2 marzo 2020 14:01
Pur apprezzando il recepimento di alcune proposte condivise al tavolo del Mibact, le associazioni Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto ritengono insufficienti le misure adottate e chiedono che vengano urgentemente prese misure straordinarie. Infatti la situazione si è ulteriormente aggravata nel fine settimana alla luce di ulteriori gravi restrizioni di Paesi esteri all’accesso dei nostri connazionali, della proroga di alcuni provvedimenti a livello nazionale che riducono i flussi, l’emergere di nuovi preoccupanti focolai in altri continenti, la cancellazione di eventi internazionali, tra cui l’Itb di Berlino Fiera di riferimento per il turismo mondiale.
Molte imprese del settore registrano un azzeramento dei ricavi con un orizzonte temporale indefinito e stanno sostenendo costi straordinari per riprogrammare laddove possibile i viaggi e operare il rimpatrio di turisti italiani, sia alla luce della chiusura di quasi tutte le maggiori destinazioni turistiche outoging, che alla luce delle repentine interruzioni di voli di alcune compagnie aeree.
Si tratta di una situazione di emergenza senza precedenti.
Misure di dilazione di pagamenti e di sospensione dei rimborsi risultano a questo punto insufficienti per garantire la sopravvivenza di molte imprese.
La stessa possibilità di provvedere ai rimborsi per mezzo di voucher, inoltre, deve essere riferita alle somme che agenzie e tour operator hanno recuperato dai fornitori turistici – tutti, non solo dai vettori – con le stesse modalità.
Le associazioni Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto richiedono pertanto la rapida attivazione di drastiche riduzioni delle imposte e dei contributi previdenziali, l’attivazione degli ammortizzatori sociali anche per le Pmi, la sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti, contributi economici straordinari, la previsione di misure a supporto anche per i lavoratori autonomi.
Deve essere attivato anche un tavolo di coordinamento permanente per assicurare che tutti i Ministeri coinvolti intervengano prontamente sulla base dell’evoluzione dello scenario nazionale e internazionale, nel quale vengano concertate le misure necessarie per il rilancio del settore, senza disperdere tutte le risorse economiche derivanti da fonti europee, nazionali e regionali.
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L'offerente aggiudicatario, secondo quanto riporta l'Agi, sarà incaricato di realizzare studi di selezione del sito, piano generale, progettazione e supervisione dei tre nuovi scali. L'annuncio arriva appena quattro mesi dopo che il presidente della Caa Naif bin Ali al-Abri ha rivelato che sono previsti sei nuovi aeroporti in totale per lo sviluppo in località chiave in tutto il Paese nei prossimi cinque anni.
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«Accogliamo con favore le conclusioni della Commissione secondo cui tutti i contratti esaminati tra Ryanair e Frankfurt Hahn finalizzati tra il 2013 e il 2016 sono stati conclusi a prezzi di mercato in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato. Faremo ricorso al Tribunale Generale dell'UE contro l’affermazione della Commissione secondo cui alcuni contratti legacy per servizi di marketing che coinvolgono Ryanair costituivano aiuti di Stato.
La decisione della Sig.ra Vestager di indagare su presunti aiuti di Stato storici (quasi 20 anni fa) in un piccolo aeroporto regionale in Germania è sorprendente nel contesto del suo totale fallimento nel recuperare l'enorme pacchetto di aiuti di Stato C-19 da 6 miliardi di euro ricevuto da Lufthansa, che è stato dichiarato illegale dal Tribunale generale dell'Ue a maggio 2023.
Danni per la concorrenza
Dopo aver approvato un totale di 11 miliardi di euro di aiuti di Stato C19 per il Gruppo Lufthansa, che hanno danneggiato la concorrenza in Germania e hanno fatto sì che il mercato del trasporto aereo tedesco fosse il più lento a riprendersi dalla pandemia di C19, la commissaria uscente per la concorrenza sta ora cercando tardivamente di dimostrare che il suo dipartimento ha agito con fermezza.
Ryanair chiede ancora una volta alla Sig.ra Vestager di chiedere alla Germania di recuperare immediatamente questo pacchetto di aiuti di Stato illegale di miliardi di euro da Lufthansa e di imporre misure adeguate per riparare almeno in parte il danno alla concorrenza causato da questo massiccio salvataggio statale».
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Indagine
I fatti risalgono all'ottobre 2018, quando Bruxelles aprì un'indagine esaustiva dopo aver ricevuto diverse denunce riguardo un presunto trattamento favorevole nei confronti di Ryanair. Il suo obiettivo era valutare se il finanziamento pubblico concesso dalla Germania rispettasse le norme dell’UEesugli aiuti di Stato.
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Lo ha anticipato il primo ministro del paese, Kyriakos Mitsotakis, durante una conferenza stampa riguardante le principali politiche economiche per il 2025, in cui ha anche precisato che l'overtourism è comunque una problematica che interessa solo determinate destinazioni.
«La Grecia non ha un problema strutturale di sovraffollamento turistico (...) - ha dichiarato il ministro, ripreso dal Financial Times -. Alcune destinazioni hanno un problema significativo durante specifiche settimane o mesi dell'anno, che dobbiamo affrontare. I flussi di crocieristi gravano su Santorini e Mykonos ed è per questo che stiamo procedendo con gli interventi adeguati».
Parte delle entrate derivanti dalla nuova tassa sulle crociere saranno restituite alle comunità locali per essere investite in infrastrutture, ha specificato Mitsotakis, ricordando che il governo prevede inoltre di regolamentare il numero di navi da crociera che arrivano contemporaneamente in alcune destinazioni, mentre sulle isole dovranno essere imposte normative per proteggere l'ambiente e affrontare la scarsità d'acqua.
Nel 2023, secondo la Banca di Grecia, il paese ellenico ha accolto un numero record di 36,1 milioni di visitatori e nella prima metà del 2024, gli arrivi turistici sono aumentati del 16% a 11,6 milioni, lasciando prevedere per quest'anno un nuovo numero record di arrivi.
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Secondo El Confidencial, citato da Preferente.com, il consiglio di amministrazione del gruppo della famiglia Hidalgo avrebbe approvato un aumento di capitale del valore di circa 200 milioni di euro, che verrebbe versato entro fine 2024, che supporterà il risanamento dei conti di Air Europa, che tra l'altro deve ancora terminare la restituzione del prestito ottenuto dal Governo spagnolo durante la pandemia.
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[post_content] => American, Delta, Southwest e United sono nel mirino del Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti per i loro premi e programmi frequent flyer al fine di garantire che i consumatori non debbano affrontare “pratiche sleali, ingannevoli o anticoncorrenziali”.
Il ministro dei trasporti Pete Buttigieg ha richiesto documenti e rapporti a queste quattro compagnie aeree. Il Dipartimento ha iniziato a indagare sui programmi frequent flyer e premi di queste aziende a dicembre. La richiesta formale di informazioni arriva adesso, in un momento in cui l'agenzia governativa è concentrata su come gli americani sono "colpiti dalla svalutazione dei premi guadagnati, nascosti o dinamici, i cosri aggiuntivi e la riduzione della concorrenza e della scelta", riferisce Reuters.
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I dati di Reuters hanno rilevato che i programmi fedeltà di American, Delta e United sono stati valutati più di 20 miliardi di dollari ciascuno lo scorso anno, mentre un portavoce di Southwest ha affermato che i vantaggi hanno contribuito a raddoppiare la media del settore per i posti prenotati con i punti.
Nel mese di aprile, il governo degli Stati Uniti ha stabilito nuove norme per consentire alle compagnie aeree del paese di effettuare rimborsi ai passeggeri colpiti da cancellazioni o ritardi significativi, in contanti e senza ritardi. Il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti chiede ai passeggeri di non accettare nessun'altra forma di risarcimento, come crediti di viaggio, ma esclusivamente in contanti.
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[post_content] => Evidentemente ancora non si è capito nulla del fenomeno dell'overtourism. Specialmente fra coloro che dovrebbero cercare di contrastarlo. Si leggono in questi giorni proposte che con il fenomeno non hanno niente a che fare. Limitare gli accessi alla Fontana di Trevi non incide minimamente sul sistema turistico della capitale. Dopodiché se immaginiamo la Fontana di Trevi con i tornelli allora lo sconforto e l'amarezza si allargano senza trovare una fine.
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Poi c'è un motivo di fondo. I 231,3 miliardi che rappresentano il contributo del turismo all'economia del Paese fanno gola. E come potrebbero non farla. Per cui non si potrà fare mai niente di sostanziale per evitare il pienone di turismo, almeno in alcuni mesi. Facciamocene una ragione. L'overtourism è fra di noi e ci resterà.
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Federalberghi e Faita Federcamping, in attesa di riunire i propri organi per una valutazione puntuale dei contenuti del decreto-legge, chiedono sin d’ora che il Parlamento ne migliori il contenuto, definendo delle misure ad hoc per le strutture turistico ricettive, come già fatto dal legislatore greco, nel pieno rispetto del diritto dell’Unione Europea.
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L'iniziativa segue quelle del governo precedente, che aveva proposto piani controversi per ridurre il numero di voli annuali da un massimo di 500.000 a 440.000 movimenti nell'intento di limitare l'inquinamento acustico. Iniziative impugnate con successo e un primo passo per ridurre i movimenti annuali a 460.000 è stato abbandonato dopo che un tribunale ha stabilito che le proposte non erano conformi ai requisiti dell'Unione europea di seguire una procedura di “approccio equilibrato”.
Anche se il numero preciso di voli che possono essere operati deve ancora essere finalizzato, il Ministero delle Infrastrutture olandese in questo caso permetterebbero circa 475.000-485.000 movimenti di volo annuali, con un conseguente calo del 17% dell'inquinamento acustico. Il precedente governo aveva previsto che sarebbe stato necessario un taglio di 460.000-470.000 voli per ottenere la medesima riduzione del rumore.
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