14 July 2025

1292

[ 0 ]
Tipologia di annuncio:
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email:
Provincia:
Comune:

Settore:
Mansione:


Testo dell'annuncio

Tour Leader, pluriennale esperienza, offresi a t.o.e adv.
Stefano, cell. 347 0807322 – e-mail s.braia@alice.it


Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493378 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Aci Europe  annuncia importanti progressi nell'azione climatica del settore aeronautico, annunciando che è salito a 314 il numero di aeroporti che aderiscono all'impegno per raggiungere il Net Zero entro il 2050, fissando scadenze più ravvicinate e rendendo note le loro roadmap. Si tratta di 11 scali in più rispetto allo scorso anno. Di questi, 122 scali puntano anche ad anticipare l’obiettivo al 2030 o ancora prima, 4 scali in più rispetto allo scorso anno. Complessivamente, gli aeroporti che hanno sottoscritto l'impegno e presentato la roadmap gestiscono l'87% del traffico passeggeri europeo. "L'industria aeroportuale sta compiendo passi concreti per rendere l'aviazione carbon neutral. In questo importante momento per il settore, gli aeroporti stanno dimostrando una vera leadership, con obiettivi ambiziosi per accelerare la transizione verso un trasporto aereo più sostenibile e resiliente", commenta Apostolos Tzitzikostas, Commissario Europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo, aggiungendo "gli aeroporti non stanno solo facendo promesse, stanno agendo concretamente, dando un forte esempio". Per Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, "ribadire il nostro impegno verso il net zero con progressi tangibili è più importante che mai, considerando i recenti warning della comunità scientifica sul cambiamento climatico e le resistenze all'azione climatica in alcuni contesti. Gli aeroporti europei sono consapevoli che si tratta di un imperativo non negoziabile, necessario non solo per crescere ma per continuare a operare". [post_title] => Aci Europe, sono 314 gli aeroporti che aderiscono a Net Zero entro il 2050 [post_date] => 2025-06-26T09:50:01+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750931401000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493368 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Si è tenuta questo pomeriggio presso Palazzo Baldassini a Roma la presentazione della prima edizione del Rapporto “Tourism and Incoming Watch” elaborato da Nexi con la direzione scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo. Secondo i dati raccolti, nel 2024 il valore della spesa con carta dei viaggiatori stranieri sul territorio italiano ha superato i €20,9 miliardi, in crescita del 37,9% rispetto al 2022. Dall’analisi emerge, inoltre, che la spesa di viaggiatori provenienti da nuove aree geografiche sta crescendo rapidamente, suggerendo un allargamento dell’interesse verso l’Italia come meta turistica e conseguenti opportunità di crescita significative. In particolare, sono i viaggiatori provenienti dal Brasile e dall’Australia ad aver fatto registrare i più alti tassi di crescita, attestandosi rispettivamente al +155% e +100%. Con oltre €3,8 miliardi spesi, i turisti statunitensi si confermano i più fidelizzati in Italia (18,3% del totale incoming), mentre i viaggiatori provenienti dai Paesi arabi sono quelli più “alto-spendenti” con una spesa media per carta pari a più del doppio rispetto a quella di tutti gli altri Paesi (913 euro per l’Arabia Saudita e 822 euro per Emirati Arabi Uniti, contro una media di 411 euro). A livello di distribuzione sul territorio, il 75% del valore del turismo incoming è generato da 20 province che rappresentano un nucleo consolidato di destinazioni attrattive su cui si possono costruire strategie di crescita. Le città d’arte (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli) si confermano i maggiori driver economici che attraggono elevati volumi di spesa, costanti tutto l’anno. Anche andando ad analizzare i più battuti itinerari turistici, la stagionalità della spesa risulta essere in costante diminuzione nella quasi totalità del territorio italiano, indicando che il nostro Paese è una meta che attrae tutto l’anno. Itinerari Tra gli itinerari turistici più apprezzati, le tappe Roma-Napoli e Pompei-Costiera Amalfitana sono quelle che insieme hanno generato il maggior giro d’affari per il terzo anno di fila (+31% nel periodo 2022-2024), ma è il percorso Roma-Firenze-Venezia quello che nello stesso periodo ha registrato la crescita maggiore (+69,2%), lasciando intuire un possibile sorpasso nel 2025.    Per quanto riguarda le abitudini di consumo dei viaggiatori stranieri in Italia, i ristoranti e le strutture ricettive attraggono quasi il 50% delle spese a destinazione (49,6%), seguiti da moda e accessori (12,2%) che catalizzano in particolare la spesa di una nicchia ad alto potenziale economico rappresentata dai viaggiatori della Penisola Araba (30,6% del loro budget) e del Sud-Est Asiatico (30%). Questi ultimi, in particolare, risultano essere molto attratti anche dalla gioielleria italiana e dagli acquisti nei grandi magazzini arrivando a destinarci rispettivamente il 9,8% e il 12% del loro budget, cinque volte di più di quanto spendono in media i viaggiatori stranieri (2,2% e 2,2%). L’incontro a Palazzo Baldassini a Roma è stato anche l’occasione per un momento di confronto e analisi del ruolo sempre più centrale che riveste il turismo internazionale nello sviluppo economico del nostro Paese. E' intervenuto il ministro del turismo Daniela Santanchè.     [post_title] => La spesa con carta dei turisti stranieri in Italia raggiunge i 20 miliardi di euro [post_date] => 2025-06-26T09:15:10+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750929310000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493328 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un budget europeo per il turismo. È questa la novità lanciata dalla ministra Daniela Santanchè durante la presentazione del Rapporto Oice 2024, promosso da Federcongressi&Eventi e realizzato da ASERI-Università Cattolica, nella sede di Enit a Roma. «Ieri, a Varsavia, durante la riunione informale dei ministri del Turismo dell’Unione Europea – ha dichiarato – ho chiesto ufficialmente l’istituzione di un budget europeo dedicato al turismo. Come sapete, oggi non esiste. Se riusciremo a portarlo a casa, sarà una svolta per tutto il comparto». Un’altra proposta avanzata al tavolo europeo riguarda la governance: «Ho chiesto che tutti gli Stati membri abbiano un ministro del Turismo con un portafoglio dedicato, perché il nostro settore non può più essere trattato come una delega secondaria. È ora di riconoscerne il peso reale». L'importanza del settore MICE Nel suo lungo intervento Santanchè ha tracciato la visione strategica del ministero. «L’Italia è il primo Paese in Europa per turismo congressuale e il secondo al mondo, dopo gli Stati Uniti. È un risultato che ci deve riempire di orgoglio, ma anche spingere a fare ancora meglio». Ha rivendicato il valore dell’italianità come asset competitivo globale, un suo 'mantra' da quando è a capo del ministero del Turismo, e ha parlato delle criticità da affrontare in merito alla redistribuzione dell’offerta e all’estensione della rete congressuale: «Abbiamo oltre 1,2 milioni di camere d’albergo, ma troppo concentrate in poche città. Se vogliamo attrarre più eventi, dobbiamo avere più spazi, più sale, più hotel anche nelle aree interne e nel Sud». I dati OICE Secondo i dati OICE, nel 2023 sono stati registrati 368.021 eventi, 1,29 milioni di partecipanti e 47 milioni di presenze, per un impatto economico complessivo di quasi 12 miliardi di euro. «Ma ciò che conta di più – ha precisato il ministro – è la spesa pro capite. Il turismo congressuale porta valore vero, crea indotto, trasforma il congressista in turista». Tra i temi che rappresentano gli impegni del ministero per il settore, anche quelli della formazione e della sostenibilità occupazionale: «Il personale è la sfida più importante, deve essere motivato e preparato. Anche per questo tra gli ultimi interventi abbiamo stanziato 120 milioni di euro per le staff house, cioè alloggi per i lavoratori del turismo: una parte per calmierare gli affitti, una per riconvertire strutture in disuso. Vogliamo che i giovani vedano nel turismo un futuro possibile e dignitoso». In merito a questi temi è intervenuta anche Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&Eventi, che ha posto l’accento sulla necessità di una strategia condivisa per il futuro del turismo congressuale. Al centro del suo intervento, l’urgenza di investire nella formazione continua e promuovere una visione sistemica. La presidente ha sottolineato che la vera sfida del settore si gioca su competenze, coesione e capacità di innovazione: «Servono nuove professionalità, più collaborazione e investimenti concreti in digitalizzazione e sostenibilità: è lì che si gioca oggi la competitività del nostro Paese». Azione sinergica per il settore Dall’amministrazione capitolina alle istituzioni nazionali, il filo conduttore degli interventi della mattinata è stato il lavorare in rete per rendere il turismo congressuale sempre più competitivo e sostenibile. Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale, ha sottolineato la crescita della città nel ranking internazionale, oggi tra le prime dieci destinazioni europee per eventi, e l’importanza degli investimenti nel settore alberghiero: «Roma è seconda solo a Londra per nuovi hotel 5 stelle: ogni investimento rigenera un intero quartiere». Accanto a lui, Ivana Jelinic, amministratore delegato di ENIT, ha ribadito la necessità di una governance stabile, ricordando che «per troppi anni il turismo è stato trattato come marginale, mentre oggi finalmente possiamo contare su un ministero con visione e portafoglio», rimarcando quanto sia essenziale «lavorare su dati, mercati, e destagionalizzazione». A chiudere il giro degli interventi istituzionali, Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, che ha evidenziato la tempestività delle risposte istituzionali e l’importanza di dare agli operatori prospettive di lungo termine: «Oggi più che mai servono certezze, infrastrutture moderne, trasporti efficienti e investimenti mirati per rendere il turismo una leva economica stabile, sostenibile e distribuita su tutto il territorio». [post_title] => Santanchè: "Chiesto un budget europeo per il turismo". I dati OICE [post_date] => 2025-06-25T12:40:19+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750855219000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493075 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Secondo i dati dell’agenzia Onu per il turismo (UN Tourism), gli arrivi internazionali in Europa sono passati da 416 milioni nel 2005 a oltre 747 milioni nel 2024. Nel periodo 2019-2024, Portogallo, Spagna e Francia hanno visto crescite rispettivamente del 18,1 per cento, 12,3 per cento e 12,2 per cento.  E con questi numeri arrivano anche i benefici economici: nel 2023 la Spagna ha guadagnato 92 miliardi di dollari dai turisti stranieri, seguita da Francia (71,2 miliardi), Italia (55,9 miliardi) e Portogallo (27,5 miliardi). Affitti brevi Ma non tutto luccica. La crescita costante di visitatori ha effetti pesanti sui centri urbani: traffico congestionato, servizi pubblici sotto pressione, spazi pubblici sovraffollati. A preoccupare maggiormente però è la trasformazione del mercato immobiliare. Gli affitti brevi – pensati per i turisti – stanno togliendo respiro ai residenti, facendo lievitare i prezzi delle abitazioni e rendendo sempre più difficile trovare casa. Secondo Eurostat dal 2015 i prezzi degli immobili nell’Ue sono aumentati in media del 48%, ma in Portogallo si è arrivati al +105,8%, in Spagna al +47,7% e in Francia al +31,3%. L’Italia con +8,3 per cento, ha registrato l’aumento più contenuto tra i grandi Paesi, ma anche qui si fanno sentire le conseguenze della pressione turistica, soprattutto in alcune città del sud e nei centri storici. [post_title] => Europa: il turismo di massa fa lievitare in modo folle il prezzo degli immobili [post_date] => 2025-06-20T11:01:02+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750417262000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 491240 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Bayahibe, all’estremità della costa sud orientale della Repubblica Dominicana e a 30 km dall'aeroporto internazionale di La Romana, conferma il grande appeal sui viaggiatori italiani. Città di pescatori, il suo nome significa “terra che guarda il mare” nella lingua dei Taino, che furono tra i primi amerindi ad abitare i Caraibi. Da Bayahibe partono ogni giorno le imbarcazioni dirette all’isola di Saona: isola caraibica che fa parte del Parque Nacional del Este, inaugurato nel 1999. Raggiungibile in 40’ di navigazione, si estende per 110kmq e deve il suo nome a un marinaio della flotta di Colombo che veniva chiamato “Savona” e fu capace di trovare protezione per sé e i compagni nel canale dietro l’isola durante una violenta tempesta. I primi turisti italiani sono arrivati a Bayahibe a metà anni '80 per poi aumentare nel 1987, quando Ettore Colussi inaugurò il Viva Dominicus Beach, avviando un percorso di successo pensato proprio per gli italiani che volevano vivere un’esperienza all-inclusive. Dieci anni dopo il Dominicus è entrato a far parte della catena Viva Resorts, diventata poi Viva Windham Resorts. Le strutture della zona offrono un curato prodotto all inclusive - sempre importante per l'andamento positivo del mercato turistico dominicano. Lo testimonia l'Hm Alma de Bayahibe, un hotel affacciato sul mar dei Caraibi che dispone di 292 camere, 1 ristorante buffet e 3 à la carte, 3 bar, 4 piscine e un Beach Club, dove vivere tante avventure acquatiche e da dove raggiungere Saona e la vicina l'isola Catalina. L'offerta di Bayahibe propone diverse forme di ospitalità. Il Tracadero Beach Club è nato dal sogno di un costruttore italiano che, dopo aver lavorato nell'area proprio quando il turismo iniziò a crescere, decise di realizzare qualcosa di proprio acquistando un terreno e iniziando a costruire. Oggi il Tracadero Beach Club è diventato un sistema di hotel con grandi piscine e circa 160 appartamenti che vengono affittati ai turisti, con 90 abitazioni in costruzione che, oltre a offrire lavoro ad abili maestranze italiane, diventano spesso un investimento come prima o seconda casa di viaggiatori italiani. Inizialmente il 90% degli ospiti erano italiani con qualche francese, adesso il mercato è cambiato: ci sono ancora molti italiani che cercano una vacanza fatta di tranquillità, tanti americani ed è aumentato l’est europeo. Nei pressi di Bayahibe si trova anche il luxury golf resort di Casa de Campo. (Chiara Ambrosioni) [gallery ids="491246,491243,491242"]   [post_title] => Caraibi formato Bayahibe: appeal incontrastato, accoglienza ricca e diversificata [post_date] => 2025-05-26T09:59:46+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1748253586000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 490681 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_490683" align="alignleft" width="300"] Fabio Raimondo[/caption] Fabio Raimondo è il nuovo presidente del Comitato nazionale giovani Albergatori, il sodalizio che raggruppa gli imprenditori under 40 aderenti alle 129 associazioni territoriali aderenti a Federalberghi. Raimondo, 34 anni, albergatore a Savona, prende il posto di Dinno De Risi, che ha ricoperto l’incarico di presidente del Cnga per due mandati. Raimondo è anche rappresentante regionale dei giovani albergatori della Liguria nonché docente e membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Its turismo della Liguria. “Insieme ai miei colleghi – ha dichiarato Raimondo – confermo l’impegno dei giovani albergatori al servizio del sistema turistico nazionale, con l’obiettivo primario di promuovere la crescita professionale degli imprenditori e di aiutare i giovani a scoprire le grandi opportunità offerte dal lavoro nel turismo”. “Rivolgo al neopresidente Fabio Raimondo e a tutto il CNGA - ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – i migliori auguri di buon lavoro per la prossima consiliatura” [post_title] => Fabio Raimondo è il nuovo presidente del comitato giovani albergatori di Federalberghi [post_date] => 2025-05-19T10:05:01+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1747649101000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 490669 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ryanair archivia l'anno fiscale chiuso lo scorso 31 marzo con un utile netto di 1,61 miliardi di euro, in calo del 16% rispetto a 1,92 miliardi dei 12 mesi precedenti. Una flessione attribuita al taglio dei prezzi dei biglietti deciso per incrementare il numero di passeggeri. «La riduzione del 7% delle tariffe» ha inciso sul risultato netto della low cost, ma questa strategia a sua volta «ha portato a una forte crescita del traffico del 9%, superando i 200 milioni» di passeggeri, ha sottolineato il ceo del gruppo Ryanair, Michael O'Leary. La diminuzione delle tariffe aeree medie è stata decisa «a causa di un rallentamento delle prenotazioni da parte delle ota». La low cost ha inoltre citato la “pressione sulla spesa dei consumatori» e l'intenso periodo pasquale caduto dopo la fine dell'anno fiscale 2025. Le stime di Ryanair indicano quindi che il numero di passeggeri aumenterà del 3% fino a 203 milioni entro marzo 2026, ben al di sotto dell'obiettivo iniziale di 215 milioni, che nell'ultimo periodo ha ripetutamente abbassato. O'Leary attribuisce alle problematiche con Boeing la responsabilità del rallentamento della crescita, ma ha dichiarato che la compagnia sta «lavorando a stretto contatto con il produttore statunitense per accelerare le consegne». Il ceo si è detto «sempre più fiducioso» che Boeing consegnerà i restanti 29 aerei 737-8 «ben prima» dell'estate 2026, consentendo al vettore di «recuperare» la crescita mancata. L'obiettivo, al 2034, è quello di trasportare 300 milioni di passeggeri all'anno. [post_title] => Ryanair subisce il calo delle tariffe e i ritardi Boeing: utili in flessione del 16% [post_date] => 2025-05-19T09:29:29+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1747646969000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 490532 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ihg Hotels & Resorts ha firmato un accordo di gestione con Api Hotels & Resorts per lanciare la prima struttura Kimpton negli Emirati Arabi Uniti. Con l'apertura prevista per il primo trimestre del 2026, Kimpton Dubai segna il debutto del marchio nell'emirato e prosegue l'espansione regionale di Ihg, che ora conta più di 122 hotel e quasi 44.000 camere in nove Paesi del Medio Oriente. Kimpton Dubai sarà situato lungo il Business Bay, a pochi minuti dal Burj Khalifa e dal Dubai Mall: la struttura disporrà di 280 camere, con un mix di standard e suite, tre ristoranti e sette spazi flessibili per riunioni, tra cui una sala da ballo. Con un'attenzione particolare al benessere e al tempo libero, gli ospiti potranno usufruire di una piscina sul tetto, di una spa, di un centro fitness e diversi negozi. Questa è la seconda collaborazione tra Ihge Api Hotels & Resorts, dopo l'apertura dell'InterContinental Residences Dubai Business Bay nel settembre 2024. In precedenza, Ihg ha firmato un accordo di gestione con un affiliato del Fondo di investimento pubblico dell'Arabia Saudita per aprire il primo hotel Kimpton della regione nella capitale saudita di Riyadh. Ihg conta ora nove dei suoi marchi principali che operano in Medio Oriente, tra cui Six Senses, InterContinental Hotels & Resorts, Vignette Collection e Hotel Indigo nelle collezioni lusso e lifestyle e Crowne Plaza e voco nelle collezioni premium.   [post_title] => Ihg porta il marchio Kimpton a Dubai, apertura nel primo trimestre 2026 [post_date] => 2025-05-15T10:49:05+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1747306145000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 489721 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Booking.com ha lanciato un avvertimento sul potenziale impatto negativo della crescente "incertezza geopolitica e macroeconomica", in particolare in relazione alle politiche promosse dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nel suo ultimo rapporto trimestrale, la società ha osservato che le attuali tensioni potrebbero avere gravi ripercussioni sulla domanda di viaggi, sulla spesa dei consumatori e sul comportamento dei partner. "Sebbene finora abbiamo osservato un andamento stabile a livello globale nella nostra attività, queste tendenze potrebbero subire un impatto negativo", ha avvertito. In vantaggio Tuttavia, Booking.com è in una posizione di vantaggio rispetto ad altri concorrenti come Airbnb ed Expedia. Secondo Cinco Días, il gruppo genera quasi il 90% del suo fatturato all'estero, il che lo rende meno vulnerabile alle fluttuazioni interne degli Stati Uniti. Sulla scia di queste dichiarazioni, l'OTA ha colto l'occasione per presentare i risultati del primo trimestre, durante i quali ha generato un fatturato di 4,762 miliardi di dollari, con un aumento del 7,9% rispetto all'anno precedente. Anche l'utile operativo è cresciuto del 34%, raggiungendo 1,092 miliardi. Tuttavia, l'utile netto è crollato del 57%, attestandosi a 333 milioni di euro, a causa di fattori non ricorrenti. [post_title] => Booking: le politiche di Trump potrebbero danneggiare il sistema dei viaggi [post_date] => 2025-05-02T09:51:33+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1746179493000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "1292" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":6,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":101,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493378","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Aci Europe  annuncia importanti progressi nell'azione climatica del settore aeronautico, annunciando che è salito a 314 il numero di aeroporti che aderiscono all'impegno per raggiungere il Net Zero entro il 2050, fissando scadenze più ravvicinate e rendendo note le loro roadmap. Si tratta di 11 scali in più rispetto allo scorso anno. Di questi, 122 scali puntano anche ad anticipare l’obiettivo al 2030 o ancora prima, 4 scali in più rispetto allo scorso anno. Complessivamente, gli aeroporti che hanno sottoscritto l'impegno e presentato la roadmap gestiscono l'87% del traffico passeggeri europeo.\r\n\r\n\"L'industria aeroportuale sta compiendo passi concreti per rendere l'aviazione carbon neutral. In questo importante momento per il settore, gli aeroporti stanno dimostrando una vera leadership, con obiettivi ambiziosi per accelerare la transizione verso un trasporto aereo più sostenibile e resiliente\", commenta Apostolos Tzitzikostas, Commissario Europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo, aggiungendo \"gli aeroporti non stanno solo facendo promesse, stanno agendo concretamente, dando un forte esempio\".\r\n\r\nPer Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, \"ribadire il nostro impegno verso il net zero con progressi tangibili è più importante che mai, considerando i recenti warning della comunità scientifica sul cambiamento climatico e le resistenze all'azione climatica in alcuni contesti. Gli aeroporti europei sono consapevoli che si tratta di un imperativo non negoziabile, necessario non solo per crescere ma per continuare a operare\".","post_title":"Aci Europe, sono 314 gli aeroporti che aderiscono a Net Zero entro il 2050","post_date":"2025-06-26T09:50:01+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1750931401000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493368","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si è tenuta questo pomeriggio presso Palazzo Baldassini a Roma la presentazione della prima edizione del Rapporto “Tourism and Incoming Watch” elaborato da Nexi con la direzione scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo. \r\nSecondo i dati raccolti, nel 2024 il valore della spesa con carta dei viaggiatori stranieri sul territorio italiano ha superato i €20,9 miliardi, in crescita del 37,9% rispetto al 2022.\r\nDall’analisi emerge, inoltre, che la spesa di viaggiatori provenienti da nuove aree geografiche sta crescendo rapidamente, suggerendo un allargamento dell’interesse verso l’Italia come meta turistica e conseguenti opportunità di crescita significative. In particolare, sono i viaggiatori provenienti dal Brasile e dall’Australia ad aver fatto registrare i più alti tassi di crescita, attestandosi rispettivamente al +155% e +100%. Con oltre €3,8 miliardi spesi, i turisti statunitensi si confermano i più fidelizzati in Italia (18,3% del totale incoming), mentre i viaggiatori provenienti dai Paesi arabi sono quelli più “alto-spendenti” con una spesa media per carta pari a più del doppio rispetto a quella di tutti gli altri Paesi (913 euro per l’Arabia Saudita e 822 euro per Emirati Arabi Uniti, contro una media di 411 euro).\r\nA livello di distribuzione sul territorio, il 75% del valore del turismo incoming è generato da 20 province che rappresentano un nucleo consolidato di destinazioni attrattive su cui si possono costruire strategie di crescita. Le città d’arte (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli) si confermano i maggiori driver economici che attraggono elevati volumi di spesa, costanti tutto l’anno. Anche andando ad analizzare i più battuti itinerari turistici, la stagionalità della spesa risulta essere in costante diminuzione nella quasi totalità del territorio italiano, indicando che il nostro Paese è una meta che attrae tutto l’anno. \r\n\r\nItinerari\r\nTra gli itinerari turistici più apprezzati, le tappe Roma-Napoli e Pompei-Costiera Amalfitana sono quelle che insieme hanno generato il maggior giro d’affari per il terzo anno di fila (+31% nel periodo 2022-2024), ma è il percorso Roma-Firenze-Venezia quello che nello stesso periodo ha registrato la crescita maggiore (+69,2%), lasciando intuire un possibile sorpasso nel 2025.   \r\nPer quanto riguarda le abitudini di consumo dei viaggiatori stranieri in Italia, i ristoranti e le strutture ricettive attraggono quasi il 50% delle spese a destinazione (49,6%), seguiti da moda e accessori (12,2%) che catalizzano in particolare la spesa di una nicchia ad alto potenziale economico rappresentata dai viaggiatori della Penisola Araba (30,6% del loro budget) e del Sud-Est Asiatico (30%). Questi ultimi, in particolare, risultano essere molto attratti anche dalla gioielleria italiana e dagli acquisti nei grandi magazzini arrivando a destinarci rispettivamente il 9,8% e il 12% del loro budget, cinque volte di più di quanto spendono in media i viaggiatori stranieri (2,2% e 2,2%).\r\nL’incontro a Palazzo Baldassini a Roma è stato anche l’occasione per un momento di confronto e analisi del ruolo sempre più centrale che riveste il turismo internazionale nello sviluppo economico del nostro Paese. E' intervenuto il ministro del turismo Daniela Santanchè.\r\n \r\n ","post_title":"La spesa con carta dei turisti stranieri in Italia raggiunge i 20 miliardi di euro","post_date":"2025-06-26T09:15:10+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1750929310000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493328","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un budget europeo per il turismo. È questa la novità lanciata dalla ministra Daniela Santanchè durante la presentazione del Rapporto Oice 2024, promosso da Federcongressi&Eventi e realizzato da ASERI-Università Cattolica, nella sede di Enit a Roma.\r\n\r\n«Ieri, a Varsavia, durante la riunione informale dei ministri del Turismo dell’Unione Europea – ha dichiarato – ho chiesto ufficialmente l’istituzione di un budget europeo dedicato al turismo. Come sapete, oggi non esiste. Se riusciremo a portarlo a casa, sarà una svolta per tutto il comparto».\r\n\r\nUn’altra proposta avanzata al tavolo europeo riguarda la governance: «Ho chiesto che tutti gli Stati membri abbiano un ministro del Turismo con un portafoglio dedicato, perché il nostro settore non può più essere trattato come una delega secondaria. È ora di riconoscerne il peso reale».\r\n\r\nL'importanza del settore MICE\r\n\r\nNel suo lungo intervento Santanchè ha tracciato la visione strategica del ministero. «L’Italia è il primo Paese in Europa per turismo congressuale e il secondo al mondo, dopo gli Stati Uniti. È un risultato che ci deve riempire di orgoglio, ma anche spingere a fare ancora meglio».\r\n\r\nHa rivendicato il valore dell’italianità come asset competitivo globale, un suo 'mantra' da quando è a capo del ministero del Turismo, e ha parlato delle criticità da affrontare in merito alla redistribuzione dell’offerta e all’estensione della rete congressuale: «Abbiamo oltre 1,2 milioni di camere d’albergo, ma troppo concentrate in poche città. Se vogliamo attrarre più eventi, dobbiamo avere più spazi, più sale, più hotel anche nelle aree interne e nel Sud».\r\n\r\n\r\n\r\nI dati OICE\r\n\r\nSecondo i dati OICE, nel 2023 sono stati registrati 368.021 eventi, 1,29 milioni di partecipanti e 47 milioni di presenze, per un impatto economico complessivo di quasi 12 miliardi di euro. «Ma ciò che conta di più – ha precisato il ministro – è la spesa pro capite. Il turismo congressuale porta valore vero, crea indotto, trasforma il congressista in turista».\r\n\r\nTra i temi che rappresentano gli impegni del ministero per il settore, anche quelli della formazione e della sostenibilità occupazionale: «Il personale è la sfida più importante, deve essere motivato e preparato. Anche per questo tra gli ultimi interventi abbiamo stanziato 120 milioni di euro per le staff house, cioè alloggi per i lavoratori del turismo: una parte per calmierare gli affitti, una per riconvertire strutture in disuso. Vogliamo che i giovani vedano nel turismo un futuro possibile e dignitoso».\r\n\r\nIn merito a questi temi è intervenuta anche Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&Eventi, che ha posto l’accento sulla necessità di una strategia condivisa per il futuro del turismo congressuale. Al centro del suo intervento, l’urgenza di investire nella formazione continua e promuovere una visione sistemica. La presidente ha sottolineato che la vera sfida del settore si gioca su competenze, coesione e capacità di innovazione: «Servono nuove professionalità, più collaborazione e investimenti concreti in digitalizzazione e sostenibilità: è lì che si gioca oggi la competitività del nostro Paese».\r\n\r\nAzione sinergica per il settore\r\n\r\nDall’amministrazione capitolina alle istituzioni nazionali, il filo conduttore degli interventi della mattinata è stato il lavorare in rete per rendere il turismo congressuale sempre più competitivo e sostenibile. Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale, ha sottolineato la crescita della città nel ranking internazionale, oggi tra le prime dieci destinazioni europee per eventi, e l’importanza degli investimenti nel settore alberghiero: «Roma è seconda solo a Londra per nuovi hotel 5 stelle: ogni investimento rigenera un intero quartiere».\r\n\r\nAccanto a lui, Ivana Jelinic, amministratore delegato di ENIT, ha ribadito la necessità di una governance stabile, ricordando che «per troppi anni il turismo è stato trattato come marginale, mentre oggi finalmente possiamo contare su un ministero con visione e portafoglio», rimarcando quanto sia essenziale «lavorare su dati, mercati, e destagionalizzazione».\r\n\r\nA chiudere il giro degli interventi istituzionali, Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, che ha evidenziato la tempestività delle risposte istituzionali e l’importanza di dare agli operatori prospettive di lungo termine: «Oggi più che mai servono certezze, infrastrutture moderne, trasporti efficienti e investimenti mirati per rendere il turismo una leva economica stabile, sostenibile e distribuita su tutto il territorio».","post_title":"Santanchè: \"Chiesto un budget europeo per il turismo\". I dati OICE","post_date":"2025-06-25T12:40:19+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1750855219000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493075","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Secondo i dati dell’agenzia Onu per il turismo (UN Tourism), gli arrivi internazionali in Europa sono passati da 416 milioni nel 2005 a oltre 747 milioni nel 2024. Nel periodo 2019-2024, Portogallo, Spagna e Francia hanno visto crescite rispettivamente del 18,1 per cento, 12,3 per cento e 12,2 per cento.\r\n\r\n E con questi numeri arrivano anche i benefici economici: nel 2023 la Spagna ha guadagnato 92 miliardi di dollari dai turisti stranieri, seguita da Francia (71,2 miliardi), Italia (55,9 miliardi) e Portogallo (27,5 miliardi).\r\nAffitti brevi\r\nMa non tutto luccica. La crescita costante di visitatori ha effetti pesanti sui centri urbani: traffico congestionato, servizi pubblici sotto pressione, spazi pubblici sovraffollati. A preoccupare maggiormente però è la trasformazione del mercato immobiliare. Gli affitti brevi – pensati per i turisti – stanno togliendo respiro ai residenti, facendo lievitare i prezzi delle abitazioni e rendendo sempre più difficile trovare casa.\r\n\r\nSecondo Eurostat dal 2015 i prezzi degli immobili nell’Ue sono aumentati in media del 48%, ma in Portogallo si è arrivati al +105,8%, in Spagna al +47,7% e in Francia al +31,3%. L’Italia con +8,3 per cento, ha registrato l’aumento più contenuto tra i grandi Paesi, ma anche qui si fanno sentire le conseguenze della pressione turistica, soprattutto in alcune città del sud e nei centri storici.","post_title":"Europa: il turismo di massa fa lievitare in modo folle il prezzo degli immobili","post_date":"2025-06-20T11:01:02+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1750417262000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"491240","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Bayahibe, all’estremità della costa sud orientale della Repubblica Dominicana e a 30 km dall'aeroporto internazionale di La Romana, conferma il grande appeal sui viaggiatori italiani.\r\n\r\nCittà di pescatori, il suo nome significa “terra che guarda il mare” nella lingua dei Taino, che furono tra i primi amerindi ad abitare i Caraibi. Da Bayahibe partono ogni giorno le imbarcazioni dirette all’isola di Saona: isola caraibica che fa parte del Parque Nacional del Este, inaugurato nel 1999. Raggiungibile in 40’ di navigazione, si estende per 110kmq e deve il suo nome a un marinaio della flotta di Colombo che veniva chiamato “Savona” e fu capace di trovare protezione per sé e i compagni nel canale dietro l’isola durante una violenta tempesta.\r\n\r\nI primi turisti italiani sono arrivati a Bayahibe a metà anni '80 per poi aumentare nel 1987, quando Ettore Colussi inaugurò il Viva Dominicus Beach, avviando un percorso di successo pensato proprio per gli italiani che volevano vivere un’esperienza all-inclusive. Dieci anni dopo il Dominicus è entrato a far parte della catena Viva Resorts, diventata poi Viva Windham Resorts. Le strutture della zona offrono un curato prodotto all inclusive - sempre importante per l'andamento positivo del mercato turistico dominicano.\r\n\r\nLo testimonia l'Hm Alma de Bayahibe, un hotel affacciato sul mar dei Caraibi che dispone di 292 camere, 1 ristorante buffet e 3 à la carte, 3 bar, 4 piscine e un Beach Club, dove vivere tante avventure acquatiche e da dove raggiungere Saona e la vicina l'isola Catalina. L'offerta di Bayahibe propone diverse forme di ospitalità. Il Tracadero Beach Club è nato dal sogno di un costruttore italiano che, dopo aver lavorato nell'area proprio quando il turismo iniziò a crescere, decise di realizzare qualcosa di proprio acquistando un terreno e iniziando a costruire.\r\n\r\nOggi il Tracadero Beach Club è diventato un sistema di hotel con grandi piscine e circa 160 appartamenti che vengono affittati ai turisti, con 90 abitazioni in costruzione che, oltre a offrire lavoro ad abili maestranze italiane, diventano spesso un investimento come prima o seconda casa di viaggiatori italiani. Inizialmente il 90% degli ospiti erano italiani con qualche francese, adesso il mercato è cambiato: ci sono ancora molti italiani che cercano una vacanza fatta di tranquillità, tanti americani ed è aumentato l’est europeo. Nei pressi di Bayahibe si trova anche il luxury golf resort di Casa de Campo.\r\n(Chiara Ambrosioni)\r\n\r\n[gallery ids=\"491246,491243,491242\"]\r\n\r\n ","post_title":"Caraibi formato Bayahibe: appeal incontrastato, accoglienza ricca e diversificata","post_date":"2025-05-26T09:59:46+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1748253586000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490681","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_490683\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Fabio Raimondo[/caption]\r\n\r\nFabio Raimondo è il nuovo presidente del Comitato nazionale giovani Albergatori, il sodalizio che raggruppa gli imprenditori under 40 aderenti alle 129 associazioni territoriali aderenti a Federalberghi.\r\n\r\nRaimondo, 34 anni, albergatore a Savona, prende il posto di Dinno De Risi, che ha ricoperto l’incarico di presidente del Cnga per due mandati. Raimondo è anche rappresentante regionale dei giovani albergatori della Liguria nonché docente e membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Its turismo della Liguria.\r\n\r\n“Insieme ai miei colleghi – ha dichiarato Raimondo – confermo l’impegno dei giovani albergatori al servizio del sistema turistico nazionale, con l’obiettivo primario di promuovere la crescita professionale degli imprenditori e di aiutare i giovani a scoprire le grandi opportunità offerte dal lavoro nel turismo”.\r\n\r\n“Rivolgo al neopresidente Fabio Raimondo e a tutto il CNGA - ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – i migliori auguri di buon lavoro per la prossima consiliatura”","post_title":"Fabio Raimondo è il nuovo presidente del comitato giovani albergatori di Federalberghi","post_date":"2025-05-19T10:05:01+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1747649101000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490669","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ryanair archivia l'anno fiscale chiuso lo scorso 31 marzo con un utile netto di 1,61 miliardi di euro, in calo del 16% rispetto a 1,92 miliardi dei 12 mesi precedenti. Una flessione attribuita al taglio dei prezzi dei biglietti deciso per incrementare il numero di passeggeri.\r\n\r\n«La riduzione del 7% delle tariffe» ha inciso sul risultato netto della low cost, ma questa strategia a sua volta «ha portato a una forte crescita del traffico del 9%, superando i 200 milioni» di passeggeri, ha sottolineato il ceo del gruppo Ryanair, Michael O'Leary.\r\n\r\nLa diminuzione delle tariffe aeree medie è stata decisa «a causa di un rallentamento delle prenotazioni da parte delle ota». La low cost ha inoltre citato la “pressione sulla spesa dei consumatori» e l'intenso periodo pasquale caduto dopo la fine dell'anno fiscale 2025.\r\n\r\nLe stime di Ryanair indicano quindi che il numero di passeggeri aumenterà del 3% fino a 203 milioni entro marzo 2026, ben al di sotto dell'obiettivo iniziale di 215 milioni, che nell'ultimo periodo ha ripetutamente abbassato.\r\n\r\nO'Leary attribuisce alle problematiche con Boeing la responsabilità del rallentamento della crescita, ma ha dichiarato che la compagnia sta «lavorando a stretto contatto con il produttore statunitense per accelerare le consegne». Il ceo si è detto «sempre più fiducioso» che Boeing consegnerà i restanti 29 aerei 737-8 «ben prima» dell'estate 2026, consentendo al vettore di «recuperare» la crescita mancata.\r\n\r\nL'obiettivo, al 2034, è quello di trasportare 300 milioni di passeggeri all'anno.","post_title":"Ryanair subisce il calo delle tariffe e i ritardi Boeing: utili in flessione del 16%","post_date":"2025-05-19T09:29:29+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1747646969000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490532","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ihg Hotels & Resorts ha firmato un accordo di gestione con Api Hotels & Resorts per lanciare la prima struttura Kimpton negli Emirati Arabi Uniti.\r\n\r\nCon l'apertura prevista per il primo trimestre del 2026, Kimpton Dubai segna il debutto del marchio nell'emirato e prosegue l'espansione regionale di Ihg, che ora conta più di 122 hotel e quasi 44.000 camere in nove Paesi del Medio Oriente.\r\n\r\nKimpton Dubai sarà situato lungo il Business Bay, a pochi minuti dal Burj Khalifa e dal Dubai Mall: la struttura disporrà di 280 camere, con un mix di standard e suite, tre ristoranti e sette spazi flessibili per riunioni, tra cui una sala da ballo. Con un'attenzione particolare al benessere e al tempo libero, gli ospiti potranno usufruire di una piscina sul tetto, di una spa, di un centro fitness e diversi negozi.\r\n\r\nQuesta è la seconda collaborazione tra Ihge Api Hotels & Resorts, dopo l'apertura dell'InterContinental Residences Dubai Business Bay nel settembre 2024. In precedenza, Ihg ha firmato un accordo di gestione con un affiliato del Fondo di investimento pubblico dell'Arabia Saudita per aprire il primo hotel Kimpton della regione nella capitale saudita di Riyadh.\r\n\r\nIhg conta ora nove dei suoi marchi principali che operano in Medio Oriente, tra cui Six Senses, InterContinental Hotels & Resorts, Vignette Collection e Hotel Indigo nelle collezioni lusso e lifestyle e Crowne Plaza e voco nelle collezioni premium.\r\n\r\n ","post_title":"Ihg porta il marchio Kimpton a Dubai, apertura nel primo trimestre 2026","post_date":"2025-05-15T10:49:05+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1747306145000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"489721","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Booking.com ha lanciato un avvertimento sul potenziale impatto negativo della crescente \"incertezza geopolitica e macroeconomica\", in particolare in relazione alle politiche promosse dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.\r\n\r\nNel suo ultimo rapporto trimestrale, la società ha osservato che le attuali tensioni potrebbero avere gravi ripercussioni sulla domanda di viaggi, sulla spesa dei consumatori e sul comportamento dei partner. \"Sebbene finora abbiamo osservato un andamento stabile a livello globale nella nostra attività, queste tendenze potrebbero subire un impatto negativo\", ha avvertito.\r\nIn vantaggio\r\nTuttavia, Booking.com è in una posizione di vantaggio rispetto ad altri concorrenti come Airbnb ed Expedia. Secondo Cinco Días, il gruppo genera quasi il 90% del suo fatturato all'estero, il che lo rende meno vulnerabile alle fluttuazioni interne degli Stati Uniti.\r\n\r\nSulla scia di queste dichiarazioni, l'OTA ha colto l'occasione per presentare i risultati del primo trimestre, durante i quali ha generato un fatturato di 4,762 miliardi di dollari, con un aumento del 7,9% rispetto all'anno precedente. Anche l'utile operativo è cresciuto del 34%, raggiungendo 1,092 miliardi. Tuttavia, l'utile netto è crollato del 57%, attestandosi a 333 milioni di euro, a causa di fattori non ricorrenti.","post_title":"Booking: le politiche di Trump potrebbero danneggiare il sistema dei viaggi","post_date":"2025-05-02T09:51:33+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1746179493000]}]}}

Lascia un commento