
Infine, iniziano a delinearsi le prime indicazioni per l’estate 2025, che si preannuncia nel complesso positiva. Le prenotazioni già registrate dagli associati Astoi evidenziano una crescita media compresa tra il 5% e il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, seppure con andamenti differenziati a seconda dei mesi. Giugno appare più in ritardo, probabilmente a causa della vicinanza con i lunghi Ponti primaverili, mentre l’andamento di luglio e agosto è più dinamico, in crescita sull’anno scorso.
L’Italia continua a rappresentare una scelta importante per il turismo estivo, con Sicilia e Sardegna tra le mete più prenotate. Forte l’interesse anche per il Mediterraneo, con Grecia e Baleari in testa, così come il Mar Rosso, che conferma il suo ritorno tra le destinazioni preferite. Sul lungo raggio, il Giappone si distingue ancora come meta di culto per gli italiani, affiancato da Kenya, Zanzibar e Stati Uniti.
Anche il comparto crocieristico registra segnali incoraggianti: le prenotazioni primaverili si sono attestate su buoni livelli e le prospettive estive restano solide.
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[post_content] => Si è svolta a Casablanca dal 4 al 7 aprile la ConnAction di Welcome Travel Group, l’evento aggregativo annuale del network (partecipato per il 50% ciascuno da Alpitour e Costa Crociere), che ha oltre 2.600 agenzie affiliate e quest’anno ha riunito in Marocco 1.380 agenti di viaggio delle reti Welcome Travel e Geo e 65 partner commerciali. «È un momento che non ha eguali nella storia della distribuzione turistica organizzata, realizzato in una destinazione estera: per la numerica dei partner, degli agenti presenti e dei servizi che eroghiamo, ma anche per quelle che sono le professionalità che siamo riusciti ad aggregare - ha spiegato Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group -. Il nome ConnAction ben esprime quello che ci serve in questo contesto di mercato: connessione e azione. Credo che il network sia l'anello di congiunzione tra quella che è la distribuzione e la produzione, che prevede anche la tutela che diamo alla distribuzione organizzata rispetto a quelli che sono i nostri veri competitor: il mondo delle piattaforme online e dei grandi aggregatori. L'azione è la seconda componente della ConnAction perché dobbiamo agire, creando un differenziale per le agenzie di viaggio».
Sul palco si sono succeduti i protagonisti dell’evento. Dopo l’interessante intervento dell’economista Andrea Giuricin sul tema Turismo, travel e trasporti: sfide e opportunità, Apicella ha sottolineato che i numeri sono incoraggianti: «Abbiamo il 13% di agenzie in meno, ma il 22% di volume in più e il +4% di clienti. Dovremo però pagare per altri quattro anni i debiti delle misure di sostegno alla liquidità del periodo Covid. Ma se non riusciamo a fare margini non possiamo onorare i debiti» ha proseguito, entrando nella difficile tematica della direttiva pacchetti, che ha suscitato dure reazioni in Italia, tra le quali la nota lettera di Pier Ezhaya.
«Dobbiamo difendere il turismo organizzato - ha affermato il general manager tour operating di Alpitour -. Ci avevano dati per morti come sistema prima con l’arrivo di Internet, poi con le torri Gemelle e quindi con il Covid. Ma siamo sopravvissuti. Ora si dice che l’Ai ci sfratterà e ci farà sparire. Sicuramente porterà dei cambiamenti, ma il settore può e deve governarli e accoglierli. Dobbiamo realizzare cose indimenticabili che facciano tornare il cliente. Per quanto ci riguarda, stiamo investendo tanto: sulla tecnologia e sugli asset, come la nostra flotta aerea e gli alberghi. Investiamo anche in comunicazione e nel creare quella qualità che porta alla fidelizzazione».
Ha preso quindi la parola Luigi Stefanelli, worldwide salese vicepresident di Costa Crociere. Da dieci anni la compagnia è azionista di Welcome Travel Group: un pilastro fondamentale nella distribuzione: «Le adv sono il canale più importante della nostra strategia: a loro vengono dedicati servizi, strumenti e iniziative commerciali. La nostra ricerca è continua. Sono in particolare in programma importanti novità sul fronte delle escursioni».
In primo piano, in particolare, le Sea Destinations nate nel giugno del 2024 come mete da vivere durante la navigazione: «Stanno riscuotendo un grande successo. Mentre si è a bordo la nave rallenta e succede qualcosa. Mi ha stupito e rallegrato vedere centinaia di persone che si svegliano all’alba per consumare una colazione caprese davanti ai faraglioni di Capri. È un messaggio potente. Sulla nave viene allestito un set con colori e sapori, di cui il viaggiatore è protagonista. Oggi abbiamo portato le Sea Destinations su quasi tutti i nostri itinerari. È stato impegnativo, ma siamo certi che sia la direzione giusta».
Importante anche l’intervento di Carlo Stradiotti, ceo di Neos, che ha parlato della compagnia aerea parte di Alpitour World, dinamica e fondata su innovazione, attenzione al cliente e qualità. Neos raggiunge oggi oltre 60 destinazioni business e leisure nel mondo con 16 aeromobili, a cui se ne aggiungeranno altri due entro l’estate. A fare da cornice alla ConnAction l’intervento di Achraf Fayda, ceo dell’Office national marocain du tourism (Onmt), che ha sottolineato come nel corso di questi dieci anni il governo abbia investito un milione di euro nel settore turistico: «Oggi il Marocco sta vivendo un momento importante nella sua storia. Siamo tra le principali destinazioni turistiche dell’Africa e guardiamo al Mediterraneo. È un’ambizione che si basa su un potenziale concreto e tangibile»
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
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Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
Ma che vi abbiamo fatto?
Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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[post_content] => Il Mudec dedica l'anno del suo decennale al viaggio e Alpitour World, con il brand Turisanda1924, sosterrà insieme a 24 Ore Cultura alcuni importanti progetti realizzati dal museo delle Culture di Milano. L'anniversario dell'istituzione meneghina si affianca infatti proprio a quello di Turisanda1924, brand nato in un salotto nobiliare milanese dall'intuizione del conte Ferretti, che ha da poco festeggiato un secolo di storia.
“Il viaggio, come la cultura, rappresenta un atto di apertura, esplorazione e crescita - spiega Pier Ezhaya, direttore generale tour operating Alpitour World -. È perciò naturale per noi sostenere importanti istituzioni culturali presenti nei territori dove si trovano le nostre sedi, selezionandole in base alla coerenza con la nostra mission e i nostri valori. Per ogni progetto, identifichiamo il brand del gruppo più idoneo a essere il protagonista e il veicolo di comunicazione delle varie attività. In questo contesto, la scelta di collaborare con 24 Ore Cultura e il Mudec a Milano insieme a Turisanda1924 e l’avvio nel 2023 della collaborazione quadriennale con il museo Egizio di Torino con Francorosso sono esempi significativi del nostro impegno a diventare un mecenate sempre più responsabile e attento di fronte alla società”.
Il primo appuntamento frutto della partnership sarà il lancio delle mostre dal Muralismo alla street art. Mudec Invasion, di cui Alpitour World insieme a Turisanda1924 è sponsor, e Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore, entrambe dedicate al mondo del viaggio. La prima, visitabile dal 20 marzo fino al 29 giugno 2025, presenterà opere site-specific realizzate direttamente sulle pareti dello spazio espositivo da alcuni tra i più importanti artisti italiani e internazionali della scena contemporanea. La seconda esposizione, aperta gratuitamente al pubblico dal 20 marzo al 21 settembre 2025, si propone di esplorare il tema del viaggio attraverso diverse culture e discipline, valorizzando le collezioni del Mudec, frutto di un intreccio storico con la città di Milano, e invitando a una nuova comprensione del turismo.
Alpitour World e Turisanda1924 saranno inoltre partner di cinque incontri, gratuiti e aperti al pubblico, nell’ambito del palinsesto che da marzo a giugno accompagnerà e approfondirà gli argomenti centrali di Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore attraverso l’organizzazione di convegni, talk, performance e spettacoli che vedranno la partecipazione di ospiti d’eccezione e la collaborazione di realtà e istituzioni culturali cittadine. La collaborazione si svilupperà nel corso del primo anno anche con il sostegno a un’altra mostra temporanea, visitabile in autunno, nonché la promozione di una serie di attività collaterali, mirate a costruire ponti tra culture e persone, ispirando nuovi modi di scoprire e comprendere il mondo. Tra queste, sarà realizzata un’installazione multimediale, la Dream Box, che sarà presente nella hall del Mudec, da aprile a giugno, invitando i visitatori a registrare una traccia audio per raccontare la propria idea di viaggio, fisico o emotivo, con l’obiettivo di raccogliere utili testimonianze e offrendo ai partecipanti la possibilità di prendere parte all’estrazione di un tour esclusivo firmato Turisanda1924 alla scoperta del Messico.
A ciò si aggiungeranno numerose iniziative per favorire l’inclusione, l’accesso alle visite e alla formazione. Alpitour World e Turisanda1924, infatti, metteranno a disposizione mille ingressi gratuiti per una giornata di open day volta a diffondere i valori della cultura, dell’arte e del viaggio e promuoveranno dei laboratori educativi per famiglie, insieme al team scientifico e didattico del museo. “Con questa nuova collaborazione vogliamo dare un ulteriore contributo alla valorizzazione del tempo libero come arricchimento personale, al riconoscimento del viaggio come veicolo di cultura e all’importanza della curiosità e della scoperta", aggiunge il chief corporate & tour operating marketing officer Alpitour World, Tommaso Bertini.
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[post_content] => Un piano media da circa 5 milioni di euro. Dopo la campagna cross-mediale di Eden Viaggi lanciata a gennaio, il gruppo Alpitour continua a spingere sugli investimenti in comunicazione con lo spot Luoghi comuni cercasi, da una idea creativa di Tbwa Italia con la produzione Withstand e la regia di William9.
“La realizzazione di questa campagna ha impegnato oltre 70 persone, tra attori, troupe, staff e comparse, volate a Cuba per girare lo spot in uno scenario caraibico che incarna il sogno delle vacanze degli italiani - spiega il direttore generale tour operating, Pier Ezhaya -. Si tratta di un progetto che ha visto il coinvolgimento interno dei team di marketing, prodotto, concept & assistenza, gruppi e acquisti e in cui crediamo molto. Abbiamo investito rilevanti risorse per comunicare la qualità, la varietà e l’autenticità delle esperienze che da sempre caratterizzano le nostre proposte di viaggio rompendo, con ironia e creatività, le vecchie concezioni ormai superate”.
L’obiettivo è, ancora una volta, quello di mandare in vacanza i luoghi comuni sui villaggi e sul turismo organizzato e superare gli stereotipi verso questo modello di viaggio attraverso la narrazione di situazioni divertenti dal tono leggero e ironico. Il protagonista è, infatti, un autentico cercatore di luoghi comuni; un personaggio che interrompe i momenti idilliaci dei vacanzieri per mettere in discussione i falsi miti sui villaggi e chiedere dove si trovino i cliché tanto diffusi: dagli animatori ovunque allo stare sempre chiusi nel villaggio, dal mangiare solo pasta e pizza al giocare solo a bocce e freccette, e così molti altri. La risposta è sempre la stessa racchiusa nella linea di campagna: “Nei villaggi Alpitour trovi proprio tutto tranne i luoghi comuni”. Non resta, quindi, al pubblico che seguire il suggerimento del claim che riconferma il celebre “Ci vediamo là!”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti finora con le precedenti campagne di comunicazione. Continuiamo a lavorare con grande impegno sul nostro principale obiettivo: accrescere la brand consideration di Alpitour, che già vanta una awareness molto alta - aggiunge Tommaso Bertini, chief corporate & tour operating marketing officer –. Lo spot, attraverso i nuovi soggetti e la coinvolgente narrazione, si rivolge a coloro che desiderano prenotare una vacanza in un villaggio, ma temono di trovarsi immersi nei soliti stereotipi: animazione invadente, pasti ripetitivi e poca libertà di scelta e di fare escursioni rimanendo per lo più all’interno del villaggio. Vogliamo dimostrare loro che la realtà è ben diversa, perché affidarsi ad Alpitour significa scegliere esperienza e qualità per un viaggio senza pensieri dove è possibile trovare tutto, eccetto (appunto) i luoghi comuni”.
Lo spot, disponibile nei formati video da 30 e 15 secondi, proporrà cinque nuovi soggetti a tema family, relax, food, attività ed escursioni e sarà on air fino al 22 marzo sui principali canali tv, ctv e ott (Netflix e Prime Video), per un totale di quattro settimane con una pausa dal 2 all’8 marzo. La pianificazione media include anche una campagna con Radio Italia, che prevede un totale di oltre 240 passaggi, e sui canali social e digital con un’ampia pianificazione su Google e Meta, oltre a una selezione dei più noti editori per raggiungere un pubblico ampio e diversificato. Verrà, inoltre, lanciato un profilo TikTok, per il quale sarà sviluppata una creatività mirata a sfatare i luoghi comuni e a rafforzare la strategia comunicativa. Insieme alla campagna televisiva, sarà lanciata la promozione Bimbo Free, comunicata attraverso un codino finale allo spot con soggetto family, che consentirà di far viaggiare gratuitamente il primo bambino per le prenotazioni effettuate entro il 31 marzo.
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Accanto alla tenuta dei pacchetti volo con soggiorno in villaggio, si registra una crescente domanda di vacanze più personalizzabili e arricchite da esperienze autentiche. Segnalata anche l’influenza di eventi e prodotti di intrattenimento sulle scelte di viaggio: il Giappone, ad esempio, già meta molto amata, è ulteriormente trainato dall’interesse per Expo 2025.\r\n\r\nPrevisioni estate\r\nInfine, iniziano a delinearsi le prime indicazioni per l’estate 2025, che si preannuncia nel complesso positiva. Le prenotazioni già registrate dagli associati Astoi evidenziano una crescita media compresa tra il 5% e il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, seppure con andamenti differenziati a seconda dei mesi. Giugno appare più in ritardo, probabilmente a causa della vicinanza con i lunghi Ponti primaverili, mentre l’andamento di luglio e agosto è più dinamico, in crescita sull’anno scorso.\r\nL’Italia continua a rappresentare una scelta importante per il turismo estivo, con Sicilia e Sardegna tra le mete più prenotate. Forte l’interesse anche per il Mediterraneo, con Grecia e Baleari in testa, così come il Mar Rosso, che conferma il suo ritorno tra le destinazioni preferite. Sul lungo raggio, il Giappone si distingue ancora come meta di culto per gli italiani, affiancato da Kenya, Zanzibar e Stati Uniti.\r\nAnche il comparto crocieristico registra segnali incoraggianti: le prenotazioni primaverili si sono attestate su buoni livelli e le prospettive estive restano solide.\r\n \r\n \r\n ","post_title":"Ezhaya (Astoi): «Pasqua e ponti ok. 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