16 settembre 2022 13:34

Il panel (da sinistra) con Ludovica Rocchi, Valentina De Santis, Luigi Passera e Luca Marinelli
C’è grande euforia nell’aria. Almeno tra le alte vette dell’ospitalità di lusso. Lo si è visto, anzi lo si è toccato con mano ieri, tra le sale gremite della Luxury Hospitality Conference, svoltasi presso il nuovissimo Lh Collection Milano Citylife. L’evento organizzato da Teamwork in collaborazione con HotelMyPassion è stata l’occasione per fare il punto della situazione nel comparto di alta gamma dell’ospitalità. E l’entusiasmo è tale che c’è chi, come la ceo del Grand Hotel Tremezzo, Valentina De Santis, si è spinta a dire che “nel lusso la domanda eguaglia sempre, se non addirittura supera l’offerta. Persino nel 2020 (l’anno peggiore della crisi pandemica, ndr) la richiesta da noi è stata eccezionale. I mercati si sostituiscono. Se si chiude una porta, se ne apre un’altra”.
Un caso particolarmente fortunato? Forse. Sicuramente la destinazione lago di Como, dove si trova il Grand Hotel Tremezzo, ha goduto di condizioni particolari; in primis la vicinanza con importanti mercati di prossimità europei. Però la sensazione, anzi la certezza, è che il mercato del lusso sia ripartito davvero più forte di prima. “Godiamoci il momento”, ha dichiarato a margine dell’evento il general manager del Principe di Savoia di Milano, Ezio Indiani.
E il momento è davvero speciale. Anche perché “le tariffe sono cresciute a 360 gradi“, ma la domanda si è dimostrata completamente insensibile al prezzo, ha sottolineato la brand director di R Collection Hotels, Ludovica Rocchi. Persino il mercato domestico, da sempre un po’ più attento alle variazioni tariffarie, non ha mostrato alcuna resistenza al costo camera, ha precisato Luca Marinelli, area director learning and development, Italia, Spagna e Portogallo di Belmond. Neppure il caro energia spaventa perciò più di tanto gli hotelier, “perché di spazio, per alzare le tariffe, ce n’è ancora”, ha rassicurato Luigi Passera. Certo, l’importante è rimanere sempre coerenti con se stessi, ha aggiunto il ceo di Lario Hotels: occorre, in altre parole, giustificare eventuali incrementi con la qualità del prodotto.
La preoccupazione che si tratti solo di un rimbalzo temporaneo, frutto della reazione di una domanda compressa da due anni di Covid, non pare insomma sfiorare i protagonisti del lusso. Piuttosto, ad aleggiare sul comparto, rimane la questione risorse umane: “Oggi, oltre al vecchio adagio location, location, location – ha ripreso ancora Passera -, per avere successo nell’hotellerie occorre aggiungere la nuova triade people, people, people. Il problema è che non ci sono abbastanza persone per soddisfare le esigenze di questo settore. Il rischio è che l’industria si blocchi. Il numero di alberghi, soprattutto nei contesti di fascia alta, sta aumentando vertiginosamente, mentre la formazione stenta e le istituzioni ancora faticano a considerare il turismo come una risorsa chiave per il Paese”.
La colpa però è anche un po’ del comparto stesso, ha ammesso in un altro panel, il director of operations di Rocco Forte Hotels, Antonello De Medici: “Nei colloqui di lavoro, quasi sempre ci si limita a parlare di meri dati contabili: il livello di stipendio, i giorni di ferie, i riposi… Persino nel lusso, non riusciamo quasi mai a trasmettere ai potenziali candidati quanto sia bello e divertente lavorare in contesti come il nostro. Eppure, è innegabile: si vive in mezzo a bella gente, si ha la possibilità di frequentare eventi esclusivi, sia mondani, sia culturali…”. Un vantaggio competitivo, insomma, da non dare per scontato, ma da sfruttare di più è meglio.
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[post_content] => Nell’atmosfera di una magnifica serata di inizio giugno, l'edizione capitolina del Glamour Hotel Event si è tenuta su una delle più belle terrazze nel cuore di Roma: stile glam e magnifica vista sul parco di Villa Borghese per il rooftop Adele Mixology lounge dell’hotel Splendid Royal; un albergo dallo stile classico e raffinato simbolo dell’hôtellerie romana che fa da contraltare al nuovo e contemporaneo che sta arrivando. La regia della kermesse romana, che segue l'appuntamento milanese dello scorso maggio, è da sempre affidata a Monia Ronconi, founder & web editor di HotelmyPassion.
Oggi Roma al pari di tutte le grandi capitali, accoglie con entusiasmo l’onda crescente di rinnovamento e adegua il suo stile di ospitalità ai moderni trend del lusso: ne sono una prova il debutto di brand e di nuove catene alberghiere come Anantara e Six Senses, icone di uno stile orientale che ha nelle ampie spa, nell’esperienzialità e nella cura dell’ospite la propria ragion d’essere. Il tutto, naturalmente, strizzando l’occhio a una ristorazione ricercata curata da grandi chef. Da marchi fashion come Bulgari, dove l’estrema attenzione ai dettagli e il servizio impeccabile sono l’essenza di lusso del brand, al cosmopolita Intercontinental, primo in Italia, fino al maltese Corinthia e all’iconico Nobu, il cui debutto è previsto per la fine dell’anno.
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[post_content] => Decisa accelerata nello sviluppo di VRetreats, che annuncia l'arrivo di cinque new entry pressoché in contemporanea a Firenze, Siracusa (Ortigia), Lecce, Olbia e Cervinia, con altri tre in previsione entro la fine dell'anno. Fondato nel 2021, il brand lusso dell'hotellerie griffato Alpitour fa un importante salto in avanti nei suoi progetti di espansione, passando da quattro a nove strutture in poche settimane, per un totale di 570 camere. Il tutto grazie a un investimento di più di 24 milioni di euro. "E l'idea è quella di crescere ancora, con tre nuovi arrivi in previsione entro la fine dell'anno (Milano, Puglia, la zona dei laghi e la costiera amalfitana tra le aree di maggiore interesse; strutture sotto le 100 camere gli obiettivi, ndr)", racconta il presidente e amministratore delegato di Alpitour World, Gabriele Burgio, in occasione della presentazione ufficiale della new entry fiorentina Tornabuoni: di proprietà di Hines e precedentemente a gestione Ag Hotels, la struttura si fregia pure del soft brand The Unbound Collection (gruppo Hyatt), destinato a rimanere anche con l'insegna VRetreats. "D'altronde non possiamo ignorare la forza dei programmi fedeltà dei grandi gruppi e network alberghieri internazionali, come dimostrano anche le affiliazioni di una delle nostre due proprietà di Tormina ai Leading Hotels of the World e di quella di Venezia a Small Luxury Hotels of the World".
In un contesto in cui il segmento del lusso gode di ottima salute, come testimoniano tutti i numeri del 2022 praticamente in ogni angolo d'Italia, pure il brand lusso di Alpitour snocciola performance di tutto rispetto: "L'anno scorso abbiamo chiuso a quota 33 milioni di fatturato - aggiunge Burgio -. Grazie anche ai nuovi arrivi, per il 2023 miriamo a superare i 57 milioni, con margini operativi lordi per oltre 20 milioni". Il marchio, che presto potrebbe chiamarsi VR, "per questioni di semplicità", ha una netta vocazione internazionale, tanto che l'80%-85% degli ospiti proviene da oltre confine. Ma soprattutto l'idea del gruppo è quella di sfruttare appieno le sinergie con le altre realtà della compagnia, a partire dalla linea aerea Neos e dalle attività di tour operating: "Il modo classico di fare hotellerie è ormai qualcosa che appartiene al passato", è la convinzione di Burgio. Oggi occorre un approccio nuovo al business dell'ospitalità. "E noi ci stiamo provando, portando il dna del tour operator all'interno della nostra divisione hospitality, in modo non solo da ottimizzare i conti economici ma anche le informazioni degli ospiti lato crm".
D'altronde l'a.d. e presidente del gruppo l'aveva già ribadito in altre occasioni: l'attività legata all'ospitalità serve a dare solidità al gruppo, proprio perché in grado di garantire marginalità nettamente più elevate rispetto a quelle delle altre divisioni della compagnia, in particolare di quella del tour operating che normalmente si attesta poco sopra al 2%. Certo, le sfide non mancano. A partire dal personale, "ma questo è un problema che accomuna l'intero settore, in tutto il globo", per arrivare sino all'aumento dei tassi di interesse: "In effetti, prima del recente picco d'inflazione lo yield medio atteso dagli investitori partner in Italia si aggirava attorno al 5% - 5,5%, con qualche fisiologica oscillazione in alto e in basso a seconda della destinazione e dello stato dell'immobile - conclude ancora Burgio -. Oggi le richieste sono aumentate, perché l'aumento dei tassi d'interesse ha delle ovvie ripercussioni su operazioni immobiliari che mediamente si portano avanti con un 30%-40% di equity. Allo stesso tempo, però, va detto che nel segmento lusso le tariffe sono quasi raddoppiate rispetto all'epoca pre-Covid. Con questo non voglio dire che le vendite stiano compensando del tutto gli aumenti dei livelli di yield attesi, però stiamo sicuramente vivendo una fase di assestamento interessante. Senza dimenticare che forse nel prossimo futuro potranno nascere nuove opportunità, se chi magari si è esposto con leve di finanziamento dell'80% dovesse finire in default".
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[post_content] => Aprirà il prossimo 15 giugno il nuovo Nolinski Venice, struttura di debutto in Italia del brand di casa Evok Collection, gruppo francese specializzato nel segmento lusso. Il nuovo 5 stelle nasce dalla conversione dell'ex Camera di Commercio di calle Larga XXII marzo. Oltre alle sue 43 camere, di cui 13 suite, la struttura disporrà pure del ristorante parigino due volte stellato Michelin Palais Royal, della spa by La Colline con piscina indoor, del Caffè Nolinski e di un bar biblioteca. Il design è stato affidato al duo italo-francese Yann Le Coadic e Alessandro Scotto.
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[post_content] => Qatar Airways amplia le possibilità di sperimentare il QVerse, che consente agli utenti di navigare per l'organizzazione del viaggio in una coinvolgente esperienza digitale, prima ancora di entrare in aeroporto. Volare nel futuro è possibile, insieme all'equipaggio di cabina MetaHuman "Sama" - che prende il nome da "cielo" in arabo - che assiste gli utenti durante il viaggio attraverso i vari banchi di check-in di First Class, Premium Lounge e cabine di Business ed Economy Class.
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[post_content] => Ryanair investe sulla Calabria con un operativo estivo che conta 19 rotte fra Crotone e Lamezia, incluse 2 nuove per Treviso e Venezia, oltre a maggiori frequenze su otto rotte tra cui Lamezia-Bologna, Lamezia-Malta e Crotone-Milano Bergamo.
La stagione estiva 2023 vede quindi un aeromobile basato a Lamezia, le due novità della Crotone-Treviso e della Lamezia-Venezia per oltre 220 voli settimanali. Prevista una crescita dei passeggeri da e per la Calabria del 21% rispetto all’ultimo anno pre-Covid, per oltre 1,7 milioni di passeggeri.
Eddie Wilson, ceo della low cost irlandese, ha ribadito il grande interesse verso l'Italia e verso la Calabria. Wilson ha confermato la crescita enorme per Lamezia che può contare su 16 rotte; a Crotone le rotte sono 3, mentre è fermo lo scalo di Reggio Calabria per motivi operativi.
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"Al momento esiste una eccessiva disparità di trattamento tra le strutture alberghiere e le extralberghiere, con la bilancia degli oneri normativi, burocratici e fiscali che pende decisamente dal lato degli alberghi. Non faremo certamente mancare il nostro contributo per una nuova legge, oggi quantomai necessaria, e apprezziamo il lavoro di concertazione messo in campo dal ministro Santanchè. Occorre disciplinare il settore per tutelare il cliente finale, che deve trovarsi di fronte a strutture ricettive che rispettino tutti i parametri di sicurezza, e tutte le imprese del comparto, che ad oggi si trovano a giocare la stessa partita, quella dell'ospitalità, ma con regole diverse".
"Sono oggi tantissime le strutture che nelle nostre città operano sostanzialmente sul mercato alberghiero, senza però rispettare le stesse norme che la legge impone ad una struttura alberghiera. È questo il vero nodo da affrontare e da risolvere: imprese che lavorano all'interno dello stesso mercato devono rispettare le stesse regole".
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[post_content] => Play ha trasportato lo scorso maggio 128.894 passeggeri, il più alto numero di viaggiatori mensili mai registrati nella storia della giovane compagnia aerea islandese; si tratta di un incremento di circa il +26% rispetto ad aprile (102.499) mentre il load factor è stato dell'85%.
Il numero di passeggeri di maggio 2023 è più che raddoppiato rispetto all'anno precedente quando però il network di Play contava sole 17 destinazioni rispetto alle attuali 26; le rotte da e per Londra, Copenaghen, Parigi, Boston e Berlino hanno registrato un load factor di oltre il 90% e le destinazioni soleggiate dell'Europa meridionale rimangono molto popolari.
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«Maggio è stato un mese molto positivo per Play - ha commentato il ceo, Birgir Jonsson -: abbiamo infatti raggiunto il numero di passeggeri mensile più alto della nostra storia. Un load factor dell'85% rafforza ulteriormente la nostra posizione in un mese difficile in cui la domanda non è tipicamente molto forte. Abbiamo anche raggiunto un importante traguardo ricevendo un nuovissimo A321neo, che ha portato a dieci la flotta di aeromobili della famiglia A320neo.
Inoltre, a maggio si è registrata la media più alta di ricavi ancillari mai registrata in un singolo mese per il nostro vettore. Si tratta di un flusso di entrate che, per varie ragioni, non siamo riusciti a portare a un livello ottimale la scorsa estate e vedere che i nostri sforzi continui e gli investimenti in tecnologia hanno prodotto questo aumento è stato particolarmente gratificante.
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[post_content] => Non si ferma l'incremento dell'offerta alberghiera di lusso in Italia, tanto che c'è già chi si preoccupa di un'eccessiva inflazione del mercato lato prodotto. Soprattutto a Roma, destinazione nella quale si attendono ben 19 new entry nel segmento più alto dell'ospitalità entro i prossimi tre anni. Eppure, il segmento sta attualmente vivendo un paradosso, per cui la disponibilità a spendere dei clienti è tale che, persino a fronte di una domanda tutto sommato contenuta, i prezzi camera continuano a salire. Lo ha rivelato al Sole 24 Ore Federico Lalatta, partner di Boston Consulting Group.
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Ricavi medi
Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.
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[post_content] => Atr alza il sipario sulle nuove cabine di lusso HighLine nell'intento di conquistare nuovi mercati per i suoi turboelica regionali. Durante l'Aircraft Interiors Expo in corso questa settimana ad Amburgo, il costruttore europeo di aeromobili ha presentato la nuova collezione di interni, creata pensando agli operatori commerciali e d'affari. Grazie a HighLine, Atr intende portare i suoi aeromobili, che sono già tra i velivoli regionali più efficienti in termini di consumo di carburante sul mercato, a un livello superiore, offrendo un'alternativa sostenibile ai viaggi d'affari.
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