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13 febbraio 2012 09:10
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Siamo un’organizzazione di promoter, con una lunga esperienza nell’area dei viaggi e turismo e con contatti consolidati nel mondo degli enti (cral, dopolavoro, associazioni, federazioni), aziende, istituti scolastici paritari e agenzie viaggio. Proponiamo la nostra candidatura per promuovere i vostri prodotti presso le suddette entità in Roma e Lazio.
Arvalia Servizi
Marco, Fabio e Viviana
Tel. 06 877 60 148.
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[post_content] => Turismo, stranieri protagonisti. Per il periodo di Pasqua e dei ponti di primavera sono attese nelle strutture ricettive italiane 27,5 milioni di presenze, l’1,6% in più rispetto allo scorso anno. E a trainare sono gli arrivi di oltre confine, con oltre 15,8 milioni di presenze complessive (+2,4%), mentre il meteo incerto raffredda la domanda italiana, che dovrebbe stabilizzarsi sugli 11,7 milioni, appena lo 0,5% in più del 2024.
Questi i principali risultati emersi dall'indagine del Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.185 imprese italiane della ricettività.
Ad aumentare è soprattutto la domanda europea: tra le nazionalità che registrano la maggiore crescita ci sono francesi, svizzeri, polacchi, olandesi e spagnoli; ma sono segnalati aumenti anche per i tedeschi, brasiliani, belgi, scandinavi, austriaci, cechi, ungheresi. Non crolla la domanda dagli Usa: anzi, le richieste da Usa e Canada registrano un lieve aumento, mentre per gli australiani è stata segnalata la stabilità del mercato. In flessione, invece, le prenotazioni dei turisti dall’Asia: indiani, coreani, cinesi e giapponesi.
Dazi e flussi dagli Usa
“Anche questa primavera, nonostante le incertezze legate al quadro economico e internazionale, il comparto turistico riesce ad agguantare la crescita - dichiara Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Si avverte però un rallentamento generale, soprattutto in confronto ai risultati eccezionali degli ultimi anni, quando – grazie alla ripresa post-pandemica – si erano raggiunti livelli record.
«A pesare, più che i dazi o la temuta contrazione dei flussi dagli Stati Uniti — che ad oggi non si è ancora concretizzata — è l’indebolimento della domanda interna. Una frenata che preoccupa soprattutto nelle località minori, fuori dai circuiti tradizionali del turismo internazionale, dove la presenza degli italiani è spesso decisiva per la tenuta economica delle imprese. In questo contesto, un ruolo rilevante lo giocheranno anche le condizioni meteo, che influenzano sempre più le decisioni dell’ultimo minuto. Le imprese stanno tenendo, ma il quadro resta incerto e richiede un monitoraggio costante”.
Aumento
L’aumento sarà percepito in tutte le regioni e per tutte le tipologie di prodotti, anche se con intensità diversa. Per le regioni del Nord Ovest e del Sud-Isole sono attesi i risultati migliori, rispettivamente +1,9% e +1,8%, mentre per il Nord Est la variazione stimata è del +1,3% e per il Centro del +1,4%. Le imprese extralberghiere dovrebbero registrare i risultati migliori (+2,4%), mentre per l’alberghiero la stima è del +1,2%.
Città restano le protagoniste. Oltre un terzo (il 36%) delle presenze di tutto il periodo si concentrerà proprio nei luoghi del turismo culturale, dove è attesa una crescita del +1,3%, ancora una volta trainata dagli stranieri (+2,1%, mentre gli italiani registrerebbero una lieve flessione). Previsioni positive anche per le località dei laghi (+2,8% con un deciso incremento degli stranieri) e marine (+1,9%). Altrettanto positive le previsioni per le località rurali e di collina (+1,8%) e della montagna (+1,9%), grazie alle presenze degli stranieri. Buone prospettive anche per le località termali (+1,5%) e per le aree “ad altro interesse” (+1%).
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[post_content] => Non solo tour collettivi, fly&drive in treno o moto, oppure soggiorni in ranch che consentono di vivere da vicino l'esperienza western. La nuova proposta Denver City Break di Konrad Travel - illustrata durante una serata a Roma in collaborazione con Visit Denver e United Airlines - include voli a/r in economy firmati United e quattro notti a Denver in hotel moderate/first class in camera doppia, solo pernottamento.
Compreso anche il Denver Culture Pass che consente l'ingresso a sette attrazioni, il bus tour della città e il Red Rocks bus tour; oltre naturalmente all'assicurazione di viaggio.
Capitale del Colorado, Denver è una città verde, facilmente esplorabile a piedi e sempre più apprezzata come destinazione urbana e porta d'accesso al grande West americano.
Soprannominata "Mile High City" per la sua altitudine di un miglio sopra il livello del mare, la città è una destinazione che, seppur ancora poco conosciuta dal grande turismo, offre un'esperienza autentica degli Stati Uniti. Questa città moderna, oltre ad offrire arte, storia, sport e cultura, rappresenta una porta di accesso a una delle regioni naturali più affascinanti del paese, con paesaggi mozzafiato e un'atmosfera che unisce la vivacità urbana alla serenità della natura circostante.
Il vivace quartiere di LoDo (Lower Downtown), con Larimer Square e il 16th Street Mall, è il centro nevralgico della città, mentre il distretto creativo di RiNo si distingue per l'arte contemporanea che si respira ad ogni angolo. Tra i simboli della città, il Blue Bear e il Denver Art Museum, con un'ampia collezione dedicata ai nativi americani.
Celebre per la sua brillante tradizione sportiva e per la produzione di birra, Denver è anche sede di numerosi eventi culturali come il National Western Stock Show o i concerti ospitati dal suggestivo Red Rocks Park & Amphitheatre. La località è base ideale per raggiungere i parchi dell'Ovest come il Rocky Mountain National Park e il parco di Yellowstone.
La nuova rotta United da Roma Fiumicino
Dal prossimo 2 maggio United Airlines aprirà il primo collegamento diretto fra Roma Fiumicino e Denver, che sarà operato con voli giornalieri fino al 25 settembre, con un Boeing 787-9 configurato con 257 posti di cui 48 in business class, 21 in premium economy e 188 in economy.
Di Elisa Biagioli
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[post_content] => Il 2025 è un nuovo anno record per gli incassi dell'imposta di soggiorno. Secondo l'Osservatorio sulla Tassa di Soggiorno di Jfc, anticipato dall'Ansa, ci sarà un nuovo incremento del +15,8% del gettito, che arriverà a 1 miliardo 186 milioni e i Comuni nei quali si dovrà pagare l'imposta di soggiorno raggiungeranno quota 1.389.
Reso noto anche l'incasso finale per il 2024 che è di 1 miliardo 24 milioni con +29,1% sul 2023 quando fu di 793,5 milioni. Jfc sottolinea che al tempo stesso rimane confermato anche un sistema di gestione dei fondi non chiaramente rendicontato da parte della maggioranza delle stesse amministrazioni locali.
Ora tutti questi soldi dovrebbero essere rimessi nel turismo e non per ripianare buchi di bilancio, come purtroppo succede molte volte. Si potrebbero per esempio impiegare in una nuova fiscalità per gli assunti in modo definitivo dalle strutture turistiche. Ma, a leggere le proteste dei sindacati ci si accorge che questa modalità non viene mai presa in considerazione, perché il personale è assimilato ai costi. Solo in una società completamente sbagliata si può considerare una persona come un costo.
Statistiche
La regione che nel 2024 ha avuto i maggiori incassi derivati dall’imposta di soggiorno è il Lazio con oltre 300 milioni di euro (contro i 189 milioni del 2023). Segue la Toscana con circa 121 milioni di incassi sull’anno e un buon incremento rispetto ai circa 107 milioni del 2023. Toscana che supera, per valore degli incassi, la Lombardia, che nell’anno 2024 incassa complessivamente 114 milioni di euro circa (contro i 93 dell’anno precedente, segnando un rilevante indice di crescita).
Ben 292 milioni sono stati ad appannaggio della sola Capitale (che ha segnato un +61,2% rispetto all’anno precedente). Sul podio delle città d’arte ci sono anche Firenze che ha segnato un più moderato +9,9%, con incassi complessivi pari ad oltre 76,5 milioni di euro. Milano con circa 76,5 milioni di incassi ed un +23,2% rispetto all’incasso complessivo dell’anno precedente.
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[post_content] => Una buona annata quella 2024 per l'Aeroporto di Genova, che ha segnato il ritorno all'utile e una parabola positiva per ricavi e numero passeggeri movimentati.
Il cda ha approvato il progetto di bilancio che ha esso in evidenza un totale di 1,33 milioni di passeggeri transitati dal Colombo, in crescita del +4,3% rispetto all’anno precedente. Un’attenta gestione caratteristica e di efficientamento, unita a un rafforzamento dell’attività commerciale, hanno consentito di incrementare i ricavi e di ridurre i costi consentendo al Genova City Airport di conseguire risultati positivi in termini di marginalità.
I ricavi totali del 2024 hanno raggiunto i 30,1 milioni di euro, +4,6% in confronto ai 28,8 milioni di euro del 2023; i costi totali hanno registrato un calo del 3,3% passando dai 30,4 milioni di euro del 2023 ai 29,4 milioni di euro del 2024. L’Ebitda si è attestato a 2,3 milioni di euro rispetto a un risultato negativo di 803.000 euro del 2023.
Torna quindi in nero l'ultima riga di bilancio, con un utile netto di 255.000 euro rispetto al rosso di 1,88 milioni di euro del 2023.
Ed è positivo anche il bilancio dei primi tre mesi del 2025, con oltre 255.000 passeggeri movimentati e una crescita del 15,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Alla crescita del traffico hanno contribuito, in particolare, l’incremento delle frequenze e della capacità di Klm (Amsterdam), il potenziamento del volo per Tirana e il nuovo volo per Budapest, operati da Wizz Air, e l’incremento della capacità da parte di Ryanair sulle rotte domestiche di Bari, Palermo e Catania oltre a quella su Londra.
«Il ritorno alla profittabilità dell’aeroporto è un elemento imprescindibile per progettare al meglio e con maggiore serenità l’importante piano di sviluppo dei prossimi anni - osserva Enrico Musso, presidente Aeroporto di Genova -. L’attento lavoro di efficientamento svolto lo scorso anno unito a una maggiore spinta nell’attività commerciale sono stati gli elementi cruciali per conseguire una marginalità positiva. Ora siamo nelle condizioni di programmare il piano di rilancio dell’aeroporto attraverso l’ampiamento e il rafforzamento dei collegamenti e la promozione dello scalo, grazie anche agli importanti lavori di restyling in corso e in programma».
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L'aeroporto di Milano Bergamo ha superato ogni suo precedente record di traffico nel 2024, posizionandosi stabilmente al terzo posto in Italia, dopo Fiumicino e Malpensa, e in Europa, alla trentaquattresima posizione.
Il numero di passeggeri transitati nello scalo nel 2024 ha raggiunto quota 17,3 milioni (+8,6% rispetto al 2023), con 24 compagnie aeree che hanno operato sullo scalo, permettendo di raggiungere con voli di linea nel corso dell’anno 158 destinazioni in 42 Paesi.
Sacbo, la società che gestisce lo scalo orobico, ha approvato il bilancio 2024 con un valore della produzione di gruppo superiore a 165 milioni, in crescita del 6,5% rispetto al 2023; il risultato operativo è stato pari a 25,78 milioni, mentre il risultato netto della capogruppo Sacbo Spa è stata positivo e pari a 11,85 milioni.
«Nel 2024, caratterizzato dalla punta massima di traffico passeggeri, il Gruppo Sacbo ha confermato la grande capacità di adattamento alle mutevoli situazioni di mercato, flessibilità operativa e governo delle procedure, garantendo uno standard elevato in termini di efficienza e risultati – sottolinea il presidente, Giovanni Sanga (nella foto) –. Il Piano Investimenti concordato con Enac, nel rispetto del Piano di sviluppo aeroportuale 2030 approvato a fine 2023, ha permesso di dare corso agli interventi di ampliamento dell’area partenze dell’aerostazione, che porteranno all’apertura a metà 2025 della nuova area check-in e a fine anno all’entrata in funzione della nuova area riservata ai controlli di sicurezza dotata di macchinari di ultima generazione, e inoltre di completare il sottopasso di collegamento tra l’aerostazione e il futuro capolinea del collegamento ferroviario. L’intera azione di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture aeroportuali deve considerarsi mirata all’obiettivo della sostenibilità economica, sociale e ambientale».
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[post_content] => “Orancon: un gruppo, molti brand, un’identità collettiva”. Si presenta così la destination management holding greca che oggi rappresenta 19 marchi e organizza ogni anno un forum per mettere a confronto le diverse realtà del territorio, a cui partecipa anche il to partner italiano Viaggi Oggi. L'evento è pensato con l'idea di creare uno spirito di condivisione e di indagare tematiche importanti che vanno dall’overtourism alla sostenibilità. «Il gruppo è nato nel 1988 a Mikonos, che è la mia isola – racconta Stratis Elefhteriou, ceo di Orancon Group -. Quando il mio sogno di business è cresciuto mi sono spostato ad Atene: ho avviato diverse compagnie e siamo presto diventati internazionali. Ora copriamo un’ampia porzione del settore e abbiamo grandi obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni. Oggi siamo connessi a 11 paesi e continueremo a crescere grazie al nostro modello. Il grande ombrello Orancon coinvolge diverse attività di portata internazionale, come le operazioni in 93 porti di 17 paesi. Offriamo tra le altre cose servizi ai viaggiatori delle crociere e siamo molto ben organizzati».
L’idea di organizzare un’assemblea annuale del gruppo è nata proprio in Italia, nel 2019. «Sono stato a Milano e ho partecipato al forum di Uvet. Ho pensato che si potesse realizzare la stessa cosa anche in Grecia. Il nostro è un piccolo mercato, ma in un momento tanto complesso come quello della pandemia il forum sarebbe stato un’importante occasione d’incontro, anche per aiutare chi era in difficoltà. Oggi l’assemblea ha cadenza annuale e ha lo scopo di promuovere il nostro gruppo e i nostri brand. Orancon ha anche il sostegno di diversi sponsor e, soprattutto, del governo, con il quale condividiamo numerosi progetti. La Grecia ha davvero tanto da offrire al suo ospite - conclude Stratis -. Possiamo migliorarci nel servizio ai turisti e nell’organizzazione, ponendo attenzione a temi come quello del traffico e della sostenibilità, pensando, in particolare, alla pulizia dell’acqua».
La connessione di Orancon con l’Italia è rappresentata da Big Blue Travel: la dmc greca specializzato nel mercato tricolore. «Siamo nati nel 1992 - spiega Nassos Evangelou, Italian market supervisor -. Dopo aver collaborato con compagnie come Columbus, Pianeta Terra e Viaggi del Ventaglio, ci siamo concentrati sui nostri tour nella Grecia continentale. Oggi, lavorando con Viaggi Oggi, offriamo una grande varietà di itinerari con partenze garantite e guida parlante italiano. I nostri clienti sono per lo più famiglie e viaggiatori senior. Siamo in grado di aggiungere servizi leisure, travel, estensioni-ì mare e programmi con le crociere che approdano al porto del Pireo. La caratteristica di Viaggi Oggi è proprio l’offerta di viaggi modulari: si può pianificare in settimana la partenza di un tour individuale o di gruppo della durata compresa tra i due e gli otto giorni. Nella proposta sono comprese le nostre guide, gli autisti specializzati e le accomodation con ristoranti e realtà alberghiere che usiamo da diversi anni. Il nostro protocollo è molto flessibile. Siamo l’unica agenzia che offre questo tipo di proposta in Grecia. I nostri gruppi sono infatti costituiti ogni giorno da un numero diverso di passeggeri. Offriamo numerose alternative a un ospite alla ricerca di personalizzazione nella programmazione della propria vacanza in Grecia. Infine abbiamo anche una sezione che si occupa di eventi mice con gruppi a numero fisso».
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[post_content] => Ricavi ai massimi storici per il gruppo Lufthansa nel 2024: oltre 37,5 miliardi di euro per una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. L’utile netto ha però segnato una flessione del 17,5%, fermandosi a 1,38 miliardi di euro, risultato che il colosso tedesco imputa a diversi fattori che hanno caratterizzato lo scorso esercizio, dalla diminuzione dei prezzi dei biglietti all’aumento dei costi operativi, dall'accesso limitato allo spazio aereo russo ai ritardi nelle consegne degli aeromobili, senza dimenticare gli scioperi.
Il gruppo ha generato un utile operativo (Ebit rettificato) di 1,6 miliardi di euro, rispetto ai 2,7 miliardi dell'anno precedente, con un margine operativo del 4,4%. La flessione è dovuta principalmente «agli scioperi che hanno pesato sulle compagnie aeree passeggeri per circa 450 milioni di euro. Le compagnie aeree hanno inoltre dovuto assorbire un calo significativo dei rendimenti medi all'inizio dell'estate a causa del forte aumento della capacità a livello di settore» spiega una nota del gruppo tedesco.
Complessivamente le compagnie aeree del gruppo hanno trasportato nel 2024 131 milioni di passeggeri, con un aumento del 7% rispetto all'anno precedente, con un load factor a livelli record dell'83,1% (82,9% nel 2023).
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Per il 2025 la compagnia aerea vede una domanda elevata, il che si riflette anche in una tendenza positiva delle prenotazioni. Lufthansa prevede di aumentare la capacità di posti delle sue compagnie aeree di circa il 4% con un conseguente aumento dei ricavi. Complessivamente, il gruppo prevede che l'Ebit rettificato dell'esercizio 2025 sarà significativamente superiore a quello dell'anno precedente.
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[post_content] => Lo sviluppo turistico di Ras Al Khaimah passa, anche, da quello alberghiero. Comparto cruciale che risponde attraverso sette dei principali gruppi a livello mondiale che, per la prima volta, si sono impegnati a supportare la vision dell'emirato come destinazione del futuro.
Protagonisti Marriott International, Hilton, Accor, Ihg Hotels & Resorts, Ennismore, Rotana e Radisson Hotel Group, che recentemente hanno incontrato Saud bin Saqr Al Qasimi, membro del Consiglio Supremo degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Ras Al Khaimah, e Raki Phillips, ceo di Ras Al Khaimah Tourism Development Authority.
Durante questi incontri, ciascun leader ha discusso i piani di espansione e la strategia di crescita della propria azienda nella Regione, firmando una dichiarazione di intenti per confermare il proprio impegno per lo sviluppo del settore turistico e dell'ospitalità dell'Emirato. Con questa dichiarazione ogni leader si è impegnato a contribuire alla prosperità dell'economia turistica di Ras Al Khaimah e alla crescita dell'Emirato come destinazione di eccellenza per viaggiare, vivere e lavorare, in linea con la Vision 2030 di Ras Al Khaimah, che mira a promuovere la crescita attraverso tre componenti chiave dello sviluppo sostenibile: economia, società e ambiente.
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[post_content] => Saldo positivo per l'industria turistica dell'Egitto che nell'ultimo decennio ha più che raddoppiato i ricavi, che sono saliti dai 7,2 miliardi di dollari del 2014 ai 15,3 miliardi del 2024.
Secondo i più recenti dati diffusi dall'Egyptian Cabinet’s Media Center, il numero di visitatori internazionali ha registrato un aumento altrettanto significativo, passando da 9,9 milioni di turisti nel 2014 a 15,8 milioni nel 2024, per una crescita del +59,6%.
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Nell'ambito della strategia nazionale per il turismo, l'Egitto ha introdotto diversi incentivi agli investimenti per stimolare il settore, e per ottimizzare le opportunità di investimento, il governo sta lavorando alla creazione di una Banca delle opportunità di investimento, che rilascerà una mappa completa degli investimenti nel settore. Questa iniziativa mira a promuovere le opportunità di investimento sia a livello locale che internazionale, garantendo una crescita sostenibile del settore. A gennaio 2025, erano già state elencate 156 opportunità di investimento nel settore turistico.
Prosegue, nel frattempo, l'impegno volto a diversificare l'offerta turistica egiziana, per attrarre un target più ampio di viaggiatori. Una delle aree principali di interesse è quella legata al Nilo, con progetti per aumentare la capacità alberghiera fino a 25.000 camere entro il 2030.
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