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22 ottobre 2012 10:02
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DIRETTORE TECNICO DI AGENZIA VIAGGI ISCRITTO ALL’ALBO DELLA REGIONE UMBRIA OFFRESI PER COPERTURA TITOLO, CONSULENZA O COLLABORAZIONE. DISPONIBILITA’ IMMEDIATA. Rita 346 4000 531 e mail ritacarletti1@gmail.com
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[post_content] => Non solo tour collettivi, fly&drive in treno o moto, oppure soggiorni in ranch che consentono di vivere da vicino l'esperienza western. La nuova proposta Denver City Break di Konrad Travel - illustrata durante una serata a Roma in collaborazione con Visit Denver e United Airlines - include voli a/r in economy firmati United e quattro notti a Denver in hotel moderate/first class in camera doppia, solo pernottamento.
Compreso anche il Denver Culture Pass che consente l'ingresso a sette attrazioni, il bus tour della città e il Red Rocks bus tour; oltre naturalmente all'assicurazione di viaggio.
Capitale del Colorado, Denver è una città verde, facilmente esplorabile a piedi e sempre più apprezzata come destinazione urbana e porta d'accesso al grande West americano.
Soprannominata "Mile High City" per la sua altitudine di un miglio sopra il livello del mare, la città è una destinazione che, seppur ancora poco conosciuta dal grande turismo, offre un'esperienza autentica degli Stati Uniti. Questa città moderna, oltre ad offrire arte, storia, sport e cultura, rappresenta una porta di accesso a una delle regioni naturali più affascinanti del paese, con paesaggi mozzafiato e un'atmosfera che unisce la vivacità urbana alla serenità della natura circostante.
Il vivace quartiere di LoDo (Lower Downtown), con Larimer Square e il 16th Street Mall, è il centro nevralgico della città, mentre il distretto creativo di RiNo si distingue per l'arte contemporanea che si respira ad ogni angolo. Tra i simboli della città, il Blue Bear e il Denver Art Museum, con un'ampia collezione dedicata ai nativi americani.
Celebre per la sua brillante tradizione sportiva e per la produzione di birra, Denver è anche sede di numerosi eventi culturali come il National Western Stock Show o i concerti ospitati dal suggestivo Red Rocks Park & Amphitheatre. La località è base ideale per raggiungere i parchi dell'Ovest come il Rocky Mountain National Park e il parco di Yellowstone.
La nuova rotta United da Roma Fiumicino
Dal prossimo 2 maggio United Airlines aprirà il primo collegamento diretto fra Roma Fiumicino e Denver, che sarà operato con voli giornalieri fino al 25 settembre, con un Boeing 787-9 configurato con 257 posti di cui 48 in business class, 21 in premium economy e 188 in economy.
Di Elisa Biagioli
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[post_content] => È stata presentata a Genova Palazzo foundation, il nuovo ente terzo settore costituito dal broker assicurativo Lockton P. L. Ferrari, con l'obiettivo di promuovere il recupero e lo sviluppo del complesso monumentale di Villa Pallavicino delle Peschiere.
«La creazione di Palazzo foundation rappresenta un atto concreto di restituzione alla comunità di un frammento vitale della sua identità storica e sociale – afferma il presidente Filippo Fabbri – poiché villa Pallavicino delle Peschiere, pur essendo uno dei simboli di Genova nonché una delle più belle ville rinascimentali d’Italia, da sempre è stato un luogo poco conosciuto e finora privatamente custodito. Di questo patrimonio culturale e architettonico vogliamo prenderci cura, per noi e per le nuove generazioni, aprendo i cancelli al pubblico, creando delle iniziative virtuose di dialogo tra i cittadini, il mondo accademico e i settori del pubblico e del privato, creando al contempo sinergie e nuovi valori. Palazzo Foundation intende fare leva sulla cultura come volano di crescita economica e come risorsa per l’intera comunità. Questo progetto di recupero e valorizzazione contribuirà non solo alla salvaguardia del patrimonio artistico, ma anche al rilancio del territorio e delle sue opportunità».
Numerosi personaggi illustri hanno lasciato testimonianza della propria ammirazione per la villa, tra di questi l’artista fiammingo Pieter Paul Rubens, che incide l’immagine di villa delle Peschiere per il volume Palazzi di Genova pubblicato ad Anversa nel 1622, e lo scrittore britannico Charles Dickens, che qui alloggia nel 1844, concludendo la stesura del romanzo Le Campane.
Palazzo foundation si pone, in particolare, l’ambizioso obiettivo di ripristinare e restaurare integralmente la grotta Pallavicino, con le sue preziose decorazioni polimateriche, che ancora oggi rendono questo luogo una delle più stupefacenti grotte artificiali di giardino realizzate nel XVI secolo.
Aprire le porte di villa Pallavicino delle Peschiere, può rappresentare un motore per lo sviluppo dell’economia culturale della città e dell’intero territorio. Con l’aiuto dei partner e la collaborazione delle principali istituzioni locali attive nel campo della valorizzazione del patrimonio storico-artistico, la fondazione intende rendere la grotta e gli altri tesori di villa delle Peschiere un fulcro di attrazione per turisti, studiosi e appassionati d'arte e un punto di riferimento culturale di rilevanza nazionale e internazionale.
La fondazione intende perseguire i suoi obiettivi principali anche attraverso lo sviluppo di iniziative, eventi e collaborazioni con altri enti. In occasione del lancio di palazzo Foundation è stata presentata una prima importante collaborazione con Pinksummer Contemporary Art, galleria leader nel panorama nazionale con sede a Genova, grazie alla quale sono state installate nel parco della villa tre opere di Tomás Saraceno, tra i più noti artisti viventi.
Nel corso del 2025 villa delle Peschiere ospiterà anche la prima mostra personale in Italia dedicata al lavoro di James Hawke, pittore britannico che ha conquistato il mercato europeo con le sue tele vivaci popolate da personaggi ispirati alle villeggiature nel Mediterraneo. In programma anche un ciclo di rappresentazioni dell’Opera Lirica in Villa che inizia l’11 aprile con Madama Butterfly, con accesso gratuito all’evento inaugurale fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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[post_content] => Dal 1° di aprile anche Trenitalia Frecciarossa è tornato a operare sulla tratta Milano-Parigi, dopo Sncf Tgv nel giorno precedente. Con quattro corse giornaliere in andata e ritorno, il Frecciarossa, riprende servizio da Milano Centrale con il primo collegamento diretto ad alta velocità, dopo il ripristino della tratta ferroviaria danneggiata dalla frana nella valle della Maurienne.
Il viaggio, della durata di circa 7 ore, opera fermate intermedie a Lione, Chambéry, Saint-Jean-de-Maurienne, Modane, Oulx e Torino con costi a partire da 35 euro per biglietto.
“Ripartiamo con grande fiducia e sicuri di poter offrire come sempre un servizio di grande qualità e di grande successo – sottolinea Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale Trenitalia -. Abbiamo trasportato più di 3 milioni di persone in poco più di un anno e mezzo. Dopo una prima fase di grande successo, la fase di stop forzato è stata piena di aspettative. Ora fiduciosi ripartiamo con la stessa energia. Offriamo 1840 posti al giorno, circa 450 a treno, con coefficienti di riempimento importanti. La competizione fa bene al mercato e il mercato ferroviario italiano è all'avanguardia. Frecciarossa è un brand di successo e lo è anche all'estero. La nostra forza è nel brand, servizio di successo, grande qualità e grande competenza”.
Ripartenza importante
Un collegamento che va oltre i confini italiani, il Frecciarossa Milano-Parigi segna una ripartenza importante per Trenitalia e per il Gruppo FS. “Il gruppo ferrovie è molto concentrato sulla crescita internazionale del trasporto sulla base dell'esperienza fatta nel nostro Paese e su esperienze già fatte in alcuni mercati europei. Guardiano con fiducia alla rete alta velocità in Europa per offrire un servizio che da metropolitana d’Italia può diventare metropolitana d’Europa, sicuri di poterlo affrontare con un brand di successo”.
Nel periodo estivo partirà anche il servizio Parigi-Marsiglia di Frecciarossa, “un’altro segnale di crescita importante”. A partire dal 15 giugno 2025, al Milano–Parigi si aggiungerà il collegamento Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia con quattro corse giornaliere. Il viaggio, della durata di 3 ore e 20 minuti, collegherà la capitale francese, con partenza da Parigi-Gare-de-Lyon, alla stazione Saint-Charles di Marsiglia e fermate intermedie a Lione Saint-Exupéry, Avignone, Aix-en-Provence e Marsiglia Saint-Charles.
Questa frequenza giornaliera rafforzerà la mobilità tra il Nord e il Sud della Francia, offrendo una soluzione rapida e confortevole, attrattiva per i viaggiatori di business e leisure e che continuerà a rappresentare il core-business del mercato internazionale. Con strutture di vendita dedicate, Trenitalia continuerà a sostenere il rapporto storico con il canale di vendita agenziale.
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[post_content] => Nuovi record Torino Aiport che a chiusura del bilancio 2024 riporta 4.693.977 passeggeri movimentati, +3,6% sui dati del 2023 e al +18,8% sui dati del 2019, anno pre-pandemico. In pratica il miglior anno di sempre, che supera ogni precedente risultato mai registrato.
Lo sviluppo dell’ultimo anno è stato trainato sia dal segmento nazionale, +5,1% rispetto al 2023, sia da quello internazionale, a +2,2% sul 2023. Tenendo conto sia del traffico di linea che del traffico charter, il segmento nazionale ha sfiorato i 2,3 milioni di passeggeri nel 2024, mentre quello internazionale ha sfiorato i 2,4 milioni di passeggeri.
All’andamento positivo del mercato ha contribuito l’apertura di diverse nuove tratte dirette: anzitutto, il nuovo volo giornaliero di Turkish Airlines per Istanbul, che da luglio 2024 ha consentito all’aeroporto di Torino e al suo territorio di aprirsi attraverso l’hub turco verso oltre 340 destinazioni, con particolare risalto di mete in Medio ed Estremo Oriente; inoltre, sul fronte nazionale, nel corso del 2024 Ryanair - che ha base a Torino da novembre 2021 - ha avviato le nuove rotte su Reggio Calabria, Crotone e Salerno, alle quali si aggiunge il nuovo volo su Comiso di Volotea.
I ricavi totali del Gruppo Sagat ammontano nel 2024 a 81,66 milioni di euro, in riduzione del 5% rispetto al 2023 principalmente per l’effetto delle poste non ricorrenti del precedente esercizio. L’esercizio 2024 si è chiuso con un risultato netto del gruppo positivo, pari a 2,8 milioni di euro, in riduzione di 4,7 milioni di euro rispetto all’esercizio 2023, riduzione anch’essa ascrivibile alle minori poste straordinarie.
Quanto agli investimenti, sono stati pari a 11,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 6,3 milioni di euro dell'anno prima e principalmente finalizzati all’ammodernamento degli asset, all’implementazione di nuovi spazi operativi, alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica, ad interventi di adeguamento normativo e infrastrutturale, oltre che allo sviluppo dei sistemi informatici e al rafforzamento della cybersecurity.
La tendenza positiva è proseguita con l'inizio del 2025: nei primi due mesi del 2025 il traffico passeggeri ha evidenziato una crescita significativa rispetto al medesimo periodo del 2024, registrando un totale di 786.407 passeggeri, pari a +10%.
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[post_content] => Il Perù è una destinazione ricca di bellezza naturale, culturale e archeologica. Adatta a tutti. I turisti italiani amano il Perù. «Nel 2019 sono stati 70 mila - sottolinea Romina Marchese di PromPerù - Poi è arrivata la pandemia. Negli anni successivi è ripresa la crescita. Nel 2024 siamo arrivati a un livello del 24% ancora inferiore ai numeri pre-Covid, ma registrando un incoraggiante aumento del 49% degli arrivi, con 55 mila turisti italiani che hanno scelto il Perù come meta della loro vacanza. Nel 2025 prevediamo una crescita ulteriore del 20% e contiamo di raggiungere le cifre pre-pandemia nel 2026».
Il turista post-Covid vuole incontrare culture e tradizioni diverse dalla propria ed è molto attento ai pilastri della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il to Earth Cultura e Natura risponde a queste esigenze proponendo il viaggio come strumento di conoscenza e dialogo tra culture, un modo per comprendere il mondo e accompagnare il viaggiatore alla scoperta del Perù. «Desideriamo rivelare la storia di questo paese meraviglioso - sottolinea Isabella Pillolo, product manager di Earth Viaggi -: oltre alle destinazioni del Sud come Machu Picchu (le più visitate e che noi proponiamo in modo diversificato), è affascinante scoprire il Nord del paese con la ruta Moche: un percorso che costeggia il mare, da seguire in un itinerario di almeno quattro giorni tra Trujillo e Chiclayo. È un museo a cielo aperto: se a Cusco i conquistadores spagnoli portarono tutto alla luce, non trovarono però le testimonianze della cultura Moche, che al loro arrivo erano già state coperte dal passare del tempo. Siti meravigliosi stanno venendo alla luce in questi anni, uno dopo l’altro, proprio lungo la Ruta Moche».
Il Perù si rivela quindi al viaggiatore grazie alla narrazione unica Dai Moche agli Inca. Un viaggio nell’archeologia peruviana, di cui è protagonista Régulo Franco Jordán, archeologo di fama internazionale, direttore del sito di Machu Picchu fino all’ottobre del 2024 e scopritore della tomba della Señora de Cao: «Il Perù racconta una storia importante ancor prima degli Incas. Lungo la costa nord-est del paese sono stati fatti ritrovamenti di oltre 14 mila anni fa. Proprio qui, negli oltre mille chilometri tra Nepeña e Piura, tra il 250 e l’800 d.C si sviluppò la civiltà Moche. Era pacifica, evoluta in tutti campi, dalla tecnologia idraulica alla costruzione delle piramidi, e viveva di pesca e agricoltura, seguendo ritmi sostenibili. Nel 1987 l’archeologo Walter Alva portò alla luce la ricca tomba reale precolombiana del Señor de Sipán. Dopo questa preziosa sepoltura abbiamo scoperto altre tombe in diversi siti della costa nord, oltre a diverse piramidi come la Huaca del Sol e della Luna, nonché il complesso del Brujo e Sipán».
La tomba della Señora de Cao, scoperta dall’archeologo Jordán nel 2006, si trova 60 chilometri a nord di Trujillo, nel complesso archeologico di El Brujo. È l’unica mummia rinvenuta di una donna tanto potente. «Il processo di apertura del fardo, il corredo funebre, ha rivelato numerosi oggetti cerimoniali: diademi, corone, collane, orecchini e anelli da naso in oro, argento e pietre preziose. Per i Moche l’oro rappresentava il sudore del sole, mentre l’argento erano le lacrime della luna. Sono stati aperti 27 involucri per arrivare al corpo della Señora. Era alta 1,48 metri, morì di parto tra i 25 e i 30 anni e indossava una maschera d’oro per affrontare il lungo viaggio nel mondo dei morti. Presentava dei tatuaggi di serpenti, simbolo di fecondità. Oggi è esposta con il suo corredo nell’innovativo museo Cao, costruito nel distretto di Magdalena de Cao».
Il professor Jordán ha realizzato importanti ricerche archeologiche anche a Machu Picchu, definendo dei circuiti di visita che hanno lo scopo di proteggere le aree del sito più gravate dal passaggio dei 5 mila ospiti quotidiani. Jordán racconta con entusiasmo il suo nuovo progetto: «Grazie ai 30 anni di ricerche di un archeologo palestinese nella valle Sacra degli Incas, nella regione di Cusco, sono state identificate le caverne di Pitusiray dove, secondo le ricerche suffragate da antichi miti, ebbe inizio la civiltà incaica. È possibile che proprio qui si trovi il tesoro che gli Incas nascosero ai conquistadores spagnoli. Ho in programma di realizzare uno studio geofisico delle caverne per ritrovare il tesoro e, con esso, tante informazioni sulla storia di questo popolo. Sarà una scoperta di portata mondiale».
Acquista quindi un fascino ancora maggiore il progetto di Earth Cultura e Natura: «Promuoviamo un turismo archeologico lungo la Ruta Moche, luogo di grandi rinvenimenti archeologici, ma anche terra ricca di diversità, con splendidi paesaggi affacciati sul mare dove vivere appassionanti esperienze. Il clima è favorevole e il terreno pianeggiante, con spiagge e boschi - conclude Isabella Pillolo -. Presentiamo alle adv e agli operatori un viaggio tra storia e archeologia con partenza speciale a giugno. L’itinerario esclusivo Dai Moche agli Inca rivelerà i luoghi simbolo delle civiltà precolombiane attraverso gli occhi di esperti. Il viaggio del prossimo giugno sarà infatti accompagnato dell’archeologa Jenny Alva, profonda conoscitrice della cultura Moche e del patrimonio archeologico del Perù».
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[post_content] => Lo sviluppo turistico di Ras Al Khaimah passa, anche, da quello alberghiero. Comparto cruciale che risponde attraverso sette dei principali gruppi a livello mondiale che, per la prima volta, si sono impegnati a supportare la vision dell'emirato come destinazione del futuro.
Protagonisti Marriott International, Hilton, Accor, Ihg Hotels & Resorts, Ennismore, Rotana e Radisson Hotel Group, che recentemente hanno incontrato Saud bin Saqr Al Qasimi, membro del Consiglio Supremo degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Ras Al Khaimah, e Raki Phillips, ceo di Ras Al Khaimah Tourism Development Authority.
Durante questi incontri, ciascun leader ha discusso i piani di espansione e la strategia di crescita della propria azienda nella Regione, firmando una dichiarazione di intenti per confermare il proprio impegno per lo sviluppo del settore turistico e dell'ospitalità dell'Emirato. Con questa dichiarazione ogni leader si è impegnato a contribuire alla prosperità dell'economia turistica di Ras Al Khaimah e alla crescita dell'Emirato come destinazione di eccellenza per viaggiare, vivere e lavorare, in linea con la Vision 2030 di Ras Al Khaimah, che mira a promuovere la crescita attraverso tre componenti chiave dello sviluppo sostenibile: economia, società e ambiente.
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L'emirato conta oggi 56 hotel e resort, per un totale di oltre 8.000 camere in tutti i segmenti: dalle proprietà extralusso a 5 stelle alle opzioni di fascia media e per famiglie. Nel 2024 Ras Al Khaimah ha accolto 1,28 milioni di visitatori, in linea con l'obiettivo della destinazione ad accogliere 3,5 milioni di visitatori all’anno entro il 2030.
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[post_content] => Raffica di numeri positivi per il bilancio 2024 di Volotea che chiude così il migliore anno finanziario di sempre. La compagnia spagnola centra infatti una crescita del 17% del fatturato a quota 811 milioni di euro, un più 54% dell’Ebitda, che ha superato i 148 milioni di euro con un margine del 18%, migliorando di oltre 4 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
Infine, l’utile operativo è salito a 35 milioni di euro, un margine di quasi il 5%, anch’esso superiore di oltre 4 punti percentuali rispetto a quello del 2023.
A livello di network, 450 rotte, di cui più del 50% in esclusiva, con oltre 75.000 voli (+10% rispetto al 2023) e trasportato 11,4 milioni di passeggeri. La compagnia ha inoltre inaugurato tre nuove basi: Brest e Rodez in Francia e Bari in Italia.
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“Dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia e dall’inizio del conflitto in Ucraina, il 2024 rappresenta per noi il secondo anno consecutivo di profitto operativo, sostenuto dalla solidità del nostro modello di business e dalla forte domanda in Europa - ha commentato Carlos Muñoz, fondatore e ceo di Volotea -. Le prospettive per il 2025 sono molto positive e prevediamo un ulteriore miglioramento significativo dei margini”.
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[post_content] => The Social Hub apre una seconda struttura a Firenze, e così il gruppo specializzato nell’ospitalità ibrida consolida la sua presenza in Italia: 550 camere, spazi di coworking, ristorante, bar, zona commerciale, parcheggi e spazi verdi. Questi i tratti distintivi che caratterizzano The Social Hub Firenze Belfiore. Ieri il taglio del nastro alla presenza di autorità locali, stakeholder e media, e da sabato 1° febbraio l’apertura al pubblico dell’hub che è molto più di un semplice hotel. Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.
[caption id="attachment_483655" align="alignright" width="196"] L'architetto Natalini, il paesaggista Perazzi e MacGregor[/caption]
Come dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.
The Social Hub Belfiore sorge infatti in un’area abbandonata da anni ed è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, che ha richiesto un investimento complessivo di 150 milioni di euro. La posizione è strategica, perché si trova nel cuore del centralissimo quartiere di San Jacopino a pochi passi dalla futura stazione dell’alta velocità di Firenze Belfiore (prevista per il 2028) e dal collegamento tramviario con l’aeroporto di Peretola, nonché vicino all’attuale stazione di Santa Maria Novella.
“La nostra missione è quella di contribuire a costruire una società migliore, dove il cambiamento e l’innovazione siano stimolati e valorizzati. Con questo progetto vogliamo favorire le connessioni tra le persone che frequentano le nostre strutture e dare così nuova vita al quartiere ascoltando, comprendendo i bisogni di chi lo abita e offrendo servizi alla comunità” ha commentato MacGregor.
La struttura
Concepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.
All’interno numerosi spazi di socializzazione, sedute colorate dal design contemporaneo, postazioni di coworking, spazi per riunioni, sale con postazioni pc, aree per eventi, palestra e piscina sul tetto.
“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone - cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi - commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.
All’interno dell’hub trova spazio anche il ristorante Ammodino con un menù che valorizza gli ingredienti del territorio, e che reinterpreta la cucina locale in chiave moderna, grazie alla partnership con Aldo Settembrini, imprenditore della ristorazione che si occuperà dell’offerta gastronomica di varie attività della struttura, inclusa la bakery, che sarà un punto vendita del famoso panificio Menchetti dal 1948, e il rooftop bar.
In connessione con il territorio
I due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.
La connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.
"Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini - aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone".
L’impegno sociale e ambientale
Come tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi.
Grazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell'energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento.
L'espansione del gruppo in Europa
Con la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile", conclude MacGregor.
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Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_483655\" align=\"alignright\" width=\"196\"] L'architetto Natalini, il paesaggista Perazzi e MacGregor[/caption]\r\n\r\nCome dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.\r\n\r\nThe Social Hub Belfiore sorge infatti in un’area abbandonata da anni ed è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, che ha richiesto un investimento complessivo di 150 milioni di euro. La posizione è strategica, perché si trova nel cuore del centralissimo quartiere di San Jacopino a pochi passi dalla futura stazione dell’alta velocità di Firenze Belfiore (prevista per il 2028) e dal collegamento tramviario con l’aeroporto di Peretola, nonché vicino all’attuale stazione di Santa Maria Novella.\r\n\r\n“La nostra missione è quella di contribuire a costruire una società migliore, dove il cambiamento e l’innovazione siano stimolati e valorizzati. Con questo progetto vogliamo favorire le connessioni tra le persone che frequentano le nostre strutture e dare così nuova vita al quartiere ascoltando, comprendendo i bisogni di chi lo abita e offrendo servizi alla comunità” ha commentato MacGregor.\r\nLa struttura \r\nConcepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.\r\nAll’interno numerosi spazi di socializzazione, sedute colorate dal design contemporaneo, postazioni di coworking, spazi per riunioni, sale con postazioni pc, aree per eventi, palestra e piscina sul tetto.\r\n\r\n“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone - cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi - commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.\r\n\r\nAll’interno dell’hub trova spazio anche il ristorante Ammodino con un menù che valorizza gli ingredienti del territorio, e che reinterpreta la cucina locale in chiave moderna, grazie alla partnership con Aldo Settembrini, imprenditore della ristorazione che si occuperà dell’offerta gastronomica di varie attività della struttura, inclusa la bakery, che sarà un punto vendita del famoso panificio Menchetti dal 1948, e il rooftop bar.\r\nIn connessione con il territorio\r\nI due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”. \r\n\r\nLa connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.\r\n\r\n\"Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini - aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone\".\r\nL’impegno sociale e ambientale \r\nCome tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi. \r\n\r\nGrazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell'energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento. \r\nL'espansione del gruppo in Europa\r\nCon la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile\", conclude MacGregor.\r\n\r\n[gallery ids=\"483654,483650,483653,483651,483649,483652\"]","post_title":"The Social Hub Firenze Belfiore: non solo hotel ma luogo di aggregazione","post_date":"2025-01-31T11:05:41+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["firenze-2","hotel","in-evidenza"],"post_tag_name":["firenze","hotel","In evidenza"]},"sort":[1738321541000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482444","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ras Al Khaimah snocciola i dati conclusivi del 2024 che rappresentano numeri da record per l'emirato: sono stati 1,28 milioni gli arrivi con pernottamento nel 2024, pari ad una crescita del 12% delle entrate turistiche e un notevole aumento del 15% dei visitatori Mice. \r\n\r\nCifra che ben posizionano la destinazione verso il raggiungimento del target di oltre 3,5 milioni di visitatori all'anno entro il 2030.\r\n \r\n«Il 2024 è stato un anno fondamentale per Ras Al Khaimah, che ha messo in evidenza il nostro impegno per la sostenibilità, la connettività potenziata e le diverse esperienze su misura per ogni viaggiatore - commenta Raki Phillips, ceo di Ras Al Khaimah Tourism Development Authority -. 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