Cercasi addetto booking agenzia di viaggio Milano
23 gennaio 2013 12:59
Tipologia di annuncio: Offerta di lavoro
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Email: corrado.tonello@ennevolte.com
Provincia: • Lombardia, Milano
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Agenzia di viaggio di Milano, ricerca per ufficio booking a tempo pieno ambosessi con esperienza.
Si richiede esperienza, conoscenza inglese (gradita la conoscenza del tedesco).
Per informazioni scrivere a: corrado.tonello@ennevolte.com
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[post_content] => Un week end a Grasse all'insegna dell'arte e dei profumi. Il Museo Fragonard ospita una mostra dedicata alla cultura e alle tradizioni provenzali, aperta al pubblico fino al prossimo autunno (8 ottobre 2023).
Curata da Eva Lorenzini e Clément Trouche "Païsan.o" racconta la vita rurale di questa storica regione della Francia meridionale attraverso abiti e accessori dal ‘700 all'inizio del XX secolo nonché opere dei pittori della scuola di Marsiglia, come Émile Loubon, che misero al centro della loro arte la rappresentazione della natura e la vita contadina della Provenza. Per l’occasione verranno messi in scena anche dei veri e propri tableaux vivant (in foto) delle opere più rappresentative.
I costumi fanno parte dell’imponente e preziosa collezione di Hélène Costa, moglie di Jean Francois Costa, a capo delle profumerie Fragonard dal 1950. Fu lei a dare il primo impulso alla nascita del Museo Fragonard del Costume e del Gioiello di Grasse nel 1977, all’interno di un antico palazzo, dimora della marchesa di Cabris. Il museo fa parte delle quattro sedi espositive della Maison Fragonard tra Grasse e Parigi.
Fondate a Grasse nel 1926 da Eugène Fuchs, le profumerie Fragonard devono il loro nome al pittore Jean-Honoré Fragonard. Un omaggio alla raffinatezza delle arti del XVIII secolo e, allo stesso tempo, un rimando alla cittadina della Costa Azzurra, sulle colline a nord di Cannes, conosciuta fin dal 1500 per la sua industria profumiera. Da allora essenze e arte sono indissolubilmente connesse all’attività museale della Maison con quattro sedi espositive tra Grasse e Parigi.
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Dopo le indiscrezioni trapelate a fine aprile arrivano le prime conferme riguardo all'operazione di rilancio del Grand Hotel Gardone Riviera. Si rafforza quindi l'ipotesi di uno sbarco sui lidi del Garda del brand Hilton, anche se sul nome del marchio internazionale destinato a campeggiare sulla facciata della struttura si mantiene ancora un certo riserbo. Quel che è certo è invece che l'albergo è stato ceduo dalla famiglia Mizzaro Papini all’investitore rumeno Pavăl Holding, in partnership con l'hotel management company lituana Apex Alliance, che gestirà il complesso.
Nell'operazione, il team hospitality di Ey guidato da Marco Zalamena, Antonino Petriglieri e Francesco Cammardella ha svolto il ruolo di advisor per la parte venditrice. La transazione, di cui non è stato svelato il valore, "rappresenta a oggi una delle più rilevanti operazioni alberghiere del 2023 - sottolinea una nota Ey -. Con la nuova proprietà, l'hotel sarà oggetto tra il 2024 e il 2026 di un ulteriore investimento da 45 milioni di euro per lavori di ristrutturazione, in vista di un suo riposizionamento nel segmento 5 stelle con un marchio internazionale".
Il Grand Hotel Gardone con 167 camere, servizi e lungolago privato è la più grande struttura indipendente fronte lago sul Garda. Inaugurato nel 1884, è stato un punto di riferimento in tutta Europa: nella sua storia secolare ha ospitato celebrità come Gabriele D'Annunzio, re Giorgio di Sassonia, Winston Churchill e lo scrittore Vladimir Nabokov.
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Il continente a sud del Mediterraneo torna prepotente alla ribalta e African Explorer ha messo a punto una programmazione intensa per i prossimi mesi. "Le quote dei tour variano a seconda del numero delle notti e del tipo di hotel scelto - sottolinea il direttore del to, Alessandro Simonetti -. Le esperienze sono sempre in lingua italiana e prevedono tra le altre cose momenti immersivi nella natura del Sudafrica, come la visita all’Hesc, l'Hoedspruit endangered species centre, dove vengono accolti e allevati i cuccioli degli animali in difficoltà prima di essere reinseriti nella savan; o come quella al centro di ricerca Elephant Whispers, dove si vivono esperienze interattive con i pachidermi: si trova nella regione di Mpumalanga, dove c’è il terzo più grande canyon del mondo. Si possono poi anche vedere le balene, oppure camminare lungo i filari della Winelands, la regione dei vini".
African Explorer è nato nel 1972. "Essere specializzati in una destinazione ci permette di dare al cliente la consulenza che cerca - prosegue Simonetti -. Organizziamo tour a partenza garantita e viaggi su misura grazie al rapporto costruito negli anni con i nostri fornitori. Io personalmente ho iniziato a frequentare l’Africa quando avevo quattro anni. Ne è nata una storia d’amore, perché è una terra meravigliosa, come lo sono gli africani. Inoltre l’Africa è un paese politicamente stabile e sicuro, anche dal punto di vista sanitario".
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[post_content] => La Repubblica Ceca conclude positivamente i primi quattro mesi del 2023, con un significativo ritorno dei turisti stranieri e italiani in particolare. L'Italia, infatti, scala la classifica e si piazza al quinto posto tra i mercati di provenienza principali.
Durante il primo quadrimestre dell'anno in corso le strutture ricettive del Paese hanno registrato 1,7 milioni di arrivi da tutto il mondo (sui 3,8 milioni complessivi), con un aumento di ben l’87% rispetto al 2022.
Il podio della classifica incoming è naturalmente occupato dai Paesi limitrofi (Germania, Slovacchia e Polonia), logisticamente e culturalmente favoriti, ma subito dopo spicca proprio l’Italia, che - seconda solo alla Gran Bretagna - conquista il quinto posto con 86.684 presenze e soprattutto con l’aumento maggiore rispetto all’anno precedente: +167%.
La dichiarazione ufficiale da parte dell’Oms di fine pandemia, le ritrovate fiducia e serenità, gli alti standard di percezione di sicurezza in Cechia saranno infatti più che mai di supporto alla campagna promozionale di Czech Tourism Italia, sempre più concentrata su temi cari al pubblico italiano - cultura, arte, famiglia, green, vacanze attive - e sulla proposta sempre più ampia e specifica di prodotti di nicchia ad alto gradimento, come enogastronomia e tradizione brassicola, cicloturismo, vacanze esperienziali, artigianato e folklore, vie tematiche.
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[post_content] => L'aeroporto di Bologna ha archiviato il primo trimestre del 2023 con ricavi per 27,9 milioni di euro, in calo del 26,1% rispetto ai 37,8 milioni di euro nei primi tre mesi dello scorso anno, dato che includeva il contributo derivante dal Fondo di compensazione da Covid-19 per 21,1 milioni di euro.
L'incremento sarebbe dell'1,6% se comparato ai 27,5 milioni di euro ottenuti nel primo trimestre del 2019. Il margine operativo lordo è passato da 23,3 milioni a 5,9 milioni di euro; il risultato netto è positivo per 1,8 milioni di euro, rispetto al rosso di 0,8 milioni del 2022 al netto del Fondo di compensazione. A fine marzo 2023 la posizione finanziaria netta del Marconi era negativa per 1,7 milioni di euro, rispetto al valore positivo per 7 milioni a inizio anno. Nel periodo gennaio-settembre gli investimenti dell’azienda sono stati pari a 5,1 milioni di euro.
Tra gennaio e marzo il traffico ha raggiunto un totale di 1.803.185 passeggeri, con un +42% sul 2022 (trimestre condizionato dalla diffusione della variante Omicron e dall'invasione dell’Ucraina da parte della Russia), ma -8,1% rispetto al 2019. Sono 14.916 i movimenti (+19,7% sul 2022 ma -11,9% sul 2019). Il load factor medio risulta in aumento, passando dal 67,2% del primo trimestre 2022 all’81,4% del 2023.
«I volumi di traffico continuano ad essere inferiori rispetto a quelli del 2019, ultimo anno di normalità, anche se le differenze si vanno man mano assottigliando, coerentemente con le previsioni di settore che vedono una piena ripresa nel 2025 - ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna -. A livello infrastrutturale stiamo portando avanti una serie di importanti migliorie che riguardano diverse aree dell’aeroporto, con l’obiettivo di farci trovare pronti per la piena ripresa e mettere a disposizione dei viaggiatori uno scalo ancora più moderno, funzionale, tecnologico e, cosa molto importante, ancora più sostenibile».
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[post_content] => La metà degli aeroporti europei ha recuperato i livelli di attività precedenti alla pandemia, ma il ritorno del traffico resta a macchia di leopardo: i grandi scali si si riprendono più lentamente, mentre gli aeroporti dei Paesi vicini all'Ucraina continuano a risentire degli eventi dirompenti della guerra provocata dall'invasione della Russia in Ucraina.
Il primo trimestre 2023, secondo i più recenti dati elaborati da Aci Europe, ha registrato una crescita dei volumi di traffico passeggeri del 49% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il dato è inferiore del -10,6% rispetto ai livelli pre-pandemia (1° trimestre 2019) e a trainare la ripresa è il traffico internazionale (-9% sui livelli 2019), mentre il traffico domestico è in ritardo (-18,5%). In pratica, a fine marzo, il 45% degli aeroporti europei aveva recuperato o superato i volumi precedenti alla pandemia.
I Paesi che beneficiano di una domanda leisure o mista e che sono serviti da vettori low cost di fatto hanno già superato i livelli di traffico pre-Covid: ad esempio, gli aeroporti del Portogallo hanno registrato un aumento del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2019; la Croazia ha registrato una crescita del 12,1% rispetto al 2019 e Cipro ha superato i dati del 2019 dell'8,4%.
Tra i maggiori mercati europei - a parte la sottoperformance degli aeroporti tedeschi - gli aeroporti spagnoli hanno registrato i risultati migliori con un +1,7% rispetto al 1° trimestre 2019, seguiti da quelli italiani (-6,8%), francesi (-11,4%) e britannici (-12,9%). Il Regno Unito sta ancora soffrendo per il lento ritorno del traffico business.
Mentre gli aeroporti dell'Ucraina hanno perso tutto il loro traffico passeggeri da più di un anno, quelli della Russia hanno registrato nel 1° trimestre un aumento del 4,5% rispetto ai volumi precedenti alla pandemia, in quanto la domanda di passeggeri si è spostata verso gli aeroporti nazionali e le destinazioni non appartenenti all'Unione europea e all'Europa occidentale. Ciò ha favorito la performance degli aeroporti di Uzbekistan (+112,5%), Kazakistan (+55,1), Armenia (+37,6%) e Serbia (+26,3%).
Il traffico passeggeri nei primi cinque aeroporti europei pre-pandemia è cresciuto del 52,4% nel 1° trimestre rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, i volumi sono rimasti dell'11,2% al di sotto dei livelli 2019 a causa del minore impiego di capacità dei vettori legacy e della riapertura ancora limitata della Cina. Tra gli attuali primi cinque aeroporti europei, Istanbul (+5,9%) e Madrid (0%) sono gli unici ad aver recuperato i livelli 2019.
Londra Heathrow, sebbene ancora in calo del 5,7% rispetto ai livelli del 2019, si è riconfermato l'aeroporto europeo più trafficato, seguito da Istanbul, Parigi Charles De Gaulle (-13,2%), Madrid e Amsterdam Schiphol (-20,8%).
Gli hub tedeschi - Francoforte (-23,3%) e Monaco di Baviera (-30,1%) - hanno registrato performance nettamente inferiori ai loro omologhi, a causa della penetrazione low cost e degli scioperi.
Nel frattempo, la resilienza della domanda leisure alle pressioni di inflazione e aumento delle tariffe aeree nonché la dipendenza dal traffico low cost hanno fatto sì che molti altri aeroporti di grandi dimensioni e capitali abbiano superato i volumi pre-pandemia: Lisbona (+13,9%), Tel Aviv (+14%), Palma di Maiorca (+2,4%), Atene (+2,3%) e Dublino (+1,9%).
Questi stessi modelli di ripresa e le stesse dinamiche di mercato hanno continuato a trainare alcune grandi basi low cost quali Parigi Beauvais, Francia (+34,3%), Milano Bergamo, Italia (+19,7%) e Charleroi, Belgio (+16%).
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[post_content] => Dalle cupole della moschea Blu a quelle delle madrasse per un viaggio che combina Istanbul con Uzbekistan, in un itinerario storico e culturale di grande interesse firmato Originaltour. Si arriva a Istanbul con possibilità di visitare in autonomia la città. Si vola poi per Samarcanda, storico crocevia della via della Seta, dove non mancherà la visita a piazza Registan, con le tre matasse di Ulugbek, Sherdor e Tillakori, con la sua Moschea d’oro, del mausoleo Guri Amir, dove si trova la tomba di Tamerlano, il re che ha ricostruito la città nel 1370 dopo essere stata distrutta da Gengis Khan, nonché la moschea di Bibi-Khanim, la più grande opera d’arte dello stesso Tamerlano, costruita per la moglie prediletta. Si prosegue poi per Bukhara, centro commerciale sulla via della seta, famosa per le sue madrasse, tra cui quella di Chor Minor con quattro minareti, per le moschee e il quartiere ebraico con la sinagoga del sedicesimo secolo, il mausoleo di Ismail Samanidi, che risale al decimo secolo ed è uno dei più antichi dell’Asia Centrale e quello di Chashma Ayub, detto anche Sorgente di Giobbe.
Per raggiungere Khiva si attraversa quindi una parte del deserto dell’Asia centrale, lo Kyzylkum che significa le Sabbie Rosse. Nella città interna si trovano oltre 30 moschee e madrasse islamiche. Tashkent conclude l’itinerario con visita del museo delle Arti Applicate, del complesso Hasti Imam dove si trova il Corano Usman, ritenuto il più antico del mondo, del mercato Chorsu, della piazza dell’Indipendenza e di Tamerlano. Non mancherà neppure un breve tragitto in metropolitana, l’unica dell’Asia Centrale, inaugurata nel 1977 con 29 stazioni ognuna diversa dall’altra per le decorazioni di marmi, stucchi e lampadari. Quote per il solo tour a partire da 1.080 euro, compresi i voli interni, la sistemazione in hotel, il trattamento di pensione completa (eccetto a Istanbul), nonché la guida di lingua italiana.
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[post_content] => L'impennata delle vendite di biglietti per l'estate ha fatto da traino alla performance del primo trimestre 2023 di Air France-Klm. I ricavi sono cresciuti del 42% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, raggiungendo i 6,33 miliardi di euro mentre la perdita è stata ridotta di oltre un terzo a 344 milioni di euro rispetto ai 552 milioni di euro del 2022.
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" Nel primo trimestre, Air France-Klm ha ulteriormente sfruttato la ripresa del settore aereo aereo - ha dichiarato il ceo, Benjamin Smith -. Il Gruppo ha continuato a registrare una forte crescita dei ricavi e solidi flussi di cassa grazie alle incoraggianti vendite estive di biglietti. Ciò apre la strada a un'intensa stagione estiva attraverso tutto il nostro network. Sono inoltre lieto di aver rimborsato completamente tutti gli aiuti di Stato, il che ci libera dalle relative restrizioni e ci restituisce la nostra piena autonomia strategica. Ora siamo in piedi da soli".
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