14 giugno 2024 13:21
Sono dati più che incoraggianti quelli che arrivano dai Caraibi di Viva Resorts by Wyndham. Il gruppo ha infatti registrato a livello globale una crescita delle presenze del 3% nei primi sei mesi dell’anno rispetto al pari data 2023, con una proiezione di un più 6% sull’intero 2024. E in tale contesto cresce il peso del mercato Italia, già il terzo assoluto per volumi, che tra gennaio e giugno ha visto i pernottamenti salire del 13% con una previsione di un +18% per l’anno completo. “Il dato della Penisola è ancora più significativo – spiega la vice president sales and revenue manager Viva Resorts, Giuliana Carniel – se si considera che con il mercato tricolore lavoriamo praticamente solo su cinque – sei resort del nostro portfolio di otto strutture tra Repubblica Dominicana, Bahamas e Messico (presto nove con l’arrivo del Viva Miches in collaborazione con il brand Bravo di Alpitour, ndr)”.
L’Italia è particolarmente importante per il gruppo anche perché, insieme al mercato tedesco, è uno di quelli con il maggior numero di repeaters, circa il 20% del totale. Certo, come ormai da tempo sta notando la maggior parte degli operatori, anche Viva si trova ad affrontare una certa polarizzazione dei tempi di prenotazione: da una parte c’è tanto advance booking, praticato soprattutto dagli stessi repeaters e dai viaggiatori più consapevoli delle dinamiche di mercato; dall’altro avanza il sotto data, specialmente da parte dei giovani. “I mesi che stanno in mezzo sono la sfida che ci troviamo ad affrontare. Grazie ai gruppi e a promozioni specifiche riusciamo però quasi sempre a equilibrare gli andamenti della domanda“.
A monte di quest’ultima evoluzione c’è sicuramente il tema dei prezzi, con i consumatori che, in un contesto di elevata inflazione, sono sempre più propensi a prenotare nei periodi in cui le tariffe sono più basse. “I costi che continuano ad aumentare e lo scenario si fa più complesso – ammette Giuliana Carniel – In Messico, per esempio, sono cambiate le politiche sociali e di conseguenza sono aumentati i costi del personale, la moneta si è svalutata e alcuni dei beni primari hanno visto i prezzi impennarsi sino al 40%. Con la nuova presidente appena eletta, inoltre, gli stipendi potrebbero essere destinati a salire ulteriormente. Non solo: in Messico a volte è difficile perfino fare delle previsioni di budget, dato che voci come quella dell’energia elettrica possono balzare dal 20% semplicemente da un giorno all’altro. Alle Bahamas, per di più,, nonostante siano da sempre considerate un paradiso fiscale, il governo ha recentemente deciso di aumentare l’Iva“.
A fronte di tutto ciò, Viva si sforza però di contenere l’aumento dei prezzi, soprattutto nei confronti del mercato europeo che produce oltre il 50% del fatturato della compagnia e che già si trova ad avere a che fare con un balzo delle tariffe del volato di più del 30%. “E’ per questo motivo che verso i Paesi del Vecchio continente abbiamo limitato gli aumenti al 4%, massimo 6% annuo, senza mai neppure avvicinarci a incrementi a doppia cifra percentuale – conclude Giuliana Carniel -. Recuperiamo invece qualcosa sui mercati più vicini, come quello sudamericano, il canadese e naturalmente gli Usa, che al momento pesano attorno al 15% del nostro giro d’affari”.
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[post_content] => In attesa di capire quali saranno le sorti della compagnia, che alcune voci dicono essere in vendita, il Gruppo Una cambia volto e diventa Una Italian Hospitality, razionalizzando al contempo i propri marchi che passano da tre a due: Una Esperienze per il segmento upper-upscale e Una Hotels, che incorpora anche gli ex Unaway, per l'upscale. Il rebranding è parte di una visione più ampia pensata per dare maggiore riconoscibilità al marchio ombrello e supportare una strategia di comunicazione dell'offerta chiara e sinergica.
“La nostra forte crescita degli ultimi tre anni e, contemporaneamente, l’aumento di brand esteri competitor presenti nel nostro Paese, ci hanno portato a riflettere sui fattori differenzianti del nostro marchio - spiega l'amministratore delegato di Una Italian Hospitality, Giorgio Marchegiani -. Ascoltando la voce degli ospiti, dei clienti e dei partner, e osservando il mercato, abbiamo identificato l’italianità come nostro elemento qualificante. Oggi circa due terzi dei ricavi del gruppo provengono da soggiorni di ospiti internazionali e questa quota è destinata a crescere: una tipologia di clientela che sceglie l’Italia perché attratta dalle caratteristiche uniche e dai valori che contraddistinguono il nostro Paese. E' in questo contesto che ci viene naturale evidenziare ciò che ci appartiene e ci connota. Anche i tanti ospiti italiani cercano peraltro elementi distintivi sia estetici, come il design e la location, sia di servizio e ospitalità come la ristorazione, che rispecchiano le peculiarità di ogni territorio”.
A supporto di questa trasformazione, Una Italian Hospitality lancia il sito web www.unaitalianhospitality.com completamente rinnovato sia nel design, sia nelle funzionalità. La piattaforma, sviluppata in collaborazione con il team digital experience di Unipol, integra un sistema di prenotazione ottimizzato. Il nuovo sito mira a rispondere alle esigenze di ogni tipo di viaggiatore, leisure o business, grazie all’implementazione di un’interfaccia funzionale che ne migliora l’accessibilità e la personalizzazione del servizio. Questa trasformazione digitale risponde a obiettivi strategici chiari: incrementare le prenotazioni dirette, rafforzare l’interazione con il segmento mice, ampliare la visibilità nei mercati leisure e corporate, favorire la crescita del network franchising e migliorare la fruibilità dell’offerta ristorativa, indirizzata anche alla clientela esterna.
La crescita del gruppo si riflette anche nei risultati finanziari 2024, con un incremento del 7% dei ricavi rispetto al 2023, margini operativi lordi (ebitda), tariffe medie e revpar in aumento, nonché un tasso di occupazione che ha superato il 76% (ben oltre quello del 2023).
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Una sorta di “back to the future” che punta a ricondurre le agenzie di viaggi verso ciò che è sempre stato il core business originario, nonché la passione: coltivare i rapporti con i consumatori e renderli viaggiatori. La chiave: liberare gli agenti dalla miriade di attività di gestione del punto vendita, che spesso sono stritolanti in termini di energie e costi.
Con questo obiettivo è nata nel 2023 la realtà d’impresa Gattinoni Travel Point, che definisce le agenzie associate in partecipazione del Gruppo Gattinoni; la roadmap prevedeva di associarne una sessantina nell’arco di un triennio, entro la fine del 2026, e attualmente si è già arrivati a quota 51.
Questa formula di partnership - che si aggiunge alle altre due formule affiliative del Gruppo - sta riscuotendo consensi che geograficamente si concentrano prevalentemente nel nord e nel centro Italia; coinvolge agenzie molto radicate nel territorio, non necessariamente già parte del network, con situazioni strutturate e più professionisti in store.
Formula AIP
La formula AIP offre una sorta di pacchetto completo che alleggerisce le agenzie da tutte quelle attività extra vendita. Finanza, amministrazione e sistemi informativi sono centralizzati; i pagamenti ai fornitori vengono effettuati dalla sede, che si occupa anche dei rapporti commerciali di Gruppo, del supporto operativo alla rete, del marketing e della formazione.
Un modo diverso di fare business, che sgrava anche i costi; le economie di scala maturate dal Gruppo Gattinoni consentono alle agenzie di ridurre i costi di gestione interni, dal costo amministrativo ai sistemi tecnologici, alla pubblicità. Minori costi portano a maggiori margini, oltre al regime commissionale medio-alto garantito dalle condizioni che il Gruppo ha negoziato.
Nel 2024 e nel primo trimestre del 2025 il fatturato generato dalle Gattinoni Travel Point ha segnato + 40% rispetto all’anno precedente, con un buon aumento dei volumi delle singole agenzie.
On Board
Un aspetto da sottolineare è che le agenzie che diventano Gattinoni Travel Point beneficiano di una fase di “on board” personalizzata: la prima fase di avvicinamento è quasi artigianale, con tutto il tempo necessario per incontro e formazione. Dopodiché l’agenzia viene dotata di tutti gli strumenti per poter lavorare da subito, in contatto con l’ufficio assistenza – un team di persone dedicate - e la sede centrale. L’associato viene accompagnato in tutte le fasi affinché sia in grado di chiudere la prima pratica già dal primo giorno di apertura.
Commenta Massimiliano Zanessi, direttore Travel Point: “La formula AIP mette know-how e plus di un grande Gruppo a disposizione di agenzie intenzionate a ritarare il proprio modello di business, concentrandosi sugli aspetti relazionali e commerciali che spesso sono soverchiati dalle incombenze gestionali. È la formula che vogliamo comunicare, perché siamo convinti che possa rivelarsi straordinaria, ma più che uno sviluppo numerico ci interessa che chi la sceglie si senta realmente partecipe e soddisfatto. Ci interessa uno sviluppo qualitativo che consenta di mantenere una dimensione adeguata ad un rapporto personale con le agenzie su tutto il territorio nazionale.”
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[post_content] => I prossimi Europei di calcio femminile Uefa Women’s Euro 2025, che si terranno in Svizzera nel mese di luglio, rappresentano per le città elvetiche una grande opportunità per attrarre non soltanto il pubblico dei tifosi, ma in generale anche famiglie e turisti appassionati di sport, arte e natura.
L’evento infatti metterà sotto i riflettori otto città svizzere, destinazioni che hanno strutturato un’offerta turistica già a partire dall’imminente primavera con lo sguardo rivolto alla stagione estiva 2025.
Berna: tra storia e innovazione green
La capitale svizzera, con il centro storico Patrimonio dell’Umanità Unesco, è una delle città più affascinanti del paese. Con la tipica architettura medievale, Berna vanta numerose attrazioni come il Giardino delle Rose, da cui si può ammirare uno dei panorami più romantici della città e il fiume Aare, che in estate diventa meta balneare di turisti e cittadini. Lo stadio Wankdorf, che ospiterà alcune delle partite del torneo, è un esempio di innovazione sostenibile grazie a un impianto fotovoltaico, che lo rende una struttura all’avanguardia in termini di efficienza energetica.
Losanna: capitale dello sport e della cultura
Losanna, sede del Comitato Olimpico Internazionale, è una città che fonde nella propria offerta sport e cultura. Il Vaudoise Aréna sarà il palcoscenico dei Campionati Mondiali di basket U19, mentre dal 1° al 6 luglio la città ospiterà il Festival de la Cité, con spettacoli gratuiti di danza, teatro e musica.
Il 2025 sarà anche l’anno delle celebrazioni per i 100 anni dalla morte dell’artista Félix Vallotton, con la mostra Vallotton Forever al Musée Cantonal des Beaux-Arts fino al 15 febbraio 2026.
Ginevra: tra diplomazia, scienza e avventura
Ginevra è il cuore internazionale della Svizzera, ospitando la sede europea delle Nazioni Unite e il Cern, dove il Science Gateway permette ai visitatori di scoprire i segreti della fisica moderna. Culla dell’orologeria e patria dei maitre chocolatier, la città è anche un paradiso per gli amanti dell’acqua, con attività come il paddleboarding e i tour in barca sul Lago di Ginevra.
Nei prossimi mesi estivi inoltre il Portail des Nations, il centro visitatori dell’Onu, aprirà al pubblico con un’esperienza interattiva per scoprire il ruolo di Ginevra nelle grandi sfide globali.
Tra le tappe instagrammabili della città, il Jet d’Eau, una delle fontane d’acqua più alte del mondo, con un getto che raggiunge 143 metri.
Basilea: cultura e qualità della vita
Un mix di tradizione e innovazione, con un’offerta che spazia dalla cultura alla natura. Così si presenta Basilea, città svizzera sul Reno con un centro storico caratterizzato da architetture moderne e un livello molto alto della qualità della vita. Tra le tappe della città, il Kunstmuseum, con la più antica collezione d’arte pubblica del mondo.
Lucerna: il fascino del lago e delle montagne
Situata sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni e circondata da panorami naturali di interessante bellezza, Lucerna è una delle tappe molto richieste per chi visita la Svizzera. Il centro storico, con il celebre Ponte della Cappella e la Chiesa dei Gesuiti, conserva il fascino di un’epoca passata, mentre dal Muro di Musegg è possibile godere di una prospettiva unica sulla città. Grazie alla sua posizione strategica, Lucerna è il punto di partenza ideale per esplorare la regione, sia via terra che attraverso tour in battello sul lago.
Tra le curiosità di questa tappa cittadina, l’orologio della torre sul Muro di Musegg suona le campane un minuto prima di tutti gli altri campanili della città, un’antica tradizione che segnava il momento per regolare gli orologi delle altre torri.
Sion: tra castelli e sapori autentici
Nel cuore della valle del Rodano, Sion è una destinazione interessante per la sua storia e le sue tradizioni. Dominata dai castelli di Tourbillon e della Torre delle Streghe, la città vecchia regala atmosfere particolari grazie ai vicoli pittoreschi. La città rappresenta una tappa di interesse anche per gli amanti della gastronomia, grazie alle specialità locali come i rinomati vini vallesani, la celebre Raclette, e una carne secca particolarmente ricercata e di qualità. Per chi ama la natura è consigliata anche una tappa al lago sotterraneo di St-Léonard, il più grande d’Europa.
San Gallo: arte, cultura e tradizione tessile
San Gallo è una città nota per la sua tradizione tessile, ancora viva grazie alla presenza di rinomate aziende del settore. Il suo cuore è il quartiere dell'Abbazia, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall’UNESCO, e ospita oggi una delle biblioteche più antiche e affascinanti d’Europa. Nei dintorni, le rive del Lago di Costanza e il Massiccio dell’Alpstein offrono numerose opportunità per escursioni e sport acquatici.
Thun: un gioiello sul lago
Adagiata sulle rive del Lago di Thun, questa pittoresca cittadina è la porta d’accesso all’Oberland Bernese, incorniciata dalle celebri vette dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau. Il centro storico è dominato dall’omonimo Castello, dal quale è possibile godere di una vista panoramica sul territorio circostante. Tra le attività più apprezzate dai turisti, le rilassanti crociere sul battello a vapore Blüemlisalp e le Grotte di San Beato, una meta ricca di leggende.
Ma la vera particolarità di Thun è la possibilità di fare surf nel centro urbano, grazie alla corrente del fiume Aare che crea onde molto amate dagli appassionati di surf fluviale.
Zurigo: una città cosmopolita
Caffè storici, boutique esclusive e vicoli medievali, così si presenta il centro storico di Zurigo, una delle città svizzere più dinamica e cosmopolita. Vanta anche un’offerta culturale d’eccellenza, grazie alla presenza sul territorio di musei di fama internazionale come il Museo FIFA e il Design Museum. A pochi passi dalla città, la Casa del cioccolato Lindt, rappresenta una destinazione molto ambita dalle famiglie, per un viaggio goloso nella tradizione svizzera.
Un viaggio all’insegna della sostenibilità
In occasione di Uefa Women’s Euro 2025, tutti i possessori di biglietti potranno viaggiare gratuitamente sui trasporti pubblici il giorno della partita. Inoltre, lo Swiss Travel Pass permette di esplorare il paese in modo comodo e sostenibile, includendo l’accesso a oltre 500 musei e a numerose funivie.
Anche gli stadi sono un esempio concreto dell’impegno elvetico a favore dell’ambiente. Lo stadio Wankforf di Berna, inaugurato nel 2025, ha fatto scuola nella produzione di energia con il suo impianto di pannelli fotovoltaici. E, sono dotati di una centrale solare anche lo stadio St. Jakob di Basilea, il Letzigrund di Zurigo e l’Afg Arena di San Gallo. Inoltre, queste strutture, quando non vengono usate per le partite, ospitano concerti, eventi e appuntamenti diventando così luoghi multifunzionali aperti alla comunità.
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[post_content] => L'aeroporto di Cagliari spalanca le porte verso una stagione da record con una crescita complessiva di circa il 7% rispetto alla summer 2024 e oltre 1.400.000 posti disponibili sulle rotte internazionali.
Saranno 109 i collegamenti operati da 39 compagnie aeree verso 25 Paesi, sottolinea una nota della Sogaer, che gestisce lo scalo sardo, con «75 i collegamenti di linea (31 domestici e 44 internazionali) e 34 operati con voli charter».
Cagliari «consolida la sua strategia di espansione nel mercato scandinavo. Dopo il successo del collegamento con Göteborg, introdotto nell’estate 2024, la summer 2025 vedrà l’attivazione di due nuove rotte: Stoccolma, operata da Ryanair con due voli settimanali, e Copenhagen, servita da Sas con altrettanti voli».
Tornando ai mesi estivi lo scalo offrirà un programma con oltre 26.000 voli: «Il network internazionale vedrà Ryanair collegare lo scalo cagliaritano con 12 Paesi per un totale di 21 destinazioni, sulle 40 totali operate per la prima volta a Cagliari dal vettore irlandese – precisano da Sogaer -. Ulteriori novità riguarderanno il potenziamento delle frequenze verso la Gran Bretagna con British Airways EuroFlyer che servirà l’aeroporto di Londra Gatwick fino a 10 frequenze settimanali e Vueling che potenzierà di oltre il 20% l’operativo su Barcellona. Significativo anche il potenziamento della programmazione di Edelweiss sulla rotta Cagliari-Zurigo, che, a seguito del successo della rotta operata per la prima volta durante la stagione invernale 2024/25, prevederà un collegamento giornaliero nei periodi di alta stagione. Smartwings potenzierà il numero di collegamenti offerti sulla rotta Cagliari-Praga di oltre il 50% rispetto all’estate 2024, arrivando a cinque voli settimanali. In crescita anche Austrian Airlines, che aumenterà i collegamenti con Vienna del 25%”.
Sempre sul fronte internazionale, ci saranno significativi aumenti di voli da parte di Ryanair verso Porto e Palma di Mallorca (raddoppio dei voli), Budapest (incremento di oltre il 60%) e Poznan (incremento del 35%). Easyjet raddoppierà i collegamenti con Lione, mentre Volotea aumenterà dell’80% i voli per Marsiglia. Anche sul mercato tedesco, Eurowings potenzierà i voli per Stoccarda di oltre il 20%”.
Nuove rotte domestiche
Sul fronte domestico spiccano «l’apertura delle nuove rotte per Pescara di Ryanair e Catania di Aeroitalia, oltre ad un significativo aumento dei collegamenti in regime di continuità territoriale che vedrà Aeroitalia operare 20 voli al giorno da e per Roma Fiumicino e sino a 16 voli da e per Milano Linate, per un totale di oltre mille voli al mese in continuità territoriale.
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[post_content] => Gli pneumatici estivi sono progettati e realizzati per equipaggiare le autovetture e altri veicoli durante i periodi più caldi dell'anno; in virtù delle loro caratteristiche peculiari, infatti, garantiscono prestazioni ottimali (in termini di aderenza, tenuta di strada e spazio di frenata) sui fondi asciutti. In aggiunta, consentono di ottimizzare il consumo di carburante e, in determinate condizioni di utilizzo, limitare anche le emissioni inquinanti.
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Quali sono le prerogative di uno pneumatico estivo
Le gomme per uso estivo si differenziano da quelle invernali per due aspetti: la mescola e il battistrada. La prima è formata da un mix di gomme naturali e sintetiche, al quale vengono aggiunte altre sostanze, soprattutto additivi e minerali. Gli pneumatici estivi presentano una mescola 'dura', in quanto povera di silice e più adatta a reggere lo stress termico e le sollecitazioni dovute al rotolamento e all'attrito con l'asfalto.
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Ragion per cui, gli pneumatici estivi rappresentano ancora oggi una valida alternativa per svariati contesti di utilizzo, tant'è che sono tuttora un prodotto largamente disponibile in commercio, non solo presso le officine specializzate ma anche online, grazie a rivenditori settoriali come Euroimportpneumatici.
Gomme estive per viaggiare: quando convengono?
Per rispondere a questo interrogativo, occorre tener presente quali sono le caratteristiche principali degli pneumatici estivi; inoltre, vanno valutati una serie di fattori che incidono sulle prestazioni e su altri aspetti prestazionali. Nello specifico:
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Ciascuno di questi aspetti può incidere sulla scelta finale dell'equipaggiamento. Per vetture destinate ad un impiego 'intensivo', perlopiù concentrato nei mesi più caldi dell'anno, gli pneumatici estivi sono l'opzione ideale, in quanto costituiscono un prodotto realizzato appositamente per garantire elevati standard prestazionali in contesti di quel genere. Di contro, scegliendo le invernali o le '4 stagioni', il rischio è di accelerare notevolmente il processo di usura delle gomme, con il risultato di doverle sostituire con maggiore frequenza.
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In conclusione, quindi, le gomme estive rappresentano una soluzione che garantisce performance ottimali nei mesi più caldi dell'anno, anche a fronte di un elevato chilometraggio. Per questo, sono l'opzione da prendere maggiormente in considerazione per equipaggiare vetture destinate ad un utilizzo costante e prolungato durante l'estate, inclusi spostamenti frequenti e viaggi veri e propri.
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[post_content] => Giornata di sciopero oggi, 24 marzo, per i piloti easyJet, che rivendicano il «comportamento discriminatorio dell’azienda», come evienziato dalle sigle sindacali che hanno indetto la mobilitazione, Filt-Cgil e Uiltrasporti: «Le motivazioni di questa discriminazione sono chiare - spiegano, ripresi da Andkronos -, dal mancato riconoscimento della rappresentanza sindacale che copre ben oltre il 20% della categoria fino alla crescente disparità di trattamento rispetto ai colleghi piloti delle basi estere. Tra le contemporanee chiusure della base di Venezia e di quella di Tolosa in Francia ci sono state differenze economiche fino al 75% e mancati riconoscimenti di importanti strumenti di tutela sociale».
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Intanto, sono notevoli le ripercussioni sul traffico aereo, in particolare per l'aeroporto di Milano Malpensa - principale base italiana di easyJet e dell'intera Europa continentale -, con decine di voli cancellati nell'arco della giornata.
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[post_content] => Una Norvegia sempre più apprezzata dai viaggiatori italiani, che nel 2024 hanno fatto registrare un aumento del +20% di pernottamenti rispetto al 2023. Un nuovo approccio del viaggiatore italiano nei confronti della destinazione e una nuova platea di viaggiatori che prima non prendeva in considerazione la Norvegia, si traduce in numeri in crescita.
L’Italia oggi rappresenta il 3% degli arrivi totali: «Stiamo realizzando i nostri obiettivi di sviluppo per una Norvegia tutto l’anno e in tutto il Paese – afferma Marco Bertolini, travel trade manager Italy Visit Norway (nella foto) -. Sono infatti esplose alcune zone prima sconosciute al viaggiatore italiano». Il trend di crescita risulta omogeneo lungo tutto l'arco dell'anno. E la sostenibilità, realtà concreta nella destinazione, si conferma un elemento chiave per la creazione di molti prodotti.
«La Norvegia non è sicuramente una meta low cost ma la flessione della corona norvegese ha favorito il cambio con l’euro. E l’effervescenza del mercato italiano viene percepita dal trade norvegese come molto promettente, dalle buone potenzialità». I viaggiatori italiani soggiornano negli hotel, usufruiscono di servizi e attività e si affidano sia ai viaggi organizzati che al fai da te. Per i pernottamenti la scelta degli italiani cade principalmente sulle strutture alberghiere, ma anche a campeggi, case vacanza e ostelli. Le aree predilette sono Oslo, i fiordi e la Norvegia del Nord, con le Isole Lofoten, Tromsø e Capo Nord insieme alla Lapponia Norvegese.
La destagionalizzazione è un obiettivo raggiunto anche nel mercato italiano, superato oramai il grande paletto rispetto ad alcune stagioni. La capacità della Norvegia di promuoversi in tutte le stagioni, con zone che a seconda del periodo dell'anno si presentano come due mondi diversi. Questa popolarità è riconducibile anche all’evoluzione della destinazione, incontaminata, sostenibile, giovane e innovativa, con la sua capacità di proporre nuovi modi di viaggiare in ogni stagione e in tutto il Paese.
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[post_content] => Il Perù è una destinazione ricca di bellezza naturale, culturale e archeologica. Adatta a tutti. I turisti italiani amano il Perù. «Nel 2019 sono stati 70 mila - sottolinea Romina Marchese di PromPerù - Poi è arrivata la pandemia. Negli anni successivi è ripresa la crescita. Nel 2024 siamo arrivati a un livello del 24% ancora inferiore ai numeri pre-Covid, ma registrando un incoraggiante aumento del 49% degli arrivi, con 55 mila turisti italiani che hanno scelto il Perù come meta della loro vacanza. Nel 2025 prevediamo una crescita ulteriore del 20% e contiamo di raggiungere le cifre pre-pandemia nel 2026».
Il turista post-Covid vuole incontrare culture e tradizioni diverse dalla propria ed è molto attento ai pilastri della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il to Earth Cultura e Natura risponde a queste esigenze proponendo il viaggio come strumento di conoscenza e dialogo tra culture, un modo per comprendere il mondo e accompagnare il viaggiatore alla scoperta del Perù. «Desideriamo rivelare la storia di questo paese meraviglioso - sottolinea Isabella Pillolo, product manager di Earth Viaggi -: oltre alle destinazioni del Sud come Machu Picchu (le più visitate e che noi proponiamo in modo diversificato), è affascinante scoprire il Nord del paese con la ruta Moche: un percorso che costeggia il mare, da seguire in un itinerario di almeno quattro giorni tra Trujillo e Chiclayo. È un museo a cielo aperto: se a Cusco i conquistadores spagnoli portarono tutto alla luce, non trovarono però le testimonianze della cultura Moche, che al loro arrivo erano già state coperte dal passare del tempo. Siti meravigliosi stanno venendo alla luce in questi anni, uno dopo l’altro, proprio lungo la Ruta Moche».
Il Perù si rivela quindi al viaggiatore grazie alla narrazione unica Dai Moche agli Inca. Un viaggio nell’archeologia peruviana, di cui è protagonista Régulo Franco Jordán, archeologo di fama internazionale, direttore del sito di Machu Picchu fino all’ottobre del 2024 e scopritore della tomba della Señora de Cao: «Il Perù racconta una storia importante ancor prima degli Incas. Lungo la costa nord-est del paese sono stati fatti ritrovamenti di oltre 14 mila anni fa. Proprio qui, negli oltre mille chilometri tra Nepeña e Piura, tra il 250 e l’800 d.C si sviluppò la civiltà Moche. Era pacifica, evoluta in tutti campi, dalla tecnologia idraulica alla costruzione delle piramidi, e viveva di pesca e agricoltura, seguendo ritmi sostenibili. Nel 1987 l’archeologo Walter Alva portò alla luce la ricca tomba reale precolombiana del Señor de Sipán. Dopo questa preziosa sepoltura abbiamo scoperto altre tombe in diversi siti della costa nord, oltre a diverse piramidi come la Huaca del Sol e della Luna, nonché il complesso del Brujo e Sipán».
La tomba della Señora de Cao, scoperta dall’archeologo Jordán nel 2006, si trova 60 chilometri a nord di Trujillo, nel complesso archeologico di El Brujo. È l’unica mummia rinvenuta di una donna tanto potente. «Il processo di apertura del fardo, il corredo funebre, ha rivelato numerosi oggetti cerimoniali: diademi, corone, collane, orecchini e anelli da naso in oro, argento e pietre preziose. Per i Moche l’oro rappresentava il sudore del sole, mentre l’argento erano le lacrime della luna. Sono stati aperti 27 involucri per arrivare al corpo della Señora. Era alta 1,48 metri, morì di parto tra i 25 e i 30 anni e indossava una maschera d’oro per affrontare il lungo viaggio nel mondo dei morti. Presentava dei tatuaggi di serpenti, simbolo di fecondità. Oggi è esposta con il suo corredo nell’innovativo museo Cao, costruito nel distretto di Magdalena de Cao».
Il professor Jordán ha realizzato importanti ricerche archeologiche anche a Machu Picchu, definendo dei circuiti di visita che hanno lo scopo di proteggere le aree del sito più gravate dal passaggio dei 5 mila ospiti quotidiani. Jordán racconta con entusiasmo il suo nuovo progetto: «Grazie ai 30 anni di ricerche di un archeologo palestinese nella valle Sacra degli Incas, nella regione di Cusco, sono state identificate le caverne di Pitusiray dove, secondo le ricerche suffragate da antichi miti, ebbe inizio la civiltà incaica. È possibile che proprio qui si trovi il tesoro che gli Incas nascosero ai conquistadores spagnoli. Ho in programma di realizzare uno studio geofisico delle caverne per ritrovare il tesoro e, con esso, tante informazioni sulla storia di questo popolo. Sarà una scoperta di portata mondiale».
Acquista quindi un fascino ancora maggiore il progetto di Earth Cultura e Natura: «Promuoviamo un turismo archeologico lungo la Ruta Moche, luogo di grandi rinvenimenti archeologici, ma anche terra ricca di diversità, con splendidi paesaggi affacciati sul mare dove vivere appassionanti esperienze. Il clima è favorevole e il terreno pianeggiante, con spiagge e boschi - conclude Isabella Pillolo -. Presentiamo alle adv e agli operatori un viaggio tra storia e archeologia con partenza speciale a giugno. L’itinerario esclusivo Dai Moche agli Inca rivelerà i luoghi simbolo delle civiltà precolombiane attraverso gli occhi di esperti. Il viaggio del prossimo giugno sarà infatti accompagnato dell’archeologa Jenny Alva, profonda conoscitrice della cultura Moche e del patrimonio archeologico del Perù».
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[caption id="attachment_427205" align="alignleft" width="300"] Pier Carlo Testa e Cinzia Chiaramonti, presidente e vice presidente di Fiavet Toscana[/caption]
L’ospitalità declinata secondo nuovi paradigmi, con il forte sostegno di imprese turistiche del territorio: è la nuova sfida che Fiavet Toscana-Confcommercio intende lanciare, condividendo una strategia con i principali partner della filiera ricettiva – dagli albergatori ai commercianti - che contempli anche percorsi formativi e coinvolga concretamente pure i residenti.
Per Pier Carlo Testa, presidente dell’associazione regionale che raggruppa migliaia di agenzie di viaggi toscane in buon parte operanti nell’Incoming, i tempi per questa svolta sono maturi: “E’ arrivato il momento di rilanciare la cultura dell’accoglienza e pensare ad una serie di iniziative mirate come la formazione per residenti e operatori, promuovendo con formule ‘smart’ ed accattivanti dei veri e propri corsi sull’accoglienza, innescando così quella necessaria interazione multiculturale che possa finalmente indurre i residenti a guardare all’ospite che visita la città, con un approccio propositivo.”
La vice presidente Cinzia Chiaramonti aggiunge: L’industria del turismo è una risorsa fondamentale per l’economia italiana. Va quindi riconosciuto e affermato il suo ruolo e vanno respinte al mittente tutte le strumentali demonizzazioni del nostro lavoro. Bisogna che tutti si rendano conto del volume di utili diretti e indotti, che il turismo porta nel tessuto economico. Occorre superare la fase attuale di disorganizzazione dei flussi e fare un salto di qualità per governare davvero un fenomeno che ora è fuori controllo, in gran parte per l’alta percentuale di attività abusive che proliferano indisturbate. I residenti non vanno trattati da spettatori, bensì come elemento fondamentale per rendere viva una destinazione e quindi uno degli attori in gioco. Chi visita le nostre città non deve trovare un ambiente umano ostile. Dobbiamo essere fieri di proporre il nostro stile di vita e le bellezze che tutti noi abbiamo in custodia temporanea”.
In tale ottica Fiavet Toscana-Confcommercio vuole consolidare una interlocuzione con le istituzioni per promuovere anche eventi che coinvolgano residenti e turisti: “Magari istituendo premi e riconoscimenti – aggiunge Testa – per residenti e imprese che si distinguono nell’accoglienza. In altre parole è tempo di innovare le formule dell’ospitalità puntando sul concetto che una destinazione davvero accogliente si distingue e può ben figurare in un mercato sempre più competitivo. Ottenere nuovi primati nella ricettività turistica significa generare benessere sul territorio tra le comunità residenti. In altre parole benefici tangibili, dal ritorno d’immagine all’indotto che è in grado di produrre un Incoming di qualità.”
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Nel nostro approfondimento, vediamo quali sono tutti gli aspetti da valutare in merito. \r\nQuali sono le prerogative di uno pneumatico estivo\r\nLe gomme per uso estivo si differenziano da quelle invernali per due aspetti: la mescola e il battistrada. La prima è formata da un mix di gomme naturali e sintetiche, al quale vengono aggiunte altre sostanze, soprattutto additivi e minerali. Gli pneumatici estivi presentano una mescola 'dura', in quanto povera di silice e più adatta a reggere lo stress termico e le sollecitazioni dovute al rotolamento e all'attrito con l'asfalto. \r\n\r\nIl battistrada, ovvero la parte dello pneumatico a diretto contatto con il manto stradale, è realizzato in maniera tale da massimizzare l'area dell'impronta a terra; sono presenti scanalature e tasselli, ma le aree di 'vuoto' sono nettamente inferiori rispetto a quelle 'piene', a differenza dei battistrada delle gomme invernali (specie quelle 'da neve'). 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Nello specifico:\r\n\r\n \til chilometraggio; \r\n \tla potenza e la cilindrata del veicolo;\r\n \tl'utilizzo medio della vettura;\r\n \tle aree di percorrenza.\r\n\r\nCiascuno di questi aspetti può incidere sulla scelta finale dell'equipaggiamento. Per vetture destinate ad un impiego 'intensivo', perlopiù concentrato nei mesi più caldi dell'anno, gli pneumatici estivi sono l'opzione ideale, in quanto costituiscono un prodotto realizzato appositamente per garantire elevati standard prestazionali in contesti di quel genere. Di contro, scegliendo le invernali o le '4 stagioni', il rischio è di accelerare notevolmente il processo di usura delle gomme, con il risultato di doverle sostituire con maggiore frequenza.\r\n\r\nA tal riguardo, va presa in considerazione anche l'area di percorrenza; per una vacanza on the road in zone dalle estati particolarmente calde, è bene optare per gli pneumatici estivi, in quanto più resistenti alle alte temperature. 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