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4 ottobre 2012 10:41
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Direttore tecnico per adv Roma e Lazio, offresi, modico compenso. Telefonare al 328 4726504.
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[post_content] => Si è tenuta questo pomeriggio presso Palazzo Baldassini a Roma la presentazione della prima edizione del Rapporto “Tourism and Incoming Watch” elaborato da Nexi con la direzione scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo.
Secondo i dati raccolti, nel 2024 il valore della spesa con carta dei viaggiatori stranieri sul territorio italiano ha superato i €20,9 miliardi, in crescita del 37,9% rispetto al 2022.
Dall’analisi emerge, inoltre, che la spesa di viaggiatori provenienti da nuove aree geografiche sta crescendo rapidamente, suggerendo un allargamento dell’interesse verso l’Italia come meta turistica e conseguenti opportunità di crescita significative. In particolare, sono i viaggiatori provenienti dal Brasile e dall’Australia ad aver fatto registrare i più alti tassi di crescita, attestandosi rispettivamente al +155% e +100%. Con oltre €3,8 miliardi spesi, i turisti statunitensi si confermano i più fidelizzati in Italia (18,3% del totale incoming), mentre i viaggiatori provenienti dai Paesi arabi sono quelli più “alto-spendenti” con una spesa media per carta pari a più del doppio rispetto a quella di tutti gli altri Paesi (913 euro per l’Arabia Saudita e 822 euro per Emirati Arabi Uniti, contro una media di 411 euro).
A livello di distribuzione sul territorio, il 75% del valore del turismo incoming è generato da 20 province che rappresentano un nucleo consolidato di destinazioni attrattive su cui si possono costruire strategie di crescita. Le città d’arte (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli) si confermano i maggiori driver economici che attraggono elevati volumi di spesa, costanti tutto l’anno. Anche andando ad analizzare i più battuti itinerari turistici, la stagionalità della spesa risulta essere in costante diminuzione nella quasi totalità del territorio italiano, indicando che il nostro Paese è una meta che attrae tutto l’anno.
Itinerari
Tra gli itinerari turistici più apprezzati, le tappe Roma-Napoli e Pompei-Costiera Amalfitana sono quelle che insieme hanno generato il maggior giro d’affari per il terzo anno di fila (+31% nel periodo 2022-2024), ma è il percorso Roma-Firenze-Venezia quello che nello stesso periodo ha registrato la crescita maggiore (+69,2%), lasciando intuire un possibile sorpasso nel 2025.
Per quanto riguarda le abitudini di consumo dei viaggiatori stranieri in Italia, i ristoranti e le strutture ricettive attraggono quasi il 50% delle spese a destinazione (49,6%), seguiti da moda e accessori (12,2%) che catalizzano in particolare la spesa di una nicchia ad alto potenziale economico rappresentata dai viaggiatori della Penisola Araba (30,6% del loro budget) e del Sud-Est Asiatico (30%). Questi ultimi, in particolare, risultano essere molto attratti anche dalla gioielleria italiana e dagli acquisti nei grandi magazzini arrivando a destinarci rispettivamente il 9,8% e il 12% del loro budget, cinque volte di più di quanto spendono in media i viaggiatori stranieri (2,2% e 2,2%).
L’incontro a Palazzo Baldassini a Roma è stato anche l’occasione per un momento di confronto e analisi del ruolo sempre più centrale che riveste il turismo internazionale nello sviluppo economico del nostro Paese. E' intervenuto il ministro del turismo Daniela Santanchè.
[post_title] => La spesa con carta dei turisti stranieri in Italia raggiunge i 20 miliardi di euro
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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La Spezia ed il Golfo dei Poeti offrono itinerari sul mare ma anche tour e trekking alla scoperta del patrimonio naturalistico, storico ed architettonico. Tra i tanti percorsi c’è quello che conduce alla Pieve di Marinasco, alle spalle della città, dalla quale è possibile ammirare tutto il golfo.
La Pieve, intitolata a Santo Stefano protomartire, risale al X secolo ma è stata più volte ristrutturata nel corso dei secoli: tra le sue forme settecentesche emergono alcuni elementi architettonici romanici e gotici.
Nel 2010 fu necessaria la chiusura della chiesa a causa di gravi cedimenti strutturali. Grazie all’impegno di volontari, enti locali, della curia e di alcuni sponsor, negli anni sono stati portati avanti importanti lavori di recupero e ristrutturazione.
Oggi la Pieve è di nuovo aperta e a disposizione dei visitatori ma occorrono ancora alcuni interventi per riportarla al suo antico e completo splendore. Recuperare, conservare e preservare il patrimonio architettonico, in questo caso la Pieve di Marinasco, è un modo per valorizzare e promuovere l’identità di tutto il territorio. Restituendo la Pieve ai suoi abitanti si arricchisce culturalmente tutta la città ed il suo Golfo ed anche i suoi percorsi battuti ogni anno da migliaia di turisti .
In occasione di un recente concerto del maestro Lorenzo Ghielmi è stato inaugurato l’organo Serassi sottoposto ad un accurato restauro durato oltre un anno.
L’organo è stato realizzato nel 1822 nella bottega della famiglia Serassi di Bergamo e risulta tuttora tra i meglio conservati della diocesi. Il restauro è stato reso possibile da un contributo della Cei attraverso l’otto per mille, da Fondazione Carispezia e da Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il progetto “Un patrimonio da tutelare” con un’erogazione di 40mila euro.
Maria Carniglia
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[post_content] => Andamento positivo per l'aviazione generale negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa. Sea Prime - in questi giorni impegnata all'Ebace 2025 di Ginevra - segnala come nel 2024 siano stati registrati circa 34.400 movimenti, in crescita rispetto ai 33.900 dell’anno precedente, con un incremento del 3% del tonnellaggio degli aerei gestiti rispetto al 2023.
La curva ascendente prosegue anche nei primi mesi del 2025, che hanno registrato un incremento del traffico, in particolare a Linate Prime che ad aprile ha registrato una crescita del +4,3%, trainata dai visitatori arrivati nel capoluogo lombardo durante la Milano Design Week, quando, grazie ai numerosi eventi diffusi organizzati in città, sono stati registrati 858 movimenti di aviazione d’affari tra Linate e Malpensa Prime, con una media giornaliera di 123 e picchi di 152 movimenti.
La visione di Sea Prime rimane orientata verso la crescita sostenibile, l’innovazione e il miglioramento della qualità del servizio, in vista dei grandi appuntamenti del 2026 a Milano. A tal fine, proseguono infatti i lavori per l’ampliamento del Terminal di Linate Prime e delle aree di parcheggio; l’intervento prevede un’estensione di circa 2.000 mq della superficie , che si aggiungono agli attuali 600 m2 dedicati ai passeggeri, con l’obiettivo di migliorare la customer experience, ampliare gli spazi lounge e offrire servizi sempre più efficienti. Il progetto, che adotta un approccio orientato alla rigenerazione delle infrastrutture esistenti, pone al centro il comfort, la qualità e la funzionalità.
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I protagonisti del Mice si sono ritrovati all’IMEX di Francoforte. La fiera, in programma fino al 22 maggio, rappresenta un momento cruciale per analizzare i trend emergenti del turismo business e le strategie messe in campo dai principali Paesi, tra cui l’Italia, per valorizzare questa risorsa economica cruciale.
Enit presenta in quest’occasione gli ultimi trend registrati dal comparto. Nel 2024 l’Italia ha registrato un notevole incremento del turismo internazionale legato agli eventi professionali rispetto all’anno precedente: 340 mila viaggiatori stranieri giunti in Italia per partecipare a congressi (aumentati del +22,7%), mentre quelli arrivati per visitare fiere sono stati 500 mila, registrando una crescita del 18,3% rispetto al ‘23.
Sono aumentati anche i pernottamenti legati ai congressi del +14,5% (1 milione 152 mila) e alle fiere del +18,4% (1 milione 594 mila). La spesa turistica ha seguito lo stesso andamento positivo: quella legata ai viaggi per congressi ha toccato quota 270 milioni di euro (+20% rispetto all’anno precedente), mentre la spesa per la visita delle fiere ha segnato un incremento ancora più consistente, +27,7%, pari a 530 milioni di euro.
"Quello del Mice è un segmento strategico per il nostro Paese. Siamo soddisfatti della crescita registrata, sintomo che l’Italia sa rispondere a diverse tipologie di richieste turistiche. Fiere e congressi portano con sé un indotto significativo, una spesa turistica pari a 800 milioni di euro e più di 800 mila viaggiatori stranieri in arrivo. Un contributo fondamentale per l’intero sistema Paese, con una forte ricaduta economica, senza dimenticare l’effetto del turismo di ritorno", ha commentato Ivana Jelinic, ad Enit.
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[post_content] => Bilancio positivo per l'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna nei primi tre mesi del 2025, con una crescita dei ricavi del +18,3% rispetto al 2024, a quota 36,2 milioni di euro. Nello specifico, l'andamento positivo del traffico spinge la crescita dei ricavi per servizi aeronautici del 6,6%, con 15,7 milioni. I ricavi non-avio ammontano a 12,4 milioni e crescono del 6,3%.
Il primo trimestre 2025 evidenzia un ebitda di 9,5 milioni di euro, con una crescita del 4,3% sul 2024 e un margine operativo lordo rettificato (al netto dei ricavi e costi per servizi di costruzione) di 9,1 milioni di euro, con una crescita del 2,2%. Il risultato netto del trimestre mostra un utile consolidato di 3,1 milioni di euro contro 3,5 milioni del primo trimestre 2024.
“Continuità e crescita: con queste due parole possiamo sintetizzare l’andamento di questi primi tre mesi del 2025 - ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna -. Un trend positivo che segue la scia degli scorsi mesi, all’insegna sia del costante incremento dei volumi di traffico, che in questo trimestre ci ha visto registrare un +9,5% di passeggeri rispetto al 2024, che della messa a terra degli importanti investimenti che stiamo sostenendo. La summer season appena iniziata sarà come al solito sfidante, anche se il passaggio ad aeroporto coordinato ci permetterà una gestione più efficiente del traffico, contribuendo ad offrire ai nostri clienti una travel experience sempre migliore, grazie anche alle nuove aree dello scalo appena ampliate, rinnovate e tecnologicamente avanzate”.
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[post_content] => Aerolíneas Argentinas all’Ambasciata Argentina in Italia per celebrare la Giornata mondiale del Malbec. Una ricorrenza stabilita per commemorare il giorno in cui nel 1853 il presidente argentino iniziò la sua missione per trasformare radicalmente l’industria vinicola argentina; e in breve tempo il Malbec acquisì fama come un vino di pregiata qualità, ed esportato a livello globale.
“ che mette in risalto le potenzialità dell’Argentina, che con i suoi innumerevoli siti di interesse culturale ed enogastronomico ed con panorami unici al mondo, rendono il viaggio indimenticabile,- ha commentato Maureen Favella, responsabile marketing e comunicazione di Aerolíneas Argentinas in Italia. -
I nostri voli sono notturni in entrambi i sensi di percorrenza partendo da Roma alle 19.15 con arrivo alle 04.40 a Buenos Aires e con partenza dall’Argentina alle 22.45 ed arrivo a Roma alle 17.00 del giorno successivo e permettono di proseguire verso le nostre molte destinazioni domestiche e le destinazioni regionali ottimizzando l’esperienza di viaggio dei nostri passeggeri.”
Presenti all’ambasciata di Roma l’ambasciatore argentino Marcelo Martín Giusto insieme a operatori del settore turistico, giornalisti e distributori enogastronomici.
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[post_content] => La ConnAction di Welcome Travel Group che si è svolta a Casablanca è stata l’occasione per «capire i megatrend che in questo momento stanno sostenendo e condizionando il mercato del turismo - ha affermato Adriano Apicella, amministratore delegato del gruppo - Stiamo seguendo la direzione giusta ed è un piacere sapere che i nostri azionisti apprezzano il lavoro congiunto di adv e partner commerciali e i risultati generati nel periodo post-Covid. Per comprendere le strategie da adottare, quali le aree da sviluppare e come sviluppare il network, è importante l’analisi del mercato».
Una lettura realizzata da importanti atenei. È infatti il professor Andrea Giuricin dell'Università Milano Bicocca, a indagare quello che sta succedendo nel mondo del turismo e come impattano i grandi trend sull'attività quotidiana delle agenzie, in una visione italiana e mondiale. «Bisogna capire da dove arriviamo, dove siamo e dove stiamo andando a livello globale. - esordisce Giuricin - Per la prima volta nel 2023 la spesa turistica nel mondo ha superato il livello del 2019. Il 2024 è stato un anno positivo, con un andamento più veloce di quanto ci si aspettasse.Questo indica quanto sia dinamico e capace di ripresa il settore del turismo».
Diverse le tematiche affrontate, a partire da un importante dato: quasi il 15% della forza di lavoro in Italia è data dal turismo. Diretto e indiretto. «Nel 2024 il nostro paese ha superato la Francia in termini di arrivi turistici e siamo secondi solo alla Spagna. Questo significa che siamo stati in grado di rispondere velocemente alle richieste del mercato, perché la ripresa non è stata uguale in tutti i paesi. Come mercato complessivo nel 2024 abbiamo superato i 183 milioni di passeggeri, quindi 20 milioni di utenti in più rispetto all'anno precedente.
Questo è sicuramente un dato da tenere in considerazione, come il fatto che nel 2030 avremo un mercato intercontinentale molto più grande, con più di 30 milioni di viaggiatori. Questi numeri ci fanno ben capire che nonostante le incertezze, le guerre, i prezzi, si viaggia sempre di più. Questo è un messaggio molto importante da tenere a mente». Tante le conseguenze dell’attuale situazione mondiale. «La presenza dei conflitti, ad esempio, provoca il problema del re-routing a livello aereo. - prosegue infatti il professore - Oggi, per temi politici legati alla guerra russa e in Ucraina, le rotte trans-siberiane non sono più fattibili dagli operatori europei, giapponesi e coreani.
Questo significa che gli asset vengono usati con minore efficienza. C’è poi la questione del prezzo del petrolio e anche del jetfuel, da cui dipendono in larga misura i costi delle compagnie aeree, vista l’incidenza intorno al 40%. Questo si ripercuote sul prezzo del biglietto. Significativo, poi, l’attuale shortage di aerei: Boeing per problemi anche sindacali e Airbus per complicazioni con alcune tipologie di motori, fanno fatica a rispondere agli ordini. In primo piano anche la sostenibilità, che per molti consumatori sta diventando sempre più importante. Il settore dei trasporti incide complessivamente per circa il 25% delle emissioni e il 14% è dovuto al trasporto aereo. Per questo è importante l’intermodalità tra treno e aereo e altri mezzi di trasporto.
L’Italia ha fatto grandi investimenti nell’Alta Velocità ed è stata un esempio a livello globale: sappiamo del progetto che c'è stato fra Fs, Ita e Aeroporti di Roma e che sempre più aeroporti sono collegati con il trasporto ferroviario. In questo momento l'unica tratta competitiva con l'aereo è la Milano-Parigi. Ma 3/4 dell'inquinamento complessivo nel settore aereo derivano dal lungo raggio, per il quale non ci sono alternative. Bisogna lavorare nella ricerca sul Saf, il Soustainable Aviation Fuel, che ha, però, dei costi 4-5 volte più elevati rispetto al carburante tradizionale.
È bello sapere che abbiamo un grande mercato che sta crescendo, un mercato giovane. - prosegue il professore - Oggi, con la tecnologia, possiamo conoscere sempre meglio i nostri clienti e offrire loro servizi personalizzati. E, infine, l’AI, che è una sfida, ma anche un’opportunità grazie ai nuovi servizi disponibili. Avremo un mondo che si evolverà in modo complesso. - conclude Andrea Giuricin - Ma sarà un mondo più efficiente e con più opportunità».
(Chiara Ambrosioni)
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[post_title] => Welcome Travel Group: l’analisi del mercato del turismo italiano dell’Ateneo Milano Bicocca
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[post_content] => Inizio d'anno in rosso per Boeing, ma il risultato è migliore di quanto previsto.
Nei tre mesi da gennaio a marzo, la casa costruttrice di Seattle ha segnato una perdita di 123 milioni di dollari, inferiore rispetto ai 343 milioni di dollari persi nello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono aumentati del 18%, raggiungendo i 19,5 miliardi di dollari.
In un contesto di dubbi sull'impatto della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, il principale produttore americano di aerei ha affermato che i risultati "riflettono solo i dazi in vigore al 31 marzo".
L'azienda non si è però espressa sulla notizia secondo cui Pechino avrebbe ordinato alle compagnie aeree cinesi di non accettare ulteriori consegne di velivoli Boeing, in seguito ai nuovi dazi imposti dall'amministrazione Trump all'inizio di aprile.
"La nostra azienda si sta muovendo nella giusta direzione, poiché iniziamo a vedere un miglioramento delle prestazioni operative in tutte le nostre attività, grazie al costante focus su sicurezza e qualità - ha dichiarato Kelly Ortberg, presidente e amministratore delegato di Boeing -. Continuiamo a eseguire il nostro piano, stiamo vedendo i primi risultati positivi e rimaniamo impegnati a realizzare i cambiamenti fondamentali necessari per riportare completamente in carreggiata le prestazioni dell’azienda, mentre affrontiamo l’attuale contesto.”
L'azienda ha confermato che la produzione del B737 Max raggiungerà quota 38 al mese nel 2025, mentre quella del 787 Dreamliner salirà da cinque a sette al mese. La prima consegna del 777-9 è inoltre prevista nel 2026.
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