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9 febbraio 2012 08:41
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Responsabile commerciale, esperta Mice, start up alberghieri, consolidato portafoglio clienti, contatti mercati emergenti, patentino At, quattro lingue, opera per obiettivi, disposta viaggiare, esamina serie proposte.
Tel. 333 5882853; mail:d.figini@mail.com
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[post_content] => Un 2025 da 16.800.000 passeggeri, con un lieve calo - come previsto - del 3,5% per poi tornare, nel 2026, attorno ai 17.400.000 del 2024. Sacbo, società di gestione dell'aeroporto di Milano Bergamo, tira le somme dell'anno ormai concluso e guarda al prossimo quando lo scalo toccherà anche il record di aeromobili basati: 24. E saranno spesso più grandi: l’Airbus 321 porterà 50 passeggeri in più, il Boeing Max 8002 passerà da 181 a 197.
In fieri il potenziamento della viabilità e il parcheggio multipiano, di cui nel 2026 sarà realizzato il progetto esecutivo da sottoporre a Enac: una struttura di cinque piani per 2.000 auto e 30 milioni di euro di costo. «Per dare un motivo ai passeggeri per usare l’accesso a est la cosa migliore è la realizzazione del parcheggio - spiega Amelia Corti, direttore generale, ripresa da Il Corriere di Bergamo -. Che è più piccolo e quindi di realizzazione più veloce di quello previsto a ovest. Dove un cantiere sarebbe stato anche complicato dalla presenza dei lavori del treno».
Il 2025 ha visto un aumento dei ricavi non-aviation, all’interno dello scalo: «Che con i nuovi spazi crescono molto anche in termini di qualità - sottolinea il presidente Giovanni Sanga -: se ne accorge chi va in altri aeroporti e ci scrive per sottolineare la differenza».
Allungando lo sguardo all’estate 2026 sono confermate 150 destinazioni e anche se Milano Bergamo non è fra gli scali ufficiali delle Olimpiadi, conta sulla sua posizione geografica per un aumento di traffico. Tanto che Sacbo sta facendo una pianificazione per i voli di Stato e le delegazioni, con flussi facilitati per le squadre e le tifoserie. E se Ryanair e Wizz Air continuano a rappresentare l’85% del traffico, Sacbo è sempre in cerca di nuove collaborazioni: «Ci avete visto crescere adeguandoci come un calzino alle esigenze delle compagnie», riassume Corti. Gli interventi «più soddisfacenti», in prospettiva per i numeri, sono i nuovi contatti verso il Golfo Persico: «Sono impressionati dalla nostra vicinanza con Milano e a breve potremmo avere novità».
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[post_content] => Sandals Resorts International riapre cinque delle otto strutture in Giamaica. Si tratta di un importante segnale positivo per il comparto turistico dell’isola, dopo il passaggio dell’uragano Melissa. I resort riaperti sono: Dunn’s River, Royal Plantation, Ochi, Negril e Beaches Negril. Il 30 maggio 2026 riapriranno South Coast, Montego Bay e Royal Caribbean.
Voglia di ripresa
«In questo momento c’è una concreta voglia di ripresa in tutta la Giamaica - ha dichiarato Adam Stewart, executive chairman di Sri -. I nostri aeroporti sono aperti e accolgono voli da tutto il mondo. Tour, attività ed esperienze, tra cui le iconiche cascate del fiume Dunn, la famosa Seven Mile Beach di Negril e Mystic Mountain per gli appassionati di bob giamaicano, sono pronti e attendano i nostri ospiti».
Fondata in Giamaica nel 1981, Sandals Resorts – brand a conduzione familiare – ha radici profonde nel suo paese d’origine: è qui che Gordon Butch Stewart ha aperto il primo dei resort che sono andati nel tempo a dare vita al Gruppo Sandals Resorts, da sempre guidato dalla sua famiglia, anche dopo la sua morte. «I nostri ospiti amano quest’isola e, quando torneranno, ritroveranno la stessa magia di sempre: la Giamaica è pronta ad accoglierli a casa».
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I numeri che certificano il trend positivo arrivano dalla quarta edizione di Roots In, la Borsa Internazionale del turismo delle origini, che si è svolta a Matera, da uno studio Data Appeal ed Enit: il fenomeno è in forte espansione: le presenze digitali dai sei principali mercati extra-europei sono aumentate del 76,1%, passando da 3.859 nel 2022 a 6.796 nel 2024, con un picco nel 2023 che ha registrato un'esplosione dell'interesse online del 70,4%".
In particolare - secondo quanto reso noto dal'Apt Basilicata ripreso dall'Ansa - "ancora più significativa la crescita degli arrivi fisici che, in tutti i mercati analizzati, supera quella digitale con divari compresi tra 17 e 60 punti percentuali, testimoniando un forte effetto passaparola e una conversione straordinaria della domanda turistica".
Gli Stati Uniti "si confermano il principale mercato estero con oltre 33.000 arrivi e 61.000 presenze nel 2024, registrando una crescita del 47% rispetto al 2022 e un sentiment in costante miglioramento, passato da 88,5 a 91,7 punti.
Ma sono Argentina e Brasile a mostrare le performance più incisive: l'Argentina cresce del 186% negli arrivi fisici e del 126,2% nelle presenze digitali, mentre il Brasile registra rispettivamente +181% e +157,7%. Anche Australia e Canada confermano trend eccezionali con crescite fisiche del 166% e 60%, superiori a quelle digitali.
Interessante il caso del Messico che, pur rappresentando un mercato di nicchia con 123 presenze digitali nel 2024, raggiunge il sentiment più alto tra tutti i Paesi analizzati con 93,5 punti. Sul fronte europeo, l'analisi dei quattro principali mercati - Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera - mostra una crescita complessiva delle presenze digitali del 13,2% nel triennio. La Francia si conferma primo mercato europeo con circa 37.400 arrivi nel 2024 (+47% sul 2022) e 72.900 presenze (+60%), seguita dalla Germania con 19.000 arrivi e dal Regno Unito con 15.800 arrivi".
I dati confermano che la Basilicata sta consolidando la propria attrattività presso i mercati del Turismo delle Radici, rafforzando al contempo la qualità percepita dell'esperienza complessiva anche presso i visitatori europei".
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[post_content] => La diciassettesima edizione di BTO – Be Travel Onlife ha confermato l'evento come uno dei punti di osservazione più solidi sull’innovazione turistica in Italia. L’edizione 2025, ospitata l’11 e 12 novembre, ha riunito oltre 350 speaker su sette hall, con un focus chiaro: leggere un settore che non è più in ripresa, ma nel pieno di una trasformazione strutturale.
Il tema Cross-Travel ha accompagnato un programma che ha incrociato tecnologia, capitale umano, governance territoriale, enoturismo, hospitality e data economy, evidenziando la necessità – sempre più urgente – di far dialogare competenze e mondi diversi.
Phocuswright: mercato globale solido, digitale e guidato dall’AI
Tra gli appuntamenti più seguiti, la presentazione del nuovo report Phocuswright Travel Forward. I dati illustrati da Giancarlo Carniani, Italian Analyst Phocuswright, confermano un settore in espansione: 1,61 trilioni di dollari di prenotazioni globali nel 2024 e una proiezione a 1,72 trilioni, con un tasso di crescita tra il 6 e il 9 per cento.
Quasi 6 prenotazioni su 10 sono già online e la quota salirà ancora nel 2026. Aereo, hotellerie e affitti brevi restano i comparti più dinamici, mentre l’AI generativa, già adottata dal 18 per cento dei viaggiatori leisure, è destinata a superare il 50 per cento nell’arco di un anno. Segnali positivi anche dal travel tech: i finanziamenti del 2024 hanno raggiunto 4,3 miliardi di dollari, con le startup b2b che superano le B2C per investimenti.
Enogastronomia e turismo
Molto partecipata anche la sessione dedicata al turismo enogastronomico. Nel panel Tra il dire e il fare: come il turismo enogastronomico può diventare un driver strategico per territori e operatori, Francesco Tapinassi , direttore scientifico BTO ha messo a confronto la necessità di affiancare alla ricchezza di prodotti Dop e Igp una governance solida, una visione basata sui dati e un’offerta esperienziale strutturata.
Il panel Cross-Over d’Eccellenza: il viaggio di Guido Martinetti ha invece ripercorso l’evoluzione dell’imprenditore, dal progetto Grom alla gestione di Mura Mura / Le Marne Relais. Dialogando con Roberta Milano, coordinatrice scientifica BTO Food & Wine Tourism, e Nicola Zoppi, coordinatore della sezione Hospitality, Guido Martinetti ha raccontato il passaggio dal food alla viticoltura fino all’ospitalità di alto livello, facendo emergere coerenza, cura del cliente e radicamento territoriale come chiavi di un modello trasversale ma riconoscibile.
Il panel Mangia, viaggia, ama. Il ruolo dei media content nel turismo enogastronomico ha acceso il dibattito su come podcast, video, reel e format digitali influenzino la percezione delle destinazioni.
Sono intervenuti Lucia Aliotta, consulente di web marketing, Fabrizio Todisco, tourism media strategist, Francesco Marino, giornalista, autore e digital strategist, Francesca Ferrara, media creator & consultant. Marino ha osservato come «il cibo sia diventato un linguaggio, capace di trasformare anche il modo in cui i piatti vengono pensati». Todisco ha portato il caso Napoli, oggi fortemente orientata dai contenuti di TikTok: un fenomeno che ha generato opportunità reali, ma che richiede attenzione per non ridurre le identità urbane a pochi format virali.
AI alberghiera: come distinguere innovazione e AI washing
Molto seguito il panel AI Alberghiera: dallo AI washing all’innovazione autentica, moderato da Marco Matarazzi, ceo di Slope. L’incontro ha messo in guardia dagli strumenti che si presentano come “AI-powered” senza esserlo davvero, generando rischi operativi e strategici. Matarazzi ha ricordato come nei sistemi di revenue management la mancanza di trasparenza possa far perdere il controllo sulla tariffazione. Per Mariella Borghi, di Aidea, una vera AI parte da dati proprietari e capacità di apprendimento misurabile, mentre Alessandro Crotti, Empori AI ha avvertito sul problema dei dati sporchi: «l’AI amplifica ciò che trova, errori compresi». Claudiana Di Cesare, esperta di turismo e innovazione, ha invece sottolineato come l’AI funzioni «solo se inserita in una visione chiara. Se non migliora l’esperienza dell’ospite o il lavoro dei team, non è innovazione ma marketing».
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Un incremento trainato dai viaggi internazionali (+5,6%), a conferma della forte domanda estiva, con un volume totale di passeggeri ora superiore del 7% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019).
Gli aeroporti dell'area Ue+ hanno registrato una crescita del 4%, con performance eccezionali in Polonia (+15,1%), Slovenia (+11,7%) e Romania (+10,3%), mentre Lettonia (-6,7%), Estonia (-4,5%) e Islanda (-2,5%) hanno registrato un calo. Al di fuori dell'Ue+, il traffico è aumentato dell'8,8%, trainato da Moldavia (+46,6%), Israele (+38,1%) e Bosnia-Erzegovina (+20,4%), mentre la Russia (-13,3%) ha continuato a registrare una contrazione.
Tra i principali aeroporti, Istanbul Sabiha Gökçen (+21,5%) è stato l'hub in più rapida crescita in Europa, mentre sia l'aeroporto di Istanbul che quello di Londra Heathrow hanno superato per la prima volta gli 8 milioni di passeggeri in un solo mese. Milano Malpensa (+10,2%), Copenaghen (+8,6%) e Atene (+6,8%) hanno guidato la crescita nella categoria dei mega-aeroporti.
Gli aeroporti più piccoli hanno beneficiato maggiormente dell'espansione dei vettori low cost e della forte domanda leisure, con gli aeroporti medi in crescita del +5,8% e quelli piccoli del +6,2%, anche se questi ultimi rimangono del 20% al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Nel settore merci, i volumi sono diminuiti del 5,8% su base annua, ma sono rimasti del 7% superiori al 2019, con Liegi (+29%), Madrid (+11,4%) e Milano Malpensa (+6%) che hanno registrato le performance più solide tra i principali hub cargo.
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Nel primo trimestre 2025, le entrate turistiche sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo circa 1,21 miliardi di dinari (circa 365 milioni di euro).
Ora la strategia nazionale punta a diversificare l’offerta turistica: maggiore attenzione al turismo senior, al benessere, al turismo rurale ed ecologico, al lusso, nonché alle locazioni turistiche. Queste iniziative mirano a rafforzare la resilienza del settore e ad attrarre flussi durante la bassa stagione.
Sono in atto campagne promozionali mirate verso il mercato italiano, supportate dal potenziamento dei collegamenti aerei con l’Italia, con la valorizzazione di rotte dirette per facilitare l’accesso dei turisti italiani.
Diversi anche gli eventi di richiamo internazionale in calendario nei prossimi mesi: tra questi il Balloons Event Show – Tunisia (Hot Air Balloon & Paramotor Festival): dal 24 ottobre al 1° novembre 2025, nelle località di Djerba, Douz e Tozeur, il festival che combina spettacoli aerostatici, forum b2b, esperienze culturali, musicali, show di droni, momenti esperienziali immersivi.
E' poi confermato Issot – Salone Internazionale del Turismo del Sahara e delle Oasi, che tornerà anche quest’anno dopo il successo della prima edizione. Fiera che valorizza il turismo alternativo, sostenibile e le peculiari risorse naturali e culturali del Sahara tunisino.
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"Con effetto immediato", il Dipartimento di Stato degli Usa ha annunciato che i richiedenti il visto - per non immigrati - devono fissare un colloquio presso l'ambasciata statunitense locale, aggiungendo che "i richiedenti devono essere in grado di dimostrare la residenza nel paese in cui presentano la domanda".
La nuova iniziativa dell'amministrazione Trump sottolinea che i richiedenti che fissano un colloquio presso un'ambasciata o un consolato degli Stati Uniti al di fuori del loro Paese di nazionalità o residenza “potrebbero avere maggiori difficoltà a ottenere il visto”, sottolineando che le tasse “non saranno rimborsate e non potranno essere trasferite”.
Secondo i dati della U.S. Travel Association, ripresi da Forbes, nel 2024 i turisti internazionali hanno speso 181 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
Da anni l'industria turistica statunitense lamenta i lunghi tempi di attesa per il rilascio dei visti da parte del Dipartimento di Stato. Geoff Freeman, ceo della U.S. Travel Association, spiegava che i lunghi tempi di attesa per il rilascio dei visti creano un attrito inutile che rende il Paese meno competitivo come destinazione turistica.
A seconda della nazionalità del potenziale turista, i tempi di attesa per un colloquio per il visto presso un consolato o un'ambasciata degli Stati Uniti all'estero possono superare un anno.
Le stime iniziale di arrivi internazionali negli Stati Uniti nel 2025, prevedevano una crescita del 9%: invece, secondo uno studio del Wttc che ha analizzato l'impatto economico del turismo in 184 paesi, quest'anno gli Stati Uniti saranno l'unica destinazione a registrare un calo della spesa dei visitatori internazionali.
Tourism Economics, la divisione di Oxford Economics dedicata ai viaggi segnala che nel periodo tra agosto e ottobre le prenotazioni aeree internazionali verso gli Usa sono inferiori del 10-14% rispetto allo scorso anno e che le prenotazioni aeree dal Canada, che rappresenta quasi un quarto di tutto il turismo in arrivo, sono diminuite fino al 43% rispetto allo stesso periodo del 2024.
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[post_content] => [caption id="attachment_333887" align="alignleft" width="181"] Mandarin Oriental Hotel premia i follower[/caption]
Mandarin Oriental arriva in Corea del Sud. La catena ha infatti annunciato l'apertura di una struttura, prevista per il 2030, posizionata a Seoul all’interno del Central Business District, a nord del fiume Han.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha spiegato: «Seoul è un centro culturale ed economico in pieno sviluppo e siamo lieti di annunciare il nostro ingresso in questo mercato. Mandarin Oriental, Seoul incarnerà il nostro impegno per una crescita attenta e responsabile, offrendo un’esperienza che riflette lo spirito unico della destinazione e al tempo stesso il servizio leggendario e l’eccellenza nel design, filo conduttore di tutte le nostre proprietà».
La struttura
Le 128 camere e suite saranno caratterizzate da un’atmosfera intima, ispirandosi a un club privato. Per la progettazione degli interni è stato scelto il designer André Fu, il cui obiettivo sarà di creare uno stile elegante in linea con l’essenza della destinazione. L'offerta culinaria sarà un punto focale dell’hotel. Gli ospiti potranno optare per un ristorante panoramico al 21° piano o tra due ristoranti al piano inferiore.
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Fra gli altri plus, la Spa at Mandarin Oriental, che sarà disposta su quattro piani e sarà dotata di piscina interna di 25 metri, palestra e
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[post_content] => Il gruppo Tui rafforza la sua strategia di espansione nel Sud-est con due nuove aggiunte al suo portfolio alberghiero: il Tui Blue Angkor Grace in Cambogia e il Tui Blue Medini Johor in Malesia. Il gruppo, come riporta Hosteltur, si impegna a coniugare benessere, patrimonio culturale ed esperienze per famiglie in location strategiche che attraggano viaggiatori sia regionali che internazionali.
Con queste aperture, il gruppo turistico consolida la sua presenza nella regione e raggiunge un totale di 25 hotel in otto paesi dell'Asia.
Le new entry
In dettaglio, il Tui Blue Angkor Grace, situato a Siem Reap, dispone di 151 camere e dedica particolare attenzione al benessere. Tra i suoi servizi figurano una piscina al magnesio, bagni di ghiaccio, uno studio yoga, un tempio dedicato alla guarigione sonora e un centro benessere per bambini dai sei mesi ai 12 anni. L'hotel mantiene inoltre una stretta collaborazione con la comunità locale, collaborando con gli agricoltori per integrare gli ingredienti locali nella sua cucina.
Dal canto suo, il Tui Blue Medini Johor aprirà i battenti nell'agosto 2026 a Medini, un quartiere centrale degli affari nella zona di Iskandar Puteri di Johor Bahru. Il nuovo hotel avrà 214 camere , una piscina, una palestra, un ristorante e uno spazio di coworking. L'hotel sorgerà vicino a Legoland Malaysia.
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