19 May 2024

Imelda Shllaku al timone della Palma di Capri per la sua riapertura

[ 0 ]

Cambio di direzione al nuovo hotel La Palma. Non sarà più Fabio Datteroni a guidare la riapertura della struttura della Oetker Collection di Capri prevista per il 2023, ma Imelda Shllaku, che ne assumerà il timone a partire dal prossimo 6 marzo. Con una carriera quasi trentennale alle spalle, la futura general manager vanta numerose esperienze nel settore dell’ospitalità di lusso su scala globale. Dopo il suo primo ruolo come hotel manager presso il Sina The Gray di Milano, ha lavorato per il gruppo The Ritz Carlton dapprima a Dublino, poi sull’isola thailandese di Krabi. Successivamente, si è occupata per sette anni della gestione delle proprietà di Londra e Milano di Bulgari Hotel & Resorts, ricoprendo varie posizioni, per diventare, infine, director of rooms presso l’Armani Hotel di Dubai e il One & Only alle Maldive. Dopo un anno di pausa, nel quale si è occupata di consulenze per 15 importanti hotel di lusso, diventa quindi general manager del Baglioni Hotel London. Il suo ultimo ruolo prima di approdare a Capri, l’ha vista diventare global director of rooms & guest experiences per il gruppo Kerzner International.

“Sono entusiasta del mio nuovo ruolo come general manager dell’hotel La Palma – commenta la stessa Imelda Shllaku -. Credo che la mia esperienza mi permetterà di guidare i vari team al meglio, per garantire agli ospiti un’esperienza impeccabile. Non vediamo l’ora di aprire le porte di questo luogo speciale e accogliere, sia i locali sia gli ospiti provenienti da ogni parte del mondo“. La Palma, costruito nel 1822, e completamente ristrutturato dalla Oetker Collection, è il primo progetto di hôtellerie che porta la firma di Francis Sultana. L’interior designer ha collaborato con i migliori artigiani locali per rendere omaggio alla tradizione. A pochi passi dalla leggendaria Piazzetta, l’hotel offrirà un ristorante e un bar sulla terrazza, un beach club, una nuova piscina, una spa, un fitness centre e tre boutique. La ristorazione sarà curata da chef Gennaro Esposito.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467382 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il Marocco è uno scrigno di sorprese: a poche ore di volo dall'Italia offre un contesto naturale e storico di grande ricchezza, dove vivere esperienze affascinanti. Royal Air Maroc vola da Roma e Milano verso lo scalo internazionale di Casablanca e poi raggiunge Errachidia, nel cuore del paese. Qui inizia l’avventura: un viaggio di scoperta allietato dall’accoglienza dei locali e da esperienze uniche che rivelano l’emozione del deserto, la forza di una natura millenaria, una cultura arcaica che si declina nelle costruzioni e nella gastronomia e tanta bellezza. In 40’ di macchina si arriva a Erfoud, dove si percepisce il trascorrere delle ere geologiche. Centinaia di milioni di anni fa qui c’era un mare e le acque, ritirandosi, hanno depositato una quantità di fossili sorprendente. Sono così tanti da essere utilizzati anche per realizzare i mobili dei riad tradizionali dove si trascorre la notte. Un altro prodotto tipico di Erfoud e del deserto è il dolce dattero, da gustare qui, ma anche in tutto il territorio insieme con formaggio di capra, colorate verdure e tajine o stufati speziati. Il viaggio prosegue verso sud e la distesa del deserto sembra prendere vita con l’apparire delle dune luminose di Merzouga, vicina al confine con l’Algeria: sono alte fino a 150m e sembrano assorbire la luce del sole. Le sabbie del Sahara raccontano una storia antica e il passaggio di carovane di mercanti fenici, cartaginesi e romani di cui oggi resta solo il ricordo. Il viaggiatore può percorrere le dune lentamente a dorso di cammello, su un 4x4 o un quad che corrono veloci o scivolando sul sandboard. Ma quando arriva il tramonto tutto sembra fermarsi mentre il sole si tuffa oltre l’orizzonte. L'esperienza più bella si vive nei campi tendati dove contemplare la luce delle stelle nel buio profondo della notte e, al mattino, assistere al sorgere del sole. La tappa successiva conduce alle Todra Gorges, le gole scavate nei millenni dal fiume Todra in questa zona orientale dell’Alto Atlante, dove le ripide rocce raggiungono i 160m di altezza e sono molto apprezzate sia dagli alpinisti che dagli speleologi. A fianco della strada brillano i colori dei tessuti offerti ai turisti e sul greto del fiume camminano lentamente le donne berbere con bimbi dagli occhi bistrati e asinelli. I berberi sono un popolo antico, originario del Maghreb, e in quest’area geografica vivono tre tribù con dialetti e tradizioni diverse. Superando Boulmane Dades si trovano le Gole del Dades: sin dal Giurassico il fiume scorreva impetuoso per oltre 200km e ha scavato 4 serie di gole profonde tra pareti di roccia color ocra. Lungo la Dades Valley si incontrano “le mille kasbah”, antichi villaggi fortificati fatti di fango e paglia essiccati che sembrano emergere dai paesaggi lunari, come la bella Kasbah Amridil, del XVII secolo, dove la guida locale, tra le tante informazioni, rivela l’utilizzo di materiali a km.0 per la costruzione, la consuetudine di sovrapporre fino a 4 cucine alla stalla per garantire il riscaldamento invernale e il forte simbolismo legato al numero 5 che si ripete nelle decorazioni e nelle finestre della moschea per ricordare i 5 pilastri dell'Islam e le 5 preghiere quotidiane. Nel corso del viaggio il deserto viene improvvisamente colorato da verdi oasi dove crescono mandorli, fichi, noci e betulle e nella zona del Dades si può trascorrere la notte in una delle numerose pensioni a carattere familiare che incantano l’ospite con scorci panoramici inaspettati e esperienze gastronomiche gourmet. Si prosegue attraversando la Valle delle Rose, dove crescono rigogliose le rose di Damasco, qualità antica apprezzata nella cosmetica e nella profumeria. L’affascinante percorso raggiunge poi Ouarzazate: una cittadina ricca di sorprese che porta il nome del fiume che un tempo scorreva imponente nella piana, sorvegliato dall'Ait Ben Haddou: una città fortificata o “kasr”, con vicoli, magazzini, abitazioni e una moschea. La città di terracotta venne costruita nel 1600 lungo la rotta carovaniera che collega il deserto del Sahara all’area di Marrachek. È tanto bella e ben preservata da essere patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1987 ed è stata il set cinematografico di pellicole famose. All’inizio degli anni ‘60, infatti, il clima caldo e soleggiato della zona attirò i cineasti hollywoodiani che girarono qui Lawrence d’Arabia. Da allora, a Ouarzazate - che oggi vanta tre grandi studios e un bel museo del cinema ricco di reperti - sono stati girati film internazionali tra i quali L’uomo che volle farsi re, L’uomo che sapeva troppo, Il gioiello del Nilo, L’ultima tentazione di Cristo, Il té nel deserto e anche La Mummia, Il Gladiatore, Alexander, Le Crociate, Babel e alcune scene de Il trono di spade. È la “Hollywood del deserto” e questo ha portato tanto lavoro e ricchezza nell’area, insieme con la nascita di scuole professionali. Per concludere il percorso tra avventura, cultura e relax nel deserto del Marocco si entra a Ouarzazate e si visita la Kasbah Taourirt con il suo fascino antico: è una tra le meglio conservate del paese grazie agli attenti restauri. Fu abitata fino alla fine degli anni ‘30 da un pascià con la sua famiglia di oltre 100 persone, tra cui la favorita - madre del primo figlio maschio - altre 4 mogli e 14 concubine. Storicamente il vicino caravanserraglio offriva viveri e ospitalità ai viaggiatori che risalivano il deserto e pagavano un pedaggio al pascià prima di raggiungere le coste dell’Africa. Termina a Marrakech questo percorso allietato da gustosi momenti gastronomici e anche tradizionali, come la visita all’hammam con la sua intensità e i suoi profumi. È bello citare un proverbio berbero che dice: “Con il cammello si attraversa il deserto del Sahara, con la gazzella - che è la donna, la compagna - si attraversa la vita”. [gallery ids="467397,467401,467396"] [post_title] => Il deserto del Marocco: tra avventura, relax, cultura e stupore [post_date] => 2024-05-17T08:00:54+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715932854000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467366 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Si terrà dal 16 al 19 maggio la prima edizione della Spring Climate School di Terre del Rossese, promossa dai comuni liguri di Dolceacqua, Camporosso, Soldano, San Biagio della Cima e Perinaldo, in collaborazione col DIATI del Politecnico di Torino e con Adaptation. Da due anni i comuni promotori dell'iniziativa lavorano a un progetto di valorizzazione territoriale che prende le mosse dallo studio delle Nomeranze del vino Rossese per delineare quel paesaggio culturale comune ai borghi elencati nel disciplinare della DOCG, al fine di promuovere turisticamente e culturalmente tutta l'area sotto un unico brand, "Terre del Rossese". «La prima Climate School italiana 'diffusa' nasce con obiettivi molto ambiziosi, formare gli amministratori pubblici locali ed i piccoli imprenditori, informare la popolazione e divulgare i temi della crisi climatica alle giovani generazioni - spiega il giornalista Marco Merola, Direttore scientifico della Scuola e fondatore di Adaption.it - Il programma, articolato in quattro giorni, è denso di seminari, esperimenti di citizen science e giochi dedicati alle scuole, perchè nessuno deve rimanere indietro. La giornata finale sarà dedicata al mare, ne parleremo nella piazza di Camporosso con una delle più quotate ricercatrici italiane, la biologa marina dell'ENEA Chiara Lombardi». La finalità della Climate School è quindi quella di interpretare le esigenze del territorio e dare soluzioni innovative a chi lo abita e se ne prende cura: dalla sensibilizzazione dei bambini sui rischi naturali attraverso modelli territoriali in scala costruiti con mattoncini LEGO, ai temi più cari a questa zona ligure e non solo, quali l’agricoltura e il turismo, fino a laboratori sugli open data per la gestione del territorio, incontri con ricercatori e mapping party. «L’unicità del nostro territorio – aggiunge  Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua, comune capofila di Terre del Rossese - è quella di aver sempre dovuto confrontarsi con una natura ostile, a cui abbiamo dovuto imparare a adattarci, gestendone i cambiamenti e le asperità, nel segno di un costante ascolto e rispetto. Per questo, coi docenti del Politecnico di Torino e con Adaptation, abbiamo ideato questa prima Spring Climate School rivolta alle comunità locali, per poter trovare insieme nuovi strumenti di dialogo col nostro straordinario paesaggio e risposte alle nuove sfide dei cambiamenti climatici».   [post_title] => Liguria, al via la prima Climate School: da Terre del Rossese focus su territorio e soluzioni innovative [post_date] => 2024-05-15T10:00:57+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715767257000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467308 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Olbia di nuovo al centro dei programmi Costa. Con l'approdo di questa mattina della Pacifica, la compagnia torna infatti a operare nella destinazione sarda, grazie a una serie di 18 scali in calendario sino al termine dell'estate. La Pacifica visiterà Olbia ogni martedì, da oggi sino al 24 settembre, nell’ambito di un itinerario di una settimana alla scoperta di Francia, Italia e Spagna, che comprende anche Palma di Maiorca, Valencia, Marsiglia, Savona e Civitavecchia/Roma. Sempre in Sardegna, nel corso del 2024 Costa effettuerà anche 37 scali a Cagliari con la Smeralda. In totale, tra il capoluogo dell'isola e Olbia, gli attracchi delle navi Costa saranno quindi 55, con una crescita del 40% circa rispetto allo scorso anno. L’itinerario della Pacifica a Olbia segna inoltre il debutto della novità Sea Destinations: accanto alle esperienze che porteranno a scoprire le destinazioni a terra, la nave offrirà, infatti, nuove esperienze da godersi a bordo, durante la navigazione, per vivere al meglio i luoghi compresi nella rotta. Per esempio, dopo aver visitato Palma, l'unità si fermerà in rada davanti all’isola di Ibiza, e a bordo prenderà vita un Jungle party in piscina, tra sculture giganti, gabbie dorate, ballerini in abiti lucenti e la musica dei migliori dj dell'isola. O ancora, durante la navigazione nel santuario dei Cetacei, un innovativo spettacolo di luci svelerà i segreti delle creature marine più affascinanti; infine, in mare aperto, nel buio più profondo delle Baleari, gli ospiti potranno andare alla scoperta di pianeti e costellazioni. [post_title] => Costa torna a Olbia con la Pacifica. In programma 18 scali sino al 24 settembre [post_date] => 2024-05-14T12:48:55+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715690935000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467264 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Cinzia Montelli è la nuova general manager della dimora di charme siciliana Donna Coraly. Avrà l'incarico di supervisionare la gestione operativa della struttura e il suo sviluppo commerciale. Professionista con una carriera importante nel mondo dell’ospitalità di lusso, affiancherà la proprietaria Lucia Pascarelli nella definizione dei nuovi  traguardi per la dimora inaugurata nel 2010. Cinzia Montelli ha ricoperto il ruolo di managing director e general manager di realtà di luxury hospitality, tra cui la Bagnaia Golf Resort; per la catena alberghiera AccorHotels ha inoltre curato i riposizionamenti dei La Griffe Roma – MGallery Hotel Collection (precedentemente by Sofitel), Capovaticano Resort Thalasso & Spa – MGallery Hotel Collection (precedentemente by Sofitel), Novotel City Genova (il più grande business hotel italiano del gruppo). E' stata infine al timone dei Grand Hotel Bristol Resort & Spa di Portofino, Relais dell’Orologio di Pisa e Grand Hotel Terme di Ischia. Associata dal 2005 alla European hotel managers association (Ehma), all’interno della quale ha avuto il ruolo di presidente europeo del board of auditors, nella sua carriera ha anche ricoperto l’incarico di assessore alla Cultura (incarico tecnico) presso il consiglio comunale di Acqui Terme, in provincia di Alessandria. "Arrivo al Donna Coraly Country Boutique Hotel con grande entusiasmo, grazie alla chiamata di Lucia Pascarelli, espressione della quinta generazione della famiglia proprietaria dell'antica tenuta – sottolinea la stessa Cinzia Montelli -. Ho intenzione di contribuire allo sviluppo di un turismo di alta gamma, non solo nella struttura che mi pregio di dirigere, bensì anche nella bellissima Sicilia barocca, territorio ospitale, che ritengo molto fertile, con un aspetto da new destination. Porto il mio know-how improntato all'applicazione degli standard di qualità e allo sviluppo di new luxury concept, consapevole dell'importanza della struttura, come riferimento per tutta l'area geografica dove è ubicata. Il fil rouge della mia intera carriera è stato beneficiare del privilegio di dirigere importanti case storiche, ma l'emozione di svegliarsi tutte le mattina nel luogo dove l'armistizio ha sancito la fine del secondo conflitto mondiale, è impossibile da descrivere". Il Donna Coraly è infatti ubicato nel luogo in cui fu firmato l’armistizio di Cassibile il 3 settembre 1943 tra l’Italia e gli Alleati, nelle campagne, dove oggi sorge il parco della Pace. Antico casale nella campagna di Siracusa, oggi dispone di dieci suite con giardino o patio privato. Elemento di punta della dimora Donna Coraly è il ristorante fine dining La Zaituna, che mira a unire l’eccellenza della materia prima e la tradizione siciliana. [post_title] => Cinzia Montelli nuova general manager della dimora di charme siciliana Donna Coraly [post_date] => 2024-05-14T10:47:09+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715683629000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467182 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'aeroporto di Catania-Fontanarossa compie i suoi primi 100 anni e viene celebrato anche dal miinistero delle Imprese e del Made in Italy con l'emissione di un francobollo ordinario da 1,25 euro appartenente alla serie "le Eccellenze del sistema produttivo ed economico". Da campo di volo per scopi militari nei primi anni del Novecento, il 'Vincenzo Bellini' dagli anni '20 è destinato anche ad uso civile ed oggi è uno dei principali scali del Sud Italia.  «In questi primi cento anni di storia, l'aeroporto di Catania, che nel 2023 ha superato quota 10 milioni di passeggeri, ha saputo crescere e potenziare la mobilità e la continuità territoriale della Regione Sicilia, con voli nazionali ed internazionali, creando posti di lavoro ed incentivando il turismo - ha dichiarato il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, in occasione della cerimonia che ha celebrato il centenario dalla fondazione dello scalo siciliano -. Questa storica base logistica favorita dal processo di privatizzazione e liberalizzazione del trasporto aereo è già oggi proiettata verso il futuro e predisposta ad un crescente volume di traffico. Importanti interventi infrastrutturali, di ampliamento dello scalo e di integrazione intermodale con la linea ferroviaria, consolideranno infatti la sua vocazione quale polo strategico nel cuore del Mediterraneo». Sul sito del Mimit è stata pubblicata l'immagine del francobollo che raffigura, in grafica stilizzata, una delle prospettive più rappresentative dell'aeroporto, osservabile dalla pista di decollo, in particolare la struttura del nuovo Terminal A. In primo piano, la coda di un aereo e sullo sfondo la presenza dell'Etna che domina la scena. In alto, a destra, è riprodotto il logo del centenario dell'aeroporto. Completano il francobollo la legenda "Centenario aeroporto Fontanarossa di Catania", la scritta "Italia' e l'indicazione tariffaria "B". Il bozzetto è stato realizzato a cura della Sac, Società aeroporto Catania Spa, e ottimizzato dal Centro filatelico della produzione dell'istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa.   [post_title] => L'aeroporto di Catania compie 100 anni e un francobollo festeggia la ricorrenza [post_date] => 2024-05-13T11:44:39+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715600679000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467099 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Air Europa ha introdotto il face boarding negli aeroporti di Madrid Barajas e Palma di Maiorca. Mentre nei prossimi nesi sarà la volta degli scali di Barcellona, Ibiza, Las Palmas e Tenerife. Il sistema di riconoscimento facciale permette ai passeggeri di semplificare e velocizzare i controlli di sicurezza e l’accesso alle porte d’imbarco nei punti abilitati: in pratica potranno accedere ai controlli di sicurezza senza mostrare i documenti, evitando così code. Allo stesso tempo sarà garantita la sicurezza degli accessi aeroportuali. L’uso di questa tecnologia è facoltativo e per poterne usufruire, sarà necessario registrarsi nell’app di Air Europa, oppure di Aena - Aeropuertos Españoles y Navegación Aérea o ancora nei punti di riconoscimento facciale presenti in aeroporto. Una volta registrati, servirà solo associare la carta d’imbarco ai voli prenotati. Il sistema non esonera i passeggeri dal portare con sé sempre la documentazione valida per viaggiare nel rispetto delle normative vigenti. I nuovi dispositivi per il riconoscimento facciale consistono in una porta che rileva le caratteristiche biometriche del volto del viaggiatore e acquisisce elettronicamente le informazioni contenute nel passaporto e nella carta d’imbarco, così che al passeggero basterà mostrare il proprio viso per arrivare all'imbarco senza fare file.   [post_title] => Air Europa introduce il face boarding negli aeroporti di Madrid e Palma di Maiorca [post_date] => 2024-05-10T12:00:02+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715342402000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 467016 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_467021" align="alignleft" width="300"] Simone Mancini[/caption] Scalapay e Deutsche Bank uniscono le forze per aumentare le opportunità a disposizione dei merchant partner della piattaforma, così come dei consumatori. Si tratta di una sinergia che avrà un impatto significativo anche per l’industria del turismo organizzato, consentendo a Scalapay di arricchire l’offerta di servizi a disposizione dei clienti, con nuove possibilità di pagamento rateizzato adatte ad acquisti di prodotti e servizi di elevato importo o con utilizzo ricorrente. Dall'altro lato permetterà all'istituto bancario di ampliare la propria presenza nel settore del credito al consumo, specialmente nell’online, anche usufruendo della expertise della fintech nell’ottimizzazione dell’esperienza cliente “Siamo lieti di annunciare questa partnership, per ampliare l’offerta verso i merchant e la nostra base di 6 milioni di clienti - sottolinea il ceo di Scalapay, Simone Mancini -. Questa collaborazione ci consente di semplificare l'esperienza dello shopper, anche in contesti più tradizionali come il credito al consumo. E' un traguardo importante lavorare con Deutsche Bank, che ci permette di innovare al di fuori del perimetro del Buy now pay later classico”. [caption id="attachment_467022" align="alignright" width="300"] Matteo Ciccalè[/caption] Finora, Scalapay ha permesso ai suoi 6 milioni di utenti di effettuare acquisti online e in negozio, consentendo di suddividere i pagamenti in tre o quattro rate sino a 5 mila euro. Ora, grazie a questa collaborazione, la gamma di soluzioni di rateizzazione si amplia dando ai clienti in Italia la possibilità di scegliere il Bnpl offerto direttamente da Scalapay, oppure di selezionare le sei, nove e 12 rate proposte da Deutsche Bank. Inoltre, per soddisfare esigenze di più lungo termine, l’opzione di credito al consumo dell'istituto di credito sarà disponibile fino a un massimo di 36 rate per importi entro i 15 mila euro. Una novità che si inserisce nel solco del megatrend relativo alla subscription economy, basata sull'idea di ripartire il pagamento di un servizio per il tempo in cui se ne usufruisce, ottimizzando la spesa. "Nasce in questo modo anche, un’importante occasione di business per agenzie di viaggi, tour operator e crocieristi con scontrini elevati - spiega il vice president strategic growth di Scalapay, Matteo Ciccalé -. Quanti coglieranno l’opportunità di questa soluzione potranno godere di un vantaggio inedito sul mercato turistico 2024 e 2025, e accedere alle novità in arrivo”. [post_title] => Scalapay: al via una partnership con Deutsche Bank. Benefici anche per la travel industry [post_date] => 2024-05-10T09:16:33+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715332593000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466906 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_466909" align="alignleft" width="300"] Il Paguro di Marina di Cala Capra a Palau[/caption] Ristoranti in Gallura: dal 17 maggio riapre Il Paguro nella Marina di Cala Capra a Palau. E' una delle mete preferite degli yacht che navigano lungo le coste del Nord Sardegna e della Costa Smeralda e che possono attraccare in rada nella marina privata di fronte alla terrazza panoramica del ristorante. Arrivare in barca al ristorante, gustare le migliori specialità di mare con pescato del giorno, aragoste locali e piatti della tradizione mediterranea sarda in un’ampia terrazza affacciata sul mare e sulla marina privata, che guarda l’isola di Caprera fino a Porto Cervo e Baia Sardinia. Sono queste le caratteristiche che rendono unico il ristorante à la carte Il Paguro, che aprirà le sue porte dal 17 maggio fino alla fine dell’estate. Il Paguro, in barca al ristorante Una location d’eccezione, nel promontorio naturale di Capo d’Orso, a 4 chilometri da Palau. Una delle mete più amate dagli armatori di yacht per una sosta durante la navigazione tra le isole dell’Arcipelago di La Maddalena, il sud della Corsica e la Costa Smeralda. La marina privata di Cala Capra consente agli ospiti del ristorante l’ormeggio gratuito di yacht e charter nella banchina fino a 60 metri fuori tutto e fino a 100 metri nel campo boe con servizio tender gratuito. Una volta scesi a terra, l’accoglienza è firmata Il Paguro, ristorante à la carte affacciato su un’ampia terrazza sul mare che guarda l’isola di Caprera fino al faro di Capo Ferro a Porto Cervo. L’isola di La Maddalena è dietro l’angolo e Porto Cervo è raggiungibile in quindici minuti di navigazione e venti di auto. L’autentica cucina mediterranea viene reinterpretata dall’executive chef Gianluca Braglia. Tra le sue proposte, piatti che valorizzano le ricette isolane e galluresi, specialità di mare con pescato del giorno, vivaio di crostacei con aragoste locali e astici accompagnati dai migliori vini con numerose referenze nazionali e internazionali esposte nella nuova cantina a vista con sala degustazione interna. L’accoglienza in sala è affidata da 20 anni a Angelo Malaguarnera, che alla qualifica di restaurant manager aggiunge quella di sommelier. “La bellezza del nostro lavoro sta nell’anticipare le richieste. Ci sono dei casi in cui devi essere formale, ma personalmente preferisco un’accoglienza che dia qualcosa in più a livello umano”. [post_title] => Il ristorante Il Paguro nella Marina di Cala Capra riapre il 17 maggio [post_date] => 2024-05-08T11:01:45+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715166105000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 466850 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Sono il Jk Place Capri, il San Pietro di Positano, il Corte Della Maestà, boutique hotel di sole quattro camere a Civita di Bagnoregio, nonché l'umbro Castello di Reschio di Lisciano Niccone, il Casa Maria Luigia di Modena, progetto dello chef già tristellato Massimo Bottura, il Rosewood Castiglion Del Bosco di Montalcino, l'Aman Venice e il Cipriani, a Belmond Hotel i magnifici otto d'Italia: le strutture che sono riuscite a conquistare le tre chiavi della prima Guida Michelin dedicata agli alberghi della Penisola. Il volume, presentato ieri ufficialmente a Milano, include circa 500 strutture, sulle 6 mila selezionate a livello globale: 107 hanno una chiave, 31 ne hanno due e appunto otto ne possono vantare tre. La Toscana è la regione con più strutture insignite del riconoscimento: 32, di cui una con tre chiavi, sette con due e 24 con una. A seguire, la Campania a quota 18 (due, cinque e undici rispettivamente), il Lazio a 17 (una, due e 14), nonché a 16 la Lombardia (sette due chiavi e nove una) e il Trentino - Alto Adige (quattro due chiavi e 12 una). La guida italiana segue quelle francesi, Usa e spagnole, con la Penisola che vanta una quarantina di strutture con chiavi in meno del paese transalpino e altrettanti ma in più rispetto alla destinazione iberica. Il Giappone seguirà il prossimo 4 luglio e successivamente verranno presentati i volumi di altre mete. [post_title] => I magnifici otto della prima Guida Michelin hotel Italia. Tutte le strutture con tre chiavi [post_date] => 2024-05-08T10:03:07+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1715162587000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "imelda shllaku al timone della palma di capri per la sua riapertura" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":67,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":613,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467382","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il Marocco è uno scrigno di sorprese: a poche ore di volo dall'Italia offre un contesto naturale e storico di grande ricchezza, dove vivere esperienze affascinanti.\r\nRoyal Air Maroc vola da Roma e Milano verso lo scalo internazionale di Casablanca e poi raggiunge Errachidia, nel cuore del paese. Qui inizia l’avventura: un viaggio di scoperta allietato dall’accoglienza dei locali e da esperienze uniche che rivelano l’emozione del deserto, la forza di una natura millenaria, una cultura arcaica che si declina nelle costruzioni e nella gastronomia e tanta bellezza. In 40’ di macchina si arriva a Erfoud, dove si percepisce il trascorrere delle ere geologiche. Centinaia di milioni di anni fa qui c’era un mare e le acque, ritirandosi, hanno depositato una quantità di fossili sorprendente. Sono così tanti da essere utilizzati anche per realizzare i mobili dei riad tradizionali dove si trascorre la notte. Un altro prodotto tipico di Erfoud e del deserto è il dolce dattero, da gustare qui, ma anche in tutto il territorio insieme con formaggio di capra, colorate verdure e tajine o stufati speziati.\r\n\r\nIl viaggio prosegue verso sud e la distesa del deserto sembra prendere vita con l’apparire delle dune luminose di Merzouga, vicina al confine con l’Algeria: sono alte fino a 150m e sembrano assorbire la luce del sole. Le sabbie del Sahara raccontano una storia antica e il passaggio di carovane di mercanti fenici, cartaginesi e romani di cui oggi resta solo il ricordo. Il viaggiatore può percorrere le dune lentamente a dorso di cammello, su un 4x4 o un quad che corrono veloci o scivolando sul sandboard. Ma quando arriva il tramonto tutto sembra fermarsi mentre il sole si tuffa oltre l’orizzonte. L'esperienza più bella si vive nei campi tendati dove contemplare la luce delle stelle nel buio profondo della notte e, al mattino, assistere al sorgere del sole.\r\n\r\nLa tappa successiva conduce alle Todra Gorges, le gole scavate nei millenni dal fiume Todra in questa zona orientale dell’Alto Atlante, dove le ripide rocce raggiungono i 160m di altezza e sono molto apprezzate sia dagli alpinisti che dagli speleologi. A fianco della strada brillano i colori dei tessuti offerti ai turisti e sul greto del fiume camminano lentamente le donne berbere con bimbi dagli occhi bistrati e asinelli. I berberi sono un popolo antico, originario del Maghreb, e in quest’area geografica vivono tre tribù con dialetti e tradizioni diverse. Superando Boulmane Dades si trovano le Gole del Dades: sin dal Giurassico il fiume scorreva impetuoso per oltre 200km e ha scavato 4 serie di gole profonde tra pareti di roccia color ocra. Lungo la Dades Valley si incontrano “le mille kasbah”, antichi villaggi fortificati fatti di fango e paglia essiccati che sembrano emergere dai paesaggi lunari, come la bella Kasbah Amridil, del XVII secolo, dove la guida locale, tra le tante informazioni, rivela l’utilizzo di materiali a km.0 per la costruzione, la consuetudine di sovrapporre fino a 4 cucine alla stalla per garantire il riscaldamento invernale e il forte simbolismo legato al numero 5 che si ripete nelle decorazioni e nelle finestre della moschea per ricordare i 5 pilastri dell'Islam e le 5 preghiere quotidiane.\r\n\r\nNel corso del viaggio il deserto viene improvvisamente colorato da verdi oasi dove crescono mandorli, fichi, noci e betulle e nella zona del Dades si può trascorrere la notte in una delle numerose pensioni a carattere familiare che incantano l’ospite con scorci panoramici inaspettati e esperienze gastronomiche gourmet. Si prosegue attraversando la Valle delle Rose, dove crescono rigogliose le rose di Damasco, qualità antica apprezzata nella cosmetica e nella profumeria.\r\n\r\nL’affascinante percorso raggiunge poi Ouarzazate: una cittadina ricca di sorprese che porta il nome del fiume che un tempo scorreva imponente nella piana, sorvegliato dall'Ait Ben Haddou: una città fortificata o “kasr”, con vicoli, magazzini, abitazioni e una moschea. La città di terracotta venne costruita nel 1600 lungo la rotta carovaniera che collega il deserto del Sahara all’area di Marrachek. È tanto bella e ben preservata da essere patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1987 ed è stata il set cinematografico di pellicole famose.\r\n\r\nAll’inizio degli anni ‘60, infatti, il clima caldo e soleggiato della zona attirò i cineasti hollywoodiani che girarono qui Lawrence d’Arabia. Da allora, a Ouarzazate - che oggi vanta tre grandi studios e un bel museo del cinema ricco di reperti - sono stati girati film internazionali tra i quali L’uomo che volle farsi re, L’uomo che sapeva troppo, Il gioiello del Nilo, L’ultima tentazione di Cristo, Il té nel deserto e anche La Mummia, Il Gladiatore, Alexander, Le Crociate, Babel e alcune scene de Il trono di spade. È la “Hollywood del deserto” e questo ha portato tanto lavoro e ricchezza nell’area, insieme con la nascita di scuole professionali.\r\n\r\nPer concludere il percorso tra avventura, cultura e relax nel deserto del Marocco si entra a Ouarzazate e si visita la Kasbah Taourirt con il suo fascino antico: è una tra le meglio conservate del paese grazie agli attenti restauri. Fu abitata fino alla fine degli anni ‘30 da un pascià con la sua famiglia di oltre 100 persone, tra cui la favorita - madre del primo figlio maschio - altre 4 mogli e 14 concubine. Storicamente il vicino caravanserraglio offriva viveri e ospitalità ai viaggiatori che risalivano il deserto e pagavano un pedaggio al pascià prima di raggiungere le coste dell’Africa. Termina a Marrakech questo percorso allietato da gustosi momenti gastronomici e anche tradizionali, come la visita all’hammam con la sua intensità e i suoi profumi. È bello citare un proverbio berbero che dice: “Con il cammello si attraversa il deserto del Sahara, con la gazzella - che è la donna, la compagna - si attraversa la vita”.\r\n\r\n[gallery ids=\"467397,467401,467396\"]","post_title":"Il deserto del Marocco: tra avventura, relax, cultura e stupore","post_date":"2024-05-17T08:00:54+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1715932854000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467366","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si terrà dal 16 al 19 maggio la prima edizione della Spring Climate School di Terre del Rossese, promossa dai comuni liguri di Dolceacqua, Camporosso, Soldano, San Biagio della Cima e Perinaldo, in collaborazione col DIATI del Politecnico di Torino e con Adaptation.\r\n\r\nDa due anni i comuni promotori dell'iniziativa lavorano a un progetto di valorizzazione territoriale che prende le mosse dallo studio delle Nomeranze del vino Rossese per delineare quel paesaggio culturale comune ai borghi elencati nel disciplinare della DOCG, al fine di promuovere turisticamente e culturalmente tutta l'area sotto un unico brand, \"Terre del Rossese\".\r\n\r\n«La prima Climate School italiana 'diffusa' nasce con obiettivi molto ambiziosi, formare gli amministratori pubblici locali ed i piccoli imprenditori, informare la popolazione e divulgare i temi della crisi climatica alle giovani generazioni - spiega il giornalista Marco Merola, Direttore scientifico della Scuola e fondatore di Adaption.it - Il programma, articolato in quattro giorni, è denso di seminari, esperimenti di citizen science e giochi dedicati alle scuole, perchè nessuno deve rimanere indietro. La giornata finale sarà dedicata al mare, ne parleremo nella piazza di Camporosso con una delle più quotate ricercatrici italiane, la biologa marina dell'ENEA Chiara Lombardi».\r\n\r\nLa finalità della Climate School è quindi quella di interpretare le esigenze del territorio e dare soluzioni innovative a chi lo abita e se ne prende cura: dalla sensibilizzazione dei bambini sui rischi naturali attraverso modelli territoriali in scala costruiti con mattoncini LEGO, ai temi più cari a questa zona ligure e non solo, quali l’agricoltura e il turismo, fino a laboratori sugli open data per la gestione del territorio, incontri con ricercatori e mapping party.\r\n\r\n«L’unicità del nostro territorio – aggiunge  Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua, comune capofila di Terre del Rossese - è quella di aver sempre dovuto confrontarsi con una natura ostile, a cui abbiamo dovuto imparare a adattarci, gestendone i cambiamenti e le asperità, nel segno di un costante ascolto e rispetto. Per questo, coi docenti del Politecnico di Torino e con Adaptation, abbiamo ideato questa prima Spring Climate School rivolta alle comunità locali, per poter trovare insieme nuovi strumenti di dialogo col nostro straordinario paesaggio e risposte alle nuove sfide dei cambiamenti climatici».\r\n\r\n ","post_title":"Liguria, al via la prima Climate School: da Terre del Rossese focus su territorio e soluzioni innovative","post_date":"2024-05-15T10:00:57+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1715767257000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467308","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Olbia di nuovo al centro dei programmi Costa. Con l'approdo di questa mattina della Pacifica, la compagnia torna infatti a operare nella destinazione sarda, grazie a una serie di 18 scali in calendario sino al termine dell'estate. La Pacifica visiterà Olbia ogni martedì, da oggi sino al 24 settembre, nell’ambito di un itinerario di una settimana alla scoperta di Francia, Italia e Spagna, che comprende anche Palma di Maiorca, Valencia, Marsiglia, Savona e Civitavecchia/Roma. Sempre in Sardegna, nel corso del 2024 Costa effettuerà anche 37 scali a Cagliari con la Smeralda. In totale, tra il capoluogo dell'isola e Olbia, gli attracchi delle navi Costa saranno quindi 55, con una crescita del 40% circa rispetto allo scorso anno.\r\n\r\nL’itinerario della Pacifica a Olbia segna inoltre il debutto della novità Sea Destinations: accanto alle esperienze che porteranno a scoprire le destinazioni a terra, la nave offrirà, infatti, nuove esperienze da godersi a bordo, durante la navigazione, per vivere al meglio i luoghi compresi nella rotta. Per esempio, dopo aver visitato Palma, l'unità si fermerà in rada davanti all’isola di Ibiza, e a bordo prenderà vita un Jungle party in piscina, tra sculture giganti, gabbie dorate, ballerini in abiti lucenti e la musica dei migliori dj dell'isola. O ancora, durante la navigazione nel santuario dei Cetacei, un innovativo spettacolo di luci svelerà i segreti delle creature marine più affascinanti; infine, in mare aperto, nel buio più profondo delle Baleari, gli ospiti potranno andare alla scoperta di pianeti e costellazioni.","post_title":"Costa torna a Olbia con la Pacifica. In programma 18 scali sino al 24 settembre","post_date":"2024-05-14T12:48:55+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1715690935000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467264","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Cinzia Montelli è la nuova general manager della dimora di charme siciliana Donna Coraly. Avrà l'incarico di supervisionare la gestione operativa della struttura e il suo sviluppo commerciale. Professionista con una carriera importante nel mondo dell’ospitalità di lusso, affiancherà la proprietaria Lucia Pascarelli nella definizione dei nuovi  traguardi per la dimora inaugurata nel 2010. Cinzia Montelli ha ricoperto il ruolo di managing director e general manager di realtà di luxury hospitality, tra cui la Bagnaia Golf Resort; per la catena alberghiera AccorHotels ha inoltre curato i riposizionamenti dei La Griffe Roma – MGallery Hotel Collection (precedentemente by Sofitel), Capovaticano Resort Thalasso & Spa – MGallery Hotel Collection (precedentemente by Sofitel), Novotel City Genova (il più grande business hotel italiano del gruppo). E' stata infine al timone dei Grand Hotel Bristol Resort & Spa di Portofino, Relais dell’Orologio di Pisa e Grand Hotel Terme di Ischia.\r\n\r\nAssociata dal 2005 alla European hotel managers association (Ehma), all’interno della quale ha avuto il ruolo di presidente europeo del board of auditors, nella sua carriera ha anche ricoperto l’incarico di assessore alla Cultura (incarico tecnico) presso il consiglio comunale di Acqui Terme, in provincia di Alessandria. \"Arrivo al Donna Coraly Country Boutique Hotel con grande entusiasmo, grazie alla chiamata di Lucia Pascarelli, espressione della quinta generazione della famiglia proprietaria dell'antica tenuta – sottolinea la stessa Cinzia Montelli -. Ho intenzione di contribuire allo sviluppo di un turismo di alta gamma, non solo nella struttura che mi pregio di dirigere, bensì anche nella bellissima Sicilia barocca, territorio ospitale, che ritengo molto fertile, con un aspetto da new destination. Porto il mio know-how improntato all'applicazione degli standard di qualità e allo sviluppo di new luxury concept, consapevole dell'importanza della struttura, come riferimento per tutta l'area geografica dove è ubicata. Il fil rouge della mia intera carriera è stato beneficiare del privilegio di dirigere importanti case storiche, ma l'emozione di svegliarsi tutte le mattina nel luogo dove l'armistizio ha sancito la fine del secondo conflitto mondiale, è impossibile da descrivere\".\r\n\r\nIl Donna Coraly è infatti ubicato nel luogo in cui fu firmato l’armistizio di Cassibile il 3 settembre 1943 tra l’Italia e gli Alleati, nelle campagne, dove oggi sorge il parco della Pace. Antico casale nella campagna di Siracusa, oggi dispone di dieci suite con giardino o patio privato. Elemento di punta della dimora Donna Coraly è il ristorante fine dining La Zaituna, che mira a unire l’eccellenza della materia prima e la tradizione siciliana.","post_title":"Cinzia Montelli nuova general manager della dimora di charme siciliana Donna Coraly","post_date":"2024-05-14T10:47:09+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1715683629000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467182","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'aeroporto di Catania-Fontanarossa compie i suoi primi 100 anni e viene celebrato anche dal miinistero delle Imprese e del Made in Italy con l'emissione di un francobollo ordinario da 1,25 euro appartenente alla serie \"le Eccellenze del sistema produttivo ed economico\".\r\n\r\nDa campo di volo per scopi militari nei primi anni del Novecento, il 'Vincenzo Bellini' dagli anni '20 è destinato anche ad uso civile ed oggi è uno dei principali scali del Sud Italia. \r\n\r\n«In questi primi cento anni di storia, l'aeroporto di Catania, che nel 2023 ha superato quota 10 milioni di passeggeri, ha saputo crescere e potenziare la mobilità e la continuità territoriale della Regione Sicilia, con voli nazionali ed internazionali, creando posti di lavoro ed incentivando il turismo - ha dichiarato il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, in occasione della cerimonia che ha celebrato il centenario dalla fondazione dello scalo siciliano -. Questa storica base logistica favorita dal processo di privatizzazione e liberalizzazione del trasporto aereo è già oggi proiettata verso il futuro e predisposta ad un crescente volume di traffico. Importanti interventi infrastrutturali, di ampliamento dello scalo e di integrazione intermodale con la linea ferroviaria, consolideranno infatti la sua vocazione quale polo strategico nel cuore del Mediterraneo».\r\n\r\nSul sito del Mimit è stata pubblicata l'immagine del francobollo che raffigura, in grafica stilizzata, una delle prospettive più rappresentative dell'aeroporto, osservabile dalla pista di decollo, in particolare la struttura del nuovo Terminal A. In primo piano, la coda di un aereo e sullo sfondo la presenza dell'Etna che domina la scena. In alto, a destra, è riprodotto il logo del centenario dell'aeroporto. Completano il francobollo la legenda \"Centenario aeroporto Fontanarossa di Catania\", la scritta \"Italia' e l'indicazione tariffaria \"B\". Il bozzetto è stato realizzato a cura della Sac, Società aeroporto Catania Spa, e ottimizzato dal Centro filatelico della produzione dell'istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa.\r\n\r\n ","post_title":"L'aeroporto di Catania compie 100 anni e un francobollo festeggia la ricorrenza","post_date":"2024-05-13T11:44:39+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1715600679000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467099","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Air Europa ha introdotto il face boarding negli aeroporti di Madrid Barajas e Palma di Maiorca. Mentre nei prossimi nesi sarà la volta degli scali di Barcellona, Ibiza, Las Palmas e Tenerife.\r\n\r\nIl sistema di riconoscimento facciale permette ai passeggeri di semplificare e velocizzare i controlli di sicurezza e l’accesso alle porte d’imbarco nei punti abilitati: in pratica potranno accedere ai controlli di sicurezza senza mostrare i documenti, evitando così code. Allo stesso tempo sarà garantita la sicurezza degli accessi aeroportuali.\r\n\r\nL’uso di questa tecnologia è facoltativo e per poterne usufruire, sarà necessario registrarsi nell’app di Air Europa, oppure di Aena - Aeropuertos Españoles y Navegación Aérea o ancora nei punti di riconoscimento facciale presenti in aeroporto. Una volta registrati, servirà solo associare la carta d’imbarco ai voli prenotati. Il sistema non esonera i passeggeri dal portare con sé sempre la documentazione valida per viaggiare nel rispetto delle normative vigenti.\r\n\r\nI nuovi dispositivi per il riconoscimento facciale consistono in una porta che rileva le caratteristiche biometriche del volto del viaggiatore e acquisisce elettronicamente le informazioni contenute nel passaporto e nella carta d’imbarco, così che al passeggero basterà mostrare il proprio viso per arrivare all'imbarco senza fare file.\r\n\r\n ","post_title":"Air Europa introduce il face boarding negli aeroporti di Madrid e Palma di Maiorca","post_date":"2024-05-10T12:00:02+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1715342402000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"467016","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_467021\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Simone Mancini[/caption]\r\n\r\nScalapay e Deutsche Bank uniscono le forze per aumentare le opportunità a disposizione dei merchant partner della piattaforma, così come dei consumatori. Si tratta di una sinergia che avrà un impatto significativo anche per l’industria del turismo organizzato, consentendo a Scalapay di arricchire l’offerta di servizi a disposizione dei clienti, con nuove possibilità di pagamento rateizzato adatte ad acquisti di prodotti e servizi di elevato importo o con utilizzo ricorrente. Dall'altro lato permetterà all'istituto bancario di ampliare la propria presenza nel settore del credito al consumo, specialmente nell’online, anche usufruendo della expertise della fintech nell’ottimizzazione dell’esperienza cliente\r\n\r\n“Siamo lieti di annunciare questa partnership, per ampliare l’offerta verso i merchant e la nostra base di 6 milioni di clienti - sottolinea il ceo di Scalapay, Simone Mancini -. Questa collaborazione ci consente di semplificare l'esperienza dello shopper, anche in contesti più tradizionali come il credito al consumo. E' un traguardo importante lavorare con Deutsche Bank, che ci permette di innovare al di fuori del perimetro del Buy now pay later classico”.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_467022\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Matteo Ciccalè[/caption]\r\n\r\nFinora, Scalapay ha permesso ai suoi 6 milioni di utenti di effettuare acquisti online e in negozio, consentendo di suddividere i pagamenti in tre o quattro rate sino a 5 mila euro. Ora, grazie a questa collaborazione, la gamma di soluzioni di rateizzazione si amplia dando ai clienti in Italia la possibilità di scegliere il Bnpl offerto direttamente da Scalapay, oppure di selezionare le sei, nove e 12 rate proposte da Deutsche Bank. Inoltre, per soddisfare esigenze di più lungo termine, l’opzione di credito al consumo dell'istituto di credito sarà disponibile fino a un massimo di 36 rate per importi entro i 15 mila euro. Una novità che si inserisce nel solco del megatrend relativo alla subscription economy, basata sull'idea di ripartire il pagamento di un servizio per il tempo in cui se ne usufruisce, ottimizzando la spesa.\r\n\r\n\"Nasce in questo modo anche, un’importante occasione di business per agenzie di viaggi, tour operator e crocieristi con scontrini elevati - spiega il vice president strategic growth di Scalapay, Matteo Ciccalé -. Quanti coglieranno l’opportunità di questa soluzione potranno godere di un vantaggio inedito sul mercato turistico 2024 e 2025, e accedere alle novità in arrivo”.","post_title":"Scalapay: al via una partnership con Deutsche Bank. Benefici anche per la travel industry","post_date":"2024-05-10T09:16:33+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1715332593000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466906","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_466909\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il Paguro di Marina di Cala Capra a Palau[/caption]\r\n\r\nRistoranti in Gallura: dal 17 maggio riapre Il Paguro nella Marina di Cala Capra a Palau. E' una delle mete preferite degli yacht che navigano lungo le coste del Nord Sardegna e della Costa Smeralda e che possono attraccare in rada nella marina privata di fronte alla terrazza panoramica del ristorante.\r\nArrivare in barca al ristorante, gustare le migliori specialità di mare con pescato del giorno, aragoste locali e piatti della tradizione mediterranea sarda in un’ampia terrazza affacciata sul mare e sulla marina privata, che guarda l’isola di Caprera fino a Porto Cervo e Baia Sardinia. Sono queste le caratteristiche che rendono unico il ristorante à la carte Il Paguro, che aprirà le sue porte dal 17 maggio fino alla fine dell’estate.\r\n\r\nIl Paguro, in barca al ristorante\r\nUna location d’eccezione, nel promontorio naturale di Capo d’Orso, a 4 chilometri da Palau. Una delle mete più amate dagli armatori di yacht per una sosta durante la navigazione tra le isole dell’Arcipelago di La Maddalena, il sud della Corsica e la Costa Smeralda. La marina privata di Cala Capra consente agli ospiti del ristorante l’ormeggio gratuito di yacht e charter nella banchina fino a 60 metri fuori tutto e fino a 100 metri nel campo boe con servizio tender gratuito. Una volta scesi a terra, l’accoglienza è firmata Il Paguro, ristorante à la carte affacciato su un’ampia terrazza sul mare che guarda l’isola di Caprera fino al faro di Capo Ferro a Porto Cervo. L’isola di La Maddalena è dietro l’angolo e Porto Cervo è raggiungibile in quindici minuti di navigazione e venti di auto.\r\n\r\nL’autentica cucina mediterranea viene reinterpretata dall’executive chef Gianluca Braglia. Tra le sue proposte, piatti che valorizzano le ricette isolane e galluresi, specialità di mare con pescato del giorno, vivaio di crostacei con aragoste locali e astici accompagnati dai migliori vini con numerose referenze nazionali e internazionali esposte nella nuova cantina a vista con sala degustazione interna.\r\nL’accoglienza in sala è affidata da 20 anni a Angelo Malaguarnera, che alla qualifica di restaurant manager aggiunge quella di sommelier. “La bellezza del nostro lavoro sta nell’anticipare le richieste. Ci sono dei casi in cui devi essere formale, ma personalmente preferisco un’accoglienza che dia qualcosa in più a livello umano”.\r\n\r\n","post_title":"Il ristorante Il Paguro nella Marina di Cala Capra riapre il 17 maggio","post_date":"2024-05-08T11:01:45+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1715166105000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"466850","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono il Jk Place Capri, il San Pietro di Positano, il Corte Della Maestà, boutique hotel di sole quattro camere a Civita di Bagnoregio, nonché l'umbro Castello di Reschio di Lisciano Niccone, il Casa Maria Luigia di Modena, progetto dello chef già tristellato Massimo Bottura, il Rosewood Castiglion Del Bosco di Montalcino, l'Aman Venice e il Cipriani, a Belmond Hotel i magnifici otto d'Italia: le strutture che sono riuscite a conquistare le tre chiavi della prima Guida Michelin dedicata agli alberghi della Penisola.\r\n\r\nIl volume, presentato ieri ufficialmente a Milano, include circa 500 strutture, sulle 6 mila selezionate a livello globale: 107 hanno una chiave, 31 ne hanno due e appunto otto ne possono vantare tre. La Toscana è la regione con più strutture insignite del riconoscimento: 32, di cui una con tre chiavi, sette con due e 24 con una. A seguire, la Campania a quota 18 (due, cinque e undici rispettivamente), il Lazio a 17 (una, due e 14), nonché a 16 la Lombardia (sette due chiavi e nove una) e il Trentino - Alto Adige (quattro due chiavi e 12 una).\r\n\r\nLa guida italiana segue quelle francesi, Usa e spagnole, con la Penisola che vanta una quarantina di strutture con chiavi in meno del paese transalpino e altrettanti ma in più rispetto alla destinazione iberica. Il Giappone seguirà il prossimo 4 luglio e successivamente verranno presentati i volumi di altre mete.","post_title":"I magnifici otto della prima Guida Michelin hotel Italia. Tutte le strutture con tre chiavi","post_date":"2024-05-08T10:03:07+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1715162587000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti