8 aprile 2024 11:53
Il Mangia’s Pollina Resort sorge su un promontorio da cui si osserva Cefalù, la roccia “a forma di testa” immersa nel mare, da “Cefalòs” che in greco significa proprio testa. La città fu centro di commercio fin dal passato più remoto perché l’istmo raccoglieva al suo interno preziosa acqua dolce che poteva essere barattata con i naviganti venuti da lontano, acquisendo merci utili e rare. Sono le prime informazioni che si raccolgono in uno dei numerosi tour organizzati dallo staff della struttura che ha recentemente ospitato l’edizione 2024 della Mangia’s Academy, il Pollina Resort, per accompagnare gli ospiti alla scoperta del ricco territorio siciliano.
I percorsi conducono anche all’Etna, all’antica Taormina, alle verdi Madonie, a Palermo, alla Valle dei templi di Agrigento, alla Sicilia sconosciuta dell’entroterra e delle tradizioni e alle isole Eolie, oltre a proporre momenti sportivi di ogni tipo: dal Discovery 4×4 al parapendio. Mario, un vero divulgatore, è la guida perfetta per accompagnare gli ospiti all’incontro con Cefalù, dove Ruggero fece voto di costruire una chiesa dopo essersi salvato da una tempesta.
La cattedrale, i cui campanili erano un tempo delle torri difensive, è simbolo di tolleranza: Ruggero governava una terra dove convivevano arabi, bizantini e latini, quindi volle concedere a ciascuno spazio per il proprio credo. In accordo con papa Urbano II l’abside venne costruita rivolta alla Mecca, secondo la quibla araba; i bizantini ottennero la costruzione di una chiesa a pianta centrale, raggruppata attorno al quadrato per la preghiera che divenne il transetto; infine, per avere le tre navate della basilica latina, nacque l’innesto tra la chiesa latina, quella bizantina e il mirhab arabo.
Il simbolismo interno alla cattedrale è davvero forte.
Ma Cefalù è anche la porta delle Madonie: l’ingresso a un territorio protetto che ha tanto da raccontare. La destinazione ha un microclima ricco di biodiversità che porta a quattro fioriture annuali, come quella delle profumate zagare degli aranci. Qui si trova anche il noto albero della manna: una qualità di frassino la cui linfa, dopo aver nutrito le foglie, scende lungo il fusto e i rami formando dei dolci cannoli che già gli arabi utilizzavano anche a scopo curativo e oggi sono un ingrediente della pasticceria siciliana.
Nell’anno Mille erano tanti gli arabi che abitavano infatti la Sicilia, formandone tradizioni culturali e gastronomiche, ma nel tredicesimo secolo l’imperatore Federico II portò a Corleone migliaia di Lombardi (italiano del Nord, ndr). Tra le antiche storie locali c’è quella secondo la quale i lombardi, ispirati alle tradizioni arabe, iniziarono a cucinare delle speciali brioches con la buccia d’arancia e la cannella, che sarebbero poi diventate il panettone lombardo. 0.
Una delle produzioni più rinomate di panettoni e colombe è così quella di Fiasconaro, la cui arte dolciaria si è unita da tempo alla creatività di Dolce&Gabbana per realizzare prodotti unici. Fiasconaro si trova a Castelbuono, nel cuore delle Madonie: un luogo un tempo incantato e coperto di foreste ricche di vita. Sin dall’antichità gli abitanti scendevano sulla costa per pescare e, la sera, risalivano sulle alture per non ammalarsi nelle pericolose piane malariche.
Per questo venne costruito un borgo intorno al castello dei Ventimiglia, detto Castello del buon aere, che è oggi Castelbuono. Al suo interno si trova la suggestiva cappella Palatina dove, vicino agli stucchi su fondo in oro zecchino di Giuseppe e Giacomo Serpotta, viene conservata una preziosa reliquia di S. Anna, patrona della città. Si dice che le Madonie siano state spogliate di parte delle foreste a opera degli spagnoli, per realizzare le caravelle di Cristoforo Colombo. L’abbattimento degli alberi ha però portato nel tempo alla scoperta delle sottostanti argille, oggi imprescindibili nella produzione delle colorate ceramiche siciliane. Come quelle realizzate da Lillo Brogato, nel suo affascinante negozio A Lumera. Le Madonie hanno ottenuto il riconoscimento dell’Unesco di Geopark europeo perché sono un polmone verde. La Sicilia è davvero un mondo da scoprire, senza dimenticare il miele saporito delle resistenti api nere e l’olio prodotto da olivi secolari come quelli della tenuta Bergi, dove imparare come riconoscere e conservare l’olio più buono.
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L’investimento complessivo stanziato per l'intervento - che sarà eseguito a scalo pienamente operativo, minimizzando ogni possibile impatto sull'esperienza dei passeggeri - è di oltre 3 milioni di euro. Le attività di cantiere si articoleranno secondo un cronoprogramma rigoroso con l'obiettivo di ultimare la demolizione entro la primavera del 2026.
«Efficienza, innovazione, sostenibilità e qualità rappresentano oggi pilastri irrinunciabili dell’intero sistema del trasporto aereo, dalla sicurezza della navigazione allo sviluppo delle infrastrutture - ha dichiarato Pierluigi Di Palma, presidente Enac -. È in questo scenario di profondo rinnovamento del settore che si colloca l’avvio dei lavori di demolizione della vecchia aerostazione Morandi, simbolo concreto di un cambiamento strutturale. Questo risultato è il frutto del percorso di liberalizzazione e privatizzazione avviato da Enac oltre venticinque anni fa, nel quale l’Ente ha svolto un ruolo di sintesi tra pubblico e privato, favorendo una crescita rapida e sostenibile del comparto. In questo quadro, anche la qualità, l’accessibilità e la fruibilità degli aeroporti assumono un ruolo centrale: da semplici luoghi di transito, diventano spazi attrattivi e identitari, veri e propri “luoghi cool”, capaci di intercettare e valorizzare la crescente domanda globale di mobilità, con benefici che si estendono all’intero bacino territoriale di riferimento».
«Oggi lo scalo di Catania volta pagina, lasciandosi alle spalle una configurazione spaziale non più adeguata alle esigenze attuali per abbracciare una nuova identità architettonica - ha sottolineato Anna Quattrone, presidente di Sac -. Questo intervento rappresenta concretamente l’impegno di Sac non solo nei confronti della Sicilia, ma anche della città di Catania e dei suoi cittadini: vogliamo che chi arriva o parte dal nostro aeroporto percepisca sin da subito un senso di modernità, attenzione e qualità. La demolizione del Terminal Morandi costituisce un investimento sul “biglietto da visita” dell’Isola e della città, oltre che un passaggio fondamentale per consentire alla struttura aeroportuale di accogliere in modo più efficiente e funzionale i tantissimi passeggeri che transiteranno su Catania nei prossimi anni, coniugando sviluppo infrastrutturale, accoglienza e rispetto del valore del territorio che rappresentiamo».
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Il Bw hotel Garda si trova ad Affi, porta d’accesso al lago di Garda e crocevia tra Verona e le colline della Valpolicella. La struttura, attualmente in fase di rinnovamento e pronta a presentarsi nella sua nuova veste nella primavera 2026, offrirà 72 camere completamente ristrutturate e spazi comuni già trasformati con un design contemporaneo. Tra questi spicca la relax/working area sul soppalco: si tratta di un ambiente sopraelevato che si affaccia sulla hall e unisce in modo armonioso funzionalità e benessere, ideale tanto per concentrarsi in tranquillità quanto per concedersi una breve pausa. Nella hall trova posto anche un lounge bar.
Percorso di rinnovamento
«Entrare a far parte di Bwh Hotels Italy and South-East Europe è per noi un passo importante, che valorizza il percorso di rinnovamento che abbiamo avviato. La collaborazione con un brand riconosciuto come Best Western ci permette di affrontare con maggiore solidità la fase di ristrutturazione e di prepararci alla riapertura del 2026 con un prodotto più moderno, funzionale e in linea con le esigenze dei viaggiatori di oggi. Siamo certi che questa partnership porterà benefici concreti al nostro hotel e al territorio di Affi”, ha commentato la proprietà, Gest Hotel srl di Luca Andriani e Renzo Bertol.
Fabrizio Doria, chief development officer di Bwh Hotels Italy and South-East Europe ha aggiunto: «Il lago di Garda sta vivendo una fase di forte dinamismo e la nostra presenza nell’area si sta consolidando rapidamente: questo è il terzo ingresso sul territorio e il secondo nell’ultimo mese, un segnale chiaro della fiducia che gli albergatori ripongono nel nostro modello. L’hotel Garda rappresenta un tassello strategico, grazie alla sua posizione e al progetto di ristrutturazione che lo renderà ancora più competitivo e perfettamente allineato agli standard Best Western».
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[post_content] => Alpitour World punta sulla Sicilia per un investimento nel mondo dell’ospitalità. Come riporta MF - Milano Finanza infatti, Voihotels ha acquisito il Florio Park Hotel di Cinisi, in provincia di Palermo, struttura fronte mare che prenderà il nome di Voi Florio Resort. Il progetto prevede la ristrutturazione con un investimento complessivo del valore di circa 20 milioni di euro.
L'hotel, che era stato di proprietà della famiglia siciliana Cassarà attiva nel settore turistico, era stato gestitao dal gruppo Th Resorts. Attualmente classificato come hotel a 4 stelle, il Voi Florio Resort sorge su un parco di quattro ettari, affacciandosi sul golfo di Castellammare. La struttura si sviluppa in 21 edifici, di cui 17 ospitano le 210 camere distribuite su uno o due piani. Il Voi Florio resort sarà operativo a partire dalla stagione estiva 2027.
«L’acquisizione del Voi Florio Resort rientra in una strategia di crescita oltre che di valorizzazione delle strutture esistenti - ha spiega to a MF-Milano Finanza Paolo Terrinoni, amministratore delegato di Voihotels -. I nostri resort, sia in Italia che all’estero, si caratterizzano per la posizione fronte mare, con ampi spazi sia interni che esterni. La posizione strategica del Florio, ben collegata ai trasporti e vicina alla città, offre un potenziale di crescita interessante per i nostri standard, anche in termini di stagionalità».
I numeri
La divisione hotellerie di Voihotels conta 27 strutture, di cui 18 resort sun & beach Voihotels e 9 hotel della collezione VRetreats in diverse città italiane. «Abbiamo 8 alberghi di proprietà che generano circa un terzo del nostro fatturato e riteniamo che il lungo periodo, sia attraverso l’acquisto diretto degli immobili che contratti di gestione prolungati, sia la chiave per creare valore sostenibile» conclude Terrinoni.
Voihotels prevede di chiudere il 2025 con 220 milioni di euro di fatturato e 40 milioni di Ebitda. Un trend di crescita che dovrebbe proseguire nel 2026, con 240 milioni di ricavi e 45 milioni di Ebitda.
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[post_content] => Mundosenior ha annunciato un ampliamento della sua offerta con il lancio di un nuovo programma di crociere in collaborazione con Msc Crociere, inserendo per la prima volta questo prodotto nel suo catalogo rivolto ai viaggiatori di età superiore ai 55 anni.
La proposta
La proposta del tour operator del gruppo Avoris, come riporta Preferente, include una selezione di itinerari di crociera con partenza da Barcellona, Madrid e Tenerife. Tra le opzioni, un tour del Mediterraneo orientale a bordo di Msc Lirica, con partenza da Barcellona e Madrid, quest'ultima con voli inclusi.
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Mundosenior e Msc offrono anche un itinerario attraverso le isole Canarie e Madeira a bordo di Msc Musica. Questo itinerario parte da Barcellona (volo incluso) e da Tenerife, e tocca Arrecife, Puerto del Rosario, Santa Cruz de la Palma, Las Palmas e Funchal.
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[post_content] => AirBaltic rafforza il network dell'estate 2026 con l'aggiunta di quattro nuove rotte europee: in particolare, decolleranno due collegamenti dalla base di Riga per Varsavia e Göteborg, oltre a servizi da Vilnius verso Zurigo e Chisinau, la capitale della Moldavia. La prossima primavera riprenderanno anche i voli tra Tallinn e Oslo.
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“Ampliando la nostra rete e aumentando la capacità posti in tutte e tre le capitali baltiche, offriamo più destinazioni, una migliore connettività e una maggiore flessibilità, continuando a rafforzare la connettività degli Stati baltici con l'Europa e oltre” ha commentato Mantas Vrubliauskas, vicepresidente della gestione del network airBaltic.
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[post_content] => Volotea inserisce una nuova destinazione a network da Verona per il 2026, Comiso. Già operato in passato, il collegamento sarà di nuovo disponibile dal prossimo 31 marzo, con due frequenze settimanali, ogni martedì e venerdì, sino a fine ottobre. La riapertura del collegamento per Comiso arriva inoltre a poche settimane di distanza dall’annuncio della nuova rotta internazionale verso Aalborg, in Danimarca, operativa dal prossimo 2 aprile.
“Verona è una delle basi storiche di Volotea in Italia e rappresenta per noi un punto di riferimento strategico – ha dichiarato Valeria Rebasti, international market director della compagnia aerea spagnola -. Dopo aver celebrato di recente i primi dieci anni della nostra base veronese, vogliamo continuare a investire offrendo nuove destinazioni, comode e dirette, in linea con le esigenze dei nostri passeggeri. Con la ripresa del collegamento per Comiso, rendiamo ancora più accessibile una delle mete più suggestive del Sud Italia, promuovendo al tempo stesso la mobilità e il turismo tra nord e sud del Paese”.
“Questa nuova opportunità contribuisce a sostenere il turismo e le relazioni economiche, offrendo ai passeggeri un servizio comodo e diretto verso una delle aree più affascinanti della Sicilia. La collaborazione con Volotea è un esempio concreto di come, attraverso sinergie con i vettori, possiamo ampliare l’offerta e rispondere alle esigenze di mobilità dei passeggeri” ha sottolineato Camillo Bozzolo, direttore Sviluppo Aviation del Gruppo Save.
Il 2026 di Volotea al Valerio Catullo prevede l'offerta di circa 730.000 posti, in crescita del 4% rispetto al 2025, con un network di 17 rotte: 8 in Italia (Alghero, Cagliari, Catania, Comiso – novità 2026, Lampedusa, Olbia, Palermo e Pantelleria), 1 in Repubblica Ceca (Praga), 1 in Danimarca (Aalborg – novità 2026), 1 in Francia (Parigi Orly), 2 in Grecia (Heraklion e Zante) e 4 in Spagna (Barcellona, Bilbao, Madrid e Siviglia).
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Si chiude un anno in chiaroscuro per la Toscana, con andamenti differenti nell’incoming e una buona tenuta dell’outgoing: il consuntivo tracciato dalla Fiavet Toscana-Confcommercio, mostra una lieve flessione nelle presenze, ma nel contempo segnali strutturalmente positivi sul fronte degli ospiti internazionali.
“Le città d’arte – osserva Pier Carlo Testa, Presidente di Fiavet Toscana -Confcommercio - si confermano il principale motore della domanda, con una crescita discreta, sostenute dai mercati esteri a lungo raggio. Positivo anche l’andamento della montagna, che beneficia di una domanda più destagionalizzata e orientata al turismo outdoor. Più stabile la campagna e collina, mentre il turismo balneare registra una contrazione significativa, riflesso di una domanda italiana più prudente e di una crescente concorrenza internazionale.
Il vero elemento di forza del 2025 – aggiunge Testa - è rappresentato dai mercati esteri, in particolare Asia, con il ritorno della Cina e una domanda sempre più orientata verso esperienze culturali ed enogastronomiche. Proprio il turismo legato al cibo, al vino e ai territori, continua a generare valore e qualità della permanenza, rafforzando il posizionamento della Toscana sui mercati internazionali. Sul fronte dell’outgoing, poi, i viaggiatori toscani mostrano una rinnovata propensione a partire: Mediterraneo, capitali europee e lungo raggio tornano al centro delle scelte, con una spesa in crescita e una domanda più selettiva.”
Testa conclude sottolineando: “I dati confermano che il turismo toscano non ha bisogno di slogan, ma di politiche mirate e condivise con le imprese. La crescita dell’incoming internazionale, così come le difficoltà di alcuni prodotti maturi, indicano con chiarezza che non esiste più un “modello unico” di sviluppo turistico. Occorre, invece, una strategia regionale capace di valorizzare la diversità dei territori, sostenere la riqualificazione dell’offerta balneare, rafforzare la competitività delle aree interne e accompagnare l’evoluzione del turismo esperienziale ed enogastronomico. Ed in questo scenario, le agenzie di viaggio e i tour operator rappresentano una realtà professionale essenziale, sia per l’incoming che per l’outgoing: operatori che costruiscono prodotto, intercettano mercati lontani, garantiscono qualità, sicurezza e legalità, e contribuiscono alla destagionalizzazione e alla distribuzione dei flussi.”
Fiavet Toscana ritiene quindi fondamentale che le politiche pubbliche riconoscano e coinvolgano la filiera organizzata del turismo, investendo su formazione, innovazione e promozione selettiva. Con l’auspicio che il 2026 sia l’anno in cui la Toscana passerà da una mera lettura dei dati a una visione strategica condivisa, capace di trasformare le tendenze in opportunità concrete per le imprese, i territori e le comunità locali, attraverso un dialogo strutturato tra istituzioni e rappresentanze imprenditoriali.
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[post_content] => Gnv Virgo, prima unità della compagnia alimentata a gas naturale liquefatto, è stata ufficialmente presentata durante un grande evento svoltosi nel porto di Palermo.
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L’evento segna un importante passo avanti nel percorso di decarbonizzazione del trasporto marittimo passeggeri nazionale: Gnv Virgo è infatti il primo traghetto italiano di lunga percorrenza a gnl, un nuovo riferimento per innovazione e sostenibilità nel settore.
La scelta di tenere la cerimonia a Palermo conferma il profondo legame tra Gnv e la città. La rotta Genova-Palermo è la prima e storica linea con cui la compagnia ha avviato le proprie attività: un rapporto che continua a rinnovarsi attraverso investimenti concreti e una presenza stabile sul territorio. C
Sul fronte tecnologico, Gnv Virgo integra le soluzioni ambientali più avanzate. La nave dispone di oltre 420 cabine, può accogliere 1.785 passeggeri e offre una capacità di carico di 2.770 metri lineari.
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Cerimonia
La cerimonia, condotta da Giuseppe Fiorello, si è svolta sulla banchina, a pochi metri da Gnv Virgo. A fare da madrina è stata Federica Pellegrini, leggenda del nuoto italiano. A impreziosire la serata, l’esibizione di Eleonora Abbagnato, étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi e direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
All’evento, oltre al presidente esecutivo Pierfrancesco Vago e all’amministratore delegato della compagnia, Matteo Catani, erano presenti altri esponenti del gruppo Msc e diversi rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali.
«Il battesimo di Gnv Virgo segna un passaggio fondamentale nel percorso di rinnovamento e decarbonizzazione della nostra flotta. Virgo è oggi il traghetto tecnologicamente ed ambientalmente più avanzato del Paese e, grazie al recente rifornimento di bio-gnl, ha già navigato con emissioni nette pari a zero, anticipando di oltre vent’anni gli obiettivi europei» ha commentato Pierfrancesco Vago.
«Il battesimo di Gnv Virgo rappresenta un momento storico per la nostra compagnia e per la navigazione italiana: la prima nave a gnl segna un avanzamento concreto verso operazioni più sostenibili e tecnologicamente all’avanguardia. La Sicilia, territorio centrale per le nostre operazioni, continua a essere al centro dei nostri investimenti, con l’arrivo delle unità più moderne della flotta. Per sostenere questa crescita è però fondamentale che anche lo sviluppo portuale proceda nella stessa direzione: servono spazi adeguati, infrastrutture moderne e aree operative efficienti, elementi essenziali per garantire qualità e competitività. La collaborazione tra istituzioni, autorità portuali e operatori privati sarà decisiva»ha ggiunto Matteo Catani.
Il piano a lungo termine
Gnv Virgo rappresenta solo l’ultima tappa di un più ampio piano di rinnovamento della flotta. Entro pochi mesi entrerà in servizio, infatti, la nuova Gnv Aurora, anch’essa alimentata a gnl, mentre entro il 2030 la compagnia prenderà in consegna altre quattro nuove unità a gnl. Parallelamente, Gnv sta esplorando soluzioni a lungo termine come il biognl, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione internazionale e con il percorso europeo verso una mobilità marittima sempre più sostenibile.
Il piano complessivo permetterà alla compagnia di aumentare sensibilmente la capacità offerta e di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale delle proprie operazioni. Si tratta di un importante programma di rinnovamento – per un totale di otto nuove unità – che richiede oltre 1,2 miliardo di euro di investimenti e che porterà in soli cinque anni a un significativo incremento (+60%) del tonnellaggio della flotta di Gnv.
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[post_content] => Nel mese di dicembre 2025, già prima dell’apertura ufficiale dell’hotel Boite, prevista per mercoledì 24, il calendario degli eventi che rende Corte delle Dolomiti a Borca di Cadore un luogo di fruizione di spunti culturali, musicali e artistici è ricco di proposte.
A cominciare dalla celebrazione per il ventesimo anniversario di Corte Spa, giovedì 11 dicembre dalle ore 16.00 alle ore 21.00: un calice di benvenuto, un ricco healthy gourmet buffet e finger food accoglieranno gli ospiti all’interno del centro benessere, mentre, a bordo piscina, dalle ore 17.00 la chitarra del musicista Andrea Andrillo intratterrà i presenti con un repertorio di cantautorato italiano e internazionale.
L’inizio della stagione per l’hotel Boite di Corte delle Dolomiti ha una data importante, il 24 dicembre, vigilia di Natale. La sera stessa, il ristorante 942 dell’hotel, propone ad ospiti e ad esterni il “cenone della vigilia”.
“La cena di Natale” del 25 dicembre prevede un menu molto appetitoso a base di carne.
Il 31 dicembre si festeggia Capodanno con il “Cenone di San Silvestro” con un menu gourmet a 6 portate e dessert a sorpresa dello chef.
Doppio appuntamento nella giornata di sabato 27 dicembre: alle ore 18.00, presso Corte SPA, il concerto di arpa e sintetizzatore a bordo piscina, un viaggio musicale tra acqua, luci e vibrazioni armoniche. In omaggio, un calice di vino a tutti i partecipanti.
Il giorno successivo, domenica 28 dicembre, alle ore 18.00 nella sala conferenze dell’Hotel Boite saranno presentati i primi due volumi della collana dedicata a Gellner, “Edoardo Gellner Architetto”: “Chiesa Nostra Signora di Cadore” e “Villaggio ENI: architettura e paesaggio”.
Sempre nella sala conferenze dell’hotel Boite lunedì 29 dicembre alle ore 18.00 si terrà la proiezione del documentario “Villaggio Eni: un piacevole soggiorno nel futuro”. Il regista Davide Maffei sarà presente e disponibile a rispondere alle domande dei partecipanti. L’incontro è aperto a tutti e ad ingresso libero.
Anche il 2026 inizia con una fitta agenda di appuntamenti per Corte delle Dolomiti.
Ogni giovedì di gennaio (1, 8, 15, 22, 29) alle ore 21.00, nella lounge dell’hotel Boite avrà luogo la Winter edition del Dolomiti Blues&Soul Festival, con gruppi d’eccezione. I concerti saranno ad ingresso libero.
Sabato 3 gennaio dalle ore 8.15 alle ore 16.00 sarà la volta di Camminyoga, un appuntamento con yoga in spa al risveglio, colazione presso l’hotel Boite ed escursione guidata ai piedi del Monte Pelmo con possibilità di trascorrere la giornata sulla neve.
“Manaslu 8163m. La bellezza dell’insuccesso” è il titolo dell’incontro che si terrà alla sala conferenze dell’hotel Boite alle ore 18.30 con Omar Bartoli, geologo, ricercatore dell’Università di Padova e scalatore, che racconta della sua singolare esperienza sul Manaslu (8000 metri), la “montagna dello spirito” dell’Himalaya nepalese. Quella di Bortoli è stata un’avventura al limite, senza sherpa e senza ossigeno supplementare, testimoniata da foto, video e un diario, in cui la sua grande scoperta è stata che l’obiettivo a volte non è raggiungere la vetta, ma noi stessi.
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