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29 novembre 2011 10:38
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Agente di viaggi con pluriennale esperienza (dal 1989) BANCONISTA e DIRETTORE TECNICO iscritta al registro della Regione Lombardia, conoscenza crs GALILEO, SABRE, SIPAX disponibile per copertura titolo ed eventualmente come collaboratore/consulente preferibilmente zona MONZA e BRIANZA (compenso modico). SIMONA cell. 347 8820943.
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Nel suo linguaggio senza pieno di formule burocratiche il ministero ci comunica che: «Nell’ambito della misura a sostegno di agenzie di viaggio e tour operator, il ministero del turismo ha già liquidato contribuiti in favore di 3.266 operatori per un importo complessivo di 13.764.390,44 euro».
Quindi un primo passo è stato fatto. Per il seguito leggiamo ancora la nota: «Per quanto riguarda i restanti operatori ammessi al contributo, sono al momento in corso i controlli previsti dalla legge, a conclusione dei quali sarà possibile procedere all’erogazione dell’importo spettante».
La nota chiude con una promessa: «Prossimamente saranno condivise tutte le informazioni utili con gli operatori in possesso dei requisiti per accedere al regime».
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L'offerta f&b si declina invece in tre ristoranti e due bar: Il Reef, aperto tutto il giorno, propone sapori freschi da tutto il mondo; alla griglieria Surf vengono servite bistecche e crostacei, mentre il Pizza Kaage sforna pizze margherite cucinate a bordo piscina. Il Thari Bar, con servizio giornaliero, permette agli ospiti di usufruire di lettini e cabine, nonché di gustare cocktail rivisitati, spuntini leggeri e thè pomeridiani. L'Iru Bar, dalla struttura mobile, serve drink di fronte ai tramonti maldiviani.
Presente anche una spa composta da quattro ville per i trattamenti, vasca idromassaggio, due suite con giardino privato e un salone per la manicure, nonché una palestra, varie piscine, miniclub e un campo polivalente di tennis, futsal e pallacanestro.
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Questa cifra non solo è significativamente più alta rispetto ai 15,5 miliardi di euro dello scorso anno, ma spicca anche sul confronto con le entrate dell'anno record 2019, che nei primi nove mesi erano state pari a 16,1 miliardi di euro, in altre parole un incremento dell'11,3%.
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Nel dettaglio la compagnia aerea si è impegnata ad acquistare altri Boeing 777-9, 777-8 e 787: un'operazione del valore di 52 miliardi di dollari.
"Fin dal primo giorno, il modello di business di Emirates è stato quello di operare moderni ed efficienti velivoli wide-body in grado di trasportare un gran numero di viaggiatori in modo confortevole e sicuro, su lunghe distanze da e per Dubai. Gli ordini di oggi riflettono questa strategia - ha affermato Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e ceo della compagnia aerea e del Gruppo Emirates -. Questi aerei aggiuntivi permetteranno a Emirates di collegare un numero ancora maggiore di città, sostenendo l'agenda economica di Dubai D33, che prevede di aggiungere 400 città alla mappa del commercio estero di Dubai nel prossimo decennio. Entro i primi anni 2030, prevediamo che la flotta di Emirates sarà di circa 350 unità, collegando Dubai a un numero ancora maggiore di città in tutto il mondo".
Emirates, che è già il più grande operatore al mondo di aeromobili Boeing 777, ha firmato ordini fermi per altri 55 777-9 e 35 777-8. Questo porta il portafoglio ordini della compagnia aerea per il 777-X a un totale di 205 unità.
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La compagnia aerea cinese basata a Shanghai ha inaugurato ieri la rotta da Zhengzhou per Milano, che rappresenta la sua seconda destinazione europea. Il collegamento è operato da un Boeing 787 Dreamliner due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì.
Capoluogo della provincia di Henan, Zhengzhou rappresenta un importante centro commerciale e industriale e tra le più antiche città della Cina, oltre ad essere un nodo ferroviario e stradale strategico, all’incrocio delle linee Lianyungang-Lanzhou e Pechino-Canton. In altre parole, una efficace connessione con le diverse città del Paese grazie ai numerosi collegamenti ferroviari ad alta velocità.
Nata 17 anni fa, con la sua sussidiaria Jiuyan, conta su una flotta di 115 aeromobili che servono un network di oltre 300 rotte domestiche e internazionali trasportando oltre 20 milioni di passeggeri anno.
Dal 2018, grazie all'arrivo in flotta del Dreamliner, Juneyao si è rinnovata e ha ampliato la rete internazionale: il 787 serve la rotta tra Shanghai e Helsinki, dal giugno 2019, mentre dal 2020 si è aggiunta la tratta Zhengzhou-Helsinki. Dopo Malpensa, nell'aprile 2024, sarà la volta di Atene.
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“Questi risultati ci dimostrano che il comportamento degli italiani è cambiato durante il corso dell'anno e che decidono di anticipare sempre di più la prenotazione delle loro vacanze", osserva la managing director Southern Europe & emerging markets di Club Med, Rabeea Ansari.
In quanto alle destinazioni di punta, la Turchia, con il Club Med Palmiye, ha registrato la miglior crescita delle vendite con un +675% rispetto allo scorso anno, anche grazie al nuovo volo diretto Sun Express Milano-Antalya che sarà disponibile da aprile 2024. Il Club Med Cefalù, unico della gamma Exclusive Collection del Mediterraneo, continua inoltre ad attirare i clienti italiani e segna un aumento del 26% sulle prenotazioni. Il Club Med Columbus Isle alle Bahamas ha invece mantenuto un andamento stabile rispetto al 2022, il Club Med Kani alle Maldive è cresciuto del 115%, mentre il Club Med Turkoise sulle isole Turks and Caicos ha raddoppiato le prenotazioni.
Dai dati di Club Med emerge poi che il 70% delle partenze è pianificato sul secondo semestre del 2024: segno che anche gli italiani scelgono di programmare le proprie vacanze in largo anticipo anche per fronteggiare l’inflazione che pesa sull’aumento dei voli (specialmente quelli verso le mete di lungo raggio).
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Parliamo nel dettaglio di "18,3 milioni di sedili dei quali il 69% (12,6 milioni) da Malpensa e 5,7 milioni da Linate - precisa Andrea Tucci, direttore aviation business development di Sea, in occasione della presentazione della programmazione winter degli scali milanesi, 'Oltre la nuova stagione' -. E questo dopo un'estate che il 16 luglio ha segnato la giornata record di traffico del sistema aeroportuale rispetto al 2019. Volumi superiori con pari numero di posti offerti. In particolare, è stato significativo il recupero passeggeri sul network internazionale".
Obiettivo dichiarato quello di arricchire l'offerta "di destinazioni, vettori e frequenze, con una connettività perfetta e cioè che consenta a tutti i passeggeri di viaggiare in maniera diretta verso la propria destinazione".
I numeri complessivi (quindi Malpensa e Linate) parlano di "di 147 destinazioni dirette (11 in più rispetto all'inverno 2022) delle quali 57 sono uniche dal Nord Italia; 340 frequenze giornaliere (più 44) e 75 vettori operativi (più 2); i Paesi serviti sono 71".
A fare la parte del leone è l'ampliamento sul lungo raggio, "che oggi conta 40 destinazioni e 29 frequenze al giorno, operate da 28 compagnie aeree. Novità sono Amritsar, Phuket, Shanghai, Shenzhen, Tashkent, Wenzhou e Zhengzhou. Da segnalare poi Atlanta, hub statunitense di primaria importanza, Aqaba e Giza".
Si guarda già oltre per espandere ulteriormente il network, "a cominciare dal Vietnam, una destinazione in crescita molto interessante, e da Boston: aggiunte che vorremmo concretizzare già nel 2024 o nel 2024".
Il medio raggio conta invece 107 destinazioni servite da 57 vettori (fra cui tutte e quattro le principali low cost) e 311 frequenze giornaliere. Tra le novità Parigi Beauvais, La Coruna, Rzseszow, Suceava, Birmingham.
A beneficiare di ulteriori incrementi di capacità saranno invece Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Toronto, Abu Dhabi, Bahrein, Doha, Muscat. E ancora, Nuova Delhi, Hong Kong e Pechino.
Infine, le previsioni di Sea indicano per la stagione alle porte "6,5 milioni di italiani in viaggio all'estero, +10% e con incrementi del 45% sulle rotte verso il Medio Oriente e del +39% verso l'Asia. Gli stranieri in Italia saranno 7,02 milioni, +19%, con una crescita del +57% dall'Asia".
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Chiuderà attorno ai 135 milioni di euro il fatturato tour operator Nicolaus del 2023 (la holding, che include tra l’altro gestioni alberghiere e divisione real estate, arriverà a 160 mln). Un risultato in linea con le ambiziose previsioni di budget, che stimavano una crescita di circa il 35% rispetto all’anno precedente. “Forse rimarremo sotto di 3-4 milioni per la situazione che si sta creando in Egitto, a seguito dei fatti di Israele - ammette l’amministratore delegato, Giuseppe Pagliara -. Sulla destinazione al momento registriamo infatti prenotazioni al 75%-80% rispetto al solito, ma in ogni caso dovremmo riuscire a mantenerci in linea sostanziale con le previsioni iniziali”.
Anche i dati sulle marginalità rimangono decisamente positivi, con un ebitda margin che si attesterà per la parte tour operating (comprensiva pure delle fee dei contratti di affiliazione alberghiera) attorno al 5%. “Per il 2024 non abbiamo ancora fatto il budget - prosegue Pagliara - ma contiamo senz’altro di crescere ancora, con un obiettivo stimato sui 155-160 milioni sempre per la parte tour operating. Certo, molto dipenderà della prossime evoluzioni geo-politiche che come sempre hanno ricadute importanti sulla nostra industria. A questo proposito stiamo rivalutando alcune situazioni in Italia e in altre mete mediterranee che avevamo un po’ lasciato da parte, per ovviare a un’eventuale protrarsi delle difficoltà dell’Egitto”.
C’è invece consapevolezza ma non eccessiva preoccupazione relativamente all’attuale contesto macro-economico di tassi d’interesse e inflazione elevate. “Le nostre attività real estate - spiega Pagliara. -ci hanno portato nel tempo a collaborare con numerosi partner finanziari. Non che il tema dei mutui e degli interessi passivi non ci riguardi, viste le acquisizioni che abbiamo effettuato negli ultimi anni. Ma abbiamo agito con accortezza, tanto che l’80% dei nostri finanziamenti è protetto. Sono solamente due le operazioni per cui stiamo scontando l’innalzamento dei tassi”.
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Sul fronte della domanda, persino la questione inflazione non spaventa più di tanto. Da una parte perché il viaggio è ormai diventato un elemento prioritario del paniere di acquisti del consumatore. Da un altro canto perché sulla componente dei servizi a terra, la crescita delle tariffe è tutto sommato sotto controllo: “Parliamo di incrementi del 5%-6%, al di sotto dell’inflazione media - conclude Pagliara -. Diverso invece il discorso del volato. Ci sono destinazioni oggi inavvicinabili, come per esempio la Thailandia che vede i collegamenti dall’Italia in economy superare anche i 2 mila euro in alta stagione. Al contempo però ne giova in parte la domanda Italia su Italia, grazie al fatto che le mete domestiche sono pur sempre facilmente raggiungibili in auto”.
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[post_content] => Proseguono le ambiziose politiche di sviluppo del gruppo Aeroviaggi (a cui appartiene il brand Mangia's), che mette sul piatto nuovi capitali per un piano di investimenti e ulteriore espansione da 105 milioni di euro in tre anni. La cifra, ottenuta anche grazie al finanziamento di un pool di banche, nonché a un contratto di sviluppo siglato con Invitalia, si aggiunge ai 100 milioni già dispiegati dalla joint venture con Hotel Investment Partners (Hip), parte del fondo Blackstone. La strategia è sempre rivolata al riposizionamento dell'offerta verso il segmento più alto di mercato.
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