Claudi: i ristori così non vanno, discriminate le agenzie in regola

Caterina Claudi
Parliamo di ristori per le agenzie di viaggio. Un argomento sempre molto complesso quasi fino all’oscurità e lo facciamo con Caterina Claudi, fra le figure di primo piano nell’ambito della consulenza fiscale per il turismo, con collaborazioni con Fiavet Lazio e altre associazioni.
Allora partiamo dal Decreto di agosto per la ripartizione delle risorse residue alle agenzie di viaggio… Che ne pensi?
Personalmente sono molto depressa… Si fa una fatica enorme a stare dietro a provvedimenti che si accavallano tra di loro; non fai in tempo a entrare nel merito che ecco ne arriva subito un altro che annulla e riscrive la normativa e si riparte….
In che senso?
Cominciamo a dire che il decreto di agosto ha abrogato il 281/2021 pubblicato a maggio, per il quale in realtà stavamo attendendo la pubblicazione delle modalità di presentazione delle domande. Ma fosse solo questo, pazienza. La parte della nuova misura che fa riferimento alle risorse destinate ad agenzie di viaggio e tour operator (32 milioni più gli oltre 128 milioni di euro residuali della misura di settembre 2020) contiene infatti una palese ingiustizia. Basta considerare i commi 5 e 6 dell’articolo 3.
Ci spieghi meglio la questione?
Senza entrare eccessivamente nel merito della questione, mi chiedo infatti cosa si intenda, nel comma 5, con l’espressione “i contributi (saranno) calcolati nel limite delle risorse assegnate (32 milioni, comma 2, lettera a) e assegnati, in via prioritaria, a coloro che non hanno presentato un’istanza di contributo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto dirigenziale del 15 settembre 2020”, ossia in virtù proprio degli aiuti dello scorso anno: cosa vuol dire esattamente in via prioritaria? Prioritaria, rispetto a chi? A chi ha rispettato le regole? Perché non è solo una questione di nuove aperture, come ho sentito giustificare la regola da qualcuno. Chi non ha presentato la domanda un anno fa, a volte non lo ha fatto poiché non era in regola con tutte le disposizioni legali in tema di lavoro e contribuzioni…
Tralasciando tale questione, ancora più discriminatorio appare poi il comma 6 dello stesso articolo: “Qualora i contributi così calcolati, da assegnare ai soggetti di cui al comma 5, siano inferiori a 10 mila euro, il contributo pro-capite garantito è comunque pari a tale soglia minima, nel limite delle risorse di cui al comma 2, lettera a”. Anche qui mi chiedo: perché stabilire una soglia minima solo in questa fase? E soprattutto: perché nel precedente bando questa soglia non era stata prevista? Comprenderai che sarà piuttosto difficile spiegare le motivazioni di tale scelta a quelle 1.300/1.400 aziende che in occasione dei primi contributi hanno ricevuto importi inferiori a 10 mila euro. E che ora, anche se dovessero presentare una nuova domanda, si verrebbero a trovare in posizione secondaria rispetto a chi godrà dell’assegnazione prioritaria di cui al comma precedente…
G R A Z I E Caterina. Adesso, ti prego, dicci qualcosa di CHIARO anche sugli altri argomenti che riguardano il tuo campo del fiscale.
Per esempio la Cassa Integrazione e tutti gli oneri fiscali.
Aiutaci tu a capire bene le cose.
Intervento che giudico un pochino fazioso e dettato da qualche pressione esterna. La dott.ssa si dimentica di dire che nel primo bando, centinaia di agenzie non in regola hanno presentato istanza, e hanno avuto modo e tempo di aggiustare le proprie posizioni. Questo nonostante non fosse previsto per legge dal bando. E centinaia di agenzie in regola, non hanno avuto la fortuna di avere una cosi attenta ( o disattenta ) commercialista. In molti infatti hanno sbagliato presentazione domanda, altri hanno avuto problemi di linea l’ultimo giorno, altri ancora magari in quella piccola finestra di 15 giorni avranno avuto problemi personali tali da non poter presentare istanza. Certo sarebbe stato giusto riaprire le istanze con gli avanzi, utilizzando gli stessi identici parametri del primo bando.
Certo che ce l’hanno messa tutta per ingarbugliare la matassa, e continuano a farlo .