15 ottobre 2025 10:46
Segno più per il traffico passeggeri in agosto negli aeroporti europei: secondo il report Aci Europe la crescita in tutto il continente è stata del 4,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, superando la media annuale del 4,3%.
Un incremento trainato dai viaggi internazionali (+5,6%), a conferma della forte domanda estiva, con un volume totale di passeggeri ora superiore del 7% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019).
Gli aeroporti dell’area Ue+ hanno registrato una crescita del 4%, con performance eccezionali in Polonia (+15,1%), Slovenia (+11,7%) e Romania (+10,3%), mentre Lettonia (-6,7%), Estonia (-4,5%) e Islanda (-2,5%) hanno registrato un calo. Al di fuori dell’Ue+, il traffico è aumentato dell’8,8%, trainato da Moldavia (+46,6%), Israele (+38,1%) e Bosnia-Erzegovina (+20,4%), mentre la Russia (-13,3%) ha continuato a registrare una contrazione.
Tra i principali aeroporti, Istanbul Sabiha Gökçen (+21,5%) è stato l’hub in più rapida crescita in Europa, mentre sia l’aeroporto di Istanbul che quello di Londra Heathrow hanno superato per la prima volta gli 8 milioni di passeggeri in un solo mese. Milano Malpensa (+10,2%), Copenaghen (+8,6%) e Atene (+6,8%) hanno guidato la crescita nella categoria dei mega-aeroporti.
Gli aeroporti più piccoli hanno beneficiato maggiormente dell’espansione dei vettori low cost e della forte domanda leisure, con gli aeroporti medi in crescita del +5,8% e quelli piccoli del +6,2%, anche se questi ultimi rimangono del 20% al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Nel settore merci, i volumi sono diminuiti del 5,8% su base annua, ma sono rimasti del 7% superiori al 2019, con Liegi (+29%), Madrid (+11,4%) e Milano Malpensa (+6%) che hanno registrato le performance più solide tra i principali hub cargo.
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[post_content] => La pipeline di sviluppo alberghiero in Europa ha chiuso il terzo trimestre del 2025 in modo stabile, con il segmento di fascia alta che ha raggiunto il numero di progetti più alto mai registrato. Secondo l'ultimo "Europe hotel construction pipeline trend report" di Lodging Econometrics riportato da TravelDailyNews, la pipeline totale della regione ha raggiunto 1.666 progetti e 245.705 camere, rimanendo sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente.
I progetti attualmente in costruzione rappresentano quasi la metà dell'attività complessiva, con 749 progetti e 113.306 camere in corso. Entro i prossimi 12 mesi è previsto l'avvio dei lavori per altri 359 progetti, per un totale di 54.283 camere, pari al 22% della pipeline. La pianificazione iniziale continua a crescere, con un aumento del 10% nel numero di progetti e dell'8% nelle camere rispetto all'anno precedente, raggiungendo 558 progetti e 78.116 camere. Anche gli annunci di nuovi progetti sono aumentati, raggiungendo 96 progetti e 11.108 camere, con un aumento del 3% rispetto all'anno precedente.
Lo strapotere del lusso
Per scala di catena, i progetti di fascia alta sono in testa alla pipeline con 357 progetti e 55.136 camere, con un aumento dell'8% rispetto all'anno precedente. Il segmento di fascia medio-alta segue con 300 progetti e 43.721 camere. La categoria di fascia alta ha raggiunto un traguardo importante, raggiungendo il record di 287 progetti e 45.885 camere, con un aumento del 7% dei progetti e del 4% delle camere rispetto al terzo trimestre del 2024. Insieme, i segmenti di fascia alta e di fascia medio-alta rappresentano il 39% di tutti i progetti in Europa.
Cresce l'avvio dei lavori
Anche l'avvio dei lavori è aumentato nel trimestre, raggiungendo 92 progetti e 11.203 camere, con un aumento dell'11% su base annua. Le ristrutturazioni e le conversioni del brand rimangono una parte sostanziale della pipeline, con 667 progetti e 87.640 camere, con un aumento del 5% nei progetti e del 7% nelle camere su base annua.
Tra i principali mercati di sviluppo, il Regno Unito continua a mantenere il primo posto con 277 progetti e 39.402 camere. Segue la Germania con 152 progetti e 26.456 camere. La Turchia ha raggiunto il record di 140 progetti e 19.866 camere, mentre la Francia ha registrato un aumento del 9% nel numero di progetti, raggiungendo 114 progetti e 11.097 camere. Il Portogallo completa la top five con 108 progetti e 13.326 camere.
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Anche le aperture alberghiere hanno registrato un andamento costante nel terzo trimestre. L'Europa ha aggiunto 195 nuovi hotel, per un totale di 23.459 camere, nei primi nove mesi dell'anno. Lodging Econometrics prevede che entro la fine dell'anno apriranno altri 105 hotel con 14.041 camere, portando il totale per il 2025 a 300 hotel e 37.500 camere. Si prevede un'ulteriore crescita, con l'apertura di 338 hotel (47.694 camere) nel 2026 e di 350 hotel (47.987 camere) nel 2027.
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I numeri sono quelli presentati da Mehmet Nuri Ersoy, Ministro della Cultura e del Turismo, che evidenzia come i 50 milioni di visitatori internazionali hanno soggiornato in media 10,3 notti, spendendo circa 103 dollari a persona per notte nei primi nove mesi del 2025, dato che riflette un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.
Il ministro Ersoy ha dichiarato: «Nei primi nove mesi del 2025 la nostra regione ha dovuto affrontare sfide significative: abbiamo osservato gli effetti dei conflitti regionali e degli slittamenti stagionali causati dal riscaldamento globale. Tuttavia, grazie alla nostra strategia, abbiamo superato le entrate dello scorso anno del 5,7% e registrato un notevole risultato di 50 miliardi di dollari statunitensi. È la prima volta che superiamo i 50 miliardi nel terzo trimestre. Guardando al resto dell’anno, siamo raggiungeremo il nostro obiettivo di 64 miliardi di entrate».
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[post_content] => La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association).
L’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale.
Questa tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%).
La Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$.
Segue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$.
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Da queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions):
Roma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$;
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E l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale.
Nel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886).
La Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%).
Dalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale.
Il nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile.
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[post_content] => Settanta milioni di euro, a tanto ammonta il piano di investimenti previsto dal piano industriale allo studio per l'aeroporto di Palermo: stanziamento suddiviso in quattro macro aree e precisamente l’ampliamento e modernizzazione del terminal passeggeri, lo sviluppo delle aree commerciali e dei servizi al pubblico, la digitalizzazione completa dei processi infrastrutturazione Saf-ready e, su tutto, la privatizzazione della Gesap, la società di gestione dello scalo “Falcone-Borsellino” di Punta Raisi.in venga varato il piano industriale cui stanno lavorando i tecnici in questi giorni:
Una road map anticipata in occasione della presentazione della stagione invernale 2025-26, come riferisce Il Sole 24 Ore che riprende il commento dell'ad della Gesap, Gianfranco Battisti: «La capitalizzazione è necessaria, non siamo in grado di andare avanti con i soli fondi pubblici» ha spiegato. Il bando per la scelta dell’advisor è quasi pronto e potrebbe essere pubblicato a metà dicembre.
Il futuro dello scalo è ben delineato: «Palermo non sarà più un aeroporto di passaggio. Stiamo lavorando su un piano industriale ambizioso, costruito su basi concrete, sostenibili e aperte alle partnership. In un mondo in cui la geografia torna a contare, scegliere Palermo significa investire in un progetto con radici profonde e soprattutto prospettive solide». Battisti precisa che l’obiettivo è connettere Palermo ai grandi hub globali, ricordando che oggi lo scalo vanta collegamenti diretti verso città come New York, Istanbul, Parigi, Londra, Madrid e Vienna. L’intenzione è rafforzare i rapporti con il Nord Africa e il Medio Oriente, considerati mercati in espansione. Il traguardo è attivare tra 7 e 9 nuove rotte intercontinentali entro il 2030.
Intanto, la winter conta 45 rotte, 14 compagnie aeree e collegamenti con 13 Paesi: le due principali novità della stagione sono le nuove rotte internazionali verso Varsavia e Bratislava, operate da Ryanair e Wizz Air. Tra novembre 2025 e marzo 2026 saranno oltre 19.500 i movimenti, il 4% in più rispetto allo scorso anno, mentre i posti disponibili superano i 3,4 milioni, con un incremento dell’8%.
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[post_content] => Etihad Airways archivia i primi nove mesi 2025 con un nuovo record di risultati: l'utile netto è cresciuto infatti del 26% raggiungendo quota 463 milioni di dollari, con un margine di profitto salito all'8% rispetto al 7% dello stesso periodo dell'anno precedente.
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Etihad Airways ha introdotto nove aeromobili nel terzo trimestre, compresi i suoi primi tre Airbus A321Lr, contribuendo a un aumento della capacità di oltre il 20% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La flotta è cresciuta con tre Boeing 787, due Airbus A350 e un singolo A320 nei tre mesi fino al 30 settembre.
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[post_content] => Bilancio positivo per i primi nove mesi 2025 dell'Aeroporto di Bologna, che mette a segno un incremento dei ricavi del +10,6% rispetto al 2024, per un totale di 131,3 milioni di euro.
L'ebitda si attesta a 41,9 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2024 (-0,6%), mentre l'utile netto riporta una lieve crescita del +1,2%, fino a 19,8 milioni di euro.
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La Grecia riconferma la sua vocazione di meta favorita dagli italiani e continua a investire nella promozione della vacanza fuori stagione.
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I numeri
«L'estate 2024 ci aveva regalato grandi soddisfazioni - commenta la direttrice per l'Italia dell'ente del turismo ellenico, Kyriaki Boulasidou -. Avevamo superato il picco dei 2 milioni di visitatori giunti i Grecia dal vostro mercato. Quest'anno siamo riusciti a consolidare i numeri mantenendoci, sul fronte dei visitatori, sugli stessi livelli dello scorso anno».
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Con "new to ski", il nuovo pacchetto vacanza per chi non ha mai sciato, apprendere l’arte dello spazzaneve per poi avvicinare le lamine, conviene in ogni senso. Da un lato, è il primo passo per innamorarsi di una disciplina che riempie il cuore di bellezza. Dall’altra è un un’opportunità per usufruire di prezzi scontati, in un’aula a cielo aperto senza pari, dotata di infrastrutture di altissimo livello e rifugi o malghe storiche.
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Il successo di Terme Merano si fonda su un’attività operativa costante, sulla forte attrattività turistica e su investimenti continui che, nel tempo, hanno generato effetti positivi in numerosi settori: edilizia, artigianato, forniture tecniche e servizi.
Ma oltre alla sua rilevanza economica, anno dopo anno, si consolida il ruolo di Terme Merano come importante spazio pubblico di incontro e fattore strategico di sviluppo per la città e il territorio altoatesino. Punto di riferimento per la salute, il benessere e lo sviluppo sostenibile, simbolo di qualità della vita.
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