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9 gennaio 2012 10:18
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Esperienza pluriennale in agenzia di viaggio come responsabile vendite e booking tour operator, viaggi individuali e gruppi, conoscenza delle biglietterie aeree, ferroviarie e navali, crs Sabre, Worldspan e Galileo, attestato Iata, cerco lavoro part-time, offresi anche direzione tecnica per la regione Lazio – Roma.
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Questa cifra non solo è significativamente più alta rispetto ai 15,5 miliardi di euro dello scorso anno, ma spicca anche sul confronto con le entrate dell'anno record 2019, che nei primi nove mesi erano state pari a 16,1 miliardi di euro, in altre parole un incremento dell'11,3%.
A contribuire alla performance particolarmente positiva dei primi nove mesi dell'anno è stato anche il mese di settembre, che ha generato un incasso di 3,2 miliardi di euro, con un aumento di circa 370 milioni di euro rispetto a settembre 2019, pari a un progresso del 12,8%.
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[post_content] => Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.
Il rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.
Altre follie
Per volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.
Proibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.
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[post_content] => Sono 154 i mezzi personalizzati fra tram e autobus con cui Idee per Viaggiare ha deciso di colorare le città metropolitane, stimolando il pubblico a viaggiare e a farlo selezionando il proprio brand. La campagna è attiva nelle città di Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Bari e Brescia, cui si aggiungono quattro maxi affissioni negli aeroporti di Linate e Fiumicino.
Tra i soggetti selezionati, i paesaggi caldi e accoglienti di oceano Indiano, Thailandia, Tanzania e Sudafrica, oltre al resort Sun Siyam Iru Veli, esclusiva dell’operatore alle Maldive. La creatività della campagna è stata sviluppata dall’ufficio marketing di Idee per Viaggiare: dai messaggi per chi è bloccato nel traffico cittadino con l’invito a immaginarsi altrove, all’approccio phygital negli aeroporti, dove i Qr code aprono letteralmente le proposte presentate, rivelando i dettagli concreti ai potenziali consumatori.
“Ci siamo divertiti nel dare vita a questo progetto condiviso, che ha visto la luce grazie alla partecipazione di tutto il team marketing - spiega la marketing manager del to, Paola Schiavone -. In azienda abbiamo competenze molto diversificate e complementari che permettono il passaggio dal pensiero all’azione in tempi brevissimi. Dalla selezione delle immagini al graphic design, dal copywriting alla comunicazione digital, tutto è frutto dell’analisi fatta dal team e della sua trasposizione pratica”.
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[post_content] => Si apre il prossimo 10 novembre (fino al 12) ad Arezzo Fiere e Congressi l’edizione numero 21 di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale.
Ad AgrieTour ci sarà anche la Regione. Oltre al proprio stand, condiviso con Toscana Promozione Turistica, sono due i convegni, organizzati sempre in collaborazione con l’agenzia. Il primo il 10 novembre dal titolo ‘Identità, qualità e opportunità di promozione per gli agriturismi. Sistema di classificazione, prodotti agroalimentari e narrazione del territorio’. Tra i temi al centro anche le opportunità di valorizzazione attraverso il progetto Vetrina Toscana ed il portale visittuscany.com.
Il secondo il giorno dopo, l’11 novembre,‘Proposte, metodi e strumenti per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana: i risultati dei Gruppi di lavoro del Centro delle Competenze sui PAT’.
«Manifestazione importante per la Toscana - ha detto la vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi -, che non può che svolgersi in Toscana, regione leader in Italia per numero di agriturismi, oltre 5600, cresciuti enormemente negli ultimi 10 anni, quasi raddoppiati. Un’attività che è diventata fondamentale per tante aziende agricole e in molti casi elemento per garantirne la sopravvivenza, soprattutto se consideriamo i rischi causati dai cambiamenti climatici che pesano su chi si dedica esclusivamente all’agricoltura. Senza trascurare poi l’importanza che queste realtà rivestono per l’equilibrio del territorio, il cui abbandono lo espone ancora di più a situazioni drammatiche, come abbiamo visto purtroppo di recente».
Le aziende agrituristiche in Italia hanno continuato a crescere durante la pandemia: +1,3% nel 2021 rispetto al 2020 e +3,3% rispetto al 2019, per arrivare a 25.390 aziende. Una crescita anche in termini di valore della produzione, tornata sopra il miliardo di euro: ovvero 1 miliardo e 162 milioni di euro +44,8% sul 2020. In Toscana operano 5.634 aziende attive per 87mila posti letto distribuiti su quasi 42mila camere e 2,2mila piazzole (dati al 31 dicembre 2022 fonte Regione Toscana). Guidano Siena (1.265 strutture) e Grosseto (1.248) seguite da Firenze (838), Arezzo (704) e Pisa (545). Il 48% delle strutture agrituristiche toscane è condotto da una donna.
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[post_content] => Cresce a doppia cifra la capacità posti offerta dagli aeroporti di Milano per l'inverno 2023-24 (+15,5% rispetto alla winter 2022-23).
Parliamo nel dettaglio di "18,3 milioni di sedili dei quali il 69% (12,6 milioni) da Malpensa e 5,7 milioni da Linate - precisa Andrea Tucci, direttore aviation business development di Sea, in occasione della presentazione della programmazione winter degli scali milanesi, 'Oltre la nuova stagione' -. E questo dopo un'estate che il 16 luglio ha segnato la giornata record di traffico del sistema aeroportuale rispetto al 2019. Volumi superiori con pari numero di posti offerti. In particolare, è stato significativo il recupero passeggeri sul network internazionale".
Obiettivo dichiarato quello di arricchire l'offerta "di destinazioni, vettori e frequenze, con una connettività perfetta e cioè che consenta a tutti i passeggeri di viaggiare in maniera diretta verso la propria destinazione".
I numeri complessivi (quindi Malpensa e Linate) parlano di "di 147 destinazioni dirette (11 in più rispetto all'inverno 2022) delle quali 57 sono uniche dal Nord Italia; 340 frequenze giornaliere (più 44) e 75 vettori operativi (più 2); i Paesi serviti sono 71".
A fare la parte del leone è l'ampliamento sul lungo raggio, "che oggi conta 40 destinazioni e 29 frequenze al giorno, operate da 28 compagnie aeree. Novità sono Amritsar, Phuket, Shanghai, Shenzhen, Tashkent, Wenzhou e Zhengzhou. Da segnalare poi Atlanta, hub statunitense di primaria importanza, Aqaba e Giza".
Si guarda già oltre per espandere ulteriormente il network, "a cominciare dal Vietnam, una destinazione in crescita molto interessante, e da Boston: aggiunte che vorremmo concretizzare già nel 2024 o nel 2024".
Il medio raggio conta invece 107 destinazioni servite da 57 vettori (fra cui tutte e quattro le principali low cost) e 311 frequenze giornaliere. Tra le novità Parigi Beauvais, La Coruna, Rzseszow, Suceava, Birmingham.
A beneficiare di ulteriori incrementi di capacità saranno invece Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Toronto, Abu Dhabi, Bahrein, Doha, Muscat. E ancora, Nuova Delhi, Hong Kong e Pechino.
Infine, le previsioni di Sea indicano per la stagione alle porte "6,5 milioni di italiani in viaggio all'estero, +10% e con incrementi del 45% sulle rotte verso il Medio Oriente e del +39% verso l'Asia. Gli stranieri in Italia saranno 7,02 milioni, +19%, con una crescita del +57% dall'Asia".
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[post_content] => Terzo trimestre in rosso per American Airlines, che nei tre mesi chiusi a fine settembre ha riportato una perdita di 545 milioni di dollari, con un aumento delle spese del 9,4% rispetto all'anno precedente, tra cui un incremento del 17% del prezzo del carburante.
Il 19 ottobre il vettore con sede a Fort Worth ha dichiarato che i suoi costi operativi sono stati pari a 13,7 miliardi di dollari, mentre i ricavi nello stesso periodo hanno raggiunto i 13,5 miliardi di dollari, leggermente superiori all'anno precedente.
In ogni caso, la compagnia inquadra il trimestre in modo positivo, notando che ha realizzato un utile ante imposte rettificato di 362 milioni di dollari.
In base al trend della domanda e alle attuali previsioni sul prezzo del carburante ed escludendo l'impatto di voci straordinarie, American Airlines prevede che il margine operativo rettificato per il quarto trimestre 2023 sarà compreso tra il 2% e il 4% e che il margine operativo rettificato per l'intero anno 2023 sarà di circa il 7% (in calo rispetto a una previsione precedente che prevedeva un margine pari al 10%).
"Il team di American Airlines continua a produrre ottimi risultati - ha dichiarato il ceo del vettore, Robert Isom - Il nostro team sta offrendo affidabilità e prestazioni operative da record. Stiamo portando avanti i nostri piani e rimaniamo ben posizionati per il futuro, supportati dalla forza della nostra rete, dalla nostra flotta giovane e moderna e dal nostro eccezionale team".
[post_title] => American Airlines: il terzo trimestre in rosso porta a ridimensionare le stime per fine 2023
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Chiuderà attorno ai 135 milioni di euro il fatturato tour operator Nicolaus del 2023 (la holding, che include tra l’altro gestioni alberghiere e divisione real estate, arriverà a 160 mln). Un risultato in linea con le ambiziose previsioni di budget, che stimavano una crescita di circa il 35% rispetto all’anno precedente. “Forse rimarremo sotto di 3-4 milioni per la situazione che si sta creando in Egitto, a seguito dei fatti di Israele - ammette l’amministratore delegato, Giuseppe Pagliara -. Sulla destinazione al momento registriamo infatti prenotazioni al 75%-80% rispetto al solito, ma in ogni caso dovremmo riuscire a mantenerci in linea sostanziale con le previsioni iniziali”.
Anche i dati sulle marginalità rimangono decisamente positivi, con un ebitda margin che si attesterà per la parte tour operating (comprensiva pure delle fee dei contratti di affiliazione alberghiera) attorno al 5%. “Per il 2024 non abbiamo ancora fatto il budget - prosegue Pagliara - ma contiamo senz’altro di crescere ancora, con un obiettivo stimato sui 155-160 milioni sempre per la parte tour operating. Certo, molto dipenderà della prossime evoluzioni geo-politiche che come sempre hanno ricadute importanti sulla nostra industria. A questo proposito stiamo rivalutando alcune situazioni in Italia e in altre mete mediterranee che avevamo un po’ lasciato da parte, per ovviare a un’eventuale protrarsi delle difficoltà dell’Egitto”.
C’è invece consapevolezza ma non eccessiva preoccupazione relativamente all’attuale contesto macro-economico di tassi d’interesse e inflazione elevate. “Le nostre attività real estate - spiega Pagliara. -ci hanno portato nel tempo a collaborare con numerosi partner finanziari. Non che il tema dei mutui e degli interessi passivi non ci riguardi, viste le acquisizioni che abbiamo effettuato negli ultimi anni. Ma abbiamo agito con accortezza, tanto che l’80% dei nostri finanziamenti è protetto. Sono solamente due le operazioni per cui stiamo scontando l’innalzamento dei tassi”.
Il momento complicato del real estate potrebbe piuttosto paradossalmente aprire delle nuove opportunità: “Grazie alla nostra gestione oculata abbiamo capitali a disposizione - rivela Pagliara -. Anche solo perché non abbiamo mai chiuso un bilancio in passivo, con l’unica eccezione dell’anno nero del turismo 2020 in cui siamo però andati in rosso di appena 1 milione di euro. In un contesto di mercato un po’ depresso, i prezzi degli immobili dovrebbero calare e si potrebbero perciò presentare delle occasioni interessanti”.
Sul fronte della domanda, persino la questione inflazione non spaventa più di tanto. Da una parte perché il viaggio è ormai diventato un elemento prioritario del paniere di acquisti del consumatore. Da un altro canto perché sulla componente dei servizi a terra, la crescita delle tariffe è tutto sommato sotto controllo: “Parliamo di incrementi del 5%-6%, al di sotto dell’inflazione media - conclude Pagliara -. Diverso invece il discorso del volato. Ci sono destinazioni oggi inavvicinabili, come per esempio la Thailandia che vede i collegamenti dall’Italia in economy superare anche i 2 mila euro in alta stagione. Al contempo però ne giova in parte la domanda Italia su Italia, grazie al fatto che le mete domestiche sono pur sempre facilmente raggiungibili in auto”.
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[post_content] => Korean Air allarga il raggio d'azione in vista della stagione invernale, in risposta all'aumento della domanda di viaggi: riprenderanno e saranno aumentati i collegamenti verso Cina, Giappone, Sud-est asiatico, Nord America e Oceania. La compagnia aerea lancerà anche un nuovo volo di linea per Phu Quoc, in Vietnam, dal 26 novembre.
La capacità di posti di Korean Air (misurata in available seat kilometers) ha raggiunto circa l'85% dei livelli pre-pandemia a settembre, e si prevede che salirà ad oltre il 90% con il lancio dell'operativo invernale, da fine ottobre.
Dopo tre anni e sette mesi di pausa, Korean Air riprenderà dunque i collegamenti verso tre città in Cina e in Giappone: Busan-Shanghai e Seoul Incheon-Xiamen opereranno tutti i giorni, e Seoul Incheon-Kunming quattro volte alla settimana. Il vettore aumenterà progressivamente la capacità verso la Cina per soddisfare il crescente numero di visitatori cinesi, soprattutto in seguito alla ripresa dei tour di gruppo in Cina a partire da agosto verso 78 Paesi, tra cui Corea, Giappone e Stati Uniti. Dalla fine di ottobre, la compagnia aerea riprenderà le rotte da Seoul Incheon a Kagoshima, Niigata e Okayama con tre voli settimanali.
Novità sul Vietnam con l'apertura del volo giornaliero per Phu Quoc: l'operativo vero l'isola più grande del Paese prevede partenza da Seoul Incheon alle 15.45 e arrivo a Phu Quoc alle 19.50. Il volo di ritorno parte da Phu Quoc alle 21.20 e arriva a Seoul Incheon il giorno successivo alle 4.50 del mattino.
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[post_content] => Un cambio di livrea che va oltre l'aspetto esteriore, ma che porta con sé un'enorme trasformazione dell'esperienza di viaggio, in linea con la trasformazione digitale in corso. Così Saudia ha alzato il sipario sul nuovo look, che presenta tre colori primari: verde, blu e sabbia.
Secondo la compagnia aerea, il verde è stato utilizzato per rappresentare l'orgoglio nazionale, il blu per simboleggiare le ambizioni del Gruppo Saudita, indicando sia i mari che i cieli, mentre il colore della sabbia si ispira alle dune del deserto, rappresentando il ricco patrimonio dell'Arabia Saudita.
«Stiamo vivendo una nuova era e un momento molto emozionante per Saudia - ha commentato Ibrahim Al-Omar, direttore generale del Gruppo Saudia -. La nostra compagnia aerea si è evoluta da un aereo Douglas DC-3 nel 1945 a una moderna flotta di 140 aerei che serve oltre 100 destinazioni, diventando una delle più grandi della regione».
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