20 marzo 2023 09:43
Dopo un inizio di 2022 molto promettente il segmento real estate dell’ospitalità italiana ha subito una frenata improvvisa nell’ultimo trimestre dell’anno. La doppia tenaglia di inflazione e tassi della Bce crescenti ha infatti convinto gli investitori ad adottare un atteggiamento più attendista. Ma c’è chi non smette di premere sul piede dell’acceleratore. Il gruppo Bulgarella vanta oggi un portfolio di 28 hotel di proprietà a 4 e 5 stelle per un valore degli asset ricettivi di 350 milioni di euro, su un portfolio immobiliare complessivo di 1 miliardo.
E la compagnia con base a Pisa ha già in programma l’apertura di due ulteriori strutture entro la fine dell’anno. Tra i suoi obiettivi c’è poi l’idea di espandersi nelle destinazioni urbane, andando oltre Firenze, Padova e Bologna dove già possiede alcuni hotel: “Vorremmo entrare soprattutto a Roma e Milano – spiega il direttore generale Ray Lo Faso -. In queste due città cerchiamo strutture iconiche appartenenti al segmento upscale o lusso. Nel capoluogo lombardo siamo già in trattative per un affare da 25 milioni di euro circa, ma è ancora in una fase troppo precoce per poter dire di più”.
Strategia value-add, prospettiva cora di lungo periodo
L’approccio del gruppo Bulgarella è solitamente value-add, affiancato tuttavia da una prospettiva di lungo periodo tipica delle strategie core. “Spesso molti investitori si limitano a considerare solo le situazioni pre-esistenti, concentrando le loro analisi sulle operazioni ordinarie e considerando la profittabilità corrente degli asset quale uno standard assoluto – sottolinea Lo Faso -. Noi preferiamo invece guardare agli immobili con un occhio da sviluppatore, cercando le potenzialità ancora inespresse delle strutture ricettive già operative, oppure lavorando su progetti di conversione”.
Al centro delle politiche di sviluppo della compagnia sono in particolare gli edifici storici, tanto che ben 16 delle 30 proprietà Bulgarella (comprese le due in pipeline, ndr) sono oggi beni protetti dalla Soprintendenza. “Investiamo ogni anno circa 10 milioni di euro in acquisizioni e una cifra equivalente in lavori di restyling e valorizzazione degli asset – rivela sempre Lo Faso – Naturalmente le nostre eventuali future operazioni milanesi e romane per forza di cosa implicheranno uno sforzo maggiore”.
Contratti d’affitto ibridi ma indicizzati all’inflazione
La maggior parte delle strutture viene poi affittata a operatori domestici o internazionali, con contratti nove più nove indicizzati all’inflazione. “Si tratta di una accortezza che abbiamo introdotto in tempi non sospetti circa sette anni fa, ma ora ci sta chiaramente proteggendo dagli effetti dell’aumento generalizzato dei prezzi – osserva il manager -. Certo siamo consapevoli che tutto ciò possa di converso ripercuotersi sui nostri affittuari. Ma siamo anche convinti che l’attuale livello d’inflazione non sia destinato a durare a lungo. Basti pensare a quello che è successo con le tariffe del gas: appena le persone hanno cominciato a ridurre un po’ i consumi, i prezzi si sono immediatamente abbassati”.
Il gruppo Bulgarella, inoltre, utilizza esclusivamente contratti d’affitto ibridi: una parte della fee è quindi variabile e legata alle perfomance. Per definizione redistribuisce perciò una quota dei rischi in capo alla proprietà. Un approccio che ha chiaramente contribuito ad aiutare i tenants durante la crisi pandemica: “Noi inoltre ci siamo detti fin da subito disposti a rilevare i crediti d’imposta che il governo ha concesso ai gestori, alleggerendo ulteriormente la pressione su di loro – aggiunge Lo Faso -. E la cosa ha funzionato. Almeno nell’80% dei casi. Siamo così riusciti a contenere il turnover. E c’è anche chi è stato capace di rispettare gli impegni senza bisogno di alcun aiuto esterno”.
Uniche eccezioni a questa impostazione generale sono due strutture a gestione diretta, entrambe situate nell’area di Trapani: “Lo facciamo soprattutto per rimanere aggiornati su come si muove il mercato e per restare a contatto con la parte operativa del mondo alberghiero – conclude Lo Faso -. Certo, ammetto che a volte siamo stati tentati di creare un nostro brand proprietario. Ma per ora è qualcosa che non rientra nelle nostre priorità. In certe occasioni, però, agiamo anche da nursery, specialmente in caso di start-up o di processi di riposizionamento particolarmente complessi”.
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A Pescara la compagnia basa quindi un secondo aeromobile e lancia cinque nuove rotte: Breslavia, Cagliari, Kaunas, Valencia e Milano Malpensa, che portano a 19 il totale operato nel network. Obiettivo dichiarato: «Superare il milione di passeggeri all'anno, per una crescita del +30%. Da sottolineare il rafforzamento della connettività domestica con il Nord Italia, con un'attenzione particolare per il segmento business grazie ai due voli giornalieri su Malpensa, che si aggiungono a quello quotidiano su Torino. In parallelo, sempre sul domestico, potenziamo anche i collegamenti con le isole, che con la new entry di Cagliari diventano due per la Sardegna (che si affianca ad Alghero), e due sulla Sicilia, (con Trapani e Catania). Inoltre, aumentiamo le frequenze su 5 rotte già esistenti: Bruxelles, Catania, Bucarest, Londra e Francoforte».
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La vision sui prossimi mesi
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[post_content] => Un nuovo network consulenziale sbarca in Italia. Fondato in Belgio nel 2007 dal gruppo Bts approda nel nostro Paese Travel Experts. "Siamo consapevoli che nella Penisola esiste già un marchio simile (Travel Expert, ndr), da cui peraltro proviene il nostro support and onboarding manager, Tommaso Giorgetti - ci tiene subito a precisare l'operation director, Alexander Creyf, che dallo scorso febbraio si è trasferito a Milano per avviare la nuova divisione -. Abbiamo anche ragionato sulla possibilità di cambiare il nome per il debutto tricolore. Ma avrebbe complicato la nostra immagine internazionale, per cui abbiamo deciso di mantenere l'identità originaria. Tanto più che il brand in Italia è ufficialmente registrato dal 2013".
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Il dato si riferisce al 20 dicembre 2024 e rappresenta un significativo incremento del 7,8% rispetto all'anno precedente, mettendo in luce la resistenza e il crescente appeal della Tunisia come destinazione turistica. L'Agenzia di Stampa Tedesca (Dpa) attribuisce questa crescita a un aumento dei visitatori internazionali, sostenuto dal miglioramento delle infrastrutture e da campagne di marketing strategiche.
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[post_content] => Record assoluto di presenze turistiche alla Spezia nel 2024. I dati relativi all’imposta di soggiorno riscossa da gennaio a dicembre confermano un incremento del 16% rispetto all’anno precedente, con oltre 1.200.000 presenze invece delle oltre 965.000 del 2023.
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[post_content] => Malgrado il decreto che dispone che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica debba munirsi. Da inizio anno, del Codice Identificativo Nazionale e la presentazione al Comune della Scia, in Veneto sono oltre 7400 le strutture ancora fuorilegge.
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[post_content] => Condor ha scelto il nuovo T6 per le sue future operazioni al Jfk di New York. La compagnia tedesca è l'ultima in ordine di tempo a posizionarsi al nuovo T6, dopo Air Canada, Aer Lingus, Ana, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Cathay Pacific, JetBlue, Lufthansa, Norse Atlantic Airways e Swiss.
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[post_content] => Il gruppo Norwegian Cruise Line Holdings investirà circa 5 miliardi di dollari nel prossimo lustro per rimodernare e costruire nuove navi dedicate ai propri due brand del segmento più alto di mercato, Regent Seven Seas Cruises e Oceania Cruises: "Più di chiunque altro nel comparto di lusso", ha sottolineato il ceo Harry Sommer a Travel Weekly.
Il riposizionamento dell'offerta verso l'alto è testimoniata anche dalla nomina di una nuova figura executive: Jason Montague ha infatti assunto il ruolo di chief luxury officer, con responsabilità su entrambi i marchi upscale di Nclh. Il manager è stato per sei anni presidente di Regent, nonché presidente e coo di Oceania per due. Ha inoltre già lavorato con Sommer alla Prestige Cruise Holdings, la compagnia titolare dei brand Regent e Oceania, prima dell'acquisizione da parte di Nclh nel 2014.
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[post_content] => Importante operazione di Blastness che acquisisce Athena Solutions, realtà travel tech specializzata nel settore delle strutture ricettive con il marchio ErmesHotels. Tra i servizi offerti, sistemi di prenotazione, preventivazione automatica, channel manager, connettività gds e pagamento automatizzato. L’operazione arricchisce il portafoglio di Blastness con soluzioni tecnologiche e strutture alberghiere di rilievo strategico e ne rafforza il posizionamento sul mercato italiano. L’acquisizione prevede inoltre la piena continuità aziendale per Athena Solutions, i cui fondatori proseguiranno nella collaborazione in posizioni manageriali all’interno del gruppo.
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